Pubblicati i criteri ambientali nazionali per la ristorazione collettiva e i serramenti



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Page 1 of 6 n. 191 - Giovedì 06 Ottobre 2011 Pubblicati i criteri ambientali nazionali per la ristorazione collettiva e i serramenti Sulla Gazzetta Ufficiale del 21 settembre sono stati pubblicati i "criteri ambientali minimi" per l'acquisto, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di prodotti e servizi nei settori della ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari nonché di serramenti esterni. In attuazione del Piano d Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PAN GPP), approvato con Decreto Interministeriale n. 135/2008, sulla Gazzetta Ufficiale n. 220 del 21 settembre 2011 è stato pubblicato il Decreto del Ministro dell'ambiente del 25 luglio 2011 che adotta i criteri ambientali minimi per la ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari e per i serramenti esterni. Dopo l'adozione dei criteri ambientali per la carta in risme, gli ammendanti (ARPATnews n. 217 del 12.11.2009), i prodotti tessili, gli arredi, gli apparati per l'illuminazione pubblica e le apparecchiature da ufficio (computer, stampanti, apparecchi multifunzione, fotocopiatrici (ARPATnews n. 55 del 24 marzo 2011) sono stati dunque adottati i criteri per i seguenti gruppi di prodotto: 1. 2. servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari (rientranti nella categoria I «ristorazione» di cui al punto 3.6 del PAN GPP, Allegato 1 del Decreto) acquisto serramenti esterni (rientranti nella categoria B «edilizia» di cui al punto 3.6 del PAN GPP, Allegato 2 del Decreto). Vediamo alcuni dettagli dei criteri adottati. 1. RISTORAZIONE COLLETTIVA L'Allegato 1 del Decreto definisce i criteri per la fornitura di derrate alimentari e per l affidamento del servizio di ristorazione collettiva. Si tratta del primo caso di definizione di criteri relativi all'affidamento di un servizio. Il DM del 25.07.2011 definisce, per la prima volta tra i criteri ambientali nazionali, criteri di selezione ambientali dei candidati coerenti con il D.Lgs. 163/2006 (il Codice dei contratti pubblici ), che indica la possibilità (artt. 42 e 44), per gli appalti di lavori e di servizi, di considerare, tra le capacità tecniche e professionali dei candidati, quella relativa all'implementazione di misure di gestione ambientale, dimostrabile attraverso opportune certificazioni di conformità a schemi e norme relative ai sistemi di gestione ambientale (EMAS e ISO 14001).

Page 2 of 6 Tra le specifiche tecniche di base del servizio di ristorazione vengono poi definiti criteri che riguardano i principali aspetti ambientali connessi al servizio, identificando le relative prestazioni, tra i quali, ad esempio: produzione degli alimenti e delle bevande: la produzione biologica di almeno il 40% e la produzione attraverso sistemi di produzione integrata o la denominazione di origine/indicazione geografica/specialità tradizionale (DOP, IGP e STG) di almeno il 20% di specifiche derrate alimentari (frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine), e alcune specificità per i prodotti ortofrutticoli (la loro stagionalità) le uova, la carne ed il pesce, come la provenienza di quest ultimo da sistemi di pesca sostenibile in conformità ai criteri della certificazione MSC (Marine Stewardship Council) od equivalenti; prodotti in carta-tessuto: i prodotti in carta-tessuto (fogli o rotoli idonei all uso per l igiene personale, l assorbimento di liquidi e/o la pulitura di superfici) utilizzati dal fornitore nella gestione del servizio devono essere conformi ai criteri per l assegnazione dell Ecolabel Europeo o equivalenti; trasporti: l aggiudicatario deve utilizzare mezzi di trasporto a basso impatto ambientale per il trasporto delle merci, quali mezzi di trasporto su ferro, veicoli almeno euro 4, veicoli elettrici, vetture ad alimentazione ibrida; consumi energetici: qualora il capitolato preveda la possibilità di installare o utilizzare apparecchi propri della ditta assegnataria (frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie e forni), dovranno essere conformi a specifiche classi energetiche (classe A+ per i frigoriferi ed i congelatori, classe A per lavatrici, lavastoviglie e forni; nel caso di apparecchi professionali si prevede l assegnazione di punteggi premianti alle loro migliori prestazioni energetiche); pulizie dei locali:i prodotti detergenti utilizzati nell effettuazione del servizio devono essere conformi alla normativa sui detergenti (i prodotti dotati dell Ecolabel Europeo si presumono conformi); imballaggi: tutti gli imballaggi devono essere conformi alla normativa (Allegato F della parte IV del D.Lgs. 152/2006), ed inoltre gli imballaggi secondari e terziari deve essere costituiti, se in carta o cartone, per il 90% in peso da materiale riciclato, se in plastica, per almeno il 60%; gestione dei rifiuti: l aggiudicatario deve garantire una corretta gestione della raccolta differenziata dei rifiuti, coerente con le modalità di raccolta individuate dalla stazione appaltante sul cui territorio insiste il servizio di ristorazione; informazione agli utenti: l aggiudicatario dovrà garantire un informazione agli utenti relativamente ad alcuni aspetti del servizio, come l alimentazione, salute e l ambiente (affrontando, tra gli altri, il tema dell opportunità di ridurre i consumi di carne anche per gli impatti ambientali causati dalle pratiche correnti di allevamento di animali), la provenienza territoriale degli alimenti, la stagionalità degli alimenti, la corretta gestione della raccolta differenziata dei rifiuti; Tra le specifiche premianti, ossia tra i criteri definiti per l attribuzione di punteggi ponderativi, sono definiti criteri relativi a: produzione degli alimenti e delle bevande: punteggi ponderativi alle offerte caratterizzate da quantità percentuali superiori a quelle minime (40%

Page 3 of 6 e 20%) relative caratteristiche sui sistemi di produzione biologica, ecc. di cui sopra; carbon footprint: punteggi ponderativi alle offerte di prodotti con il minor numero di emissioni di gas a effetto serra (GHG - Greenhouse Gas) nell arco del ciclo di vita espressi in termini di CO 2 equivalente. I mezzi di prova che potranno utilizzare gli offerenti saranno le valutazioni verificate da parte terza delle emissioni di CO 2 equivalenti, calcolate sulla base dei criteri previsti da un programma di Dichiarazione Ambientale di Prodotto (DAP o EPD Environmental Product Declarations) conforme alla norma ISO 14025 (o appropriata documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto). Si tratta del primo criterio ambientale nazionale che fa specifico riferimento a misure per contrastare il cambiamento climatico e quindi alle emissioni di gas a effetto serra prodotte nel ciclo di vita di prodotti/servizi/lavori; destinazione del cibo non somministrato: punteggi ponderativi alle offerte che prevedono il recupero del cibo non somministrato e la sua destinazione ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, in linea con la ratio della Legge 155/2003 recante Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale"; prodotti esotici: punteggi ponderativi alle offerte di prodotti esotici (ananas, banane, cacao, cioccolata, zucchero, e caffè) che provengono da produzioni estere biologiche con garanzie del rispetto dei diritti lavorativi ed ambientali previsti dai principi del commercio equo e solidale; trasporti: punteggi ponderativi alle offerte che prevedono: o criterio a) l effettuazione di attività di deposito e trasporto delle merci mediante soluzioni collettive come il magazzinaggio comune e gli spostamenti a pieno carico degli automezzi, con conseguente riduzione del numero di viaggi; o criterio b) l organizzazione e attuazione di sistemi di mobilità sostenibile del personale assegnato alla commessa. prossimità tra luogo di cottura e consumo (in caso di centro di cottura esterno): punteggi ponderativi in proporzione alla minore distanza intercorrente tra luogo di cottura e di consumo; rumore: si prevede la possibilità di assegnare dei punteggi alle offerte che prevedono la predisposizione e l installazione di dispositivi che riducono il rumore percepito nelle sale cucina e mensa. Tra le condizioni di esecuzione contrattuale il Decreto definisce le seguenti: rapporto sui cibi somministrati e sulla gestione delle eccedenze alimentari: l aggiudicatario è tenuto a redigere un rapporto semestrale

Page 4 of 6 dove saranno elencati i tipi, le quantità dei prodotti alimentari, i metodi di produzione e le origini dei prodotti acquistati per la commessa, allegando documentazione appropriata (per l origine, ad esempio, le certificazioni relative allo standard internazionale sui sistemi di gestione della rintracciabilità di filiera ISO 22005:200710). L aggiudicatario dovrà dichiarare inoltre la quantità approssimativa di prodotti alimentari non consumati nel corso del periodo e le misure intraprese per ridurre tali quantità; riduzione e gestione dei rifiuti:l aggiudicatario dovrà utilizzare - nella fase di somministrazione e consumo dei pasti - posate, stoviglie e bicchieri riutilizzabili (in ceramica, vetro, metallo, etc.). Solo per documentate esigenze tecniche potrà essere possibile il ricorso a prodotti monouso; formazione del personale:l aggiudicatario dovrà garantire al proprio personale che, nell ambito delle attività di formazione previste nel proprio sistema di gestione ambientale, siano affrontate le specifiche tematiche (elencate nel Decreto, es.: alimentazione e salute, alimentazione e ambiente, corretta gestione dei rifiuti, ecc.). Per quanto riguarda il caso dell appalto della fornitura di derrate alimentari anziché del servizio di ristorazione, i criteri ambientali definiti dal Decreto sono in massima parte analoghi a quelli definiti per il servizio, con alcune particolarità dovute alla diversa fattispecie contrattuale (ad esempio non si fa riferimento ai criteri che hanno a che fare con la gestione della mensa, come quelli relativi ai prodotti per la pulizia o ai prodotti in carta-tessuto). 2. SERRAMENTI ESTERNI I criteri definiti nel Decreto possono essere integrati sia nelle procedure di acquisto diretto di serramenti esterni (appalti di fornitura) che in altri contratti che ne prevedano l utilizzo quali, ad esempio, gli appalti per interventi di costruzione, ristrutturazione o manutenzione straordinaria degli edifici. Tra le specifiche tecniche di base il Decreto indica le seguenti: descrizione dei materiali utilizzati: devono essere descritti i materiali di cui il serramento esterno è composto, specificando la percentuale in peso di ogni materiale e componente; trasmittanza termica (Uw): i valori della trasmittanza termica dei serramenti esterni (Uw), fatta salva la normativa locale più restrittiva, devono rispettare come minimo i valori del D.M. 26 gennaio 2010 riportati nella specifica tabella dell Allegato 2 del DM 25.07.2011; permeabilità all aria: la permeabilità all aria deve rispettare i requisiti indicati nel Decreto, che fanno riferimento a specifiche classi secondo la norma UNI EN 12207 ( Finestre e porte - Permeabilità all'aria - Classificazione )

Page 5 of 6 legno e materie prime a base di legno: il legno e le materie prime legnose utilizzate devono provenire da foreste gestite in modo sostenibile e/o da riciclaggio post-consumo. Il possesso di una etichettatura riconosciuta a livello internazionale come la Forest Stewardship Council (FSC), o la Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (PEFC), puro, misto o, nel caso di materie prime a base di legno, riciclato o equivalente, costituisce un idoneo mezzo di prova; uso di plastiche, metalli, vetro: il Decreto prevede che il produttore utilizzi le best available techniques (BAT) per le componenti in PVC, in alluminio e in vetro; Tra le specifiche premianti, ossia tra i criteri definiti per l attribuzione di punteggi ponderativi, il Decreto definisce criteri relativi a: trasmittanza termica (Uw): punteggi ponderativi in relazione alla zona climatica, per valori di trasmittanza termica inferiori ai valori del D.M. 26 gennaio 2010 di cui sopra; materiali non rinnovabili: contenuto di riciclato: punteggi ponderativi proporzionali alle percentuali di contenuto riciclato, come definito dal punto 7.8 della norma UNI EN ISO 14021; materia plastiche: punteggi ponderativi alle offerte che prevedono che le materie plastiche utilizzate rispondono a specifici requisiti riguardanti il contenuto di metalli pesanti e composti organici o il l identificazione delle parti in plastica di peso superiore a 50 g.; legno vergine: punteggi ponderativi saranno attribuiti se il legno utilizzato proviene da foreste gestite in modo sostenibile; recupero di serramenti esterni sostituiti: punteggi ponderativi nel caso in cui l offerta preveda il riciclaggio dei serramenti dismessi; formaldeide: punteggi ponderativi saranno attribuiti per utilizzo di pannelli a base di legno che diano luogo a emissioni di formaldeide inferiori a quanto previsto dal DM 10 ottobre 2008 del Ministero del Lavoro; emissioni di Composti Organici Volatili: punteggi ponderativi saranno attribuiti per utilizzo di pannelli a base di legno con emissioni di COV inferiori a quelli specificati nell Allegato II del D. Lgs. 27 marzo 2006 n. 161. Tra le clausole d esecuzione contrattuale,il Decreto prevede che il produttore dei serramenti esterni debba specificare durata e caratteristiche della garanzia fornita in conformità ai disposti legislativi vigenti in materia in relazione al contratto in essere. Da ricordare infine che l'applicazione dei criteri deve essere obbligatoriamente comunicato da parte delle stazioni appaltanti all'autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCP), successivamente all'aggiudicazione dell'appalto, attraverso il sistema informatico per la rilevazione dell'applicazione dei criteri realizzato con la collaborazione del Ministero dell Ambiente (tramite collegamento disponibile sul sito internet dell Autorità - Area Servizi; si veda ARPATnews n. 207 del 22 novembre 2010 e il Comunicato del Presidente dell AVCP - Rilevazione degli appalti che rispettano i criteri di sostenibilità ambientale (Green Public Procurement - GPP, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 262 del 09/11/2010). Testo a cura di: Simone Ricotta