Articolo pubblicato da Michele Vio su CdA, novembre 2001



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Articolo pubblicato da Michele Vio su CdA, novembre 2001 Nel 1999 il Decreto Bersani ha sostanzialmente modificato il mercato dell energia elettrica in Italia. In estrema sintesi le principali novità sono: - l introduzione del regime di concorrenza per la produzione di energia elettrica. Sono attualmente in corso le gare per aggiudicarsi alcune delle centrali elettriche dell Enel. La scalata a Montedison da parte della cordata guidata da Fiat, avvenuta la scorsa estate, rappresenta l esempio più eclatante delle modificazioni in corso nel comparto dell energia; - la liberalizzazione del mercato per i clienti, cosiddetti «idonei», che possono rifornirsi da un fornitore a loro scelta. Attualmente sono «idonei» al libero mercato, tra gli altri, tutti i consorzi di utilizzatori con un consumo totale di almeno 20 GWh annui formati da utenti con un consumo superiore 1 GWh annui. Sei mesi dopo la vendita dell'ultima trance di centrali ENEL, i limiti di consumo appena citati verranno notevolmente abbassati, di circa 10 volte, per cui basteranno100000 kwh annui per entrare in un consorzio; - la creazione di nuovi soggetti, i «Distributori», il cui compito è quello di vettoriare l energia elettrica dal produttore al cliente «idoneo". Il decreto prevede la presenza di un unico distributore nelle aree con più operatori; - tutti gli utilizzatori non idonei alla liberalizzazione, definiti «'clienti vincolati», vengono riforniti dai «Distributori» con tariffe uguali su tutto il territorio nazionale. Per prepararsi in modo idoneo al nuovo mercato, Enel ha costituito una serie di società separate per lo svolgimento delle sue attività. Il 1 ottobre 1999 è nata Enel Distribuzione, con lo scopo di distribuire l'energia elettrica agli utilizzatori «idonei» e di venderla ai «clienti vincolati», il cui numero è di circa 30 milioni. Nel maggio di quest anno sono entrate in vigore le nuove tariffe elettriche per i «clienti vincolati». L analisi seguente è dedicata alle tariffe per gli usi non domestici. Le nuove tariffe elettriche Lo schema delle nuove tariffe elettriche è mostrato nella tabella I. Rispetto al vecchio sistema, le novità principali sono sostanzialmente quattro: a) possibilità di scelta tra più opzioni per le potenze impegnate inferiori ai 100 kw; b) aumento dell impegno di potenza da 400 a 500 kw per passare a una tariffazione multioraria; c) abolizione delle «utilizzazioni»; d) abolizione delle ammende per gli «esuberi di potenza», ovverosia le penali da applicare a chi avesse una punta di consumo superiore all impegno contrattuale. Rimane invece inalterata la struttura della tariffa, sempre formata da un costo fisso per l impegno di potenza e da un costo variabile per il consumo. In sintesi, il costo finale annuo è sempre dato dalla formula: CA = Q fissa + Q var = ( x 1 I + A) + ( xek + tk) dove: C A è il costo totale annuo espresso in Euro Q fissa è la quota per impegno di potenza Q var è la quota variabile per il consumo di energia x 1 è il costo unitario per la potenza impegnata, denominato corrispettivo di potenza, espresso in /kw anno I è il massimo impegno di potenza espresso in kw A è un costo fisso indipendente da tutto il resto, chiamato componente A, ed è espresso in /anno x 2 è il costo unitario per l energia consumata, espresso in /kwh t è il costo unitario delle tasse, espresso in /kwh K è il consumo annuo di energia, espresso in kwh Tabella 1 Con le tariffe precedenti l utente non aveva alcuna possibilità di scegliere tra opzioni diverse: le tariffe erano solamente tre, una per le utenze in bassa tensione, una per quelle in media tensione con potenza inferiore a 400 kw e una per le utenze in media tensione con potenza superiore a 400 kw per le quali era prevista una tariffazione differenziata in funzione delle ore del giorno e dei periodi dell anno. Ora, invece, le utenze inferiori a 100 kw sono state ulteriormente divise in tre fasce: inferiori a 16,5 kw, da 16,5 a 30 kw, da 30 a 100 kw. Nella prima fascia vi sono due possibilità di scelta, nella seconda e nella terza ben tre: due se si fa un RC GROUP 1/8

contratto in bassa tensione e una se si stipula un contratto in media tensione, previa costruzione della cabina elettrica. L aspetto in assoluto più positivo, anche dal punto di vista della trasparenza, è l abolizione delle «utilizzazioni». Con questo termine, nel vecchio sistema tariffario, si indicavano quattro diverse categorie di costo, in funzione al tipo di utilizzo che il cliente faceva. Si andava dalla bassa all altissima utilizzazione, passando per la media e per l alta. La prima era adatta a chi avesse un basso consumo annuale, a fronte di un certo impegno. Esempio tipico poteva essere i padiglioni fieristici, oppure gli alberghi stagionali. L ultima era adatta per le applicazioni industriali in cui il consumo era sempre molto prossimo all impegno di potenza per tutte le ore del giorno. Passando dalla bassa all altissima utilizzazione si riduceva il costo dell energia elettrica consumata, ma aumentava quello per l impegno di potenza. Se applicata correttamente, maggiore era il consumo, minore il costo totale annuo per l utente. Se, però, la scelta non era la più corretta, il cliente si vedeva costretto a pagare una cifra molto maggiore di quella ottimale, perché stava a lui e non a Enel la decisione sulla scelta più adatta che, peraltro, andava fatta prima dell esercizio e non a consuntivo. In alcuni casi le differenze potevano essere di alcune decine di milioni annui, per cui nel tempo si sono visti più contenziosi legali contro la società monopolista da parte di clienti che si sentivano, a volte anche con qualche ragione, truffati da una forma tariffaria quantomeno scorretta. Con le nuove tariffe, invece, il costo è sempre proporzionale, per cui chi più consuma meno paga, ma il costo dell energia viene applicato a consuntivo, sulla base dei reali consumi. L altra differenza di rilievo riguarda la misurazione dell impegno di potenza. Un tempo era l utente a decidere la quota di contratto: se nel corso dell anno, per un tempo superiore a pochi minuti, il prelievo era superiore al valore concordato, venivano applicate delle ammende, chiamate «esuberi di potenza». Ora, invece, l impegno viene sempre misurato a posteriori, a seconda del valore massimo rilevato dalla società erogatrice. Questo, in assoluto, non è un vantaggio per l utente: infatti, con il vecchio sistema, studiando adeguatamente il profilo dei consumi, era possibile ottenere dei risparmi consistenti impegnando meno potenza del necessario e pagando gli esuberi solamente nei mesi più caldi, come luglio e agosto. Tuttavia, l innovazione è comunque positiva perché evita al cliente calcoli complessi e sempre aleatori, in quanto necessariamente legati all andamento climatico. Adesso almeno si paga sulla base dei reali consumi, non su ipotesi fatte a tavolino. Ovviamente, al momento di stipulare un contratto, il cliente deve comunque indicare un tetto massimo di fornitura, denominata «potenza disponibile», sulla base del quale si paga un costo una tantum di allacciamento. Conviene a questo punto entrare nel dettaglio delle singole tariffe, ricordando che i valori pubblicati da Enel Distribuzione sono al netto delle tasse, rimaste invariate. BT B1: Blocchi di consumo Bassa Tensione Opzione base B1 È la tariffa che si applica di regola a tutte le utenze in bassa tensione di potenza inferiore a 16,5 kw. La quota fissa diminuisce progressivamente all aumentare della potenza impegnata, secondo i seguenti gradini: 1,5 3-6 - 10 kw. La quota variabile si riduce sia in funzione dell impegno di potenza, nel senso che il costo unitario diminuisce con l aumentare dell impegno, sia in funzione del consumo, perché si applicano delle riduzioni se si superano determinate soglie, denominate blocchi di consumo. BT B2: Blocchi di utilizzazione Bassa Tensione Opzione base B2 È la tariffa che si applica di regola a tutte le utenze in bassa tensione di potenza superiore a 16,5 kw. La quota fissa diminuisce progressivamente per impegni superiori a 30 kw secondo una certa formula. La quota variabile diminuisce secondo i cosiddetti «blocchi di utilizzazione». Il costo unitario x 2 dell energia elettrica consumata diminuisce a seconda che le «ore annue di utilizzazione» siano inferiori a 1200, comprese tra 1200 e 2400, o superiori a 2400. Per «ore annue di utilizzazione» s intendono le ore equivalenti al funzionamento continuo a pieno carico e si ottengono dividendo il consumo per l impegno. Per intendersi, se un impianto con 100 kw impegnati consumasse in un anno 100.000 kwh, le «ore annue di utilizzazione» equivarrebbero a 1000. Se il consumo fosse invece di 500.000 kwh le ore annue di utilizzazione diventerebbero 5000. BT S1: Potenza variabile Bassa Tensione Opzione speciale SB1 Tutti i clienti allacciati in Bassa Tensione, con potenza disponibile inferiore a 30 kw, possono scegliere, in alternativa alle tariffe base B1 e B2, l Opzione Speciale SB1. È una tariffa completamente diversa dalle precedenti, perché differenzia i costi unitari sia fissi che variabili tra periodo invernale (da ottobre a RC GROUP 2/8

marzo) e periodo estivo (da aprile a settembre). Nel periodo invernale i costi sono superiori. È soprattutto il calcolo della quota fissa la novità più importante, perché non viene più pagata su base annua, ma su base mensile, dividendo tra impegno base sempre garantito e picchi di prelievo di potenza. Il corrispettivo di potenza si divide in due: - corrispettivo di potenza base: è il valore del costo unitario che si applica alla potenza mensile impegnata più bassa rilevata nell arco dell anno. È espresso in /kw mese e ha un costo diverso nei mesi estivi e nei mesi invernali; - corrispettivo per la potenza massima mensile eccedente la potenza base: è il costo unitario che si applica alla differenza tra la massima potenza prelevata nel singolo mese e quella base. È espresso sempre in /kw mese e ha un costo diverso nei mesi estivi e nei mesi invernali. Il costo è superiore a quello del corrispettivo base. In estrema sintesi, la quota fissa si compone di una parte per la potenza sempre impegnata tutto l anno, con basso costo unitario, e una parte riguardante i picchi mensili, ovvero gli esuberi rispetto a questo valore base, a costo unitario maggiore. La quota variabile è costruita sempre secondo il criterio delle «ore annue di utilizzazione» della tariffa BT B2, con la differenza di un diverso costo unitario tra mesi estivi e mesi invernali. BT Bioraria Opzione speciale SB2 Tutti i clienti allacciati in Bassa Tensione, con potenza disponibile superiore a 30 kw, possono scegliere, in alternativa alla tariffa base B2, l Opzione Speciale SB2. Questa è una tariffa multioraria con corrispettivo di potenza e costo unitario dell energia entrambi variabili in tre distinte fasce orarie: - Ore piene invernali: comprese tra le 7 e le 21 dei giorni lavorativi, da lunedì a venerdì, dei mesi da ottobre a marzo - Ore piene estive: comprese tra le 7 e le 21 dei giorni lavorativi, da lunedì a venerdì, dei mesi da aprile a settembre, agosto escluso - Ore vuote: comprese tra le 21 e le 7 dei giorni lavorativi, più tutte le ore dei sabati, delle domeniche, di tutte le altre festività nazionali e del mese di agosto. MT Media tensione Opzione speciale Tutti i clienti con potenza disponibile inferiore a 100 kw possono allacciarsi in Media Tensione, previa costruzione di una cabina elettrica, e scegliere questa opzione speciale in alternativa alle tariffe in Bassa Tensione. La struttura è molto simile a quella dell Opzione speciale SB1, quindi con due diversi periodi, estivo e invernale. Il calcolo della quota fissa avviene in modo assolutamente simile. L unica differenza sta nel calcolo della quota variabile, sempre costruita secondo il criterio delle «ore di utilizzazione», solo che in questo caso i gradini sono calcolati su base mensile e non su base annua. MT Blocchi di utilizzazione MT Opzione base M1 È l unica tariffa applicabile per i clienti allacciati in Media Tensione per potenze disponibili comprese tra 100 e 500 kw. Si applica di regola anche con potenze disponibili inferiori a 100 kw, con la differenza che in questo range di impegno si può scegliere anche l opzione speciale. È del tutto analoga alla tariffa base B2 della Bassa Tensione, in quanto applica il criterio dei blocchi di utilizzazione. L unica differenza è che vi è un ulteriore soglia di consumo posta a 4200 ore annue. MT Multioraria Opzione base M2 È l unica tariffa applicabile per i clienti allacciati in Media Tensione per potenze disponibili superiori a 500 kw. Ha la stessa struttura della vecchia tariffa multioraria con quattro fasce di potenza: F1 ore di punta dalle 8.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 18.30 dei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dei mesi compresi tra ottobre e marzo F2 ore di alto carico dalle 6.30 alle 8.30, dalle 10.30 alle 16.30 e dalle 18.30 alle 21.30 dei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dei mesi compresi tra ottobre e marzo dalle 8.30 alle 12 dei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dei mesi compresi tra aprile e settembre, agosto escluso F3 ore di medio carico dalle 6.30 alle 8.30 e dalle 12 alle 21.30 dei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dei mesi compresi tra aprile e settembre, agosto escluso RC GROUP 3/8

F4 ore vuote tutte le altre ore notturne dei giorni lavorativi, tutte le ore di sabato, domenica e delle festività nazionali, tutto il mese di agosto Il costo per il corrispettivo di potenza e il costo unitario per l energia consumata diminuiscono passando da F1 a F4. Confronto economico tra le nuove e le vecchie tariffe Per un neofita delle tariffe elettriche, la trattazione fin qui svolta è sconcertante, perché la confusione regna sovrana e lo schema tariffario appare un labirinto inestricabile. Tre domande sorgono spontanee: 1) Quando si può scegliere tra più soluzioni, ovverosia sotto i 100 kw di potenza disponibile, qual è la tariffa più conveniente? 2) Rispetto alle vecchie tariffe, il cliente paga di più o di meno? 3) L utilizzo di pompe di calore, banche del ghiaccio o macchine a gas permette dei risparmi rispetto alle soluzioni tradizionali con caldaia e chiller elettrico? Per rispondere a queste domande si riportano dei confronti tra cinque diverse tipologie di utilizzatori, applicate a tutte le fasce di potenza disponibile, e precisamente: a) Ufficio: utenza con utilizzo prettamente diurno nei giorni feriali b) Albergo: utenza con consumo diluito in tutte le ore del giorno, sabato e festivi compresi c) Centro commerciale: utenza con forte componente di consumo nelle ore serali e nei giorni sabato e festivi d) Cinema: utenza con consumo prevalentemente nelle ore serali e nelle ore pomeridiane dei giorni semifestivi e festivi e) Albergo stagionale: utenza con consumo solamente estivo. Potenza disponibile 10 kw La simulazione è stata effettuata ipotizzando per tutti gli utilizzi un impegno di 5 kw per il condizionamento e altri 5 kw per il resto dell edificio. In tutti i casi è sempre la tariffa BT SB1 (opzione speciale) la più conveniente. Con un impianto tradizionale, rispetto alle vecchie tariffe i vantaggi sono davvero notevoli: l utente risparmia il 39% nel caso di uffici (800 all anno), il 30% (1000 all anno) nel caso di albergo, il 24% (950 all anno) nel caso di centro commerciale e il 35% (800 all anno) nel caso di cinema. Addirittura eccezionale è il risparmio per un albergo stagionale, come è logico aspettarsi, visto che la tariffa SB1 divide i consumi tra estate e inverno. Il risparmio è del 43%, pari a 1250 per anno. Brutto colpo per gli assorbitori gas, in questa fascia di potenza disponibili solo con efficienza pari a 0,65. Rispetto alle tariffe precedenti sono sempre nettamente perdenti, anche negli utilizzi più congeniali, come l albergo e l albergo stagionale. In tutti i casi, l utilizzo di un assorbitore, con costo del gas pari a 0,55 /m 3 per tutte le utenze, 0,35 /m 3 per gli alberghi (gas defiscalizzato) è del 33% in più, tranne per l albergo tradizionale, con un costo in più del 20%. Le nuove tariffe non premiano in modo particolare le pompe di calore. Generalmente si ha sempre un risparmio rispetto all uso delle caldaie, variabile tra un 5% e un 10%, analogo a quello ottenibile con le vecchie tariffe. Anzi, il vantaggio si riduce nel caso di utenza alberghiera, del resto poco importante in questa fascia di potenze. Potenza disponibile 80 kw La simulazione è stata effettuata ipotizzando per tutti gli utilizzi un impegno di 40 kw per il condizionamento e altri 40 kw per il resto dell edificio. La prima cosa importante da notare rispetto al passato è che la differenza di costo tra allacciamento in Media Tensione e allacciamento in Bassa Tensione diminuisce di parecchio. Con le vecchie tariffe, infatti, la prima soluzione imponeva la costruzione di una cabina di trasformazione, ma faceva risparmiare mediamente il 20% dei costi annui in tutte le utilizzazioni, per cui, a volte, l investimento era giustificato. Con le nuove tariffe la differenza tra i due allacciamenti si riduce di molto (massimo un 6%), tali quindi da rendere quasi sempre preferibile il contratto in Bassa Tensione. Per ogni tipo di utenza la soluzione ottimale cambia. Per un utenza ufficio, nel caso di allacciamento in Bassa Tensione, la tariffa ideale è quella base BT SB2 che porta a un risparmio di 3000 all anno rispetto alle vecchie tariffe, pari a un 16%. Poco conveniente la tariffa speciale BT SB2, bioraria, perché gli uffici lavorano solo nelle ore diurne, a costo maggiore. Nel caso di allacciamento in Media Tensione le due soluzioni si equivalgono (leggera prevalenza per l opzione speciale, ma irrilevante) e non si hanno sostanziali risparmi rispetto al passato. Tra allacciamento in Media Tensione e allacciamento in Bassa Tensione, si ha un risparmio di soli 1000 all anno (6%), assolutamente troppo basso per giustificare la realizzazione di una cabina. Con le RC GROUP 4/8

vecchie tariffe la differenza era di quasi 4000 all anno. La climatizzazione a gas è sempre penalizzata: con allacciamento in Bassa Tensione il costo in più è di 3500 all anno (+21%) nel caso di efficienza pari a 0,65 e 700 all anno (+4%) con efficienza pari a 1. L uso delle pompe di calore in inverno può portare a un risparmio stimabile attorno all 8% all anno. Poiché la tariffa speciale BT SB2 è bioraria, quindi il costo dell energia nelle ore notturne è inferiore, potrebbe sembrare conveniente l uso delle banche del ghiaccio. In realtà, poiché il costo dell energia elettrica per il condizionamento è poca cosa rispetto ai rimanenti consumi, il risparmio non è mai tale da giustificare il maggior investimento. Per un utenza alberghiera, nel caso di allacciamento in Bassa Tensione, le due nuove tariffe sostanzialmente si equivalgono, e danno un risparmio rispetto al passato di 2000 all anno, pari al 10%. Nel caso di allacciamento in Media Tensione è conveniente la tariffa base MT M1, che però porta a un incremento dei costi, rispetto al passato, di quasi 2000 all anno. È ancora favorevole, rispetto all allacciamento in bassa tensione, ma dai 6000 di risparmio del passato, che giustificavano la costruzione della cabina, si passa a soli 1500. La climatizzazione a gas è molto più penalizzata rispetto alle vecchie tariffe: con allacciamento in Bassa Tensione si ha un costo in più di 3000 all anno (+10%) nel caso di efficienza pari a 0,65 e un risparmio di 700 all anno (-3%) con efficienza pari a 1. Con le vecchie tariffe si passava da un sostanziale pareggio a un risparmio del 7%. Queste nuove tariffe sono meno favorevoli rispetto al passato per quanto riguarda le pompe di calore, la cui convenienza, nel campo alberghiero, è limitata o nulla. Analogamente poco convenienti sono le banche del ghiaccio. Per un centro commerciale, nel caso di allacciamento in Bassa Tensione, è conveniente la tariffa speciale RT SB2 che porta a un risparmio rispetto al passato di 2000 all anno, pari al 5%. Nel caso di allacciamento in Media Tensione è conveniente la tariffa base MT M1, che però porta a un incremento dei costi, rispetto al passato, di quasi 5500 all anno. È ancora favorevole, rispetto all allacciamento in bassa tensione, ma dai 7000 di risparmio del passato, che giustificavano la costruzione della cabina, si passa a soli 100, non tali da giustificare l uso di una cabina. La climatizzazione a gas è molto penalizzata: con entrambi gli allacciamenti si hanno costi maggiori pari a 8000 (+25%) all anno, con efficienza 0,65, e.3000 (+9%) con efficienza pari a 1. L utilizzo delle pompe di calore porta risparmi fino al 10%. Per un cinema, che lavora principalmente nelle ore vuote, la tariffa speciale BT SB2 è la più favorevole in assoluto, più ancora di quelle in Media Tensione. Rispetto al passato si risparmiano 5000 all anno, pari al 22%. Sostanzialmente si ha, con allacciamento in Bassa Tensione, lo stesso costo che si aveva con allacciamento in Media Tensione Assolutamente improponibile la climatizzazione a gas perché porta a un incremento dei costi di 8000 all anno (efficienza 0,65) e 3500 all anno (efficienza 1). Interessanti invece le pompe di calore, perché il costo dell energia elettrica è bassa nelle ore vuote. Anche nel caso di albergo stagionale, la tariffa speciale BT SB2 è la più favorevole in assoluto, e porta a un risparmio del 28%, pari a 5.500 all anno rispetto alle vecchie tariffe. In passato erano proprio queste utenze le più indicate per la climatizzazione a gas. Con la nuova opzione speciale SB2, invece, questa soluzione è nettamente penalizzata: 3500 in più all anno (+25%) nel caso di efficienza pari a 0,65 e sostanziale pareggio con efficienza pari a 1. Potenza disponibile compresa tra 100 e 400 kw Quando si supera la potenza disponibile di 100 kw, il cliente non può più scegliere tra tariffe diverse, ma deve applicare la MT M1 fino a una potenza disponibile di 500 kw, oltre la quale entra in gioco la tariffa multioraria. Rispetto al passato, si ha una situazione come quella mostrata nel grafico di Figura 1. INCREMENTO COSTO NUOVA TARIFFA 25% 20% 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 ORE EQUIVALENTI A PIENO CARICO Figura 1: Incremento di costo della nuova tariffa rispetto alla vecchia per impianti in media tensione compresi tra i 100 e i 500 kw di potenza disponibile RC GROUP 5/8

Il grafico mostra l incremento percentuale di costo tra la nuova tariffa e la vecchia in funzione del numero di ore annue equivalenti a pieno carico. Come si può notare, si ha un risparmio fino a 2500 ore equivalenti (pari a 250000 kwh annui consumati in un anno) se la potenza impegnata massima è di 100 kw, e un incremento dei costi oltre questo valore. Pertanto, risparmiano solo i clienti che hanno un consumo limitato, mentre si trovano a pagare molto di più i clienti che hanno un consumo elevato. Addirittura un impianto che consumasse la massima potenza 24 ore al giorno per 365 giorni all anno si troverebbe a pagare ben il 25% in più rispetto al passato. C è da dire, però, che sopra le 2500 ore tutti i clienti con più di 400 kw impegnati sono ritenuti «idonei» alla liberalizzazione, per cui queste tariffe diventano fittizie, nel senso che rappresentano solamente una base di partenza per gli sconti da applicare. Riprendendo gli esempi visti in precedenza, ipotizzando un carico totale di 300 kw, 150 kw per il condizionamento e 150 kw per il restante consumo elettrico, si avrebbero i risultati che seguono. Per l utenza uffici, il costo è sostanzialmente invariato rispetto al passato, nel caso di sola climatizzazione estiva, contro un aumento minimo dell 1% nel caso di riscaldamento con pompe di calore, comunque ancora favorevoli rispetto alle caldaie. La climatizzazione a gas non è conveniente (4000 in più all anno con efficienza 1 e 14000 in più all anno, pari al 25%, con efficienza 0,65). Per l albergo, la nuova tariffa comporta un aumento dei costi di 7500, pari all 8%, nel caso di sola climatizzazione, e di 13000 nel caso di riscaldamento con pompe di calore. Queste non sono più favorevoli rispetto alle caldaie, come in precedenza, perché si raggiunge quasi un sostanziale pareggio. Analogamente si raggiunge un pareggio se si usa la climatizzazione a gas con efficienza pari a 1, mentre è ancora penalizzato per 12500 all anno l uso di macchine con efficienza pari a 0,65. C è da sottolineare che una simile utenza si avvicina molto alla soglia del milione di kwh consumati, addirittura superati nel caso di uso di pompe di calore. Il costo finale, pertanto, sarebbe più basso, perché trattato direttamente con una società erogatrice che può anche essere diversa da Enel Distribuzione. Bastonata di 15000 all anno per un centro commerciale, il 13% in più rispetto alle vecchie tariffe. Tuttavia, già con questa potenza, l utente è da considerarsi «idoneo» alla liberalizzazione, quindi in grado di spuntare condizioni migliori. In queste utenze il gas per il condizionamento è improponibile, qualunque sia l efficienza delle macchine. Per il cinema, i costi sono di poco superiori, solamente 2000 all anno, 3% in più. Anche in questo caso l utilizzo del gas porta solamente a un aggravio dei costi. Nel caso di albergo stagionale la nuova tariffa porta a un incremento dei costi limitato a 1300, pari al 2%. Con questa utenza diventa effettivamente interessante la climatizzazione a gas, con un risparmio di 5000 all anno nel caso di efficienza pari a 1. Macchine con efficienza pari a 0,65, invece, comportano un aumento dei costi di 8000 all anno. Potenza disponibile compresa tra 400 e 500 kw Sono le utenze più penalizzate, nel passaggio dalle vecchie alle nuove tariffe. Infatti, mentre in precedenza potevano usufruire della tariffa multioraria, adesso devono necessariamente optare per la tariffa MT M1 uguale in tutte le ore dell anno. Nel caso di 400 kw disponibili, 200 kw per la climatizzazione e 200 kw per la restante parte dell impianto, gli incrementi di costo sono impressionanti: 28.000 (+26) per l albergo, 50000 (+30%) per il centro commerciale, 21000 (ma + 30%) per il cinema, 26000, pari all incredibile percentuale del +47%, per un albergo stagionale. Solo per l utenza uffici la spesa rimane sostanzialmente inalterata, perché già in passato era conveniente impegnare meno di 400 kw e pagare gli esuberi, piuttosto che passare in fascia multioraria. Albergo normale e centro commerciale, tuttavia, superano ampiamente la soglia di 1 milione di kwh all anno e possono accedere al libero mercato. Potenza disponibile superiore a 500 kw Al di sopra dei 500 kw si passa alla tariffa multioraria MT M2, molto più cara della vecchia tariffa corrispondente. Tuttavia, già con soli 500 kw bastano solamente 2000 ore equivalenti di utilizzo a pieno carico per poter accedere al libero mercato, dove è possibile spuntare tariffe inferiori, per cui un confronto con il passato ha un valore assolutamente relativo. Considerando utenze da 1200 kw, equamente divisi tra condizionamento e resto dell impianto, per le utenze viste in precedenza vale quanto segue. Per gli uffici, l uso delle nuove tariffe fa aumentare il costo di 16000 all anno, pari a un +7%. Comunque non è conveniente la climatizzazione a gas, perché comporta un ulteriore aumento di 15000, pari a un +10%, anche con efficienza di 1. RC GROUP 6/8

Le pompe di calore non portano vantaggi rispetto all uso delle caldaie, mentre un certo interesse possono avere le banche del ghiaccio, il cui impiego va però valutato caso per caso. Sonora batosta da 60000 all anno (+20%) per l albergo, dovuta però principalmente al costo dell energia elettrica non legata al condizionamento. La climatizzazione a gas è più costosa, anche con efficienza elevata. Le pompe di calore, invece, sono interessanti, perché d inverno funzionano molto di notte, quando la tariffa elettrica è bassa. Interessanti, in alcuni casi, anche le banche del ghiaccio. Va ancora peggio ai centri commerciali: ben 85000 in più all anno, pari a un +23%, con l applicazione delle nuove tariffe. Improponibile il gas per la climatizzazione, sono interessanti sia le banche del ghiaccio che le pompe di calore a causa del basso costo dell energia elettrica notturna. Meno penalizzato il cinema, con 27000 in più, pari a un + 13% rispetto al passato. Assolutamente controindicate le macchine a gas (il cinema funziona soprattutto in ore vuote), interessanti le pompe di calore e le banche del ghiaccio. Per finire, l albergo stagionale vede un incremento di costi di 30000 (+20%). Anche qui è controindicato l uso del gas per la climatizzazione, perché d estate le tariffe elettriche sono basse. Per lo stesso motivo sono sconsigliate le banche del ghiaccio. Conclusioni Analizzando le nuove tariffe appare chiara l operazione di marketing a protezione del mercato elettrico per i «clienti vincolati». L operazione è senzaltro positiva, anche dal punto di vista del cliente finale, in quanto il costo dell energia elettrica è molto diminuito rispetto al passato, soprattutto per le piccole utenze. Difficile dire se l effetto sia voluto oppure no, ma è certo che le nuove tariffe rendono nettamente meno concorrenziale l uso del metano nella climatizzazione, per tutti quei clienti che sono destinati a rimanere «vincolati» anche nella seconda fase della liberalizzazione, perché al di sotto della soglia di consumo di 100000 kwh annui. Le nuove tariffe sembrano studiate apposta a tavolino per accapparrarsi completamente il mercato del condizionamento di piccola taglia, previsto in forte sviluppo nei prossimi anni. Saranno i distributori di metano, quando si avvierà la liberalizzazione di questo mercato, a dover approntare le dovute contromosse per rientrare in un mercato oggi del tutto precluso. Comunque sia, questa lotta tariffaria porterà solo benefici ai piccoli utilizzatori. Per quanto riguarda gli utenti maggiori, già prossimi o superiori alla soglia fatidica del milione di kwh necessari a entrare nella libero mercato, le nuove tariffe portano innegabili aumenti. Tuttavia si tratta di un periodo assolutamente transitorio, perché, chi già non lo fosse, può diventare «idoneo» alla liberalizzazione nel giro di un paio d anni, una volta conclusa la vendita delle centrali elettriche dell Enel, quando la già citata soglia si ridurrà a soli 100000 kwh annui. Perché allora il rincaro delle tariffe? Sostanzialmente è stato fatto lo stesso gioco dei commercianti in tempo di saldi: si aumenta il costo delle merci esposte e si applica uno sconto, all apparenza ben superiore a quello reale. Queste tariffe sono assolutamente fittizie, una sorta di listino da cui partire per la trattativa con il proprio fornitore. Alla fine, al peggio, all utente finale l energia elettrica continuerà a costare esattamente quanto costava fino all anno scorso, anche se c è da scommettere su una riduzione dei prezzi, a parità, ovviamente, del prezzo del petrolio. Per conclude questa breve analisi, c è da chiedersi cosa cambia per alcune tecnologie quali gruppi frigoriferi a gas, banche del ghiaccio, cogenerazione e pompe di calore. Delle prime si è già detto, relativamente alle piccole potenza. Nel campo delle potenze superiori, dai 300 kw elettrici impiegati in su, il problema è sostanzialmente lo stesso di banche del ghiaccio e cogenerazione. In questo campo, lo schema tariffario non è cambiato: laddove permessa, la tariffa multioraria presenta ancora un costo dell energia superiore in inverno rispetto all estate, condizione che non potrà durare ancora a lungo. I consumi elettrici, infatti, tendono ad aumentare soprattutto in estate in tutti i paesi industrializzati. Il caso statunitense è esemplare: i black out della California avvengono nei mesi più caldi e anche New York ha rischiato la paralisi questo agosto, a causa del caldo torrido. Solo una inversione di tendenza, con costi maggiori in estate, potrà rendere competitive queste tre tecnologie. Per la cogenerazione, poi, rimane sempre in sospeso una normativa adeguata, chiara e stabile nel tempo, senza la quale non è possibile pensare a un suo decollo in Italia, a differenza di quanto sta avvenendo nel resto dei paesi industrializzati. Le nuove tariffe non hanno modificato di molto la situazione per le pompe di calore. C è, però, da scommettere in un loro futuro sviluppo, specialmente laddove il loro utilizzo potrebbe provocare quell aumento di consumi necessario per rientrare nella schiera del clienti «idonei» al libero mercato. Un giudizio nettamente positivo, infine, per quanto riguarda la trasparenza. L eliminazione degli RC GROUP 7/8

esuberi e delle utilizzazioni semplifica la vita al cliente che ha l impressione di pagare davvero in relazione al proprio consumo, non a ipotesi fatte in fase di contratto e difficilmente verificabili. Di contro, il numero di tariffe è aumentato e, soprattutto, lo schema si differenzia notevolmente dall una all altra. Da parte dei progettisti, quindi, è richiesto un notevole sforzo per mantenersi aggiornati. Parlare di risparmio economico senza conoscere le tariffe elettriche è inutile, dannoso e poco professionale. Il nuovo sito ENEL è sufficientemente chiaro: chi fosse interessato può trovare maggiori dati all indirizzo web: www.enel.it/eneldistribuzione/tariffe_elettriche/index RC GROUP 8/8