RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 13 DEL 13 DICEMBRE 2013



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RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 13 DEL 13 DICEMBRE 2013 EDITORIALE Cari colleghi, di ritorno dall incontro avuto con l Antitrust posso annunciarvi un nuovo successo di Anapa che seduta al tavolo di lavoro con l autorità garante della concorrenza e del mercato ha evidenziato il pericolo derivante dalla sospensione degli accordi integrativi raggiunti tra i gruppi aziendali e le compagnie, che garantiscono stabilità al nostro sistema e modello distributivo. Ma nella settimana odierna non è l unico risultato positivo che possiamo annoverare. Sono orgogliosi di annunciarvi che anche grazie alla sollecitazione di Anapa, Ivass ha deciso di aprire un indagine sui comparatori online, dopo che la nostra associazione unendosi all appello di UEA, aveva lanciato un grido d allarme contro l agire di questi operatori via internet, che essendo dei player privati, possono peccare di poca trasparenza ed essere forse manipolati dalle leggi della domanda e offerta del mercato, con l ausilio delle compagnie, e prestare un non corretto servizio ai consumatori. Per questo ci siamo rivolti all Ivass perché intervenisse tempestivamente a monitorare il settore e a porre in essere delle regole certe che siano rispettate da tutti coloro che svolgono attività di intermediazione. Siamo soddisfatti che Ivass abbia accolto il nostro appello, ma siamo consapevoli che è solo il primo passo di un lungo cammino. Per questo ci auguriamo che anche le altre associazioni sindacali si uniscano alla nostra battaglia, in modo da portare avanti assieme le istanze nei confronti di questi strumenti, che se sostenuti da un soggetto pubblico (come nel caso del Mio Preventivatore) possono rappresentare un valido sostegno alla mobilità dei clienti, ma gestiti da soggetti privati ci fanno sorgere degli interrogativi sulla reale trasparenza di base. Buona lettura Enrico Ulivieri, vicepresidente NOTIZIE DAL MONDO ASSOCIATIVO ANAPA AD ANTITRUST, LEGITTIMI GLI ACCORDI TRA GAA E COMPAGNIE FONTE: INSURANCE TRADE (12/12/2013) Anapa è stata ascoltata in audizione dalla direzione Credito dell'autorità garante della concorrenza e del mercato in merito al procedimento in corso, in cui l'antitrust sta verificando la correttezza di alcuni presunti accordi tra gruppi agenti e imprese. A seguito del ricorso sporto da Sna, l'autorità ha aveva quindi aperto l'indagine per verificare se le intese fossero in qualche modo restrittive verticali nei contratti agenziali. Coinvolti sono otto gruppi assicurativi tra i principali che operano in Italia. Anapa ha prima di tutto manifestato la propria preoccupazione per le

conseguenze immediate delle decisioni di Antitrust: in gioco ci sarebbe la possibile sospensione degli accordi tra gruppi agenti e compagnie. Secondo Anapa si tratterebbe di un vulnus alla contrattazione di secondo livello, "in quanto si intravede il pericolo che l'attuale sistema distributivo possa essere scardinato nella sua sostanza, non garantendo più un fattore di stabilità per le agenzie e per l'intero indotto (circa 250 mila operatori), e mettendo a rischio la tutela e il servizio di qualità di professionalità verso i consumatori finali". Anapa sostiene, e ha sempre sostenuto, che le clausole oggetto dell'indagine non incidano né sulla libertà di scelta dell'intermediario né sulla diffusione del plurimandato, cosa che invece sta verificando l'antitrust. La delegazione di Anapa, composta dal vice presidente, Enrico Ulivieri, dal componente della Giunta Esecutiva Nazionale con delega all'area legale, Roberto Arena, e dal consulente, Antonello Galdi, ha espresso infine la propria posizione affinché "la contrattazione integrativa abbia piena validità, in quanto essa è ritenuta parte integrante e un valido supporto dell'accordo collettivo nazionale, nel rispetto delle peculiarità aziendali". ANAPA IN AUDIZIONE ALL'ANTITRUST A DIFESA DEGLI ACCORDI INTEGRATIVI AZIENDALI FONTE: ASSINEWS (12/12/2013) ANAPA (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) è stata ascoltata in audizione dalla Direzione Credito dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) in merito al procedimento volto a verificare le presunte intese restrittive verticali nei contratti agenziali a carico di otto gruppi assicurativi. La delegazione di ANAPA, composta dal Vice Presidente, Enrico Ulivieri, e dal Componente della Giunta Esecutiva Nazionale con delega all area legale, Roberto Arena, accompagnati dal consulente, Antonello Galdi, facendosi portavoce dei Gruppi Aziendali Agenti ad essa aderenti, ha espresso la propria posizione affinché la contrattazione integrativa abbia piena validità, in quanto essa è ritenuta parte integrante e un valido supporto dell accordo collettivo nazionale, nel rispetto delle peculiarità aziendali. ANAPA ha manifestato vive preoccupazioni dalla possibile sospensione di tale contrattazione, in quanto intravede il pericolo che l attuale sistema distributivo possa essere scardinato nella sua sostanza, non garantendo più un fattore di stabilità per le agenzie e per l intero indotto (circa 250.000 operatori), e mettendo a rischio la tutela e il servizio di qualità di professionalità verso i consumatori finali. Infine ANAPA ha evidenziato che le clausole oggetto dell indagine, non incidono né sulla libertà di scelta dell intermediario né sulla diffusione del plurimandato

FARO DELL IVASS SUI COMPARATORI FONTE: ASSINEWS (12/12/2013) Sta assumendo una crescente diffusione il ricorso ai siti comparativi per l orientamento e l acquisto di polizze assicurative, in particolare nella r.c. auto. Grande attenzione sta ponendo al fenomeno anche l Eiopa, l Authority europea e da più parti si sollevano preoccupazioni e dubbi circa la trasparenza di tali siti. L IVASS ha avviato una verifica del livello di trasparenza di tali siti e delle modalità di comparazione, concentrandosi su: trasparenza delle informazioni rese al pubblico ambito e criteri di comparazione delle polizze conflitti d interesse derivanti dagli accordi di partnership con le imprese di assicurazione quota di mercato coperta con le comparazioni e trasparenza della informazione resa al pubblico su tale aspetto modalità di remunerazione I siti comparativi rappresentano una nuova frontiera per la distribuzione nel settore assicurativo, in grado di stimolare i consumatori a ricercare i prezzi e i prodotti migliori ed incentivando così le dinamiche concorrenziali. Occorre però garantire la trasparenza delle modalità attraverso le quali le graduatorie vengono costruite e presentate ai consumatori, spiega l Istituto in una nota. A seguito di questa prima analisi l IVASS ha deciso di avviare a gennaio 2014 una serie di incontri con i broker gestori dei siti comparativi e con le principali imprese di assicurazione interessate dalle comparazioni al fine di approfondire taluni aspetti e indicare al mercato best practices da seguire, con l obiettivo di garantire la piena tutela dei consumatori che utilizzano questi strumenti. AGENTI, UNA CAMPAGNA INFORMATIVA CONTRO LA DISINTERMEDIAZIONE FONTE: INSURANCE TRADE (09/12/2013) Una campagna informativa contro la disintermediazione del settore assicurativo, attraverso cui lanciare il grido d'allarme degli agenti. All'iniziativa, promossa da Uea (Unione europea assicuratori), ha recentemente aderito ufficialmente anche Anapa. La campagna punta l'indice contro i nuovi comparatori web nati a seguito dei più recenti provvedimenti legislativi, che, secondo i sostenitori dell'iniziativa, "di fatto sono andati a sostituire il disposto dell' art. 34 (obbligo dei tre preventivi Rca) del d.l. n.1/2012",

lamentando il proliferare di comparatori "la cui interpretazione lasciata all'autonomia dei singoli operatori del mercato scrive Anapa in una nota rischia da un lato di scardinare un sistema che è stato l'asso portante del mercato assicurativo italiano e dall'altro di provocare seri pregiudizi economici al consumatore, di fronte a offerte di prodotti che si rivelano poi non adeguati sotto il profilo della copertura del rischio e soprattutto al momento del risarcimento del danno". Sull'argomento si attendono anche le disposizioni contenute nella direttiva Imd2 sull'intermediazione assicurativa che dovrebbero considerare veri e propri intermediari (e quindi assoggettabili alle stesse norme comportamentali e precontrattuali previste per gli intermediari professionali) i nuovi comparatori web. Nell'attesa dell'emanazione e del successivo recepimento nell'ordinamento italiano delle norme europee, Anapa chiederà formalmente all'ivass di intervenire "affinché questa giungla non crei dei danni alla filiera distributiva professionale e soprattutto all'esigenza di tutela del consumatore". Secondo Anapa, l'avvento dei comparatori "delinea l'inizio della fine del ramo Rca nelle agenzie di assicurazione, con tutte le conseguenze negative che ne deriverebbero sull'occupazione che annovera circa 22 mila agenti iscritti al Rui, con un indotto di circa 250 mila unità tra dipendenti e collaboratori d'agenzia". GRIDO D ALLARME DEGLI AGENTI SUL FAR WEST «COMPARATORI» FONTE: PLUS 24 (07/12/2013) Il presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola, rivendica per la propria associazione l'aver per prima denunciato "il rischio di disintermediazione in atto nel mercato", riferendosi "alla collaborazione fra intermediari nell'rc auto", ma anche "all'abolizione del tacito rinnovo, alla polizza base Rca intesa come omnicomprensiva in termini di garanzie annichilendo il valore aggiunto della consulenza offerta dall'agente, alla dematerializzazione del contrassegno, alla home insurance e al tangibile rischio di regolamento del premio da parte del cliente direttamente online senza passare più in agenzia". Gli agenti assicurativi mettono in guardia istituzioni e consumatori dall attività dei comparatoridi tariffe assicurative che si stanno diffondendo in Italia come funghi. Anapa (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) fa eco alla campagna indetta dalla Uea (Unione Europea Assicuratori) contro la «disintermediazione» del settore assicurativo ad opera dei nuovi soggetti che si stanno affacciando sul mercato assicurativo italiano e che svolgono una vera e propria attività di «disintermediazione in spregio alle norme vigenti a cui sono soggetti gli intermediari professionali come spiega Vincenzo Cirasola, Presidente Anapa. Si pensi ai nuovi comparatori web nati a seguito dei più recenti provvedimenti legislativi, che di fatto sono andati a sostituire il disposto del famigerato articolo 34 (obbligo dei tre preventivi Rca)

per eliminare il quale, l associazione, fin da febbraio 2012, aveva sollecitato una mobilitazione della categoria. Mentre, altre sigle si sono limitate a auspicarne la modifica». Quella che potrebbe sembrare una campagna di autodifesa della categoria, solleva effettivamente qualche dubbio sulla natura giuridica dei comparatori. Come si inquadrano nelle vincolanti norme degli iscritti al Rui? A chi ci si deve rivolgere in caso di pratiche illecite? Chi li controlla? Di cosa campano? Nel Far West ci sono società serie, magari iscritte alla lettera B (broker) del Rui e altre realtà più difficili da catalogare. Servono delle regole certe che vadano anche a favore dei risparmiatori che spesso si rivolgono ai preventivatori proprio per sfuggire al caro Rc Auto, ma rischiano di cadere dalla padella alla brace sul fronte delle tutele al momento del risarcimento del danno. Sull argomento si attendono anche le disposizioni della direttiva sull intermediazione assicurativa (IMD2) che dovrebbe considerare i comparatori veri e propri intermediari assoggetati alle regole degli iscritti al Rui. IVASS: RC AUTO, PACCHETTO MISURE SU TARIFFE NEI PRIMI MESI 2014 FONTE: MF DOW JONES (10/12/2013) In attesa Anapa chiederà formalmente all Ivass, l Authority di settore, di intervenire affinchè questa giungla non crei dei danni alla filiera distributìva e soprattutto al consumatore. Ivass e Antitrust hanno lavorato alacremente nell ambito del tavolo tecnico presso il Ministero dello Sviluppo economico per risolvere la questione delle tariffe Rc auto. Si punta alla definizione di un pacchetto di misure che possa vedere la luce entro i primi mesi del nuovo anno. Lo ha detto il Presidente dell Ivass, Salvatore Rossi, durante un audizione informale sul settore assicurativo al Senato (alla X Commissione Industria ndimc), aggiungendo che non mancano motivi di fiducia. Una significativa riduzione delle tariffe dovrà derivare dalla combinazione di quattro elementi: efficace contrasto alle frodi, maggiore concorrenza tra le compagnie, maggiore mobilità degli assicurati, maggiore efficienza nelle imprese. La vigilanza sull attività antifrode delle compagnie, esercitata ai sensi del DL cosiddetto Concorrenza (le imprese devono presentare all IVASS una relazione annuale sulle iniziative antifrode), comincia a dare i primi frutti. Il risparmio in termini di minor costo dei sinistri conseguente a questa attività antifrode ammonta a 166 milioni di euro, l 1,3% dell onere globale dei sinistri. Nel 2012, dopo l introduzione dei nuovi criteri per i danni di minore entità alla persona ( micropermanenti ), il numero dei sinistri è sceso del 25% mentre il relativo costo medio è passato da 2.000 a 1.600 euro circa ( 22%). La riduzione del costo dei risarcimenti nel 2012 rispetto al

2011, è valutabile intorno ai 120 milioni di euro, una cifra che giustifica aspettative di un permanente contenimento delle tariffe, ha sottolineato. ANAPA SOSTIENE LA CAMPAGNA INFORMATIVA CONTRO LA DISINTERMEDIZIONE DEL SETTORE ASSICURATIVO FONTE: ASSINEWS (10/12/2013) Tuttavia, il trasferimento della riduzione dei costi sui prezzi finali delle polizze non è peraltro automatico. Esso dipende dalle pressioni concorrenziali presenti nel sistema e, non ultima, dalla capacità degli assicurati di mettere in pratica scelte razionali di ottimizzazione che premino il risparmio e non l inerzia. Anche su questo tema, che è al centro dei programmi di educazione assicurativa, l Ivass è impegnato in uno sforzo di lungo periodo, ha concluso. ANAPA (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) sostiene la campagna indetta contro la disintermediazione del settore assicurativo italiano. Con una lettera, a firma della Giunta Esecutiva Nazionale, ANAPA ha inteso unirsi all iniziativa dell UEA (Unione Europea Assicuratori), che ha lanciato un grido di allarme contro i nuovi operatori che si stanno affacciando sul mercato assicurativo italiano e che svolgono una vera e propria attività disintermediazione in spregio alle norme vigenti a cui sono soggetti gli intermediari professionali. Si pensi ai nuovi comparatori web nati a seguito dei più recenti provvedimenti legislativi, che, di fatto, sono andati a sostituire il disposto del famigerato art. 34 (obbligo dei tre 3 preventivi RCA) del D.L. n.1/2012 (convertito dalla Legge n. 27/2012), per il quale, i soci fondatori di ANAPA, sin da febbraio 2012, avevano sollecitato una mobilitazione della categoria per l abrogazione di tale articolo, e non la modifica, come richiesta da altre organizzazioni sindacali. Sull argomento si attendono anche le disposizioni contenute nella direttiva sull intermediazione assicurativa (cd. IMD2) che dovrebbero considerare veri e propri intermediari (e quindi assoggettabili alle stesse norme comportamentali e precontrattuali previste per gli intermediari professionali) i nuovi comparatori web. Nell attesa però dell emanazione e del successivo recepimento nell ordinamento italiano delle norme europee, ANAPA chiederà formalmente all Ivass di intervenire affinché questa giungla non crei dei danni alla filiera distributiva professionale e soprattutto all esigenza di tutela del consumatore. Secondo ANAPA, l avvento dei comparatori e della collaborazione selvaggia delinea l INIZIO della FINE del ramo RCA nelle agenzie di assicurazione, con tutte le conseguenze negative che ne deriverebbero sull occupazione che annovera circa 22.000 agenti iscritti al Rui, con

un indotto di circa 250.000 unità tra dipendenti e collaboratori d agenzia. Siamo stati i primi, come ANAPA, a denunciare il rischio di disintermediazione in atto nel mercato: mi riferisco non solo alla collaborazione fra intermediari nella Rcauto, ma anche all abolizione del tacito rinnovo, alla polizza base RCAuto intesa come omnicomprensiva in termini di garanzie (come da altri proposto) annichilendo il valore aggiunto della consulenza offerta dall agente, alla dematerializzazione del contrassegno, alla home insurance e al tangibile rischio di regolamento del premio da parte del cliente direttamente online senza passare più in agenzia ha commentato il Presidente ANAPA, Vincenzo Cirasola. Questa giungla dove tutti collaborano con tutti sta manifestando purtroppo i suoi effetti perversi e oggi è sintomatico rilevare che anche coloro, che inizialmente avevano cantato vittoria sui nuovi provvedimenti, sono costretti a fare serie riflessioni in merito. Siamo stati fac ili profeti di una sventura che oggi ricade su tutto il sistema e alla quale siamo ora costretti a porvi rimedio, semmai costringendo qualcuno di noi ad allearsi con questi nuovi sedicenti intermediari, per non rimanere escluso dalla RCA conclude Cirasola. NOTIZIE DAL MERCATO ASSICURATIVO RC AUTO, TAGLI IN ARRIVO FONTE: CORRIERE DELLA SERA (11/12/2013) IL FRONTE CALDO DELLE POLIZZE FONTE: PLUS 24 (07/12/2013) «Entro i primi mesi del 2014 vedrà la luce un pacchetto di misure sulle tariffe Rc auto elaborato dal tavolo tecnico Ivass Antitrust. Non mancano motivi di fiducia, una significativa riduzione delle tariffe dovrà derivare dalla combinazione di quattro elementi: efficace contrasto alle frodi e maggiori concorrenza tra le compagnie, mobilità degli assicurati, efficienza nelle imprese», lo ha detto ieri Salvatore Rossi, presidente dell Ivass (l authority che vigila sulle assicurazioni) in audizione davanti alla Commissione industria del Senato. Secondo Rossi inoltre La decisione di S&P di mettere sotto osservazione il rating di Generali per i suoi investimenti in Italia «solleva perplessità perché sembra ignorare che un assicurazione ben gestita deve garantirsi bilanciamento tra attivo e impieghi passivi». Sorprende inoltre la tempistica «in controtendenza e contro tempo rispetto al mercato». La congiuntura per gli agenti assicurativi non è delle migliori. Calo di redditività, minaccia dell'home insurance, ora anche il mondo bancario e postale che accelera sui rami Danni e protection. Agenzie che vivacchiano grazie al filone Rc Auto messe in forse dai comparatori e dall'inevitabile riassetto. «I dati parlano chiaro: il

90% della clientela degli agenti spende meno di mille euro l'anno in agenzia spiega Fabio Orsi, senior consultant di Innovation Team. È un modello di business che non sta più in piedi e che necessita di un rinnovamento anche attraverso la multicanalità e una riorganizzazione radicale delle agenzie». Del resto, la minaccia degli altri canali si sente da tempo. Il dato ormai non fa più notizia: circa l'80% della produzione assicurativa Vita in Italia è realizzata dagli sportelli postali e bancari. Anche i promotori finanziari vantano una quota di mercato superiore a quella degli agenti. Ora la minaccia incombe anche sugli altri Rami? Le polizze che più si prestano allo sviluppo sono quelle previdenziali: non a caso Intesa Vita in questi giorni sta realizzando una campagna pubblicitaria tv con Claudio Bisio; ma anche la casa: del resto i mutui si stipulano in banca. Ma ci sono anche casi di successo in campi veramente ostici per gli stessi agenti. «Axa Mps, partita nel 2010 con una polizza long term care, proposta come soluzione stand alone, oggi vanta 35mila clienti con una quota di mercato sul canale bancario in questo Ramo pari a oltre il 70% spiega Michele Spagnuolo, vicedirettore Generale Axa Mps e direttore Vita e Previdenza. Serve però una premessa. I dipendenti bancari possono proporre prodotti assicurativi «fuori sede» solo se sono iscritti alla lettera E del Rui, il Registro unico degli intermediari, istituito con il Codice delle assicurazioni e il successivo regolamento Isvap. Ciò significa che devono avere frequentato le 60 ore formative totali (sia in aula che a distanza) e aver passato il test finale, con l'obbligo di partecipare ad almeno 30 ore di aggiornamento formativo l'anno. Il personale che opera in sede nella consulenza assicurativa, pur non essendo obbligato all'iscrizione al Rui (essendo iscritta già la banca, alla lettera D), deve comunque avere i requisiti di professionalità, quindi aggiornarsi 30 ore l'anno. In questo scenario, apparentemente favorevole alle banche, va ricordato che agenti e broker potrebbero riscattarsi e ritornare a varcare la soglia della banca, come facevano prima che l'isvap (oggi Ivass) lo proibisse con il regolamento attuativo del Codice delle assicurazioni. Potrebbero intessere insomma collaborazioni soprattutto con banche locali più bisognose di supporto specializzato. Lo prevede ora il decreto liberalizzazioni che consente la libertà di collaborare tra gli intermediari iscritti al Rui.

POLIZZE IN PARADISO FONTE: MILANO FINANZA (07/12/2013) Le polizze vita tradizionali stanno vivendo un nuovo boom di raccolta e fanno concorrenza ai titoli di Stato e alle altre forme di investimento a basso rischio. Questi prodotti contano su un fisco più leggero perché non sono assoggettati all'imposta di bollo e scommettono su formule che le rendano più appetibili. Per esempio in molti casi lasciano all'investitore la possibilità di incassare i rendimenti, che altrimenti sarebbero capitalizzati. A differenza dei fondi comuni o delle gestioni in titoli questi contratti prevedono che ogni anno il rendimento sia consolidato e quindi garantito fino alla scadenza. Da inizio anno a fine ottobre le polizze vita di nuova produzione hanno raccolto premi per 39,76 miliardi di euro. In particolare c'è stato proprio nel mese di ottobre un flusso netto positivo di 4,4 miliardi (+38% rispetto allo stesso periodo del 2012). Dai dati raccolti da Ania emerge che le polizze tradizionali (che appartengono al cosiddetto di ramo I) si confermano quindi la scelta prevalente degli assicurati, con un'incidenza di oltre l'80% della raccolta totale sia nel mese di ottobre sia da inizio anno. La gestione separata è in genere prevalentemente orientata al mercato obbligazionario e vi confluiscono i premi dei clienti che aderiscono a contratti a essa collegati. Queste gestioni sono tenute contabilmente distinte dalle altre attività della compagnia, a tutela dei risparmi degli assicurati. Da sempre i canali che più spingono questi prodotti sono quelli bancari, ma negli ultimi anni anche i promotori finanziari fanno la loro parte. In ogni caso le polizze tradizionali restano un prodotto di punta grazie ad alcuni punti di vantaggio che presentano rispetto ad altri strumenti. In primo luogo sono esenti dall'imposta di bollo, requisito non da marginale visto che la legge di Stabilità in discussione in Parlamento prevede che dal 2014 tale tassa sarà aumentata dallo 0,15 allo 0,2%. Non è forse un caso che proprio all'avvicinarsi della fine dell'anno sia ripreso un fronte trend di raccolta. Non solo. Visto che queste gestioni investono buona parte dei loro portafogli in titoli di Stato, sono soggette all'imposta sul capital gain non del 20% ma del 12,5% per la quota di portafoglio destinata appunto ai titoli pubblici italiani ed esteri. Ad esempio, per la gestione separata Ri.Alto di Bg vita (gruppogenerali) l'aliquota di tassazione del 2013 è del 15,33%. Senza dimenticare che il prelievo fiscale sulla plusvalenza è differito al momento del disinvestimento e non è previsto alcun prelievo sulla plusvalenza in caso di successione e nemmeno l'imposta di successione (prevista per importi superiori al milione di euro). Questo tipo di contratti gode anche dell'impignorabilità e non sequestrabilità. Inoltre restano fuori dall'asse ereditario, quindi si possono destinare le somme del contratto a persone diverse dagli eredi. Dal punto di vista dei rendimenti, nel 2013 le gestioni separate hanno confermato un risultato lordo medio del 3,9%, in linea con quello degli ultimi anni.

Un trend che probabilmente sarà confermato anche nei prossimi anni. La volatilità del prezzo dei titoli non ha alcun impatto sui risultati perché il valore dei portafogli è calcolato al prezzo di acquisto e non in base al valore di mercato, come per i fondi comuni. Da qui la possibilità di esporre rendimenti più costanti nel tempo. Negli anni '90, quando i tassi erano alle stelle, le gestioni separate riuscivano a rendere anche il 9 10% l'anno. Gradualmente questo rendimento si è ridotto e nell'ultimo decennio ci si è attestati tra il 3,5 e il 4%. Durante la crisi finanziaria che ha fatto salire i rendimenti dei Btp le compagnie hanno potuto far scorta di titoli che garantiranno ricche cedole nei prossimi anni. Certo, con l'aumento della raccolta il tema di come allocare il portafoglio per garantire un flusso cedolare competitivo rispetto ai titoli di Stato resta. E non è un caso che sempre meno compagnie prevedano la garanzia di un rendimento minimo e nei casi in cui lo prevedono questo è comunque in media intorno all'1%. Anche se l'ivass ha fissato al 2,5% l'asticella dei rendimenti massimi che possono essere garantiti nelle polizze in collocamento. Ma in realtà restano poche le compagnie che ancora fissano un rendimento garantito. Questo perché nei prossimi anni investire nei mercati obbligazionari sarà sempre più complesso. Da una parte, dopo anni di rally c'è un'inversione di trend che arriva dagli Stati Uniti, dove è in rialzo il rendimento dei titoli di Stato, che potrà avere conseguenze anche sui bond europei. E proprio l'europa appare a un bivio tra rischio di ripresa inflazionista e la deflazione che invece minaccia i Paesi periferici dell'area euro. Di fronte a uno scenario difficile da decifrare, gli assicuratori preferiscono non correre rischi e utilizzano come leva commerciale i rendimenti passati invece che la promessa di minimi garantiti per il futuro. La classifica dei migliori rendimenti lordi messi a segno nel 2013 tra le polizze che chiudono il rendiconto al 30 settembre vede in testa il fondo Europa di Cattolica assicurazione, con un rendimento lordo del 5,98%, seguito da Ri.alto previdenza di Genertellife (5,3%). Segue in classifica la gestione Previdenza di Vittoria assicurazioni con un rendimento del 5,27%. La tabella riporta i rendimenti lordo di un centinaio di gestioni che fanno il rendiconto a fine settembre. Un caso a parte è quello di Pramerica che ha un rendimento semestrale. In base al rendiconto al 30 giugno, Pramerica Previdenza ha registrato un risultato lordo semestrale del 2,69%, mentre Pramerica financial del 2,46%. «I prodotti assicurativi continuano ad attirare l'attenzione grazie alle performance positive realizzate dalle gestioni separate i cui rendimenti certificati si sono attestati in media al 4,46% negli ultimi 12 mesi, superiori quindi ai rendimenti dei Btp a tre e cinque anni», spiega Banca Generali, la cui produzione assicurativa di novembre è stata pari a 294 milioni, mentre il totale da inizio anno si attesta a 1,708 miliardi (+31% rispetto allo scorso anno). Rispetto al rendimento lordo, il dato netto dipende dai singoli contratti, perché le polizze vita prevedono di riversare al sottoscrittore una parte del rendimento. Ci sono due modalità di trattenuta. Una parte delle compagnie retrocede al cliente l'80 85% del lordo, altre invece prelevano dal

rendimento una commissione in media tra l'1 e l'1,5%. Per esempio nel caso della polizza Axa Mps Double protection il costo percentuale medio annuo per una durata decennale e la capitalizzazione delle rivalutazioni annuali è del 1,44%. Nel 2012 il tasso di rendimento minimo riconosciuto all'assicurato è stato del 1,84% contro un rendimento della gestione separata del 3,24%. A fine ottobre 2013 la gestione Mpv12 rendeva il 3,28%. Nel caso invece di Previr di Zurich, con un rendimento lordo del 4,1% è prevista una retrocessione del 3,6%. Anche le commissioni sono una variabile importante da considerare perché le polizze vita collegate alle gestioni separate offrono garanzie di rendimento e sicurezza del capitale a fronte di determinati costi, tanto più se sono previste coperture assicurative, come il caso morte o invalidità. Intanto si punta anche sulla distribuzione della cedola per dare una marcia in più ai prodotti, sul modello di quanto hanno fatto le società di gestione con i fondi a cedola. Ma le compagnie stanno anche lanciando prodotti ibridi più aggressivi. I prodotti multiramo hanno al loro interno sia gestioni separate sia unit linked. Questa formula consente al sottoscrittore di passare da una all'altra gestione in regime fiscale conveniente.