Nuove opportunità di crescita per gli spin off della ricerca Perugia, 12/12/2014 Prof. L. Nadotti
La ricerca e l innovazione L innovazione è una necessità fisiologica di un sistema economico moderno e nasce dal bisogno di accrescere il più possibile la sua produttività. I principali ostacoli per le imprese che intendono realizzare un progetto innovativo sono: Difficoltà di presentare e comunicare correttamente i propri progetti Difficoltà nel reperire i capitali necessari per realizzarli Le giovani imprese ad alta tecnologia (New Technology-Based Firms, NTBF) sono il veicolo principale con cui innovazioni tecnologiche trovano sbocco e applicazione nelle attività produttive. ECONOMIA DELLA CONOSCENZA
Esistono diversi modi per realizzare il trasferimento dei risultati della ricerca. Gli spin off rappresentano uno di questi modi Ricerca codificabile Brevetto Ricerca non codificabile Spin off Ricerca codificabile e non codificabile Rapporti contrattuali con imprese già esistenti
Spin-off accademici o della ricerca: una definizione Imprese promosse da personale dell università o di altri centri di ricerca pubblici aventi come scopo l utilizzazione imprenditoriale, in contesti innovativi, dei risultati della ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi Chi crea la nuova impresa è un membro dello staff universitario L idea deve essere frutto di una ricerca universitaria
La ricerca e l innovazione nelle imprese Startup accademica (o della ricerca pubblica, Academmic StartUp, ASU) 4 elementi distintivi: Caratteristiche dei fondatori: livello di istruzione superiore e minore esperienza industry-specific sul piano gestionale, manageriale e di leadership. Funding gap: la presenza di un organizzazione madre non sembra ridurre le esigenze finanziarie iniziali. Knowledge gap: le ASU destinano più risorse interne allo sviluppo delle proprie competenze tecnologiche; dispongono di forza lavoro più qualificata; sviluppano con maggiore frequenza alleanze e convenzioni tecnologiche con gli enti pubblici di ricerca e sono spesso coinvolte in progetti di ricerca internazionali. Performance: le ASU raggiungono risultati leggermente superiori rispetto a quelli delle altre NTFB, pur crescendo meno rapidamente. SPIN-OFF DELLA RICERCA
La ricerca e l innovazione nelle imprese Fonte: X Rapporto Netval sulla Valorizzazione della Ricerca Pubblica Italiana.
La ricerca e l innovazione nelle imprese Fonte: X Rapporto Netval sulla Valorizzazione della Ricerca Pubblica Italiana.
La ricerca e l innovazione nelle imprese Fonte: X Rapporto Netval sulla Valorizzazione della Ricerca Pubblica Italiana. Fonte: X Rapporto Netval sulla Valorizzazione della Ricerca Pubblica Italiana.
I servizi di incubazione L Università offre una serie di servizi di supporto alla fase di start-up Formazione Assistenza al business planning Attività di networking Utilizzo, mediante la stipula di opportuna convenzione, delle strutture e delle attrezzature dell Ateneo Assistenza alla ricerca di finanziamenti Trascorsi tre anni dalla costituzione dello spin-off termina il periodo di incubazione
Criticità delle Start Up tecnologiche Economico- finanziarie Assenza di un track record consolidato e scarsa capacità di autofinanziamento; Difficoltà ed onerosità per i potenziali finanziatori di effettuare valutazioni tecnicoscientifiche relative al progetto innovativo ed elevato rischio tecnologico; Assenza di garanzie reali a fronte di importanti patrimoni intangibili, difficilmente quantificabili. n n n Gestionali e commerciali Difficoltà ad acquisire un posizionamento competitivo nel mercato di sbocco; Scarsa attitudine all imprenditorialità; Tassi di crescita insufficienti;
Gli strumenti operativi finalizzati a favorire l avvio di imprese spin-off screening mentoring monitoring L università seleziona i progetti di impresa e ne certifica la qualità della ricerca L Università affianca i potenziali imprenditori nella fase di formalizzazione del progetto e di costituzione dell impresa L Università segue da vicino le prime fasi di vita dell impresa e interviene, nel rispetto del mercato, per agevolarne lo sviluppo
Il mercato italiano del capitale di rischio per le startup (1/5) In Italia, il mercato del capitale di rischio per le startup innovative è caratterizzato da notevoli e generalizzate difficoltà, per due ragioni principali: Quadro normativo non attraente Tendenze congiunturali dell economia. Fonte: AIFI PricewaterhouseCoopers, dati al I semestre 2013
Il mercato italiano del capitale di rischio per le startup (2/5) Fonte: AIFI PricewaterhouseCoopers, dati al I semestre 2013
Il mercato italiano del capitale di rischio per le startup (3/5) Fonte: AIFI PricewaterhouseCoopers, dati al I semestre 2013
Il mercato italiano del capitale di rischio per le startup (4/5) Fonte: AIFI PricewaterhouseCoopers, dati al I semestre 2013
Il mercato italiano del capitale di rischio per le startup (5/5) Fonte: AIFI PricewaterhouseCoopers, dati al I semestre 2013
Gli incentivi per le startup innovative e la recente normativa Gli strumenti operativi a disposizione dei policy maker sono riconducibili a tre categorie: INTERVENTI NORMATIVI AIUTI INDIRETTI AIUTI DIRETTI L efficacia degli interventi pubblici e la valutazione riferita al raggiungimento degli obiettivi dichiarati attraverso il sostegno pubblico dell innovazione è valutabile solo ex post: i fattori che possono determinare l insuccesso di un intervento politico possono dipendere da carenze a livello di progettazione e di applicazione degli incentivi, ma anche da problemi strutturali, quali il verificarsi del c.d. effetto spiazzamento. Nel complesso, si può affermare che le politiche incentivanti generano effetti limitati o irrilevanti tanto meno selettivi sono gli interventi previsti, anche se occorre considerare la coerenza complessiva dei provvedimenti stessi rispetto agli obiettivi generali di politica industriale.
Gli incentivi per le startup innovative e la recente normativa In Italia, la natura degli interventi pubblici in questa materia è spesso apparsa contraddittoria e orientata al simultaneo raggiungimento di obiettivi tra loro contrastanti. Gli strumenti pubblici di supporto alla creazione di startup innovative sono interventi di policy introdotti in tempi relativamente recenti nel sistema italiano, che hanno registrato un peso crescente delle misure a favore degli investimenti innovativi rispetto agli incentivi all investimento tout court. Con l elaborazione di Horizon 2020 Italy, si è cercato di porre le basi per la messa a punto di un piano nazionale di ricerca e innovazione, adottando un approccio strategico al tema dell innovazione basato su una diagnosi delle criticità del Paese nel contesto competitivo contemporaneo. In tale quadro strategico si colloca una serie di interventi a sostegno della creazione di startup innovative: in particolare, il D.L. 179/2012 (Decreto Crescita Bis), convertito in L. 221/2012, artt. 25-32. Altri interventi importanti: Avviso Startup, n. 436/2013 (per le Regioni Convergenza, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e Avviso per fabbisogno di innovazione della PA (DD. 437/2013).
L impalcatura deldecreto Crescita Bis 1. Definizioni: Startup innovativa Startup a vocazione sociale Incubatore certificato E una società di capitali non quotata, in possesso dei seguenti requisiti: Operativa da meno di 4 anni Sede principale in Italia Meno di 5 milioni di euro di fatturato Non distribuisce utili L innovazione tecnologica è il business esclusivo o prevalente Non costituita da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione azienda/ramo d azienda; Soddisfa almeno uno dei tre ulteriori requisiti: Almeno il 15% delle spese in attività di R&S Team composto o almeno per 1/3 da dottorandi o dottori di ricerca o da personale che ha svolto attività di ricerca per almeno 3 anni, oppure almeno per 2/3 da detentori di laurea magistrale Proprietaria, depositaria o licenziataria di un brevetto, una privativa industriale o un software originario registrato c/o SIAE. Stessi requisiti, ma opera in alcuni settori specifici che la legge italiana considera di particolare valore sociale. Società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che offre servizi per sostenere la nascita e lo sviluppo di startup innovative. E richiesto il possesso di alcuni requisiti qualificanti.
L impalcatura del Decreto Crescita Bis 2. Semplificazioni: Le startup e gli incubatori certificati devono registrarsi in una sezione speciale del Registro delle Imprese, pubblica e accessibile online, creata ad hoc presso le Camere di Commercio (http://startup.registroimprese.it/) Le semplificazioni riguardano: Abbattimento degli oneri per l avvio di impresa Disapplicazione delle regole sulle società di comodo e sulle società non operative in perdita sistematica Differimento degli obblighi di ricapitalizzazione Assoggettamento a procedura liquidatoria semplificata.
L impalcatura del Decreto Crescita Bis 3. Disciplina del lavoro: La startup può assumere personale con contratti a tempo determinato, della durata minima di 6 mesi e massima di 36 mesi; dopo 36 mesi, il contratto potrà essere rinnovato una sola volta, per massimo ulteriori 12 mesi, dopodichè il rapporto potrà proseguire solo in forma di contratto a tempo indeterminato. Fatto salvo un minimo tabellare, è lasciato alle parti stabilire quale parte della remunerazione sia fissa (non inferiore al minimo tabellare) e quale variabile. La startup può remunerare i propri collaboratori con stock option, attraverso il work for equity. Defiscalizzazione piena per remunerazione in questa forma. Credito d imposta pari al 35% del costo aziendale per l assunzione di personale altamente qualificato, con limite massimo di 200.000 euro/anno.
L impalcatura del Decreto Crescita Bis 4. Agevolazioni al credito e agli investimenti: Chi investe in startup innovative beneficia delle seguenti agevolazioni fiscali: I soggetti passivi dell imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) possono detrarre dall imposta lorda un importo pari al 19% dei conferimenti in denaro, per importo non superiore a 500.000 euro in ciascun periodo d imposta; I soggetti passivi dell imposta sui redditi delle società (Ires) possono dedurre dal proprio reddito un importo pari al 20% dei conferimenti in denaro, per importo non superiore a 1.800.000 euro in ciascun periodo d imposta. I benefici aumentano per investimenti in imprese startup a vocazione sociale e che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad elevato valore tecnologico in ambito energetico. Introduzione dell equity crowdfunding e accesso semplificato, gratuito e diretto all intervento del Fondo di Garanzia per le PMI.
L impalcatura del Decreto Crescita Bis 5. Internazionalizzazione e monitoraggio: Sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione delle startup da parte dell Agenzia ICE. Valutazione e monitoraggio delle politiche (ISTAT e Ministero dello Sviluppo economico).
Contamination Lab Accordo Italia/Israele in ambito startup Cleanstart Destinazione Italia The Italian Startup Ecosystem: Who s Who Bando Startup MIUR di marzo 2013 per la creazione nelle Regioni Convergenza di luoghi di contaminazione (CLab) tra studenti di discipline diverse per lo sviluppo di progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale. Del 25 ottobre 2012, per la condivisione di esperienze tra imprese attive sul fronte dell innovazione nei due paesi. Carta dei servizi con tariffe agevolate destinata a startup attive nei settori industriali delle energie rinnovabili, dell efficienze energetica e della mobilità sostenibile. Costituzione di un Fondo dei Fondi dedicato al coinvestimento in fondi di venture capital che supportano operazioni di investimento in startup realizzate da angel investor, incubatori e acceleratori d impresa, attivabile solo se una parte delle risorse private è di origine straniera; creazione di un Visto Startup. Rapporto elaborato da Italia Startup e dal Politecnico di Milano, in collaborazione con SMAU e MISE, per promuovere la visibilità sul piano internazionale delle startup italiane.
Riepilogo sulle società iscritte alla sezione delle start-up innovative Regione ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA-ROMAGNA FRIULI-VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO ITALIA Numero società 42 15 69 160 299 84 261 44 605 121 13 198 118 87 108 193 119 31 10 218 2795 Fonte: startup.registroimprese.it, dati a ottobre 2014. Riepilogo sulle start-up innovative Aggiornamento al 27 ottobre 2014 Fonte:InfoCamere
AGRICOLTURA/ PESCA, 11, NON CLASSIFICATE, 0,39% 23, 0,82% Settori COMMERCIO, INDUSTRIA/ 104, 3,72% TURISMO, 11, 0,39% ARTIGIANATO, 503, 18,00% TURISMO SERVIZI SERVIZI, 2143, 76,67% INDUSTRIA/ARTIGIANATO COMMERCIO AGRICOLTURA/PESCA NON CLASSIFICATE Fonte: Elaborazioni su dati startup.registroimprese.it ottobre 2014.
VENETO VALLE D'AOSTA UMBRIA TRENTINO-ALTO ADIGE TOSCANA SICILIA SARDEGNA PUGLIA PIEMONTE MOLISE MARCHE LOMBARDIA LIGURIA LAZIO FRIULI-VENEZIA GIULIA EMILIA-ROMAGNA CAMPANIA CALABRIA BASILICATA ABRUZZO 10 31 13 44 15 42 119 108 87 118 121 84 69 218 193 198 160 261 299 605 0 100 200 300 400 500 600 700
Riepilogo sulle società iscritte alla sezione degli incubatori certificati Regione Numero società EMILIA-ROMAGNA 3 FRIULI-VENEZIA GIULIA 3 LAZIO 2 LOMBARDIA 8 MARCHE 3 PIEMONTE 2 SARDEGNA 2 SICILIA 1 TOSCANA 2 TRENTINO-ALTO ADIGE 2 VENETO 3 ITALIA 31 Riepilogo sulle start-up innovative Fonte: startup.registroimprese.it, dati a otttobre 2014. Aggiornamento al27 ottobre 2014
La distribuzione delle start up innovative per provincia in Umbria Prov. di Terni, 14, 45% Prov. di Perugia, 17, 55% Prov. di Perugia Prov. di Terni
La distribuzione delle start up innovative per settore di attività economica in Umbria INDUSTRIA/ ARTIGIANATO, 9, 29% SERVIZI, 22, 71% SERVIZI INDUSTRIA/ ARTIGIANATO