Alle/agli abitanti di Bologna interessati



Documenti analoghi
REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

VADEMECUM UFFICIO PACE

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

La mediazione sociale di comunità

Comune di San Vito al Tagliamento Consiglio Comunale dei Ragazzi

DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

La Convenzione sui diritti dell infanzia

COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza

21 marzo 2012: Il Consiglio Comunale incontra i ragazzi dell'istituto Comprensivo

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Sviluppo di comunità

UNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

Cittadini di oggi e di domani perché anche i ragazzi e i giovani possono dire la loro!

ASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE. presenta LA NOSTRA VISION. Questo documento è in versione facile da leggere

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

Un manifesto di Cna per dare più forza e più voce ai nuovi professionisti

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale

Che cosa è l Affidamento?

Ruolo della famiglia nella gestione della disabilità

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

ISTRUZIONI AD USO DI TUTTI I CITTADINI CON DISABILITÀ DIFENSORE CIVICO REGIONE EMILIA-ROMAGNA

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;

SCHEDA DI RILEVAZIONE

LE PARI OPPORTUNITA VANNO A SCUOLA : laboratori per educare alla relazione di genere nelle Scuole Secondarie di II grado

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

DISABILI. La citazione è tratta da Vita indipendente. Istruzioni per l uso, 2003 DISABILI

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

Comune di Como REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMO E DONNA

Cittadinanza e Costituzione

Comune di Trieste. Montebello

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

EMERGENCY DAY 2013: CARATTERISTICHE GENERALI

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

Cari sindaci, volete farvi adottare da noi?

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, aprile

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

PROGETTO Edizione

know it! do it! IL NOSTRO TEAM

Il tutore volontario tra tutela dei diritti e volontariato di prossimità

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.

92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada

REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DELLA CITTA DI LENDINARA

Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

Regione Lombardia ti aiuta ad acquistare o a ristrutturare il tuo primo alloggio

Riconosciuta dal Ministero dell Ambiente e dal Ministero dei Lavori Pubblici Promuove l uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo all

SCHEDA DI RILEVAZIONE (allegato alla domanda di iscrizione all Albo Comunale delle Associazioni)

NON CHIUDERE UN OCCHIO. La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI. Art.1 Finalità. Art. 2 Competenze. 2. Il CCR svolge le proprie funzioni in modo libero ed autonomo.

Accogliere Una Mamma. Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini.

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

LE LEGGI CHE DISCIPLINANO L ADOZIONE E L AFFIDO FAMILIARE

Casa di accoglienza femminile Sagrini CARTA DEI SERVIZI

MONTALI LORENZO MILANO: CHI RICERCA TROVA.

A cura di Agenzia Locale Eurodesk per la Mobilità Educativa Transnazionale dei giovani - Ferrara

Empowerment di comunità

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

Progetto Teatro. (laboratorio teatrale)

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

Italian Model European Parliament

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

PRESENTAZIONE AZIENDALE

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

Corso di formazione per Dirigenti e Funzionari dei Comuni del Veneto Anno 2006

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

Attività del Centro di ascolto Caritas per italiani

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO

Transcript:

Alle/agli abitanti di Bologna interessati Care Tutte e Tutti, con l Agenda Una città desiderabile presentiamo il primo frutto di un percorso avviato l estate scorsa e culminato a metà febbraio in un incontro aperto presso il Quartiere Savena cui hanno preso parte 250 donne abitanti a Bologna e provincia diverse per età, formazione, attività lavorativa e professionale, provenienza geografica, ideali civici e credo religioso. Un percorso che si è nutrito di un ricco scambio fondato su interviste a singole (oltre 150) e su incontri di piccoli e più ampi gruppi (alcune centinaia di donne) realizzati nei luoghi più diversi, dal centro alle periferie, e che era volto a dire come le donne desiderano la città. Noi stesse, che qui ci firmiamo, siamo molte e diverse tra noi e abbiamo adottato un modo di rivolgerci trasversalmente a ciascuna donna con una semplice domanda che ha privilegiato chi di solito non prende la parola e non ha familiarità con la scena pubblica, ma ha esperienza e idee su come affrontare i problemi che vive ogni giorno a Bologna. L Agenda che presentiamo a voi verrà presentata sia a Associazioni e Comitati di donne e misti della società civile, sia a chi si candida dai vari schieramenti politici a governare il Comune come Sindaco o la Provincia come Presidente. Con questi ultimi saranno invitate di volta in volta le candidate delle liste elettorali che fanno capo ai diversi aspiranti sindaci e presidenti. L attività che intendiamo svolgere non si limita però ad allargare il confronto nella società civile e nelle istituzioni locali. Vogliamo piuttosto fare società privilegiando la costruzione di relazioni e reti durevoli e ideare e realizzare progetti e spazi necessari e concreti in città e nell area metropolitana. Con bella intuizione una partecipante allo spazio aperto di febbraio ha chiamato tutto ciò Carovana. Una carovana è mobile, prevede sempre nuovi ingressi e uscite e ogni tanto si ferma in circolo a riflettere e decidere. Invitiamo perciò chi lo voglia a prendere contatto con noi per discutere l Agenda e avviare i primi progetti. Un saluto affettuoso. Comitato Donne e Democrazia Partecipata Bologna, Aprile 2004.

UNA CITTÀ DESIDERABILE AGENDA POLITICA DI DONNE PER BOLOGNA La domanda: Se la tua voce di donna contasse, come cambierebbe la vita nella città? Le risposte: Le donne vogliono che Bologna diventi : 1. UNA CITTÀ RESPIRABILE, dove chi si muove a piedi e in bicicletta si sente parte di un ambiente ove vige il riguardo per la sua salute e sistema nervoso è stata attuata una drastica riduzione del traffico automobilistico privato, dell inquinamento da smog, elettrico e acustico si piantano alberi e gli spazi verdi sono abbondanti, curati e amati bambini, anziani e persone con handicap possono muoversi tranquillamente, senza essere oppressi dall invasione delle auto e da barriere architettoniche vi sono ampie zone pedonalizzate e un sistema di trasporti moderno: piccoli autobus elettrici e più mezzi pubblici con servizio anche notturno che raggiungono tanti luoghi diversi e li collegano fra loro si è optato per una metropolitana leggera, prevalentemente in superficie, al posto della metropolitana sotto terra, perché con lo stesso costo si può anche provvedere a completare le piste ciclabili e ad estendere le aree verdi per gli spostamenti nell area metropolitana sono favoriti e incentivati i dispositivi di collegamento fra i vari trasporti privati e pubblici 2. UNA CITTÀ SOCIEVOLE, dove gli spazi pubblici (giardini, portici, piazze, sagrati, chiese, chioschi) sono vitali e sicuri grazie ad una pluralità di eventi creativi, sia di giorno che di notte ad ogni angolo vi sono luoghi privati e pubblici dove ci si può sedere, tranquille e sicure, a chiacchierare, osservare la vita di strada, a leggere il giornale vi sono panchine nei giardini-musei-cimiteri-lungo le strade e fontanelle per bere si trovano facilmente bagni pubblici (anche quelli dei bar ) non claustrofobici, gratuiti e puliti gli orari di negozi e uffici vengono decisi in modo partecipato per conciliarli con i tempi di lavoro e di vita e favorire la sicurezza sono disponibili taxi rosa e taxi collettivi a prezzi contenuti vi è una buona illuminazione sia dei condomini che delle strade gli addetti alla sicurezza sono formati come operatori di quartiere, che combattono la cultura della indifferenza e cooperano a quella del civismo e della solidarietà

2 le sale di lettura di quartiere sono aperte anche la domenica, con caffetteria e cestino delle proposte chiunque ne senta la necessità può seguire corsi di autostima e di autodifesa 3. UNA CITTÀ INCLUSIVA, dove l affermazione di Pablo Neruda muore lentamente chi non parla con gli sconosciuti è diventata una consapevolezza diffusa che favorisce la creazione di reti informali di civismo e solidarietà la Pubblica Amministrazione e l Università operano il controllo degli affitti, garantendo un alloggio anche a coloro che non possono permettersi i 350 euro per posto letto o i 400 euro per una stanza il sostegno pubblico è personalizzato; per l abitazione prevede: l accesso al mutuo bancario a chi non ha la possibilità di dare immediate garanzie economiche, contributi al canone o disponibilità di alloggi popolari sono previsti assegni per padri e madri che optano per il part-time e il sistema degli asili nido è continuamente adeguato alle necessità esiste un sistema di piccole relazioni e azioni di prossimità, al quale collaborano tutte le iniziative private e pubbliche che si occupano di integrazione del disagio sociale e psicologico (da chi si trova agli arresti domiciliari per assistere famigliari disabili o con altri problemi a chi si occupa di tossicodipendenti e carcerati) l accesso ai servizi per l infanzia e al welfare locale sono considerati diritti di cittadinanza, e quindi ripensati, insieme a nuove forme di solidarietà sociale, a partire anche dalle condizioni di vita delle lavoratrici/tori atipici, con contratti non-standard, dei giovani professionisti e degli stranieri non regolari nei quartieri sono previsti locali dove incentivare l iniziativa e la creatività, in particolare dei giovani, in tutte le forme di produzione artistica e culturale e dove generazioni e culture diverse possono fare insieme iniziative e spettacoli 4. UNA CITTÀ OSPITALE, dove i migranti senza documenti non sono automaticamente trattati come dei criminali e quindi non esiste un luogo speciale di detenzione per loro ( Centro di Permanenza Temporanea ) le/i migranti residenti hanno diritto di voto e sono elette/i in consiglio comunale sono potenziati i servizi di informazione dedicati alle cittadine migranti, con decentramento degli stessi nei quartieri è attiva una rete tra le esperienze di formazione (per esempio linguistica) rivolta alle donne migranti un congruo numero di donne migranti è entrato a far parte degli organi direttivi dei sindacati portandovi una speciale consapevolezza delle loro specifiche discriminazioni sul lavoro e il mancato rispetto dei loro diritti sono favoriti gli incontri tra donne native e migranti, per ragionare assieme sulla città, promuovere associazioni comuni e per andare oltre i pregiudizi etnici e di genere 2

3 5. UNA CITTÀ PARTECIPATA, dove al fine di utilizzare appieno le risorse esistenti (infrastrutture, spazi ed edifici, capacità organizzative dei soggetti locali) donne e uomini costruiscono nei quartieri dei bilanci partecipativi di genere che negoziano con le istituzioni competenti le diverse categorie di abitanti (ma specialmente gli anziani, le donne e i giovani) sono coinvolti nella progettazione degli spazi pubblici con metodologie innovative, meno noiose e più efficaci delle assemblee e dei convegni i Piani di zona dei servizi sono elaborati congiuntamente da utenti, operatori dei servizi, associazioni e reti di vicinato, a partire dalle loro esperienze e problemi con un approccio di ascolto attivo anche i bambini nelle scuole sono impegnati in iniziative di co- progettazione degli spazi di gioco e dei percorsi casa-scuola è stata istituita una nuova figura istituzionale, lo sburocratizzatore, che si occupa a tempo pieno di ripensamento delle procedure amministrative al fine di renderle amichevoli i dirigenti e operatori della Pubblica Amministrazione centrale e periferica seguono corsi di formazione e di training in progettazione partecipata e ascolto attivo con attenzione alla differenza/e la politica urbanistica e sociale è particolarmente attenta a sostenere un centro storico abitato e ad evitare il formarsi di quartieri ghetto, sia per i meno abbienti che per i benestanti l informazione è prodotta da una pluralità di soggetti, si moltiplicano radio e tv comunitarie e di donne e ha spazio la contro- informazione su avvenimenti e conflitti locali e internazionali 6. UNA CITTÀ DI PACE, dove nelle piazze e luoghi pubblici più prestigiosi vengono organizzati incontri sistematici con personalità internazionali che possono aiutarci a capire come compiere il passaggio a modalità nonviolente di convivenza si dà sostegno e riconoscimento alle organizzazioni e associazioni già presenti sul territorio che si occupano di interposizione di pace ( come le donne in nero, le scuole di pace ) vengono promossi campi di pace per la conoscenza reciproca fra giovani di culture e Paesi diversi, per elaborare istanze aggressive e creare relazioni di accoglienza reciproca nelle scuole di tutti i gradi vengono promosse iniziative intese ad ampliare le proprie scelte nelle situazioni di tensione e conflitto grazie alla conoscenza di approcci di gestione creativa dei conflitti vi è un luogo simbolico della convivenza inter-religiosa, dove credenti di diverse religioni e anche non credenti possono sostare e incontrarsi (proposte: la Chiesa che appartiene alla città, San Petronio? Un nuovo spazio creato insieme da uomini e donne di religioni diverse e da non credenti? ) i candidati alle elezioni politiche devono esprimere le loro posizioni sull articolo 11 della Costituzione in relazione all intervento dell Italia nei conflitti internazionali in corso e sulla opportunità che un simile articolo sia parte della Costituzione Europea. 3

4 7. UNA CITTÀ DIFFERENTE, dove ha peso e valore la differenza di essere donna ed essere uomo le donne fanno società nel vicinato, nel quartiere, nell intera città, costruendo rapporti di prossimità e reti di condivisione per affrontare i problemi della vita quotidiana e i conflitti che possono insorgere le pratiche e la cultura politica della relazione, che le donne privilegiano, si diffondono e cambiano il modo tradizionale di fare politica le associazioni e i luoghi autonomi di donne, che sono più numerosi a Bologna che in altre città, offrono accoglienza, divertimento, riflessioni e servizi e sono messi in condizione di continuare a farlo non c è un solo modo di contare, ma una strategia per giocare a ogni livello il proprio esserci che consenta a chi, donna, scelga di praticare la politica della rappresentanza istituzionale, di non tagliare con altre forme di pratica politica, superando la logica della delega dai quartieri alle assisi nazionali in particolare le parlamentari continuano a vedere con regolarità le elettrici per informarle su ciò che accade alle Camere e per sentire cosa accade a Bologna e ragionare e agire insieme Qualcuna ha chiamato tutto questo Carovana e una decisione è stata presa: la Carovana continua 4