COMUNICATO STAMPA ANNUARIO STATISTICO PIEMONTE IN CIFRE 2006 : QUALI I SETTORE CHIAVE NELLA REGIONE DI DOMANI?



Documenti analoghi
Approfondimenti: Provincia di Cuneo

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

Annuario Istat-Ice 2008


La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)

Presentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, ,3 83,1 77,7 27,6 16, anni anni anni.

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO

ANNUARIO STATISTICO REGIONALE 2010: TUTTI I DATI SU

INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Le imprese attive nel comune di Bologna dal 2008 al 2014

R e g i o n e L a z i

a cura del Centro Studi primo semestre 2013

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Il mercato del credito

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO

Documento di economia e finanza Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Fatti & Tendenze - Economia 3/2008 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2007

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano

L ISTRUZIONE UNIVERSITARIA NELLA PROVINCIA DI RIMINI

IL COMMERCIO CON L ESTERO DI APPARECCHI ELETTRICI

Executive Summary Rapporto 2013/2014

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita

NOTA STUDIO CONFESERCENTI

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

13. Consumi di energia elettrica

Il settore dell ICT in Lombardia

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

INDICE DELLE TAVOLE PRESENTI NEI FASCICOLI TERRITORIALI NOME CAPITOLO CODICE TAVOLA SOTTOCAPITOLO

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto

8. Dati finanziari e bancari

L economia della Lombardia

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena

Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Domanda e offerta di credito

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

SINTESI RAPPORTO ANNUALE INPS 2012

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna

Il valore dell export del comparto elettro-meccanico nelle regioni del Nord Italia Working paper

La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013

Fai la scuola giusta. Edizione 2013/2014. a cura del Centro Studi Confindustria Cuneo

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

I SERVIZI MANTENGONO IL TREND DI CRESCITA :+0,6% NEGATIVO L ANDAMENTO DELLE VENDITE AL DETTAGLIO:-1%

Comunicato stampa. Roma, 29 maggio Ufficio stampa tel

1. Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia : Chi siamo Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia detiene la rappresentanza, a

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

Note e commenti LE START UP NELLA CRISI

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità. Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci

8. Occupazione e forze di lavoro

Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007

Osservatorio sull Imprenditoria femminile in provincia di Cuneo 4 edizione. Lunedì 24 novembre 2008 ore 15.00

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

COMMERCIO CON L ESTERO

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA

APPALTI e CONCESSIONI

4 I LAUREATI E IL LAVORO

Export agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

COMUNICATO STAMPA N. 12 DEL 10 GIUGNO 2015

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011

Flussi Turistici in Piemonte 2015

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Quadro dei consumi energetici

13. Consumi di energia elettrica

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Figura Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014

La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi

Transcript:

COMUNICATO STAMPA ANNUARIO STATISTICO PIEMONTE IN CIFRE 2006 : QUALI I SETTORE CHIAVE NELLA REGIONE DI DOMANI? Illustrata la XIV edizione del volume realizzato da Unioncamere Piemonte, Regione e Istat: enti locali, opinion leader ed esponenti del sistema economico e socio-culturale si sono confrontati sul futuro dell economia piemontese È stata presentata oggi, mercoledì 19 luglio, presso il Centro Congressi Torino Incontra di via Nino Costa 8, la quattordicesima edizione dell Annuario Statistico Regionale Piemonte in cifre, frutto del lavoro congiunto di Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte e Istat nell ambito del Sistema statistico nazionale. L Annuario, come da tradizione, raccoglie le principali statistiche socio-economiche a livello regionale e provinciale, cercando di rispondere alla sempre crescente domanda di dati quantitativi, espressa in ogni campo di attività dell uomo. La pubblicazione si pone l obiettivo di far conoscere il territorio nel quale viviamo sotto diversi e complementari punti di vista, rappresentando la realtà che ci circonda a 360. Dopo i saluti del Direttore di Unioncamere Piemonte Massimo Deandreis, del Dirigente dell Istat Claudio Moriani e dell Assessore alla Programmazione e Statistica della Regione Piemonte Sergio Conti, è seguita la relazione di Roberto Strocco, Coordinatore Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte, su Il Piemonte: numeri e tendenze. Sono poi intervenuti sul tema Il Piemonte tra passato e futuro: quali i settore chiave nella regione di domani? il Presidente di Finpiemonte Mario Calderini, il Presidente dell Associazione Stampa Estera di Milano e corrispondente in Italia di Der Standard (Austria) Thesy Kness Bastaroli, il Rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo, il Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, e il Corrispondente in Italia de La Tribune (Francia) Frank Paul Weber. La tavola rotonda è stata moderata da Francesco Antonioli del Sole 24 Ore Nord Ovest. Ha concluso il programma Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte. La disponibilità di un sistema informativo statistico completo ed aggiornato - ha commentato la Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso - è la base per una adeguata gestione del territorio ed un elemento essenziale per una corretta programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche e delle risorse da destinare al soddisfacimento dei bisogni della collettività. Il processo di integrazione dell informazione statistica da fonti diverse, costituito dall Annuario Statistico piemontese, rappresenta un esempio positivo di attuazione di forme di decentramento, ed ha anticipato in qualche modo a livello locale la ormai annosa revisione del vigente decreto legislativo 322/89 (Norme sul Sistema statistico nazionale e sulla riorganizzazione dell Istituto Nazionale di Statistica), riforma da molti oramai considerata necessaria per dare maggior valore al 1

carattere pluralistico dell'ordinamento statistico italiano e per garantire che il processo di produzione e informazione statistica non viaggi in un unica direzione, ma offra un coinvolgimento ed un ritorno adeguato a tutti gli attori del sistema. Uno dei compiti istituzionali delle Camere di commercio italiane è quello di essere un punto di osservazione privilegiato dell economia locale. Con la convinzione che solo attraverso informazioni puntuali e precise si possono prendere decisioni politiche ed imprenditoriali efficienti, Unioncamere Piemonte ha pubblicato per la 14esima volta l edizione annuale di Piemonte in Cifre in collaborazione con Regione Piemonte e Istat, i principali interlocutori nella produzione statistica locale. Pur nella consapevolezza che l Annuario non offre soluzioni interpretative precostituite, ma solo un offerta ragionata di tabelle statistiche, il panorama che ne emerge è quello di un 2005 fra luci ed ombre: a fronte di un invecchiamento della popolazione, aumentano occupazione e imprese; un lieve incremento delle esportazioni si accompagna poi ad una lieve flessione nella spesa per R&S. Si ha comunque la sensazione che il 2006 con tutto ciò che finora ha prodotto, dal successo delle Olimpiadi al rilancio Fiat, rappresenti un punto di discontinuità positivo, in grado di creare nuovi ed importanti scenari di sviluppo futuro ha commentato il Direttore di Unioncamere Piemonte Massimo Deandreis, che ha sostituito il presidente Renato Viale impossibilitato a partecipare a causa di impegni imprevisti che lo tengono lontano da Torino. Il Presidente dell Istat Luigi Biggeri non ha potuto partecipare causa impegni sopravvenuti ed ha inviato il seguente messaggio: Il successo di questo Annuario dimostra il ruolo insostituibile della statistica ufficiale per comprendere le trasformazioni che attraversano la società. Al di là dell indubbia utilità dell opera nel soddisfare i nuovi bisogni informativi e del valido supporto alle decisioni pubbliche, essa è anche testimonianza della fruttuosa e proficua collaborazione tra Istat, Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte. L Annuario conferma, inoltre, il valore strategico di un informazione statistica con dettaglio territoriale sempre più ricco di dati e di analisi. Il Sistema statistico nazionale, di cui tutti i contributori di questo volume fanno parte, si rivela sempre più uno strumento per rispondere ai bisogni informativi legati al territorio e alle sue problematiche. Il punto di forza dell Annuario - ha osservato l Assessore alla Statistica della Regione Piemonte Sergio Conti - è costituito dal fatto che Unioncamere Piemonte e Regione hanno sviluppato nell ambito dei rispettivi campi di osservazione e di attività una produzione statistica per molti aspetti complementare, che integra e completa la consolidata informazione statistica fornita dall Istat. Da questo punto di vista l Ente regionale può mettere a disposizione le basi dati contenute nel proprio sistema informativo, che supporta l attività degli uffici nei numerosi settori di competenza regionale esclusiva o concorrente, quali ad esempio la sanità, l assistenza, il turismo, la formazione professionale, l ambiente, la demografia. Il sistema informativo regionale oggi è per la quasi totalità informatizzato ed integrato nella Rete unitaria della pubblica amministrazione regionale. Molti dati gestionali di origine amministrativa presentano tra l altro, rispetto alle rilevazioni statistiche tradizionali, il vantaggio di un aggiornamento potenzialmente continuo e di un costo di estrazione minimo. 2

POPOLAZIONE La popolazione complessiva residente in Piemonte è in aumento e conta, a dicembre 2005, circa 4.341.000 unità, registrando livelli che non si raggiungevano dal 1991. L aumento rispetto all anno precedente è di circa 11mila persone, ed è determinato prevalentemente dal saldo migratorio estero. Il saldo naturale (nascite meno morti) della popolazione piemontese permane negativo, con le morti superiori alle nascite in tutte le province, con picchi più elevati per Alessandria, Torino, Cuneo ed Asti. I permessi di soggiorno in Piemonte sono aumentati, rispetto al 2004, di circa 14mila unità e risultano così distribuiti nelle province: PROVINCE PERMESSI DI SOGGIORNO 2005 Alessandria 17.469 Asti 9.992 Biella 5.952 Cuneo 23.739 Novara 13.190 Torino 100.668 Verbano Cusio Ossola 4.977 Vercelli 5.529 PIEMONTE 181.516 MERCATO DEL LAVORO I dati 2005 delle rilevazioni delle Forze di lavoro Istat segnalano un significativo miglioramento della situazione in provincia di Torino, su cui ha inciso certamente il cosiddetto "effetto Olimpiadi". L occupazione in Piemonte aumenta di 33mila unità, concentrate nel capoluogo regionale e prevalentemente riconducibili alle attività terziarie, mentre nel settore secondario si registra una stagnazione della domanda di lavoro, con un cedimento nel comparto del tessile e abbigliamento. I dati territoriali evidenziano i cambiamenti conseguenti alla crisi industriale e ai grandi interventi infrastrutturali realizzati: se all'inizio del 2000 eccelleva la provincia di Biella e Torino appariva in difficoltà, nel 2005 il capoluogo regionale recupera il suo ruolo centrale, mentre Biella è diventata l'area con maggiori difficoltà di inserimento al lavoro, ed è la provincia di Cuneo a segnare la migliore performance, con un tasso di disoccupazione al 3,2%, contro una media regionale del 4,7%. Si riduce il divario che ancora separa il Piemonte dalla media del nord Italia, dove il livello di disoccupazione si attesta al 4,2%, mentre il dato piemontese resta ben al di sotto di quello nazionale (7,7%). La crisi industriale è leggibile nel massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali: la cassa integrazione concessa in Piemonte nel settore meccanico copre da sola il 30% dell'intero monte ore nazionale. In complesso, l Inps ha autorizzato in Piemonte quasi 47 milioni di ore di integrazione salariale, con un aumento del 10,6% rispetto al 2004, che interessa principalmente le industrie metalmeccaniche, tessili e della chimica-gomma. In espansione anche il numero di iscrizioni nelle liste di mobilità, che sono state 17.500 circa nel corso del 2005, legate in misura crescente a cessazioni di attività aziendale e ai licenziamenti effettuati dal sistema delle piccole imprese. Si accentua il disagio giovanile per la marcata precarietà del lavoro (circa il 90% delle assunzioni di soggetti con meno di 25 anni è a tempo determinato), mentre cresce la presenza di lavoratori stranieri, specie dei cittadini dell'europa dell'est, per la forte domanda di manodopera extracomunitaria nel campo dell'assistenza, nelle attività agricole e nell edilizia. ISTRUZIONE Dai dati del 2004 emerge una sostanziale stabilità del sistema scolastico piemontese. Se l incidenza degli allievi stranieri sul totale degli alunni piemontesi risulta in crescita solo dell 1% rispetto all anno precedente, nel complesso gli studenti stranieri sono il 50% in più di quanti erano nel 2003, e negli ultimi quattro anni questo dato è praticamente triplicato. 3

Nell anno scolastico 2004-2005 il Piemonte conta 489.177 iscritti nelle scuole statali, con un incremento dell 1% rispetto all anno precedente, mentre gli iscritti nelle scuole non statali sono stati 66.210, in aumento circa il 2%. Dai dati sugli indirizzi scolastici delle scuole superiori emerge che il 38% degli alunni frequenta istituti tecnici, il 22% scuole professionali e un altro 22% licei scientifici, mentre il restante 18% è equamente distribuito tra i licei umanistici di vario indirizzo. Gli insegnanti risultano in aumento dell 1% rispetto all anno precedente e sono così distribuiti: il 35% insegna nelle scuole primarie, il 31% nelle scuole secondarie di secondo grado, il 23% nelle scuole secondarie di primo grado e l 11% nella scuola d infanzia. Per quanto riguarda l Università, nell'anno accademico 2004-2005 gli iscritti ai tre Atenei piemontesi sono 98.005, 1.734 in più rispetto all'anno precedente (+1,8%). INDICATORI ECONOMICI Nel 2004 si è registrata una ripresa a livello nazionale del Prodotto interno lordo rispetto al 2003: +1,2% (variazione a prezzi costanti) a livello nazionale e +1,1% per il Piemonte. Il Pil piemontese nel 2004 ha raggiunto i 113.347,3 milioni di euro, mantenendo una quota pressoché stabile rispetto al valore nazionale (8,4%). Dal confronto con le altre regioni, effettuato considerando il Pil per unità di lavoro, emerge che il Piemonte, con 57.333 euro per unità di lavoro, supera sia il dato italiano (55.315 euro), sia quello registrato da Veneto (54.801 euro) ed Emilia Romagna (57.213 euro), posizionandosi dopo la Lombardia (60.145 euro). Dal punto di vista settoriale, sono i servizi a creare oltre il 67% del valore aggiunto regionale; l industria contribuisce con una quota del 26% e le costruzioni con il 5%, mentre è pari al 2% il contributo dell agricoltura. INTERSCAMBIO COMMERCIALE Nel 2005 il Piemonte ha esportato merci per 31,8 miliardi di euro, valore superiore (+1,6%) rispetto a quello registrato nel 2004. La dinamica piemontese, sebbene positiva, è stata meno intensa di quella nazionale (+4,0%) e di quella delle principali regioni esportatrici italiane. L incremento delle vendite oltre confine è stato sostenuto in particolar modo dalle performance positiva di alcuni settori. Il comparto dei metalli si è sviluppato del 7,0%, la gomma-plastica e la chimica hanno registrato crescite rispettivamente del 5% e 2,7%, mentre il settore alimentare ha incrementato le esportazioni di 2 punti percentuale. Anche per i mezzi di trasporto si rileva un risultato positivo (+0,9%), sostenuto specialmente dai prodotti della componentistica autoveicolare (+6,1%), mentre risultano ancora in calo le vendite oltre confine del settore tessile (-1,8%). Composizione export piemontese Anno 2005 Alimentare Altre esportazioni 7,7% 10,7% Tessile e abbigliamento 8,9% Mezzi di trasporto 24,9% Chimica 6,6% Gomma e plastica 6,2% Macchine elettriche 6,8% Metalli, prodotti in metallo 8,2% Meccanica 20,2% 4

Guardando ai mercati di sbocco si evidenzia uno sviluppo maggiore delle esportazioni sul territorio europeo: le merci piemontesi che vengono acquistate dai Paesi Ue sono infatti cresciute dell 1,9%, mentre quelle dirette ai mercati extra-ue hanno registrato un aumento dell 1,1%. In Europa si distinguono le ottime performance verso la Germania (+3.9%) e la Spagna (+4.4%), mentre appare negativo il dato relativo al Regno Unito (-3,0%). Tra i Paesi extra-ue si registra una sostanziale stabilità del mercato statunitense (-0,4%), una perdita in Giappone (-1,6%) e in Turchia (-5,6%) e una crescita sul mercato cinese (+1.0%) e su quello indiano (+24.0%). A livello provinciale Torino genera oltre il 49% delle esportazioni totali e manifesta una leggera flessione (-0,8%) rispetto alla performance realizzata nel 2004. Cuneo è la seconda provincia per valore esportato, con una quota del 16% sul totale regionale e una crescita annua del 3%, mentre Novara si colloca al terzo posto con l 11% delle esportazioni ed un incremento annuo del 9,5%. ANAGRAFE DELLE IMPRESE A fine 2005 le imprese registrate in Piemonte hanno raggiunto 464.917 unità. Si contano, inoltre, 33.417 iscrizioni a fronte di 29.218 cessazioni, con un saldo conseguentemente positivo per 4.199 unità. Il tasso di crescita nel 2005 è stato pari a +0,91%, con una leggerissima flessione rispetto all anno 2004, quando tale variazione si era attestata sul +0,97%. Il settore del commercio continua ad essere il più numeroso con oltre 112mila imprese, circa un quarto del totale, seguito da quello dei servizi alle imprese (88mila), dell agricoltura (71mila) e delle costruzioni (68mila). Nell ambito dell analisi della dinamica settoriale si nota inequivocabilmente l effetto dei Giochi olimpici: mentre il settore manifatturiero denuncia ancora delle difficoltà (-0,02%) che interessano quasi tutti i sottocomparti con l esclusione del settore alimentare (+2,8%), si registrano ottime performance in termini di tasso di crescita per le imprese di costruzioni (+4,1%), alberghi e ristoranti (4,1%), attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca (+3,2%) e trasporti (+1,3%). Sul fronte della forma giuridica, continua l aumento, in termini assoluti e percentuali, delle imprese che scelgono la forma delle società di capitale: 57.632 (al 31.12.2005), cresciute nell anno ad un ritmo del 2,5%. In evoluzione anche le società di persone (+0,82%) e le ditte individuali (+0,65%); perdono, invece, posizioni le imprese nate sotto altre forme giuridiche (-0,65%). CREDITO A fine 2005 in Piemonte sono presenti 30 istituti bancari per un numero complessivo di 2.558 sportelli. La rete distributiva si è leggermente sviluppata rispetto al 2004, quando il numero di sportelli presenti sul territorio era pari a 2.541 (+0,7%). La dinamica degli impieghi appare positiva. Sulla base dei dati della Banca d Italia, a fine dicembre 2005 gli impieghi in Piemonte ammontano infatti a 89.774 milioni di euro contro gli 86.543 del dicembre 2004. L incremento complessivo è stato del 3,7%, frutto di andamenti differenziati a livello settoriale: i prestiti all industria manifatturiera hanno manifestato un decremento, mentre, a causa della congiuntura positiva vissuta dal settore, sono aumentati quelli alle imprese edili. I finanziamenti oltre il breve termine si sono dimostrati in crescita e appaiono destinati per il 32% all acquisto di immobili, per il 17% alle costruzioni, per il 12% alle macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari, e per il restante 39% ad altre destinazioni. Anche la raccolta bancaria ha realizzato una dinamica espansiva: i depositi bancari piemontesi a fine 2005 totalizzano 52.752 milioni di euro contro i 48.752 del 2004. Torino, 19 luglio 2006 Per ulteriori informazioni: Annalisa D Errico, Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Unioncamere Piemonte tel. 011 5669270, e-mail ufficio.stampa@pie.camcom.it 5