PRONTUARIO PER L UTILIZZO DEGLI ANTISETTICI E DEI DISINFETTANTI

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Istr.Op4/07 Pag. 1 di 57 ISTRUZIONE OPERATIVA n 4/2007 Revisione 3 PRONTUARIO PER L UTILIZZO DEGLI ANTISETTICI E DEI DISINFETTANTI Ratificato dalla Commissione Aziendale per la Sorveglianza e il Controllo delle Infezioni Ospedaliere il 20/12/2013 IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 2 di 57 PRONTUARIO PER L UTILIZZO DEGLI ANTIBIOTICI E DEI DISINFETTANTI Rev. n. Data Causale modifica Redatto da: Approvato da: Validato da: CPSE D.BATTICCA - Gruppo Operativo DSP 3 2013 Aggiornamento Dr. F.CERQUETANI - DSP Dr. S. CINALLI - SPPR Dr. A. FERRARO - UOC Farmacia CPSE Dr. M.M. SANNA - SAIO il 20/12/2013 il 20/12/2013 CPSE D. BATTICCA - DSP Dr. F. CERQUETANI - DSP IP C. CHERUBINI - DSP Dr. S. CINALLI - SPPR 2 2007 Aggiornamento Dr. A. FERRARO - UOC Farmacia CPSE Dr.M.M. SANNA - SAIO Gruppo Operativo il 27/09/2007 1 Prima stesura Dr. A. Balestreri. - UOC Farmacia CPSE D. Batticiocca - DSP IP C. Cherubini - DSP Dr. S. Cinalli - SPPR Dr. A. Ferraro - UOC Farmacia Dr. L. Marangoni - DSP CPSE F. Musti - DSP Dr. L. Paglia - UOC Farmacia CPSE M. Sanna - SAIO Distribuito il 31/01/2014 da archiviare nel capitolo 10.5 Tutti gli operatori sanitari aziendali Destinatari Tutti gli operatori sanitari delle Ditte appaltanti i servizi IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 3 di 57 Indice PREFAZIONE ALLA REVISIONE 3 DEL PRONTUARIO... 5 1. INTRODUZIONE... 6 2. MODALITA DI IMPIEGO E CONSERVAZIONE DEI DISINFETTANTI: PRINCIPI GENERALI.. 7 2.1. GLOSSARIO... 8 2.2. LE CARATTERISTICHE DEI DISINFETTANTI... 9 2.3. I FATTORI CHE INFLUENZANO L AZIONE DEI DISINFETTANTI... 9 2.4. LIVELLI DI DISINFEZIONE E DI ATTIVITA DEI DISINFETTANTI... 9 2.5. RESISTENZA DEI MICROORGANISMI AI DISINFETTANTI... 11 2.6. PRECAUZIONI PER IL PERSONALE... 12 2.7. CLASSIFICAZIONE ANTISETTICI E DISINFETTANTI PRESENTI IN OSPEDALE... 16 3. ANTISEPSI CUTE E MUCOSE... 17 DECONTAMINAZIONE DELLE MANI A MEZZO DI ACQUA E ANTISETTICO... 17 DECONTAMINAZIONE DELLE MANI A MEZZO DI GEL ALCOLICO... 18 LAVAGGIO CHIRURGICO DELLE MANI... 19 ANTISEPSI DI CUTE LESA... 20 EMOCOLTURA... 21 ANTISEPSI DELLA CUTE PER PUNTURE TERAPEUTICHE E DIAGNOSTICHE A BASSA INVASIVITÀ:... 22 ANTISEPSI DELLA CUTE PER PUNTURE TERAPEUTICHE E DIAGNOSTICHE AD ALTA INVASIVITÀ:... 23 ANTISEPSI PREOPERATORIA... 24 ANTISEPSI UROLOGICA... 25 ANTISEPSI OSTETRICO GINECOLOGICA... 26 4. DISINFEZIONE ARTICOLI SANITARI... 27 SUDDIVISIONE IN CATEGORIE DEGLI ARTICOLI SANITARI... 27 STRUMENTARIO POLIUSO (decontaminazione)... 28 OGGETTI NON CRITICI IN GOMMA, PLASTICA O METALLO... 29 PUNTI DI INSERZIONE MULTIPERFORABILI DEI SET DI INFUSIONE E DI DRENAGGIO RUBINETTI TAPPI DI GOMMA DEI FLACONI... 30 KIT PER AEROSOL... 31 TERMOMETRI CLINICI... 32 BIBERON TETTARELLE SUCCHIOTTI - ACCESSORI PER TIRALATTE SCOVOLINI... 33 5. DISINFEZIONE AMBIENTALE... 34 UNITÀ DI DEGENZA... 34 ARREDI PER L ASSISTENZA AI PAZIENTI... 35 CULLE TERMOSTATICHE... 36 PIANI DI LAVORO E CARRELLI DI MEDICAZIONE... 37 PAVIMENTI E PARETI... 38 SPANDIMENTI DI LIQUIDI BIOLOGICI... 39 SANITARI DEI SERVIZI IGIENICI... 40 PADELLE, PAPPAGALLI E ASSIMILABILI (supporti, raccoglitori per comode)... 41 6. SCHEDE RIASSUNTIVE... 42 DICLOROISOCIANURATO DI SODIO (NaDCC) IN COMPRESSE EFFERVESCENTI... 42 DICLOROISOCIANURATO DI SODIO PURO (NaDCC) IN GRANULI... 43 CLOREXIDINA GLUCONATO al 44% in soluzione saponosa... 44 CLOREXIDINA GLUCONATO al 0,5% in soluzione alcolica 70... 45 CLOREXIDINA GLUCONATO al 2% in soluzione alcolica 70 alcool etilico... 46 CLOREXIDINA GLUCONATO al 2% in soluzione alcolica 70 alcool isopropilico con colorante applicatori sterili da 26 ml, 10,5 ml e 3 ml... 47 CLOREXIDINA GLUCONATO al 0,015% + CETRIMIDE al 0,15% bustine da 25 ml pronto uso... 48 IODOPOVIDONE all 1% in soluzione alcolica al 50% di alcool isopropilico... 49 IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 4 di 57 IODOPOVIDONE al 10% in soluzione acquosa... 50 IODOPOVIDONE al 7,5% in soluzione saponosa... 51 ALCOOL ETILICO 70 IN GEL PER ANTISEPSI MANI... 52 CLOROSSIDANTE ELETTROLITICO ALLO 0,055%... 53 ACIDO PERACETICO NASCENTE da PERBORATO polvere da solubilizzare in acqua... 54 PEROSSIDO DI IDROGENO 3% acqua ossigenata 10 volumi... 55 BIBLIOGRAFIA... 56 ALLEGATO 1PRODOTTI COMMERCIALI AGGIUDICATI E IN USO PRESSO L ACO... Errore. Il segnalibro non è definito. IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 5 di 57 PREFAZIONE ALLA REVISIONE 3 DEL PRONTUARIO Il lavoro di revisione del Prontuario Aziendale è stato svolto un gruppo di lavoro multidisciplinare, tenendo in considerazione gli aggiornamenti del PTOTR Lazio, cui si conforma, e le evidenze scientifiche relative all efficacia terapeutica, fornite da revisioni sistematiche di studi randomizzati controllati. Rispetto alle precedenti edizioni sono state apportate le modifiche di seguito riportate. 1. È stata aggiornata la grafica dei simboli di pericolosità dei prodotti chimici per la prevenzione dei rischi da contatto/inalazione dei disinfettanti: nella prima parte del prontuario viene riportato lo schema di conversione fra i vecchi e i nuovi simboli. 2. I nomi commerciali e i confezionamenti disponibili, anziché essere riportati su ogni pagina e su ogni procedura, vengono elencati in un unica scheda riassuntiva, allegata al prontuario, che verrà aggiornata periodicamente al variare della disponibilità. Tale scheda è di facile consultazione, anche perché i disinfettanti per dispositivi medici e superfici e gli antisettici per la cute sono elencati separatamente. 3. Nei precedenti prontuari veniva già evidenziata la necessità di evitare la manipolazione per la diluizione dei disinfettanti e degli antisettici, per limitare la possibilità di inquinamento delle soluzioni, orientando la scelta, il più possibile, verso prodotti pronto uso, che non necessitino di diluizione. Nuove evidenze scientifiche dimostrano che l utilizzo di confezioni monodose, meno soggette ad inquinamento, può essere significativamente associato ad una diminuzione di infezioni. Alla luce di questi principi è stato inserito un dispositivo indicato nell antisepsi preoperatoria della cute. L innovazione non consiste nel cambiamento dei principi attivi (clorexidina al 2% in alcool al 70%), già presente nel precedente prontuario ed in uso, da tempo, in ospedale, ma nella formulazione in cui l antisettico è veicolato: un dispositivo applicatore sterile, monodose, capace di riunire tutte le qualità per offrire un antisepsi sicura, poiché anche l antisettico presente all interno della confezione è sterile, colora la cute limitando visivamente il campo operatorio e non necessita di manipolazioni (è abolito l uso di tamponi, ciotole, pinze, garze, ecc ). 4. Nel caso in cui siano disponibili più principi attivi idonei allo stesso scopo questi vengono riportati in sequenza, lasciando all utilizzatore la scelta. Quando, invece, siano disponibili evidenze di una migliore efficacia di un antisettico o disinfettante rispetto ad altri, la superiorità viene sottolineata da frasi quali di prima scelta o similari e/o corredata di indicazioni particolari. Qualunque richiesta di prodotti/principi attivi/dispositivi non ricompresi nel presente prontuario verrà opportunamente vagliata dagli organi competenti. IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 6 di 57 1. INTRODUZIONE Un elemento significativo nella prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere (IO) e delle infezioni comunitarie è rappresentato dalla scelta appropriata dei preparati ad azione disinfettante/antisettica e dal loro corretto utilizzo attraverso procedure standardizzate di sanificazione/disinfezione del materiale sanitario e dell ambiente e di antisepsi di cute e mucose. Il presente prontuario ha come OBIETTIVI: La selezione di prodotti mirati all impiego e sicuri per i pazienti e gli operatori La definizione di standard operativi per il corretto uso (diluizioni, campo applicativo, procedure d uso, precauzioni, etc.) e la corretta conservazione dei disinfettanti La prevenzione di insorgenza di resistenze batteriche L uniformità di conoscenze, comportamenti e procedure tra tutti gli operatori sanitari delle Unità Operative dell ACOSFN IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 7 di 57 2. MODALITA DI IMPIEGO E CONSERVAZIONE DEI DISINFETTANTI: PRINCIPI GENERALI Tutte le superfici e strumenti da disinfettare devono essere prima accuratamente pulite, in quanto la pulizia/detersione è il primo atto fondamentale e preliminare per ogni metodica di disinfezione (lo sporco e il materiale organico impediscono infatti il contatto diretto del disinfettante con la superficie da trattare e possono anche inattivarlo) e quindi asciugate per eliminare l acqua che, diluendo il disinfettante impiegato, ne ridurrebbe la concentrazione e l efficacia Devono essere rispettate la concentrazione/diluizione, le modalità d uso e il tempo di contatto indicate per ogni disinfettante in etichetta Devono essere rispettate le indicazioni e le destinazioni d uso indicate per ogni disinfettante: ad esempio prodotti indicati per l antisepsi cutanea non devono essere usati per l ambiente e viceversa Deve essere evitato il contatto del disinfettante con saponi e additivi non previsti nella formulazione, in quanto potrebbe venire da essi inattivato Deve essere evitato il contatto del disinfettante con sostanze chimiche in grado di far sviluppare gas tossici (es: ipoclorito di sodio + prodotti anticalcare o acido muriatico) Durante l uso dei disinfettanti l operatore deve evitare che la bocca del contenitore venga a contatto con le sue mani o con qualsiasi altro materiale (es: batuffoli di cotone); anche la parte interna del tappo non deve venire a contatto con altri materiali o superfici Dopo l uso il flacone deve essere immediatamente chiuso e conservato tale per evitare il rischio di inquinamento e l evaporazione Devono essere evitate operazioni di travaso dei disinfettanti in contenitori diversi da quelli predisposti o forniti dalla Farmacia Devono essere evitate operazioni di aggiunta/rabbocco nel contenitore di disinfettante già aperto Strumenti e oggetti che vanno a contatto con tessuti viventi, dopo la disinfezione devono essere sciacquati con cura I disinfettanti non vanno usati quando l obiettivo è la pulizia/detersione I disinfettanti non vanno usati quando l obiettivo è la sterilizzazione Le soluzioni acquose dei disinfettanti devono essere sostituite spesso in quanto sono soggette all inquinamento batterico in particolare da germi Gram negativi (es: Pseudomonas aeruginosa) Dopo l apertura della confezione il disinfettante deve essere utilizzato nel tempo più breve possibile: flaconi non pieni non devono essere conservati per lungo tempo Tutti i disinfettanti devono essere conservati in recipienti chiusi, al riparo dalla luce e dal calore, possibilmente in un armadi chiusi IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 8 di 57 3. GLOSSARIO E importante definire in modo chiaro e univoco la terminologia utilizzata in materia di antisepsi e disinfezione ANTISEPSI procedura che distrugge o inibisce la moltiplicazione dei microrganismi sulla cute o sui tessuti viventi ANTISETTICO sostanza che previene o arresta l azione o la crescita dei microrganismi, escluse le spore, sulla cute e sui tessuti viventi ASEPSI insieme di procedure atte ad impedire che su un substrato vivente pervengano germi infettanti BATTERICIDA (o germicida) agente fisico o chimico in grado di uccidere BATTERIOSTATICO microrganismi in fase vegetativa (batteri, miceti, virus) Agente chimico che previene lo sviluppo dei batteri inibendone la moltiplicazione COLONIZZAZIONE Presenza di microrganismi che crescono e si moltiplicano attivamente, in assenza di manifestazioni cliniche evidenti o di reazioni immunitarie obiettivabili CONTAMINAZIONE DECONTAMINAZIONE DETERGENTE DISINFETTANTE DISINFEZIONE INFEZIONE PULIZIA SANITIZZAZIONE STERILIZZAZIONE Presenza transitoria di un agente infettivo su una superficie corporea, su indumenti, effetti letterecci, strumenti ed altri oggetti inanimati o alimenti. Non è presente invasione dei tessuti o reazione dell organismo ospite Metodica che precede le operazioni di pulizia, utilizzata allo scopo di ridurre la carica microbica, a tutela dell operatore sanitario Sostanza che diminuisce la tensione superficiale tra sporco e superficie da pulire, in modo da favorire l asportazione dello sporco Composto chimico antimicrobico ad azione aspecifica e non selettiva in grado di agire su superfici ed oggetti con effetto decontaminante sui patogeni fino a livelli di sicurezza Processo che ha come obiettivo l eliminazione di microrganismi patogeni presenti sul materiale trattato con la sola eccezione delle spore. Ingresso, sviluppo e moltiplicazione di microrganismi patogeni in uno o più tessuti di un organismo ospite. L infezione può dar luogo a malattia infettiva (o detersione o sanificazione) rimozione meccanica dello sporco da oggetti e superfici. Di norma viene eseguita con l impiego di acqua, con o senza detergenti. La pulizia da sola è in grado di abbassare la carica microbica iniziale almeno dell 80%. La pulizia deve sempre precedere le operazioni di disinfezione e sterilizzazione Metodica che si avvale dell uso di disinfettanti per ridurre a livelli di sicurezza, per un tempo relativo, il numero di microrganismi patogeni in fase vegetativa su oggetti e superfici Processo chimico o fisico che determina distruzione di tutti i microrganismi e delle spore batteriche sul materiale trattato IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 9 di 57 4. LE CARATTERISTICHE DEI DISINFETTANTI Requisiti fondamentali Requisiti nei confronti della popolazione microbica Requisiti complementari ampio spettro d azione (verso virus, forme vegetative e spore batteriche, miceti, protozoi) non tossicità capacità d agire anche in presenza di sostanze organiche (sangue, urine, feci, pus, tessuti necrotici, ecc.) innocuità nei confronti dei vari materiali da trattare facilità di applicazione prontezza d azione e mantenimento dell attività per un periodo di tempo il più lungo possibile economicità di gestione efficacia avere elevato potere di penetrazione non ostacolare i processi di cicatrizzazione e di fagocitosi non irritare i tessuti e non indurre sensibilizzazioni essere miscelabile con tutti i liquidi (acqua potabile, acqua deionizzata e distillata, alcool, acetone, ecc.) senza precipitare o subire effetti di chelazione o inibizione. 5. I FATTORI CHE INFLUENZANO L AZIONE DEI DISINFETTANTI Fattori propri del disinfettante Fattori inerenti la popolazione microbica Fattori inerenti il materiali da disinfettare concentrazione delle soluzioni stabilità delle soluzioni ph delle soluzioni specie microbica e fase del ciclo vitale entità della popolazione microbica età delle cellule microbiche variazioni della resistenza batterica pulizia preliminare o concomitante del substrato compatibilità completezza del contatto intimità del contatto tempo del contatto temperatura di impiego presenza di sostanze organiche 6. LIVELLI DI DISINFEZIONE E DI ATTIVITA DEI DISINFETTANTI Si distinguono 3 livelli di disinfezione: IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 10 di 57 Disinfezione di basso livello: può uccidere la maggior parte dei batteri, alcuni virus ed alcuni funghi, ma non è in grado di uccidere i microrganismi resistenti come i bacilli tubercolari o le spore batteriche Disinfezione di livello intermedio: inattiva il bacillo tubercolare, le forme batteriche vegetative, la maggior parte dei virus e alcuni funghi, ma non le spore batteriche Disinfezione di alto livello: distrugge tutti i microrganismi ad eccezione delle spore I disinfettanti, in funzione della loro efficacia germicida, vengono classificati in 3 livelli di attività: alto, intermedio, basso. LIVELLO DI ATTIVITÀ ALTO INTERMEDIO BASSO PRINCIPIO ATTIVO TEMPO DI AZIONE INATTIVAZIONE DA MATERIALE ORGANICO Ebollizione 98 C 20 +- Aldeide glutarica 2% 20 +- Clorodonatori 1000-5000 ppm Cl. disp. 20 ++ Aldeide glutarica 2% 10 +- Clorodonatori 500-1000 ppm Cl. disp. 10 ++ Alcool 70 10 ++ Associazioni fenoliche detergenti 10 +- Iodofori disinfettanti 10 + Clorodonatori 100 ppm Cl. disp ++ Clorexidina soluzione acquosa +- Ammoni quaternari soluzione acquosa ++ Rutala 1990, modificato I livelli di attività indicati si riferiscono ad un impiego corretto: materiale deterso, concentrazione e tempo di contatto idonei, etc. IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 11 di 57 7. RESISTENZA DEI MICROORGANISMI AI DISINFETTANTI Le diverse specie di microrganismi presentano differente sensibilità all azione dei disinfettanti: le più resistenti sono le spore batteriche, i meno resistenti i virus lipofilici SPORE BATTERICHE (Bacillus subtilis) MICOBATTERI (Mycobacterium tuberculosis) VIRUS PICCOLI NON LIPOFILICI (Poliovirus) Sterilizzazione Disinfezione Alto Livello FUNGHI (Tricophyton spp.) BATTERI IN FORMA VEGETATIVA (Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus) VIRUS DI DIMENSIONI INTERMEDIE O LIPOFILICI (Herpes simplex virus, HBV, HIV) Disinfezione Medio Livello Disinfezione Basso Livello IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 12 di 57 8. PRECAUZIONI PER IL PERSONALE I disinfettanti sono agenti chimici (sostanze e/o preparati) tali da poter comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa delle loro proprietà chimico-fisiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o conservati sul luogo di lavoro. Le informazioni riguardanti le proprietà degli agenti chimici possono essere conosciute attraverso: L etichettatura La scheda di sicurezza entrambe informazioni che il fabbricante ha l obbligo di produrre in lingua italiana. L etichettatura è l insieme delle indicazioni riportate su un apposita etichetta posta direttamente sull imballaggio o sulla confezione a mezzo stampa, rilievo o incisione. Essa permette di identificare immediatamente e sinteticamente i principali rischi chimico-fisici e tossicologici noti. La normativa attualmente in vigore stabilisce che l etichetta deve riportare, su sfondo arancione, i simboli di pericolo; inoltre nella parte centrale devono essere inserite le frasi di rischio ed i consigli di prudenza. I simboli di pericolo sono convenzionalmente ascritti a tre grandi gruppi: sicurezza, salute e ambiente. A partire dal 1 dicembre 2010 è entrato in vigore il nuovo Regolamento CLP (Classification, labelling and packaging of substances and misture - Classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele) atto ad assicurare che i rischi presenti nelle sostanze chimiche siano chiaramente comunicati ai lavoratori e ai consumatori nell'unione europea, attraverso la classificazione ed un nuovo sistema di etichettatura. Fino al 1 giugno 2015 è possibile utilizzare entrambe i sistemi di etichettatura, quindi per ovviare a possibili errori di interpretazione, sono state elaborate due tabelle di equivalenza tra i due sistemi di etichettatura per i simboli e per le frasi di rischio: nella prima tabella vengono elancati i Pericoli Fisici, nella seconda i Pericoli per la Salute A partire dal 1 giugno 2015, le direttive correnti verranno abrogate e interamente sostituite dal nuovo regolamento CLP. La scheda di sicurezza (SDS) accompagna obbligatoriamente i prodotti pericolosi in commercio e contiene informazioni più approfondite rispetto all etichetta, riportate in sedici voci standardizzate, ai sensi del DM 4 aprile 1997. Le schede di sicurezza di tutti i disinfettanti utilizzati in una unità operativa devono essere conservate e disponibili alla consultazione presso l unità operativa stessa. Le precauzioni/protezioni da adottare da parte dell operatore sanitario durante l utilizzo dei disinfettanti sono riportate nel presente prontuario alla voce PRECAUZIONI PER IL PERSONALE in ogni scheda dei singoli principi attivi. In caso di eventuali contatti accidentali con la sostanza disinfettante, l operatore sanitario dovrà adottare le misure previste nella sezione MISURE DI PRIMO SOCCORSO presente in ogni scheda di sicurezza. Dal 1 dicembre 2010 vige l obbligo per i fornitori di sostanze e di miscele di redigere le SDS in conformità all Allegato I del Regolamento UE n. 453/2010; - dal 1 giugno 2015 vigerà l obbligo per i fornitori di sostanze e di miscele di redigere le SDS in conformità all Allegato II del Regolamento UE n. 453/2010. IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 13 di 57 IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 14 di 57 IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 15 di 57 SCHEMA SEMPLIFICATIVO STOCCAGGIO IN COMUNE E NON DI SOSTANZE PERICOLOSE VECCHI SIMBOLI NUOVI SIMBOLI [x] [x] [x] [v] [x] [x] [x] [x] [x] [x] [x] [x] [x] [x] [x] [O] [v] [x] [v] [O] [V] è consentito immagazzinare insieme [X] non è consentito immagazzinare insieme [O] è consentito immagazzinare insieme purché vengano adottati provvedimenti particolari IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 16 di 57 9. CLASSIFICAZIONE DEGLI ANTISETTICI E DEI DISINFETTANTI PRESENTI IN OSPEDALE ALOGENI DERIVATI DEL CLORO: Devono la loro azione all acido ipocloroso (HClO) che si libera dalle loro soluzioni. CLOROSSIDANTE ELETTROLITICO DICLOROISOCIANURATO DI SODIO SODIO IPOCLORITO DERIVATI DELLO IODIO: I composti organici dello Iodio sono soluzioni in cui lo iodio libero è complessato col polimero e viene liberato gradualmente senza produrre gli effetti caustici tipici dello iodio. IODOPOVIDONE 1% IN SOLUZIONE ALCOLICA IODOPOVIDONE 10% IN SOLUZIONE ACQUOSA IODOPOVIDONE 7,5% IN SOLUZIONE SAPONOSA BIGUANIDI Possiedono elevato potere antisettico, sviluppano un azione prolungata nel tempo e hanno bassa tossicità. CLOREXIDINA GLUCONATO 4% SOLUZIONE SAPONOSA CLOREXIDICA GLUCONATO 0,5% - 2% SOLUZIONE ALCOLICA CLOREXIDINA GLUCONATO 0,015% + CETRIMIDE 0,15% TENSIOATTIVI CATIONICI Utili in associazione con clorexidina per il loro effetto schiumogeno, presentano di per sè lieve potere disinfettante. CETRIMIDE 0,15% + CLOREXIDINA GLUCONATO 0,015% OSSIDANTI ACIDO PERACETICO ACQUA OSSIGENATA 3% (10 VOLUMI) DISINFETTANTI CHIMICI ORGANICI ALCOOL ETILICO DENATURATO 70 ALCOOL ISOPROPILICO 50-70 IN ASSOCIAZIONI CON CLOREXIDINA IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 17 di 57 10. ANTISEPSI CUTE E MUCOSE DECONTAMINAZIONE DELLE MANI A MEZZO DI ACQUA E ANTISETTICO ANTISETTICO DILUIZIONE PROCEDURA RACCOMANDAZIONI PRECAUZIONI Iodopovidone al 7,5% in soluzione saponosa Pronti all uso PRINCIPIO ATTIVO Clorexidina gluconato al 4% in soluzione saponosa Come previsto dalla procedura ospedaliera IL LAVAGGIO DELLE MANI (PrOsp1/03) Bagnare bene le mani Cospargere uniformemente mani e avambracci con una dose di detergente antisettico, protraendo il lavaggio per almeno due minuti Sciacquare accuratamente tenendo polsi e mani più alti dei gomiti, per non contaminare la parte lavata Asciugare accuratamente partendo dalle mani e scendendo verso l avambraccio Chiudere il rubinetto, evitando di contaminare le mani pulite Eseguire il lavaggio antisettico delle mani: Prima e dopo l effettuazione di medicazioni Prima di procedure invasive (inserimento di catetere intravascolare centrale, inserimento di catetere vescicale, toracentesi, pericardiocentesi, prelievo di sangue per emocoltura, etc.) Prima del contatto con pazienti particolarmente suscettibili: immunodepressi e neonati Prima e dopo il contatto con pazienti in terapia intensiva e in isolamento Per non incorrere in arrossamenti, screpolature, secchezza delle mani, è importante: Rispettare le dosi indicate Bagnare le mani prima di prelevare l antisettico Effettuare un buon risciacquo Asciugare molto bene IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 18 di 57 DECONTAMINAZIONE DELLE MANI A MEZZO DI GEL ALCOLICO ANTISETTICO PRINCIPIO ATTIVO Alcool etilico denaturato 70 DILUIZIONE Pronto all uso PROCEDURA Versare sul palmo della mano una quantità di prodotto sufficiente a coprirne l intera superficie Frizionare le mani palmo contro palmo il palmo destro sopra il dorso sinistro intrecciando le dita fra loro e viceversa palmo contro palmo intrecciando le dita fra loro dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette fra di loro frizione rotazionale del pollice sinistro stretto nel palmo destro e viceversa frizione rotazionale in avanti e indietro con le dita della mano destra strette tra loro nel palmo sinistro e viceversa una volta asciutte le mani sono sicure RACCOMANDAZIONI EMANATE DAL MINISTERO DELLA SALUTE COME DA PROGRAMMA INFECTION CONTROL DELL OMS L intera procedura deve durare 20-30 secondi Se le mani sono visibilmente sporche non è raccomandato l uso del gel ma è necessario il lavaggio antisettico delle mani Non utilizzare in caso di pazienti colonizzati/infetti da sporigeni (clostridium difficile ecc.) IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 19 di 57 LAVAGGIO CHIRURGICO DELLE MANI ANTISETTICO PRINCIPIO ATTIVO Iodopovidone al 7,5% in sol. Saponosa Clorexidina gluconato al 4% in soluzione saponosa PROCEDURA Come previsto dalla procedura ospedaliera IL LAVAGGIO DELLE MANI (PrOsp1/03) Aprire il rubinetto e regolare la temperatura dell acqua Bagnare bene le mani e gli avambracci fino a due dita al di sopra della piega dei gomiti Insaponare uniformemente mani e avambracci con l antisettico Frizionare per 3 minuti Sciacquare Insaponare nuovamente mani e avambracci con l antisettico Pulire il letto ungueale di ciascun dito con spazzolino sterile Abbandonare quindi lo spazzolino e continuare a frizionare mani e avambracci per un totale di 4 minuti Sciacquare accuratamente tenendo polsi e mani più alti dei gomiti, per non contaminare le parti lavate Asciugare accuratamente prima le mani e poi gli avambracci Richiudere il rubinetto con metodo no touch RACCOMANDAZIONI In caso di accidentale contatto con superfici o oggetti non sterili durante il lavaggio chirurgico delle mani è indispensabile ripetere la procedura dall inizio IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 20 di 57 ANTISEPSI DI CUTE LESA ANTISETTICO PRINCIPIO ATTIVO Iodopovidone 10% in sol. acquosa Clorossidante elettrolitico allo 0,055% Da usare in caso ferite estese Da usare in caso di intolleranza o allergia allo iodio Perossido di idrogeno 3% (acqua ossigenata 10 volumi)* *L utilizzo dell acqua ossigenata al 3% è riservato esclusivamente alla rimozione dei corpi estranei o tessuti necrotici e comunque all esclusivo scopo della detersione delle ferite sporche. Dopo il suo utilizzo, lavare la ferita con soluzione fisiologica aperta al momento, e quindi procedere all antisepsi vera e propria. DILUIZIONE PROCEDURA pronti all uso Per l antisepsi delle lesioni da decubito attenersi alla procedura PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA DECUBITO Per l antisepsi di ferite da trauma, ustioni, e ferite chirurgiche, come previsto dal protocollo aziendale GESTIONE DELLE FERITE CHIRURGICHE : Prelevare la quantità necessaria di antisettico dal contenitore chiuso e integro e versarla in un contenitore sterile Effettuare l antisepsi mediante tampone sterile imbevuto del disinfettante, montato su apposito supporto sterile (pinza, etc.) Passare sulla ferita secondo i principi della tecnica assistenziale RACCOMANDAZIONI La scelta del disinfettante deve essere orientata in base alla eventuale intolleranza/allergia del paziente nei confronti del principio attivo Il flacone deve essere sempre accuratamente richiuso IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 21 di 57 EMOCOLTURA ANTISETTICO PRINCIPIO ATTIVO Clorexidina gluconato al 2% in soluzione alcolica 70 DILUIZIONE Pronto all uso PROCEDURA Come previsto dal manuale aziendale: MODALITA DI PRELIEVO, RACCOLTA ED INVIO DI CAMPIONI PER ESAMI MICROBIOLOGICI, VIROLOGICI, BIOMOLECOLARI A. emocoltura di routine e per miceti, da vena periferica - detergere la cute nel sito di prelievo con l antisettico di scelta - disinfettare la cute lasciando in sede di prelievo un impacco di antisettico per 30-1 - rimuovere l eccesso di disinfettante dal centro alla periferia e lasciare asciugare - decontaminare con alcol il tappo perforabile del flacone B. emocoltura per batteriemia da catetere vascolare: vanno effettuati due prelievi, uno dalla vena periferica e uno dal CVC per prelievo da vena periferica - vedi procedura descritta al punto A per prelievo da CVC - decontaminare il sito di raccordo con un impacco di garza imbevuto di antisettico per 30-1min - applicare e rimuovere l impacco in asepsi (mediante guanti o pinze sterili) RACCOMANDAZIONI Rispettare rigorosamente i tempi di contatto Effettuare la procedura rigorosamente in asepsi Il flacone deve essere sempre accuratamente richiuso IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 22 di 57 ANTISEPSI DELLA CUTE PER PUNTURE TERAPEUTICHE E DIAGNOSTICHE A BASSA INVASIVITÀ: TERAPIA INIETTIVA intramuscolo, sottocute, intradermica, endovena periferica PRELIEVO VENOSO INSERIMENTO CATETERE VENOSO PERIFERICO (agocannula) ANTISETTICO PRINCIPIO ATTIVO Clorexidina gluconato allo 0,5% in soluzione alcolica 70 DILUIZIONE Pronto all uso PROCEDURA Imbibire un batuffolo di cotone idrofilo con il disinfettante, evitando il contatto con il flacone Applicare l antisettico sulla parte e lasciare agire per un tempo di contatto di almeno 30 secondi RACCOMANDAZIONI Il flacone deve essere sempre accuratamente richiuso IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 23 di 57 ANTISEPSI DELLA CUTE PER PUNTURE TERAPEUTICHE E DIAGNOSTICHE AD ALTA INVASIVITÀ: prelievo arterioso terapia infusionale da vena centrale inserimento catetere venoso centrale (CVC) inserimento cateteri arteriosi punture esplorative ed evacuative: toracentesi, paracentesi, artrocentesi, rachicentesi cateterismo cardiaco, cateterismo artero-venoso a scopo diagnostico puntura evacuativa per raccolte produttive prelievi diagnostici radioguidati: agoaspirati, repere per noduli, etc. ANTISETTICO PRINCIPIO ATTIVO Clorexidina gluconato al 2% in soluzione alcolica 70% DILUIZIONE Pronto all uso PROCEDURA Prelevare la quantità necessaria di antisettico dal contenitore chiuso e integro e versarla in un contenitore sterile. Effettuare l antisepsi disinfezione mediante tampone sterile montato su apposito supporto sterile (pinza, etc.) Passare sul punto di inserzione secondo i principi della tecnica assistenziale e lasciare agire per un tempo di contatto di 30 1 min. RACCOMANDAZIONI Attenersi scrupolosamente a quanto previsto nella procedura aziendale PROTOCOLLO CATETERISMO VENOSO CENTRALE Prima dell antisepsi la cute deve essere detersa e asciugata con cura Rispettare rigorosamente i tempi di contatto IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 24 di 57 ANTISEPSI PREOPERATORIA preparazione del campo operatorio inserimento drenaggi dialisi peritoneale ANTISETTICO PRINCIPIO ATTIVO DILUIZIONE PROCEDURA DI UTILIZZO PER CLOREXIDINA 2% ALCOLICA CON COLORANTE AREA MASSIMA DI COPERTURA DEGLI APPLICATORI: - da 10,5 ML : 25cm x 30cm - da 26 ML: 50cm x 50cm RACCOMANDAZIONI PER CLOREXIDINA ALCOLICA PROCEDURA DI UTILIZZO PER IODOPOVIDONE IN SOLUZIONE ALCOLICA E ACQUOSA RACCOMANDAZIONI PER IODOPOVIDONE I scelta: Clorexidina gluconato al 2% in alcool isopropilico 70% monouso, sterile, colorato, con applicatore non usare in caso di interventi chirurgici in prossimità di mucose II scelta (in caso di intolleranza alla clorexidina o in mancanza del prodotto di I scelta ): Iodopovidone 1% in soluzione alcolica al 50% di alcool isopropilico non usare in caso di interventi chirurgici in prossimità di mucose Quando non è indicata la soluzione alcolica - interventi chirurgici in prossimità di mucose: Iodopovidone 10% in soluzione acquosa Pronti all uso - Rimuovere l applicatore sterile dall involucro e tenerlo con la spugnetta rivolta verso il basso, non toccare la spugnetta. Premere (una sola volta) sull aletta per rompere la fiala contenente la soluzione antisettica, rilasciare l aletta. La soluzione impregnerà progressivamente la spugna. - L applicatore da 26ml ha 2 tamponi per la disinfezione dell ombelico. I tamponi devono essere inumiditi sulla spugna impregnata dell applicatore. Solo sulla linea di incisione, prima premere delicatamente la spugna sulla pelle e poi, con una leggera frizione, applicare un movimento in avanti e indietro per 30 secondi. Dopodichè muoversi progressivamente verso l esterno completando il campo. - - Non asciugare con teli. Lasciare asciugare completamente la superficie (circa 30 sec.). Applicare i teli chirurgici. Gettare l applicatore dopo l uso. - Non usare su cute lesa o ferite aperte. - Evitare il contatto con gli occhi e con le mucose. - Evitare il contatto con l orecchio medio e con il tessuto neurale. - Non usare su neonati di età inferiore ai 2 mesi. - Lasciare asciugare la soluzione prima di applicare i teli chirurgici. - Evitare di far sgocciolare la soluzione. - Evitare ristagni di soluzione. - Evitare l esposizione dell applicatore e del relativo contenuto a fiamme libere. - Prelevare la quantità necessaria di antisettico dal contenitore chiuso e integro e versarla in un contenitore sterile - Effettuare l antisepsi mediante tampone sterile, montato su apposito supporto sterile (pinza, etc.) - - Effettuare le operazioni di antisepsi sull area di incisione della cute con le sequenze previste dalla tecnica assistenziale e lasciare agire per un tempo di contatto di almeno 30 secondi per la soluzione alcolica di iodopovidone, per 2 4 minuti (il tempo di asciugare) per la soluz. acquosa di iodopovidone. - Verificare attentamente le condizioni di detersione della cute prima di procedere all antisepsi preoperatoria - attenzione allo scolamento e il ristagno delle soluzioni allo iodopovidone per evitare fenomeni di sensibilizzazione - Il flacone deve essere sempre accuratamente richiuso IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 25 di 57 ANTISEPSI UROLOGICA (inserimento catetere vescicale) ANTISETTICO PRINCIPIO ATTIVO Iodopovidone al 10% in soluzione acquosa Clorexidina gluconato + Cetrimide 0,015% + 0,15% DILUIZIONE pronti all uso PROCEDURA Con tamponi imbevuti di antisettico procedere alla disinfezione della zona genitale: nella donna eseguendo movimenti dall alto verso il basso, nell uomo effettuando movimenti rotatori dall interno verso l esterno Sostituire il tampone ad ogni passaggio RACCOMANDAZIONI Per l inserimento del catetere vescicale attenersi scrupolosamente a quanto previsto nel protocollo aziendale GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE Il flacone dell antisettico deve essere sempre accuratamente richiuso Non conservare residui di antisettico monodose IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 26 di 57 ANTISEPSI OSTETRICO GINECOLOGICA ANTISETTICO PRINCIPIO ATTIVO Clorexidina gluconato + Cetrimide 0,015% + 0,15% DILUIZIONE pronte all uso PROCEDURA applicare mediante bagno e lavaggio o tamponando con garza o ovatta non sciacquare dopo l uso non conservare residui di antisettico monodose IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 27 di 57 11. DISINFEZIONE ARTICOLI SANITARI SUDDIVISIONE IN CATEGORIE DEGLI ARTICOLI SANITARI CATEGORIA 1: ARTICOLI CRITICI Comprende tutti gli strumenti o gli oggetti introdotti direttamente nel corpo umano, nel sangue o in aree del corpo normalmente sterili. E assolutamente necessaria la sterilità. CATEGORIA 2: ARTICOLI SEMICRITICI Comprende strumenti ed oggetti che entrano in contatto con mucose intatte. E richiesta la distruzione dei comuni batteri vegetativi, della gran parte di spore fungine, dei bacilli tubercolari e dei virus. La sterilizzazione è desiderabile. Nella gran parte dei casi una accurata pulizia seguita da un processo di disinfezione ad alto livello garantisce, con un ragionevole grado di sicurezza, che l articolo sia privo di microrganismi patogeni. E importante la corretta conservazione degli articoli trattati per impedirne la contaminazione. CATEGORIA 3: ARTICOLI NON CRITICI Comprende strumenti ed oggetti che entrano in contatto solo con cute integra. La pulizia con acqua calda e detergente è sufficiente a ridurre la carica batterica a livelli di sicurezza nella maggior parte dei casi. E indicata una successiva disinfezione, se è presente una contaminazione con materiale organico. ESEMPI Strumentario poliuso ESEMPI Lame di laringoscopi Flussometri Maschere facciali Dispositivi poliuso per anestesia E opportuno l uso di articoli sterili monouso ESEMPI Strumenti per esami routinari fonendoscopi, martelletti) borse per l acqua e per il ghiaccio presidi per mobilizzazione elettrodi poliuso termometri da Spaulding E da ricordare che il livello di rischio, e quindi di attenzione richiesta, può modificarsi in funzione della tipologia del paziente. Infatti i materiali destinati all uso su soggetti con difese immunitarie alterate e come tali più facilmente suscettibili di infezione, vengono considerati con un rischio di impiego superiore a quello generalmente loro assegnato IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 28 di 57 STRUMENTARIO POLIUSO (decontaminazione) DISINFETTANTE PRINCIPIO ATTIVO Acido Peracetico nascente, polvere da diluire in acqua DILUIZIONE Secondo istruzioni in acqua di rubinetto fredda (diluizione 2%) SPECIFICHE I presidi riutilizzabili debbono, immediatamente dopo l uso, essere immersi in una soluzione disinfettante: tale procedura denominata decontaminazione abbatte la carica microbica prima della sempre necessaria detersione, che avverrà quindi in condizioni più sicure per l operatore, e dei successivi interventi di disinfezione o sterilizzazione PROCEDURA versare la dose di prodotto nell acqua, agitare e attendere 10 minuti per l attivazione della soluzione immergere lo strumentario, aperto e/o smontato nelle sue parti mobili, nella soluzione disinfettante accertarsi che tutto il materiale sia completamente immerso lasciare in immersione per almeno 30 minuti avviare al successivo intervento di sterilizzazione RACCOMANDAZIONI Rinnovare ogni volta la soluzione disinfettante Non utilizzare il prodotto sullo strumentario contenente fibre ottiche IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 29 di 57 OGGETTI NON CRITICI IN GOMMA, PLASTICA O METALLO DISINFETTANTE PRINCIPIO ATTIVO Dicloroisocianurato Di Sodio (NaDCC) in compresse effervescenti DILUIZIONE 1 Cp di NaDCC (2,5 gr.) ogni litro di acqua PROCEDURA Lavare il materiale con acqua e detergente enzimatico/proteolitico asciugare Immergere completamente ove possibile nella soluzione disinfettante di NaDCC Lasciare agire per 30 minuti Risciacquare e asciugare RACCOMANDAZIONI Ove possibile preferire materiale monopaziente La soluzione disinfettante va preparata al momento ed eliminata dopo l uso Per i pazienti in isolamento, gli oggetti di cui trattasi devono essere personalizzati Precauzioni per il personale: evitare che il detergente enzimatico venga a contatto con cute e occhi: indossare guanti di gomma e occhiali IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 30 di 57 PUNTI DI INSERZIONE MULTIPERFORABILI DEI SET DI INFUSIONE E DI DRENAGGIO RUBINETTI TAPPI DI GOMMA DEI FLACONI DISINFETTANTE PRINCIPIO ATTIVO Iodopovidone 1% in soluzione alcolica DILUIZIONE Pronto all uso PROCEDURA Passare sul punto di inserzione con un tampone imbevuto di disinfettante, e lasciare agire per un tempo di contatto pari ad almeno 30 secondi RACCOMANDAZIONI Vedi le procedure aziendali previste nel PROTOCOLLO DEL CATETERISMO VENOSO CENTRALE IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 31 di 57 KIT PER AEROSOL (ampolla, raccordo, mascherina) DISINFETTANTE PRINCIPIO ATTIVO Dicloroisocianurato Di Sodio (NaDCC) in compresse effervescenti DILUIZIONE 1 Cp di NaDCC (2,5 gr.) ogni litro di acqua SPECIFICHE Le ampolle per aerosol in dotazione ai reparti sono in materiale plastico monopaziente. Durante l arco della degenza è importante effettuare il lavaggio dell ampolla e degli altri componenti del kit per aerosol, dopo ogni utilizzo. La procedura di disinfezione va effettuata solo quando necessario, in base alle condizioni del paziente. PROCEDURA Lavare accuratamente con acqua e, quando necessario, con detergente enzimatico/proteolitico Asciugare con panno pulito Immergere gli articoli nella soluzione disinfettante per 30 minuti Risciacquare ed asciugare RACCOMANDAZIONI Precauzioni per il personale: evitare che il detergente enzimatico venga a contatto con cute e occhi: indossare guanti di gomma e occhiali IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 32 di 57 TERMOMETRI CLINICI DISINFETTANTE PRINCIPIO Dicloroisocianurato Di Sodio (NaDCC) in compresse effervescenti Da non usare sulla lente né sul display dei termometri timpanici DILUIZIONE - 1 Cp di NaDCC (2,5 gr.) in 2 litri di acqua PROCEDURA TERMOMETRI TIMPANICI Effettuare la pulizia della lente secondo le istruzioni riportate dal manuale d uso. Disinfettare solo il corpo del termometro e la base con panno imbevuto. TERMOMETRI ASCELLARI IMMERGIBILI Lavare con acqua tiepida e detergente Asciugare Immergere i termometri in soluzioni di NaDCC per almeno 10 minuti, quindi estrarli e conservarli asciutti RACCOMANDAZIONI Per i pazienti in isolamento è d obbligo l utilizzo di un termometro personalizzato, per tutta la durata della degenza. IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 33 di 57 BIBERON TETTARELLE SUCCHIOTTI ACCESSORI PER TIRALATTE SCOVOLINI DISINFETTANTE PRINCIPIO ATTIVO Dicloroisocianurato Di Sodio (NaDCC)in compresse effervescenti DILUIZIONE 1 Cp di NaDCC (2,5 gr.) in 10 Litri di acqua PROCEDURA lavare accuratamente gli articoli con detergente (per stoviglie) che abbia anche un buon potere sgrassante risciacquare accuratamente e asciugare immergere gli articoli nella soluzione disinfettante per 1 ora (tempo di contatto), mantenendo coperto il contenitore risciacquare accuratamente gli articoli lavare con acqua e detergente, sciacquare e asciugare i contenitori RACCOMANDAZIONI Rinnovare quotidianamente le soluzioni IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 34 di 57 12. DISINFEZIONE AMBIENTALE UNITÀ DI DEGENZA (letto, comodino, tavolo servitore, sedia, armadio, barra di servizio) PRINCIPIO ATTIVO DISINFETTANTE Dicloroisocianurato Di Sodio (NaDCC) in compresse effervescenti DILUIZIONE 1 compressa di NaDCC (2,5 gr.) ogni litro d acqua per disinfezione routinaria in aree ad alto rischio 3 compresse di NaDCC (2,5 gr.) ogni litro d acqua in caso di contaminazione con liquidi biologici SPECIFICHE PROCEDURA Nelle AREE A BASSO E MEDIO RISCHIO (degenze ordinarie) la pulizia quotidiana dell unità di degenza deve essere effettuata semplicemente con gli appositi detergenti. L utilizzo di disinfettanti (sanitizzazione) è da riservare ai casi in cui vi sia stata contaminazione con sangue o altri liquidi biologici e a ogni cambio di paziente Nelle AREE AD ALTO RISCHIO (terapie intensive) alla pulizia quotidiana dell unità di degenza con gli appositi detergenti deve seguire routinariamente la sanitizzazione con il disinfettante (1 cp di NaDCC ogni litro d acqua). In caso di contaminazione con sangue o altri liquidi biologici per la sanitizzazione utilizzare 3 cp di NaDCC ogni litro d acqua Con panno imbevuto di acqua e detergente, pulire ed asciugare Con panno pulito e imbevuto di disinfettante, passare su tutte le superfici Cambiare panno per ogni unità di degenza RACCOMANDAZIONI Al termine della pulizia i panni riutilizzabili devono essere trattati termicamente con sistemi automatizzati oppure lavati con acqua e detergente, risciacquati, disinfettati tramite immersione in soluzione di NaDCC (1 cp ogni litro d acqua), sciacquati e asciugati Nelle terapie intensive e nelle stanze di isolamento devono essere utilizzati panni monouso Tale procedura è valida anche per la pulizia delle apparecchiature elettromedicali, salvo diverse indicazioni del produttore IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 35 di 57 ARREDI PER L ASSISTENZA AI PAZIENTI (barelle, lettini da visita, carrozzine, sedie comode, poltrone da day-hospital, sedie, poltrone) DISINFETTANTE PRINCIPIO ATTIVO Dicloroisocianurato Di Sodio (NaDCC) DILUIZIONE 1 compressa di NaDCC (2,5 gr.) ogni litro d acqua per disinfezione routinaria in aree ad alto rischio 3 compresse di NaDCC (2,5 gr.) ogni litro d acqua in caso di contaminazione con liquidi biologici SPECIFICHE La pulizia quotidiana degli arredi per l assistenza ai pazienti deve essere effettuata semplicemente con gli appositi detergenti. L utilizzo di disinfettanti (sanitizzazione) è da riservare ai casi in cui vi sia stata contaminazione con sangue o altri liquidi biologici PROCEDURA Con panno imbevuto di acqua e detergente, pulire ed asciugare Con panno pulito e imbevuto di disinfettante, passare su tutte le superfici RACCOMANDAZIONI Al termine della pulizia i panni riutilizzabili devono essere trattati termicamente con sistemi automatizzati oppure lavati con acqua e detergente, risciacquati, disinfettati tramite immersione in soluzione di NaDCC (1 cp ogni litro d acqua), sciacquati e asciugati In caso di pazienti in isolamento devono essere utilizzati panni monouso IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 36 di 57 CULLE TERMOSTATICHE DISINFETTANTE PRINCIPIO ATTIVO Dicloroisocianurato di Sodio (NaDCC) in compresse effervescenti DILUIZIONE 1 compressa di NaDCC (2,5 g.) in 10 Litri di acqua PROCEDURA smontare le parti mobili, lavarle accuratamente, asciugarle, disinfettarle per immersione per 30 minuti effettuare la pulizia delle superfici fisse delle culle con acqua e detergente sciacquare e asciugare disinfettare con panno pulito, possibilmente monouso, imbevuto di NaDCC RACCOMANDAZIONI Effettuare la pulizia e disinfezione a culla vuota Al termine della pulizia i panni riutilizzabili devono essere trattati termicamente con sistemi automatizzati oppure lavati con acqua e detergente, risciacquati, disinfettati tramite immersione in soluzione di NaDCC (1 cp ogni litro d acqua), sciacquati e asciugati N.B.: verificare che quanto previsto in procedura sia in linea con le indicazioni fornite dal produttore IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013

Istr.Op4/07 Pag. 37 di 57 PIANI DI LAVORO E CARRELLI DI MEDICAZIONE DISINFETTANTE PRINCIPIO ATTIVO Dicloroisocianurato Di Sodio(NaDCC) in compresse effervescenti DILUIZIONE 1 compressa di NaDCC (2,5 gr.) ogni litro d acqua per disinfezione routinaria in aree ad alto rischio 3 compresse di NaDCC (2,5 gr.) ogni litro d acqua in caso di contaminazione con liquidi biologici SPECIFICHE La pulizia quotidiana dei piani di lavoro e dei carrelli di medicazione deve essere effettuata semplicemente con gli appositi detergenti. L utilizzo di disinfettanti (sanitizzazione) è da riservare ai casi in cui vi sia stata contaminazione con sangue o altri liquidi biologici In caso di spandimento accidentale di sangue o altri liquidi biologici vedi procedura illustrata nella sezione SPANDIMENTI DI LIQUIDI BIOLOGICI PROCEDURA Con panno imbevuto di acqua e detergente, pulire ed asciugare quando è necessaria la sanitizzazione, passare su tutte le superfici con panno pulito e imbevuto di disinfettante RACCOMANDAZIONI Al termine della pulizia i panni riutilizzabili devono essere trattati termicamente con sistemi automatizzati oppure lavati con acqua e detergente, risciacquati, disinfettati tramite immersione in soluzione di NaDCC (1 cp ogni litro d acqua), sciacquati e asciugati IstrOp 4/2007 da arch. nel cap 10.5 Prontuario per l utilizzo degli antisettici e dei disinfettanti Rev.3 del 20/12/2013