RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 26 10 LUGLIO 2015



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RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 26 10 LUGLIO 2015 NUOVI OBBLIGHI, UN MODUS OPERANDI CHE CAMBIA RADICALMENTE Cari colleghi, Dal 1 luglio è venuto meno l'obbligo di produrre l'attestazione di rischio nella RCA. Dal 18 ottobre verrà meno anche il contrassegno cartaceo da esporre sul parabrezza dell'auto. Le compagnie si vanno attrezzando dal punto di vista informatico per adeguarsi ai nuovi obblighi, ma si stanno preoccupando di preparare le reti di distribuzione? Si è valutato l'impatto riveniente dalle novità? Gli impatti sono sia di natura organizzativa sia di natura commerciale. Il personale di agenzia dovrà essere riqualificato per gestire il cambiamento. I collaboratori che seguono i clienti all'esterno dei locali delle agenzie, dovranno ripensare le proprie modalità operative. Tutto un modus operandi che cambia radicalmente. Tuttavia non mi pare che si siano sviluppate attività di analisi o approfondimenti sul tema, quindi, forse sono solo vaghe preoccupazioni di un ansioso agente di provincia. Speriamo bene. Buona lettura Pasquale Laera Socio Fondatore RC AUTO, ANIA: ADDIO CARTA PER ATTESTATO RISCHIO E CONTRASSEGNO FONTE: ILSOLE2 ORE.IT (02/07/2015) NOTIZIA IN PRIMO PIANO Novità in vista per gli automobilisti con la dematerializzazione dell'attestato di rischio e del contrassegno assicurativo. A spiegare l'operazione è il responsabile del servizio auto dell'ania, Umberto Guidoni, in occasione dell'assemblea annuale dell'associazione. "Innanzitutto sparirà la carta, mai più attestato di rischio cartaceo. In pratica è la pagella assicurativa dell'assicurato e la possibilità di conoscere la propria condizione e il proprio comportamento alla guida attraverso i siti delle compagnie, in un'area riservata accessibile attraverso delle credenziali, oppure avere, a titolo puramente informativo, l'attestato

cartaceo che però non è valido ai fini del rinnovo della polizza o di una polizza sottoscritta con una nuova Compagnia. Questo è il primo elemento già in vigore dal primo luglio mentre, dal 18 ottobre, scomparirà il contrassegno, cioè quel quadratino che noi siamo abituati a vedere sul parabrezza delle auto non sarà più necessario". Per Guidoni "questo è molto importante ai fini dell'evasione assicurativa, che oggi fa registrare circa 3 milioni e 900mila veicoli non coperti da una polizza assicurativa. E' importante perché consentirà sia alle forze dell'ordine nei controlli ordinari, sia alle forze dell'ordine attraverso l'utilizzo delle telecamere di ztl o di autovelox, di abbinare la targa del veicolo con l'archivio delle coperture assicurative gestito dalla Motorizzazione e verificare se quel veicolo circola o meno con una copertura. Qualora questo non accada parte immediatamente una sanzione che prevede anche il fermo amministrativo del veicolo". ANAPA, A NOVEMBRE IL CONGRESSO ELETTIVO FONTE: INSURANCE TRADE (03/07/2015) NOTIZIE DALLE ASSOCIAZIONI Si svolgerà il prossimo mese di novembre, a Roma, il primo congresso elettivo di Anapa, nel corso del quale si voterà per il rinnovo di tutte le cariche sociali. A darne notizia è una nota dell associazione, che lo scorso mercoledì 1 luglio si è riunita a Bologna (presso la sede di Confcommercio Emilia Romagna) con i rappresentanti del consiglio direttivo. Dall appuntamento, che ha visto la partecipazione dei 20 presidenti regionali assieme alla giunta esecutiva nazionale e al coordinamento dei Gaa, è emerso un consenso unanime alla relazione politica e finanziaria della giunta esecutiva con apprezzamenti per l operato e i risultati della presidenza nazionale, guidata da Vincenzo Cirasola. Approvato all unanimità anche il bilancio consuntivo 2014 e quello preventivo. I risultati contabili evidenziano un trend di crescita dal 2013 e un avanzo di gestione. Sono molto soddisfatto per il consenso ricevuto ha sottolineato il presidente Cirasola e per l operato che la giunta sta portando avanti all unisono con i presidenti regionali e i Gaa. A testimonianza della grande collaborazione e cooperazione che anima la nostra associazione. Anche i numeri ci dicono che stiamo crescendo e che in breve tempo la nostra associazione sta diventando il principale punto di riferimento per la categoria degli agenti professionisti. ANAPA DELIBERA IL PRIMO CONGRESSO ELETTIVO FONTE: ASSINEWS (07/07/2015) Il Consiglio direttivo di ANAPA (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) si è riunito lo scorso 1 luglio a Bologna e ha deliberato il primo Congresso elettivo dell associazione guidata da Vincenzo Cirasola. L appuntamento è stato fissato per il prossimo mese di novembre a Roma, quando si procederà al rinnovo di tutte le cariche sociali. I lavori congressuali saranno accompagnati anche da confronti con esponenti del

mercato assicurativo per analizzarne le nuove dinamiche e i futuri scenari. CCNL DIPENDENTI ANAPA UNAPASS, SIGLATO ACCORDO PER ORARIO ESTIVO FONTE: INTERMEDIA CHANNEL (07/07/2015) Lo scorso 1 luglio le associazioni datoriali di categoria ANAPA e UNAPASS e le OO.SS. dei lavoratori Fisac Cgil e First Cisl hanno sottoscritto un accordo per l orario estivo 2015 relativo al personale delle agenzie di assicurazione in appalto di Catania e provincia. L accordo che deroga quanto previsto dal CCNL dipendenti ANAPA UNAPASS del 20 novembre 2014 è relativo al periodo dal 6 luglio al 4 settembre 2015 e non incide sull orario di lavoro dei dipendenti che non svolgono orario di lavoro pieno. Il piano di orario estivo per le agenzie di Catania e provincia prevede: La chiusura totale delle Agenzie nella settimana dal 10 al 14 agosto con addebito di 4 giorni di ferie; Orario unico di massimo 6 ore giornaliere, con termine non oltre le ore 14.00 ed un rientro settimanale pomeridiano, di 2 ore e 10 minuti; A copertura delle rimanenti ore di lavoro, addebito esclusivamente di un giorno di ferie e dei cinque giorni lavorativi in conto festività soppresse anno 2015; Il giorno 14 agosto è semifestivo come da vigente CCNL. ANIA: CON IL SNA C È STATO ARRETRAMENTO FONTE: PLUS 24 (04/07/2015) Nel rispetto degli Accordi con le rispettive Mandanti si legge inoltre nel comunicato congiunto le Agenzie interessate potranno osservare la chiusura nella settimana dal 17 al 21 agosto (anziché dal 10 al 14 agosto), con addebito complessivamente dei 5 giorni in conto festività soppresse anno 2015 e di 5 giorni lavorativi. In uno scenario in cui le banche e le poste intermediano oltre il 60% dei contratti Vita (per fortuna nel Danni la questione è diversa) le reti tradizionali, incentrate sulla figura dell agente professionale, devono confrontarsi con uno scenario difficile, caratterizzato da una raccolta premi in calo e una fortissima pressione sui margini. Lo ha ribadito ancora una volta Aldo Minucci, presidente dell Ania nel suo intervento all assemblea dell associazione delle compagnie di giovedì scorso, 2 luglio. «Eravamo convinti che, in tale contesto, si potesse riprendere il dialogo con i sindacati degli agenti, proprio per cercare di individuare percorsi atti a fronteggiare tale situazione ha spiegato Minucci. In realtà, nell anno trascorso non ci sono stati passi in avanti, semmai si è registrato un arretramento. Certamente non voluto da noi. Ciò è dipeso, da un lato, dalle iniziative assunte dall autorità Antitrust, che hanno significativamente ridotto gli spazi per un confronto a livello nazionale. Ma, dall altro, è il frutto di un atteggiamento rigido e di chiusura da parte del Sindacato Nazionale degli Agenti (Sna)». Questa volta Minucci fa nomi e cognomi tra le diverse sigle degli intermediari, rimarcando anche le «difficoltà di dialogo» che ci sono state sulla vicenda del Fondo pensione agenti (di cui si parla anche nella rubrica

delle lettere). Il presidente spiega anche che due sindacati degli agenti (Anapa e Unapass, che tuttavia non sono stati citati nel discorso) hanno condiviso la proposta di risanamento, ma essa non ha trovato accoglimento da parte dello Sna, «che ha ribadito in tutte le sue proposte di voler mantenere l anacronistico modello a prestazione definita». ANIA, CALA A 4.798 EURO COSTO MEDIO SINISTRI 2014 FONTE: ASSINEWS (06/07/2015) Tuttavia il messaggio finale del presidente è all insegna della disponibilità a confrontarsi sulla proposta Ania per risolvere i problemi del fondo. Anche se ora forse è troppo tardi: a decidere sarà il commissario. Contattati da Plus24, i vertici del sindacato spiegano che le parole del presidente dell Ania li investono nel ruolo di reale controparte nella tutela degli agenti. Il costo medio dei sinistri di competenza del 2014 è stato pari a 4.798 euro, contro i 4.828 euro del 2013 ( 0,6%). Lo rileva l Ania nella relazione annuale spiegando che il 2014 è stato caratterizzato da una diminuzione del 3,2% della frequenza dei sinistri, associata a una riduzione dello 0,6% del relativo costo medio. Nel dettaglio, il numero totale dei sinistri accaduti e denunciati con seguito (che hanno dato luogo a un risarcimento nel corso dell anno o lo daranno in futuro) è stato pari a 2,1 milioni nel 2014 (con una diminuzione dell 2,3%. La frequenza sinistri, definita come il rapporto tra tutti i sinistri e i veicoli esposti al rischio di sinistro (misurati in base ai giorni di esposizione in un anno, cosiddetti veicoli anno), e stata pari al 5,48%, in calo rispetto al 5,65% del 2013. Considerando anche la stima dei sinistri che verranno denunciati tardivamente, la frequenza sinistri nel 2014 è stata pari al 6,05% dal 6,24% nel 2013. Il costo dei sinistri di competenza, definito come la somma degli importi pagati e riservati per i sinistri accaduti nell esercizio di bilancio, è stato pari a 11,2 miliardi ( 3,1% rispetto al 2013). Tenuto conto dell andamento del numero dei sinistri complessivi (comprensivo della stima dei sinistri accaduti nel 2014 ma non ancora denunciati, sinistri IBNR), il costo medio dei sinistri di competenza e stato pari a 4.798 euro, contro 4.828 nel 2013 ( 0,6%). Se invece si escludono dal numero e dal costo dei sinistri quelli IBNR oltre che il contributo fondo vittime della strada e altre partite residuali, il costo medio dei sinistri avvenuti nel 2014 e stato pari a 4.532 euro (4.564 nel 2013). NOTIZIE DAL MERCATO ASSICURATIVO

POLIZZE RC AUTO MENO CARA: I BUONI PROPOSITI DELL ANNO FONTE: IO MI ASSICURO CORRIERE ECONOMIA (06/07/2015) Nel 2015 gli italiani avranno ancora voglia di vita: l Rc auto sarà ancora in frenata a causa del calo delle tariffe, gli altri rami danni in leggera crescita. Anche nel 2015, insomma, il mercato assicurativo italiano dovrebbe replicare il copione del 2014. Secondo le previsioni presentate nei giorni scorsi all Assemblea annuale dell Ania, l anno dovrebbe chiudersi con una raccolta complessiva di 155,9 miliardi, l 8,8% in più rispetto al 2014. Il comparto vita dovrebbe attestarsi a 123,7 miliardi (+12%), mentre i rami danni sono stimati a 32,2 miliardi, l 1,9% in meno sul 2014. La flessione è dovuta interamente all assicurazione obbligatoria, che dovrebbe registrare un calo del 6,5%, lo stesso accusato l anno scorso. «Anche in uno scenario difficile l industria assicurativa ha conseguito nel 2014 risultati economici positivi, confermando la sua solidità patrimoniale ha sottolineato il presidente dell Ania Aldo Minucci che tuttavia non devono indurre a sottovalutare alcune problematiche destinate ad avere, in prospettiva, un impatto rilevante». Preoccupazioni A preoccupare gli assicuratori sono soprattutto due fattori. Il primo è il basso livello dei tassi d interesse che «comprimendo i risultati della gestione finanziaria», spiega il presidente dell Ania, «rende più difficile nel comparto vita garantire rendimenti significativi agli assicurati e un adeguata remunerazione del capitale e delle reti distributive». Il secondo è «un quadro competitivo destinato a modificarsi in misura significativa in conseguenza dell innovazione tecnologica e del potenziale ingresso di nuovi concorrenti, anche provenienti da altri settori economici». Google, per esempio, ha già cominciato a vendere polizze in alcuni paesi, e la sua potenza di fuoco è naturalmente molto temuta dagli assicuratori tradizionali. Negli ultimi anni il settore assicurativo è certamente migliorato sul piano della trasparenza e della tutela dei consumatori, ma molta strada resta ancora da fare. Lo testimonia il fatto che all Assemblea dell Ania proprio su questi due aspetti si è concentrato l intervento del presidente dell Ivass Salvatore Rossi. L Istituto di vigilanza, che nel 2014 ha registrato 26 mila reclami e 43 mila telefonate al call center, ha messo nel mirino alcuni fenomeni. Il primo è quello del «sei assicurato e non lo sai», come l ha definito l Istituto in una recente indagine, cioè l abbinamento di polizze assicurative a prodotti e servizi di natura non assicurativa. «Coinvolge più di quindici milioni d italiani, cui vengono offerti oltre milleseicento tipi di pacchetti spiega Rossi. A volte i consumatori non sono neanche consapevoli di stare sottoscrivendo una polizza, pagandone il relativo premio; quindi non l azioneranno al momento del bisogno richiedendo l indennizzo dovuto. L Ivass, in un iniziativa congiunta con l Antitrust, ha cominciato dalle coperture abbinate ai contratti di fornitura di energia elettrica, gas e acqua, che registrano due milioni di assicurati e oltre trentatré milioni di euro di premi. Stiamo sentendo venti operatori energetici e tredici compagnie di assicurazione».

Casa I bassissimi tassi d interesse e i primi segnali di risveglio del mercato immobiliare dovrebbero portare a una ripresa dei mutui. Torna quindi d attualità il secondo capitolo dell azione Ivass, le polizze abbinate a mutui o finanziamenti al consumo: le prime, in particolare, sono caratterizzate da costi altissimi anche in relazione alle cifre in gioco. «Nell offerta di questi prodotti, che mirano a proteggere la capacità di rimborso del finanziamento, dev esservi correttezza da parte di tutti. Le polizze devono essere disegnate dalle compagnie in modo da corrispondere alle effettive esigenze dei consumatori, e nella vendita da parte delle banche non devono esservi forzature più o meno esplicite». Correttezza che non sempre si ritrova nelle pratiche commerciali, se è vero che l Ivass ha accertato la vendita a un ignaro pensionato di una garanzia contro la perdita d impiego. Le tariffe Rc auto sono in calo, ma pur di risparmiare gli assicurati ricorrono a tutti gli strumenti disponibili. Utilizzano in maniera crescente i comparatori rc auto che, peraltro, dopo i richiami dell Ivass hanno migliorato la trasparenza. E scelgono, senza conoscerne i possibili effetti negativi, le polizze rc auto offerte gratuitamente dai concessionari automobilisti con l acquisto della vettura. «Il contraente spesso non sa che, alla scadenza del periodo promozionale, perde la classe di merito maturata e i benefici della legge Bersani spiega il presidente Ivass dopo un confronto tecnico con le compagnie abbiamo indicato alle imprese come rimediare, annullando la condizione di sfavore per gli assicurati e rimborsando i maggiori premi eventualmente pagati». LA SPERANZA DI VITA RIDUCE L ASSEGNO FONTE: IL SOLE 24 ORE (08/07/2015) La revisione dei coefficienti che trasformano il montante contributivo in quota di pensione ridurrà l importo dell assegno anche se in molti casi per un valore limitato. Tuttavia è importante sapere che i nuovi valori, che saranno applicati per il triennio 2016/2018, opereranno già dal prossimo 1 gennaio 2016 anche per quei lavoratori che hanno perfezionato (o che perfezioneranno) un diritto a pensione entro il 2015. Quindi coloro che al 31 dicembre di quest anno saranno ancora al lavoro, si vedranno applicare i coefficienti rivisti al ribasso a causa dell aumento legato alla speranza di vita. Invece coloro che, avendo perfezionato un diritto a pensione, lasceranno il mondo del lavoro entro novembre (per il settore privato) o il 30 dicembre (per il pubblico) si vedranno applicare i vecchi coefficienti. I riflessi sulla pensione risentono anche di quanto risulta accumulato a titolo di montante individuale. Si ricorda che il montante contributivo è la sommatoria dei contributi versati dal datore di lavoro e dal lavoratore, rivalutati annualmente per l indice Pil appositamente calcolato dall Istat. L arco temporale che viene preso a riferimento varia in funzione dell anzianità contributiva accreditata in favore del lavoratore.

Per coloro che hanno almeno 18 anni di contributi entro il 31 dicembre 1995, l impatto è limitato esclusivamente al montante accantonato dal 1 gennaio 2012 fino alla data di cessazione. Per gli altri (coloro che hanno meno di 18 anni di contributi al 1995) riguarderà tutte le contribuzioni versate dal 1996 fino alla cessazione. Un orizzontale temporale più ampio comporta necessariamente un montante superiore. Prendendo ad esempio una lavoratrice di 63 anni con uno stipendio medio 22mila euro annui lordi, con un anzianità contributiva di 43 anni alle fine del 2015, l importo della pensione varia di circa 30 euro annui lordi passando da 22.835 a 22.805, a parità di montante contributivo. La differenza è legata esclusivamente alla revisione dei coefficienti. Pertanto, avendo l interessata già ampiamente perfezionato un diritto a pensione (nel 2014 ha raggiunto i 41 anni 6 mesi di contributi), dovrebbe lasciare il proprio lavoro prima della fine di quest anno. A parità di età i coefficienti sono scesi. Per trovare un coefficiente vicino a quello utilizzato fino a oggi per la pensione di vecchiaia (66 anni 3 mesi = 5,675%) occorrerà, dal prossimo anno, attendere i 66 anni 11 mesi (5,684%). In realtà dal prossimo anno la pensione di vecchiaia si conseguirà generalmente con 66 anni 7 mesi di età, a cui corrisponderà un coefficiente di rendimento del 5,619 per cento. I nuovi coefficienti, così come i vecchi, si fermano in corrispondenza del 70esimo anno di età. Il decreto Salva Italia (Dl 201/2011) stabilisce infatti che solo quando la sommatoria delle speranze di vita supereranno l unità (+1 anno), il coefficiente di trasformazione sarà esteso a tali maggiori età. Pertanto si dovrà attendere l ulteriore adeguamento del 2019 dove si stima che l aumento sarà di cinque mesi arrivando a una speranza di vita cumulata di un anno. Il Dl 201 ha previsto altresì anche la prosecuzione dell attività lavorativa fino a 70 anni così da incentivare la prosecuzione del rapporto di lavoro con l obiettivo di aumentare la pensione e ritardare il pagamento dell assegno. Tuttavia tale agevolazione non si applica al pubblico impiego dove il limite ordinamentale (65 anni) costituisce un limite non superabile, tranne categorie particolari come professori e magistrati. Infatti a tale età, se il lavoratore ha maturato un qualsiasi diritto a pensione, la Pubblica amministrazione deve risolvere il rapporto e l eventuale prosecuzione del servizio oltre il 65esimo anno di età è consentito solo per far acquisire un diritto a pensione di vecchiaia che di fatto diventa un limite insuperabile, se non in casi del tutto eccezionali. In tema di pensioni ulteriori novità sono attese oggi in occasione della presentazione della relazione annuale dell Inps da parte del presidente Tito Boeri che ieri è stato ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.