Ambulanze - 144. Sono state definite 3 categorie d incidente: Eventi occorsi nel 2007 4



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Dispositivo di intervento sanitario in caso di incidente maggiore L organizzazione del dispositivo in caso di Incidente Maggiore ha avuto inizio nel 1995 quando venne stipulata una convenzione tra lo Stato del Canton Ticino e la Federazione Cantonale Ticinese dei Servizi Autoambulanze. Questo si rese necessario per meglio coordinare le forze sanitarie in eventi che comportano un numero importante di persone coinvolte e difficilmente gestibile da singoli servizi che operano a livello regionale. Sono state definite 3 categorie d incidente: SSC Catastrofe più di 100 feriti DIM Incidente maggiore tra 10 e 100 feriti Servizi Ambulanze Incidente individuale tra 1 e 10 feriti Nel corso degli ultimi dieci anni, anche sulla base delle esperienze maturate, sono stati apportati costanti miglioramenti per aumentare l efficacia in questa tipologia di interventi. Eventi occorsi nel 2007 1 2 4 3 5 1. Mendrisio, esplosione in industria, marzo 2. Lugano, allarme bomba, aprile 3. Airolo, incidente stradale, agosto 4. Biasca, evento con sostanze pericolose, settembre 5. Taverne, incendio in zona industriale, settembre Foto: Rescue Media (www.rescuemedia.ch) 46

Modularità dell allarme POLIZIA 117 POMPIERI 118 La gestione delle chiamate è di competenza della centrale di allarme e coordinamento sanitario Ticino Soccorso144 che, a dipendenza delle informazioni ricevute, sgancerà e coordinerà le forze sanitarie d intervento necessarie. Allarme: le risorse si mobilizzano verso il luogo dell evento in urgenza (con segnali prioritari) Pre-allarme: le risorse si organizzano e si tengono pronte a partire oppure si avvicinano al luogo d intervento Informazioni: tutte le basi operative vengono avvisate della situazione e creano le premesse per un eventuale impiego. Se necessario il personale fuori servizio viene richiamato in servizio. EVENTO ALLARME PRE-ALLARME INFORMAZIONI Sul luogo dell evento I primi mezzi che raggiungono il luogo devono assumere precisi e distinti ruoli: Equipe ambulanza: osserva ed informa la centrale 144 applicando il protocollo seguente: uu DIM - Comportamento primo equipaggio Considera: cpericoli visibili (fumo, liquidi, segnali ONU,...) cposteggiare a distanza di sicurezza cchiavi nel veicolo celementi di supporto DIM cidentificazione personale cprotezione della persona (casco, guanti) 1º soccorritore Radio mobile su SECURO 1 Telefono mobile acceso Comunicare a 144 ctipo d incidente - pericoli cmezzi coinvolti cnumero indicativo coinvolti cpunti d accesso, percorso consigliato, attesa mezzi e personale cestensione dell evento in metri cproblemi particolari ccontatto, consegna e collaborazione con CIR 2º soccorritore Radio mobile su SECURO 1 Schede SAP e foglio di controllo Identificare e organizzare la presa a carico di chi cammina Comunicare a 1º soccorritore cnumero di coinvolti cse possibile tipologia di lesioni dei pazienti 47

Situazione con diversi pazienti coinvolti Medico o infermiere specialista (automedica): inizia immediatamente il pre-triage dei pazienti coinvolti (identificare i pazienti URGENT ) che riportano lesioni che minacciano l equilibrio vitale. Seguirà un triage per determinare delle diagnosi sommarie e definire delle priorità di trattamento. (Triage = dividere, smistare, catalogare) MAX. 1 MINUTO CAMMINA? GRIDA? (RISPONDE SE CHIAMATO) RESPIRA / DOPO LIBERAZIONE A? FR. 10-30? POLSO RADIALE <120 E BEN PERCETTIBILE? EMOSTA SEMPLICE POSBILE? SORVEGLIARE FUORI DA ZONA PERICOLO ATTENDERE STOP URGENT PRE TRIAGE ESEGUE ORDINE SEMPLICE? Pre Triage ATTENDERE Cellula comando 1 capo intervento sanitario (veicolo comando): il quadro sanitario ha il compito di condurre le operazioni al fronte e sarà la persona di riferimento presso lo Stato Maggiore Enti di Primo Intervento (SMEPI) A dipendenza dello scenario che si presenta, vengono in seguito sganciati allarmi ad altre forze sanitarie: Capo Intervento Cantonale (FCTSA) Medico Intervento Cantonale (FCTSA) Medici e infermieri specialisti Soccorritori diplomati e volontari Samaritani del gruppo M Militari della Protezione Civile Militi delle forze armate (Esercito) Militi di altre società di salvataggio Al fronte è indispensabile una rapida organizzazione di un Posto Medico Avanzato (PMA) che contempla i settori principali di triage, trattamento e trasporto. Questo permetterà di intervenire in maniera coordinata rispettando delle priorità ed eviterà di caricare eccessivamente le strutture ospedaliere di pronto soccorso. uu 49

Triage Si suddivide in Pre-Triage (identificazione dei pazienti URGENT ) e Triage (valutazione sommaria e definizione di una priorità di trattamento). Trattamento e attese I: trattamento d urgenza immediato sul luogo: immediato IIa: trasporto immediato: IIb: trasporto 2 priorità: rapido ritardato III: presa a carico semplice sul luogo d evento: minimo IV: aspettare: sospeso Trasporto I pazienti vengono ricoverati in maniera coordinata nelle varie strutture ospedaliere cantonali, nazionali e internazionali per mezzo di mezzi terrestri o aerei. La compilazione dell apposita Scheda Accompagnamento Paziente utilizzata in tutti i settori sanitari ha lo scopo di registrare, tramite numerazione, tutti i pazienti ordinando lo svolgimento del triage, trattamento e trasporto. Tale scheda serve inoltre a raccogliere in modo semplice e rapido informazioni mediche e fornisce in breve tempo dati di carattere organizzativo e sanitario. La SAP permette di stabilire le priorità di recupero mediante il cartellino urgent, rilevare la diagnosi massima, prendere una decisione di triage, impartire un ordine di carattere medico, annotare l ospedale di destinazione e rilevare il veicolo di soccorso che effettua il trasporto. Mediante i supporti allegati si protocolla decorso, trattamento e identificazione. Si possono inoltre identificare luoghi oppure oggetti con delle etichette numerate. Sul prossimo numero di SOS verranno presentati i supporti tecnici in dotazione al Dispositivo Incidente Maggiore della FCTSA per garantire il funzionamento di un Posto Medico Avanzato. p 51

A undici anni dalla nascita Ticino Soccorso 144 si cambia d abito Nel corso del mese di giugno si è concretizzato il progetto di spostamento della centrale di allarme e coordinamento Ticino Soccorso 144. Il progetto ha avuto inizio con un primo studio di fattibilità nel corso dell inverno dello scorso anno, al quale è seguito un alacre lavoro di pianificazione effettuato sotto la direzione di Swisscom Immobili e di Swisscom Solutions. Oltre alle attività normalmente contemplate in ogni trasloco (chi di noi non ne ha mai affrontato uno?) traslocare una centrale di allarme alla quale convergono annualmente quasi centomila chiamate e sulla quale pesa la responsabilità di fornire una risposta sanitaria all utenza nel più breve tempo possibile, contempla operazioni estremamente complesse che necessitano di una perfetta organizzazione temporale. I lavori a metà aprile Dal punto di vista tecnico, le attività di trasloco dovevano rispettare le seguenti condizioni: nessuna interruzione della telefonia interruzione del sistema informatico durante un periodo massimo di 8 ore interruzione del sistema di radio comunicazioni per un periodo massimo di 3 giorni La precisa e dettagliata fase dei lavori preparatori, le simulazioni tecniche, il serio apporto professionale di tutte le ditte coinvolte nel trasloco, ha permesso di garantire il perfetto funzionamento della macchina organizzativa, tanto che ad appena dodici ore dall insediamento nei nuovi locali tutto era perfettamente funzionante. Affinamento del montaggio dell impianto di ventilazione Per quanto concerne gli aspetti logistici, i nuovi spazi identificati nello stabile Swisscom di Via Vergiò a Breganzona dovevano essere adattati e trasformati per permettere di creare i migliori presupposti per svolgere la nostra attività. Per questi motivi già nella fase di progettazione è stato costituito un gruppo di lavoro con gli specialisti di ogni branca che, nell arco di soli quattro mesi, hanno saputo confezionare un abito perfettamente aderente ai nostri desideri. uu Allestimento degli armadi tecnici nella sala operativa, stato al 15 maggio 53

Centrale operativa, quattro postazioni di lavoro completamente indipendenti ma interconnesse. Gestione mezzi, cartografia, identificazione del chiamante Atrio e ricezione visite Nella nuova sede troviamo infatti: una sala operativa (quasi 70 m2) con quattro postazioni di lavoro un locale pausa dotato di cucina un atrio con sala d attesa e possibilità di vedere gli operatori in attività attraverso pareti trasparenti sette uffici amministrativi (destinati alle diverse attività della federazione ambulanze e di ticino soccorso) una sala multiuso principalmente destinata ai corsi di formazione interni e alle riunioni dei diversi gruppi di lavoro della FCTSA ma anche tecnicamente attrezzata per fungere da centrale operativa retro in caso di evento maggiore. Grazie ad investimenti ponderati e ben pianificati, è stato possibile contenere i costi del trasloco tecnico entro limiti finanziariamente sopportabili. La buona pianificazione degli investimenti tecnici eseguita in questi ultimi anni ha permesso di utilizzare quasi per intero le apparecchiature in dotazione e di contenere al minimo l acquisto di ulteriori apparecchiature tecniche. Il trasloco ha reso inoltre possibile un controllo dell esistente, un ottimizzazione delle risorse e la messa in esercizio definitiva di sistemi quali l automatizzazione di allarmi e l impiego delle periferiche installate sui mezzi. p Locale pausa e cucina Direzione medica e controllo qualità Ticino Soccorso 144 Segretariato Corridoio Esempio di ufficio amministrativo - settore formazione - coordinatore cantonale catastrofe e progetto ticino cuore - pipades e gestione faculties Uffici direzionali- direzione FCTSA- direzione Ticino Soccorso 55

Un volo... con angelo custode! È la prima domenica del periodo estivo nel quale, da diversi anni, Tre Valli Soccorso in collaborazione con i Pompieri del Centro di Soccorso di Biasca, ha pianificato l aggiornamento per tutti i propri soccorritori, sull incidentistica stradale. Il suono del mio ricerca persone quale capo intervento sanitario reperibile per la regione, mi ha subito riportato al presente. Il messaggio alfanumerico indicava 29-D-02 prima dell abitato di Villa Bedretto, auto fuori dal campo stradale, sembra una donna sola ferita, non si conosce la gravità : si tratta di un incidente stradale, in valle Bedretto, una delle vetture coinvolte è uscita di strada... Sono poco meno di una decina di appuntamenti all anno investendo altrettante domeniche mattina, per allenarci in una tipologia d intervento particolarmente difficile e dove l improvvisazione rappresenta il nemico da annullare. Via, via con il passare delle estati, questa esperienza di formazione si è affinata e ne è nata una vera e propria occasione per mettere a frutto il know-how dei veterani e confrontarlo con la motivazione e le nuove tecniche d intervento apprese dai soccorritori della nuova generazione; ogni collaboratore secondo i compiti, responsabilità e ruoli dei due enti di primo intervento coinvolti. La mattinata termina di solito con un briefing di rivalutazione della simulazione d intervento con i partecipanti, volto all individuazione delle «lessons learned» cioè di quanto ciascuno di noi e, più in generale, i due team di soccorritori e pompieri, hanno imparato dall atelier pratico. Quella mattina domenicale è trascorsa in fretta. La bella giornata, la simulazione d intervento andata bene e la soddisfazione dei partecipanti, erano i migliori preamboli al gustoso pranzo in comune al deposito pompieri, godendo della loro squisita e tradizionale ospitalità. Sono le 12 e 27, appoggio il lampeggiante magnetico sul tetto dell auto di servizio e parto verso la località indicata sul ricerca persone. Sono a Biasca e penso di metterci più di 20 minuti a raggiungere la valle Bedretto. L allarme è stato trasmesso alla nostra centrale dal 117. Il tempo di trasferta mi è utile per organizzare mentalmente l intervento. Avviso la centrale Ticino Soccorso 144 della mia partenza e richiedo altre notizie sulle risorse attivate e sul luogo d intervento. L ambulanza del nostro distaccamento di Airolo è già in strada da alcuni minuti. Mi accerto che sia stato allertato l ufficiale di picchetto dei pompieri che avevo salutato pochi minuti prima. Chissà, forse aveva fatto in tempo ad addentare la prima costina... eh sì, la grigliata era il menù del primo pranzo estivo in comune con i pompieri! Passano i minuti e io devo anche pensare che sicuramente c è colonna al portale sud della galleria del San Gottardo e allora meglio che esca a Quinto per non rischiare di rimanere imbottigliato. Alle 12.50 sono già in prossimità del luogo d intervento. Dalle comunicazioni provenienti dalla mia radio di bordo, capisco che l ambulanza di Airolo è ancora alla ricerca del luogo del sinistro e della donna ferita. Segni sulla strada non ne vedo neanche io e passato l abitato di Villa, mi fermo in posizione strategica sul versante sinistro per poter osservare meglio. uu 57

Incontro un equipaggio della polizia mobile. Ci consultiamo e decidiamo di dividerci la zona per le ricerche. Anche Lio, ufficiale dei pompieri, ci raggiunge e insieme concertiamo il da farsi con l accordo che se non avessimo trovato nulla da lì a 10 minuti avremmo esteso l allarme alla colonna del Soccorso Alpino Svizzero. La Rega è già in volo e con un occhio dall alto sicuramente avremmo avuto qualche possibilità in più di ritrovare la signora uscita di strada con la propria auto. Ma è ancora una volta grazie alla centrale Ticino Soccorso 144 che riusciamo ad individuare il posto dove era successo l incidente. L operatrice che aveva preso a carico la chiamata, era infatti rimasta per tutto quel tempo al telefono con la donna ferita, ed oltre a confortarla ed accertarsi delle sue condizioni di salute, era riuscita a farsi spiegare il luogo esatto. Un conoscente dell infortunata poi l ha raggiunta, lasciando la propria vettura all altezza delle tracce prodotte dalla sbandata dell auto uscita di strada. Sono ormai le 13 e 27 quando annunciamo alla centrale 144 che siamo finalmente sul posto d intervento. Addio periodo di platino (principio secondo il quale una persona gravemente traumatizzata, più rapidamente viene soccorsa e ospedalizzata, maggiori possibilità di guarigione mantiene); è passata più di un ora e dobbiamo ancora soccorrere e recuperare la paziente. Ma è stata al telefono fino adesso con la nostra collega operatrice del 144, e abbiamo notizie molto confortanti sulle condizioni di salute. I due soccorritori dell equipaggio di Airolo, portandosi il minimo di materiale di soccorso indispensabile, scendono dal ripido crinale di prato appena falciato, accompagnati da un agente della polizia mobile e da un pompiere; 100 metri più a valle spariscono nel bosco e comunicare con loro è possibile solo via radio. Io rimango in contatto radio sulla strada pronto a coordinare qualsiasi necessità operativa dei colleghi e fare da ponte con la centrale 144. L elicottero arriva e atterra in uno spiazzo ai bordi della strada. Raggiungo l equipaggio di Rega 6 ed insieme al medico e all alpinista cerchiamo di comprendere il problema e di definire la tattica d intervento. Le notizie dai soccorritori arrivati sul posto confermano le buone condizioni di salute della signora: molte contusioni, escoriazioni, dolori in tutto il corpo, molto spavento e per fortuna non si trova intrappolata in macchina ma già all esterno. Il problema principale non è di tipo medico sanitario ma di evacuazione. Si trovano infatti ai bordi del fiume 10 metri sopra l alveo. Di sotto una parete verticale, sopra di loro un fitto bosco di conifere e tanta strada ripida da fare in salita con una barella, il peso della paziente e il terreno impervio. Decidono per una evacuazione con il verricello dell elicottero. Prima però bisogna spostare la paziente in un luogo sicuro e con spazio sufficiente tra le piante per poterla issare accompagnata dal medico volante. Ma non mi preoccupo: Teo e Marzio sanno il fatto loro ed insieme ai pompieri dell alta Leventina sapranno risolvere la situazione. L alpinista della Rega raggiunge il nostro equipaggio di soccorritori per approntare gli ancoraggi di sicurezza per lo spostamento della donna. I pompieri stanno facendo un varco tra le piante abbattendone alcune con la motosega. I soccorritori di TVS stanno assistendo e preparando la donna per l evacuazione aerea. Tengo informata la centrale 144 sullo svolgimento dell intervento e su suggerimento di Teo, richiedo un altro equipaggio d ambulanza sul posto per non ritardare ulteriormente l ospedalizzazione della donna. Gli accertamenti diagnostici sono indispensabili dopo un esperienza di volo in automobile così drammatica e spettacolare, anche se apparentemente la signora non mostra di soffrire di traumi gravi. Ed è proprio grazie alle capacità della squadra di soccorritori nel valutare clinicamente, con pochissimi strumenti diagnostici, le condizioni dei pazienti, che è possibile decidere con accuratezza i metodi ed i materiali da utilizzare nell evacuazione. Teo e Marzio l hanno fatto correttamente come in altre mille occasioni ed hanno deciso, insieme all equipaggio Rega, di spostare la paziente con una asse per l immobilizzazione spinale ed in seguito di issarla con una imbragatura da recupero in dotazione all elicottero, fino al piazzale dove l equipaggio della seconda nostra ambulanza è in attesa. Sono le 14.10, l elicottero si alza in volo con al gancio del verricello il medico della Rega. Alle 14.13 la paziente è adagiata sulla barella assistita dai colleghi. È molto scossa e la brutta esperienza di rotolare per centinaia di metri da un pendio, l ha vistosamente segnata. Ma ha il coraggio di abbozzare un sorriso e con il mio scadentissimo switzerdutsch provo a dirle che ha fatto un tremendo volo con la macchina ma... in compagnia di un angelo custode! Alle 14.20 l ambulanza, con la fortunata paziente a bordo, parte e di lì a poco sarà all ospedale di zona in Leventina per gli accertamenti di routine. Mi sposto di nuovo vicino al punto dove, ormai oltre 1 ora e mezza prima, sono scomparsi nel bosco i miei 2 colleghi. Di lì a pochi minuti emergono dal pendio, affannati ma comprensibilmente felici. L intervento per noi del soccorso sanitario si conclude alle 14.50. C è ancora lavoro per i pompieri, per la polizia e per coloro che dovranno recuperare la vettura. p 59

Un esempio per il resto della Svizzera! Prosegue, con vivo interesse ed entusiasmo, la fase di costituzione del Piano cantonale di interventi in caso di arresto cardiaco e di defibrillazione precoce promosso e gestito dalla Federazione Cantonale Ticinese Servizi Ambulanze (FCTSA) con il sostegno della Fondazione Ticino Cuore. La consegna dei 2 defibrillatori da parte di Claudio Benvenuti della fondazione cuore all aiut SM Gianferrari, capo posto Bellinzona della Polizia Militare territoriale. Come presentato nell edizione 2006 di «SOS», il dispositivo prevede l allarme da parte di Ticino Soccorso 144, tramite messaggio SMS di un determinato numero di firsts responders (agenti di polizia, pompieri,...) che, debitamente istruiti e dotati di apparecchio defibrillatore, sono abilitati a intervenire in attesa dell arrivo dell ambulanza. Il loro intervento può rivelarsi determinante per la sopravvivenza e la qualità di vita della persona colta da arresto cardiaco improvviso. Nel corso di questi ultimi mesi il dispositivo si è ulteriormente raf- forzato grazie all adesione di due importanti istituzioni: Corpo Guardie di Confine Circondario 4 Polizia Militare territoriale Sessanta agenti del Corpo delle Guardie di Confine hanno conseguito la specifica formazione BLS-DAE presso il Servizio Autoambulanze del Mendrisiotto e hanno ricevuto in dotazione 14 apparecchi defibrillatori che saranno collocati presso i valichi di confine e sui veicoli in dotazione alle pattuglie mobili. Se consideriamo che giornalmente, solo attraverso il valico doganale di Chiasso transitano oltre 100 000 persone è facile capire come la possibilità di intervento sia elevata. Altro elemento importante è caratterizzato dalla sempre più frequente e costante presenza degli agenti sul territorio. Dotati di veicoli prioritari possono intervenire in tempi molto brevi e contribuire quindi alla buona riuscita di una rianimazione. Analoga la situazione della Polizia Militare territoriale del posto di Bellinzona. Dallo scorso mese di maggio, infatti, i dieci agenti della sicurezza militare, hanno conseguito la formazione 60

Il momento della consegna dei defibrillatori al Corpo guardie di confine circondario IV alla presenza del Comandante Fiorenzo Rossinelli, del Direttore del Servizio ambulanza del Mendrisiotto e membro della Fondazione Ticinocuore Felice Lurà e del responsabile progetto della Fondazione Claudio Benvenuti. BLS-DAE presso la Croce Verde di Bellinzona ed hanno ricevuto in dotazione 2 apparecchi defibrillatori che saranno sistemati sui veicoli di pattuglia. Il Ticino può ritenersi fiero dell adesione di queste due istituzioni dal momento che si tratta di un unicum a livello svizzero. In nessun altro cantone può, per il momento, fregiarsi di questo primato. L auspicio è che questo esempio possa essere seguito anche nel resto della Confederazione, i benefici di tale iniziativa andranno sicuramente a favore delle vittime di arresto cardiaco. La realizzazione di questa collaborazione è stata possibile grazie alla sensibilità ed all impegno che le Direzioni ticinesi di queste strutture hanno profuso nel sostenere ed argomentare oltralpe la bontà di quanto intrapreso, ai dirigenti e a tutti i collaboratori di queste istituzioni vada il nostro più sentito ringraziamento. p 61

Cosa fare in attesa dell arrivo dell ambulanza Nella scorsa edizione sono state illustrate le tecniche per controllare lo stato di coscienza di una persona, quelle per controllare la respirazione di un paziente. Sono state date indicazioni di come bisogna posizionare la testa di un paziente per garantire una respirazione efficace, di come si rileva il polso e come si riesce a far fronte ad un emorragia massiva. In questo numero vogliamo illustrarvi le manovre da mettere in atto in caso di soffocamento. Vi ricordiamo che lo scopo di questo articolo non è quello di creare dei soccorritori: per fare questo bisogna seguire appositi corsi che affiancano alle nozioni teoriche le esercitazioni pratiche. È però auspicabile che almeno le più elementari norme del soccorso facciano parte del bagaglio culturale di ognuno di noi. Chiunque di voi fosse interessato a seguire dei corsi avanzati di formazione di primo soccorso può consultare il nostro sito www.fctsa.ch o rivolgersi al servizio ambulanza più vicino. Soffocamento L ostruzione delle vie respiratorie da corpo estraneo, pur non rappresentando una causa di morte diffusa, è comunque un evento probabile. Le cause più comuni di soffocamento negli adulti sono rappresentate dal cibo ingerito. Nei neonati e nei bambini la metà degli episodi di soffocamento riportati avvengono durante l ingestione di cibo (in particolare dolciumi), mentre la restante metà da ingestione di corpi estranei come monete o giochi. Fortunatamente è frequente che gli episodi di soffocamento avvengano in presenza di altre persone, questo consente un precoce intervento, quando la vittima è ancora cosciente. Poiché il pronto riconoscimento di un soffocamento è determinante per la sopravvivenza della vittima, è importante non confondere questa emergenza con svenimenti, attacchi cardiaci, convulsioni o altre situazioni cliniche che possono provocare improvvisa difficoltà respiratoria, cianosi o perdita di coscienza. Liberare le vie respiratorie ostruite Un corpo estraneo (cibo, tappi, dentiere...) può talvolta ostruire le vie aeree e portare all asfissia. L infortunato improvvisamente diviene incapace di respirare, tossire e parlare. Cercare di afferrare con le mani ed estrarre il corpo estraneo può essere utile, ma non sempre l oggetto è estraibile in questo modo. Inoltre si corre il rischio di spingerlo ancora più all interno. Dare dei colpi sul torace o sulla schiena può essere una valida manovra, ma non sempre è sufficiente. Più utile è la tecnica di far contemporaneamente chinare in avanti l infortunato, magari appoggiandosi allo schienale di una sedia, per sfruttare anche la forza di gravità. Nel caso di un bambino si può addirittura afferrarlo per i piedi a testa in giù e dargli dei colpetti sulla schiena. Anche se queste due manovre possono essere di aiuto, la migliore tecnica da mettere in atto in caso di soffocamento è la manovra di Heimlich. 62

La manovra di Heimlich nel neonato e nel bambino Se la vittima è un bambino occorre adagiarlo in posizione supina a terra. Il soccorritore si inginocchia a cavalcioni dell infortunato, gli mette le mani sull addome tra l ombelico e lo sterno e spinge dentro l addome con un rapido colpo verso l alto. Nei neonati è consigliata, in sostituzione della compressione addominale, la percussione toracica posteriore. Attenzione: dopo queste manovre una valutazione medica è sempre necessaria. La manovra di Heimlich nell adulto Il soccorritore si pone alle spalle dell infortunato e lo cinge ponendo il pugno chiuso alla bocca dello stomaco, tra lo sterno e l ombelico. A questo punto preme in modo rapido, forte e ripetuto il pugno verso la testa dell infortunato facendo contemporaneamente anche pressione sull addome verso l alto. L infortunato dovrebbe rigettare immediatamente l oggetto che gli ha ostruito le vie aeree. La manovra di Heimlich è una tecnica di liberazione delle vie respiratorie abbastanza semplice perché possa essere imparata anche da persone che non hanno una formazione sanitaria specifica. Sebbene semplice la manovra di Heimlich richiede comunque molta attenzione, perché una posizione errata della mani o una pressione esagerata potrebbe provocare danni all infortunato. Si deve ricordare che, nonostante il trattamento con successo, il corpo estraneo può permanere nel primo tratto delle vie aeree o nei segmenti inferiori delle vie respiratorie, provocando complicazioni tardive. Le vittime che presentano quindi tosse persistente, difficoltà alla deglutizione o sensazione di un corpo estraneo bloccato in gola, devono essere segnalati al medico per ulteriori accertamenti. Inoltre, le compressioni addominali possono anche causare gravi danni agli organi interni, pertanto tutte le vittime trattate con compressioni addominali devono essere valutate da un medico. In sintesi ricorda quanto segue: Allarma il 144 Rispondi a tutte le domande che ti vengono poste Rimani in linea Metti in atto le istruzioni impartite dall operatore del 144 Non metterti in situazioni di pericolo Proteggi il paziente p Nel prossimo numero di SOS vi spiegheremo come gli operatori del 144 prendono a carico le chiamate, stabiliscono il grado d urgenza e i mezzi da inviare sul posto dell intervento 63