«Per quello che abbiamo fatto sarei dovuto finire in galera, ma al contrario, sono finito a Hollywood» (Orson Welles)



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«Per quello che abbiamo fatto sarei dovuto finire in galera, ma al contrario, sono finito a Hollywood» (Orson Welles) Orson Welles L apripista Fra tante falsità che ci vengono raccontate e che in questo libro cercheremo di smascherare, mi piace cominciare citando la storia dello sceneggiato radiofonico di Orson Welles, La guerra dei mondi. Qui avviene al contrario che una invenzione, una esplicita creazione teatrale radiofonica, viene presa per vera nonostante ripetuti avvertimenti ed inviti alla calma e genera il panico incontrollato. George Orson Welles (1915-1985) è stato un attore, regista e sceneggiatore statunitense. È considerato uno degli artisti più poliedrici del Novecento in ambito teatrale, radiofonico e cinematografico, tutti campi in cui raggiunse risultati di eccellenza. Conquistò il successo all'età di ventitré anni grazie allo spettacolo radiofonico La guerra dei mondi, trasmissione che scatenò il panico in buona parte degli Stati Uniti, facendo credere alla popolazione di essere sotto l'attacco da parte dei marziani. Questo sensazionale debutto gli diede la celebrità e gli fece ottenere un contratto per tre film con la casa di produzione cinematografica RKO, da realizzare con assoluta libertà artistica. La guerra dei mondi Memorabile rimane la trasmissione del 30 ottobre 1938, durante la quale il ventitreenne Welles interpreta un adattamento radiofonico de La guerra dei 25

mondi, romanzo di fantascienza di H. G. Wells (le coincidenze della vita!); il programma scatena il panico in gran parte degli Stati Uniti, dato che molti radioascoltatori credono che la Terra stia effettivamente subendo l'invasione da parte di una bellicosa flotta di astronavi marziane. Welles sa che la CBS trasmette su frequenze vicine a quelle della più seguita NBC, dove nello stesso momento vanno in onda le trasmissioni di Edgar Bergen e Charlie McCarthy, ma sa anche che Bergen, in un momento ben preciso della sua trasmissione, manda sempre in onda uno stacco musicale durante il quale il pubblico tende a cambiare stazione: è in quel momento che Welles decide di far atterrare i suoi marziani. La scelta si rivela efficace perché gli Stati Uniti piombano nel caos. Secondo la testimonianza di molti collaboratori, tra cui l'assistente personale Alland, l'executive della CBS Davison Taylor piomba in camera di registrazione dopo 15 minuti ed esclama, rivolto a Welles: "Per Dio, interrompi questo coso! Là fuori la gente è impazzita!". Poco dopo Welles risponde al direttore generale della CBS Paley (giunto in ciabatte e accappatoio) che gli intima di chiudere la trasmissione: "Interrompere? Perché? Devono avere paura, mi lasci continuare!" Credendo che gli eventi descritti nella trasmissione siano autentici, gli ascoltatori del programma sono presi dal panico, senza capire che si tratta in realtà di un semplice spettacolo radiofonico. La vicenda narrata nel romanzo viene interpretata da Welles come una reale radiocronaca, con l'unico intento di risultare avvincente per il pubblico. L'adattamento del romanzo simula infatti un notiziario speciale, che a tratti si inserisce sopra gli altri programmi del palinsesto, per fornire aggiornamenti sull'atterraggio di astronavi marziane a Grovers Mill (New Jersey). Il risultato è fin troppo realistico e va oltre le aspettative dell'autore stesso. La vicenda si trasforma in un enorme ritorno pubblicitario per Welles, tanto che la RKO si fa avanti proponendogli un contratto per la realizzazione di tre film a Hollywood. «La trasmissione radiofonica fu un esperimento di guerriglia psicologica condotto dalla Princeton Radio Project. La Fondazione Rockefeller fondò il progetto alla fine del 1937.» (Estratto da Majestytwelve by William Cooper, Copyright 1997 William Cooper All Rights Reserved) 26

Ascoltiamo la radiocronaca. Sono le otto in punto della sera del 30 ottobre 1938. Le stazioni radio della CBS (Columbia Broadcasting System), una delle maggiori emittenti statunitensi, iniziano la trasmissione di uno sceneggiato radiofonico di Howard Koch, tratto dal famoso romanzo fantascientifico "La guerra dei mondi" di H. G. Wells. Si è molto esitato prima di mettere in onda questo programma perché la sua realizzazione, dovuta al regista e produttore radiofonico Orson Welles, è alquanto inconsueta; l adattamento prevede infatti, nel corso del programma musicale della sera, l inserimento di comunicati "live" identici a quelli trasmessi dal giornale radio. Riviviamo ora insieme la diretta del programma radiofonico. Siamo in onda. Annunciatore: "Dalla Meridian Room dell Hotel Park Plaza, di New York, vi trasmettiamo un programma musicale di Ramon Raquello e la sua orchestra. Ramom Raquello inizia con la Comparsita!" (Si odono le prime note del motivo) Annunciatore: "Signore e signori, vogliate scusarci per l interruzione del nostro programma di musica da ballo, ma ci è appena pervenuto uno speciale bollettino della Intercontinental Radio News. Alle 7:40, ora centrale, il professor Farrell dell Osservatorio di Mount Jennings, Chicago, Illinois, ha rilevato diverse esplosioni di gas incandescente che si sono succedute ad intervalli regolari sul pianeta Marte. Le indagini spettroscopiche hanno stabilito che il gas in questione è idrogeno e si sta muovendo verso la Terra ad enorme velocità. Dall'Osservatorio di Princeton il professor Pierson ha confermato le osservazioni di Farrell e ha descritto il fenomeno come qualcosa di simile a fiammate azzurre sparate da un cannone. Torniamo ora alla musica di Ramon Raquello che suona per voi nella Meridian Room, dell'hotel Park Plaza di New York". Annunciatore: "Signore e signori, a seguito delle notizie riferite nel bollettino trasmesso pochi minuti fa, l'ufficio Meteorologico Governativo ha pregato i maggiori Osservatori della nazione di seguire attentamente qualsiasi altro disturbo che si verifichi sul pianeta Marte. L'insolita natura di questi fenomeni ci ha indotti a richiedere il parere di un noto astronomo, il professor Pierson, dal quale ci attendiamo delle delucidazioni.. 27

Annunciatore: "Abbiamo subito inviato una speciale unità mobile e il nostro cronista, Carl Phillips, appena giunto sul posto, vi darà una completa descrizione del meteorite di Grovers Mill..." Seguono un'intervista con il proprietario della fattoria e quindi alcune domande al professor Pierson a proposito dello strano ronzio che sembra provenire dall'oggetto. Poi:"Un momento! Sta accadendo qualcosa! Signori e signore, è terrificante! L'estremità dell'oggetto comincia a muoversi! La sommità ha cominciato a ruotare come se fosse avvitata! La cosa deve essere vuota all'interno!" Voci: "Si muove!" "Guardate, si svita, si svita, dannazione!""state indietro, là! State indietro! Lo ripeto!" "Può darsi che ci siano degli uomini che vogliono scendere!" "È rovente, sarebbero ridotti in cenere!" "State indietro, laggiù! Tenete indietro quegli idioti!" (Improvvisamente si ode il rumore di un grosso pezzo di metallo che cade) Voci: "Si è svitata! La cima è caduta! "Guardate là! State indietro!" (Urlo di terrore della folla ) Buon Dio, dall'ombra sta uscendo qualcosa di grigio che si contorce come un serpente. Eccone un altro e un altro ancora. Sembrano tentacoli. Ecco, ora posso vedere il corpo intero. È grande come un orso e luccica come cuoio umido. Ma il muso! È... indescrivibile. Devo farmi forza per riuscire a guardarlo. Gli occhi sono neri e brillano come quelli di un serpente. La bocca è a forma di V e della bava cade dalle labbra senza forma che sembrano tremare e pulsare. Il mostro, o quello che è, si muove a fatica. Sembra appesantito... forse la gravità o qualcos'altro. La cosa si solleva. La folla indietreggia. Hanno visto abbastanza. È un'esperienza straordinaria. Non riesco a trovare le parole... porto il microfono con me mentre parlo... Devo sospendere la trasmissione finché non avrò trovato un nuovo posto di osservazione. Restate in ascolto, per favore, riprenderò fra un minuto... "Signore e signori, mi sentite? Eccomi qua, dietro un muro di pietra nel giardino del signor Wilmuth. Da qui posso vedere l'intera scena. Vi darò ogni dettaglio finché sarò in grado di parlarvi e di vedere. Sono arrivati nuovi reparti di polizia. Stanno organizzando un cordone intorno alla fossa: sono una trentina di agenti. Ma non c'è bisogno di tenere indietro la folla. È la gente stessa che si tiene ora a debita distanza. C'è un capitano che sta parlando con qualcuno. Non distinguo di chi si tratta. Oh, sì, credo che sia il professor Pierson. Sì, è lui. Ora si sono separati. Il professore si è diretto da una parte, è andato a studiare l'oggetto, mentre il capitano e due poliziotti avanzano con qualcosa in mano. Ora vedo cos'è, è un fazzoletto bianco legato a un bastone... Se sanno cosa significa... se sanno il significato di qualcosa... 28

Aspettate! Sta accadendo qualcosa! (Un fischio seguito da un ronzio che aumenta di intensità) (Un'esplosione). I boschi... le capanne... i serbatoi delle auto... si sparge dapertutto. Viene da questa parte... E a circa quindici metri, alla mia destra..." (Uno schianto nel microfono... poi un silenzio mortale) Convinti di aver udito le ultime parole del cronista, migliaia di ascoltatori si lasciano prendere dal panico. Una profonda inquietudine serpeggia nelle case mentre l'annunciatore, scusandosi per l'interruzione, passa poi la parola al Generale Montgomery Smith, comandante del Distretto Statale militare di Trenton, New Jersey. È il panico generale. Chi ha ascoltato i comunicati si precipita nelle vie, gridando in preda a crisi isteriche, le strade che escono dalle grandi città vengono invase da migliaia di automobilisti che intendono sfuggire a tutti i costi agli invasori. Si verificano diversi episodi di violenza, mentre le persone dai nervi meno saldi si abbandonano a gesti disperati: un uomo anziano viene trattenuto a stento mentre si sta gettando da una finestra, una donna preferisce bere del veleno piuttosto che "essere vittima dei marziani" Treni, autobus, macchine private sono presi d'assalto con furia selvaggia. La gente non crede più neanche ai concitati comunicati che gli stessi dirigenti della CBS hanno iniziato a trasmettere, alle prime notizie dell'incontrollata reazione del pubblico, per chiarire che si è trattato solo di una finzione. Solo al mattino, all'uscita di quotidiani, tornerà la calma. Ma vi sono stati alcuni morti e parecchi feriti. I danni sono valutabili in milioni di dollari. La finzione radiofonica si era tradotta in una realtà da incubo. Quella stessa realtà che il mondo, precipitato nella Seconda Guerra Mondiale, avrebbe conosciuto pochi anni dopo. Orson Welles, comunque, aveva lasciato il segno. Fonte: Dossier ALIENI - n. 13 (Luglio - Agosto 1998) Come ricordava lo storico March Bloch all inizio del secolo: una falsa notizia nasce sempre da rappresentazioni collettive che preesistono alla sua nascita; questa, solo apparentemente è fortuita, o, più precisamente, tutto ciò che in esse vi è di fortuito è l incidente iniziale, assolutamente insignificante, che fa scattare il lavoro di immaginazione; ma questa messa in moto ha luogo soltanto perché le immaginazioni sono già preparate e in silenzioso fermento 29

[] La falsa notizia è lo specchio in cui la coscienza collettiva contempla i propri lineamenti. Ciò vuol dire che se il pubblico americano ha preso per vero un episodio così impossibile ed ha in qualche modo involontariamente omesso gli indizi, anche espliciti, che ne svelavano l assurdità, ciò è perché in qualche modo era preparato ad affrontare una situazione del genere. Una situazione che preesisteva già da tempo nel loro immaginario collettivo, il frutto del periodo storico in cui è maturata. Infatti tutta la filmografia di Hollywood, o almeno la stragrande maggioranza, quella più conosciuta e più pesantemente finanziata, ripropone alla nausea un modello standard, che possiamo più o meno riassumere così: - Fase uno: una situazione serena, di armonia, durante la quale si viene a conoscere l ambiente di riferimento, ci si affeziona ai protagonisti e magari a qualcuno in particolare, che sarà vittima nella fase due; - Fase due: questa viene turbata da qualcuno: il cattivo, o i cattivi, i nemici, che siamo portati ad odiare grazie a qualche efferatezza, di solito verso un soggetto debole (donna, bambino, vecchio) che incontra la simpatia e/o la compassione (etimologicamente cum-patior: soffro insieme) del pubblico; - Fase tre: a questa situazione disperata pone rimedio l eroe del film, a volte un personaggio singolo, a volte una squadra, a volte l esercito: insomma, arrivano i nostri. Ad esempio, in Air Force One, Harrison Ford impersona il presidente degli Stati Uniti che, oltre ad essere il presidente, sa anche il russo, conosce le arti marziali e riesce a salvare il suo paese dalla minaccia di un gruppo terroristico che si era impossessato dell aereo presidenziale. Il meccanismo suggerito in questo caso non è (e non potrebbe essere) il banale pensiero che il presidente USA possa fare qualcosa del genere: è un film, si sa, un invenzione. Ma in qualche modo il film è preparatorio, crea, nella mente dello spettatore, un precedente, in modo che quando, ad esempio, due aerei dirottati andranno a schiantarsi contro le twin towers, nel centro di New York, e il presidente assumerà il ruolo di comandante in capo, in qualche modo gli spettatori accetteranno la situazione perché l hanno già vista, già sperimentata, è, per così dire, fra i loro ricordi. Tutto questo serve a generare due idee fisse nel pubblico sottoposto a tali programmi di indottrinamento: primo: siete sempre in pericolo (del terrorista, del nemico, della malattia mortale, della catastrofe naturale, della crisi economica, ecc.); secondo: da soli 30

non ce la potete fare, deve sempre arrivare qualcun altro dall esterno (o dall alto) che vi viene a salvare: lo Stato, la Polizia, l esercito, la Protezione Civile, ecc. Insomma, arrivano i nostri, senza i quali noi saremmo perennemente in balia dei cattivi. Sarà un caso che il pentagono e i suoi emissari hanno un legame diretto con Hollywood, vuoi per consulenze sulle trame dei film, vuoi per sponsorizzazioni, vuoi per fonitura di scenari, navi, aerei, ecc.? Sarà un caso che quanto trasmesso in televisione, primo instrumentum regni degli odierni poteri occulti, vada sotto il nome di programmi? Sì, programmi per l indottrinamento di massa. Sentite inoltre cosa scrive Maurizio Blondet, in un suo articolo del 30 ottobre 2006 dove parlava di Aaron Russo, produttore cinematografico e autore di un documentario sulla decadenza dell America intitolato: America: from freedom to fascism : Il 30 ottobre del 1938 il Mercury Radio Network interruppe le trasmissioni per annunciare al pubblico che i marziani stavano invadendo la Terra: sembrava un reportage autentico, l'america piombò nel panico. Era invece la nota trasmissione di Orson Wells, la «Guerra dei Mondi». Ebbene: è poco noto che la trasmissione fu escogitata e finanziata dalla Rockefeller Foundation, che la condusse come «un esperimento sulla paura di massa». La Rockefeller Foundation, pochi anni prima, aveva fornito fondi all'università di Princeton per fondare un «Princeton Office of Radio Research». La dirigeva Paul Lazersfeld, un ebreo viennese e psicologo sociale, che lavorò al progetto con Hadley Cantrell, psicologo della CBS (network TV), e Fred Stanton, un super-ricercatore in psicologia che diventò poi presidente del Mercury Radio Network. In seguito all'«evento» genialmente provocato da Orson Wells, questo ufficio di Princeton elaborerà uno studio-sondaggio sulle reazioni del pubblico (12 americani su cento avevano seguito la trasmissione, e la metà ci aveva creduto spaventandosi ciecamente) dal titolo: «Invasion from Mars - A study on the psichology of panic». Di quest'opera non sono state diffuse copie, evidentemente era uno studio «interno» in vista di lavori «interni». Era uno studio su come controllare le reazioni delle masse americane inducendo allarme e paura. Credo che il seguito, e i risultati di tali studi, siano sotto gli occhi di tutti. 31

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