COMUNE DI MONTEMARCIANO PROVINCIA DI ANCONA



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COMUNE DI MONTEMARCIANO PROVINCIA DI ANCONA Committente: MONTESSORI 17 Società Cooperativa Edilizia a Responsabilità Limitata Oggetto: PIANO PARTICOLAREGGIATO in variante al PRG ai sensi dell art. 15, comma 5 della L.R. 34/92 - Zona F1 VIA PERTINI - VIA DE GASPERI MONTEMARCIANO CAPOLUOGO Relazione geologica e sismica In conformità con le normative vigenti: - D.M. 14/01/2008 (Norme Tecniche per le Costruzioni) - L.R. n. 22 del 23/11/ 2011 (art. 10 Compatibilità idraulica) - L. n. 64 del 02/02/ 1974 (art. 13 - Compatibilità geomorfologica) Chiaravalle, giugno 2013 Dr. Geol. Marco Manfredi Via Fabriano, 24 60033 Chiaravalle (AN) tel. 071/948618 cell. 338/7337494 marco.manfredi@alice.it Iscritto all O.R.G. delle Marche n. 320 P.I. 02136400427 C.F. MNFMRC62S29C615T

Committente: MONTESSORI 17 Società Cooperativa Edilizia a Responsabilità Limitata PIANO PARTICOLAREGGIATO in variante al PRG ai sensi dell art. 15, comma 5 della L.R. 34/92 Zona F1 VIA PERTINI VIA - DE GASPERI - MONTEMARCIANO CAPOLUOGO Relazione geologica e sismica Indice 1. Premessa... pag. 3 2. Metodologia dell indagine... pag. 3 3. Scopo dell indagine... pag. 3 4. Inquadramento geografico... pag. 4 Relazione geomorfologica 5. Caratteri geomorfologici dell area indagata... pag. 5 6. Verifica di stabilità del versante... pag. 5 Relazione idraulica - idrogeologica 7. Idrologia superficiale e sotterranea... pag. 7 Relazione idraulica - idrologica 8. Calcolo della portata massima di deflusso... pag. 8 Relazione geologica 9. Descrizione geologica dell area indagata... pag. 11 10. Descrizione geologica di dettaglio del sito indagato... pag. 11 11. Caratteristiche geomeccaniche dei terreni indagati... pag. 12 Relazione sismica 12. Mappa di pericolosità sismica, categoria del suolo ed azione sismica. MASW... pag. 14 13. Liquefazione dei terreni... pag. 17 Conclusioni ed allegati 14. Conclusioni e raccomandazioni progettuali... pag. 18 15. Elenco degli allegati... pag. 18 2

1. Premessa Su incarico della Committenza, è stata svolta un indagine tecnica volta alla caratterizzazione geomorfologica e idrogeologica-idrologica dell area in oggetto ed alla caratterizzazione geologica-geomeccanica e sismica dei terreni ivi presenti. La normativa di riferimento è la legga 64/74 per l indagine geomorfologica, la L.R. 22/2011 per l indagine idrogeologica ed idraulica ed il DM del 14/01/2008 Norme Tecniche per le Costruzioni per l indagine geologica. 2. Metodologia dell indagine L indagine geologica è stata svolta mediante: ricerca e reperimento di studi ed indagini relativi al sito ed ai terreni ivi presenti; rilevamento geologico volto all identificazione delle unità litologiche presenti; rilevamento geomorfologico volto all identificazione dei principali fenomeni morfogenetici in atto o passati. E stata verificata la stabilità del versante postedificazione; studio idrologico - idrogeologico volto alla individuazione dei principali elementi del reticolo superficiale, dei deflussi superficiali e dei livelli di falda sotterranei tramite misure freatimetriche nei fori d indagine; esecuzione di n. 3 prove penetrometriche statiche (cpt 1, cpt 2 e cpt 3) tramite penetrometro statico/dinamico Pagani TG 63/200 kn (foto 1) con punta meccanica tipo Begemann, per un totale di 30,4 metri; interpretazione dei dati complessivi ricavati dalle indagini. L indagine sismica è stata svolta mediante: esecuzione di uno stendimento sismico per prova tipo MASW per la valutazione del parametro Vs 30, tramite sismografo digitale della SARA electronic instruments s.r.l. (foto 2) ed elaborata con software MASW. Foto 1. Penetrometro Pagani TG63/200 3 Foto 2. Sismografo digitale SARA

L indagine idrologica - idraulica è stata svolta mediante: raccolta di dati idrologici di piovosità alla stazione pluviometrica di Senigallia; valutazione della massima quantità d acqua scolante alla base dall intera area sottesa a monte. 3. Scopo dell indagine Lo studio è stato indirizzato a: valutare eventuali processi geomorfologici e di stabilità complessiva dell area indagata, specialmente nelle condizioni di prevista edificazione; valutare le caratteristiche idrogeologiche del sito con riferimento ai livelli idrici sotterranei; valutare il deflusso teorico proveniente dell area indagata, nelle condizioni attuali e future; individuare le unità litostratigrafiche presenti nell area d indagine; definire le caratteristiche geomeccaniche dei terreni identificati; valutare proprietà geofisiche dei terreni in posto, con particolare riferimento al parametro Vs30. 4. Inquadramento topografico Il sito indagato ricade all interno del territorio del comune di Montemarciano: cartograficamente si colloca nella Tavoletta IGMI 117 I NO Chiaravalle, in scala 1:25000 e nella sezione 281160 del C.T.R. della Regione Marche, in scala 1:10000. (allegati n. 1 e n. 2). L aerofotogrammetrico comunale, in scala 1:2000, è presente nell allegato n. 3. 4

Relazione geomorfologica 5. Caratteri geomorfologici dell area indagata Il sito in oggetto è posto su un versante a pendenza blanda e costante di circa 5,7 (foto 3) privo di evidenti processi gravitativi pregressi od in atto. Le quote sono comprese tra 59 m. e 50 m. s.l.m.. La cartografia aggiornata del P.A.I. (Regione Marche Tav. RI 21 b) non evidenzia alcun tipo di rischio idrogeologico (allegato n. 4). Foto 3. Panoramica dell area indagata. 6. Verifica di stabilità del versante Tramite l uso del calcolo automatico, sono state analizzate numerose superfici potenziali di scivolamento del versante utilizzando il metodo di Spencer, in condizione sismica (allegato 10). E stato considerato l effetto del carico dell edificio esistente (considerato pari a 1,2 kg/cm2) alla profondità di circa 2,0 m.. Per tenere in conto l effetto della fratturazione del substrato sulla stabilità del versante si è assunto c = 0. Si considera, cautelativamente la presenza di acqua nei terreni colluviali ed eluviali. Dai risultati del calcolo si ricava che tutte le superfici verificate restituiscono valori accettabili del coefficiente di sicurezza (Fs >> 1,10). Si può quindi affermare che il versante si trova in una condizione di buona stabilità anche in presenza dei sisma. 5

Relazione idraulica-idrogeologica 7. Idrologia superficiale e sotterranea L area indagata appartiene al bacino idrografico del fiume Esino da cui dista oltre 3 km. A seguito della trasformazione urbanistica che l area ha subito, non si osservano tracce di forme superficiali di deflusso; le acque meteoriche vengono smaltite prevalentemente per dilavamento superficiale ed infiltrazione. Nella seguente foto 5 sono riportate le attuali linee di deflusso delle acque superficiali dilavanti: si evidenzia che il riporto alla base genera, nel lato a monte, una contropendenza che favorisce il ristagno di acque meteoriche superficiali determinando impaludamenti la cui entità dipende dalla quantità e dalla frequenza delle precipitazioni. Il rilevato stradale genera ad ovest un ulteriore barriera. Attualmente l unica direzione non preclusa al deflusso delle acque dilavanti dall area è sul lato ad est (freccia celeste in foto 4). Area oggetto d indagine Foto 4. Ubicazione dell area indagata, delle direzioni di deflusso e delle aree di impaludamento. LEGENDA Area in oggetto Direzioni di deflusso superficiale Area scolante Area di impaludamento Outlet attuale per acque dilavanti Riporti 6

Le modifiche urbanistiche che l area indagata ha subito sono evidenti nelle seguenti foto 5 e 6: Anno 2003 Anno 2007 Foto 5. Immagine Google 2003 Foto 6. Immagine Google 2007 Per quanto riguarda le acque sotterranee, a fine indagini ( in data 28/06/2011) non ne è stata riscontrata presenza nei fori d indagine. In ogni caso, avendo effettuato altre indagini in prossimità dell area in oggetto, si è a conoscenza del fatto che, nei periodi umidi, è altamente probabile osservare una falda effimera, anche a bassa profondità, che si imposta tra i terreni superficiali ed il battente impermeabile, rappresentato dal substrato pleistocenico. 7

Relazione idraulica-idrologica 8. Calcolo della portata massima di deflusso Le principali caratteristiche geometriche del bacino sono elencati nella seguente tabella: Caratteristiche morfometriche Valori Unità di misura Area del bacino scolante (A) 0,00795 km 2 Lunghezza del bacino (L) 90 m Quota massima del bacino 59 m.s.l.m. Quota minima del bacino 50 m.s.l.m. Pendenza media del bacino (s) 0,10 m/m Tabella 1 L altezza della pioggia critica hc (calcolata con il metodo TCEV liv. 0 per piogge di breve durata ed elevata intensità di 15 30 60 minuti) che determina la massima piena (per il tempo di ritorno considerato di 50 anni), è quella che si verifica per un tempo pari a quello di corrivazione t c ed è calcolata con la relazione: hc = a t c n (legge di pioggia) Tempo di ritorno Legge di pioggia (anni) Equazione TCEV liv. 0 5 38,69 x t 0,665 10 48,47 x t 0,732 20 57,85 x t 0,778 50 69,97 x t 0,821 100 79,05 x t 0,846 200 88,10 x t 0,866 Tabella 2 Il tempo di corrivazione t c, in termini concettuali, rappresenta il momento in cui l intero bacino contribuisce al deflusso nella sezione considerata, in altre parole è il tempo necessario che impiega la particella d acqua che cade nel punto più lontano del bacino, per giungere alla sezione di chiusura. Da ciò si evince che il massimo deflusso avverrà in un tempo pari a quello di corrivazione rispetto all inizio dell evento meteorico (nell assunzione che l evento climatico abbia una durata almeno pari a quello di corrivazione). Per il calcolo del tempo di corrivazione caratteristico del bacino si è proceduto come segue: 8

Metodo Civil Engineering Department Università del Maryland (1971) Formulazione Tabella 3 Tempo di corrivazione t c (per tempo di ritorno = 50 anni) Tc =5,25 min. Tc =0,087 ore Tc =315 sec. dove: Tc = tempo di corrivazione (sec) L = lunghezza bacino (m) =90 m i = pendenza media = 0,1 m/m a = dalla legge di pioggia = 0,06997 m x ore -n n = dalla legge di pioggia = 0,821 adim. K s = coefficiente di Gauckler-Strickler 20 m 1/3 /sec (valore medio riferito all intera area scolante) K s per terreno erboso naturale non in buono stato, non irrigato = 10 m 1/3 /sec K s per superficie impermeabile = 95 m 1/3 /sec K s per aree erbose coltivate e parcheggi con grigliati con erba, irrigati = 4 m 1/3 /sec. Tempo di ritorno (50 anni) Legge di pioggia Equazione TCEV liv. 0 50 69,97 x t 0,821 9,42 Tabella 4 Pioggia critica (mm) Il coefficiente di deflusso superficiale o runoff coefficient, è definito come la reale quantità di pioggia che raggiunge la sezione di chiusura. In termini teorici rappresenta il volume totale della precipitazione a cui si sottrae l evaporazione, l infiltrazione, la ritenzione superficiale e la ritenzione da parte della vegetazione (tabella 5). Tabella 5 La valutazione della massima portata attendibile per un determinato tempo di ritorno è stata fatta utilizzando il metodo Razionale nella seguente formulazione: Chc A Q = 3,6t dove: Q = massima portata generata dall evento di pioggia (m 3 /sec); h c = altezza della pioggia critica (mm); A = area del bacino (km 2 ); t c = tempo di corrivazione (ore); C = coefficiente di deflusso 0,40 adim. (valore medio riferito all intera area scolante) 9 c

C per terreno erboso naturale non in buono stato, non irrigato = 0,25 C per superficie impermeabile = 0,95 C per aree erbose coltivate e parcheggi con grigliati con erba irrigati = 0,35. Nel caso in esame, per un tempo di ritorno pari a 50 anni, la quantità d acqua che si accumula alla base dalla superficie scolante è: Q Ch c = = 93 l/s = 0,093 m 3 /s 3,6t A c I risultati riportati hanno significato nelle condizioni e per il tempo di ritorno considerati. Nel caso il Progettista volesse utilizzare premesse differenti si dovrà rivedere il calcolo. 10

Relazione geologica 9. Descrizione geologica generale dell area indagata L area in oggetto insiste sui terreni marini pelitici del Pleistocene inferiore costituiti da argille limose e limi argillosi grigi sovraconsolidati, stratificati, con variabile contenuto calcareo e con livelli o lenti di sabbie fini bene addensate, raramente debolmente cementate. La stratificazione del substrato è spesso evidenziata da giunti di strato sabbiosi con differente resistenza q c. La formazione in posto presenta generalizzate coperture detritiche (colluvioni) e terreni fortemente degradati ed alterati del substrato (Eluvioni), con spessore complessivo di circa 6 metri. La carta geologica è presente nell allegato n. 5. Sono presenti riporti superficiali in cumuli di spessore variabile. Alla base dell area e per quasi tutta la larghezza (poco meno di 90 m.) è presente un accumulo di materiali di riporto di circa 1 m. di altezza, evidenziato dall ovale tratteggiato in verde nella seguente foto 7. Area oggetto d indagine Foto 7. Area indagata con ubicazione dei riporti (tratteggio verde). 10. Descrizione geologica di dettaglio del sito indagato Le prove penetrometriche effettuate hanno permesso di definire le caratteristiche stratigrafiche dei terreni indagati. L ubicazione delle indagini è riportata nell allegato 5. Dall interpretazione delle prove (allegati n. 6, 7 e 8) ricaviamo la seguente successione stratigrafica (sezione geologica nell allegato n. 9): TERRENO SUPERFICIALE (agrario, vegetale, riporto): Prova cpt 1: dal p.c. a 1,6 m. 11

Prova cpt 2: dal p.c. a 1,2 m. Prova cpt 3: dal p.c. a 1,8 m. Limi argillosi-sabbiosi ricchi di materia vegetale, fortemente consolidati da essiccamento. Consistenti molto consistenti con forte variabilità laterale. I valori di q c variano da 34,0 a 85,4 kg/cm 2. UNITA B (terreni detritici) : Prova cpt 1: da 1,6 m. a 4,0 m. dal p.c. Prova cpt 2: da 1,2 m. a 4,0 m. dal p.c. Prova cpt 3: da 1,8 m. a 4,0 m. dal p.c. Limi argillo-sabbiosi, limi argillosi, poco consistenti alla sommità e poi moderatamente consistenti. Si riconoscono due membri: o B1, membro superiore poco consistente (i valori di q c variano da 18,0 a 28,3 kg/cm 2 ); o B2, membro inferiore a consistenza crescente verso il basso (i valori di q c variano da 29,4 a 40,0 kg/cm 2 ). UNITA C (terreni detritico-eluviali) : Prova cpt 1: da 4,0 m. a 6,4 m. dal p.c. Prova cpt 2: da 4,0 m. a 6,0 m. dal p.c. Prova cpt 3: da 4,0 m. a 5,4 m. dal p.c. Limi argillosi-sabbiosi, localmente sabbiosi. Moderatamente consistenti - consistenti. Derivano dalla degradazione ed alterazione del substrato sottostante. I valori di q c variano da 33,7 a 47,3 kg/cm 2. UNITA D (substrato alterato): Prova cpt 1: da 6,4 m. a 10,0 m. dal p.c. Prova cpt 2: da 6,0 m. a 14,4 m. dal p.c. Prova cpt 3: da 5,4 m. a 9,8 m. dal p.c. Limi argillosi-sabbiosi, localmente sabbiosi. Consistenti molto consistenti. In cpt 2 i valori di qc sono mediamente più elevati rispetto alle altre prove. I valori di q c variano da 45,4 a 68,8 kg/cm 2. UNITA E (substrato poco alterato): Prova cpt 1: da 10,0 m. a 13,8 m. dal p.c. (fine prova) Prova cpt 2: da 14,4 m. a 14,8 m. dal p.c. (fine prova) Prova cpt 3: da 9,8 m. a 12,8 m. dal p.c. (fine prova) Limi argillosi-sabbiosi, localmente sabbiosi. Molto consistenti con consistenza crescente verso il basso. I valori di q c variano da 78,3 a 87,6 kg/cm 2. 11. Caratteristiche geomeccaniche dei terreni indagati Le principali caratteristiche geomeccaniche dei terreni attraversati durante l esecuzione delle prove penetrometriche statiche sono riassunte nelle seguenti tabelle 6, 7 e 8. Si 12

precisa che i valori seguenti sono il risultato dell applicazione diretta delle correlazioni geotecniche, i valori caratteristici sono trattati di seguito. cpt 1: Unità Da m. A m. q c medio f s medio γ kg/cm 3 γ sat kg/cm 3 C u c φ kg/cm 2 kg/cm 2 gradi E kg/cm 2 Terreno superficiale p.c. - 1,6 34,0 1,8 0,00206 0,00214 - - - - B1-1,6-2,6 18,0 0,6 0,00195 0,00203 0,47 0 24 54,0 B2-2,6-4,0 29,4 1,3 0,00203 0,00211 0,76 0 23,5 88,0 C - 4,0-6,4 33,7 1,2 0,00206 0,00214 0,87 0 24,5 101,0 D - 6,4-10,0 46,2 1,6 0,00211 0,00219 1,17 0,105 25,0 138,5 E - 10,0-13,8 80,5 3,2 0,00220 0,00228 2,06 0,185 24,5 241,5 Tabella 6 cpt 2 : Unità Da m. A m. q c medio f s medio γ kg/cm 3 γ sat kg/cm 3 C u c φ kg/cm 2 kg/cm 2 gradi E kg/cm 2 Terreno superficiale p.c. - 1,2 85,4 4,7 0,00220 0,00219 - - - - B1-1,2-1,8 28,3 3,8 0,00203 0,00211 0,75 0 18,5 85,0 B2-1,8-4,0 40,0 2,5 0,00209 0,00208 1,05 0 22,0 120,0 C - 4,0-6,0 33,1 1,8 0,00205 0,00200 0,85 0 22,5 99,5 D - 6,0-14,4 68,8 2,7 0,00216 0,00224 1,76 0,158 24,5 206,5 E - 14,4-14,8 87,6 2,3 0,00220 0,00228 2,23 0,200 25,0 263,0 Tabella 7 cpt 3 : Unità Da m. A m. q c medio f s medio γ kg/cm 3 γ sat kg/cm 3 C u c φ kg/cm 2 kg/cm 2 gradi E kg/cm 2 Terreno superficiale p.c. - 1,8 55,5 4,2 0,00214 0,00222 - - - - B1-1,8-2,8 27,2 1,9 0,00202 0,00210 0,71 0 21,5 81,5 B2-2,8-4,0 35,1 2,0 0,00206 0,00214 0,92 0 22,5 105,5 C - 4,0-5,4 47,3 2,4 0,00211 0,00219 1,23 0 23,0 142,0 D - 5,4-9,8 45,4 1,8 0,00211 0,00219 1,16 0,104 24,5 136,0 E - 9,8-12,8 78,3 3,6 0,00220 0,00228 2,01 0,181 24,5 235,0 Tabella 8 In accordo con le NTC 2008, definire il valore caratteristico significa scegliere il parametro geotecnico che influenza il comportamento del terreno in un determinato stato limite ed adottarne un valore a favore della sicurezza. La stima si basa su un approccio probabilistico (calcolo del 5 percentile), considerando, quindi, le quantità statistiche ricavate su un opportuno numero di prove. I valori così ricavati sono sintetizzati nella seguente tabella 9. Valori caratteristici Unità Resistenze compensate Resistenze non compensate C u c φ C u c φ kg/cm 2 kg/cm 2 gradi kg/cm 2 kg/cm 2 gradi Terreno superficiale - - - - - - B1 0,50 0 19,9 0,40 0 18,5 B2 0,77 0 21,9 0,67 0 21,4 C 0,78 0 22,3 0,63 0 21,6 D 1,04 0,093 24,0 0,80 0,071 23,7 E 1,99 0,18 23,7 1,91 0,17 24,0 Tabella 9 13

RELAZIONE SISMICA 10. Mappa di pericolosità sismica, categoria del suolo ed azione sismica. - Mappa di pericolosità sismica riferita al suolo riferita al suolo di categoria A (OPCM 3519 del 28/04/06) Da quanto risulta dalla Mappa di Pericolosità Sismica del territorio nazionale, espressa in termini di a g il valore di accelerazione massima del suolo di categoria A con possibilità di superamento del 10% in 50 anni è di 0,182 g, compreso nell intervallo 0,175-0,200 (vedi figura 1). Area indagata Figura 1 I valori di amplificazione locale da assumere sono legati alla categoria di suolo, al tipo di verifica ed al tipo di opera. Ognuno di questi fattori sarà da valutare singolarmente in fase progettuale. - Categoria del suolo di fondazione GENERALITÀ Per la definizione della categoria del suolo di fondazione è necessario definire la velocità delle onde sismiche entro i primi 30 metri dalla base della fondazione, definita dalla relazione: V s30 30 = 1 H Σi V H i = spessore dello strati i-esimo (m), V si = Velocità dell onda sismica di taglio nello strato i-esimo (m/sec). VELOCITÀ DELLE ONDE SISMICHE E PARAMETRO Vs 30 i si 14

Per valutare la velocità delle onde S nei terreni presenti nell area d indagine è stata effettuata un indagine geofisica tramite metodologia MASW (ubicazione nell allegato n. 6). La seguente figura 2 riporta i risultati della prova MASW. Figura 2. Tracce sperimentali, velocità numeriche di fase, profilo di Vs. La seguente tabella 10 riporta gli intervalli di velocità delle onde S per orizzonti geofisici omogenei. Orizzonte Interpretazione litologica Spessore m V S m/sec 1 Terreno superficiale 1 420 2 Terreni colluviali 3 126 3 4 5 6 Terreni coesivi Limo argillosi (eluvioni) Terreni coesivi Limo argillosi (substrato alterato) Terreni coesivi Limo argillosi (substrato poco alterato) Terreni coesivi Limo argillosi (substrato inalterato) Tabella 10 4 255 6 266 7 274 320 Il substrato geofisico (Vs 800 m/s) non è stato individuato. 15

Orizzonte Interpretazione litologica Profondità base unità m. dal p.c. V S media m/sec Densità media ρ kg/cm 3 (Mayne 2001) 1 Terreno superficiale - 1 420 0,00228 2 Terreni colluviali - 4 126 0,00172 3 4 5 6 Terreni coesivi Limo argillosi (eluvioni) - 8 255 0,00191 Terreni coesivi Limo argillosi (substrato - 14 266 0,00189 alterato) Terreni coesivi Limo argillosi (substrato - 21 274 0,00186 poco alterato) Terreni coesivi Limo argillosi (substrato 320 0,00192 inalterato) Tabella 11 La V s30, velocità media pesata entro 30 metri delle onde sismiche S, calcolata sulla media dei valori dello stendimento, a partire dal piano campagna, è di 254 m/s, valore che permette di attribuire la successione identificata alla categoria C. - Azione sismica Ai fini dell azione sismica vengono definiti i seguenti parametri sismici (tabella 12) (calcolati con foglio di calcolo Spettri NTC ver. 1.0.3 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici): Sito in esame: latitudine: 43,635532 longitudine: 13,312405 Classe d uso: 2 (Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali. ) vita nominale: 50 Siti di riferimento: Sito 1 ID: 20532 Sito 2 ID: 20533 Sito 3ID: 20754 Sito 4 ID: 20755 Parametri sismici: Categoria sottosuolo: C Categoria topografica: T1 Periodo di riferimento: 50 anni Coefficiente c u : 1,0 Operatività (SLO): Probabilità di superamento: 81% Tr: 30 [anni] ag: 0,047 g Fo: 2,419 Tc*: 0,278 [s] S s : 1,500 C c : 1,602 S T : 1,000 PARAMETRI INDIPENDENTI 16 Danno (SLD): Probabilità di superamento: 63 % Tr: 50 [anni] ag: 0,061 g Fo: 2,579 Tc*: 0,278 [s] S s : 1,500 C c : 1,602 S T : 1,000

Salvaguardia della vita (SLV): Prevenzione dal collasso (SLC): Probabilità di superamento: 10 % Probabilità di superamento: 5 % Tr: 475 [anni] Tr: 975 [anni] ag: 0,182 g ag: 0,236 g Fo: 2,470 Fo: 2,514 Tc*: 0,297 [s] Tc*: 0,310 [s] S s : 1,431 S s : 1,344 C c : 1,567 C c : 1,545 S T : 1,000 S T : 1,000 Tabella 12 Per classe d uso differente da quella considerata, i valori di tabella 12 vanno ricalcolati. 13. Liquefazione dei terreni Considerando le caratteristiche litologiche, prevalentemente limo argillose e l assenza della falda, non si ritiene necessaria la verifica alla liquefazione. 17

CONCLUSIONI ED ALLEGATI 14. Conclusioni e raccomandazioni progettuali L area indagata è posta su un versante a blanda pendenza di circa 6 dove non sono osservabili processi geomorfologici attivi o pregressi; L area indagata insiste su una successione di terreni pelitici marini sovraconsolidati di età pleistocenica. Il substrato presenta coperture generalizzate di terreni detritici di natura colluviale e terreni eluviali di degradazione del substrato stesso con spessori fino a 2,5 metri; I terreni di copertura possono assumere, localmente spessori differenti che andranno valutati in fase di realizzazione delle opere previste; Alla data di effettuazione delle indagini, luglio 2011, non è stata osservata acqua nei fori d indagine; è possibile che nei periodi piovosi si instauri una falda effimera all interno dei terreni detritici ed eluviali al di sopra del substrato; L area non presenta problematiche geologiche o geomorfologiche particolari, pertanto è idonea all edificazione. Comunque, tenuto conto che i terreni superficiali tendono ad essiccare fortemente fino a circa 1,5/2,0 m. e che le caratteristiche geomeccaniche dei terreni colluviali sottostanti sono mediocri, si consiglia di impostare eventuali fondazioni a profondità non inferiori a 2,0/2,5 metri (da verificare in fase esecutiva). Data la natura e le caratteristiche geotecniche dei terreni il rischio di liquefazione è nullo. Allo stato attuale, la conformazione morfologica dell area potrebbe produrre fenomeni di impaludamento ed allagamento alla base per la presenza di un accumulo di terreni di riporto. 15. Elenco degli allegati Stralcio dalla tavoletta IGM 117 I NO in scala 1:25000... All. n. 1 Stralcio dalla sezione 281160 del CTR della Regione Marche in scala 1:10000.. All. n. 2 Carta geologica in scala 1:10000... All. n. 3 Stralcio dalla tavola RI 21 b del PAI della Regione Marche in scala 1:10000... All. n. 4 Ubicazione del lotto, delle indagini e della sezione geologica in scala 1:2000... All. n. 5 Grafico delle resistenze in cpt 1... All. n. 6 Grafico delle resistenze in cpt 2... All. n. 7 Grafico delle resistenze in cpt 3... All. n. 8 Sezione geologica schematica in scala 1:300... All. n. 9 Verifiche di stabilità del versante in scala 1:550... All. n. 10 Documentazione fotografica... All. n. 11 18

Allegato n. 1 Stralcio dalla Tavoletta IGMI 117 I NO Chiaravalle Scala 1:25000 Ubicazione dell area d indagine 19

Allegato n. 2 Stralcio dalla Sezione 292040 del C.T.R. della Regione Marche Scala 1:10000 20

Allegato n. 3 Carta geologica Scala 1:2000 Legenda Formazione pleistocenica pelitica con interstrati sabbiosi o arenacei Depositi detritici di natura colluviale di spessore consistente sovrastanti la formazione pleistocenica Ubicazione dell area indagata 21

Allegato n. 4 Stralcio dalla tavola RI 21 b del P.A.I. della Regione Marche Scala 1:10000 Ubicazione dell area di indagine E S O N D A Z IO N I-PA I R1 R2 R3 R4 E S O N D A Z IO N I-P S 2 0 0 6 CODICE_PS C T R _ M a rc h e C O N F IN I C O M U N A L I C o n fin ic o m u n a li Comune PAI-PS2006 22

Allegato n. 5 Ubicazione dell area indagata, delle indagini e della sezione geologica (Stralcio dall aerofotogrammetrico del Comune di Montemarciano) Legenda A cpt1 B Perimetro area indagata. Ubicazione prova cpt. Ubicazione prova sismica MASW Traccia di sezione geologica Ubicazione approssimativa edificio in progetto SCALA 1:2000 cpt 2 D cpt 1 B cpt 3 C A 23

Allegato n. 6 Prova penetrometrica cpt 1 24

25

26

Allegato n. 7 Prova penetrometrica cpt 2 27

28

29

Allegato n. 8 Prova penetrometrica cpt 3 30

31

32

Allegato n. 9 Sezioni geologiche Scala 1:300 33

Allegato n. 10 Verifiche di stabilità del versante Scala 1:550 Strada Strada Strada via De Gasperi Strada via De Gasperi 34

Allegato n. 11 Documentazione fotografica Ubicazione cpt 1 Ubicazione cpt 2 Ubicazione cpt 3 Ubicazione linea sismica MASW 35