OGGETTO: CONVERSIONE PRESTITI CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA. ADESIONE. DISCUSSIONE



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Transcript:

PAG. 1 OGGETTO: CONVERSIONE PRESTITI CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA. ADESIONE. DISCUSSIONE MESCHINI Sindaco per comunicazioni Intervengo per comunicare che ho provveduto alla nomina dei rappresentanti del Comune, in seno al Consiglio di Amministrazione della Fondazione Maria Baiocco e Don Pietro Bocaletti, nelle persone di Rodolfo Francalancia, Carlo Tognetti, Leonardo Serafini e Franco Moretti. MARCONI Assessore per la illustrazione La delibera che presentiamo al Consiglio è finalizzata a ridurre il costo degli interessi sul debito, attraverso un operazione che ne diluisce il rimborso nel tempo, cercando quindi di trarre vantaggio dagli interessi odierni che sono più bassi. Si tratta quindi di aderire alla proposta che è stata fatta dalla Cassa Depositi e Prestiti per una riconversione dei mutui assunti a tasso variabile dopo il 31/12/1996 e riconvertirli appunto in nuovi prestiti a tasso fisso. La possibilità della proposta della Cassa Depositi e Prestiti prevedeva la possibilità di farlo anche a tasso variabile, ma poi nella delibera la proposta che viene fatta è di riconvertirli a tasso fisso per una questione di opportunità di fronte alla variabilità dei tassi cui si presume di andare incontro. Pertanto si tratta di rimodulare i prestiti a tasso fisso concessi sino al 31/12//96 con nuovi prestiti a tasso sempre fisso. Le caratteristiche dei mutui rinegoziabili sono indicate nella delibera stessa e sono stati comunicati dalla Cassa Depositi e Prestiti e sono riportate in maniera specifica nella delibera. Oltre ai mutui accesi fino a dopo il 31/12/96, vi è un altra categoria di mutui che sono relativi a una conversione dei prestiti trasferiti al Ministero dell Economia e delle Finanze mediante una contrazione di nuovi mutui presso sempre la Cassa Depositi e Prestiti, sulla base dell articolo 41 della Legge 448 del 28/12. Il termine per esercitare, per aderire è il 16 giugno 2006 e nella delibera si prosegue con l indicazione delle due tipologie di mutui che ho richiamato e si fanno alcune considerazioni in proposito. La rinegoziazione proposta ha decorrenza 1 luglio 2006 e può avvenire, per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, attraverso il prolungamento della scadenza con il corrispettivo allungamento del periodo, in ogni caso la prima rata rinegoziata andrà in scadenza il 31/12/2006 e sarà comprensiva della sola quota di interessi.

PAG. 2 Per quanto riguarda i mutui concessi al 31/12/96, attualmente il tasso è del 7%, la convenienza quindi, essendo i mutui in numero limitato, non è particolarmente importante, mentre lo è per quanto riguarda i mutui assunti dopo il 31/12/96 al tasso variabile per i quali il debito residuo è pari, al luglio 2006, a 13.772.935 euro da rimborsare per un periodo che va tra i dieci anni e i diciannove anni. Quindi, rispetto a questi ultimi, si ritiene conveniente l allungamento dell ammortamento fino alla data del 31/12/2036 e la loro conversione, come ho detto in precedenza, a tasso fisso. Allora, tutto questo detto, occorre tenere conto che gli attuali fissi di spesa sono destinati all incremento già a partire dalla rata in scadenza del prossimo 31/12/2006, a causa della tendenza in aumento dei saggi, quindi attraverso questa considerazione si conferma il fatto che la proposta fatta dalla Cassa Depositi e Prestiti è una proposta vantaggiosa per quanto riguarda il Comune. I flussi generati dalla conversione a tasso fisso sono indicativi in quanto il nuovo tasso oggi è stato fissato al 4.5% è soggetto a un fixing settimanale e pertanto nella delibera viene dato atto, viene dato incarico al servizio finanziario di procedere all esecuzione della delibera stessa, fatta salva la verifica delle condizioni di tasso proposte dalla Cassa Depositi e Prestiti al momento del perfezionamento della procedura. Molto probabilmente i tassi non subiranno delle oscillazioni molto elevate, però ritenevamo necessario fornire questa indicazione all ufficio. Pertanto si chiede al Consiglio di approvare, di aderire alle condizioni al tasso fisso per tutti i mutui elencati nella delibera e contrattati a partire dal 31/12/96, di approvarne l elenco e di dare appunto mandato all ufficio di valutare, nel momento del perfezionamento della delibera stessa, dell accordo, l entità effettiva del tasso applicato; se ne richiede inoltre l immediata esecutività. LAUNO DS a nome della Commissione consiliare II Do lettura del verbale della Commissione che si è riunita il 31 maggio alle ore 18.30. È presente alla riunione altresì il Funzionario, il Dottor Andrea Castellani, il quale illustra la proposta di delibera consiliare relativa alla conversione da tasso variabile a tasso fisso con la Cassa Depositi e Prestiti e una serie di mutui che sono poi elencati nella delibera stessa. Al termine della discussione, dopo vari chiarimenti richiesti da ogni consigliere, la proposta viene messa in votazione e ottiene il seguente risultato: 4 voti favorevoli, nessun contrario, 2 astenuti, consiglieri Castiglioni e Pierini. Grazie.

PAG. 3 CASTIGLIONI AN Ripeto quello che ho avuto modo di dire anche in altre occasioni, rispetto a questo tipo di delibere: è fuori di dubbio come un tasso migliore sia appetibile e nell immediato siano anche, come dire, presenti dei punti di vantaggio indiscutibili. Quello su cui noi dovremmo porre attenzione comunque è ancora una volta il fatto che noi rimandiamo alle future generazioni, perché qui questi mutui rinegoziati andranno a finire a 30 anni, quindi noi per questo periodo, in qualche modo, impegniamo le future Amministrazioni, per non dire le future generazioni e non essere troppo catastrofico, però impegniamo allungando i tempi del rimborso. È chiaro che immediatamente, forse anche, come dire, è quasi una necessità trovare, andare a cercare fondi attraverso una rinegoziazione, perché magari altre vie sono non precluse, ma magari più difficili da percorrere, resta però il fatto di allungare i tempi del rimborso e in questo modo noi assegniamo ai posteri un qualcosa che dovremmo gestire noi. L Amministrazione in effetti rinegoziando che cosa fa? ma qualsiasi Amministrazione, di destra e di sinistra, rinegoziando i mutui dice, mi servono dei soldi, io li prendo oggi, riesco ad avere un tasso migliore oggi, ma questo fatto poi mi fa allungare i tempi, se non raddoppiarli quasi. Era un po quando si diceva, ci ricordiamo un po tutti, all epoca dei Governi Craxi, quando l inflazione viaggiava su due cifre al 18%, 20% e nessuno si preoccupava di quello che sarebbe accaduto poi, quel poi è diventato oggi e ora ci rendiamo conto che quelle situazioni le stiamo pagando oggi noi e le pagheranno ancora di più i nostri figli. Ripeto, è un discorso che forse ho esasperato, però per fare intendere come la mia posizione e quella del gruppo a cui appartengo, è questa, nulla come dire di scandaloso nella rinegoziazione, ma molte remore sul fatto di allungare i tempi oltre ogni misura, cioè 30 anni sono 30 anni, se l anno prossimo rinegoziamo altri mutui, l anno prossimo ancora altri mutui, e via dicendo, ci troveremo a dilungare i tempi del rimborso a livello secondo noi poco accettabile. D altra parte è anche vero un altro fatto, che quello che oggi può sembrare conveniente, non è detto che fra 10 anni, 15 anni o 20 anni lo sia ancora, per cui quando i tempi vanno oltre non solo la media scadenza, ma oltre il lungo termine, fare dei discorsi di convenienza anche su questo campo, le cose restano molto difficili. BECCACECE - UDC

PAG. 4 Il mio intervento, a nome dell UDC, sottolinea quanto già detto in sostanza da Castiglioni: è un provvedimento che praticamente prolunga il debito per altri 30 anni, se non sbaglio, e lo si fa motivandolo che, a fronte di un prolungamento del debito, si ha il vantaggio di un tasso più agevolato e dello spostamento da tasso variabile a tasso fisso di alcuni mutui. Il ragionamento sembrerebbe filare, sennonché questo vantaggio noi ce lo abbiamo solamente nei primi 12 anni, con, in sostanza, un vantaggio, tra virgolette, per le casse comunali, di circa 2.000.000 di euro, e all interno di questi le somme, cioè gli importi più convenienti, tra virgolette, sono quelli che abbiamo nei primi 5 anni, con somme che stanno sopra i 100.000 euro circa. Ora il punto è, se da un lato dobbiamo continuare a prolungare questi debiti, vorrei capire da parte dell Amministrazione, questi 2.000.000 di euro che nei primi dieci anni verrebbero risparmiati, che cosa vorrebbe fare l Amministrazione con questi risparmi, come li vorrebbe finalizzare? A fronte di ciò naturalmente va il fatto che per i restanti anni, dopo i 12, tutte le somme sborsate da parte del Comune sono in negativo, quindi se uno li mettesse sul piatto della bilancia, naturalmente i 30 anni avrebbero uno squilibrio proprio nei restanti 18 anni. Allora qui qualcuno mi dovrebbe spiegare, nell arco sempre dei 30 anni, dove è il vantaggio reale, oltre al fatto che, altra cosa su cui, a nostro avviso, si dovrebbe riflettere, ridurrebbe anche la capacità di indebitamento dell ente locale, se non sbaglio, qualcuno mi corregga, se qualcuno volesse contrarre utili finalizzati ad altri tipi di interventi probabilmente verrebbe ridotto il.., io non sono un tecnico, la capacità di indebitamento dell ente locale. Adesso io non so in che termini, tento sommariamente di dare però insomma la cosa che a noi stava a cuore sapere, era da questi risparmi che cosa ne vogliamo fare? Perché a leggere poi il parere dei revisori dei conti, che tra parentesi qualcuno dovrebbe spiegare che non era dovuto ma è stato chiesto, quindi per noi questo è un motivo, diciamo che è un dubbio ulteriore su cui ci fa riflettere questa delibera, infatti al punto 2^ si dice in merito a tale proposta, pur non necessitando parere ai sensi di legge da parte del Consiglio dei revisori nell ambito della collaborazione tra organo di controllo e Consiglio comunale, è stata richiesta una valutazione dei revisori dei conti. Io non so, qualcuno politicamente dovrà darci una spiegazione anche in questo, oltre al fatto che per i successivi punti gli stessi revisori dei conti pongono in essere più motivi di riflessione che di totale adesione da parte loro, fermo restando che tecnicamente questa è un operazione, dal punto di vista tecnico, più che legittima, nessuno sta qui a sollevare dubbi di legittimità, ma quello che a noi preme praticamente sottolineare erano alcuni punti che politicamente, a nostro avviso, hanno rilevanza, quindi mi preme, prima di concludere, capire il vantaggio reale di questa ulteriore proroga e soprattutto questi risparmi finalizzati a che cosa. Quindi il nostro voto per ora non sarà sicuramente favorevole. Grazie. MERIGGI Gruppo Misto

PAG. 5 In sé stessa questa delibera, dal punto di vista tecnico, non presenterebbe difficoltà di approvazione, soltanto, invece ne presenta e molte, a mio modo di vedere, da un punto di vista politico perché, intanto devo ricordare che in fase di approvazione del Bilancio di previsione avevamo, in qualche modo, sottolineato che le risorse che il Comune poteva aspettarsi, qualora non avesse fatto degli aggiustamenti, sia delle partite di spesa che delle partite di entrata, erano limitatissime. Un bilancio ingessato, come si dice tecnicamente, che non consentiva di fronteggiare le innumerevoli incombenze che si sono accumulate sul tavolo della Giunta. Detto questo si trova una soluzione, cioè quella di dire convertiamo alcuni mutui a tasso variabile e questo è senz altro un dato positivo, a tasso fisso, ne ricaviamo un vantaggio economico per un certo numero di anni, sicuramente per gli anni che questa Amministrazione ha ancora davanti, ma trasferiamo alle future un danno notevole, che sta nel fatto che allungate la decorrenza dei mutui per 10 anni, anzi, per meglio dire, la allungate di 11 anni e lo fate con perdita economica notevole. Ora, a questo punto, non so se conviene augurarsi che ci stiate ancora voi tra 11 anni, così ve la sbucciate voi questa mela, però io non mi sento di augurarvi questo perché sto parlando dai banchi dell opposizione, quindi mi auguro invece che ci sia un cambiamento il più presto possibile, compatibilmente con le regole del gioco. Quindi chiedere l approvazione di una delibera che sostanzialmente vi agevola in questi brevi anni di amministrazione, e che però trasferisce tutte le preoccupazioni sulle future Amministrazioni e badate bene, sulle future generazioni, complicando ancora più la situazione economica di questo Comune, che non è certo fra le più brillanti, questo mi costringe ad una riflessione che non è certamente positiva. Grazie. LAUNO DS Diciamo questo, che indubbiamente la rinegoziazione dei mutui, così come è stata anche illustrata dagli interventi dei vari consiglieri di opposizione, evidenzia, come dire, una non chiara e netta positività in tutto il periodo, questo è evidente. Ma il vero dramma è rappresentato che purtroppo in questi anni la rinegoziazione che offre la Cassa Depositi e Prestiti, noi la chiamiamo rinegoziazione perché di fatto viene ad operare su una serie di mutui in essere, in realtà è un estinzione di tutti i mutui che ci sono, perlomeno in questo caso, quelli a tasso variabile, per convertirli in un nuovo mutuo a tasso fisso, questo è purtroppo l indirizzo che offre la Cassa Depositi e Prestiti, e quindi non è che si può entrare in un meccanismo nel quale valutare quelli più convenienti e quelli meno, quelli che hanno una durata più lunga rispetto a una durata più corta e viceversa: quindi ci troviamo purtroppo di fronte a queste condizioni che sono dettate così nella sua interezza, passatemi il termine, nel prendere o lasciare.

PAG. 6 Mi pare che già l anno scorso questo Consiglio, nel valutare alcuni elementi diciamo su proposta sia dell Assessore che degli uffici, una parte della rinegoziazione non venne effettuata, ora ci troviamo di fronte a una situazione che probabilmente l ha spinta a proporre la rinegoziazione, io do questi elementi di lettura: uno, la crescita dei tassi di interesse, quindi noi abbiamo il tasso variabile che gira intorno ai 3.30, 3.40 a fronte di una convenienza, nel senso che passando a tasso fisso è sempre quello, per una durata di 30 anni e di conseguenza 4.50, quindi uno spread se vogliamo di 1.00, 1.20 oggi nel medio-breve periodo, ma probabilmente nel lungo periodo chi sa che quello che oggi abbiamo a tasso variabile non ci possa venire a quel livello li. Quindi è vero, la convenienza è dettata nei 12 anni, il prospetto è chiaro, è netto, qui non si discute, è anche altrettanto vero che nel rapporto complessivo si viene a pagare di più perché proprio il periodo viene allungato, da 20 anni a 30 chiunque di noi, quindi questo è evidente. L unica, diciamo così, valutazione, ragionamento che è stato anche evidenziato nella Commissione, è proprio il fatto che legando oggi un tasso variabile con tassi di riferimento a livelli di crescita, quindi uno spread basso di 1.10, 1.20 diciamo che nel breve periodo, poi può ancora cambiare, noi siamo abituati che ogni anno la Cassa Depositi e Prestiti, diciamo così, propone rinegoziazioni, quindi ciò non è detto che si possa anche rivedere nel futuro la posizione attuale, ma oggi a fronte di un rischio di una crescita del tasso variabile rispetto al tasso fisso, l opportunità di bloccarlo in un periodo così lungo, porta a trovare, in qualche misura, da parte nostra la convinzione dell operazione. Grazie. MUNAFÒ Comitato Menghi Questa è una delibera che fa fronte a quelle che si possono definire le esigenze di cassa del Comune, perché di fatto ho un mutuo che durava tot anni, lo spalmo su 30 anni, nel complessivo ci rimetto, però l Amministrazione dice che me ne frega, intanto all inizio io ho meno esborso e quindi faccio fronte alla cassa, ignorando il fatto che questa è una visione miope della gestione della finanza del Comune nell area generale, perché questo significa ingessare per le future generazioni quello che è la possibilità di investimento anche per le future Amministrazioni. Questo perché se è vero che io ho libera momentaneamente la disponibilità di cassa, è altrettanto vero che l indebitamento rimane costante ed è altrettanto vero che liberando la cassa, perché sicuramente ho intenzione di accedere ad altri mutui, io ingesso di fatto il Comune e nelle prossime Amministrazioni da qui a 30 anni. È un po un gioco perverso, poco lungimirante, che la dice lunga su come questa Amministrazione intende ed ha gestito il Comune di Macerata. Lo gestisce in proprio, avendo la presunzione che sarà sempre lei a gestire da qui al futuro.

PAG. 7 Mi auguro di no, ma la verità vera di questa manovra è politicamente, essenzialmente questa, perché di fatto non si rende conto, cioè lo sapete, lo ha detto anche il consigliere Launo della maggioranza, è vero che io all inizio li risparmio, ma è altrettanto vero che nel complesso io vado a spendere di più. Allora, domanda: se il Comune si poteva permettere di continuare a pagare la rateazione così come era stabilita, senza spalmarlo nel corso degli anni il più lungo, come mai fa questo tipo di operazione? Probabilmente perché ha intenzione di accedere ad altri mutui, liberando la disponibilità di cassa, il che vuol dire imbavagliare, ingessare il Comune in maniera definitiva. Alla fine della vostra Amministrazione, dopo 10 anni di vostro governo, qualunque Amministrazione va su non può fare assolutamente nulla perché non può investire, o meglio, ha risorse estremamente limitate nell investimento. Questa è la visione dittatoriale, diciamo, della gestione del Comune che la dice lunga su come questo centro sinistra sta governando la città. Noi su questa delibera ci asteniamo, valuteremo addirittura se votare contro, comunque di fatto rimaniamo stupiti che per l ennesima volta annualmente questa Amministrazione procede con queste modalità. MARCONI Assessore per la replica Io dico che non avevo considerato questo aspetto della come dire siccome facevamo questo tipo di operazione, questa siccome crea delle difficoltà, allora tenetevelo, durate il più a lungo possibile, perché così vi gestite le difficoltà, questo aspetto non lo avevo considerato, però voglio dire, l invito a durare lo accolgo, tutta l altra parte non fa niente naturalmente scherzavo. C è una considerazione invece che va fatta, i tassi di interesse attualmente pagati sono al 7% per un importo complessivo di 13.000.000 di euro, con l operazione che si propone i tassi vengono riportati alla misura odierna, quindi stiamo cercando semplicemente di stare dietro alle oscillazioni del tasso con gli strumenti che ci vengono messi a disposizione. Un altra considerazione: che cosa ci fate con queste risorse? Noi abbiamo un bilancio che ha individuato una serie di opere pubbliche da realizzare rispetto alle quali sono state individuate anche le fonti di finanziamento che per la stragrande maggioranza dei casi sono dei mutui, se noi riusciamo a pagare dei mutui meno di quanto lo avessimo previsto in bilancio, significa che faremo meno mutui, per fare le cose che abbiamo stabilito in bilancio, quindi la risposta credo che, soprattutto al consigliere Beccacece, sia adeguata.

PAG. 8 Riguardo alla riduzione della capacità di indebitamento è lo stesso discorso: se io riesco ad avere risorse per richiedere meno mutui perché li pago di meno, ho un minore vincolo sulla possibilità di fare indebitamento; quindi da questo punto di vista non ci sono difficoltà. Per quanto riguarda il discorso del parere dei revisori è un parere ulteriore a sostegno per la valutazione del Consiglio, non vedo quale è la controindicazione politica, la scelta dell Amministrazione è quella di fornire al Consiglio un elemento di valutazione da parte dei tecnici e da parte di coloro che hanno il compito specifico di valutare le azioni dell Amministrazione, non è obbligatorio ma è utile, e quindi è stata fatta questa scelta. Riguardo al discorso sulle remore sull allungamento dei tempi, è indubbio che c è questo allungamento, ma è come se noi facessimo un nuovo mutuo, cioè proponiamo al Consiglio di fare un nuovo mutuo con uno scopo ben preciso, quello di portare i tassi che si pagano a quello che è il livello attuale di mercato. Dal punto di vista dell Amministrazione inoltre c è un altra considerazione, che abbiamo una situazione del mercato finanziario, in generale, che non è affatto tranquilla e quindi cercare di intervenire per modificare i mutui a tasso variabile in una situazione che, dal punto di vista finanziario, diventa sempre più difficile, e quindi portarli a tasso fisso è un operazione, come dire, che tiene conto, che mette al sicuro, diciamo così, l Amministrazione. Questo ha un prezzo ed è quello che paghiamo dal punto di vista ma qui siamo a livello di Cassa Depositi e Prestiti che usa un ragionamento, che usa un meccanismo di valutazione che è quello di mercato, quindi non è che abbiamo tanti margini di manovra. Dal punto di vista dell opportunità, io credo che questo fatto di abbassare i tassi e adottare un tasso fisso rispetto a un tasso variabile che era stato vantaggioso in un determinato periodo, sia una questione dinamica, nel senso che va valutata volta volta; allora può anche darsi che la valutazione dell Amministrazione rispetto all andamento dei mercati finanziari, che sia turbolento, sia una valutazione che poi non si riscontrerà nel tempo, però è una valutazione che è nelle cose, nella fase attuale e quindi il fatto che l Amministrazione si attivi non lo vedo come un aspetto negativo. Naturalmente, così come abbiamo fatto negli anni precedenti, il fatto che la Cassa Depositi e Prestiti offra la possibilità di intervenire, è una dinamica che spero non venga modificata. Quindi è vero che ci sarà un allungamento dei tempi, è altrettanto vero che così si tenta di commisurare ai tassi che sono in vigore nel momento in cui vengono fatte le rinegoziazioni, quindi credo che sia una proposta, come dire, razionale e tecnicamente sostenibile. Grazie. Le votazioni sono riportate all interno della delibera La Meridiana - Coop.Sociale - MC s:\_segreteria consiglio\segrcons\anno2006\discussioni\tracce\ds060042.rtf