Tutorial: Come fotografare la via lattea Chi mi segue da tempo saprà certamente che durante i miei viaggi e le mie escursioni ho dedicato molto tempo nella fotografia di paesaggio e sempre più spesso dedico una particolare attenzione ai paesaggi notturni e alla via lattea.. Questo tipo di fotografia secondo me, crea un forte legame con la maestosità del cielo che ci circonda... essere al buio, di notte, a scrutare la volta celeste mi fa sempre pensare e viaggiare con la mente.. cosa che, purtroppo, ultimamente facciamo sempre meno per via dei nostri ritmi e del nostro stile di vita.. ma senza entrare troppo nel poetico, cerchiamo di rimanere coi piedi per terra e vediamo come poter fotografare la via lattea.. Osservare la Via Lattea Chiaramente tutte queste considerazioni sono in linea teorica e non tengono conto di fattori come, ad esempio, l inquinamento luminoso artificiale o della luna.. La via lattea si può trovare identificando il triangolo di stelle: Vega: nella costellazione della Lyra; Deneb: nella costellazione del Cigno; Altair: nella costellazione dell Aquila;
Alle nostre latitudini queste stelle sono osservabili d estate in direzione SUD poco sopra l orizzonte.. queste denotano la parte più luminosa della via lattea, che poi si estende per tutta la volta celeste da SUD a NORD Prima di andare avanti vorrei solo fare una piccola precisazione. Nelle fotografia la via lattea viene spesso ripresa a forma di arco, ma è solo l effetto dato dalla proiezione della panoramica su un immagine piatta.. nella realtà l arco è bello dritto sopra la testa.. Non è sempre facile vedere la Via Lattea. Di solito, le luci artificiali di case e lampioni (il famoso e famigerato inquinamento luminoso) sono troppo luminose per permettere di vedere il debole bagliore della Via Lattea ad occhio nudo. Tuttavia, utilizzando la capacità di raccolta della luce delle reflex digitali più recenti, la Via Lattea di solito può essere catturata in una foto con una luminosità pari a quella che potremmo osservare, ad occhio nudo, se nessuna luce fosse accesa intorno a noi in un raggio di parecchi chilometri. In ogni caso, per massimizzare la visibilità della via lattea, ricordatevi di attendere che il cielo sia totalmente scuro (sole tramontato da parecchio) e cercate di allontanarvi il più possibile dalla città e delle sue luci.
La via lattea inoltre non è però osservabile durante tutto l anno.. anzi, il periodo migliore sono i mesi estivi, perché d inverno il sole è nel sagittario e ne oscura la vista.. Grosso modo gli orari in cui la via lattea è maggiormente visibile sono questi. : Da Marzo a Maggio la via lattea è visibile poco prima dell alba; Da Giugno ad Agosto è visibile nelle ore centrali della notte; Da Settembre ad Ottobre è visibile nelle ore subito successive al tramonto; Fotografare la via lattea Ora che abbiamo capito come localizzare la via lattea iniziamo vedere come fotografarla... Purtroppo in questo genere di fotografia la bravura del fotografo conta fino a un certo punto, perché deve fare i conti con i limiti oggettivi dell attrezzatura.. Infatti in quasi totale assenza di luce avere un attrezzatura adeguata diventa condizione necessaria, ma non sufficiente per questo tipo di immagini..
Vediamo cosa è necessario avere: Un corpo macchina con delle ottime prestazioni alle alte sensibilità (diciamo intorno a ISO3200); Un obiettivo grandangolare spinto con apertura massima di almeno ƒ/2.8 e prestazioni adeguate (buona nitidezza a tutta apertura con messa a fuoco a infinito e aberrazione di coma ridotta); Un treppiede stabile; Molta pazienza. Nel mio caso io utilizzo una Canon Eos 1D Mark IV e come ottica il Canon EF 16-35 mm 2.8 e treppiede Manfrotto 190xprob la testa a tre movimenti 804rc2. Iniziamo Per quanto riguarda l esposizione una buona partenza è ISO3200, ƒ/2.8, 30. Sicuramente garantisce una buona resa delle zone del cielo, ma bisogna però stare attenti che, con corpi macchina ad elevata risoluzione (>20 MegaPixel), le stelle potrebbero risultare mosse. In realtà la nitidezza delle stelle dipende anche dalla focale dell obiettivo. Per facilitarci le cose conviene utilizzare la regola empirica per prevedere il risultato. Cioè la regola del 600. Ovvero prendiamo 600 e dividiamolo per la focale in mm, otterremo così il massimo tempo, in secondi, utilizzabile (ad esempio a 20mm, 600/20=30s). Apertura del diaframma f/2.8. Normalmente vi consiglio di utilizzare un apertura ampia inoltre che permette di far entrare maggiore luce e quindi maggiore lucentezza della via lattea. In parole povere, la soluzione migliore è usare più basso f-stop che avete a disposizione sul vostro obiettivo. Il problema con l utilizzo di un basso valore di apertura è quando nella scena inseriamo degli elementi presenti sulla terra e non solo nel cielo, come per esempio una casa o un albero. Se focalizziamo sulle stelle (infinito) l oggetto sulla terra risulterà sempre sfocato. Per risolvere il problema dovremmo usare un f-stop più alto (come ad esempio f/16) ma questo toglierebbe troppa luce alla scena, rendendo di fatto impossibile la fotografia stessa. La soluzione più semplice è quella di fare due foto e poi lavorarle in post produzione: la prima focalizzata all infinito e la seconda focalizzata sull oggetto vicino a noi. Ovviamente dovremo fare attenzione che sia gli f-stop sia il tempo di scatto rimangano invariati, pena la differenza di lucentezza tra i due scatti. Quindi, una volta tornati a casa, sarà necessario sedersi al computer per unire le due immagini
Per la composizione bisogna prendere in serie considerazione il dover ricorrere a delle panoramiche spinte a più livelli di altezza.. questo permetterà di includere nell immagine sia il primo piano che il cielo stellato, rendendo ancora più interessante l immagine finale.. Per quanto riguarda lo scatto in se non c è molto da dire, se non di mettere a fuoco manualmente a infinito e verificare bene che le stelle siano a fuoco con una foto di prova (alcuni obiettivi zoom autofocus focheggiano a infinito prima del fine corsa della ghiera).. va da se che valgono le regole dettate dal buon senso e valide anche in altri ambiti fotografici, tipo l utilizzo di un cavo di scatto remoto per ridurre le vibrazioni della macchina allo scatto etc.. Usate alti iso ISO 3200. In genere bisognerebbe mantenere gli ISO più bassi possibile per evitare che le foto di diventino granuloso, piene di rumore. Tuttavia, molti tipi di fotografia notturna richiedono valori di ISO elevati, come il caso della foto della via lattea. Se avete una macchina fotografica full frame abbastanza recente, è probabile che vi sarà possibile usare un ISO alto come 3200 senza visualizzare un rumore apprezzabile. Nel caso di macchine più datate o con un sensore più piccolo, dovrete necessariamente aspettarvi un poco di rumore nell immagine finale. Ricordatevi inoltre di attivare l impostazione per la riduzione del rumore dovuto a lunghe esposizioni: questa opzione è presente nel menu interno della macchina fotografica. Questa opzione compensa il rumore causato dal surriscaldamento del sensore, surriscaldamento legato al periodo temporale molto lungo durante il quale il sensore è colpito dalla luce.
Come mettere a fuoco per la fotografia notturna Tutti i sistemi di autofocus richiedono una certa quantità di contrasto al fine di trovare una corretta messa a fuoco. Durante le riprese notturne, raramente vi è sufficiente luce esterna perché l autofocus funzioni correttamente. Il modo migliore per risolvere questo problema è quello di guardarsi intorno alla ricerca di un lampione o di un altra fonte luminosa posta alla stessa distanza del punto che desiderate mettere a fuoco. Messo a fuoco in quel punto tramite la messa a fuoco automatica, passate in modalità manuale. A questo punto potete costruire la vostra scena finale. Un altra soluzione è quella di usare un puntatore laser o una torcia per illuminare il soggetto in modo da permettere alla messa a fuoco automatica di lavorare. Se state fotografando delle stelle e non dovete preoccuparvi di inglobare nella scena oggetti presenti vicino a voi, dovete focalizzare all infinito. Normalmente sugli obiettivi è riportato, con il simbolo di infinito, la posizione esatta che dovete usare. Nel caso non fosse presente, arrivate a fine corsa e tornate leggermente indietro: in questo modo dovreste essere nella giusta posizione di Riassumendo, la via lattea può essere fotografata usando un po di attenzione e soprattutto senza spendere cifre esorbitanti in apparecchiatura: una macchina reflex, un obiettivo grandangolare, un
buon treppiedi e ovviamente una situazione meteorologica favorevole (cielo limpido ed assenza di foschia) sono le sole cose di cui dovreste preoccuparvi