L epoca dell assolutismo 2. 2 Un nuovo equilibrio. 3 Società ed economia tra Seicento. Storiografia e documenti Percorsi tematici 80



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Indice indice Unità L epoca dell assolutismo 2 Lo scenario politico. Europa Fra due modelli di monarchia 4. L Inghilterra dalla Restaurazione alla Gloriosa rivoluzione 5 I concetti della storia Monarchia costituzionale 7.2 La Francia del Re Sole 8 I concetti della storia ssolutismo 9 Protagonisti Il Re Sole 0.3 La riorganizzazione dell Impero asburgico e lo scontro con i turchi 4.4 La guerra di Successione spagnola 6.5 La Russia di Pietro il Grande e la guerra del Nord 8 In sintesi 20 Studiare con metodo 2 Lo scenario politico. Europa 2 Un nuovo equilibrio europeo 22 2. La Francia di Luigi XV 23 2.2 La Gran retagna nell età di Walpole 25 2.3 La Prussia, uno Stato militare 26 2.4 Le guerre di Successione polacca e austriaca 28 2.5 La guerra dei Sette anni 29 In sintesi 30 Studiare con metodo 3 Le tendenze economiche e le strutture sociali 3 Società ed economia tra Seicento e Settecento 32 3. La crescita della popolazione europea tra XVII e XVIII secolo 33 3.2 L agricoltura tra permanenze e innovazioni 35 3.3 L espansionismo commerciale e il mercantilismo di Stato 37 3.4 Il sistema manifatturiero dei mercanti imprenditori 42 3.5 La società d ncien Régime tra continuità e trasformazione 45 I concetti della storia ntico Regime 47 In sintesi 48 Studiare con metodo 49 4 Lo scenario politico. Mondo lle origini dei grandi imperi coloniali 50 4. Il declino dell impero Moghul e le basi della penetrazione inglese in India 5 4.2 Gli imperi d Oriente e i rapporti con gli europei 53 4.3 Il predominio degli inglesi in Nordamerica 55 4.4 I domini europei nell merica meridionale 59 4.5 Lo sviluppo dei viaggi d esplorazione 6 Luoghi simbolo Un nuovo continente: l Oceania 63 In sintesi 64 Studiare con metodo 65 5 Gli orientamenti culturali La fondazione della cultura moderna 66 5. La riflessione politica da Hobbes a Locke 67 5.2 Razionalismo, empirismo e meccanicismo 7 5.3 Newton: il ruolo della fisica 72 Protagonisti laise Pascal 73 In sintesi 74 Studiare con metodo 75 U Per la verifica 76 Unità Storiografia e documenti Percorsi tematici 80 IV Percorso Il modello assolutista 80 stor. Fritz Hartung, Roland Mousnier ssolutismo e costituzione consuetudinaria 80 doc. 2 Thomas Hobbes Lo Stato-Leviatano 82 doc. 3 Louis de Rouvroy de Saint Simon Luigi XIV, sovrano assoluto 84

stor. 4 Norbert Elias Divide et impera 85 doc. ic. 5 La giornata del re 87 doc. ic. 6 Ritratto di Luigi XIV 88 doc. 7 Charles-Louis de Secondat barone di Montesquieu I corpi intermedi costituiscono la libertà della Francia 89 Percorso 2 La monarchia costituzionale inglese 9 stor. George Macaulay Trevelyan La Gloriosa rivoluzione 9 doc. 2 Habeas Corpus ct 93 doc. 3 ill of rights 94 doc. 4 John Locke Diritti naturali e potere limitato: alle origini del liberalismo 95 Unità 2 L ultima stagione dell ncien Régime 98 6 Gli orientamenti culturali La cultura del progresso e delle riforme 00 6. I capisaldi del pensiero illuminista 0 6.2 I Lumi contro il fanatismo 02 6.3 La storia, la politica e l economia 04 I concetti della storia Contrattualismo 06 Protagonisti Voltaire/Rousseau 07 6.4 L etica di un incipiente società borghese 08 6.5 La diffusione della nuova cultura 09 I concetti della storia Opinione pubblica 09 6.6 L Illuminismo tedesco e l Illuminismo italiano 6.7 La Massoneria e i Lumi 3 6.8 Gli sviluppi della scienza 4 6.9 L arte dal Rococò al Neoclassicismo 6 In sintesi 8 Studiare con metodo 9 Lo scenario politico. Europa 7 I principi illuminati 20 7. La conversione a una politica riformatrice 2 7.2 Il riformismo prussiano e asburgico 24 I concetti della storia Cameralismo 25 Protagonisti Maria Teresa d sburgo 26 7.3 Due esperienze diverse: la Russia e la Svezia 28 Protagonisti Caterina II di Russia 29 7.4 La penisola iberica e la Francia fra riformismo e assolutismo 32 In sintesi 34 Studiare con metodo 35 Lo scenario politico. Italia 8 L Italia nel Settecento 36 8. Dalla dominazione spagnola alla spartizione tra sburgo e orboni 37 8.2 Il crepuscolo delle repubbliche di Venezia e Genova 39 8.3 I Savoia nello scacchiere italiano 4 8.4 La Lombardia asburgica 43 8.5 La Toscana della reggenza 45 8.6 I orbone di Parma e Piacenza 46 8.7 I regni di Napoli e di Sicilia 47 8.8 Lo Stato pontificio 49 In sintesi 50 Studiare con metodo 5 U2 Per la verifica 52 Unità 2 Storiografia e documenti Percorsi tematici 54 Percorso La dimensione politica dell Illuminismo 54 doc. Jean-Jacques Rousseau Il contratto sociale 54 doc. 2 Charles-Louis de Secondat barone di Montesquieu La libertà politica e la separazione dei poteri 56 stor. 3 Dorinda Outram Illuminismo e dispotismo 57 doc. 4 Cesare eccaria L abolizione della pena di morte 59 stor. 5 Franco Valsecchi V RCS Libri S.p.. - Divisione Education, Milano

Indice indice Le riforme asburgiche mirano alla concentrazione dei poteri 60 stor. 6 Robert Darnton È necessario dare all Illuminismo la sua giusta misura 62 Percorso 2 Un grande libro europeo: l Encyclopédie 64 doc. Denis Diderot La ragione è al centro del sistema dei saperi 64 stor. 2 lain Pons Il sapere al servizio della borghesia 66 doc. 3 nonino Il filosofo secondo gli enciclopedisti 68 doc. ic. 4 Il frontespizio dell Encyclopédie 70 Percorso 3 Illuminismo e rinnovamento religioso 7 doc. Voltaire La tolleranza come caratteristica essenziale dell insegnamento evangelico 7 doc. 2 Gotthold Ephraim Lessing Religione naturale e religioni rivelate 73 doc. 3 Paul Henri Thiry d Holbach Teologia e morale 74 doc. 4 L espulsione dei gesuiti dal regno delle Due Sicilie 75 doc. ic. 5 La persecuzione dei gesuiti 77 doc. 6 Wenzel nton von Kaunitz La politica ecclesiastica dell Impero asburgico 78 VI Unità 3 L età delle rivoluzioni 80 9 Lo scenario politico. Mondo La rivoluzione americana 82 9. Le colonie americane nella seconda metà del Settecento 83 9.2 I contrasti con la madrepatria 87 9.3 La Dichiarazione d indipendenza e la nascita degli Stati Uniti 92 9.4 I principi e gli ideali della Costituzione americana 97 I concetti della storia Costituzione 97 Luoghi simbolo Washington 200 9.5 I primi passi del governo federale 20 Protagonisti Thomas Jefferson 203 9.6 L espansione nelle terre dell Ovest 204 In sintesi 205 Studiare con metodo 206 Lo scenario politico. Europa 0 La rivoluzione francese 208 0. I prodromi della rivoluzione: lo scontro tra la Corona e la nobiltà 209 0.2 Dalla convocazione degli Stati generali alla nascita dell ssemblea costituente 2 0.3 La presa della astiglia e l abolizione del regime feudale 24 0.4 Le grandi riforme della rivoluzione 28 I concetti della storia Destra/Sinistra 28 0.5 La difficile transizione verso la monarchia costituzionale 222 0.6 La seconda rivoluzione e la proclamazione della repubblica 225 0.7 La guerra rivoluzionaria 229 Luoghi simbolo Vandea 23 0.8 Il Terrore 233 Protagonisti La regina Maria ntonietta 235 Protagonisti Maximilien Robespierre 238 0.9 Il governo del Direttorio 239 In sintesi 242 Studiare con metodo 244 Lo scenario politico. Europa L impero napoleonico e i suoi antagonisti 246. La campagna in Italia e l ascesa di onaparte 247 Protagonisti Il generale onaparte 249.2 Le repubbliche giacobine italiane prima sorelle poi vassalle 250.3 La campagna d Egitto e la fine delle repubbliche italiane 253.4 Napoleone al potere 256.5 Da primo console a imperatore dei francesi 258.6 La costruzione dello Stato napoleonico 26.7 Dalla sconfitta di Trafalgar alla pace di Tilsit 263.8 L Inghilterra nemica irriducibile e il Grande impero 265.9 L Europa contro Napoleone 268 Luoghi simbolo Waterloo 270 In sintesi 27 Studiare con metodo 272

Le tendenze economiche e le strutture sociali 2 La rivoluzione industriale inglese 274 2. I motivi del primato britannico 275 2.2 Gli effetti propulsivi delle innovazioni agricole 276 2.3 I motori della rivoluzione industriale: cotone, ferro e vapore 278 I concetti della storia Progresso tecnico 280 Protagonisti James Watt 28 2.4 La domanda interna e i commerci internazionali 282 2.5 L avvento del sistema di fabbrica 284 In sintesi 288 Studiare con metodo 289 Gli orientamenti culturali 3 Tra progresso e reazione 290 3. Il significato politico e culturale delle rivoluzioni 29 3.2 I diritti naturali, la cittadinanza e le nuove istituzioni politiche 292 I concetti della storia Secolarizzazione 295 3.3 Gli intellettuali, la rivoluzione francese e l avventura napoleonica 296 I concetti della storia Giacobinismo 296 I concetti della storia Virtù 297 Protagonisti Ludwig van eethoven 299 3.4 Dal criticismo all idealismo 300 3.5 Il Romanticismo 30 Luoghi simbolo L Italia del Grand Tour 304 3.6 Gli intellettuali e la rivoluzione industriale 305 In sintesi 306 Studiare con metodo 307 U3 Per la verifica 308 Unità 3 Storiografia e documenti Percorsi tematici 32 Percorso Diritti degli uomini, diritti delle donne 32 doc. La Dichiarazione di indipendenza delle colonie americane 32 doc. 2 La Dichiarazione dei diritti dell uomo e del cittadino 33 doc. ic. 3 I simboli della libertà 35 stor. 4 George Jellinek I diritti dell uomo, patrimonio inalienabile delle carte costituzionali 36 doc. 5 Le donne fanno sentire la loro voce 37 doc. 6 Olympe de Gouges E i diritti delle donne? 38 Percorso 2 Le macchine: progresso e paura 320 stor. Valerio Castronovo Il ruolo delle innovazioni tecniche nell avvio della rivoluzione industriale 320 doc. ic. 2 Dalla miner s friend alla macchina a vapore di Watt 323 doc. 3 dam Smith La divisione e la specializzazione del lavoro 324 doc. 4 Le macchine e le libertà fondamentali dell individuo 325 doc. 5 Le macchine minacciano i lavoratori e la loro stessa dignità 326 doc. 6 Il Generale Ludd, eroe della protesta contro le macchine 328 stor. 7 Valerio Castronovo Il re vapore e gli intellettuali del Romanticismo 329 Percorso 3 Napoleone, l uomo che segnò la sua epoca 332 stor. Georges Lefebvre Napoleone, un uomo del XVIII secolo 334 doc. 2 Napoleone onaparte Ricordi di usterlitz 334 doc. ic. 3 La devozione a Napoleone 335 stor. 4 John Stuart Woolf La conquista dell Europa 337 stor. 5 Jean Tulard Da Carlo Magno a Napoleone 338 doc. 6 Il Codice civile 340 Percorso 4 Il pensiero antirivoluzionario 342 doc. Edmund urke Solo la tradizione è capace di guidare il cambiamento 342 doc. 2 Joseph de Maistre Il Trono e l ltare 334 doc. 3 Filippo nfossi Contro la sovranità popolare 346 VII

Indice indice VIII Unità 4 Dall apogeo all eclissi della Restaurazione 348 Lo scenario politico. Europa 4 Fra politiche reazionarie e tendenze liberali 350 4. Il Congresso di Vienna e il nuovo assetto europeo 35 Protagonisti Klemens von Metternich 352 I concetti della storia Restaurazione 353 4.2 L Europa restaurata 356 4.3 I moti degli anni venti 359 I concetti della storia Sociabilità 360 4.4 L indipendenza della Grecia 363 4.5 I moti degli anni trenta 365 4.6 La monarchia borghese di Luigi Filippo in Francia 370 4.7 L Inghilterra delle riforme 37 4.8 Le monarchie autoritarie 373 4.9 Gli equilibri internazionali alla vigilia del 848 374 In sintesi 376 Studiare con metodo 377 Lo scenario politico. Italia 5 La Restaurazione in Italia e i primi moti 378 5. ll insegna dell ustria di Metternich 379 5.2 L Italia restaurata fra riforme e repressione 38 5.3 I moti degli anni venti nella penisola italiana 384 5.4 Una nuova stagione di lotte: i moti del 83 388 5.5 Verso la nazione: democratici e moderati 390 Protagonisti Giuseppe Mazzini 390 5.6 Pio IX e il biennio delle riforme 396 In sintesi 398 Studiare con metodo 399 Lo scenario politico. Europa/Italia 6 L ondata rivoluzionaria del 848 400 6. L anno dei portenti : il 848 40 6.2 Il 48 in Francia 403 6.3 Il 48 nell Impero asburgico 406 6.4 Il 48 in Germania 408 6.5 Il 48 in Italia: i primi moti 40 Luoghi simbolo Milano e le cinque giornate 43 6.6 La Prima guerra d indipendenza 44 Protagonisti Carlo lberto 46 6.7 Una breve stagione di democrazia 48 6.8 Il regno sabaudo e la breve ripresa delle ostilità 42 In sintesi 422 Studiare con metodo 423 Lo scenario politico. Mondo 7 Tra emancipazioni nazionali e sudditanze coloniali 424 7. L merica Latina prima e dopo l indipendenza 425 Protagonisti Simón olívar 427 7.2 Gli Stati Uniti tra crescita economica ed espansione territoriale 430 7.3 Il consolidamento della presenza britannica in India 435 7.4 Le guerre dell oppio contro la Cina 437 7.5 La crisi del Giappone dei Tokugawa 438 7.6 La conquista francese dell lgeria 439 In sintesi 440 Studiare con metodo 44 Le tendenze economiche e le strutture sociali 8 Verso l industrializzazione 442 8. La rivoluzione nei trasporti e le prime innovazioni 443 8.2 Gli esordi dell industrializzazione sul continente europeo 446 8.3 l centro e alla periferia dello sviluppo 448 8.4 La formazione della classe operaia 452 I concetti della storia Classe 452 In sintesi 456 Studiare con metodo 457 Gli orientamenti culturali 9 Idee e culture a confronto 458 9.. Il pensiero reazionario e conservatore 459 9.2 Liberalismo e democrazia 46 9.3 Popoli e nazioni 467 I concetti della storia Nazione 467 9.4 Il socialismo utopistico 470 I concetti della storia Uguaglianza 470 I concetti della storia narchia 473 9.5 Comte e le orgini del positivismo 473 9.6 La ricerca e i progressi delle scienze 475 9.7 Dal Romanticismo al Realismo 478 In sintesi 482 Studiare con metodo 483 U4 Per la verifica 484

Unità 4 Storiografia e documenti Percorsi tematici 488 Percorso Tendenze reazionarie e liberali nell epoca della Restaurazione 488 stor. dolfo Omodeo Fra trono e altare, il cattolicesimo alla riscossa 488 doc. 2 Joseph de Maistre Un appello alla reazione 490 doc. 3 enjamin Constant La libertà degli antichi e dei moderni 49 stor. 4 Franco Della Peruta Dalla Carboneria alla Giovine Italia 492 doc. ic. 5 La causa dell indipendenza greca nell arte 494 Percorso 2 848-849: le rivoluzioni in Europa 496 doc. Lo Statuto albertino 496 stor. 2 René lbrecht-carrie L ordine dopo la tempesta rivoluzionaria 497 stor. 3 Lewis Namier Il Quarantotto, vivaio di storia 499 stor. 4 lberto Mario anti Il 848 in Italia: politica e antropologia di una rivoluzione 50 doc. ic. 5 Le repubbliche italiane nelle vignette politiche 504 Percorso 3 Il nuovo linguaggio nazionalpatriottico 505 doc. Giuseppe Mazzini Il giuramento della Giovine Italia 505 doc. 2 Carlo Cattaneo Considerazioni sulla libertà e unità d Italia 506 doc. 3 James Monroe La nascita della nazione americana 507 doc. 4 Simón olívar Nazione e libertà 508 stor. 5 Federico Chabod Patriottismo e nazionalismo 50 stor. 6 enedict nderson La nazione come comunità immaginata 5 stor. 7 nne-marie Thiesse Istruzioni per la costruzione dell identità nazionale 53 Unità 5 La formazione dei nuovi Stati nazionali 56 Lo scenario politico. Europa 20 L Europa degli Stati-nazione 58 20. La Gran retagna vittoriana 59 Protagonisti La regina Vittoria 523 20.2 La Francia del Secondo impero 524 Luoghi simbolo La Parigi di Haussmann 526 20.3 La Prussia di ismarck e l unificazione tedesca 529 Protagonisti Otto von ismarck 532 20.4 La Comune di Parigi 534 20.5 Il declino dell Impero degli sburgo 536 20.6 La Russia da Nicola I ad lessandro II 538 In sintesi 540 Studiare con metodo 54 Lo scenario politico. Italia 2 L unificazione d Italia 542 2. Una seconda Restaurazione 543 2.2 Cavour e il programma liberale moderato 546 Protagonisti Cavour 548 2.3 Il movimento democratico e il versante liberale 550 I concetti della storia Risorgimento 55 2.4 La Seconda guerra d indipendenza 553 2.5 Verso l unità 557 Luoghi simbolo Torino capitale dell Italia unita 56 In sintesi 562 Studiare con metodo 563 Lo scenario politico. Mondo 22 Verso un nuovo equilibrio internazionale 564 22. La guerra di Secessione americana 565 Protagonisti braham Lincoln 568 22.2 L espansione degli Stati Uniti e il mito della frontiera 57 22.3 L India britannica e l Indocina francese 573 22.4 Il Giappone dei Meiji fra tradizione e modernità 575 In sintesi 576 Studiare con metodo 577 IX

Indice indice Le tendenze economiche e le strutture sociali 23 La seconda rivoluzione industriale 578 23. ll insegna dell acciaio, dell elettricità e della chimica 579 23.2 Il progresso tecnico nell agricoltura, nei trasporti e nelle comunicazioni 582 23.3 I fattori propulsivi dello sviluppo 585 23.4 Lo sviluppo industriale in Europa e negli Stati Uniti 588 Luoghi simbolo Ruhr 588 23.5 orghesi e operai 590 I concetti della storia Sindacato 592 In sintesi 594 Studiare con metodo 595 Gli orientamenti culturali 24 Fra marxismo ed evoluzionismo 596 24. Marx e il marxismo 597 I concetti della storia Proletariato 597 I concetti della storia Comunismo 599 Protagonisti Karl Marx 600 24.2 Darwin e l evoluzionismo 604 Protagonisti Darwin 606 24.3 Le fortune del positivismo 607 24.4 La questione dell emancipazione femminile 608 In sintesi 60 Studiare con metodo 6 U5 Per la verifica 62 Unità 5 Storiografia e documenti Percorsi tematici 66 Percorso Il Risorgimento tra politica e storia 66 stor. Luigi Salvatorelli Lo spirito del Risorgimento 66 doc. 2 Camillo enso conte di Cavour In nome del re sovrano 68 doc. 3 Giuseppe Garibaldi Un rivoluzionario al servizio della monarchia 620 doc. ic. 4 Il mito di Garibaldi 62 doc. 5 Giuseppe Mazzini Garibaldi e Cavour, due volti opposti della nazione 622 stor. 6 ntonio Gramsci Il Risorgimento come rivoluzione mancata 623 stor. 7 Rosario Romeo Una via italiana al capitalismo 625 stor. stor. Percorso 2 Liberalismo, democrazia e socialismo 628 Guido De Ruggiero Le due libertà 628 2 Nicola Matteucci Liberalismo e modernità 63 doc. ic. 3 La Statua della Libertà 633 doc. 4 lexis de Tocqueville La tirannide della maggioranza 634 doc. 5 James Stuart Mill Il liberalismo nell età della democrazia 635 doc. 6 Pierre-Joseph Proudhon La proprietà come furto 636 doc. 7 Karl Marx, Friedrich Engels Lo spettro del comunismo 637 stor. 8 G.D.H. Cole Riforme o rivoluzione? 639 Percorso 3 L età dell industrializzazione 642 stor. David Landes Che cos è la rivoluzione industriale? 642 doc. 2 Friedrich Engels L inferno della classe operaia 645 stor. 3 Eugene D. Genovese L economia schiavista negli Stati Uniti 646 stor. 4 lexander Gerschenkron Le periferie della rivoluzione industriale 647 X Unità 6 L età delle grandi potenze 650 Lo scenario politico. Europa 25 ll insegna di una politica nazionale di potenza 652 25. L apogeo dell Inghilterra vittoriana 653 Luoghi simbolo Londra al centro dell impero 655 25.2 L ascesa della Germania guglielmina 656 Luoghi simbolo erlino, capitale dell Impero tedesco 659 25.3 La Francia della Terza repubblica 66

25.4 La forza di conservazione dell ustria di Francesco Giuseppe 664 25.5 Il patrocinio della Russia zarista sull Europa slava 667 In sintesi 668 Studiare con metodo 669 Lo scenario politico. Italia 26 L arduo percorso dell Italia unita 670 26. Gli esordi del regno d Italia 67 26.2 La Destra al governo e la questione romana 674 Protagonisti Pio IX 679 26.3 L avvento al potere della Sinistra costituzionale 68 26.4 Tra tensioni sociali e miraggi coloniali 687 Protagonisti Francesco Crispi 689 26.5 La crisi di fine secolo 692 In sintesi 695 Studiare con metodo 696 Lo scenario politico. Mondo 27 La corsa ai possedimenti 698 27. Le matrici e i caratteri dell imperialismo 699 I concetti della storia Imperialismo 699 27.2 L espansione dell impero britannico 702 Luoghi simbolo Il canale di Suez 704 27.3 La spartizione dell frica nera 705 Luoghi simbolo Il Congo di Leopoldo II 707 27.4 La colonizzazione dell sia 70 27.5 L imperialismo giapponese 72 In sintesi 74 Studiare con metodo 75 Le tendenze economiche e le strutture sociali 28 Dalla crisi all espansione dell economia 76 28. Nella morsa della Grande Depressione 77 28.2 Tra il declino britannico e l ascesa degli Stati Uniti 79 28.3 Il sistema finanziario 724 28.4 Crescita demografica, urbanizzazione e migrazioni transoceaniche 728 28.5 Sindacati e legislazione sociale 73 In sintesi 734 Studiare con metodo 735 Gli orientamenti culturali 29 I percorsi ambivalenti della cultura europea 736 29. Il nazionalismo e il darwinismo sociale 737 29.2 L imperialismo 739 29.3 Le nuove teorie liberali e lo sviluppo del movimento socialista 742 29.4 La Chiesa e la modernità: dal Sillabo alla Rerum Novarum 744 29.5 La crescente importanza della stampa quotidiana e periodica 745 29.6 I progressi delle scienze 747 29.7 I nuovi orizzonti della letteratura e dell arte 749 In sintesi 754 Studiare con metodo 755 U6 Per la verifica 756 Unità 6 Storiografia e documenti Percorsi tematici 760 Percorso La faticosa costruzione dello Stato nazionale 760 doc. Massimo d zeglio L Italia senza italiani 760 doc. ic. 2 Il tricolore italiano 762 doc. 3 Stefano Jacini Due metafore per l Italia unita: paese legale e paese reale 763 doc. 4 Leopoldo Franchetti Una esplorazione socio-antropologica dell Italia meridionale 764 stor. 5 Raffaele Romanelli Il paradosso dell autoritarismo liberale 765 stor. 6 rturo Carlo Jemolo Il contrasto tra Stato e Chiesa 767 stor. 7 Federico Chabod Lo spirito pubblico dell Italia unita 769 Percorso 2 La stagione dei nazionalismi e degli imperialismi 772 stor. James Joll Il nuovo equilibrio europeo 772 stor. 2 Norman Davies L Europa come fucina dei nazionalismi 774 stor. 3 ndrea Graziosi L Europa degli Imperi 772 doc. ic. 4 L esotico nell arte 778 stor. 5 John tkinson Hobson La missione civilizzatrice dell imperialismo 780 stor. 6 Tom Kemp Per una definizione dell imperialismo 78 XI

Unità L epoca dell assolutismo C on la pace di Westfalia (648), che segnò la fine delle guerre di religione, si aprì una nuova stagione della politica europea, durante la quale i vari Stati consolidarono o riorganizzarono le loro strutture istituzionali e politiche in base a due diversi modelli, dello Stato assoluto e di quello parlamentare [} cap. ]. La Francia fu il laboratorio per eccellenza dell assolutismo, ossia di un potere monarchico esente da qualsiasi limite e fondato tanto sulla centralizzazione amministrativa che sull uniformità religiosa. l contrario l Inghilterra divenne la patria della monarchia parlamentare, caratterizzata sia da determinati vincoli alle prerogative del sovrano che dalla tutela dei diritti fondamentali dell individuo. Nell ambito del sistema europeo scaturito dalla guerra dei Trent anni, la Francia assunse durante la seconda metà del Seicento un ruolo centrale [} cap. 2]. Ma nel corso del secolo successivo il suo primato venne man mano indebolendosi. E ciò in seguito alle cosiddette guerre di Successione spagnola (70-73), polacca (733-738) e austriaca (740-748) e alla guerra dei Sette anni (756-763). Questi conflitti determinarono nuovi rapporti di forza fra le principali potenze dell epoca: la Francia di Luigi XIV e Luigi XV, l Impero asburgico, la Spagna borbonica, l Inghilterra degli Hannover e la Prussia degli Hohenzollern. lla fine, con il trattato di Parigi del 763, furono questi due ultimi paesi ad avere la meglio. I mutamenti avvenuti nell assetto dei vari Stati furono al centro delle riflessioni che ebbero per protagonisti Hobbes, Spinoza, Locke e Kant. Vennero così ridefiniti concetti basilari come quelli della sovranità dello Stato e del diritto internazionale, ed enunciati principi fondamentali come quelli della tolleranza e della libertà individuale. Insieme a questa nuova filosofia politica e civile venne affermandosi, tra il XVII e il XVIII secolo, con la rivoluzione scientifica, un altra componente importante della cultura moderna. E ciò in seguito all intento di giungere a una spiegazione razionale, meccanicistica e quantitativa, dei fenomeni naturali, nonché di verificare in modo empirico e sperimentale le proprie ipotesi e di dedurne le leggi fisiche del funzionamento dell universo [} cap. 5]. Molte cose erano andate cambiando anche sul versante economico e sociale. Dopo il tragico crollo demografico della guerra dei Trent anni, si era manifestata una impetuosa crescita della popolazione e, di conseguenza, la necessità di un incremento della produzione agricola. Di fatto, si verificò un miglioramento delle tecniche produttive, a cominciare dalla Gran retagna dove avvenne, per iniziativa dei titolari delle più grosse tenute, una sorta di rivoluzione agronomica, che moltiplicò i mezzi disponibili anche per impieghi in altre attività. In Francia, fu invece lo Stato, in base alle teorie mercantiliste di Colbert, a promuovere lo sviluppo dell economia in modo da accrescere le esportazioni. Si profilò così un ascesa della borghesia imprenditoriale e degli affari [} cap. 3]. E queste nuove energie e potenzialità economiche spinsero non solo l Inghilterra e la Francia, ma anche altri paesi europei, a entrare in serrata competizione per la spartizione delle risorse e il controllo dei territori in altre parti del mondo [} cap. 4]. 2

3 5 Fra due modelli di monarchia 2 Un nuovo equilibrio europeo Società ed economia tra Seicento e Settecento 4 lle origini dei grandi imperi coloniali La fondazione della cultura moderna regno di luigi XiV (66-75) regno dell imperatore Qing Kanxi (66-722) Guerra di Successione spagnola (70-73) Guerra di Successione austriaca (740-748) Guerra dei Sette anni (756-763) europa 650 700 750 660 Restaurazione della monarchia inglese con Carlo II Stuart 683 ssedio ottomano di Vienna 688-89 Gloriosa rivoluzione 707 Nascita del Regno Unito 763 Trattato di Parigi e primato di Gran retagna e Prussia in Europa 679 Habeas Corpus ct 685 Editto di Fointainebleau e revoca dell editto di Nantes da parte di Luigi XIV mondo 722 Caduta della dinastia Safawide in Persia 750 Trattato di Madrid ed espansione portoghese in rasile 757 attaglia di Plessay e inizio della penetrazione inglese in India 763 Pace di Parigi e cessione agli inglesi delle colonie francesi in Nordamerica economia 664 Istituzione della Compagnia delle Indie orientali francese 694 Istituzione della anca d Inghilterra 709 Inaugurazione del procedimento di braham Darby per formare il coke 79-720 Crack finanziario del sistema di John Law cultura 65 Il Leviatano di Thomas Hobbes 670 Pensieri di laise Pascal 667 Paradiso perduto di John Milton 687 Principi matematici di filosofia naturale di Isaac Newton 689 Secondo Trattato sul governo di John Locke 3

Fra due modelli di monarchia unità U. L epoca dell assolutismo 4 Una veduta della reggia di Versailles, celebrazione della grandezza di Luigi XIV. La pace di Westfalia, con cui si era conclusa nel 648 la guerra dei Trent anni, aveva costituito un evento di portata epocale: da allora s era aperta in Europa una nuova stagione, non solo all insegna del pluralismo confessionale e della separazione tra politica e religione, ma anche del riconoscimento del principio per cui ogni Stato è libero e sovrano. Inoltre l equilibrio politico ne era uscito trasformato: i trattati avevano sancito la frantumazione politica della Germania, il ridimensionamento dei progetti egemonici degli sburgo d ustria e la definitiva indipendenza della Repubblica delle Province Unite dalla Spagna. La Francia, che aveva acquisito le città lorenesi di Metz, Toul e Verdun e una parte dell lsazia, divenne la maggiore potenza continentale. Con l ascesa al trono di Luigi XIV e il suo lungo regno, la monarchia francese rappresentava la massima espressione dello Stato assoluto, fondato sulla potestà suprema del sovrano, sull accentramento amministrativo e sull imposizione dell uniformità religiosa. In quegli stessi anni l Inghilterra, alla ricerca di una forma di governo che fosse riconosciuta come legittima e garantisse stabilità al paese dopo le devastazioni e le persecuzioni causate dalla guerra civile e dal regime di Cromwell, passò dalla restaurazione della monarchia Stuart alla nascita incruenta della monarchia costituzionale in seguito a una svolta politica che fu battezzata dai contemporanei con il nome di Gloriosa rivoluzione. Si trattava di un modello statuale completamente diverso da quello assolutista, dato che il prestigio della Corona si fondava anzitutto sul rispetto dei diritti del Parlamento e sul riconoscimento della diversità d opinione e di credo religioso dei sudditi. In questo stesso periodo, l imperatore Leopoldo I d sburgo riuscì a riorganizzare i territori posti sotto il suo dominio, venendo a capo, da un lato, dei problemi interni a cominciare dalle rivolte ungheresi e, dall altro, respingendo i nemici esterni, gli Ottomani, che nel 683 avevano posto Vienna sotto assedio. Fu proprio in seguito alla sconfitta dei turchi che l ustria diventò la potenza dominante nell Europa sud-orientale e balcanica, per poi inserirsi a pieno titolo nei complessi giochi diplomatici che portarono, dopo la guerra di Successione spagnola del 70-73, all affermazione del principio dell equilibrio nello scacchiere geo-politico europeo, negli stessi anni in cui una nuova potenza si affacciava sulla scena con ambizioni da protagonista: la Russia di Pietro il Grande.

La rivoluzione inglese La Restaurazione. L Inghilterra dalla Restaurazione alla Gloriosa rivoluzione L Inghilterra era uscita in uno stato d incertezza e di confusione dal lungo braccio di ferro tra gli Stuart e il Parlamento che aveva portato alla rivoluzione puritana e alla dittatura di Oliver Cromwell. L opposizione risoluta del Parlamento ai tentativi degli Stuart, prima di Giacomo I e poi di Carlo I, di concentrare il potere nelle loro mani era sfociata nella guerra civile iniziata nel 64 e conclusa nel 649 con la vittoria delle truppe parlamentari, a cui aveva fatto seguito, per la prima volta nella storia d Europa, la decapitazione di un re e la proclamazione della repubblica. La lacerazione che aveva diviso il paese aveva avuto origine dalle decisioni dei sovrani improntate a una concezione assolutistica del potere monarchico: da un lato il consolidamento della Chiesa anglicana e la persecuzione delle minoranze religiose, in particolare dei cattolici e dei puritani; dall altro l imposizione di nuove tasse per coprire le spese volte a sostenere la politica estera della Corona e a favorire la nobiltà di corte contro la parte più vitale della società inglese, rappresentata dalla borghesia e dalla gentry, la piccola e media nobiltà terriera. Le ripetute risoluzioni unilaterali, senza l autorizzazione del Parlamento, attuate dal re in materia fiscale, avevano suscitato un diffuso malcontento e di conseguenza il rifiuto di pagare le imposte. Quanto al problema religioso gli animi si erano inaspriti in Scozia quando Carlo I aveva tentato di sostituire alla locale Chiesa presbiteriana la Chiesa anglicana, e da lì un moto d insofferenza era esploso in tutto il regno. Neppure il governo di Cromwell aveva però risolto le tensioni sociali e religiose presenti nel paese tanto che, alla sua morte, avvenuta nel 658 e seguita dalla breve successione del figlio Richard era iniziata una nuova fase di scontri civili. Fu in questa atmosfera di caos che, il maggio 660, il nuovo Parlamento votò per la restaurazione della monarchia nella persona di Carlo II Stuart (660-685), Promemoria La Chiesa anglicana era la Chiesa riformata d Inghilterra, al cui vertice era il sovrano. Era stata fondata da Enrico VIII Tudor nel 534 con l tto di supremazia. I puritani erano gli esponenti di un movimento religioso di ispirazione calvinista sorto all interno della Chiesa anglicana. Erano così chiamati perché intendevano purificare la Chiesa da tutte le forme corrotte, non indicate nelle Sacre Scritture. Il ritorno degli Stuart Invitato formalmente dal Parlamento a tornare in patria, Carlo II Stuart sbarcò a Dover il 25 maggio del 660 e giunse a Londra quattro giorni dopo. l suo ingresso in u Carlo II Stuart fa il suo ingresso trionfale a Londra, il 29 maggio 660 (Londra, Collezione J.Y. Sangster Esquire). I presbiteriani erano i rappresentanti di un ramo del calvinismo sviluppatosi in Scozia durante il XVI secolo per iniziativa di John Knox, che voleva liberare la Scozia dall influenza francese e cattolica; ritenevano che la Chiesa dovesse essere governata solamente dai preti (dal greco presbyteroi), disconoscendo quindi l autorità vescovile. città il popolo lo accolse trionfalmente, mostrando di riporre in lui la speranza di un nuovo periodo di tranquillità e di pace per il regno. Lo scenario politico Europa 5 2 3 4 5. Fra due modelli di monarchia RCS Libri S.p.. - Divisione Education, Milano

Promemoria I Pari o Lords erano i nobili che facevano parte della Camera lta del Parlamento, detta appunto dei Pari o dei Lords. il figlio del sovrano decapitato, già re di Scozia, che era stato costretto a lasciare l Inghilterra nove anni prima. Dall esilio in Olanda, l erede al trono si era mosso accortamente: aveva garantito l amnistia ai vecchi nemici della Corona a eccezione dei responsabili diretti della morte del padre, il rispetto dei diritti del Parlamento e la tolleranza religiosa (Dichiarazione di reda, 4 aprile 660). La monarchia fu quindi restaurata nella continuità dinastica, e insieme furono ristabilite la Camera dei Pari e la Chiesa anglicana. unità U. L epoca dell assolutismo Il regno di Carlo II ll inizio il compromesso di governo tra il re e il Parlamento sembrò funzionare. Il sovrano mostrò moderazione nei confronti degli avversari politici; favorì inoltre la ricca borghesia mercantile che negli anni precedenti aveva sostenuto il regime repubblicano mediante la stipula di trattati commerciali con vari Stati e altri due tti di navigazione (660 e 663) che ribadivano la politica protezionistica già seguita durante gli anni di governo di Cromwell. Contrariamente agli impegni presi, il re attuò invece una politica di intolleranza religiosa, siglata nel 662 dall tto di uniformità, sottoscritto dalla maggioranza anglicana della Camera dei Comuni. L editto imponeva un libro unico di preghiere, il ook of common prayer, e una serie di misure contro chi non frequentava i servizi anglicani, colpendo tutte le minoranze religiose del paese. d acuire il clima di tensione contribuirono negli anni seguenti gli esiti altalenanti dei conflitti intrapresi da Carlo II contro l Olanda, nel corso della seconda (664-67) e della terza guerra anglo-olandese (672-74). nche se l Inghilterra potè strappare agli olandesi importanti postazioni sulle rotte del Sud-Est asiatico (come Tangeri e ombay acquisite nel 663), o in merica (come le colonie di New msterdam, poi ribattezzata New York e New Jersey), il dissenso nei confronti del sovrano crebbe sempre di più. Fra le cause principali vi era il progressivo avvicinamento di Carlo II a Luigi XIV di Francia, suo alleato contro le Province Unite nella terza guerra anglo-olandese, e le sue sospette aperture verso il cattolicesimo al quale nel 670 si era convertito Giacomo, suo fratello. Fu così che nel 673 il Parlamento promulgò il Test ct ( tto di Prova ), un decreto che escludeva i cattolici dalle cariche pubbliche con l eccezione dei Pari, ai quali fu però esteso cinque anni dopo, nel 678. 6 Il problema della successione Promemoria preoccupare il Parlamento era soprattutto il problema della successione: poiché Carlo II non aveva figli, vi era infatti il rischio che alla sua morte fosse designato re il cattolico Giacomo; per questo motivo, nel 679, una parte della Camera dei Comuni propose di ratificare l esclusione di quest ultimo dalla Corona con l Exclusion ill ( Carta di esclusione ). Fu allora che si riaprì una nuova stagione di ostilità tra il Parlamento e il monarca, che nello stesso 679 e più volte negli anni successivi reagì sciogliendo l assemblea. Poco prima, tuttavia, il Parlamento fece in tempo a emettere un atto d importanza cruciale, il cosiddetto Habeas corpus ct: questa legge, sulla base di un antica norma giuridica anglosassone (l Habeas corpus, che significa abbi la disposizione della tua persona ), vietava ogni arresto arbitrario e stabiliva il diritto del detenuto sia a conoscere i motivi della propria imputazione sia a ottenere un regolare processo. Nel 65 Cromwell aveva emanato l tto di navigazione, che proibiva alle navi straniere di caricare e scaricare merci nei porti inglesi, e che quindi danneggiava soprattutto la marina mercantile olandese; ne era sorto un duro conflitto tra i due Stati che si era concluso solo nel 654 con la vittoria dell Inghilterra (prima guerra angloolandese). La politica protezionistica è la politica dello Stato che ha come obiettivo principale la protezione dei prodotti nazionali contro la concorrenza straniera, mediante l applicazione di forti dazi. Il ook of common prayer era il testo base della confessione anglicana, reso obbligatorio nel 549. Vietato sotto Maria la Cattolica e ripristinato con l tto di Uniformità di Elisabetta I nel 559, era stato revocato durante la guerra civile.

Glossario Whigs: il termine deriva dal gaelico e significa in tono dispregiativo bovaro ; indicava la fazione scozzese favorevole a Cromwell durante la guerra civile. Tories: il termine, di origine gaelica, significa fuorilegge ; indicava gli oppositori irlandesi al governo di Cromwell che si erano dati al banditismo quando, dopo la ribellione del 649, nel 653 erano state tolte loro le proprietà. La Gloriosa rivoluzione Promemoria Lo statolder era la massima autorità politica e militare delle Province Unite. La nascita della monarchia costituzionale Nel 685, alla morte di Carlo II, il regno passò proprio al fratello Giacomo II (685-689) e il solco tra Corona e Parlamento si allargò. Sulla questione della successione erano emerse all interno del Parlamento due correnti contrapposte: da una parte i whigs, sostenitori delle libertà parlamentari e della tolleranza religiosa, che erano soprattutto presbiteriani ma anche indipendenti; dall altra i tories, filo-monarchici e anglicani. Quando il nuovo sovrano tentò di abolire il Test ct, di sospendere l Habeas corpus e di avviare relazioni diplomatiche con il papa, i due gruppi si ricompattarono, risoluti a opporsi ai tentativi del monarca di rafforzare la sua autorità, e il Parlamento si pronunciò unitariamente a presidio dei diritti civili e delle norme religiose vigenti. Non avendo il sovrano eredi maschi, con la sua morte il regno sarebbe dovuto passare nelle mani della figlia Maria II Stuart, sposata al calvinista Guglielmo III d Orange (689-702), statolder delle Province Unite. Nel 688, però, la nascita di un erede maschio a Giacomo II fece temere che la Corona d Inghilterra continuasse a essere tenuta da un cattolico. Il Parlamento sollecitò quindi l intervento dello statolder. Nel novembre di quell anno Guglielmo d Orange attraversò la Manica ed entrò a Londra con quindicimila soldati, accolto trionfalmente dalla popolazione. L gennaio 689 il Parlamento dichiarò decaduto Giacomo II, che nel frattempo si era rifugiato alla corte di Luigi XIV. Il 3 febbraio Guglielmo III e Maria II furono proclamati sovrani d Inghilterra, Scozia e Irlanda. Poiché s era concluso senza spargimento di sangue, almeno sul territorio inglese, questo evento prese il nome di Gloriosa rivoluzione. Dure repressioni si ebbero invece in Scozia e in Irlanda, che non riconobbero i nuovi sovrani. In Inghilterra si instaurò così una monarchia costituzionale, di nomina parlamentare: pur nel mantenimento di un legame dinastico attraverso Maria, due atti fondanti sancirono il mutamento sostanziale della forma di governo. Il primo fu la giustificazione addotta per la deposizione del re: in base ai principi del contrattualismo politico v. 5., il sovrano poteva essere dichiarato decaduto poiché non aveva rispettato il contratto stipulato con il popolo. Lo scenario politico Europa 2 3 4 5. Fra due modelli di monarchia i concetti della storia Monarchia costituzionale La monarchia costituzionale è una forma di Stato e di governo nella quale la gestione del potere del sovrano viene vincolata al rispetto di precise garanzie giuridiche da una Costituzione, che può, tuttavia, non essere necessariamente scritta. Nel caso della Gran retagna, infatti, a tutt oggi non esiste una Carta costituzionale unica, ma vale come fondamento dello Stato e delle leggi una serie di atti e disposizioni consuetudinarie (come l Habeas corpus e il ill of rights) che costituiscono una sorta di Costituzione materiale. Il re mantiene il potere esecutivo (ossia il governo), mentre quello legislativo e giudiziario sono rimessi ad altre autorità, come le assemblee elettive (Parlamento) e le magistrature. Questo modello si pone in antitesi con quello della monarchia assoluta e si basa sull assunto che il potere non possa essere esercitato arbitrariamente, ma sia sostanzialmente revocabile e limitato. Revocabile in quanto è stato temporaneamente conferito al sovrano (o al suo titolare) dai soggetti che compongono la società, di cui si rivendica l originaria libertà e autonomia. Limitato perché le funzioni pubbliche fondamentali devono essere svolte separatamente da organi distinti e autonomi. Gerard Van Honthorst, Guglielmo III e la moglie Maria Stuart, 647 (msterdam, Rijksmuseum). 7

La nascita della monarchia costituzionale inglese Restaurazione di Carlo II Stuart Politica di intolleranza nei confronti dei non anglicani: tto di uniformità (662) vvicinamento di Carlo II a Luigi XIV e al cattolicesimo unità Ostilità del Parlamento: Test ct (673) Exclusion ill (679) U. L epoca dell assolutismo Successione di Giacomo II (685) che tenta di abolire il Test ct Il Parlamento chiama Guglielmo III d Orange e Maria II Stuart (688) e dichiara decaduto Giacomo II (689) I sovrani prestano giuramento al ill of rights, che limita le prerogative monarchiche e li obbliga al consenso del Parlamento Il secondo fu la Dichiarazione dei diritti (ill of rights) del 689, che Guglielmo e Maria dovettero giurare prima d essere proclamati sovrani. Si trattava di un elenco di libertà e di diritti tradizionali che limitavano le prerogative regie e tutelavano quelle del Parlamento: senza il suo consenso, il sovrano non avrebbe più potuto sospendere le leggi, imporre tasse o mantenere in tempo di pace un esercito permanente. Con la ripulsa della teoria di sovranità per diritto divino, che stava invece alla base della monarchia assoluta vigente in Francia, in Inghilterra si affermò quindi l idea di un potere condiviso tra il re e il Parlamento, in nome del patto siglato dai cittadini con il monarca..2 La Francia del Re Sole 8 Luigi XIV e la monarchia assoluta Mentre in Inghilterra cresceva la forza del Parlamento, in Francia il regime assolutistico conobbe il suo apogeo sotto ogni aspetto durante il regno di Luigi XIV (638-75). Formalmente succeduto al padre Luigi XIII nel 643, a soli cinque anni, assunse il potere nel 66, non ancora ventitreenne, e regnò per 54 anni, fino al 75. Durante la sua infanzia, tra il 648 e il 653, la Francia aveva conosciuto due gravissime crisi politiche, le Fronde, che avevano rivelato l ampiezza dell opposizione nei confronti delle mire assolutistiche del potere regio perseguite dal cardinale Mazarino, il successore di Richelieu come primo ministro. Educato dalla madre nna d ustria e dal cardinale, Luigi XIV era cresciuto all insegna dei principi della monarchia per diritto divino, secondo i quali il potere del re proveniva direttamente da Dio e non dal popolo. Era quindi convinto che la sovranità non dovesse essere condivisa con nessun altra istituzione, né condizionata da altri poteri, ma fosse assoluta, indivisibile, illimitata.

Promemoria I Parlamenti francesi erano corti di giustizia superiori istituite su base provinciale. L assemblea rappresentativa dei tre ordini nobiltà, clero e borghesia era invece denominata in Francia Stati generali e veniva convocata dal re per ratificare le decisioni più importanti, in particolare quelle in materia fiscale. Il governo della Francia Il Re Sole Luigi XIV si scelse come emblema il sole e fu chiamato il Re Sole perché quest immagine ben rappresentava il suo progetto politico: un sovrano che costituiva l unica testa dell immenso corpo dello Stato, la volontà intorno alla quale tutte le altre ruotavano, l unica fonte di vitalità e di gloria per l intero paese. L affermazione del suo potere assoluto e la gloria rappresentarono infatti il principale obiettivo del suo operato, che si tradusse in una politica estera espansionistica, nell imposizione dell uniformità religiosa e nell accentramento amministrativo. tal fine la sua azione di governo, che esercitò personalmente, senza l ausilio di un primo ministro, fu volta a subordinare alla propria autorità tutti i poteri tradizionali che vantavano una qualche forma d indipendenza, dai Parlamenti alla nobiltà, dalla Chiesa ai detentori di uffici pubblici. E ciò non solo al fine di tenere sotto controllo ogni congegno dello Stato, ma anche e soprattutto in funzione dell incremento delle entrate. La monarchia infatti doveva fare i conti con i privilegi che le consuetudini e il diritto accordavano ai singoli signori, alle città o alle province. Si trattava di esenzioni fiscali e di diritti sulle terre, anzitutto la riscossione delle tasse e l amministrazione della giustizia, che costituivano altrettanti ostacoli al processo di centralizzazione. Durante il suo lungo regno Luigi XIV non tenne perciò in alcun conto le istituzioni che avrebbe dovuto teoricamente rispettare, come i Parlamenti, mentre non convocò mai gli Stati generali. Nell esercizio del potere Luigi XIV si servì di ministri a lui totalmente devoti, la cui autorità dipendeva dal suo beneplacito, scelti tra le famiglie dell aristocrazia di spada che si erano distinte nei servizi resi alla Corona, ma soprattutto fra gli esponenti della borghesia che erano stati nobilitati in seguito all acquisto di cariche amministrative o uffici di corte, la cosiddetta nobiltà di toga (noblesse de robe). Oltre ai ministri, che si occupavano delle più importanti competenze di Stato come le finanze o la guerra erano di nomina regia anche i governatori delle province e i capi dei municipi, incarichi che fino ad allora erano stati ricoperti a vita da membri dell alta nobiltà e che Luigi XIV limitò a una durata di soli tre anni. Il sovrano istituì infatti un sistema amministrativo composto di funzionari, le cui cariche erano revocabili: gli incarichi duravano soltanto per il tempo fissato per lo svolgimento di una determinata funzione (da qui il nome funzionari ). Tra di essi svolgevano un ruolo preminente gli intendenti, il cui corpo venne perciò potenziato. Si trattava di ufficiali statali, già utilizzati da Richelieu e Mazarino, nominati dal re e inviati nelle generalità in cui era divisa la Francia per esercitare determinanti compiti di governo, come quelli di sovrintendere alla raccolta delle Lo scenario politico Europa 2 3 4 5. Fra due modelli di monarchia i concetti della storia ssolutismo Il regno di Luigi XIV rappresentò il culmine dell assolutismo monarchico, una prassi politica già comparsa durante le guerre di religione. In questo periodo venne infatti prendendo forma un sistema di governo che intendeva far leva sulla teoria della suprema volontà del sovrano per ridurre il potere dei ceti privilegiati che ne condizionavano lo svolgimento effettivo, soprattutto in materia di tasse e di controllo del territorio. Il termine assoluto, infatti, non significava affatto illimitato, bensì sciolto da vincoli (dal latino absolutus), ossia slegato dalle norme consuetudinarie su cui la società tradizionale fondava l esercizio del potere e la sua legittimità. In effetti, all inizio dell età moderna, il sistema prevalente era il cosiddetto Stato per ceti, all interno del quale il potere era condiviso tra il sovrano, affiancato dalla sua corte e dai suoi ufficiali, e le assemblee (Stati generali, Parlamenti, diete), nelle quali si raccoglievano i rappresentanti degli ordini privilegiati. Nell ambito di questo sistema nessun re o principe riusciva mai a controllare totalmente il paese di cui era a capo se non salvaguardando gli interessi dei ceti a lui più vicini. La politica assolutista aveva pertanto l obiettivo di rafforzare la monarchia trasformando il sovrano nella fonte della legge, attraverso la quale egli stesso si legittimava, indipendentemente da qualsiasi altra forma di riconoscimento. I pilastri dell assolutismo erano perciò le risoluzioni del monarca in politica interna e il perseguimento di una politica estera di potenza. 9

p rotagonisti Il Re Sole unità U. L epoca dell assolutismo 0 Luigi XIV costruì una sapiente politica dell immagine funzionale al suo progetto assolutistico fin dai primi anni del suo avvento al trono. nzitutto, si scelse come emblema personale un sole, il cui motto (nec pluribus impar, alla lettera non inferiore ai più ) stava a significare la sua assoluta supremazia. tal fine protesse e stipendiò artisti e letterati in modo da assecondare la produzione di una cultura ufficiale volta all esaltazione della sua gloria, mentre impose un controllo severo della censura contro tutte le voci dissenzienti. Inoltre si avvalse dello stile allegorico mutuato dalla mitologia dell ntichità classica e diffuso nelle corti italiane del Rinascimento, in tutte le rappresentazioni artistiche architettoniche, scultoree, pittoriche, letterarie che dovevano celebrare la sua magnificità. Parigi venne ampliato il Louvre, residenza cittadina u Il Re Sole e la sua corte davanti alla grotta di Teti a Versailles. del re, e fu edificato un grande complesso militare, l Hôtel des Invalides. Ma l impresa più grandiosa giacché richiese ben 28 anni (dal 66 al 689) e l opera giornaliera di circa 25.000 operai fu la costruzione di un enorme reggia a Versailles sui terreni dove fino ad allora si ergeva soltanto la piccola palazzina di caccia di Luigi XIII. Fin dal 682 Versailles divenne la residenza del sovrano e della sua corte. Vi lavorarono Jean Nocret, Ritratto della famiglia reale, 670 (Versailles, Musée du Château). In questo artificioso ritratto di corte, ispirato ai banchetti degli dèi, Luigi XIV è raffigurato nelle vesti di pollo, il dio del Sole. artisti chiamati da tutta Europa, controllati a vista dallo stesso Luigi XIV, perennemente attento a dare di sé l immagine di un sovrano potente e maestoso. Il Re Sole fece in modo che i rappresentanti della grande nobiltà francese risiedessero nella reggia, allettandoli anche con l erogazione di ricche prebende e pensioni. Qui essi conducevano un esistenza scandita dal rituale di corte, gratificati da quelli che erano ritenuti dei sommi privilegi, come il pranzare alla tavola del re o l assistere a momenti altamente teatralizzati della sua vita, tra cui il lever e il coucher (il suo risveglio e il momento in cui andava a dormire). La vita di corte si svolgeva infatti secondo un rigido rituale, l etichetta, che regolava le precedenze in base al rango e al favore personale del sovrano. La nobiltà finì così per recidere i legami col proprio territorio d origine, dove esercitava ampi poteri, e per assecondare i disegni del Re Sole, che mirava appunto a sradicare o svuotare qualsiasi forma d autorità che non fosse la propria.

entrate reali, sradicare la corruzione, controllare l amministrazione della giustizia, trasmettere al governo centrale puntuali resoconti delle attività e delle inchieste condotte sul territorio. Si trattava, in complesso, di un organizzazione burocratica dai costi esorbitanti, che ricadevano sulle spalle delle province francesi. Di qui una lunga serie di rivolte popolari contro il carico fiscale: tant è che tra il 66 e il 676 se ne contò quasi una all anno, in gran parte soffocate nel sangue. Lo scenario politico Europa La riforma delle finanze Glossario Imposte dirette e indirette: le imposte dirette colpiscono il reddito o il patrimonio, mentre le imposte indirette gravano sui beni di consumo. La politica mercantilista di Colbert Proprio a causa dell importanza vitale che rivestivano le entrate dello Stato, il ministro delle finanze e dell economia, Jean aptiste Colbert, divenne sin dall inizio del regno il collaboratore più stretto di Luigi XIV. Di origini borghesi, Colbert diede prova di grande abilità nel suo compito, provvedendo a razionalizzare i meccanismi del prelievo fiscale. Le entrate dello Stato erano di tre tipi: quelle derivanti dagli affitti del demanio reale; l imposta diretta su case e terreni, detta taille, che gravava soprattutto sui contadini e che costituiva il grosso degli introiti; un insieme di imposte indirette tra cui un iniqua tassa sul sale chiamata gabelle. Il ministro creò un sistema tributario più efficiente, in grado di ridurre di circa il 30% la taille e al contempo di aumentare il gettito fiscale: grazie agli intendenti riuscì a debellare le pratiche illecite nella riscossione dei tributi, a ridurre i costi eccessivi delle operazioni di prelievo e a cancellare le illegittime esenzioni fiscali di tanti falsi nobili. Promemoria Le compagnie mercantili privilegiate erano associazioni di mercanti che avevano ricevuto dallo Stato la concessione dell esclusivo diritto di navigazione e di commercio per alcune zone. La prima fu la Compagnia delle Indie orientali inglese, fondata nel 600, seguita nel 602 dall omologa olandese. L uniformità religiosa Promemoria Promulgato da Enrico IV nel 598, l editto di Nantes aveva posto fine alle guerre di religione tra cattolici e ugonotti, che avevano insanguinato la Francia per tutta la seconda metà del XVI secolo concedendo la libertà di culto e la parità dei diritti civili e politici. Convinto che il benessere economico di un paese si fondasse sulla quantità di metalli preziosi e di valuta contenuti nelle casse statali, Colbert stabilì pure un nuovo ordinamento in materia di attività produttive e commerciali, che andò sotto il nome di mercantilismo di Stato v. 3.3, all insegna di una politica fortemente protezionista che intendeva favorire le esportazioni limitando le importazioni. Con opportuni sgravi fiscali e prestiti a basso tasso d interesse incoraggiò l imprenditoria francese a incrementare e migliorare la produzione, in particolare dei beni di lusso e voluttuari che, venduti all estero, facevano affluire nelle casse del regno una consistente quantità di valuta straniera. Sul modello olandese e inglese Colbert promosse anche la nascita di compagnie mercantili privilegiate (Compagnia delle Indie orientali, delle Indie occidentali, del Nord, del Senegal e del Levante), che tuttavia non riuscirono mai a battere la concorrenza dell Inghilterra e delle Province Unite. Infine promosse l espansione coloniale della Francia in merica, in sia e in frica v. 4.. La politica assolutistica di Luigi XIV si estese anche al versante religioso. Mal sopportando la presenza di un agguerrita minoranza ugonotta, il re decise di seguire la linea intrapresa da Richelieu e Mazarino, imponendo progressive restrizioni all editto di Nantes. Dal 663 vietò le conversioni al protestantesimo e ordinò di demolire gran parte delle chiese degli ugonotti. Dal 68, per la prima volta nel Poitou e poi in altre regioni del regno, fece impiegare contro chi opponeva resistenza il corpo militare dei dragoni. Nel 685, dopo migliaia di conversioni forzate, revocò infine l editto di Nantes e promulgò l editto di Fontainebleau per bandire l esercizio del culto protestante dalla Francia. Circa 200.000 persone abbandonarono il paese, trovando rifugio soprattutto in Olanda e in Inghilterra. L esodo degli ugonotti, in buona parte artigiani e mercanti, ma anche intellettuali, privò il paese di importanti forze vitali che andarono invece a irrobustire l economia e la cultura dei paesi di immigrazione. Le insurrezioni di quanti rimasero in Francia e provarono a ribellarsi all uniformazione religiosa furono duramente represse nel sangue con l impiego delle truppe, come accadde tra il 702 e il 707 ai camisards, i contadini della comunità protestante delle Cevenne. 2 3 4 5. Fra due modelli di monarchia

unità U. L epoca dell assolutismo ntigiansenismo e gallicanesimo Promemoria Per gallicanesimo si intende l organizzazione religiosa vigente in Francia fin dalla metà del Quattrocento, che prevedeva una certa autonomia da Roma e uno stretto controllo da parte dei sovrani francesi sulle nomine e sulle decisioni dei vescovi. In campo cattolico la Francia di Luigi XIV era divisa tra quanti i cosiddetti dévôts erano inclini a una pratica più devozionale, basata sull osservanza dei precetti e sul compimento delle opere, secondo l insegnamento dei gesuiti, e quanti consideravano invece essenziale una religiosità più interiore e più rigorosa, come i giansenisti, così chiamati perché s ispiravano ai precetti del teologo Giansenio (Cornelius Otto Jansen, 585-638). I giansenisti, che avevano come centro di irradiazione il monastero di Port-Royal, conobbero il momento di massima fioritura nel decennio 668-679; fra i loro seguaci o simpatizzanti figuravano molte famiglie della corte, o intellettuali di grande prestigio come il filosofo laise Pascal (623-662) e lo scrittore e drammaturgo Jean Racine (639-699). Luigi XIV si mostrò ben disposto nei riguardi dei gesuiti e dei dévôts, anche per l influenza dei suoi confessori e della sua amante, Madame de Maintenon, mentre guardò sempre con sospetto ai giansenisti: la sua concezione assolutista non poteva tollerare alcun genere di dissenso o di difformità religiosa all interno del regno. Nel 679 il re proibì ai monaci di Port-Royal di accettare nuovi novizi. Successivamente, in seguito alla diffusione di alcuni scritti polemici dei giansenisti contro i gesuiti, convinse papa Clemente XI (700-72) a condannare il giansenismo, prima nella bolla Vineam domini (705) e poi nella Unigenitus (73); ancora prima che quest ultima fosse promulgata, nel 7, fece radere al suolo Port-Royal. Contemporaneamente Luigi XIV rafforzò le fondamenta del gallicanesimo: nel 682 l assemblea del clero francese, che coltivava da sempre un forte senso di autonomia da Roma, approvò quattro articoli, detti appunto gallicani, con cui riconobbe la supremazia del sovrano e la propria indipendenza dal papa sulle questioni temporali. Si manifestò così una crescente tensione con il pontefice fino a quando, nel 693, si arrivò a una conciliazione e Luigi XIV ritirò la dichiarazione. La politica di potenza ogni modo furono le guerre a riflettere con più evidenza il desiderio di gloria di Luigi XIV, al punto che egli non esitò a sacrificare i risultati conseguiti dalle efficaci riforme finanziarie del ministro Colbert. Per allargare le frontiere acquisite con i trattati di Westfalia (648) e dei Pirenei (659), il Re Sole attuò costantemente una politica estera fortemente aggressiva che condusse la Francia all apogeo dell egemonia sul continente, ma che determinò l ostilità del resto d Europa nei confronti della monarchia francese. 2 Il giansenismo Il movimento giansenista riteneva che il peccato originale avesse privato l uomo del libero arbitrio e lo avesse reso incapace di resistere al male. Soltanto Dio poteva pertanto concedere la salvezza agli eletti. Come per i protestanti, anche per i giansenisti fondamento della grazia era la fede, ma sostenuta dalle buone opere. Questa concezione era però considerata dalla Chiesa pericolosamente vicina al calvinismo. L austerità delle forme di devozione giansenista si contrapponeva inoltre al fasto cerimoniale dei gesuiti. I seguaci di Port-Royal vedevano infatti un incitamento al lassismo negli insegnamenti della Compagnia di Gesù, secondo cui la salvezza è sempre a portata dell uomo purché viva secondo i dettami della Chiesa e operi con buona volontà. Il monastero di Port-Royal in un dipinto del XVII secolo.

La guerra di Devoluzione (667-668) La guerra contro l Olanda (672-678) e le riunificazioni La guerra della lega d ugusta (688-697) Tra il 667 e il 668, nella cosiddetta guerra di Devoluzione, Luigi XIV volse le armi contro la Spagna, per impossessarsi dei Paesi assi spagnoli e della Franca Contea. Il conflitto assunse questo termine perché, secondo il Re Sole, alla morte di Filippo IV, i Paesi assi spagnoli avrebbero dovuto essere devoluti, cioè trasmessi, a Maria Teresa d sburgo, figlia del re di Spagna e moglie dello stesso Luigi XIV, e quindi al regno di Francia. Inizialmente, grazie alla sua schiacciante superiorità, l esercito francese conquistò molte posizioni; senonché proprio per questo l Inghilterra e l Olanda in quel momento in guerra tra loro e la seconda addirittura alleata della Francia nella seconda guerra anglo-olandese decisero di stipulare un alleanza, a cui aderì poi anche la Svezia. Rendendosi conto di non poter affrontare solo con la forza delle proprie armate questa coalizione, nel 668, ad quisgrana, Luigi XIV sottoscrisse la pace; tuttavia, non uscì dal conflitto a mani vuote, in quanto ottenne dodici città dei Paesi assi spagnoli, tra cui l importante piazzaforte di Lille. Ma la brama di potenza del sovrano francese non si arrestò; pochi anni dopo, infatti, Luigi XIV decise di rivalersi sugli olandesi, che lo avevano tradito durante il precedente conflitto e che soprattutto erano pericolosi rivali in campo commerciale. ssicuratosi nel 670 l appoggio dell Inghilterra, nel 672 le Province Unite furono dunque assalite congiuntamente. Per bloccare l attacco francese Guglielmo d Orange fece aprire le dighe allagando il paese; riuscì così a guadagnare tempo in attesa dell intervento degli alleati (la Spagna e l ustria e in seguito anche l Inghilterra). La guerra si allargò allora anche al Mediterraneo, dove Luigi XIV favorì una rivolta antispagnola, scoppiata a Messina nel 674. Quattro anni dopo, con la pace di Nimega, la Francia acquisì altre piazzeforti nei Paesi assi spagnoli oltre all intera Franca Contea. Poco dopo, tuttavia, Luigi XIV procedette a una politica di annessioni pacifiche ma forzate (ribattezzate riunificazioni, perché basate su pretesi diritti feudali) con cui, tra il 679 e il 684, si impadronì di diverse città delle Fiandre, della Lorena e dell lsazia fra cui Strasburgo, in posizione vitale per il passaggio sul Reno, oltre che della fortezza di Casale nei domini dei Savoia. Nel 686 l Impero, le Province Unite, la Spagna, la Svezia e alcuni principi tedeschi decisero infine di coalizzarsi per bloccare l espansionismo francese nella lega di ugusta. Luigi XIV reagì con l invasione nell estate 688, del Palatinato e dell Elettorato di Colonia. Ma dopo la Gloriosa rivoluzione v.. Guglielmo III d Orange una volta insediatosi sul trono d Inghilterra, aderì alla lega. Luigi XIV si ritrovò così accerchiato dalle maggiori potenze europee e al termine della guerra, durata ben nove anni, fu costretto a firmare la pace di Rijswjck, e ad abbandonare tutti i territori conquistati a partire dal 679, tranne Strasburgo e l lsazia. Lo scenario politico Europa 2 3 4 5. Fra due modelli di monarchia La monarchia assoluta di Luigi XIV Luigi XIV governo personale del re Subordinazione dei poteri tradizionalmente indipendenti e centralizzazione amministrativa attraverso la rete degli intendenti umento delle entrate: razionalizzazione del sistema fiscale politica economica mercantilista Politica estera espansionistica: guerra di Devoluzione (667-668) guerra contro l Olanda (672-678) guerra contro la lega d ugusta (688-697) Imposizione dell uniformità religiosa: Editto di Fontainebleau (685) che bandisce il culto riformato repressione del giansenismo rafforzamento del gallicanesimo 3