Taranto Calcio: continua la "farsa" delle promesse mancate



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Transcript:

Taranto Calcio: continua la "farsa" delle promesse mancate Anche quest estate si è celebrato il solito teatrino del Taranto Calcio, illudendo una città, i tifosi di poter rientrare nel giro calcistico professionistico per vie traverse, non riuscendovi sul campo di gioco. Era esattamente il 29 luglio del 2014 quando davanti ad un notaio di Taranto, Fabrizio Nardoni, e la Fondazione Taras (con la presenza pressochè inutile di Francesco Montervino) arrivarono le attese firme che celebrarono il passaggio del 51% della squadra rossoblù al salumaio di Pagani, all anagrafe Domenico Campitiello. Siamo andati a fare qualche ricerca sul web e ne abbiamo trevate delle belle, o meglio tante balle dell estate (2014) scorsa! Leggetele con i vostri occhi: Il ds Montervino ha fatto il punto sul mercato, annunciando gli ultimi arrivi di giornata, ovvero l attaccante nazionale under di serie D Gabrielloni, ex Maceratese ed il difensore Marino, ex Aprilia in C2, figlio del tecnico ex Taranto Raimondo Marino. Il mercato in questo momento è improntato soprattutto sull acquisizione degli ultimi under per

completare la batteria e su questo tema Montervino ha ribadito che occorre superare lo scoglio di richieste economiche troppo alte per reperire quelli di maggiore qualità ma ha garantito che alla fine sarà fatto un buon lavoro. Sul fronte comunicazione sono in programma alcune iniziative nuove per la nostra città che tendono a stabilire un contatto stretto tra società, squadra e tifosi; iniziative di marketing che faranno meglio capire il nuovo corso della società che, ha ribadito il ds, deve avere tutti i crismi di una società professionistica. Molto accattivante è stato il riferimento al futuro quando Montervino ha dichiarato : Alla fine del prossimo campionato vorrei poter annunciare che il Taranto ha effettuato l iscrizione al campionato di Lega Pro. Una concessione fuori dalla norma che vuole la società agire nel silenzio e senza promesse troppo affrettate. Insomma, un bel biglietto da visita che ci ha regalato un immagine rinnovata e seria, confortante del Taranto che, siamo certi, saprà entrare ben presto nei cuori dei tifosi rossoblù. Solo tante belle chiacchiere..ed annunci al vento! Nella scorsa stagione sportiva ne abbiamo viste delle belle. Montervivo che si dimette insieme a tutto lo staff tecnico mentre la squadra cercava di rincorrere e conquistare sul campo la promozione in Lega Pro, e scoperto dietro le quinte che nei giorni scorsi Montervino che da excalciatore- disoccupato del calcio cercava telefonicamente di racimolare i soldi per mettere insieme una cordata. Questa la sua telefonata (testuale) fatta ad un noto imprenditore di assoluta credibilità e fiducia: Allora. ho trovato e messo insieme con Morales e Papalia 450mila euro. Ce ne mancano altri 550 per pagare la

fidejussione e l iscrizione (a fondo perduto) in Lega Pro. Ci dai una mano? Così vieni a fare il Presidente! ricevendo però un garbato rifiuto. Quello che oggi a Palazzo di Città nella solita conferenza stampa orchestrata dai due soliti poliziotti-assessori, i quali cercano solo visibilità e consenso elettorale, in cui è stata presentata la nuova dirigenza societaria composta dal neo(ex)presidente Elisabetta Zelatore e Tonio Bongiovanni, alla presenza del Sindaco Ippazio Stefàno, nessuno ha avuto il coraggio di informare i tifosi e l opinione pubblica che il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, riunito a sezioni unite, ha respinto l istanza cautelare promossa dalla Sambenedettese, dal Forli e dal Gubbio contro la Figc avverso la deliberazione del Consiglio Federale del 26 giugno scorso, che ha stabilito criteri ripescaggio per il settore professionistico, per sopravvenuta carenza di interesse. Tale decisione di fatto, secondo le carte e norme federali, di fatto esclude automaticamente anche il Taranto F.C. 1927 dalla possibilità di ottenere un ripescaggio impossibile, in conseguenza del mancato versamento del contributo a fondo perduto di mezzo milione di euro, che il nuovo azionariato societario non ha provveduto ad effettuare, motivo per cui si deduce che non abbia la necessaria liquidità nè per la Lega Pro, nè per un ennesimo campionato dilettanti da vincere. Nonostante il nostro quotidiano non sia stato informato ed invitato a questa conferenza stampa, e la poco strategica sparizione telefonica dell assessore Cosa, questa mattina ci siamo infiltrati a Palazzo di Città ed abbiamo potuto ascoltare grazie ad una provvidenziale porta lasciata socchiusa, i colloqui della nuova dirigenza con il Sindaco Stefàno e l assessore Cosa, ed abbiamo scoperto preso atto che la nuova dirigenza del Taranto Calcio ha incontrato il Comune con il cappello in mano chiedendo contributi economici e di non pagare l utilizzo dello stadio Iacovone, per un periodo di medio termine per poter programmare.. Nessun giornalista sportivo che abbia chiesto alla nuova (o meglio vecchia) dirigenza come mai in passato abbia ceduto la società a Nardoni & compagnia bella, e come mai non si sia fatta avanti quando l ha rilevata Campitiello. Tutti zitti..per qualche biglietto omaggio in più! Ed anche quest anno i poveri tifosi dovranno sostenere la propria squadra in serie D. Alla nuova dirigenza il compito di pagare i debiti rilevati e dimostrare di essere capaci di una sana gestione sportiva e societaria. Dire Forza Taranto non basta.forse è il caso di dire Povera Taranto!!! AGGIORNAMENTO: Continua il solito invio delle inutili letterine dal Comune di Taranto. Ecco l ultima lettera inviata alla Lega Pro, con la

richiesta (irricevibile n.d.r.) di riaprire i termini del ripescaggio. Un film che abbiamo già visto in passato. Al Commissario Straordinario della Lega Pro Dott. Tommaso MIELE Oggetto:Ripescaggio in Lega Pro del Taranto F.C. 1927 Richiesta riapertura termini per la presentazione della domanda di ripescaggio. Egregio Commissario, la volontà dell intera città di iscrivere la squadra di calcio del Taranto F.C. 1927 al campionato di Lega Pro ha ormai preso sostanza. Oggi, finalmente, il Club rossoblu ha iniziato un nuovo corso, con una Presidenza tarantina che garantisce solidità economica con alla base un grande progetto sportivo. Purtroppo, però, le vicissitudini che hanno visto il repentino ed inaspettato disimpegno dell ex Presidente Campitiello ed il conseguente passaggio delle sue quote alla Fondazione Taras, hanno comportato un inevitabile ritardo legato agli accertamenti contabili e relativi atti amministrativi. Tali operazioni, palesemente complesse, hanno visto dei ritardi soprattutto nelle operazioni di due diligence che ormai si sono concluse nella maniera più positiva con la presentazione della fideiussione e dell iscrizione richieste dalla Lega Pro.

Tali difficoltà, rischiano seriamente di vanificare tutti gli sforzi di un intera comunità, quella tarantina, che mai come quest anno sente la Lega Pro a portata di mano, essendo il Taranto F.C. 1927 ai primi posti qualora dovesse essere ripresentata domanda. Come ben sapete, da numerosi anni la nostra squadra di calcio è stata più volte penalizzata, avendo ottenuto sul campo ottimi risultati, senza però mai concretizzare il sogno di accedere a categorie ben più importanti all altezza della nostra città. A queste delusioni, si aggiunge la ormai nota situazione di crisi che sta vivendo il nostro territorio e l accesso al campionato di Lega Pro certamente può concorrere e rappresentare un elemento di rilancio sia di immagine ma anche di sviluppo. A tal proposito, si chiede alla S.V. di disporre per la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di ripescaggio in Lega Pro, al fine di consentire alla società del Taranto F.C. 1927 e ad eventuali altre di poter avere accesso al campionato di Lega Pro nonché di prendere in considerazione la possibilità di una rateizzazione del contributo a fondo perduto, in quanto si ha notizia che nessuna Società calcistica del sud ha potuto provvedervi in tal senso. Assessore Dott. Francesco Cosa Assessore Dott. Gionatan Scasciamacchia Il Sindaco

Dr. Ippazio Stefàno Ed ancora una volta arriva la conferma di quanto avevamo sostenuto in mattinata. Questa nuova (ma in realtà ex ) dirigenza non ha i soldi necessari all iscrizione, per ammissione anche di Bongiovanni: Noi vogliamo la Lega Pro, anche noi ci siamo rotti.. della serie D. Attualmente abbiamo la fideiussione ma non tutte le risorse per il fondo perduto, per questo ci servirà un aiuto da parte di tutti. Lecito a questo punto chiedersi come potrebbe questa dirigenza ambire ad affrontare la gestione di una società di Lega Pro? Con che soldi comprerebbe i giocatori? Con che soldi pagherà gli stipendi? E come pagherà le spese di gestione dell intero campionato? Tutto ciò ci ricorda una vecchia storica canzone di Mina dal titolo emblematico, ma molto efficace e d attualità, sopratutto nel caso in questione : Parole, parole, parole. soltanto parole.!!!. Le letterine di "Qui, Quo, Qua" sul Taranto Calcio agli imprenditori Dopo aver letto la lettera del Sindaco di Taranto e degli ultimi due assessori allo sport del Comune di Taranto (Cosa e Scasciamacchia), abbiamo capito finalmente perchè il Taranto è finito in mano ad un salumaio di Pagani.. Ma cosa dice questa lettera? Ecco:

per qualche smemorato: ecco gli appelli del salumaio. Il recente disimpegno dell attuale Presidente della squadra di calcio del Taranto F.C. 1927, ha determinato una condizione di forte preoccupazione nell intera città che notoriamente vive con grande partecipazione e passione le vicende relative alla squadra rossoblù. L ottimo risultato sportivo conseguito a conclusione del Campionato Nazionale Dilettanti, girone H, che ha visto il Taranto disputare i play-off sino alla semifinale, proietta la società rossoblù in buona posizione per un possibile ripescaggio in Lega Pro. L opportunità di fare il salto di categoria, tanto auspicato, risulterebbe essere quanto mai concreto anche alla luce dello scenario calcistico nazionale, contraddistinto da Società Calcistiche delle varie categorie, in difficoltà economiche presuntivamente coinvolte in vicende di illecito sportivo. Questa situazione di stallo, comunque, impone che siano esperite iniziative che possano aprire un fronte di positività intorno a questa crisi societaria e ciò venendo anche incontro alle sollecitazioni che larga fascia della tifoseria ha rappresentato a questa municipalità.

A tal proposito, appare doveroso rivolgere un vivo e caloroso appello all intera imprenditoria tarantina affinché possa valutare l ipotesi di prendere a cuore le sorti del Taranto F.C. 1927, attraverso un impegno economico nella squadra di calcio che porti alla presentazione della tanto acclamata domanda di ripescaggio in Lega Pro. D altronde se da un lato la risoluzione delle grandi problematiche che affliggono il nostro territorio possano essere superate attraverso il coinvolgimento di autorità di livello superiore al Comune di Taranto, auspichiamo che almeno questa vicenda importante, ma pur sempre localistica, possa essere risolta dai tarantini. Assessori Dott. Francesco Cosa, Dott. Gionatan Scasciamacchia, Sindaco Dr. Ippazio Stefàno Il da sinistra, Francesco Cosa e Domenico Campitiello Già il fatto di vedere una lettera firmata prima da due assessori e poi dal Sindaco ci fa capire che costoro sanno poco e nulla di cerimoniale e tantomeno di istituzioni. Il Sindaco infatti un atto del Comune è sempre il primo a firmare in una lettera. Poi vengono gli assessori, che pur essendo entrambi dottori (ci piacerebbe sapere per curiosità in quale corso di laurea ed università si sono laureati) è bene ricordare che sono due poliziotti in servizio (uno al Commissariato P.S. di Martina Franca e l altro al Commissariato P.S. di Grottaglie, come ci confermano fonti della Questura di Taranto), ma non hanno entrambi nè la qualifica di funzionari nè di dirigenti di Polizia, e questo spiega già tante cose sulla loro esperienza amministrativa, e sulla gestione dell assessorato allo sport negli

ultimi anni. Probabilmente il dr. assessore Francesco Cosa ha dimenticato di aver passato l intera stagione calcistica alle spalle, in trasferta ed a cena con il signor salumaio Domenico Campitiello ( a proposito chi pagava?) ed ha dimenticato di prendere le distanze e non solo, da chi come il suo caro amico-salumaio, ha preso per i fondelli un intera città ed i suoi tifosi. Basta andare a rileggere le dichiarazioni di Campitiello e rendersene conto. Quella lettera invece di spedirla agli imprenditori tarantini, cioè a chi lotta dalla mattina alla sera sul territorio tarantino per farsi pagare dai fornitori (vedi Ilva, Marina Militare, Enti Pubblici ecc.), avreste dovuto spedirla al salumaio a colui che millantava progetti, programmi, confermava tecnici e giocatori ( dopo aver cambiato 3 tecnici! ) in una stagione che è stata fallimentare. Perchè non salire di categoria sul campo, significa aver fallito la propria missione sportiva.

ecco a cosa è servita la lettera del Comune di Taranto alla Lega Pro: non ci pensano! Un fallimento morale, umano e sportivo di un signore, come Campitiello che è arrivata a Taranto dove credeva di trovare tutta la città ai suoi piedi, di poter fare affari di ogni genere Andatevi a rileggere le dichiarazioni del vostro caro amico Campitiello andate a risentirvi le sue interviste, e visto che vi trovate andate a farvi consegnare i bilanci (che il salumaio nasconde pur essendo pubblicamente consultabili attraverso una semplica visura storica presso la Camera di Commercio di Taranto, e vedrete che dovrete chiedere scusa voi alla città, ai tifosi ed anche agli imprenditori a

cui avete rivolto questo appello inutile. Dove eravate quando Campitiello pretendeva che la Fondazione Taras Onlus, che non è una vera e propria Fondazione regionale o prefettizia, cioè nazionale, come molti ignorantemente credono, ed attraverso un aumento di capitale sociale inutile li ha ridotti al 2%, privando loro di accedere ai documenti amministrativi e societari interni, secondo quanto previsto dal Codice Civile in materia di diritto societario. Ma cosa possono aspettarsi i tarantini da chi, come voi, ha affidato per anni un circolo sportivo comunale come il Magna Grecia alla mafia tarantina con un danno per le casse comunali di quasi un milione di euro, ed ora stava per consegnarlo nelle mani di quattro furbetti dei salotti tarantini, cioè di quelli che l assessore al telefono con il sottoscritto definiva i poteri forti. Se questa gente sono i poteri forti ora capisco perchè Taranto è scesa così in baso a livello politico, sportivo e sociale. A proposito per vostra informazione, la documentazione e la nostra inchiesta sul Circolo Sportivo Magna Grecia è stata inviata da un Associazione Nazionale di Consumatori all Autorità Nazionale sulla Corruzione. Così capiremo finalmente tutti, compresi i contribuenti di Taranto, se il bando di gara per la gestione del Magna Grecia era legale o meno, e sopratutto chi l aveva preparato su misura di qualcuno Ma tornando al Taranto Calcio, invece di inviare appelli pubblici che sono patetici ed inutili, scrivete invece piuttosto al vostro amico Campitiello ed invitatelo a rendere pubblici i conti, cioè i bilanci del Taranto F.C, 1927 società dilettantistica a.r.l., invece di incaricare avvocati e commercialisti, facendo andare sino a Pagani della gente che lavora a Taranto e provincia. Avvisatelo che Cristo si era fermato ads Eboli, non a Pagani! E sopratutto non faceva il salumaio..

da sinistra Domenico Campitiello con Fabrizio Nardoni P.S. Dalla prossima settimana pubblicheremo a puntate tutta la documentazione societaria in nostro possesso della gestione NardelliPetroni del Taranto F.C, 1927 sino alla trattativa e cessione al salumaio Campitiello. Ed allora i tifosi, i tarantini finalmente capiranno tante cose. Fra cui anche il perchè NOI ( in solitudine) non abbiamo mai creduto alle parole di Campitiello. Al vostro contrario nella pizzeria di corso Italia, ci andiamo senza essere alla corte di Campitiello. Ed i conti li paghiamo da soli. Al contrario di altri Dopo il "bluff" Nardoni, ecco quello del "salumaio"! Il presidente del Taranto

Domenico Campitiello dopo aver ricevuto delle poco credibili minacce via web, ed in seguito a dei contrasti sorti con una circoscritta nonchè nota parte della tifoseria organizzata, ha annunciato la volontà di lasciare e quindi cedere la società che ha militato nel campionato nazionale Dilettanti ed è stata eliminata alla semifinale playoff. Nei giorni scorsi l imprenditore di Pagani (Salerno) aveva scritto una lettera aperta annunciando la volontà di presentare la domanda di ripescaggio in Lega Pro, ma poi è accaduto qualcosa che lo ha spinto a dare le dimissioni. In alcuni post sui social network erano riportati questi messaggi rivolti a Campitiello: Babbo Natale, solo quello puoi fare le letterine. Visto e considerato che ti sei voluto mettere la curva nord contro prima o poi ti porteremo il conto, sapremo noi come colpirti. Non avrai pace fino a quando non te ne andrai, la nostra partita è appena iniziata, Non avrai pace finchè non te ne andrai Lo stesso Campitiello ha confermato telefonicamente ieri all emittente televisiva Studio100 il suo addio in maniera irrevocabile: Io ho dato tutto. Non sono soddisfatto. Alcune settimane fa come riportava il sito dell emittente televisiva, le dichiarazioni erano ben differenti Campitiello non mollerà e manterrà tutte le promesse. Chi pensa stia accampando delle scuse per lasciare, si sbaglia di grosso. Perché ha abbandonato il Miramare di Manfredonia? Per salvaguardare la squadra. Affermazioni che provenivano dall entourage del presidente del Taranto, proferite con orgoglio e anche un pizzico di rabbia da un collaboratore che ha chiesto di mantenere l anonimato per ovvie ragioni. Se non ci sarà un ripensamento da parte dell imprenditore salernitano, che detiene il 98% delle quote, la società sarà messa in vendita. Una doccia gelata per la tifoseria rossoblù che spera ancora nel ripescaggio in Lega Pro dopo troppi anni trascorsi nel campionato dilettanti di serie D.

nella foto da sinistra Montervino e Campitiello Campitiello ha molti difetti e limiti, ma anche qualche pregio. È inesperto, permaloso, ambizioso. La sua gestione alla guida della società sportiva ha collezionato una serie di errori clamorosi: l assunzione di Francesco Montervino alla sua prima (inesperta) direzione sportiva di una squadra di calcio, tre allenatori in una sola stagione, delle campagne acquisti a dir poco ridicole, salvo qualche acquisto di giocatori voluti da mister Favo. Per non parlare delle sue conferenze stampe degne di un teatrino di avanspettacolo napoletano. Tante dichiarazioni inutili e sbagliate. Un persona intelligente, facendo il presidente di una squadra di calcio, mai e poi mai si sarebbe lamentato della presenza dei tifosi al seguito della squadra, così come lo ha ricevuto il Taranto, nonostante la rincorsa al primo posto in classifica e la promozione in Lega Pro era sfumata ben presto. Immaginare di poter vedere 10mila spettatori allo stadio ogni domenica in serie D ed a campionato perso, è semplicemente ridicolo se non folle. In questa categoria persino i 1.500 abbonati allo Iacovone sono stati un miracolo dettato dall amore dei tifosi per i colori della propria città. Parlare di sana gestione societaria e di equilibrio tra entrate e uscite è giusto e corretto, ma immaginare di poter utilizzare solo i soldi che si incassano al botteghino è una vera e propria presa per i fondelli alla città intera. Ne sarebbe capace chiunque. E non è pensabile poter realizzare qualcosa del genere con una società che una storia alle spalle come il Taranto, sopratutto se si vuole puntare come aveva dichiarato ad un campionato di vertice ed alla promozione. Un ragionamento del genere è logica per delle società che militano nei campionato di serie B o A (vedi Palermo, Sassuolo, Chievo, Verona, Udinese ecc.), che

sopravvivono con una gestione societaria che cedendo i propri pezzi pregiati si assicurano dei bilanci sani, rinunciando ad ambire all alta classifica. Ma pensare di poter attuare questa strategia in serie D è solo semplice follia ( o stupidaggine, scegliete voi ). Andarsene via, scappare da Taranto, cercando di cedere la società solo per la solita inutile e stupida contestazione orchestrata dai soliti noti che si nascondono dietro il presunto anonimato del web, è semplicemente offensivo non solo per la propria dignità personale (quella cioè di Campitiello), ed anche non poco sospetta Questo giornale è stato sin dalla scorsa estate, il primo e l unico a svelare gli interessi reali che avevano spinto Campitiello a rilevare il Taranto FC dalla fallimentare gestione dell accoppiata NardoniPetrelli, ereditando circa 600mila euro di debiti. Ebbene non siamo mai stati smentiti, mai ricevuto una sola richiesta di rettifica, o un azione legale. Abbiamo chiesto ufficialmente i bilanci societari (che sono pubblici essendo una s.r.l. ) e ci sono stati rifiutati da un poco deontologico addetto stampa che, poverino, crede di stare alla Juventus! Ma siamo riusciti ad averli lo stesso. E nei prossimi giorni li pubblicheremo così i lettori capiranno cosa aveva da nascondere Campitiello. Così come i giornalisti sportivi (e non ) tarantini che imperversano su giornaletti cartacei o sul web farebbero bene a spiegare come mai NESSUNO i loro ha mai ricordato al signor Nardoni, neanche nella sua ultima fallimentare campagna elettorale, nella quale è stato trombato dagli elettori per la seconda volta, il suoi annuncio videofilmati Lascerò il Taranto senza un euro di debiti! privo di fondatezza. A Taranto ci sono alcuni imprenditori (non molti) che fatturano decine e decine milioni di euro, chiudendo i loro bilanci con utili importanti, i quali volendo potrebbero fare un gesto d amore per la città e rilevare il Taranto F.C.. Lo faranno? Noi lo speriamo. Il Taranto pareggia a Manfredonia, è secondo in classifica. Ora si giocano i playoff. Finisce senza reti il derby pugliese del tavoliere delle Puglia tra

Manfredonia e Taranto giocato nell ultima giornata di campionato che ha visto scendere in campo ed affrontarsi due squadre, senza alcuna grinta e mordente che hanno già raggiunto i rispettivi obiettivi: il Taranto, matematicamente certo dalla precedente domenica di poter disputare i play-off da seconda in classifica, ed il Manfredonia già salvo dalla retrocessione. Le due squadre si sono affrontate comunque a viso aperto con continui rovesciamenti di fronte, senza aver entrambe la necessità di forzare il gioco. Diverse e di buona fattura sono state le reciproche occasioni da gol, mancate da entrambe le parti. Mister Cazzarò ha operato un prevedibile turnover in vista dei playoffe facendo riposare Marino, Mignogna, Ciarcià e Marsili Dal primo minuto di gioco ha esordito peraltro con un ottima prestazione il giovane Juniores La Gioia. Il Taranto ha comunque guadagnato un punto utile per la classifica e, si proietta già ai play-off. Per la finale del girone H, il prossimo 24 maggio arriverà allo stadio Iacovone, una squadra tra Potenza, Bisceglie e Brindisi, che a loro volta daranno vita ai primi due turni il 17 e 20 maggio prossimi. Campitiello non mollerà e manterrà tutte le promesse. Chi pensa stia accampando delle scuse per lasciare, si sbaglia di grosso. Perché ha abbandonato il Miramare? Per salvaguardare la squadra.... Sono

queste le giustificazioni che provengono dall entourage del presidente del Taranto. Perché è semplicemente da STUPIDI scatenare il finimondo solo per per il colore di una maglia che, in ogni caso, era rossoblu. Non vi è alcuna frattura quindi tra e la tifoseria tarantina anche se la sua decisione di lasciare nell intervallo lo stadio di Manfredonia potrebbe indurre a pensare il contrario. In realtà il Presidente della società tarantina ha agito in quella maniera solo e soltanto per tutelare la squadra, per prevenire possibili azioni di protesta che avrebbero potuto comportare a una squalifica dello Stadio Iacovone, circostanza che si sarebbe rivelata dannosa in vista dei playoff. A Manfredonia in ogni caso, secondo noi, è stata scritta una pagina brutta, becera e volgare del tifo tarantino. Che per fortuna non è rappresentato solo da questi 100 idioti! Va ricordato in ogni caso che nel famoso incontro post Arzanese, ottenuto dalla Curva Nord dopo le dimissioni di massa dello staff tecnico (che Dio le benedica!) il presidente Campitiello aveva promesso ai tifosi di non fare indossare più quella maglia, sino al raggiungimento della Lega Pro. Infatti la terza divisa del Taranto, porta i colori delle società di Campitiello, ma qualche cretino pensa invece che siano i colori dellla Paganese. MANFREDONIA TARANTO 0-0 MANFREDONIA (3-4-3): De Gennaro; Romeo, Vergori, Colombaretti; Romito, Stajano, Gentile C., Coccia (dal 77 Gentile A.) ; De Vita (dal 64 De Filippo), La Porta, Bozzi (dall 82 De Rita). In panchina Armiento, Forte, Palumbo, Rizzi, Pasta, Totaro. Allenatore: Massimiliano Vadacca. TARANTO (3-4-3): Mirarco; Ibojo, Pambianchi (dal 66 Giglio), Prosperi; Cicerelli, Oretti, Vaccaro, La Gioia; Gaeta (dall 82 D Avanzo), Genchi, Gabrielloni (dal 76 Colantoni ).In panchina: Borra, Leggieri, Merico, Bottiglione, Mignogna, Marino. Allenatore: Michele Cazzarò. Arbitro:Maria Marotta di Sapri (Assistenti:Pasquale Alessandro Netti di Napoli Gianpaolo D Arco di Salerno). Ammoniti:Pambianchi, Oretti, Vaccaro, Prosperi, Cicerelli (Taranto),Coccia (Manfredonia) Angoli: Recupero: 0 Taranto p.t. 1,, 0 s.t. 1 Manfredonia

Critiche ed ironia si, offese no! Questo quotidiano online, non è mai stata tenero o ossequioso con Domenico Campitiello, imprenditore campano presidente e proprietario del Taranto Fc1927, società rilevata dall accoppiata Nardoni-Petrelli che gli hanno lasciato una società piena di debiti, nonostante il bluff di Fabrizio Nardoni con evidenti scopi di consenso elettorale e politico raccontava ai quattro venti che avrebbe lasciato la società senza debiti. I documenti, quindi fatti dicono che ne ha lasciati tanti, troppi. Abbiamo spesso e volentieri criticato Campitiello ed eravamo gli unici a farlo, in solitario, nel triste squallido panorama del giornalismo tarantino che per vendere qualche copia in più ai tifosi o avere più lettori su qualche sito online cerca di camuffarsi in giornale Dopo aver visto delle scritte all esterno dello stadio, scritte da qualcuno dei tifosi che definire ingrato e vigliacco è dir poco, ma sopratutto dopo aver letto questa mattina degli articoli degni di un giornalismo becero ed opportunistico di qualche giornalista che cerca di fare opinione.o di vendere qualche copia in più ai propri tifosi, noi non ci stiamo. A questo punto siamo dalla parte di Campitiello, che non conosciamo, che non abbiamo mai incontrato, e che abbiamo spesso e volentieri attaccato e preso in giro. E vi spieghiamo il perchè. L imprenditore campano è arrivato a Taranto su pressioni di Francesco Montervino e di un loro comune amico, un costruttore campano. Nessuno acquista società di calcio per beneficenza, e ci sono stati esempi di imprenditori come Pasquale Casillo (campano) che rilevò il Foggia e con Zeman lo portò ai fasti della serie A, come il presidente della Lazio, Lotito che in società con suo cognato Marco Mezzaroma ha rilevato la società Salernitana, squadra in cui giocava sino a giugno scorso, guarda caso, proprio quel Montervino, che a fine contratto è stato fatto accomodare fuori la porta, senza offrirgli (seppure fosse il capitano) nessun incarico. O imprenditori come Spinelli che ha acquistato e gestito prima il Genoa e poi il Livorno. O come Zamperini che ha acquistato il Venezia e poi il Palermo. Montervino lo scorso 2 luglio 2014 al quotidiano La Città di Salerno (gruppo Repubblica- l Espresso) che gli chiedeva Farà il ds a Taranto?, dichiarava quanto segue vedi qui :

«Sono integro, potrei giocare ancora un paio di anni. Si è aperta nel frattempo una porta nella mia città. Gli amici Mimmo e Franco Campitiello mi avevano chiesto informazioni sul Taranto. Li ho presentati all attuale società, è cominciata una trattativa e mi hanno in qualche modo coinvolto. Potrei far parte del progetto: se accadesse, da calciatore. Se poi nessuno mi vuole, allora pure da dirigente. Fino al 30 giugno ho aspettato solo la chiamata della Salernitana. Lo dovevo al club col quale ho condiviso per 3 anni vicissitudini belle e meno belle. Poi purtroppo quello che speri non accade. Però io posso solo ringraziarli. Pure la Salernitana credo dica grazie a Montervino: in D mi sono rimesso in gioco su ogni aspetto, quest anno ho fatto un grande campionato contrariamente alle idee di certi personaggi». Ecco cosa ha spinto Montervino a tornare a Taranto: solo e soltanto la mancanza di uno stipendio per se e suo padre che si occupava del settore giovanile. Il calcio è un business, e se ben gestito può produrre utili, così come può aiutare molto lo sviluppo ed estensione degli affari degli imprenditori che vi investono. Oggi, e gli va riconosciuto, Campitiello a Taranto è un buon esempio di sana gestione imprenditoriale-sportiva, avendo sanato la situazione debitoria della società, pagato regolarmente gli stipendi (in serie D, è quasi un miracolo) e saldato ogni debito con il Comune di Taranto per la gestione dello stadio, compreso i debiti lasciati delle precedenti gestioni. Ma il salumaio e lo dichiamo e ripetiamo, come sempre con ironia, in quanto Campitiello non è un benefattore, nè tantomeno un pozzo di San Patrizio da cui attingere soldi, ed acquistare giocatori. Non era facile trovare giocatori disponibili a giocare a Taranto, dopo l eredità debitoria delle precedenti gestioni Blasi-D Addario-Nardoni,

anche perchè i giocatori se non hanno garanzie cambiamo squadra, così come ha fatto il bomber Molinari che ha preferito, alla fine dello scorso campionato, andarsene a giocare a Brindisi. Ricordatevi le sparate nelle conferenze stampa tenute da Montervino quando, non era ancora abilitato a fare il direttore sportivo, faceva e disfaceva il parco giocatori, ingaggiando degli autentici bidoni o giocatori ormai decotti come il brasiliano Pia, tanto per fare un esempio. Quello che colpisce sfogliando i quotidiani di ieri, è il servilismo galoppante di alcuni giornalisti sportivi che pur di strappare una dichiarazione a Montervino e Battistini, dimenticano che il ruolo di un giornalista è quello di raccontare fatti, e fare domande. Ebbene nessuno ha domandato a Pierfrancesco Battistini il vero e reale motivo della sua dichiarazione a dir poco ambigua ed equivoca così non si può andare avanti. non ci sono più le condizioni. Nessuno ha domandato al tecnico auto-dimessosi (e non licenziato) dal Taranto, se fosse vera la voce circolante che sarebbe stato avvistato la scorsa settimana a cena con l ex ds dei rossoblù, Vittorio Galigani, che si aggira ancora dietro le quinte del calcio dilettantistico e semi professionistico Fanno semplicemente ridere certe dichiarazioni di un tecnico, come Battistini, che per venire a Taranto, non è stato strappato a nessuna società, per il semplice fatto che era disoccupato, e che in passato è stato spesso esonerato dalle società che ha allenato. Cosa dovrebbe dire allora, l ex-giocatore campione del mondo, l ex ct della Nazionale Italiana Donadoni, che da mesi lavora in panchina come i suoi giocatori senza ricevere lo stipendio dal Parma? E da questi comportamenti che si riconoscono i veri uomini dai quaquaraquà! Un vero leader non abbandona mai la propria squadra, sopratutto alla vigilia di una partita importante contro la capolista. Così come riteniamo vergognose le allusioni a delle ingerenze della famiglia Cosa nella gestione del Taranto. L unico a dire il vero, che secondo noi dovrebbe farsi da parte ed evitare di fare il cortigiano di Campitiello, è l assessore allo sport, Francesco Cosa, onnipresente nelle fotografie al seguito del presidente-imprenditore campano. Non si capisce inoltre cosa ci sia di strano nel fatto che sua sorella, Maria Cosa, sia stata chiamata dal presidente del Taranto Fc 1927 a supervisionare le operazioni societarie e commerciali della società. Pochi sanno, o nel orso della ha diretto per Tv, lavorando forse fanno finta di non sapere (???) e ricordare che sua esperienza manageriale-imprenditoriale Maria Cosa, quasi tre anni l emittente televisiva tarantina Blustar successivamente per 10 anni a Studio 100 insieme ai

fratelli Cardamone. Quindi non ci sembra essere una novellina nè tantomeno una donna a caccia di soldi o protagonismo. Ci risulta infatti che la signora Cosa sia proprietaria di tre strutture di bed & breakfast nel centro di Taranto, e sicuramente non le manca un lavoro o una carta di credito personale. Ma tutte queste cose la Gazzetta del Mezzogiorno, il Quotidiano, e gli altri giornaletti locali, non lo raccontano. E si, loro si che sono giornalisti! Concludendo, non vi stupite più di tanto, ma noi questa volta noi siamo accanto a Campitiello, ai giocatori del Taranto Fc 1927 (sono loro che vanno in campo!), alla dirigenza che non può vanificare le aspettative di una città che vuole tornare a contare nel mondo calcistico. Quindi questa volta ci uniamo anche noi ai veri tifosi del Taranto per gridare Forza Taranto! E la città di Taranto, senza divisioni che ha bisogno di tornare nel calcio professionistico, ed insieme a lei, i tifosi, la stampa (non proprio tutta.) E credeteci, lo diciamo senza essere ubriachi, impazziti, o per ottenere qualcosa. Al salumaio non abbiamo mai chiesto e mai chiederemo nulla. Quello che scriviamo, lo pensiamo perchè amiamo questa città, al contrario di qualche mercenario calcistico, che farebbe bene a questo punto a prendere residenza altrove. E gentilmente a non farsi mai più vedere dalle parti dello stadio Iacovone. Montervino direttore sportivo del Taranto lascia la società. Ecco il perchè...

Francesco Montervino dirett ore sportivo del Taranto FC 1927 ha lasciato la società rossoblù a seguito di dimissioni, raggiungendo una separazione consensuale con la proprietà. In realtà secondo nostre fonti, la rottura sarebbe avvenuta a seguito dell operazione immobiliare collegata all auspicata edificabilità di terreni agricoli limitrofi alla pineta Cimino, collegati al raddoppio del centro commerciale Auchan, che come ben noto, sembrerebbe essere sfumato. Una nostra fonte confidenziale interna alla società, ci ha confermato che la conoscenza fra Campitiello e Montervino sarebbe infatti avvenuta la scorsa estate proprio grazie ad un costruttore campano, amico dell attuale presidente della società calcistica tarantina, con il quale voleva investire in attività edilizie ed immobiliari a Taranto. Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco. Sopratutto quando ci sono di mezzo gli ex-calciatori o salumai. Dilettanti allo sbaraglio. Chiaramente tutto questo la società non lo racconta. Più facile emettere il solito laconico comunicato stampa: Abbiamo deciso di separarci non condividendo più alcune idee ha dichiarato il presidente Domenico Campitiello ma Montervino è e resterà una persona di grandissima umanità e competenza. E stato lui a spingermi in quest avventura ed è stato sempre lui ad allestire una squadra forte e competitiva che spero, e ne sono certo, saprà regalarci ancora grandi soddisfazioni. Può capitare nella vita di un club che proprietà e dirigenti dissentano su alcuni punti ed è stato così anche in quest occasione. A Montervino auguro le migliori fortune, sono sicuro che saprà farsi valere in questa sua nuova avventura da direttore sportivo. Nel frattempo la società ha deciso di non sostituire la figura del direttore sportivo nell organico. A Taranto da oggi c è un disoccupato in più: Montervino

I conteggi sbagliati del Comune ed i debiti del Taranto Calcio. Ed il conflitto di un assessore che chiude gli occhi... Mentre il Comune di Taranto manifesta la sua soddisfazione per la cassa generata con le multe ai cittadini automobilisti, qualcuno a Palazzo di Città dimentica i suoi doveri e sopratutto di far rispettare le proprie determinazioni e delibere di giunta. Ricordate l annuncio pomposo del sindaco Ippazio Stefàno quando rese noto che Campitiello il nuovo presidente del Taranto Football 1927 aveva sanato tutti i debiti verso il Comune generati dalla precedente gestione Nardoni-Petrelli? Tutto falso. A denunciarlo alla Procura regionale della Corte dei Conti è stato il segretario provinciale amministrativo dell Udc di Taranto, Rag. Nicola Melucci. La delibera n. 54/2014 sulla Gestione sportiva stadio comunale Erasmo Iacovone approvazione disciplinare d uso e rivalutazione tariffario atto d indirizzo votata all unanimità dalla Giunta municipale guidata da Stefàno e diventata esecutiva dal 26/04/2014, che il Corriere del Giorno ha potuto visionare e analizzare, prevedeva al punto 6 che per la corrente stagione 2013/14 (e quindi anche per le successive n.d.r.), inoltre, la società sportiva dilettantistica a.r.l. Taranto Football 1927 dovrà, sulla scorta delle autorizzazioni dirigenziali provvisorie ottenute per lo svolgimento per le gare casalinghe nonchè delle utilizzazioni dello

stadio per altre attività ( allenamenti ecc.) corrispondere le tariffe che con il presente provvedimento si approvano. L assessore Francesco Cosa ed il sindaco Ippazio Stefàno Qualche giorno dopo il 29/04/2014 la dr.ssa Antonia Fornari, dirigente della Direzione Pubblica Istruzione Cultura e Sport del Comune di Taranto, sollecitò la società sportiva ad effettuare un versamento di 2.310 euro a titolo di saldo del canone dovuto per l utilizzo dell impianto nella stagione sportiva 2012/2013. A questa lettera ne seguì un altra, sempre di sollecito, del 10/06/2014, senza però ricevere alcuna risposta. Quindi partì una nuova lettera in data 17/07/2014 (prot. servizio n. 1542 ) invitando i rappresentanti del Taranto a presentarsi entro 10 giorni per il saldo di quanto dovuto alle casse comunali, altrimenti la direzione della dr.ssa Fornari sarebbe stato costretta a passare la pratica alla competente alla Direzione Affari Legali per il recupero coattivo del vostro debito. Eppure qualche giorno prima, il 21/06/2014 il Presidente della società Taranto Football 1927 (in carica all epoca dei fatti ) e cioè Fabrizio Nardoni, ancora per poche settimane assessore regionale all Agricoltura, in una sua nota pubblicata sul sito tarantino blunote.it, e ripresa da altri siti sportivi locali (vedi QUI) aveva annunciato le sue dimissioni scrivendo:

Lo faccio dopo aver onorato impegni e saldato oneri e soprattutto senza lasciare nessun debito sulle spalle di chi verrà. Dopo aver lavorato giorno e notte per qualcosa che sarà intimamente mio e sentito anche quando del Taranto non sarò più presidente. E sono pronto a farlo continuava Fabrizio-PinocchioNardoni ancora una volta per il bene di quella società e di quella tifoseria che oggi mi chiede insistentemente di mollare, di cedere il passo e di lasciare il posto a migliori di me. Dopo il Cda di martedì e l Assemblea di lunedì prossimo farò in modo, inoltre, che questo percorso diventi più agevole verificando l opportunità di ritirare il diritto di prelazione sulle quote societarie e garantendo così la libera circolazione delle stesse sul mercato nella foto Domenico Campitiello e Fabrizio Nardoni Una grande bugia (non è la prima) in perfetto stile Nardoni, il quale ad onore del vero ha lasciato o meglio ceduto la Società all imprenditore-salumaio Domenico Campitiello con un fardello di oltre 500 mila euro di debiti da pagare, come risulta dai bilanci e verbali di assemblea di cui il Corriere del Giorno è in possesso. Ma quei debiti in realtà sono ben superiori, in quanto qualche distratto sia del Comune di Taranto che della società calcistica non ha mai conteggiato ed onorato il pagamento del canone relativo all uso dello stadio (campo principale e campo secondario) per gli allenamenti quotidiani che prevedevano rispettivamente 339,00 e 169,50 euro al

giorno, per un totale di oltre 500 euro al giorno, che nessuno ha mai pagato alle esauste casse comunali, creando nel tempo un debito di altri circa 100 mila euro, come ha conteggiato il responsabile amministrativo dell Udc di Taranto.

Qualcuno al Comune di Taranto ha ben. pensato di premiare la perseveranza della dr.ssa Antonia Fornari nel tentativo di recuperare soldi dovuti alle casse comunali, e trasferirla dalla Direzione Pubblica Istruzione Cultura Sport Spettacolo Staff Appalti e Contratti (successivamente affidata all Avv. Raffaele Landinetti), alla Direzione Servizi Sociali e Politiche Giovanili. Trasferimento un pò strano. Nel frattempo è partita la procedura di accertamento per oltre 9mila euro a carico della società Taranto Football 1927 per non aver ottemperato ai precedenti inviti a saldare quanto dovuto, che è stato calcolato erroneamente dagli uffici comunali, in quanto non sarebbero stati conteggiati gli utilizzi infrasettimanali, che porterebbero il debito della società presieduta da Domenico Campitiello a circa 100 mila euro.

nella foto, Maria Cosa Chiaramente sulla vicenda in questione regna il completo silenzio dell attuale assessore allo Sport, il poliziotto Francesco Cosa, la cui sorella Maria, che è la moglie di Giancarlo Cardamone il contitolare di Studio 100, sponsor-media partner del Taranto Football 1927 ), nonostante si occupi delle sue attività di bed & breakfast, sarebbe stata assunta come direttore generale della società calcistica proprio da Campitiello. Notizia questa apparsa anche su altri giornali online, e peraltro mai smentita. Probabilmente per l assessore è molto più facile farsi fotografare allo stadio, andando a cena con il salumaio, sperando di raccogliere simpatia e consensi in vista delle prossime elezioni amministrative. Sino a quando non se ne occuperà la Guardia di Finanza che solitamente opera su delega della Corte dei Conti. Ed allora probabilmente, secondo noi, qualcuno non riderà più.

Il Taranto raggiunge il 3 posto in classifica. E Favo mette a tacere i pettegolezzi della stampa semiclandestina Una vittoria voluta ed inseguita quella del Taranto in una partita sicuramente poco spettacolare, quella giocata allo stadio Iacovone, sempre più vuoto nonostante le varie campagne promozionali per attirare il pubblico, che è sempre più lontano dalla società e dirigenza rossoblù. La squadra allenata da Favo conquista punti importanti per la classifica che si riporta nella parte alta classifica raggiungendo il Bisceglie al terzo posto, vincendo contro un avversario scontroso come la Gelbison formazione che soltanto nella prima frazione di gioco si è dimostrata pericolosa. La cronaca della gara nel primo tempo ha offerto sicuramente poche azioni degne di nota, ma il Taranto nel secondo tempo è sceso in campo molto motivato ed ha vinto la partita con Gabrielloni il proprio rapinatore d area, schierato questa volta sin dal primo minuto con un inedito attacco a tre punte. L azione del goal. D Avanzo al 9 del secondo tempo batte molto bene un corner, per Pambianchi che gira di testa la palla servendola all ottimamente appostato Gabrielloni che realizza con il solito colpo di testa. Al 47 nei minuti di recupero il neo entrato Gaeta (al posto di Genchi), effettua al volo un diagonale deviato in tuffo da Spicuzza ma Giglio a porta sguarnita calcia clamorosamente fuori la palla del possibile 2-0 per il Taranto, che al 95 si aggiudica la posta in palio. Al termine della gara, l allenatore del Taranto Massimiliano Favo si è presentato in sala stampa commentando con molta serenità la partita. Abbiamo vinto meritatamente questa partita, risultando un po contratti nel primo tempo, facendo meglio nel secondo tempo. Siamo contenti di questa vittoria e, comunque, sappiamo di essere obbligati a vincere sempre. A questo punto sono iniziate le comiche dei giornalisti in sala stampa, im quali si erano messi d accordo di non fare domande all allenatore rossoblù, il quale educatamente ha salutato e se ne è andato. E questa volta, la società rossoblù ha risponde con la dovuta fermezza, e quindi per decisione della dirigenza i giocatori rossoblù che erano stati preannunciati per le solite interviste di rito, non sono

stati mandati in sala stampa. E noi, incredibile, ma vero, per la prima volta nella stagione, siamo assolutamente d accordo con questa decisione. Fanno solamente ridere affermazioni come quelle presenti sul web dove abbiamo letto in serata qualcuno scrivere di assordante silenzio della stampa locale che non rivolge domande al tecnico tarantino e che da parte dei giornalisti è stato un gesto che mai come stavolta ha coinvolto tutta la categoria in maniera univoca e congiunta, o raccontare che tutti gli inviati e corrispondenti presenti non rivolgono alcuna domanda al tecnico del Taranto, destando la sorpresa generale. Inviati? Corrispondenti? Ma di quale quotidiano o tv nazionale o regionale stiamo parlando? Ma di cosa parlano e scrivono??? Forse certi signori farebbero bene a ricordare che il lavoro di un giornalista o aspirante tale, cioè quello degli operatori dell informazione, è soltanto quello di informare i lettori, cercare protagonismo, dettare legge o spacciare per notizie ipotesi e fatti privi di fondamento, come è stato confermato dal comportamento del presidente Campitiello dinnanzi alle telecamere amiche dello sponsor Studio 100 che nell intervallo con un proprio intervistatore ha cercato, intervistandolo, di alimentare la polemica sulla presunta panchina del Taranto traballante. Panchina che ci risulta ben solida, e che gode della fiducia del suo presidente. Qualcuno leggendo questo nostro commento probabilmentenon crederà ai propri occhi. State tranquilli, non abbiamo assolutamente cambiato idea sulla società. Siamo solo e soltanto convinti sulla serietà e sportività di mister Favo. Che non abbiamo mai messo in discussione. TARANTO GELBISON 1-0 TARANTO FC (4-2-3-1): Borra, Cicerelli,Porcino, Marsili, Pambianchi, Ibojo, Gabrielloni, Vaccaro, Genchi, D Avanzo, Giglio In panchina: Mirarco, Prosperi, Coalntoni, Russo, Mignogna, Tarallo All. Favo GELBISON (4-3-3): Spicuzza, Gala, Consiglio, Manzillo, Pastore, Criscuolo, Bovi, Tricarico, Varriale, Tulimeri, Marmoro In panchina: Peschechera, Marchesano, Di Filippo, Monzo, Grimaudo, Maiese, Iorio, Rocco, Sica All. Logarzo Arbitro : Pescara) Jounnes di Torino (ass.ti: Basile di Chieti Micaroni di Marcatori: 9 s.t. Gabrielloni (Taranto)

Ammoniti: D Avanzo (Taranto); Pastore, Criscuolo, Manzillo (Gelbison) Angoli : 3 Taranto, 2 Gelbison Spettatori : 1.500 circa (dei quali 1149 abbonati )

Facile vittoria del Taranto contro l'ultima in classifica Come sempre nei primi 45 minuti il Taranto subisce la partenza a razzo degli avversari che dopo appena un minuto di gioco sfiorano il gol con De Girolamo il quale, solo davanti al portiere rossoblù, colpisce male calciando il pallone alto sulla traversa. Nel secondo tempo in campo, a giocare c è solo la squadra rossoblù che approfitta della pochezza tecnica della squadra di casa, che non a caso, è ultima in classifica. Al 6 il Taranto segna il goal del vantaggio con Prosperi pronto e brava a girare in rete in acrobazia, a seguito di un calcio d angolo battuto egregiamente D Avanzo. Il goal del raddoppio arriva a seguito di un rigore concesso per fallo su Gabrielloni. Dal dischetto è di Genchi il goal del 2 a 0 chee chiude il primo tempo con due reti di vantaggio. Nella ripresa il Taranto non si accontenta del raddoppio, e dopo uno scambio breve con Gabrielloni, è ancora Genchi a realizzare (alla sua doppietta personale) il terzo gol. Al 60 l attaccante rossoblù l attaccante tarantino, che chiude l anno con 12 reti realizzate, lascia il posto al nuovo acquisto Giglio. Al 70 è l efficiente e generoso Gabrielloni a lasciare il posto in campo, sostituito da Mignogna. Il quarto gol arriva all 85 realizzato dal neo-acquisto Giglio con un colpo di testa calibrato. L allenatore del Taranto concede qualche minuto di apparizione anche all esterno Cicerelli, acquistato con Giglio nei saldi del calcio mercato di categoria, e la partita si chiude tra gli applausi dei 500 tifosi al seguito dalla squadra tarantina. Ma sicuramente, non è stata questa una partita adatta per valutare la

compattezza della squadra rossoblù. E basta guardare la classifica dei padroni di casa per capirlo. Su sedici partite giocate la Puteolana Internapoli sinora hanno vinto solo due partite! Come non ridere quindi quando il gasato Campitello presidente del Taranto, dichiara: E stata una prova di forza, di coesione di gruppo, di volontà immensa anche se non si è trattato di una partita semplice da vincere!!! Sono ben altre le partite che contano. Ed in quelle sinora la squadra rossoblù ha deluso. Come delude la dirigenza rossoblù che, a coronamento dell incoerenza del presidente Campitiello che qualche giorno fa sosteneva noi siamo apolitici. e dopo qualche giorno ha assunto e collocato al suo vertice dirigenziale la moglie dell assessore comunale allo sport Francesco Caso, che è anche la moglie di Cardamone proprietario dell emittente televisiva tarantina Studio 100. PUTEOLANA INTERNAPOLI (4-4-2): Despucches; Carezza, Signore (1 s.t. Esperimento), Fiore, Valle; Corrado, La Torre, Pesce (15 s.t. Biondi), Sorrentino; De Girolamo, Babù. In panchina: Ifregerio, Esperimento, Fiorillo, Matino, Riondi, Liberti, Avino, Troiano, Dumontet. Allenatore: Ciro Muro. TARANTO (4-2-3-1): Mirarco; Colantoni (41 s.t. Cicerelli), Prosperi, Marino, Porcino; Vaccaro, Oretti; Tarallo, Genchi (16 s.t. Giglio), D Avanzo; Gabrielloni (24s.t.Mignogna ) In panchina Maraglino, Pambianchi, Ibojo, Cicerelli, Mazza, Russo, Mignogna, Giglio, Gaeta. Allenatore: Massimiliano Favo. Arbitro : Riccardo Campana di Seregno Gol : Prosperi al 6 p.t. (TA), 25 p.t. Genchi (rig) (TA), 11 s.t. Genchi(TA), 40 s.t. Giglio (TA) Ammoniti: Corrado (Puteolana) Espulsi : Angoli : Prosperi (Taranto) Fiore (Puteolana) 6 Taranto 4 Puteolana

Il Taranto segna e vince 1-0 a tempo scaduto una delle scene più ridicole: Campitiello festeggia con Montervino..