CONTRIBUTI ED OSSERVAZIONI SOGGETTI INTERESSATI



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Transcript:

Consultazione pubblica limiti investimenti e conflitti di interesse fondi pensione e Consultazione sulla nuova disciplina dei limiti agli investimenti e dei conflitti d interesse per i fondi pensione: CONTRIBUTI ED OSSERVAZIONI SOGGETTI INTERESSATI Come per costruire una casa si parte, salvo prova contraria dalle fondamenta, nel nostro caso si dovrebbe in primo luogo partire da chi e come è conferita la liquidità da gestire da parte dei soggetti in questione. Il momento è le modalità sono, di fatto, di fondamentale importanza laddove si consideri che non si è ancora pienamente realizzata la certificazione secondo gli standard G.I.P.S.. I Global Investment Performance Standard (G.I.P.S.) consistono in un insieme di princìpi deontologici adottati da parte delle società di gestione del risparmio che consentono la misurazione oggettiva ed uniforme delle performance a livello internazionale. In altre parole con l adozione di questi principi, che coinvolgono soprattutto le sfere amministrative, informatiche e del personale si creano i presupporti per misurare oggettivamente le performance dei gestori e confrontarle nel tempo a livello internazionale. Questi standard sono stati adottati da tempo dal mondo anglo-sassone mentre non riescono a svilupparsi in Italia per il sostanziale timore del gestore italiano di poter essere valutato oggettivamente con il suo concorrente gestore straniero. E questa la triste e fredda verità! Quindi la premessa fondamentale di questo contributo è: Per partecipare all assegnazione degli appalti di macroliquidità organizzati soprattutto dalle fondazioni bancarie e non i concorrenti devono presentare bilanci con doppia certificazione da parte delle società di revisione: la prima quella ordinaria e la seconda che attesti la qualità del concorrente uniformatosi agli standard G.I.P.S.. Si tenga presente che il fondo che intenda dotarsi di una certificazione di questo tipo è chiamato a fare investimenti proprio nei settori specificati nel testo di Consultazione che abbiamo ricevuto da parte del Dipartimento del Tesoro e cioè investimenti nei campi: amministrativo, risorse umane e soprattutto informatico con massimo riguardo per il risk management ed il controllo del rischio. Pensate che sotto quest ultimo profilo le dotazioni migliori riguardano sistemi informatici del tipo BARRA (per chi vuole approfondire www.mscibarra,com) consentono il monitoraggio del rischio just in time, immediato, sfruttabile immediatamente dai desk operativi senza fare riunioni sul rischio (solitamente con cadenza settimanale) che spesso risultano superate dalla dinamica dei mercati. Insomma, ciò che si vuole dire in altre parole è che i contenuti della consultazione pubblica parlano ad esempio dell introduzione del concetto del VAR come misuratore di rischio accettabile mentre in realtà da anni si è già andati ben oltre il VAR. I casi sono tre: a) il dipartimento del tesoro non ha un effettiva competenza concreta su ciò che gli preme; b) il mondo del risparmio gestito è a conoscenza sia di una cosa che dell altra e temendo la concorrenza dei gestori internazionali sta procrastinando da anni l aggiornamento ormai 1

indispensabile che il mercato richiede; c) l occasione è propizia per creare ancora una volta figure pseudoprofessionali, società, enti del tutto inutili per il compiacimento di pochi. Probabilmente la verità è la somma più o meno ponderata delle tre possibilità. A tale riguardo pensate che ci sono S.I.M. specializzate nella consulenza per la selezione dei gestori. Queste S.I.M. hanno un elenco di gestori che hanno fatto performance oggettivamente misurabili e confrontabili tra loro e sapete perché sono matematicamente confrontabili? Perché sono state fatte secondo gli stessi criteri e consentono di fare emergere le effettive capacità professionali del gestore. Il gestore per essere selezionato, deve ricoprire la carica per almeno tre anni e per tre anni deve aver conseguito una performance annua minimale che gli consente di entrare a far parte nelle liste di selezione. Nel mondo della globalizzazione che nell ambito finanziario ha assunto forse la sua massima espressione come si fa ad avere un isola estranea come quella italiana se non considerandola alla luce di interessi corporativi a danno dei risparmiatori? I gestori devono conseguire performance che possano essere oggettivamente confrontate con quelle dei loro colleghi internazionali. Le fondazioni prima di indire i bandi per l appalto delle liquidità da gestire devono far partecipare solo società di gestione che possano disporre di una relazione di certificazione GIPS, redatta da una società di revisione. Il ricorso alle SIM di consulenza per la selezione dei gestori deve riguardare solo quelle che fanno selezioni oggettive. I criteri di selezione devono essere controllati e regolamentati sentiti i tecnici professionali addetti alle selezioni stesse. Fatta questa doverosa premessa che considero fondamentale, passiamo a costruire la casa, partendo dal cosiddetto principio della persona prudente. Al fine di evitare che queste due parole possano rappresentare un mare magnum di aria fritta, sarebbe doveroso non ribaltare il rischio totalmente sul sottoscrittore in una sorte di gioco delle parti dove ci copriamo le spalle poiché è stato il sottoscrittore a scegliere il piano di investimento più rischioso. Anche in questo caso difatti dovrebbe prevalere il principio del buon padre di famiglia. Ebbene se il sottoscrittore ha scelto il piano più aggressivo cosa devo fare per ridurre al massimo il rischio senza deprimere la performance? Proviamo a fare un elenco delle cose indispensabili da realizzare dopo la citata premessa dei sistemi informatici ed amministrativi GIPS: - Assumere gestori selezionati in base a criteri GIPS che svolgano l attività da almeno cinque anni e che ovviamente negli ultimi cinque anni, avendo conseguito regolarmente la performance minimale prevista, siano inclusi nelle specifiche liste S&P di selezione; - Dotarsi di un ufficio risk management con personale assunto dai dipartimenti di analisi quantitativa con selezioni indette in collaborazione con le Università e/o con le associazioni di categoria come l AIAF esclusivamente per gli analisti certificati C.F.A. - assunzione obbligatoria di un analista tecnico certificato SIAT che svolga professionalmente l attività da almeno cinque anni presso una realtà istituzionale; - introduzione obbligatoria oltre al concetto di VAR, tipicamente quantitativo, anche quello di Massimo Drawdown e di costruzione armonica dell equity line (caratteristiche di sviluppo dell equity line: coefficiente di deviazione standard, distribuzione dei rendimenti nel tempo, curtosi etc..); 2

Ne consegue che abbiamo risposto alle prime due domande di pagina 3 spero senza essermi perso in chiacchiere ma proponendo cose concrete. Veniamo ora alle richieste esplicitate a pagina 5. Si propone ovviamente di eliminare il vincolo a tenere conto delle esigenze di finanziamento delle piccole e medie imprese (ci pensino direttamente le banche). I principi elencati a pagina 5 sono del tutto umanistici in sostanza non vogliono dire niente solo parole per cui si rimanda all elenco di cui sopra che propone come detto cose concrete. Importante invece è prevedere figure professionali specializzate nel controllo dei costi di transazione poiché dopo l avvento di internet i broker possono essere selezionati al meglio con enormi risparmi per i fondi. In questa nicchia della realtà dei fondi si annida uno dei pericoli maggiori per gli iscritti: il rischio che ci siano accordi fuori mercato tra il fondo ed i broker per la spartizione della torta delle commissioni a discapito degli iscritti. C è INTERNET SVEGLIA! Il costo delle transazioni deve ridursi notevolmente i broker possono essere anche stranieri. Per cui in estrema sintesi a pag. 5: D4: risposta NO D5: a) principio del buon padre di famiglia anziché della persona prudente b) si può omettere è del tutto inutile; c) idem non solo inutile ma suona anche come beffa; d) SI IMPORTANTE e) come sub c) f) SI IMPORTANTE g) SI h) SI MOLTO IMPORTANTE MA OCCORRE SPECIFICARLA CHI ASSUMONO? SU COSA INVESTONO NEL SENSO DI AMMODERNAMENTO E PERSONALE? ASSUMONO GLI AMICI DEGLI AMICI? I VECCHI DIRIGENTI BANCARI IN PENSIONE? GLI EX CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE DI ISTITUTI DI CREDITO? OPPURE SI INTENDE VERAMENTE DOTARSI DI UNA VERA ATTREZZATURA EFFICIENTE: GIPS + ASSUNZIONI AIAF CERTFICATE CFA + ASSUNZIONI SIAT + ASSUNZIONI ANALISTI QUANTITATIVI + LAUREATI IN FISICA ETC..? D6: SI IL PRINCIPIO DELLA LIQUIDITA: TUTTI GLI INVESTIMENTI DEVONO ESSERE FATTI SOLO SU MERCATI LIQUIDI CHE CONSENTANO L ARMONICO SMOBILIZZO DEGLI ASSETT. D7: SI MOLTO IMPORTANTE IL BENCHMARK CI VUOLE D8: IMPORTANTISSIMO E LA COSA PIU IMPORTANTE VAR + MAX DRADOWN ETC.. D9: la COVIP deve essere assolutamente esclusa e mi fa venir in mente che il principio base dovrebbe essere quello DI NON AGGIUNGERE ALTRA MOBILIA AL MAGAZZINO IKEA IN ITALIA (frase rubata al Governatore della Banca d Italia) Pagina 7 D10: tutti gli investimenti devono rispondere Al principio D6 e riguardare: mercato monetario, mercato obbligazionario, mercato azionario, mercato delle materie prime, mercato forex (valutario), mercato immobiliare, mercato dei derivati ad esclusivo utilizzo per la copertura delle posizioni in essere previa adozione di precisi standard matematici per l acquisto/vendita di nr. Contratti idonei alla copertura del sottostante presente nei portafogli Come si fa definire se un oggetto finanziario e liquido? Se tale oggetto produce cinque dati al giorno (apertura, massimo minimo, chiusura e volumi) per una sequenza di almeno cinquanta sedute è definito liquido. Se tale caratteristica è presente per scansioni temporali inferiori al giorno ad esempio un ora e per cinquanta sedute consecutive ecco che allora l oggetto preso in esame è molto liquido: TANTO PIU L OGGETTO E LIQUIDO TANTO MINORE E IL RISCHIO LEGATO AL DISINVESTIMENTO DELL OGGETTO STESSO. 3

ESEMPIO DI QUESTE ULTIME SETTIMANE: tutti i titoli midle e small stocks hanno mediamente perso nell azionario dal 20 al 40% mentre alcune tra le principali large caps hanno ridotto mediamente le perdite dal 10 al 20%. D11: eliminare del tutto l investimento in OICR NON ARMONIZZATI D12. l investimento immobiliare deve essere incentivato in tutti i modi è un mercato importante direttamente collegato alle logiche temporali dei fondi purchè generi redditività costante: AD ESEMPIO SE L IMMOBILE E LOCATO AD UNA BANCA DEL GRUPPO CHE CONTROLLA DI FATTO IL FONDO PUO GENERARE UN RENDIMENTO COSTANTE IDONEO AD ALIMENTARE L EROGAZIONE DELLE PENSIONI STESSE D13: NO perché nella globalizzazione dei mercati risulti svantaggiato rispetto ad altri fondi esteri che invece possono muoversi in questo senso. Si consideri inoltre che nelle fasi ribassiste del mercato si potrebbero costruire portafogli SHORT al ribasso per beneficiare dei cicli di borsa negativi (pari mediamente ad una durata biennale) PAG 8 D14 SI D15 la metà di quella attuale ECCEZION FATTA PER TITOLI DI STATO REGOLARMENTE QUOTATI E LIQUIDI D16 dovrebbero essere proprio nulle, non ci dovrebbero essere nei portafogli titoli non negoziati in mercati regolamentati D17 SI L ESENZIONE DOVREBBE VALERE SOLO PER GLI STATI CON RATING ELEVATO D18 NO D19 NO PAG 9 D 20 NO PURCHE SIANO OGGETTIVAMENTE LIQUIDI E CIOE EVIDENZINO UN DATA BASE COME QUELLO DIANZI ESPOSTO D 21 SI DIRETTAMENTE PROPORZIONALI AL RATING ED ALLA LIQUIDITA DELL OGGETTO D 22: 20% PAG 10 D23: SI D24: 10% in sintonia con la Svezia D25 SI secondo il rating ma globalmente non deve superare il 10% D26 NO D27 NO PAG 11 D 28 SI D 29 FONDI CHIUSI MOBILIARI ZERO FONDI IMMOBILIARI: 20% - HEDGE FUNDS: 2% D 30: SI CHE LE RELAZIONI DEI FONDI IMMOBILIARI ED HEDGE FUNDS SIANO RELAZIONI DI CERTIFICAZIONE GIPS D 31; NO 4

PAG. 12 D32: SI D 33 20% IN VALUTA DIVERSA DALL EURO PER ESCLUSIONE L 80% DOVRA ESSERE INVESTITO IN EURO SPERO DI ESSERE STATO CHIARO POICHE VOI NON LO SIETE STATI AFFATTO E RITENGO ANCHE INTENZIONALMENTE D 34 NO ANZI DEVE ESSERE ESCLUSO ASSOLUTAMENTE PAG. 13 D35 SI D 36 SI COME IN SVEZIA: D 37: SI D 38: NO E OPPORTUNO ALLINEARCI A QUANTO PREVISTO DAGLI STATI MEMBRI EUROPEI D 39: VINCOLO TOTALE NON DOVREBBERO ESISTERE D 40 NESSUNA D41 NESSUN LIMITE D42// D43: NESSUNA D44: TOTALE AMBITO DI APPLICAZIONE TOTALE D45 SI D 46: INVESTIMENTI EFFETTUATI IN TITOLI EMESSI DA CHI ESERCITA IL CONTROLLO DELLA SOCIETA DI GESTIONE DEL FONDO OPPURE DALLE SOCIETA CHE CONTROLLANO CHI RICEVE ORDINI DA PARTE DEL GESTORE DEL FONDO D 47 COMUNICAZIONE E MOTIVAZIONE PER ISCRITTO IN BILANCIO SOPRATTUTTO SE RIGUARDANTE TITOLI NON QUOTATI IN MERCATI REGOLAMENTATI D 48 CONSOB D 49 la comunicazione deve essere riportata nel bilancio del fondo D50 SI D51 NESSUNO D52 QUELLE PREVISTE DALLA LEGGE Bruno Cecere Milano, 20/01/08 5