SEI Galileo Galilei Umago. Il profumo del pane. cl. I-VIII



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Transcript:

SEI Galileo Galilei Umago Il profumo del pane cl. I-VIII Insegnanti: Svjetlana PernićČetojević, Gabriella Grbeša, Ilenija Anić, Loretta Giraldi Penco, Maura Miloš, Cristina Sodomaco, Vesna RakićDe Martin

Tra le varie tradizioni di Umago ricordiamo... Il profumo del pane fatto in casa con la nonna o con la mamma

A noi tutti piace il pane come alle scimmie le banane. È più buono quando è caldo, che lo mangerebbe anche un leopardo. Si cucina fin dai tempi antichi, con vicino dei frutti come i fichi. Si mangia col formaggio, o con qualsiasi ortaggio. A me piace integrale, bianco e anche quello asciutto basta che lo mangio con il prosciutto.

Mia nona fa el pan con le sue abili man. Profumo de pan La ciol la terina e la xvoda la farina, la meti un fià de lievito par farlo lievitar. La xonta un schiz de sal senò el vien mal, la xvoda un fià de acqua per poder impasta. La misia, la impasta fin che no basta, el paston la coverzi fin che servi. La fa le struze de pan e mi ghe dago una man, le metemo in forno profumo de pan tuto intorno!

Ogni uomo deve mangiare, e il suo cibo principale è il pane. Nel passato le nostre nonne facevano il pane nel forno e quello veniva così buono che profumava tutta la casa. Oggi non si usa più il forno, ma il forno elettrico e il pane non ha più il gusto di una volta. solo alcuni panettieri usano ancora il vecchio metodo

Ci sono tanti tipi di pane: bianco, nero, di semola, di frumento, al latte... ma il profumo del pane appena sfornato è ottimo per tutte queste varietà È una vera delizia e non vedo l'ora di assaggiarlo. Mi piace il pane delle panetterie, ma il pane di casa è più buono. Ogni anno in ottobre c'è la giornata del pane e a scuola facciamo la mostra del pane e anche dei disegni sul tema. Il pane è un alimento importante, non bisogna sprecarlo perché al mondo ci sono ancora tante persone che soffrono la fame e prima di buttare il pane pensa a coloro che sognano il profumo del pane.

I CIBI DEI MIEI NONNI Mia nonna mi ha raccontato che quando era piccola mangiava ogni mattina il caffelatte con dentro tanto pane. Siccome erano contadini per merenda ricevevano l'uovo alla choche oppure uno zabaglione, qualche volta del pane raffermo bagnato nel latte che veniva fritto nello strutto e successivamente cosparso di zucchero. Per pranzo c'era spesso la minestra di verdura o di fagioli, oppure le lasagne fatte in casa con il sugo di manzo o di gallina. alla domenica il brodo, l'arrosto di pollo con il purè o gli gnocchi di patate con il sugo di carne. Per cena si mangiava di solito la verdura dell'orto, le patatine fritte, la panada, i pomodori fritti con la cipolla, la polenta con il sugo o con il latte, e qualche pezzettino di carne di maiale. La mamma le faceva spesso i biscotti e i piccoli buzzolai perché avevano a casa la farina e le uova. Sua mamma era inoltre bravissima a fare il pane, le pinze e lo struccolo che però veniva fatto più di rado in occasioni di festività o compleanni.

Ti racconto la mia terra Tramite i suoi odori... I suoi sapori... E i suoi colori...

El profumo del pan La scorsa domenica me son sveia e go senti un odor inconfondibile... l'odor de pan fatto in casa! Me son presto vesti e son corso xo, per via che quei ingordi dei mi familiari no magni duto el pan coi graseti. In cusina iera mia nona duta indafarada a preparar el paston e alora go capi` che quel buon odor lo gavevo sognano, desiderado... Me incanto a guardar come la lo doma e come la meti i graseti. Con quele man segnade dal tempo ma piene de esperiensa la ghe da una forma e la lo coverzi con una strasa per farlo lievitar ben. Quando el pan xe levado la ghe fa un per de tai de sora e la lo meti in forno. Dopo quasi un'ora, quando la strussa xe dorada, la verzi el forno, la lo tira fora, la ghe meti una strasa umida de sora per diese minuti e infine la lo puza sul tavolo. Duti lo magnemo volentieri anca solo, ma se lo accompagnemo con una bona fettina de parsciuto con un poco de graso che se squaia col calor del pan, xe veramente una delisia. Ecco che allora xe de dir: Viva el pan! Viva le none!!!!

Il profumo del pane Quando mia mamma senza riguardo mi chiama e mi dice "Riccardo! prendi i soldi e con buona lena vai a prendere il pane per cena. Prendo la bici e filo via e vado diretto in panetteria. Lì forme di pane ce ne sono tante, il pane è sempre soffice e croccante. Quando sto lì mi stuzzica il palato l'aroma del pane appena sfornato. Torno a casa lentamente Per gustarmi il filone tranquillamente. A casa la mamma chiede: Riccardo, dov' è il resto del pane? "Oh mamma lo dato...oh l'ho dato a... un cane".

El profumo del pan Bonora de mattina, misiava el pan ogni vera contadina. Col fazzoletto ligà in testa e sulla panca ligada la traversa. Le manighe tirade fin su e con la paura che l' impasto della fezza vadi zo. El forno iera pronto, scovà, e le struze pronte per entrar. Dopo quindize minuti se lo controllava de quel bon profumo se se insaziava. Quelle due man forti ga fatto un capolavor che ancora, oggi quando ghe penso, me ridi el cuor e penso a quel bon sapor.

Il profumo del pane Buono è il panino Che mi gusto Al mattino! Scendo giù in cucina E chi vedo? La mia mammina! Che mi fa: Vai via! È una Sorpresa quella che sto facendo Per te e tu fratello. Vado fuori in giardino E sento un buon profumino.

Aspetto fuori impaziente Come una pazza, disubbiedente. Sento una vocina che mi Chiama : Gaia, Gaia! Entro dentro casa e cosa Vedo? Il PANE! E finché lo mangio mi Dico tra me e me: Non posso fare a meno di pensare a tutte le volte che ti posso gustare! E sono contenta e non me Ne vergogno Se dico che di te, buon pane, Ho sempre bisogno!

El profumo del pan Mia nona Tanja La fa un bom pam, che tuti lo magna. Lo fa con tanto amor E co ti lo magni el ga un bom sapor. La meti sal, lievito, farina Che profuma tuta la cusina. Tuti se lo gusta Più de tuti mia nona Augusta. La riceta se la tramanda da generaziona a generazion E la fa sempre un figuron. Anca mi la go imparada E sta sera se femo una bela magnada.

El profumo del pan Quando vado con i mii genitori a Piemonte d'istra mia zia fa sempre el pan. Pena verzo la porta del auto, sento el bon e gustoso profumo del pan. Corro su e ghe rubo un bon boccon. El pan de mia zia e de mia nona el xe cosi bon,morbido e goloso. De mia zia xe la tradizion de far el pan in forno in casa. Ela la lo fa xa boni 50 anni. Me piaxi quando el pan xe caldo e ghe meto dentro un bon salame e tuto diventa crocante. Quando stemo per andar via, la me da sempre una struza. El pan de casa, fatto in forno, el ze più bon del mondo.