L attività sul mercato interbancario e la situazione di liquidità



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Transcript:

L attività sul mercato interbancario e la situazione di liquidità EVOLUZIONE TRIMESTRALE DELLA POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA Importi in migliaia di euro 31.12.2011 30.9.2011 30.6.2011 31.3.2011 31.12.2011 Crediti verso banche 6.184.000 5.314.336 4.384.636 4.510.008 3.120.352 di cui Crediti verso Banche Centrali 739.318 1.485.674 325.450 345.625 739.508 Debiti verso banche 9.772.281 8.611.714 4.966.574 7.332.517 5.383.977 di cui Debiti verso Banche Centrali 6.001.500 4.000.333-1.255.064 2.219.152 Posizione interbancaria netta -3.588.281-3.297.378-581.938-2.822.509-2.263.625 Importi in migliaia di euro 31.12.2010 30.9.2010 30.6.2010 31.3.2010 31.12.2009 Crediti verso banche 3.120.352 3.427.795 3.290.637 2.996.834 3.278.264 di cui Crediti verso Banche Centrali 739.508 295.430 375.415 282.815 641.788 Debiti verso banche 5.383.977 7.126.257 9.252.062 4.612.141 5.324.434 di cui Debiti verso Banche Centrali 2.219.152 2.000.056 2.977.481 479.002 639.753 Posizione interbancaria netta -2.263.625-3.698.462-5.961.425-1.615.307-2.046.170 L inasprimento della crisi sul debito sovrano italiano, a partire dai mesi estivi, ha accentuato la percezione di rischio nei confronti delle banche italiane fra i maggiori sottoscrittori determinando, da un lato, un progressivo assottigliamento degli scambi interbancari, con sempre meno controparti estere attive; dall altro, rendendo di fatto inaccessibili per le banche italiane i mercati del funding istituzionale a più lunga scadenza (EMTN e Covered Bond) e condizionando di riflesso anche l operatività sui mercati monetari (Euro Commercial Paper e Certificati di Deposito). Tali fenomeni hanno avuto un impatto particolarmente rilevante sul costo e sulla disponibilità di fondi, nonostante l elevata quota di raccolta al dettaglio che tradizionalmente caratterizza le banche italiane, rappresentandone una fonte di provvista molto stabile. Ne è conseguito un aumento del ricorso al finanziamento presso l Eurosistema (prestiti in euro alle istituzioni creditizie italiane per fini di politica monetaria), progressivamente salito dai 41 miliardi di fine giugno, ai 105 miliardi di settembre sino a sfiorare i 210 miliardi a dicembre, per poi stabilizzarsi intorno ai 200 miliardi nel gennaio/ febbraio 2012. Da parte sua, il Consiglio direttivo della BCE ha favorito il rifinanziamento adottando misure eccezionali di politica monetaria: ha infatti introdotto operazioni di durata triennale a tasso fisso e integrale accoglimento della domanda; ha ampliato ulteriormente la gamma di attività stanziabili, estendendo i criteri di accettabilità dei crediti; ha ridotto dal 2 all 1 il coefficiente di riserva obbligatoria. A queste misure è andata ad aggiungersi l iniziativa assunta dal Governo italiano che ha introdotto garanzie pubbliche sulla raccolta a medio termine delle banche. La liquidità che è stata fatta affluire al sistema bancario, ad un costo contenuto, ha di fatto attenuato in misura significativa le tensioni sul fronte della raccolta, permettendo agli intermediari, nell ambito delle loro scelte gestionali, di non pregiudicare la continuità del finanziamento all economia e di investire in titoli. Nel contesto sopradescritto il Gruppo UBI Banca ha affrontato la gestione della propria liquidità attivando molteplici linee di intervento: potenziando la riserva di liquidità rappresentata dagli attivi stanziabili per il rifinanziamento con la BCE. In tale ambito la Capogruppo si è avvalsa anche dell iniziativa governativa, emettendo agli inizi del 2012 obbligazioni con garanzia dello Stato: il 2 gennaio, due emissioni per complessivi 3 miliardi nominali (2 miliardi con scadenza a 3 anni e 1 miliardo con scadenza a 5 anni), seguiti da ulteriori 3 miliardi nominali il 27 febbraio (2 miliardi a 3 anni e 1 miliardo a 5 anni); partecipando alle due operazioni di rifinanziamento con durata triennale (Longer-Term Refinancing Operation LTRO) per compensare il funding istituzionale venuto meno e garantire così maggiore stabilità alla struttura del passivo in un contesto di mercato ancora lontano da condizioni di normalità. Il Gruppo si è aggiudicato finanziamenti per 6 miliardi nell asta del 21 dicembre e ulteriori 6 miliardi nella seconda operazione del 29 febbraio 2012 (avente valuta 1 marzo); mettendo in atto azioni volte da un lato al contenimento degli impieghi, con particolare riferimento al segmento large corporate, e dall altro al consolidamento/ rafforzamento della raccolta da clientela, che per il Gruppo UBI Banca rappresenta oltre l 80 della raccolta diretta totale. Quanto sopra nell ottica di mettere ulteriormente in sicurezza l equilibrio strutturale fra raccolta e impieghi con la clientela, con i conseguenti effetti sulla posizione di liquidità a livello consolidato. Dall esame delle consistenze patrimoniali di fine 2011 emerge un indebitamento interbancario netto del Gruppo salito a -3,6 miliardi, dai -2,3 miliardi del dicembre 2010, dopo aver toccato -0,6 miliardi in giugno (il minimo rilevato nell ultimo biennio). L analisi sulle componenti con vita residua inferiore ai tre mesi evidenzia altresì uno sbilancio netto, calcolato escludendo le aste con la Banca Centrale, di +2,1 miliardi (+0,3 miliardi a dicembre 2010). Come si osserva dalla tabella, l evoluzione trimestrale degli aggregati è risultata piuttosto articolata nel corso del 2011: dopo un significativo miglioramento del saldo Relazione sulla gestione consolidata 111

netto nel secondo trimestre reso possibile anche dalla favorevole evoluzione delle emissioni istituzionali 1 ed accompagnato dall azzeramento dell esposizione verso Banche Centrali a partire dai mesi estivi il Gruppo ha iniziato a partecipare alle aste settimanali presso l Eurosistema per importi via via crescenti. In ottobre l operatività settimanale con la Banca Centrale è stata integrata con un finanziamento da 1 miliardo della durata di un anno (scadenza 1 novembre 2012). La successiva partecipazione in dicembre alla prima delle due LTRO per 6 miliardi ha permesso al Gruppo di azzerare totalmente l indebitamento in essere (4 miliardi, tra i quali il già richiamato finanziamento da 1 miliardo con durata annuale), sostituendolo ed integrandolo con fondi stabilmente disponibili per tre anni. In dettaglio, al 31 dicembre 2011 i crediti verso banche totalizzavano 6,2 miliardi, pressoché raddoppiati rispetto al dicembre precedente. La variazione intervenuta riflette l incremento degli impieghi verso Banche diverse dalla Banca Centrale (+3,1 miliardi a 5,4 miliardi), mentre le disponibilità del conto accentrato presso la Banca Centrale per riserva obbligatoria, pari a 0,7 miliardi, risultano sostanzialmente invariate. In termini di forme tecniche il maggior credito interbancario si è declinato in: - un aumento dei conti correnti e depositi liberi (+1,4 miliardi, di cui +0,8 miliardi nel solo quarto trimestre); - nuovi investimenti in titoli di debito bancari per 1,1 miliardi effettuati sul finire d anno (trattasi di titoli con caratteristiche di stanziabilità andati a rafforzare il pool di attività rifinanziabili presso la BCE); - accresciuti finanziamenti (+0,6 miliardi), soprattutto nella forma dei pronti contro termine (+0,5 miliardi), funzionali all acquisizione di titoli stanziabili. Questi ultimi, dopo la significativa crescita registrata nei primi mesi in relazione alla necessità di integrare temporaneamente il Collateral pool presso la BCE, sono andati ridimensionandosi a partire dal terzo trimestre, in concomitanza con l ottenimento del secondo rating per la cartolarizzazione di mutui residenziali di B@nca 24-7 e con l eleggibilità della nuova cartolarizzazione di finanziamenti in bonis a PMI della Banca Popolare di Bergamo. CREDITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2011 Incidenza 31.12.2010 Incidenza Variazioni in in Crediti verso Banche Centrali 739.318 11,9 739.508 23,7-190 0,0 Depositi vincolati - - - - - - Riserva obbligatoria 738.100 11,9 739.508 23,7-1.408-0,2 Pronti contro termine attivi - - - - - - Altri 1.218 0,0 - - 1.218 n.s. Crediti verso banche 5.444.682 88,1 2.380.844 76,3 3.063.838 128,7 Conti correnti e depositi liberi 2.516.230 40,7 1.161.396 37,3 1.354.834 116,7 Depositi vincolati 455.701 7,4 466.445 14,9-10.744-2,3 Altri finanziamenti: 1.329.819 21,5 753.003 24,1 576.816 76,6 - pronti contro termine 534.373 8,6 988 0,0 533.385 n.s. - leasing finanziario 98 0,0 165 0,0-67 -40,6 - altri 795.348 12,9 751.850 24,1 43.498 5,8 Titoli di debito 1.142.932 18,5 - - 1.142.932 n.s. Totale 6.184.000 100,0 3.120.352 100,0 3.063.648 98,2 A fine esercizio, la raccolta interbancaria era prossima ai 10 miliardi di euro, con un incremento di 4,4 miliardi nei dodici mesi, quale riflesso in primis della dinamica dei rapporti con la BCE (+3,8 miliardi) precedentemente descritta, oltre ad un maggior ricorso al mercato (+0,6 miliardi) essenzialmente per operatività in pronti contro termine. L esposizione verso Banche Centrali in essere, pari a 6 miliardi, era interamente rappresentata dalle disponibilità con scadenza triennale ottenute nell asta del 21 dicembre 2011. Relativamente ai debiti verso le altre banche, il raffronto fra le due situazioni di fine anno mostra, in termini di forme tecniche, una riduzione di 0,2 miliardi dei conti correnti/ depositi liberi e dei depositi vincolati complessivamente considerati (da 1,9 miliardi a 1,7 miliardi). In realtà l evoluzione trimestrale evidenzia, relativamente al primo trimestre, una temporanea crescita fino a 3 miliardi ed un successivo ridimensionamento in parallelo con la progressiva convergenza sull Eurosistema di tutta la gestione della liquidità interbancaria, quale effetto indotto dall acuirsi del rischio Paese. Si segnala peraltro che fra i depositi vincolati in essere a fine esercizio (0,8 miliardi) figurano 0,6 miliardi di un deposito della BEI, la Banca Europea per gli Investimenti. La voce Finanziamenti, pari a 1,9 miliardi, si presenta in aumento di 0,7 miliardi. Tale variazione riflette la positiva dinamica dei pronti contro termine passivi per il finanziamento di attivi non stanziabili, da leggersi prevalentemente in correlazione con la corrispondente voce dell attivo. Tra i finanziamenti altri è inclusa un operazione a medio/ lungo termine con la Banca Europea per gli Investimenti di pertinenza della Capogruppo per un importo residuale, dopo i rimborsi dell anno, di 588 milioni (672 milioni a fine 2010). 1. Si veda in proposito il precedente paragrafo sulle politiche di funding. 112 Relazioni e Bilanci 2011

DEBITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2011 Incidenza 31.12.2010 Incidenza Variazioni in in Debiti verso Banche Centrali 6.001.500 61,4 2.219.152 41,2 3.782.348 170,4 Debiti verso banche 3.770.781 38,6 3.164.825 58,8 605.956 19,1 Conti correnti e depositi liberi 896.512 9,2 692.788 12,9 203.724 29,4 Depositi vincolati 778.119 8,0 1.199.455 22,3-421.336-35,1 Finanziamenti: 1.881.780 19,2 1.149.003 21,3 732.777 63,8 - pronti contro termine passivi 1.007.037 10,3 290.737 5,4 716.300 246,4 - altri 874.743 8,9 858.266 15,9 16.477 1,9 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - - - - - - Altri debiti 214.370 2,2 123.579 2,3 90.791 73,5 Totale 9.772.281 100,0 5.383.977 100,0 4.388.304 81,5 Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dal portafoglio di attività rifinanziabili presso la Banca Centrale, a fine 2011 il relativo stock, calcolato al netto degli haircut applicati, ammontava a 11,6 miliardi di euro (erano 9,1 miliardi a fine 2010), composto da 8 miliardi di attività depositate nel Collateral pool presso la Banca Centrale Europea e da 3,6 miliardi di titoli di Stato non rifinanziati con Cassa Compensazione e Garanzia disponibili extra pool. Stante l utilizzo in essere di 6 miliardi, il margine di liquidità ancora disponibile risultava pari a 5,6 miliardi. Al 20 marzo 2012 lo stock di attivi stanziabili del Gruppo si era portato a 24,5 miliardi di euro, costituiti da circa 16 miliardi di attività depositate nel Collateral pool e da 8,5 miliardi di titoli di Stato non rifinanziati con Cassa Compensazione e Garanzia disponibili extra pool. Poiché alla medesima data gli attivi impegnati erano 12,3 miliardi 2, il margine di liquidità ancora disponibile si quantificava in 12,2 miliardi, più che raddoppiato rispetto a dicembre. ATTIVITÀ RIFINANZIABILI 20.3.2012 31.12.2011 30.9.2011 30.6.2011 31.3.2011 31.12.2010 Importi in miliardi di euro Titoli di proprietà (AFS, HTM e L&R) (*) 13,55 13,33 6,25 5,76 1,31 1,07 1,50 1,36 1,41 1,28 1,40 1,34 Obbligazioni con garanzia dello Stato 6,00 5,65 - - - - - - - - - - Covered Bond 0,75 0,69 - - - - - - - - - - Cartolarizzazione mutui residenziali di B@nca 24-7 (**) 1,40 0,75 1,44 0,76 1,48 0,88 0,00 0,00 0,00 0,00 1,71 1,30 Cartolarizzazione prestiti contro cessione del quinto di B@nca 24-7 (**) - - - - 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,38 0,31 Cartolarizzazione prestiti al consumo di B@nca 24-7 (**) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2,13 1,73 Cartolarizzazione attivi di UBI Leasing 2,54 1,83 3,44 2,47 3,44 2,46 3,44 2,47 3,44 2,76 3,44 2,87 Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI del Banco di Brescia 0,46 0,33 0,59 0,44 1,56 0,43 1,56 1,18 1,56 1,17 1,56 1,25 Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI della Banca Popolare di Bergamo 1,86 1,30 1,86 1,28 1,86 1,25 - - - - - - Crediti eligibili derivanti dall'adesione ad ABACO (***) 0,59 0,59 0,65 0,65 0,41 0,41 0,39 0,39 0,30 0,30 0,27 0,27 Titoli acquistati tramite pronti contro termine - - 0,33 0,28 1,57 0,88 2,21 1,58 2,16 1,64 - - Totale 27,15 24,47 14,56 11,64 11,63 7,38 9,10 6,98 8,87 7,15 10,89 9,07 (*) Sono qui inclusi titoli di Stato liberi, non rifinanziati con la Cassa di Compensazione e Garanzia, per i seguenti importi: 31 dicembre 2011: 3,6 miliardi (netto interamente disponibili extra pool; 20 marzo 2012: 11,8 miliardi (netto, di cui 3,3 miliardi conferiti al pool e 8,5 miliardi disponibili extra pool. (**) Dal 31 marzo 2011 le cartolarizzazioni di B@nca 24-7 sono state indicate a zero in quanto in attesa del secondo rating e dunque temporaneamente non stanziabili. La cartolarizzazione avente ad oggetto operazioni di cessione del quinto, in quanto di importo contenuto, è stata estinta nel dicembre 2011. (***) ABACO (attivi bancari collateralizzati) è la procedura predisposta da Banca d Italia per la gestione dei prestiti stanziabili. Per essere un credito deve presentare specifici requisiti di idoneità fra i quali: tipo di debitore/garante (settore pubblico, società non finanziarie, istituzioni internazionali e sovranazionali), elevati standard di credito (soglia di qualità creditizia pari a singola A-, equivalente ad una probabilità di inadempienza dello 0,10) ed ammontare minimo (1 milione di euro per l utilizzo nazionale sino al 2011). 2. 12 miliardi con scadenza triennale ottenuti dalla partecipazione alle due aste di dicembre 2011 (6 miliardi) e febbraio 2012 (6 miliardi) e 0,3 miliardi relativi ad un finanziamento in dollari stipulato nel gennaio scorso con scadenza 29 marzo 2012. Relazione sulla gestione consolidata 113

Il rafforzamento del portafoglio di attività rifinanziabili è la risultante di molteplici interventi, operati su più fronti, nel corso del 2011 ma soprattutto nei primi mesi del 2012. Il 1 marzo 2011 è divenuto operativo il vincolo del secondo rating: per poter essere eleggibili, i titoli ABS devono cioè disporre dei giudizi di merito forniti da 2 diverse agenzie internazionali. Ciò ha comportato la necessità di attivare i processi di attribuzione del secondo rating per le cartolarizzazioni interne utilizzate dal Gruppo UBI Banca, nel frattempo divenute non più stanziabili. Esse sono state temporaneamente compensate con l acquisizione di titoli rifinanziabili da controparti esterne tramite operazioni di pronti contro termine attivi. Nel mese di agosto è stata ripristinata la stanziabilità della cartolarizzazione di mutui residenziali di B@nca 24-7 ed è stata ottenuta l'eleggibilità della cartolarizzazione di finanziamenti in bonis (prevalentemente a PMI) della Banca Popolare di Bergamo. Gli apporti di cui sopra hanno permesso di compensare sia la riduzione della cartolarizzazione del Banco di Brescia, conseguente all'ammortamento parziale del (-0,81 miliardi al netto haircut nei dodici mesi), sia le altre variazioni indotte dall andamento dei prezzi di mercato, rinnovando solo in misura marginale i pronti contro termine. Il Collateral pool ha inoltre beneficiato nell ultimo trimestre di nuovi investimenti in titoli bancari eleggibili per complessivi 1,1 miliardi di netto haircut (1,35 miliardi nominali). Il significativo incremento della riserva di liquidità ottenuto nei primi mesi del 2012 (+12,9 miliardi) è riconducibile a: nuove emissioni UBI Banca con garanzia dello Stato per complessivi 6 miliardi nominali (5,65 miliardi il contro netto ; nuove emissioni di Covered Bond non collocate sul mercato ( self-reteined ) per 0,75 miliardi nominali (0,69 miliardi il contro netto ; aumento dei titoli di Stato liberi non rifinanziati con la Cassa Compensazione e Garanzia sino a complessivi 11,8 miliardi di contro netto haircut, di cui 3,3 miliardi conferiti al pool di attività rifinanziabili presso la BCE ed 8,5 miliardi disponibili extra pool. Gli interventi sopra indicati hanno compensato gli effetti del preammortamento della cartolarizzazione di UBI Leasing (-0,64 miliardi netto, la riduzione del contributo degli investimenti in titoli bancari stanziabili (-0,55 miliardi netto e l azzeramento dei titoli acquistati tramite pronti contro termine (-0,28 miliardi). *** I downgrade da parte di Moody's e Fitch, avvenuti nell ultima parte del 2011 sulla scia del diminuito merito creditizio della Repubblica Italiana, hanno avuto, fra le altre, la conseguenza di rendere necessaria nel caso di UBI come di parecchi altri gruppi bancari nazionali la ristrutturazione delle cartolarizzazioni originate e ritenute sui libri di proprietà del Gruppo al fine di garantire continuità agli investimenti dei veicoli senza pregiudicare la stanziabilità dei titoli senior emessi. In particolare, si è dovuto procedere, da un lato, alla ridefinizione dei livelli di rating degli strumenti finanziari oggetto di investimento da parte delle Società veicolo; dall altro, all appostazione di depositi collaterali, a favore delle medesime Società, sugli swap che assistono le cartolarizzazioni, laddove UBI Banca è presente quale controparte diretta. Questi i principali interventi operati: - 24-7 Finance Srl (mutui residenziali di B@nca 24-7): ridefinizione di eligible investment portando il minimo ai livelli di rating di UBI Banca per consentire al veicolo di continuare ad investire in ECP/CD francesi emessi da UBI Banca International Lux. Conseguentemente a tale ridefinizione è avvenuto il downgrade di Moody's da Aaa a Aa3. Il rating di DBRS A hight è stato invece confermato; - 24-7 Finance Srl (prestiti al consumo di B@nca 24-7): ridefinizione di eligible investment per portare il minimo ai livelli di rating di UBI Banca e consentire così al veicolo di continuare ad investire in ECP/ CD francesi emessi da UBI Banca International Lux; intervento sugli swap con l apertura di conti per la collateralizzazione presso una controparte terza. In conseguenza della ridefinizione è avvenuto il downgrade di Moody's da Aaa a Aa2. Dopo il nuovo downgrade di UBI Banca da parte di Fitch del febbraio 2012, anche in considerazione del significativo ammortamento della tranche senior previsto per fine maggio 2012, è in corso di valutazione l ipotesi di chiusura anticipata dell operazione; - 24-7 Finance Srl (cessioni del quinto di B@nca 24-7): in relazione all avanzato stato dell ammortamento e del conseguente minimo nozionale raggiunto dalla tranche senior, per questa cartolarizzazione non era stata avviata la procedura per l ottenimento del secondo rating. Il Consiglio di Gestione di UBI Banca l 11 ottobre 2011 ne ha deliberato il rimborso anticipato. Il 20 dicembre 2011 la cartolarizzazione è stata estinta anticipatamente mediante retrocessione del portafoglio crediti all Originator, rimborso anticipato dei titoli emessi e scioglimento anticipato di tutti i contratti; - UBI Lease Finance 5 Srl (attivi in bonis di UBI Leasing): ridefinizione di eligible investment portando il minimo ai livelli di rating di UBI Banca per permettere al veicolo di continuare ad investire in ECP/ CD francesi emessi da UBI Banca International Lux; intervento sugli swap con l apertura di conti per la collateralizzazione presso una controparte terza. Conseguentemente a tale ridefinizione sono avvenuti i downgrade di Moody's, da Aaa a Aa2, e di Fitch, da A ad A- ; - UBI Finance 2 Srl (crediti in bonis verso PMI del Banco di Brescia): ridefinizione di eligible investment per portare il minimo ai livelli di rating di UBI Banca e consentire così al veicolo di continuare ad investire in ECP/CD francesi emessi da UBI Banca International Lux. Intervento sugli swap con l'apertura di conti per la collateralizzazione presso una controparte terza. In conseguenza della ridefinizione si sono avuti i downgrade di Moody's, da Aaa a Aa2, e di Fitch, da Aaa ad A- ; - UBI Finance 3 Srl (crediti in bonis prevalentemente verso PMI della Banca Popolare di Bergamo): ridefinizione di eligible investment portando il minimo ai livelli di rating di UBI Banca per permettere al veicolo di continuare ad investire in ECP/CD francesi emessi da UBI Banca International Lux; intervento sugli swap con l apertura di conti per la collateralizzazione presso una controparte terza. Conseguentemente alla ridefinizione sono avvenuti i downgrade di Moody's, da "Aaa" a "Aa2", e di Fitch, da Aaa ad A-. I nuovi rating assegnati alle cartolarizzazioni di cui sopra non ne hanno pregiudicato la stanziabilità per le operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea; fa eccezione soltanto la cartolarizzazione di prestiti al consumo di B@nca 24-7 che rimane non in quanto per la stessa disponibile uno solo dei due rating richiesti dalla BCE. Nel corso del 2012, la revisione al ribasso dei rating di UBI Banca da parte di Fitch, ha reso necessario intervenire nuovamente con un ulteriore ristrutturazione delle tre cartolarizzazioni aventi rating 114 Relazioni e Bilanci 2011

Fitch (UBI Finance 2, UBI Finance 3 e UBI Lease Finance 5). Si è così provveduto: UBI Finance 2 Srl: trasformazione della frequenza della cedola da semestrale a trimestrale e conseguente modifica per allineamento dello swap di copertura; spostamento dei conti di liquidità del veicolo da UBI Banca International Lux ad altra controparte eligibile (attualmente Bank of New York Mellon); previsione nella documentazione del versamento della garanzia di Commingling 3 così come definito con Fitch; ulteriore modifica della definizione di eligible investment affinché il veicolo possa continuare ad investire in carta commerciale del Gruppo (ECP e CD francesi emessi da UBI Banca International Lux); UBI Finance 3 Srl: trasformazione della frequenza della cedola da semestrale a trimestrale e conseguente modifica per allineamento dello swap di copertura; spostamento dei conti di liquidità del veicolo da UBI Banca International Lux ad altra controparte eligibile (attualmente Bank of New York Mellon); previsione nella documentazione del versamento della garanzia di Commingling così come definito con Fitch; ulteriore modifica della definizione di eligible investment affinché il veicolo possa continuare ad investire in carta commerciale del Gruppo (ECP e CD francesi emessi da UBI Banca International Lux); UBI Lease Finance 5 Srl: creazione di una data di pagamento straordinaria (24 febbraio 2012) nella quale è stato effettuato un ammortamento anticipato straordinario della cassa fino a quel momento creatasi sui conti del veicolo con conseguente diminuzione di circa 900 milioni di euro della tranche Senior (da nominali 3.440.500.000 a 2.539.986.695 euro); trasformazione della frequenza della cedola da semestrale a trimestrale e conseguente modifica per allineamento dello swap di copertura; previsione nella documentazione del versamento della garanzia di Commingling ed effettivo versamento per valuta 24 febbraio 2012 dell importo così come definito con Fitch; ulteriore modifica della definizione di eligible investment affinché il veicolo possa continuare ad investire in carta commerciale del Gruppo (ECP e CD francesi emessi da UBI Banca International Lux); Sono infine ancora in fase di studio ulteriori interventi sugli swap atti principalmente a ridurre gli importi di marginazione. Gli interventi sopra descritti, unitamente a quelli effettuati nel quarto trimestre 2011, contribuiscono, di fatto, a ridurre la correlazione delle cartolarizzazioni in oggetto con la Capogruppo UBI Banca, rendendole molto meno soggette ad eventuali ulteriori downgrade che siano motivati da azioni di rating sulla Capogruppo. Nel corso dei lavori di ristrutturazione del febbraio 2012, per UBI Finance 2 e UBI Finance 3, e al termine dei lavori per UBI Lease Finance 5, Fitch ha confermato il rating A- delle 3 cartolarizzazioni in oggetto; nello stesso periodo Moody s ha però ridotto il rating delle medesime da "Aa2" a "Aa3". I nuovi rating assegnati rimangono comunque compatibili con il requisito della stanziabilità per le operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea. 3. Garanzia in contanti da versare sui conti intestati al veicolo per poter mantenere la gestione dei collection account, vale a dire dei conti sui quali vengono contabilizzati gli incassi per rimborso dei finanziamenti ceduti dagli Originator. Relazione sulla gestione consolidata 115