SCARICHI ANALIZZATI. n. 83 DISTRIBUTORI CARBURANTI. n. 69. n. 11 LAVAGGI MEZZI (METEORICHE - INDUSTRIALI)



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SCARICHI ANALIZZATI n. 8 AUTO- DEMOLIZIONI (METEORICHE) n. LAVAGGI MEZZI (INDUSTRIALI) DISTRIBUTORI CARBURANTI n. (METEORICHE - INDUSTRIALI) n. 69 Fig. SCARICHI DA DISTRIBUTORI DI CARBURANTE COMPOSIZIONE (Tot. n. 69 scarichi) AUTOLAVAGGI n.9 (INDUSTRIALI) 8% AUTOLAVAGGI A CICLO CHIUSO n. (METEORICHE) 9% SOLO DISTRIBUTORI n. 7 (METEORICHE) 5% Grafico

SCARICHI DISTRIBUTORI CARBURANTI (METEORICHE - INDUSTRIALI) n. 69 SCARICHI su SUOLO n. 60 SCARICO IN CORPO IDRICO n. 9 Fig. recapito degli scarichi da distributori carburante

DISTRIBUTORI CON SCARICHI AUTORIZZATI DALLA PROVINCIA SUDDIVISI PER COMUNI (Tot.n. 69) 0 8 n. impianti 6 5 6 0 ARBA AVIANO AZZANO X BRUGNERA CANEVA CASARSA D. DELIZIA CHIONS CLAUT FIUME VENETO FONTANAFREDDA MANIAGO MONTEREALE PASIANO POLCENIGO PORCIA PORDENONE PRATA ROVEREDO SACILE SAN GIORGIO RICHINVELDA SAN QUIRINO SAN VITO AL TAGLIAMENTO SESTO AL REGHENA SPILIMBERGO ZOPPOLA Grafico

LAVAGGIO MEZZI + AUTOLAVAGGI n. AUTOLAVAGGI A CICLO CHIUSO ( CON DISTRIBUTORI CARBURANTI) n. (0 %) LAVAGGIO MEZZI (NO DISTRIBUTORI CARBURANTE) n. (6 %) AUTOLAVAGGI (CON DISTRIBUTORI CARBURANTI) n. 9 ( %) RECUPERO ACQUE (PARZIALE) n. ACQUE n. 9 RECUPERO ACQUE (PARZIALE) n. ACQUE n. 8 Fig.

SCARICHI DA LAVAGGIO MEZZI + AUTOLAVAGGI (Tot. N. ) AUTOLAVAGGI A CICLO CHIUSO n. 0% LAVAGGIO MEZZI n. 6% AUTOLAVAGGI n.9 % Grafico RECUPERO ACQUE NEGLI IMPIANTI DI LAVAGGIO MEZZI + AUTOLAVAGGI (Tot n. ) RECUPERO TOTALE n. 0% ACQUA n. 7 0% RECUPERO PARZIALE n. 0% Grafico

RECUPERO ACQUE NEGLI AUTOLAVAGGI CON DISTRIBUTORE CARBURANTI (Tot. n.) RECUPERO TOTALE n. % ACQUA n. 8 5% RECUPERO PARZIALE n. % Grafico 5 - DISTRIBUZIONE DELLE CLASSI DI RECUPERO ACQUE NEGLI AUTOLAVAGGI CON DISTRIBUTORE CARBURANTI (Tot n. ) 00 90 80 70 60 50 % 0 0 0 0 9 % % % 9 % 5 % 0 00% 75-99 % 50-7 % - 9% SENZA INDICAZIONI SU % DI RECUPERO Grafico 6 -

ANALISI DEI DATI Il totale degli scarichi analizzati emerge dalla figura. Gli scarichi da distributori carburanti risultano essere 69 e comprendono sia scarichi di sole acque meteoriche di dilavamento contaminate provenienti da aree a rischio contaminazione (zone erogazione carburanti e aree carico serbatoi interrati) o dall'intero piazzale e queste sono definite con il termine di meteoriche, sia scarichi di acque meteoriche contaminate + industriali che vedono la presenza di impianti di autolavaggio inseriti in distributori di carburante e definite con il termine industriali. Il gruppo degli scarichi da lavaggio mezzi riguarda gli impianti di lavaggio che non sono inseriti in impianti di distribuzione di carburanti. Dei 69 scarichi da distributori di carburante il 7% (5%+9%) sono costituiti da sole acque meteoriche, mentre il 8% sono della tipologia delle acque reflue industriali (Grafico ). Altro aspetto molto importante dal punto di vista ambientale e il ricettore degli scarichi provenienti dai distributori di carburante. Infatti sempre più spesso accade che questi impianti vengano posizionati fuori dai centri abitati quasi sempre in aree non dotate di rete fognaria e come emerge dalla figura gli scarichi sono recapitati per la maggior parte su suolo 60 scarichi (circa 87%). Quindi il ricettore di questi scarichi è per la maggior parte un ricettore molto sensibile. Sul territorio provinciale gli impianti di distribuzione carburanti autorizzati interessano 5 dei 5 comuni della Provincia di Pordenone (Grafico ). Il Comune di Pordenone annovera più impianti di tutti, seguono i Comuni di Sacile, Aviano, Azzano Decimo, Porcia e Spilimbergo, questi risultano essere anche quelli a maggiore densità abitativa. In figura viene analizzato il dato relativo agli impianti di lavaggio mezzi e degli autolavaggi. Gli impianti di autolavaggio inseriti in distributori di carburante in totale risultano essere ( autolavaggi a ciclo chiuso + 9 autolavaggi che producono scarichi). Negli impianti di lavaggio dei mezzi + autolavaggi si nota che il 70 % produce scarichi industriali autorizzati, mentre il 0% percento no in quanto gli autolavaggi sono a ciclo chiuso (Grafico ). Dal punto di vista del recupero delle acque si può notare la elevata presenza di impianti di lavaggio mezzi che non recuperano acqua 9 impianti su un totale di impianti. Questo probabilmente dovuto alla presenza di impianti di piccole dimensioni spesso costituiti solamente da idropulitrici e quindi non specializzati come gli impianti collegati ai distributori di carburante. Aggregando i dati su recupero delle acque nel totale degli impianti di lavaggio mezzi e autolavaggi ( impianti in totale) si denota che il 0% non recuperano le acque reflue dopo il lavaggio, mentre il recupero avviene nel 60% degli impianti (Grafico ). Questo è dovuto all'elevato numero degli impianti di lavaggio mezzi che non recuperano acqua 9 impianti su. Se il dato viene analizzato riferendosi ai soli impianti di autolavaggio (Grafico 5) si denota che il 5% degli impianti sono quelli che non recuperano acqua e spesso risultano essere anche quelli più vecchi come tecnologia. Nella distribuzione delle classi di recupero acque reflue per i solo impianti di autolavaggio si denota che oltre il 0% recuperano totalmente le acque, mentre le altre classi risultano essere meno rappresentate (grafico 6). Considerato che comunque le tecnologie a disposizione sono in grado di permettere il recupero totale delle acque le azioni di sensibilizzazione dovranno essere rivolte soprattutto al 5% degli impianti che non recuperano acque reflue, ma anche a tutte le altre classi che risultano essere inferiori come recupero rispetto al recupero totale.