Efficienza gestionale appropriatezza in sanità



Documenti analoghi
Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A.

Comitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina

La Community Network E-R e il progetto di Sistema a rete regionale. 15 ottobre 2008

AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N DEL Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO

BUONE PRASSI PER L ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA

SiRVeSS. Il Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole. Silvia Rosin Direzione Regionale per la Prevenzione

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

12.1) Metodi e tecniche di valutazione delle politiche pubbliche nella dimensione locale (rif. Paragrafo n.12 del Piano formativo Argomento n.

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Scuola IC Piero della Francesca Arezzo. Dati A.s. 2012/2013. Previsione 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN

Piano Annuale per l Inclusione

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

Linee di indirizzo per la stesura del Piano aziendale della formazione e del Rapporto annuale della formazione (PAF e RAF)

La rete per la promozione della salute in Lombardia

ASSESSORATO PER LA SANITA'

PROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SSPA. PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ

L assistenza garantita dal medico di famiglia: tutte le novità per il prossimo triennio

Miglioramento continuo

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. n 332 del 14/09/2012

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

Presidiare una consultazione online

M U L T I F A M I L Y O F F I C E

L anno duemilaquattordici il giorno 9 del mese di Luglio alle ore 11,00 nella sede della Comunità Montana del Montefeltro in Carpegna

I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale

Patto di collaborazione aperto tra Comune di Bologna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna PROGRAMMA CO-BOLOGNA

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un

Prot. n. DIRS/DIR/401 Palermo, 28/02/2007

Gruppo di lavoro Contabilità ambientale degli Enti Locali

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte

Ulss n.6 Vicenza Dipartimento/progetto dei Servizi per il Territorio VERSO UN DISTRETTO FORTE

PIANO DEGLI INTERVENTI

Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) INDICE

Ministero della Salute

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Proposte di attività con le scuole

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

Il welfare provinciale e il ruolo della cooperazione sociale

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

Scheda Progetto FO.CU.S. FOrmazione + CUltura = Sicurezza. AVVISO FONDIMPRESA 1/ scadenza

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

Contratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti

Amministrazione e cittadini: i social media in protezione civile

Mappare e pesare le posizioni Valutare le prestazioni Analizzare il grado di copertura del ruolo

PROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SNA. PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ

PROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

La comunicazione nei programmi di screening

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA DI INFORMAZIONE E PUBBLICITA FSE. Struttura Nazionale di Valutazione

SISTAR - SISTEMA STATISTICO REGIONALE: programmazione e divulgazione dell informazione statistica

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA)

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2012/13 - PARTE I - ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

Il futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile?

IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE

Comune di San Martino Buon Albergo

LA SARDEGNA NELL EUROPA 2020

Ambito Distrettuale 6.1

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/ N 741

Piano delle Performance

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

Assistenza tecnica funzionale alla

AUDIT. 2. Processo di valutazione

Il sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio

DIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili

Transcript:

& Efficienza gestionale appropriatezza in sanità Il percorso nascita in Area Vasta Emilia-Nord Dott. Fausto Nicolini Ferrara, 17-18 settembre 2009 1

Il percorso nascita D.G.R. 533 del 21.04.2008 Direttiva alle Aziende sanitarie in merito al programma percorso nascita Risultato del lavoro della Commissione Regionale Tecnico Scientifica triennio 2005-2007 11 obiettivi per garantire a livello regionale una complessiva omogeneità 2

Obiettivi generali DGR 533/2008 Presentazione ai professionisti in Area Vasta entro 30.06.2008 Definizione del Piano di attuazione in ambito provinciale entro 31.12.2008 Valutazione dei Piani da parte della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali con CNR 3

Obiettivi specifici N 1-2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Obiettivo Diagnosi prenatale Ruolo dell ostetrica Controllo benessere fetale in travaglio di parto Disturbi emozionali in gravidanza e primo anno Relazione madre-bambino e promozione allattamento al seno Qualità percepita Prassi diagnostico-assistenziale natimortalità Parto a domicilio Corsi di accompagnamento alla nascita Controllo del dolore in travaglio di parto 4

Gruppo di lavoro AVEN Istituzione in giugno 2008 ad opera del Presidente AVEN Gruppo multiprofessionale e multidisciplinare con componenti delle 7 aziende Supporto metodologico del CEVEAS Mandato e obiettivi: Definizione dei Piani Attuativi della Direttiva Coordinamento e monitoraggio della implementazione nelle Aziende Benchmark e messa in rete delle buone pratiche Omogeneità dei PCA Azioni condivise di implementazione 5

Cosa è stato fatto? Conferenza dei professionisti AVEN di presentazione e condivisione della Direttiva Reggio Emilia, 23.06.2008 Lavori del gruppo in 3 giornate tematiche (28.08.2008-3.10.2008-25.11.2008) Elaborazione dei Piani Attuativi provinciali secondo una metodologia uniforme e condivisa con il CEVEAS I Piani Attuativi sono all attenzione della Direzione Generale Regionale che li valuterà con il contributo della nuova Commissione Nascita 6

Quali problemi? gli obiettivi sono molto ambiziosi, alcuni di medio e lungo termine il progetto è relativamente giovane con aspetti ancora da definire in modo compiuto Il confronto ha rilevato notevoli differenze nello stato di fatto delle diverse realtà deve essere considerato i diversi punti di vista e grado di interesse rispetto agli obiettivi da parte di AUSL e Aziende Ospedaliere la collaborazione in Area Vasta relativamente a temi della clinical governance è notoriamente più ostica rispetto a temi che riguardano servizi di supporto,logistici o acquisizione di beni perché riguarda e valuta i comportamenti, la cultura e le pratiche professionali e richiede sempre una contestualizzazione ( hic et nunc ) l atteggiamento degli attori può andare dal give and take al n.i.m.b.y (onestà culturale) il tema delle risorse che sempre aleggia sulla capacità progettuale rischia di essere il buco nero che assorbe tutta l attenzione degli attori, svaluta gli altri aspetti e genera frustrazione e demotivazione tra i partecipanti 7

Nonostante ciò 1. sono stati rispettati i 2 obiettivi generali della Direttiva 2. sono stati individuati gli obiettivi prioritari 3. il confronto sulle diverse realtà ha arricchito tutti gli attori e ha innescato già una serie di microcambiamenti 4. nonostante la fase di stand by il GDL ha sentito l esigenza di continuare a riunirsi (22.06.2009 14.07.2009) 5. sono state individuate possibili aree di collaborazione (informazione, formazione operatori, metodologia di valutazione) 6. si prevede di istituire sottogruppi che lavoreranno a singoli obiettivi (GDLs formazione/comunicazione) 7. è stato istituito un gruppo operativo ristretto con il responsabile del percorso nascita per ciascuna azienda 8

sono state individuate possibili aree di collaborazione (informazione, formazione operatori, metodologia di valutazione) si prevede di istituire sottogruppi che lavoreranno a singoli obiettivi E stato istituito un sottogruppo operativo relativamente ai temi della INFORMAZIONE e FORMAZIONE che si è riunito il 14 luglio 2009. FORMAZIONE sono stati definiti i bisogni formativi dei professionisti ricognizione delle risorse e competenze proposta costituzione di un CORPO DOCENTE AVEN INFORMAZIONE censimento di materiale già disponibile unico opuscolo AVEN (RER?) identificazione dei bisogni delle donne mediante FOCUS GROUP 9

Ma soprattutto La funzione e il mandato del Gruppo di Area Vasta è stato recepito dalla Regione e inserito nella Delibera di nomina della nuova Commissione Nascita con: la presenza di un referente nell ambito della commissione per le direzioni di Area Vasta la possibilità di integrare i gruppi della commissione con professionisti individuati nell ambito dell Area Vasta Il riconoscimento ai GDL di Area Vasta della funzione di coordinamento e monitoraggio dello stato di attuazione dei Piani Attuativi della Direttiva 10

Commissione Nascita Regionale In data 20 luglio 2009 è stata adottata la delibera regionale di nomina della nuova Commissione sul percorso nascita DGR 1013/2009 11

Livelli di implementazione nelle aziende sanitarie Analisi comparata sinottica dei Piani Attuativi del CEVEAS Valutazione regionale dei Piani attuativi da parte di Assessorato e Commissione Nascita 12

Livelli di implementazione nelle aziende sanitarie Da una prima valutazione ad opera del CEVEAS i livelli di implementazione dei diversi obiettivi sono molto differenziati a livello delle diverse Province. 13

Livelli di implementazione nelle aziende sanitarie Dopo una prima valutazione a livello regionale la Direzione Generale dell Assessorato su indicazione della nuova Commissione Nascita ha richiesto un approfondimento sullo stato di attuazione della DGR 533 a livello delle Aziende con aggregazione per Area Vasta Nota protocollo PG/2009/193676 del 3 settembre 2009 14

Grazie per l attenzione Viandante, le tue orme sono il tuo cammino e nient altro; viandante, non esiste una strada, la strada si fa camminando. Camminando si fa la strada, e quando ti guardi indietro, vedi la terra che mai tornerai a calpestare. Viandante non esiste una strada, solo le stelle sopra il mare. Antonio Machado 15