esafety Policy (Politica di Sicurezza Informatica)



Documenti analoghi
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Ministero della Pubblica Istruzione

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I VIA S. CANIO N 1, TEL FAX PEC

ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DEI CELLULARI E DEI DISPOSITIVI MOBILI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (P.N.S.D.) per il PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.)

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE R. MAGIOTTI

Politica d Uso Accettabile della scuola

Doveri della famiglia

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, TORRIGLIA (GE)

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

Sede: Misano di Gera d Adda. Ordine di scuola: Scuola Primaria. Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

COMPETENZA DIGITALE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: TUTTE

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

Regolamento per l uso dei telefoni cellulari e dispositivi mobili da parte degli alunni

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

Aula Digitale per Tutti

Newsletter. Notiziario settimanale 2-8 settembre Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

Sostegno e Accompagnamento Educativo

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

Linee guida per le Scuole 2.0

Oggetto: ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: avviso pubblico

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola

DISPOSIZIONI GENERALI

Progetto Verso una Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base

Scuola Primaria di Marrubiu

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA. (Anno scolastico 2011/2012)

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

Proposte di attività con le scuole

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

COMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE

Politica per la Sicurezza

Concorso per le scuole primarie e secondarie di I e II grado - LA SCUOLA PER EXPO

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

BANDO DI CONCORSO PER LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Questionario PAI Personale Scolastico

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE N Norme sull informazione e sull educazione sessuale nelle scuole. Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta

Documento di consultazione n. 3/2014

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PREMESSA. Piano Animatore Digitale per PTOF 2016/2019

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 2016 / Team per l Innovazione dell ISC Nardi

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo che riconoscono alla scuola

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

Prot. n.8930 A 22 a Torino, 4 novembre 2014 IL DIRETTORE GENERALE

GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA

Sarà cura dei Coordinatori di classe coordinare l attività di accoglienza delle loro classi sino alle

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ISTITUZIONE SCOLASTICA DELLA PROVINCIA DI CATANIA TRA

Transcript:

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO VIA TRIONFALE Via Trionfale n 7333-00135 ROMA (Distretto Scol. 27 ) 06/3054188 06/ 35059840 fax 06/35073104 rmic8gt00n@istruzione.it PEC rmic8gt00n@pec.istruzione.it CM.:RMIC8GT00N Codice Fiscale: 97712960588 Sommario INTRODUZIONE... 2 Scopo della Policy... 2 Ruoli e Responsabilità... 2 Condivisione e comunicazione della Policy all intera comunità scolastica... 2 Gestione delle infrazioni alla Policy... 2 Monitoraggio dell implementazione della Policy e suo aggiornamento... 3 Integrazione della Policy con Regolamenti esistenti... 3 FORMAZIONE E CURRICOLO... 3 Curricolo sulle competenze digitali per gli studenti... 3 Formazione dei docenti... 4 Sensibilizzazione delle famiglie.... 4 GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA E DELLA STRUMENTAZIONE ICT DELLA SCUOLA... 4 STRUMENTAZIONE PERSONALE... 4 Studenti... 4 Docenti... 5 Personale della scuola... 5 PREVENZIONE, RILEVAZIONE E GESTIONE DEI CASI... 6 Prevenzione... 6 Rilevazione... 6 Gestione dei casi... 7 PROCEDURA OPERATIVA IN CASO DI VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI SULLA STRUMENTAZIONE PERSONALE... 8 PROCEDURA OPERATIVA DI RILEVAZIONE E GESTIONE DEI CASI... 9 SCHEDA DI SEGNALAZIONE... 10 SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DI VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI SULLA STRUMENTAZIONE PERSONALE 11 1

INTRODUZIONE Scopo della Policy esafety Policy (Politica di Sicurezza Informatica) La presenza sempre più capillare delle tecnologie digitali nella vita quotidiana e negli ambienti scolastici, apre nuove opportunità, ma determina anche l emergere di nuove esigenze di riflessione e di intervento dal punto di vista del loro uso sicuro, consapevole e positivo, soprattutto da parte dei giovani. In tale ottica, nell ambito dell Istituto si è ritenuto di avviare un percorso diretto a sostenere gli studenti e le famiglie sui temi della esafety. Nell ambito di tale percorso è stato elaborato, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva di docenti e genitori, il presente documento è volto a definire: norme comportamentali e procedure per l utilizzo delle Tecnologie della Società dell Informazione (da ora in poi anche TSI) nell ambito dell Istituto; misure atte a facilitare e promuovere l'utilizzo positivo delle TSI nella didattica e negli ambienti scolastici; misure per la prevenzione e per la rilevazione e gestione delle problematiche connesse ad un uso non consapevole delle tecnologie digitali. Ruoli e Responsabilità Gli adulti hanno un ruolo fondamentale nel garantire che bambini/e e adolescenti siano in grado di utilizzare le tecnologie digitali e che lo facciano in modo appropriato e sicuro, ruolo che vede coinvolti a pieno titolo tutti coloro che hanno un ruolo educativo, oltre che formativo, primi fra tutti i genitori e la comunità scolastica nel suo complesso. Non va tuttavia sottovalutato il ruolo degli studenti come primi attori del percorso di acquisizione della capacità di positiva gestione delle proprie competenze digitali: in tale ottica si rende indispensabile coinvolgere anche i più giovani, non solo quali destinatari, ma anche interlocutori attivi e propositivi di tutte le azioni e gli interventi volti alla piena attuazione della Policy. Condivisione e comunicazione della Policy all intera comunità scolastica Il presente documento, frutto di un lavoro di condivisione e confronto con la partecipazione di docenti e famiglie, è reso oggetto di condivisione da parte dell intera comunità scolastica sia in fase di elaborazione (attraverso il coinvolgimento delle famiglie), sia attraverso l approvazione da parte degli Organi Collegiali. Di esso viene data ampia diffusione a tutta la comunità scolastica, attraverso la pubblicazione sul sito web istituzionale. Gestione delle infrazioni alla Policy Tutte le infrazioni alla presente Policy andranno tempestivamente segnalate al Dirigente Scolastico, che avrà cura di convocare le parti interessate onde valutare le possibili azioni da intraprendere. 2

Monitoraggio dell implementazione della Policy e suo aggiornamento Il monitoraggio dell implementazione della Policy verrà curata dalle figure di sistema, con particolare riferimento alla Funzione Strumentale Area 2 (Sostegno al lavoro dei docenti) e alla Funzione Strumentale Area 3 (Integrazione e sostegno). Esse promuoveranno inoltre gli eventuali aggiornamenti che si rendano opportuni, secondo una logica di condivisione con tutto il corpo docente e le famiglie. Integrazione della Policy con Regolamenti esistenti Il presente documento si integra pienamente con obiettivi e contenuti dei seguenti documenti: PTOF (Piano Triennale dell Offerta Formativa) POF (Piano dell Offerta Formativa) Regolamento interno Regolamento per l utilizzo dei laboratori multimediali FORMAZIONE E CURRICOLO Curricolo sulle competenze digitali per gli studenti Con la raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell Unione europea, viene individuato un quadro di riferimento europeo in materia di competenze chiave per l'apprendimento permanente. Tra queste viene individuata la competenza digitale, ovvero il saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le Tecnologie della Società dell Informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Al fine di promuovere l acquisizione delle competenze digitali, verranno svolte attività dirette a perseguire i seguenti obiettivi: conoscere e acquisire consapevolezza su natura, ruolo e opportunità delle TSI nel quotidiano; distinguere il reale dal virtuale, pur riconoscendone le correlazioni; sviluppare le abilità di base nelle TSI (uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni); usare le informazioni in modo critico, accertandone la pertinenza; acquisire consapevolezza su come le TSI possono coadiuvare la creatività e l innovazione; riflettere sulle problematiche legate alla validità e all'affidabilità delle informazioni disponibili; acquisire consapevolezza sulle opportunità e sui potenziali rischi di Internet e della comunicazione tramite i supporti elettronici; riflettere sui principi giuridici ed etici di base che si pongono nell uso interattivo delle TSI (netiquette, privacy ). 3

In virtù della valenza trasversale delle competenze digitali, la loro acquisizione viene promossa attraverso percorsi didattici disciplinari e/o interdisciplinari inerenti diverse aree, coerentemente con gli obiettivi individuati nel Curricolo di Istituto. Formazione dei docenti Al fine di favorire il continuo aggiornamento sui temi delle tecnologie digitali, sia in termini di utilizzo ed integrazione delle Tecnologie della Società dell Informazione nella didattica, sia di utilizzo consapevole e sicuro di Internet e delle tecnologie digitali, verranno promosse iniziative volte al confronto ed allo scambio di idee e pratiche innovative: attività formative interne (seminari, workshop, attività laboratoriali ), avvalendosi di risorse interne e/o esterne; diffusione di informazioni circa opportunità formative esterne in presenza e/o a distanza. Sensibilizzazione delle famiglie. In considerazione dell importanza di favorire la sinergia degli interventi educativi di scuola e famiglia per il successo scolastico ed educativo di ogni studente, il presente documento è allegato al Patto Educativo di Corresponsabilità stipulato con le famiglie degli alunni quale l'impegno reciproco di scuola e famiglia alla corresponsabilità formativa, nella quale rientrano a pieno titolo i temi legati alla esafety. Allo scopo di mantenere viva l attenzione delle famiglie sui tali temi, verranno inoltre valorizzate le opportunità di incontro e formazione per le famiglie sui temi oggetto della Policy, offerte dal territorio, selezionando iniziative significative promosse da Enti e/o Associazioni di comprovata affidabilità. GESTIONE DELL INFRASTRUTTURA E DELLA STRUMENTAZIONE ICT DELLA SCUOLA L infrastruttura e la strumentazione ICT dell Istituto sono un patrimonio di tutti, esse vanno utilizzate nel rispetto delle norme contenute nel Regolamento per l utilizzo dei laboratori multimediali. I danni causati alle attrezzature saranno a carico di chiunque disattenda il suddetto Regolamento. L accesso ad infrastrutture e strumentazione ICT utilizzabili per la didattica è riservato agli insegnanti e agli alunni ed è limitato al perseguimento di scopi formativi. I docenti devono formare i propri alunni al rispetto del suddetto Regolamento, per gli aspetti di loro pertinenza. STRUMENTAZIONE PERSONALE Studenti Non è consentito agli alunni della scuola dell infanzia e primaria portare a scuola nessun tipo di strumentazione informatica, fatta eccezione per le macchine fotografiche prive di connessione dati, che potranno essere utilizzate durante le uscite didattiche. La scuola sconsiglia agli alunni della scuola secondaria di primo grado di portare il telefono mobile a scuola. Ciò è comunque consentito per motivi familiari e organizzativi. Coerentemente con quanto indicato dalla Direttiva Ministeriale n. 30 del 15 marzo 2007, gli studenti sono però 4

tenuti a tenere il telefono spento durante tutto il periodo di permanenza a scuola e in ogni ambiente. I telefoni verranno conservati nello zaino o in apposito contenitore chiuso, individuato e gestito dai docenti, che verrà trasportato a cura del docente in servizio ove la classe si sposti all interno della scuola per motivi didattici. In tal caso essi verranno depositati all inizio delle lezioni e riconsegnati al termine delle medesime a cura del docente in servizio. Non è consentito agli alunni della scuola secondaria portare nessun altro tipo di strumentazione informatica, fatta eccezione per le macchine fotografiche prive di connessione dati, che potranno essere utilizzate durante le uscite didattiche. In caso di violazione delle suddette disposizioni, sarà previsto il ritiro temporaneo dei dispositivi da parte del docente che rileva la violazione. Quest ultimo dovrà tempestivamente informare la famiglia dell accaduto (anche telefonicamente), annotare la violazione sul registro di classe e compilare una Scheda per la rilevazione di violazione delle disposizioni sulla strumentazione personale (di seguito allegata e disponibile nell area riservata del sito web istituzionale. Il modulo andrà consegnato negli uffici di segreteria per essere protocollato. Alla seconda infrazione la famiglia verrà convocata dal Dirigente Scolastico per un colloquio. Il telefono ritirato verrà riconsegnato allo studente al termine delle lezioni. Ai sensi della Direttiva Ministeriale n. 30 del 15 marzo 2007, con la condivisione della presente Policy, le famiglie si assumono l impegno di rispondere direttamente dell operato dei propri figli nel caso in cui, ad esempio, gli stessi arrechino danni ad altre persone a seguito di violazioni della presente policy. Docenti I docenti sono autorizzati ad utilizzare strumenti informatici personali in classe unicamente per fini didattici e professionali. In tal caso la responsabilità sulla conservazione e corretta gestione degli stessi è affidata unicamente al proprietario. Personale della scuola Tutto il personale scolastico è autorizzato ad utilizzare strumenti informatici personali laddove non stia assolvendo ad un ruolo didattico, a condizione che l utilizzo non intralci il normale svolgimento delle attività scolastiche, né distragga dal corretto svolgimento delle proprie mansioni. In tal caso la responsabilità sulla conservazione e corretta gestione degli stessi è affidata unicamente al proprietario. Nell invitare tutta la comunità scolastica (studenti, docenti, personale e famiglie) ad evitare la pubblicazione in rete di immagini e/o video ripresi all interno dell Istituto (fatta salva la pubblicazione da parte dei docenti in relazione a scopi didattici e/o professionali, previa informativa al Dirigente Scolastico), è bene ricordare che, secondo la normativa vigente, non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese e che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere in gravi violazioni, incorrendo in sanzioni disciplinari, pecuniarie ed eventuali reati. 5

PREVENZIONE, RILEVAZIONE E GESTIONE DEI CASI Prevenzione Per i ragazzi nativi digitali le interconnessioni tra vita e tecnologia sono la normalità. Essi, pur essendo spesso tecnicamente competenti, tendono a non cogliere le implicazioni dei loro comportamenti e tale fenomeno è tanto maggiore quanto è più forte il coinvolgimento emotivo nell utilizzo dei nuovi media. Ciò fa sì che alcuni rischi che fanno parte del mondo digitale possano non essere percepiti come tali ed è dunque compito degli adulti, famiglie ed insegnanti, affrontarli con l obiettivo di prevenirli. Tra i principali rischi, sia di carattere comportamentale che di matrice tecnica, ricordiamo: possibile esposizione a contenuti violenti e non adatti alla loro età; videogiochi diseducativi; pubblicità ingannevoli; accesso ad informazioni scorrette; virus informatici in grado di infettare computer e cellulari; possibili contatti con adulti che vogliono conoscere e avvicinare bambini/e o ragazzi/e (adescamento); rischio di molestie o maltrattamenti da coetanei (cyber-bullismo); scambio di materiale a sfondo sessuale (sexting); uso eccessivo di Internet/cellulare (dipendenza). L I.C. VIA TRIONFALE è da anni impegnato nell attivazione sin dalla prima infanzia di iniziative volte a promuovere la cultura dell inclusione, del rispetto dell altro/a e delle differenze, nonché dell utilizzo consapevole, positivo e responsabile delle Tecnologie della Società dell Informazione. A tal fine è responsabilità di ciascun docente cogliere ogni opportunità per riflettere insieme agli alunni sui rischi in oggetto, nonché monitorare costantemente le relazioni interne alla classe, onde individuare possibili situazioni di disagio ed intervenire tempestivamente, anche mediante il ricorso alle figure di sistema specializzate, per sostenere il singolo nelle situazioni di difficoltà personale e indirizzare il gruppo verso l instaurazione di un clima positivo, di reciproca accettazione e rispetto, nelle situazioni di difficoltà socio-relazionale. Tale percorso interno potrà essere ulteriormente rinforzato dalla partecipazione a progetti e/o iniziative esterne coerenti con i temi sopra menzionati, cui la scuola porrà particolare attenzione, selezionando iniziative significative promosse da Enti e/o Associazioni di comprovata affidabilità. Rilevazione Laddove il docente colga possibili situazioni di disagio connesse ad uno o più di uno tra i rischi elencati nel paragrafo Prevenzione, potrà chiedere il supporto della Funzione Strumentale Area 3, compilando la scheda di segnalazione (di seguito allegata e disponibile nell area riservata 6

del sito web istituzionale). La scheda di segnalazione potrà essere redatta dal docente sia sulla base di eventi osservati direttamente a scuola, sia su eventi particolari che gli sono stati confidati dall alunno o comunicati da terzi. Gestione dei casi A seguito della segnalazione, la Funzione Strumentale avrà cura di contattare il docente per un colloquio finalizzato a valutare la necessità di effettuare uno o più interventi di osservazione in classe e, successivamente, di pianificare adeguati interventi educativi e, ove necessario, di coinvolgere le famiglie per l attivazione di un percorso comune e condiviso di sostegno al disagio. Le azioni poste in essere dalla scuola saranno dirette non solo a supportare le vittime, le famiglie e tutti coloro che sono stati spettatori attivi o passivi di quanto avvenuto, ma anche a realizzare interventi educativi rispetto a quanti abbiano messo in atto comportamenti lesivi, ove si tratti di soggetti interni all Istituto. Nel casi di maggiore gravità si valuterà anche il coinvolgimento di attori esterni quali le forze dell ordine e i servizi sociali. 7

PROCEDURA OPERATIVA IN CASO DI VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI SULLA STRUMENTAZIONE PERSONALE 8

PROCEDURA OPERATIVA DI RILEVAZIONE E GESTIONE DEI CASI 9

SCHEDA DI SEGNALAZIONE ALUNNO: CLASSE: PLESSO: NOTIZIE SULLA STORIA SCOLASTICA PRECEDENTE: SEZIONE: ORDINE DI SCUOLA: RAPPORTI CON LA FAMIGLIA: PROBLEMI EVIDENZIATI OSSERVAZIONE DIRETTA EVENTO RIFERITO DESCRIZIONE Esposizione a contenuti violenti Uso di videogiochi diseducativi Accesso ed utilizzo di informazioni scorrette o pericolose Scoperta ed utilizzo di virus in grado di infettare computer Possibile adescamento Cyberbullismo (rischio di molestie o maltrattamenti da coetanei) Sexting (scambio di materiale a sfondo sessuale) Dipendenza da uso eccessivo Firme Docenti coinvolti 10

SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DI VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI SULLA STRUMENTAZIONE PERSONALE ALUNNO: CLASSE: PLESSO: DOCENTE/I COINVOLTI SEZIONE: ORDINE DI SCUOLA: DATA DELLA VIOLAZIONE DESCRIZIONE DEI FATTI Firme Docenti coinvolti Approvata dal Collegio dei Docenti il 21 marzo 2016, delibera n. 35 Adottata dal Consiglio d Istituto il 30 marzo 2016, delibera n. 23 IL Dirigente scolastico Dott.ssa Annunziata Marciano Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art. 3, comma 2, del D.Lgs. 39/93 11