PREMESSE VISTO VISTA VISTO VISTA VISTA VISTO VISTO VISTO VISTO VISTA VISTA VISTA



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Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione Veneto I N T E S A I S T I T U Z I O N A L E D I P R O G R A M M A T R A I L G O V E R N O D E L L A R E P U B B L I C A I T A L I A N A E L A R E G I O N E V E N E T O ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE NELLA REGIONE VENETO IV ATTO INTEGRATIVO 22 dicembre 2009 1

PREMESSE VISTO l articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni e integrazioni, che disciplina gli istituti della programmazione negoziata; VISTA in particolare la lettera c) dello stesso comma 203, che definisce e delinea i punti cardine dell Accordo di Programma Quadro, quale strumento promosso in attuazione dell Intesa Istituzionale di Programma per la realizzazione di un programma esecutivo di interventi d interesse comune o funzionalmente collegati; VISTO l art. 15, comma 4, del decreto legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito con modificazioni nella legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l articolo 2, comma 203, lett. b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e l articolo 10, comma 5, del DPR 20 aprile 1994, n. 367; VISTA la delibera CIPE 21 marzo 1997, n. 29, concernente la disciplina della programmazione negoziata e, in particolare, il punto 1, lettera b), il quale prevede che gli Accordi di Programma Quadro devono coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli Enti Locali, gli Enti sub-regionali, gli Enti pubblici e ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui all art. 2, comma 203, lettera c), della legge n. 662/1996; VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni e integrazioni, concernente "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto d accesso ai documenti amministrativi"; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente "Regolamento recante semplificazione e accelerazione della procedura di spesa e contabile"; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, recante Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici, 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni ; VISTO l art. 69 del Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 recante Codice dell amministrazione digitale così come modificato e integrato dal Decreto legislativo 4 aprile 2008, n. 159; VISTO il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 concernente Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 204/108/CE; VISTA la delibera CIPE 25 maggio 2000, n. 44, concernente Accordi di programma Quadro - Gestione degli interventi tramite applicazione informatica ; VISTA la delibera CIPE 2 agosto 2002, n. 76, concernente Accordi di Programma Quadro modifica scheda-intervento di cui alla delibera n. 36 del 3 maggio 2002 ed approvazione schede di riferimento per le procedure di monitoraggio ; VISTA la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14 con la quale sono state approvate le nuove procedure di aggiornamento e revisione delle Intese Istituzionali di Programma; 2

VISTA la circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese, trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota n. 0032538 del 9 ottobre 2003; VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione, la quale prevede all art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti) che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1 gennaio 2003, ai fini del monitoraggio previsto dall art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, sia dotato di un Codice unico di progetto, che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE; VISTA la delibera CIPE 27 dicembre 2002, n. 143, che disciplina le modalità e le procedure per l avvio a regime del sistema CUP in attuazione dell art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti pubblici) della citata legge n. 3 del 16 gennaio 2003, con cui viene sancita l obbligatorietà del codice CUP; VISTO il Decreto legge 18 maggio 2006 n. 181, convertito, con modifiche, nella Legge 17 luglio 2006 n. 233, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri; VISTO il D.M. del Ministro dello Sviluppo Economico del 19 febbraio 2008 avente ad oggetto l individuazione degli uffici dirigenziali di secondo livello del Ministero dello Sviluppo Economico; VISTO il Decreto legge 16 maggio 2008, n. 85 convertito con modifiche, in Legge 14 luglio 2008 n. 121, recante disposizioni urgenti per l adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell art. 1, commi 376 e 377 della Legge 24 dicembre 2007, n. 244; VISTO il DPR n. 197 del 28 novembre 2008 concernente il Regolamento di riorganizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico; VISTO il D.M. del 7 maggio 2009 concernente l individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale del Ministero dello Sviluppo Economico; VISTO il Decreto Legge n. 112 del 25 giugno 2008 concernente "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria", convertito con modificazioni nella Legge n. 133 del 6 agosto 2008; VISTA l Intesa Istituzionale di Programma tra il Governo e la Regione Veneto approvata dal CIPE il 3 maggio 2001 e firmata in data 9 maggio 2001; VISTO l Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell informazione nella regione Veneto sottoscritto il 28 settembre 2004 tra la Regione Veneto, il Ministero dell economia e delle finanze ed il CNIPA, ed i relativi Atti integrativi I, II e III stipulati dagli stessi firmatari rispettivamente il 27 luglio 2005, il 10 dicembre 2006 ed il 30 novembre 2007; VISTA la legge 23 dicembre 2000, n. 388, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ; VISTO il DPCM 14 febbraio 2002 relativo all utilizzazione di quota dei proventi derivanti dalle licenze UMTS per il Piano di e-government; 3

VISTO il documento L e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa approvato dalla Conferenza unificata nella seduta del 24 luglio 2003 che ha l'obiettivo di fornire alle Amministrazioni centrali, alle regioni ed agli enti locali un quadro di riferimento condiviso in grado di garantire una attuazione coerente e coordinata dei processi di e- Government in tutto il territorio nazionale; VISTO il documento L e-government nelle Regioni e negli Enti locali: II fase di attuazione, approvato in Conferenza Unificata il 26 novembre 2003, che individua quale seconda linea di azione della II fase dell e-government La diffusione territoriale dei servizi a cittadini ed imprese ; VISTO il decreto del Ministro per l innovazione e le tecnologie del 2 marzo 2004, relativo al coordinamento delle attività del Dipartimento per l Innovazione e le tecnologie ed il CNIPA ai fini della attuazione dei progetti nel settore ICT, che assegna al CNIPA la competenza per l attuazione del progetto per la diffusione territoriale dei servizi per cittadini ed imprese; PRESO ATTO dell Avviso del CNIPA, pubblicato in G.U. n. 30 del 6 febbraio 2007, avente per oggetto la realizzazione dei progetti di riuso - nel quale sono definiti le risorse finanziarie destinate al cofinanziamento dei progetti, i soggetti ammessi, le caratteristiche, i criteri di ammissibilità e di valutazione dei progetti di riuso da cofinanziare - che ha sostituito i precedenti avvisi: il primo, pubblicato in G.U. n. 253 del 27 ottobre 2004, avente per oggetto la presentazione delle offerte di riuso e la realizzazione del catalogo delle soluzioni di e-government ; il secondo, pubblicato in G.U. n. 59 del 11 marzo 2006, avente per oggetto la realizzazione dei progetti di riuso e con il quale è stato richiesto a Regioni ed Enti locali di proporre progetti di trasferimento e riuso delle soluzioni disponibili sul catalogo. PRESO ATTO dell allegato Guida per la compilazione della modulistica per la presentazione dei progetti, a corredo dei sopra citati Avvisi pubblicati dal CNIPA, che prevede il rispetto di specifici vincoli sui costi rendicontabili; VISTO il D.M. 13 febbraio 2008 del Ministro per le riforme e l innovazione per la pubblica amministrazione con il quale è stata nominata la Commissione di valutazione incaricata di valutare i progetti pervenuti in risposta all Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso, sopra citato, secondo i criteri riportati nell Avviso e conformemente a quanto stabilito dall articolo 4 del DPCM del 14 febbraio 2002; CONSIDERATO che il sopraccitato DPCM del 14 febbraio 2002 prevede, tra l altro che, a conclusione delle procedure di selezione, si possa procedere a modifiche, accorpamenti o variazioni della quota da finanziare dei progetti selezionati dalla sopra citata Commissione di valutazione ed è quindi possibile una fase di rimodulazione dei progetti e che coerentemente l avviso Riuso prevede una attività di progettazione esecutiva precedente la stipula dei contratti; PRESO ATTO delle note prot. n. 9897 e n. 9896 del 23 dicembre 2008 con la quale il CNIPA ha comunicato alla Regione Veneto, Ente coordinatore dei progetti RIUSO: Veneto-ESCAPE e EG4G l esito positivo della valutazione della sopra citata Commissione unitamente al piano delle attività necessarie a dar seguito all attuazione dell iniziativa; PRESO ATTO della delibera del Collegio del CNIPA n. 29 del 8 aprile 2009, avente oggetto approvazione dei progetti RIUSO, di cui alla deliberazione CNIPA n. 134/2008 e della relativa quota di cofinanziamento, con la quale si individua l ammontare della quota di cofinanziamento 4

nazionale pari a euro 1.774.261,00 da assegnare al progetto Veneto-ESCAPE, e pari ad euro 465.662,00 da assegnare al progetto EG4G ; VISTO il D.M. 7 maggio 2009, del Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione avente ad oggetto l assegnazione del cofinanziamento complessivo di euro 36.850.886,00 per la realizzazione dei progetti di RIUSO presentati in esito al citato Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso del CNIPA del 6 febbraio 2007; PRESO ATTO della delibera del Collegio del CNIPA n. 41 del 8 maggio 2009, con la quale sono stati approvati i singoli finanziamenti dei progetti di RIUSO, che dispone l assegnazione del cofinanziamento nazionale di euro 1.774.261,00 al progetto Veneto-ESCAPE e di euro 465.662,00 al progetto EG4G ; VISTO il Piano e-government 2012 del Ministro per pubblica amministrazione e l innovazione, presentato il 21 gennaio 2009, che indica, tra gli altri, obiettivi di governo settoriali, territoriali e di sistema ai quali è correlato il progetto RIUSO; PRESO ATTO del Progetto esecutivo Veneto-ESCAPE trasmesso dalla Regione Veneto a mezzo posta elettronica il 12 agosto 2009, e approvato dal CNIPA con nota prot. n. 6262 del 14 ottobre 2009; PRESO ATTO del Progetto esecutivo EG4G presentato dalla Regione Veneto con nota prot. n. 4931 del 31 luglio 2009 e approvato dal CNIPA in data 3 agosto 2009; PRESO ATTO che la Regione Veneto,con note prot. n. 375347/50.00.02.00.00 e 378711/50.00.02.00.00, rispettivamente del 10 e 13 luglio 2009, ha richiesto la disponibilità delle Aziende Sanitarie a cofinanziare le quote per il personale interno e per gli investimenti a carattere locale; PRESO ATTO che le Aziende Sanitarie hanno risposto positivamente alla richiesta di cui al precedente punto con comunicazioni di conferma adesione, depositate presso gli archivi della Direzione Risorse Socio Sanitarie della Regione Veneto; CONSIDERATO che tutte le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere pubbliche della regione del Veneto, con Atto Costitutivo del 13 ottobre 2005, hanno costituito il Consorzio Telemedicina Osservatorio e Progetti su Applicazioni di Telemedicina, successivamente denominato Arsenàl.IT - Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale come da Verbale di Assemblea dei soci del 4 dicembre 2007 ; TENUTO CONTO che lo Statuto di sopracitato Consorzio riporta all Art.1 che Il Consorzio si occupa specificamente di progettazione, sviluppo e valutazione di applicazioni di e-health con attività finalizzate alla standardizzazione, all interoperabilità dei sistemi, alla ricerca per l innovazione, all ingegneria dell offerta e alla formazione per i propri soci ; VISTA la Deliberazione della Giunta n.2530 del 4 agosto 2009 con la quale la Regione Veneto ha preso atto, tra l altro, che l importo totale per la realizzazione del progetto Veneto Escape, pari ad euro 4.435.652,00, troverà copertura per euro 1.774.261,00 nel finanziamento erogato dal CNIPA, per euro 1.909.391,00 nel co-finanziamento della Regione Veneto e per euro 752.000,00 nel contributo delle Aziende ULSS ed Ospedaliere; 5

TENUTO CONTO che i finanziamenti a carico dello Stato e della Regione Veneto, nelle misure indicate in dettaglio nel successivo articolato, concorrono alla realizzazione degli interventi individuati dal presente Accordo; CONSIDERATO che con la sottoscrizione del presente Accordo la Regione Veneto dichiara che gli interventi in esso previsti riguardano investimenti pubblici, che verranno attuati nel rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali in materia di regimi di aiuto e di appalto di beni e servizi e dai regolamenti interni, nonché in materia di tutela di brevetti, di diritto di autore e della concorrenza; VISTA la DGR 3275 del 3 novembre 2009 che approva lo schema del presente IV Atto Integrativo all Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell informazione nella regione Veneto; IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE - CENTRO NAZIONALE PER L INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, LA REGIONE VENETO stipulano il seguente IV Atto Integrativo dell APQ in materia di e-government e società dell informazione nella regione Veneto Articolo 1 - Recepimento delle premesse 1. Le premesse di cui sopra, l allegato 1 (Relazione Tecnica), l allegato 2 (le schede intervento) formano parte integrante e sostanziale del presente IV Atto Integrativo dell APQ in materia di e- Government e società dell informazione nella regione Veneto (nel seguito Accordo). Articolo 2 - Oggetto e finalità 1. Il presente Accordo estende il raggio di azione del programma previsto nell ambito dell Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell informazione nella regione Veneto e dei successivi Atti integrativi, citati in premessa. 2. In particolare l Accordo prevede la realizzazione di due interventi finalizzati al riuso di soluzioni di e-government di proprietà della pubblica amministrazione al fine di favorire: la riduzione dei tempi e dei costi di implementazione dei servizi di e-government, attraverso il riuso di soluzioni valutate e monitorate dal CNIPA nell ambito dell attuazione dei progetti cofinanziati con il primo avviso del piano di e- Government; la convergenza verso soluzioni tecnologiche interoperabili che favoriscano l integrazione dei servizi e la cooperazione tra le amministrazioni per la loro erogazione; la promozione della condivisione di conoscenze ed esperienze tra le amministrazioni, sulle tematiche relative all implementazione di servizi di e-government. 6

3. Le parti danno atto che gli interventi individuati nel presente Accordo sono coerenti con gli atti di pianificazione e programmazione generale e settoriale di rispettiva competenza. Articolo 3 - Sezione attuativa - Programma e costo degli interventi 1. Gli obiettivi delineati al precedente articolo verranno perseguiti tramite la programmazione di due interventi analiticamente descritti nella Relazione tecnica predisposta dalla Regione Veneto (Allegato 1). 2. Gli interventi di cui al precedente comma sono elencati nella successiva Tavola 1 ed opportunamente descritti nelle Schede attività/intervento (Allegato 2) redatte ai sensi della delibera CIPE 2 agosto 2002, n. 76 e successive modificazioni ed integrazioni. con le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio, citata in premessa, del Servizio delle Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese del Ministero dell Economia e delle Finanze (ora Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria del Ministero dello Sviluppo Economico),. 3. Il costo complessivo degli interventi elencati nella Tavola 1 ammonta ad euro 5.599.806,00. Tavola 1 - Elenco degli interventi della sezione attuativa e relativi costi Intervento Ripartizione del finanziamento II Fase Cofinan.to Costi Cofinan.to Codice Denominazione e Gov. Regionale interni EELL/ULSS Linea 2 I1A7P028 Veneto ESCAPE Costo 1.774.261,00 432.000,00 1.909.391,00 320.000,00 4.435.652,00 I1A7P029 EG4G 465.662,00 108.161,00 590.331,00 0 1.164.154,00 Totale 2.239.923,00 540.161,00 2.499.722,00 320.000,00 5.599.806,00 Articolo 4 - Sezione attuativa - Quadro finanziario 1. Il quadro complessivo delle risorse finanziarie del presente Accordo copre interamente il costo ed è pari a euro 5.599.806,00. La successiva tavola 2 riepiloga l ammontare delle risorse specificandone la fonte di finanziamento: Tavola 2 - Fonti di copertura finanziaria Stato Regione Fonte di finanziamento Legge 23 dicembre 2000, n.388 -DPCM 14 febbraio 2002_II Fase egov Linea 2 Regione del Veneto - L.R. 12 gennaio 2009 n.2 Approvazione bilancio pluriennale 2009-2010 D.G.R. della Regione del Veneto 4 agosto 2009 n. 2530 D.G.R. della Regione Friuli Venezia Giulia 12 febbraio 2008 n. 463 Importo 2.239.923,00 2.499.722,00 7

Costi Interni 540.161,00 Enti locali e ULSS 320.000,00 Totale 5.599.806,00 2. Il CNIPA trasferirà alla Regione Veneto la quota di cofinanziamento assegnata ai progetti Veneto ESCAPE e EG4G, a valere sui fondi DPCM 14 febbraio 2002, relativo all utilizzazione di quota dei proventi derivanti dalle licenze UMTS per il Piano di e- Government, nei limiti delle effettive disponibilità di cassa, secondo le seguenti modalità: a) il 20% contestualmente alla stipula del presente Accordo, previa approvazione del progetto esecutivo da parte del CNIPA; b) il 30% a seguito della positiva valutazione del primo stato di avanzamento come esplicitato nel piano di monitoraggio incluso nel progetto esecutivo; c) il 30% a seguito della positiva valutazione del secondo stato di avanzamento come esplicitato nel piano di monitoraggio incluso nel progetto esecutivo; d) il 20% al completamento del progetto e a verifica dell effettivo esercizio dei servizi per un periodo di 12 mesi. 3. Le eventuali economie di spesa derivanti dall attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo e opportunamente accertate dal soggetto responsabile dell APQ in sede di monitoraggio semestrale, sono riprogrammate, su proposta del soggetto responsabile, secondo le modalità previste dalla delibera CIPE 14/2006. La quota massima di cofinanziamento del CNIPA per il progetto RIUSO non può superare il 40% del suo costo, pertanto il CNIPA si riserva di procedere al recupero delle somme eccedenti eventualmente erogate in corso di realizzazione. 4. Il CNIPA, nei casi di mancato rispetto dei tempi e/o delle attività da realizzare per il completamento dei progetti, come definiti nel Progetto esecutivo approvato, potrà disporre la revoca parziale o totale del cofinanziamento, salvo eventuali accordi di proroga che si rendesse necessaria tra le parti. Articolo 5 - Impegni dei soggetti sottoscrittori e governance dell Accordo 1. Le parti convengono la costituzione del Tavolo dei soggetti sottoscrittori, ai sensi e con le procedure previste dal punto 1.1.2 della delibera CIPE n.14/06, composto dai firmatari, o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dal Responsabile dell APQ e dai sottoscrittori, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere in materia di: riattivazione o annullamento degli interventi; riprogrammazione di risorse ed economie; modifica delle coperture finanziarie degli interventi; passaggio di interventi dalla sezione programmatica a quella attuativa. 2. Ciascun Soggetto sottoscrittore del presente Accordo si impegna, nello svolgimento dell attività di propria competenza: a) a rispettare i termini concordati ed indicati nella scheda attività/intervento allegata al presente Accordo; b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, ed in particolare, con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente facendo ricorso agli accordi previsti dall articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241; 8

c) a procedere semestralmente al monitoraggio ed alla verifica dell Accordo, e, se necessario, a proporre, per il tramite del Soggetto responsabile dell attuazione di cui al successivo art. 7, gli eventuali aggiornamenti da sottoporre al Tavolo dei sottoscrittori e, in caso di problematiche ivi non risolte, al Comitato intesa paritetico così come previsto al punto 1.1.1 della delibera CIPE n.14/06; d) ad attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo di Programma Quadro, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; e) a porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l attuazione delle azioni concordate, secondo le modalità previste nell Accordo; f) a rimuovere, in ognuna delle fasi del procedimento di realizzazione dell intervento, ogni eventuale elemento ostativo alla realizzazione dello stesso; g) a condividere il monitoraggio, ognuno per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE ed in relazione alla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro trasmessa alle Regioni dall ex Servizio per le politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese, ora Direzione generale per la politica regionale unitaria nazionale, con nota protocollo n.32538 del 9 ottobre 2003. 3. Il CNIPA assicura l assistenza tecnica all ente coordinatore dei progetti ammessi al cofinanziamento dell Avviso RIUSO e predispone il sistema delle verifiche sulla base del progetto esecutivo previsto da detto Avviso. 4. La Regione si impegna a rendere pubblico sia in occasione di manifestazioni o altre analoghe iniziative, sia sul proprio sito web istituzionale che i progetti Veneto ESCAPE e EG4G di cui al presente Accordo, sono stati cofinanziati dal CNIPA nell ambito dei programmi di innovazione tecnologica richiamati nelle premesse e ad apporre il logo CNIPA sulla documentazione relativa al progetto stesso. 5. La Regione si obbliga a: - manlevare e tenere indenne il CNIPA da ogni e qualsiasi controversia, rivendicazione, perdita nonché da ogni responsabilità per eventuali danni, diretti e indiretti, materiali e immateriali, che il CNIPA o terzi dovessero subire in seguito allo svolgimento delle attività previste dai progetti e/o alla realizzazione dei progetti medesimi; - manlevare e tenere indenne il CNIPA anche nel caso in cui venga promossa azione giudiziaria da parte di terzi a causa o in relazione allo svolgimento delle attività previste dai progetti e/o alla realizzazione dei progetti medesimi, assumendo a proprio carico tutti gli oneri e spese conseguenti, inclusi i danni verso terzi, le spese giudiziali e legali. Articolo 6 - Soggetto Responsabile dell attuazione dell Accordo 1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull attuazione del presente Accordo, è individuato, quale Soggetto responsabile dell attuazione, il Sig. Bruno Salomoni, Dirigente della Direzione Sistema Informatico della Regione Veneto. 2. Al Soggetto responsabile vengono conferiti i seguenti compiti: a. rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori; 9

b. coordinare il processo complessivo di realizzazione dell intervento previsto nel presente Accordo attivando le risorse tecniche ed organizzative necessarie alla sua attuazione; c. promuovere, in via autonoma o su richiesta del Responsabile dell intervento, di cui al successivo articolo 7, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori; d. monitorare in modo continuativo lo stato di attuazione dell Accordo, secondo le modalità indicate dal Ministero dello sviluppo economico; e. coordinare il Responsabile di intervento di cui al successivo articolo 8, indicato nella scheda di cui all'allegato 2, nelle attività dell Accordo ed in particolare in relazione alla immissione dati per l istruttoria ed il monitoraggio dell intervento nella banca dati Applicativo intese; f. assicurare e garantire il completo inserimento, rispettivamente entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno, dei dati relativi al semestre precedente nell Applicativo intese e successivamente di chiederne la convalida degli stessi; g. curare, al primo monitoraggio dell Accordo, l inserimento del CUP (codice unico di progetto) nell Applicativo Intese; h. inviare alla Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Nazionale e a tutti i sottoscrittori del presente Accordo, entro e non oltre il 30 settembre ed il 28 febbraio di ogni anno a partire dal primo semestre successivo alla data di stipula - il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell Accordo. Il Rapporto, redatto ai sensi del combinato disposto delle delibere CIPE n.36/02 e n.17/03, deve essere distinto in tre sezioni rispettivamente per la descrizione sintetica sull andamento generale, per il contesto programmatico e per l analisi sintetica dell andamento dell intervento con le relative osservazioni e criticità, secondo le modalità e le specifiche previste nella citata Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro trasmessa alle Regioni dall ex Servizio per le politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese, (ora Direzione generale per la Politica Regionale Unitaria Nazionale), con nota protocollo n.32538 del 9 ottobre 2003; i. individuare ritardi e inadempienze assegnando al soggetto inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnalare tempestivamente l inadempienza al Tavolo dei soggetti sottoscrittori; j. comunicare al Soggetto responsabile di intervento, nei modi e nelle forme di rito, i relativi compiti di cui al successivo articolo 7. Articolo 7 - Soggetto Responsabile del singolo intervento 1. Per gli interventi previsti dal presente Accordo viene individuato il Responsabile di intervento, nominato su indicazione del Soggetto Responsabile dell Accordo, che nel caso di lavori pubblici corrisponde al soggetto già individuato come Responsabile unico di procedimento ai sensi del DPR 554/1999 e successive modificazioni. 2. Il Responsabile di intervento viene indicato nella scheda attività/intervento di cui all Allegato 2. 3. Ad integrazione delle funzioni previste come responsabile di procedimento dall art. 8 del DPR 554/1999 e successive modificazioni, il Responsabile di intervento svolge i seguenti compiti: a. pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management; b. organizzare, dirigere, valutare e controllare l attivazione e messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell intervento; 10

c. raccogliere e inserire nell Applicativo Intese, secondo le indicazioni del Soggetto responsabile dell Accordo e in ottemperanza a quanto disposto dalla citata Circolare sul monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro, i dati della scheda attività/intervento e rispondere della sua veridicità; d. verificare la veridicità delle informazioni contenute nella scheda attività/intervento e l attuazione degli impegni assunti; porre in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell intervento nei tempi previsti; e. monitorare costantemente l attuazione degli impegni assunti dai soggetti che hanno sottoscritto la Scheda attività/intervento, segnalando tempestivamente al Responsabile dell APQ gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico-amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l attuazione; f. trasmettere al Soggetto Responsabile dell Accoro la scheda attività/intervento unitamente ad una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti, le azioni di verifica svolte, l indicazione di ogni eventuale ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell intervento e la proposta delle relative azioni correttive, nonché ogni altra informazione richiesta dal Responsabile dell Accordo; g. fornire al Soggetto Responsabile dell attuazione dell Accordo ogni altra informazione necessaria, utile a definire lo stato di attuazione dell intervento; h. consegnare, in particolare, al Soggetto Responsabile dell attuazione dell Accordo, su sua richiesta, gli elaborati progettuali, il cronoprogramma dei lavori, nonché gli atti amministrativi di impegno alla realizzazione dell intervento, gli atti amministrativi di impegno delle risorse finanziarie e ogni altra documentazione attinente l intervento. Articolo 8 - Procedimenti di conciliazione o definizione dei conflitti tra i soggetti partecipanti all Accordo e risoluzione delle controversie 1. Il soggetto responsabile dell attuazione dell Accordo di Programma Quadro, in caso di contrasti in ordine all interpretazione o all esecuzione delle obbligazioni previste nel presente Accordo, su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia o anche d ufficio, invita i soggetti interessati a rappresentare le rispettive posizioni per l esperimento di un tentativo di conciliazione. 2. Qualora in tale sede si raggiunga un intesa idonea a comporre il conflitto, si redige processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all osservanza dell Accordo raggiunto. 3. Qualora, invece, le controversie permangano, il Tavolo dei sottoscrittori, appositamente convocato, rimette la questione al Comitato di Intesa Paritetico; 4. Gli eventuali conflitti insorti tra soggetto attuatore di ogni singolo intervento e l impresa che realizza l intervento vanno composti così come previsto dal contratto d appalto. Articolo 9 - Disposizioni generali 1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori e forma parte integrante e sostanziale dell Accordo di Programma Quadro, citato in premessa, come integrato con i successivi Atti Integrativi. 11

2. L Accordo può essere modificato o integrato, per concorde volontà delle parti, secondo quanto previsto dalla delibera CIPE n. 14/2006. 3. Possono aderire all Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997, n. 29, la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione degli interventi previsti dal presente Accordo, così come riformulato dal punto 1.1 della delibera CIPE n. 14/2006. L adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale. 4. Conformemente a quanto previsto dalla già richiamata Intesa, il presente Accordo rimane in vigore sino alla realizzazione degli interventi in esso previsti e può essere modificato o integrato per concorde volontà dei sottoscrittori secondo le modalità previste dalla più volte richiamata delibera CIPE 14/2006. 5. Alla scadenza dell Accordo, ovvero allorquando se ne presenti la necessità, il Tavolo dei sottoscrittori, su segnalazione del Responsabile dell Accordo, è incaricato della risoluzione delle eventuali incombenze derivanti dalla sussistenza di rapporti pendenti e di attività non ultimate. 6. I lavori relativi agli interventi ricompresi nel presente Accordo che beneficiano di fondi pubblici dovranno essere appaltati in coerenza con gli indirizzi programmatici e la tempistica individuati dagli specifici strumenti di finanziamento attivati. Articolo 10 - Norma di rinvio 1. Per quanto non espressamente previsto dal presente Accordo, si rinvia all osservanza di tutte le clausole e prescrizioni riportate nel citato Accordo di Programma Quadro stipulato il 28 settembre 2004 e nei successivi Atti Integrativi. Roma, 22 dicembre 2009 Per il Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica Il Direttore Generale Direzione Politica Regionale Unitaria Nazionale Dott. Vincenzo DONATO Per la Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione Il Direttore Generale Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Ing. Giorgio De Rita Per la Regione Veneto Il Dirigente Regionale della Direzione Sistema Informatico Dott. Bruno Salomoni Per delega Ing. Elvio Tasso 12

Il Dirigente Regionale della Direzione Programmazione Dott. Carlo Terrabujo Per delega Ing. Elvio Tasso 13

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione del Veneto I N T E S A I S T I T U Z I O N A L E D I P R O G R A M M A T R A I L G O V E R N O D E L L A R E P U B B L I C A I T A L I A N A E L A R E G I O N E V E N E T O IV ATTO INTEGRATIVO ALL ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE NELLA REGIONE VENETO Allegato 1 Relazione Tecnica

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione del Veneto INDICE 1. Quadro programmatico di riferimento...3 1.1. Analisi del contesto territoriale in relazione al settore SI e descrizione sintetica della situazione esistente...3 1.2. Fabbisogno quali/quantitativo individuato...5 1.3. Riferimenti normativi e programmatici del settore...6 2. Obiettivi dell Atto Integrativo...7 2.1. Oggetto...7 2.2. Coerenza Programmatica....8 3. Interventi...10 4. Allegati...16 Page 2 of 16

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione del Veneto 1. Quadro programmatico di riferimento 1.1. Analisi del contesto territoriale in relazione al settore SI e descrizione sintetica della situazione esistente Il sistema degli enti nel Veneto è articolato sui vari livelli con i comuni (582), le province (7), le comunità montane (19) e, per quel che riguarda la sanità, sulle unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere (23) per coprire una popolazione residente di circa 4.7 milioni. Le componenti fondamentali dell azione regionale sono rivolte agli enti territoriali e al sistema sanitario. In relazione alle azioni rivolte agli enti territoriali, poiché in base alla popolazione al 31/12/2007 risultano essere 371 i comuni di dimensioni inferiori ai 5000 abitanti, il piano strategico regionale privilegia le integrazioni degli enti ai fini dell erogazione di servizi complessi quali ad esempio i sistemi informativi per l egovernment e la gestione del territorio. In tale ottica con il Bando di Egovernment sulle ALI/CST la Regione ha approvato la costituzione di 6 nuovi Centri Servizi Territoriali che raggruppano complessivamente circa 200 comuni. Anche la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (che partecipa al progetto di riuso in qualità di partner della Regione del Veneto), considerata la somiglianza territoriale con la presenza di una percentuale elevata di piccoli comuni e zone montane bisognose di servizi, ha intravisto analoghe esigenze. In Friuli Venezia Giulia gli enti scelti sono 2 comunità, per la precisione una comunità montana ed un consorzio di comuni, che raggruppano circa 30 enti. Alcuni degli enti di cui sopra sono già dotati di soluzioni informatizzate per i propri servizi e per i servizi al cittadino che nella maggior parte dei casi non risultano totalmente soddisfacenti e manifestano la necessità di evolvere verso sistemi di seconda generazione. Ciò vale soprattutto per i servizi al cittadino dove le iniziative del bando di egovernment I^ fase hanno consentito una prima diffusione dei servizi internet senza però acquisire una platea vasta di utenti. Nello specifico in Regione del Veneto con i progetti di egovernment I^ fase (SIRV- INTEROP, SUAPED,.) si è avviato un processo di informatizzazione importante sul fronte territoriale; a questi si deve aggiungere il progetto Myportal che inizialmente con fondi comunitari e successivamente con l APQ regionale ha consentito di realizzare una piattaforma per un portale di servizi e la diffusione della stessa nelle 7 comunità montane e nei 68 comuni del bellunese. In questo contesto si colloca l intervento EG4G con un portale di servizi al cittadino di recentissima tecnologia, un sistema per l integrazione delle anagrafi dei cittadini e tributarie con la cartografia ed un sistema di comunicazione automatizzata con l Istat. Page 3 of 16

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione del Veneto In relazione alle azioni a favore del sistema sanitario regionale, il Servizio Socio Sanitario Regionale fa propri i principi fondamentali su cui si fonda il SSN: universalità, sostanziale gratuità per l accesso a prestazioni appropriate uniformemente assicurate sul territorio, rispetto della libertà di scelta, pluralismo erogativo basato sul ruolo delle strutture pubbliche e private accreditate, profit e non profit. Il Servizio Socio Sanitario Regionale si caratterizza quindi come un sistema universalistico, rivolto a tutta la popolazione di riferimento senza distinzioni di genere, residenza, età, lavoro, reddito. Il SSSR promuove l equità del sistema intesa come uguale opportunità nel raggiungimento e nel mantenimento degli obiettivi di salute individuali, indipendentemente dalla condizione economica, dal tipo di prestazione richiesta e dall ubicazione del domicilio. A tal fine deve essere assicurata a tutti i cittadini, e soprattutto alle fasce più vulnerabili (socialmente, economicamente o culturalmente), l accessibilità alle attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, contrasto all esclusione sociale per una piena affermazione ed attuazione del diritto alla salute. Il modello di welfare della Regione Veneto si è nel tempo articolato su alcune basi fondamentali: l integrazione delle responsabilità, l integrazione dei fattori produttivi, la rete integrata pubblica e privata di offerta assistenziale, la promozione della famiglia, la promozione della solidarietà organizzata. Queste opzioni strategiche hanno trovato espressione: nelle Unità Locali Socio Sanitarie, quale modello originale per la gestione dei servizi sanitari e sociali fra loro integrati; nel Distretto Socio Sanitario quale unità elementare territoriale per realizzare l integrazione delle risposte sociosanitarie, definite nel Programma delle Attività Territoriali quale strumento operativo di programmazione annuale generale; nella definizione dei Piani di Zona quale strumento concertato di programmazione locale; nelle collaborazioni intercomunali finalizzate alla gestione unitaria dei Piani di Zona e di altri programmi di interesse zonale; nella incentivazione delle deleghe di gestione dei servizi sociali alle Aziende UU.LL.SS.SS.; nella differenziazione dei fattori produttivi interni ed esterni grazie al coinvolgimento del Terzo Settore nei processi di programmazione locale e nella gestione dei servizi. Queste scelte di carattere istituzionale costituiscono i presupposti per garantire risposte unitarie in alcune aree di bisogno, ad esempio quelle delle politiche per l infanzia e la famiglia, gli anziani, le disabilità, le dipendenze, la salute mentale. La sanità veneta vede presenti, nel proprio territorio, circa 4700 Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta. La rete dei servizi sanitari trova declinazione oltre che nella rete delle professionalità anche nella rete informativa a supporto della gestione del dato sanitario ed amministrativo. In tale ottica lo sviluppo IT accompagnato dal governo della standardizzazione delle procedure e dall adozione di standard informatici per l interoperabilità, permette di creare Page 4 of 16

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione del Veneto l impianto complessivo atto a garantire l universalità e la diffusione sul territorio del servizio. Nel contesto descritto si inserisce il progetto di riuso Veneto ESCAPE per la realizzazione e la diffusione nelle Aziende Sanitarie e Ospedaliere di un approccio strutturato per la gestione informatica del documento sanitario. 1.2. Fabbisogno quali/quantitativo individuato. Per entrambi i progetti, e quindi sia per quanto concerne l ambito territoriale che quello sanitario, si riporta di seguito il fabbisogno quali/quantitativo individuato. Ai fini dell individuazione del fabbisogno per gli enti territoriali, si considera il portale di servizi al cittadino (MyPortal) come componente di maggior impatto e su questa si formulano le varie stime. Come previsto dal progetto, le amministrazioni target sono prevalentemente rappresentate dai CST nel Veneto e dalle Comunità Montane e aggregazioni di Comuni nel Friuli Venezia Giulia. In questo contesto le amministrazioni potenzialmente raggiungibili sono i 6 CST del Veneto e le 6 Comunità Montane del Friuli Venezia Giulia. La popolazione presente nei citati luoghi assomma all incirca a 1.500.000 per il Veneto e 500.000 per il Friuli Venezia Giulia. A questi valori si potrebbero aggiungere quelli delle 19 Comunità Montane del Veneto, tenendo ovviamente conto della possibile sovrapposizione tra i CST e quest ultime, visto che alcune stanno già utilizzando la versione precedente di MyPortal,. Da un calcolo approssimativo la popolazione complessivamente interessata al portale MyPortal è : Regione CST CM ABITANTI Veneto 6 19 2.000.000 Friuli Venezia Giulia - 6 500.000 Dal punto di vista qualitativo, sempre riferendosi al portale MyPortal per i cittadini che come detto rappresenta la componente più significativa del progetto, va considerato che la precedente versione ha perso parte del suo appeal a causa dell ambiente tecnologico ritenuto per lo specifico contesto superato da nuove tecnologie emergenti. In questo senso l aggiornamento tecnologico, l ammodernamento e l ampliamento dei servizi al cittadino, il più puntuale rispetto dei requisiti di accessibilità rappresentano aspetti qualitativi di grande importanza e possono essere determinanti nell utilizzo del portale da parte del territorio e del conseguente successo del progetto. La realtà regionale del Veneto, costituita da 7 province e 582 Comuni, ha presentato nella prima e seconda fase del piano di e-government un coinvolgimento superiore al 50% da Page 5 of 16

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione del Veneto parte dei Comuni (in gran parte al di sotto dei 20.000 abitanti). Con l attuale estensione e il coinvolgimento, come detto, dei CST tale percentuale potrà essere ulteriormente estesa. Essendo titolare dell APQ la Regione del Veneto si trascurano i riferimenti alla Regione Friuli Venezia Giulia che rappresenta comunque in termini di obiettivi e risultati un soggetto altrettanto importante. Ai fini dell individuazione del fabbisogno per il Sistema Informativo Socio Sanitario vi è il miglioramento dei propri livelli di efficacia e funzionalità a supporto degli utenti esterni ed interni (cittadini e operatori) ed il miglioramento dei livelli di efficienza ed economicità del sistema complessivo. Con particolare riferimento all informatizzazione della gestione documentale per gli operatori di settore e per i pazienti/cittadini, riveste una centrale importanza la diffusione strutturata dei servizi che si intendono erogare. Si riporta a seguire la situazione aggiornata al 2009 della diffusione dei servizi di gestione documentale informatizzata all interno delle aziende sanitarie della Regione del Veneto. Update 09 diffusione servizi di gestione Si NO documentale informatizzata % % Uso della firma digitale e di RA/CA 57 43 Distribuzione interna/esterna di referti di laboratorio Esiste un sistema legale di conservazione dei referti digitali 30 70 26 74 Dalla tabella si evidenzia che il 43% delle Aziende Sanitarie non fa ancora uso della firma digitale e di RA/CA (Registration Authority/ Certification Authority) necessarie a legittimare l utilizzo della firma digitale), solo il 30% distribuisce internamente ed esternamente i referti di laboratorio prodotti, la maggior parte dei quali non risponde agli standard e alle codifiche di riferimento, e solo il 26% delle Aziende Sanitarie ha attivato un sistema standard di archiviazione e conservazione legale dei referti digitali. 1.3. Riferimenti normativi e programmatici del settore. I 2 progetti EG4G e Veneto ESCAPE facenti capo al bando di riuso rappresentano una nuova estensione dell APQ del 28 settembre 2004. L attuale estensione trova i suoi principali riferimenti normativi nei seguenti atti: l Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dell informazione (APQ) che la Regione del Veneto ha siglato in data 28 settembre 2004 con il Ministero dell economia e delle finanze ed il Ministro per l innovazione e le tecnologie e che ha portato alla realizzazione del Centro Sviluppo Servizi Territoriali del Veneto (CSST), ovvero di una struttura (tecnologica ed Page 6 of 16

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione del Veneto organizzativa) il cui compito è quello di garantire la diffusione dei servizi innovativi su tutto il territorio regionale, con particolare attenzione alle zone Obiettivo 2; il primo atto integrativo all Accordo di Programma Quadro Società dell informazione nella Regione Veneto approvato con DGR n. 1604 del 28 giugno 2005 e siglato in data 27 luglio 2005; il secondo atto integrativo all Accordo di Programma Quadro, derivante dalla DGR n. 889 del 28 marzo 2006 che destina le risorse CIPE delle delibere n. 34 e 35 del 27 maggio 2005 per lo sviluppo della settore Società dell informazione attraverso la stesura della Relazione di accompagnamento interventi ad integrazione APQ Società dell Informazione siglato a settembre 2006. In riferimento alla relazione tecnica allegata all APQ originale e in base al Piano Sanitario Regionale 2007/2009, la Regione Veneto, il Net SIRV e i Sistemi Informativi per la Sanità rappresentano di fatto una esperienza già avviata con successo da valorizzare, al fine di: Promuovere l interazione tra le reti regionali e territoriali e le reti delle Pubbliche Amministrazioni Centrali Conseguire economie di scala nell utilizzo dei servizi di rete Promuovere e sostenere lo sviluppo delle reti territoriali e garantire l inclusione nel sistema delle amministrazioni locali della regione Promuovere ed assicurare l interoperabilità e standard comuni di funzionalità e sicurezza Raggiungere il coordinamento e la pianificazione dell attività dei soggetti interessati, al fine di sfruttare nel migliore dei modi l opportunità delle risorse messe a disposizione dalla stessa Regione del Veneto, dal Ministero della Salute (Ricerca Finalizzata Nazionale ex art. 12 D.Lgs. n. 502/92), dalla Commissione Ricerca e Sviluppo dall AIFA (fondi per la ricerca indipendente) e dall Unione Europea (VII Programma Quadro) Attuare il processo di valutazione per la sostituzione e l introduzione delle nuove tecnologie sanitarie (Health Technology) Raggiungere la misurazione della validità e della sicurezza delle tecnologie sanitarie, garantendo un piano continuativo ed integrato di Health Technology Assessment (HTA) Raggiungere il sostegno all innovazione di sistema attraverso forme di sperimentazione gestionale, realizzabili attraverso partnership a diversi livelli e/o tra diversi attori (pubblici-privati) Gestire l investimento nell Information e Communication Technology (ICT) 2. Obiettivi dell Atto Integrativo 2.1. Oggetto Anche nel presente atto integrativo la Regione del Veneto conferma i principali obiettivi enunciati nel Piano di Sviluppo Informatico e Telematico e la conseguente costituzione del Net SIRV e nel Piano Sanitario (nella sua declinazione per la parte IT) : Page 7 of 16

Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione del Veneto costruire il sistema veneto della autonomie locali (federalismo digitale) promuovere e vitalizzare lo sviluppo della Net economy veneta (innovazione tecnologica nelle PMI) innovare i servizi alla persona ed alla famiglia (Net-welfare e sviluppo di servizi di Sanità veneta online) preparare la società e l economia veneta nel suo complesso a questo processo di innovazione diffusa la valorizzazione del Sistema Informativo di governo della Regione nella sua capacità di costituire il supporto per le attività di analisi dell outcome delle attività sanitarie e dell appropriatezza dei processi di erogazione; il miglioramento sia dei livelli di efficacia e funzionalità del sistema informativo a supporto degli utenti esterni ed interni (cittadini ed operatori), sia dei livelli di efficienza ed economicità del sistema complessivo. In particolare il progetto EG4G si rivolge alle ALI/CST e Comunità Montane per il miglioramento del rapporto cittadino/amministrazione e per una più efficace governance territoriale. Il progetto prosegue l azione iniziata con il primo APQ e tende ad ampliare e consolidare il sistema veneto territoriale. Lo stesso obiettivo, anche se in un contesto un po diverso, è ampiamente condiviso anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Con questa nuova azione la Regione del Veneto amplia in modo significativo il proprio intervento sugli enti medio/piccoli raggiungendo una percentuale che supera il 50% dei comuni. Contestualmente il progetto di riuso Veneto ESCAPE mira alla realizzazione di un approccio strutturato per la gestione informatica del documento sanitario, secondo modalità standard condivise a livello regionale, caratterizzate da principi di interoperabilità semantica ed informatica a beneficio del cittadino presso le strutture sanitarie venete. 2.2. Coerenza Programmatica. 2.2.1. Regionale I due interventi di riuso presenti nel seguente documento sono il frutto della declinazione operativa dei programmi regionali in ambito informatico per il territorio e per sanità. Per l ambito territoriale va detto che: - La Regione del Veneto sin dal 1988 si è dotata di una legge che prevede di fornire supporto al territorio per l informatizzazione dei diversi servizi e in tal senso ha messo a disposizione di tutti gli enti soluzioni informatizzate applicative a costo zero per le quali provvede alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Successivamente la Regione ha previsto nell ambito del secondo atto integrativo dell APQ rivolto alle zone sfavorite (ex OB.2), di realizzare e avviare in tutti i comuni delle 7 comunità montane del Bellunese un portale di servizi al cittadino denominato MyPortal. Nel periodo più recente si è verificato che il progetto del CNIPA sui Centri Servizi Page 8 of 16