Facoltà di Economia e Commercio Una analisi comparata degli obiettivi dei Piani Sanitari e Socio Sanitari delle Regioni e delle Province Autonome : 2003-2005 di: Eleonora Todini (*) (*) Il presente contributo e tratto dalla tesi di Laurea : Politiche Socio Sanitarie per la non autosufficienza nelle regioni italiane:una rassegna, relatore: Margherita Giannoni, Facolta di Economia - Corso di Laurea in Economia e Legislazione d Impresa - Universita degli Studi di Perugia, Anno Accademico 2005/2006.
Il presente lavoro presenta una prima analisi comparata dei Piani Sanitari e Socio Sanitari Regionali e delle Province Autonome o, in alcuni casi, di documenti analoghi prodotti dalle Regioni. Lo scopo è quello di mettere in mostra la rispondenza dei Piani Sanitari e Socio Sanitari Regionali e delle Province Autonome con il Piano Sanitario Nazionale 2003 2005 e le differenze emerse dall analisi dei documenti che, come era prevedibile, rispecchiano alquanto la cesura esistente in molti settori tra Nord e Sud del Paese. Dopo aver analizzato il Piano Sanitario Nazionale ed i singoli Piani Sanitari e Socio Sanitari delle Regioni e delle Province Autonome, si passa ad un raggruppamento delle regioni in funzione degli obiettivi enunciati nei singoli Piani. Per ogni Regione o Provincia Autonoma è stata costruita una tabella che include le normative e il periodo di riferimento, le evidenze socio sanitarie riscontrabili localmente e gli obiettivi di ogni piano Suddivisi in tre categorie: - obiettivi sanitari - obiettivi sociali - obiettivi economico organizzativi ed altri. La fase successiva ha concentrato l attenzione proprio sulle tre categorie di obiettivi: anche in base agli obiettivi generali del Piano Sanitario Nazionale sono stati enucleati una serie di macro obiettivi raccolti in tabelle, riportanti anche le regioni che pongono tali obiettivi nei propri Piani Sanitari. Per ogni macro obiettivo si è, poi, scelto un colore di sfondo in modo da andare ad individuare all interno delle tabelle regionali del secondo capitolo le concrete risposte locali. L analisi di tale lavoro ha portato le seguenti conclusioni:
3.1 Obiettivi sanitari Obiettivi sanitari Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute e la prevenzione Contrastare le principali patologie Migliorare il contesto ambientale, sicurezza stradale e sul lavoro Integrazione tra servizi e professionisti dell area sanitaria con quella socio-assistenziale Riorganizzazione ospedaliera Riorganizzazione e miglioramento assistenza domiciliare Terapia del dolore e cure palliative Miglioramento prestazioni pediatriche e medico di base Uso razionale dei farmaci Aumentare la sopravvivenza La salute mentale Miglioramento sistema di emergenza/urgenza Ottimizzare i trapianti d organo Regioni Sicilia, Umbria, Puglia, Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria, Piemonte, Veneto Sicilia, Umbria, Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Val d Aosta, Calabria, Veneto Sicilia, Marche, Umbria, Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Veneto Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Umbria, Val d Aosta, Abruzzo, Molise, Toscana, Veneto Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte Toscana, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte Toscana, Lombardia Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Piemonte Lombardia, Umbria, Veneto Lombardia, Lazio, Veneto Liguria, Lazio, Veneto Lazio La distribuzione geografica degli obiettivi sanitari presi in esame non è del tutto omogenea, infatti, sono emerse notevoli differenze, che contribuiscono a delineare una sostanziale divisione tra regioni del Centro-Nord e del Sud. Le diversità di obiettivi tra Centro-Nord e Sud sono notevolmente evidenti per quanto riguarda il miglioramento del contesto ambientale e la sicurezza stradale e sul lavoro, infatti, quest obiettivo è documentato soltanto in Sicilia, in Campania ed in Calabria. Ancora più indicativa è la netta diversità riguardo all integrazione tra servizi e professionisti dell area sanitaria con quella socio assistenziale. Dai dati è emersa la presenza di questo obiettivo nelle regioni del Sud (Calabria, Molise, Abruzzo), del Nord (Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Val d Aosta, Veneto) ed una parziale presenza nelle regioni del Centro (Umbria Toscana).
Gli obiettivi sanitari dell Umbria si distinguono per una precisa attenzione sia per quanto riguarda la prevenzione che la promozione della salute al fine di aumentare la speranza di vita senza disabilità alla nascita ed a 60 anni; ridurre la disabilità residua; ridurre il numero di anni di vita potenziale perduta per morti evitabili ed anche per ridurre i danni derivanti dall errore in sanità. 3.2 Obiettivi Sociali Obiettivi sociali Rafforzare la tutela dei deboli Lotta alla povertà Valorizzazione rete informale Priorità ai bisogni Sviluppare interventi nell area della promozione sociale e della prevenzione; Prevenzione e cura dipendenze Costruzione di un sistema di servizi integrati a rete Tutela dei malati terminali. Cure domiciliari e tutela socio - assistenziale per anziani e non autosufficienti; Supporto a famiglia, maternità e fasi della vita Integrazione reti istituzionali Centralità della persona Tutela assistenziale salute mentale Supporto immigrazione Supporto inserimento lavorativo soggetti disagiati Interventi supporto e tutela minori Utilizzo ottimale strutture Estendere e potenziare il servizio di ADE Salute e reinserimento Detenuti e Prevenzione Suicidi Sicurezza e stabilità sociale Mediazione culturale Regioni Trento, Sicilia, Marche, Puglia, Abruzzo, Molise, Sardegna, Toscana, Lombardia, Campania, Liguria, Lazio, Umbria Sardegna, Trento, Friuli Venezia Giulia, Sicilia Bolzano, Basilicata, Trento, Marche, Abruzzo, Molise, Sardegna, Toscana, Val d Aosta, Liguria, Umbria, Sicilia Abruzzo, Molise, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Trento, Puglia, Molise, Val d Aosta, Umbria, Toscana, Lombardia Puglia, Sicilia, Lombardia, Val d Aosta, Veneto Molise, Umbria, Lombardia Puglia, Val d Aosta Puglia, Sicilia, Toscana, Val d Aosta, Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Veneto Molise, Sicilia, Toscana, Val d Aosta, Liguria, Veneto Calabria, Molise, Sardegna, Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Liguria Calabria, Molise, Lombardia, Lazio Val d Aosta, Lazio, Veneto Molise, Val d Aosta, Lombardia, Lazio Toscana, Sicilia, Val d Aosta, Liguria Toscana, Sicilia, Val d Aosta, Liguria Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Val d Aosta Val d Aosta Lombardia, Lazio, Liguria, Veneto Lazio Val d Aosta Dalla tabella presa in esame sono emerse notevoli differenze, che caratterizzano gli obiettivi sociali di ciascuna regione. Gli interventi promossi da alcune regioni (Sardegna, Trento, Friuli Venezia Giulia, Sicilia) sono mirati al superamento di difficoltà e disagi, più propriamente lotta alla povertà, inerenti proprio a tale condizione. La valorizzazione e il coinvolgimento della rete informale di assistenza, come ad esempio la famiglia e il volontariato, è uno degli obiettivi di alcune regioni tra cui la provincia a statuto autonomo di Bolzano e la Valle d Aosta. Inoltre è presente una
significativa concentrazione di tale obiettivo in alcune regioni del Sud: Basilicata, Abruzzo, Molise, Sardegna, Sicilia e una significativa mancanza in quasi tutte le regioni del Centro - Nord ad eccezione della Toscana, dell Umbria, delle Marche e della Liguria. Il piano socio-sanitario dell Umbria ha come obiettivo il Garantire l universalismo e l equità di accesso alle prestazioni da attuarsi mediante interventi mirati che tengano in giusta considerazione le specificità culturali e socioeconomiche dei cittadini. Per realizzare questo obiettivo sono stati programmati alcune azioni che permettano sia la realizzazione di sistemi di finanziamento per garantire l equità, sia la creazione di circuiti assistenziali differenziati, che nel rispetto di reti universalistiche di assistenza, favoriscano anche l accesso dei più svantaggi e dei più deboli a tali circuiti..3 Obiettivi Economico Organizzativi ed altri Obiettivi Economico Organizzativi ed altri (accessibilità, etica, etc.) Partecipazione Comuni ed Enti gestori a progettazione e realizzazione Reperimento e aumento risorse economiche Mobilitazione risorse del territorio Sviluppare il sistema informativo Valutazione e monitoraggio dei servizi e degli interventi Qualificazione e formazione delle risorse umane Economicità efficienza e efficacia Qualità Ricerca, innovazione e sviluppo Costituire una politica pubblica per la tutela della salute Il principio della sussidiarietà Equità Partecipazione e condivisione dei cittadini attenzione ai bisogni dei cittadini Accessibilità e libera scelta Accreditamento strutture Riorganizzare domanda e offerta di servizi Erogazione in ciascun ambito territoriale dei servizi essenziali e territorialità dei Servizi Approccio etico nell erogazione dei servizi Regioni Trento, Basilicata, Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Molise, Campania, Piemonte, Veneto Basilicata, Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto Trento, Sardegna, Liguria, Piemonte Trento, Basilicata, Veneto Trento, Val d Aosta Trento, Puglia, Basilicata, Toscana, Campania, Liguria, Lazio, Molise, Lombardia, Abruzzo, Veneto Trento, Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Lombardia, Emilia Romagna, Calabria, Molise, Marche, Puglia, Abruzzo, Liguria, Sicilia, Bolzano, Trento, Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Val d Aosta, Lombardia, Lazio, Veneto Puglia, Calabria, Val d Aosta, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Veneto Marche, Toscana, Val d Aosta Puglia, Molise, Lombardia Basilicata, Toscana, Lazio Basilicata, Calabria, Toscana, Liguria, Lazio, Piemonte Toscana, Val d Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania, Liguria, Veneto Toscana, Lombardia, Veneto Campania, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Veneto, Piemonte, Veneto Toscana, Molise, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Veneto Toscana, Veneto
La tabella sopra riporta una tassonomia di obiettivi sociali indicando per ognuno di essi l elenco delle regioni che li adottano nella propria programmazione sociosanitaria. Dalla tabella si evidenzia una situazione progettuale di obiettivi economico organizzativi molto particolare in cui la distribuzione geografica degli obiettivi non risponde a criteri di omogeneità. I dati analizzati evidenziano, infatti, situazioni particolari, di sensibili differenze fra regioni del Nord, del Centro e del Sud. Le diversità riscontrate riguardano soprattutto le regioni del Centro Nord e quelle del Sud, tuttavia, sono emerse anche discrepanze tra Centro e Nord. In qualche caso è stato possibile dimostrare, anche, una conformità di obiettivi tra Nord e Sud. Molte regioni, in prevalenza del Nord, hanno previsto la partecipazione di Comuni ed Enti gestori a progettazione e realizzazione di obiettivi economico organizzativi. E importante sottolineare che la costituzione di una politica per la tutela della salute non sia presente negli obiettivi di nessuna delle regioni del Nord (eccetto la regione autonoma della Val d Aosta) e neanche di quelle del Sud, ma sia attestata soltanto per la Toscana e le Marche. In conclusione sembra possibile affermare che ancora lunga appare la strada per l integrazione socio-sanitaria e, soprattutto per il raggiungimento di un livello delle prestazioni erogate dalle regioni uniforme sul territorio nazionale cosi come previsto dai principi costitutivi del SSN. Sembre piu preoccupante appare il divario in termini di capacita di policy-making tra le regioni italiane, che l introduzione del Federalismo fiscale non sembra aver contribuito a risolvere.