OGGETTO: Lavori di realizzazione del parco comunale Rio e S Adde PROGETTO ESECUTIVO STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA



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Transcript:

COMUNE DI OSSI PROVINCIA DI SASSARI OGGETTO: Lavori di realizzazione del parco comunale Rio e S Adde PROGETTO ESECUTIVO STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA 1

SOMMARIO Introduzione... 3 Inquadramento cartografico... 3 Caratteri del sistema insediativo... 4 Analisi P.A.I.... 6 Studio orografico... 8 Compatibilità idraulica... 11 Caratteristiche della vegetazione... 15 Ambiti di tutela... 16 Conclusioni... 24 2

INTRODUZIONE Il territorio interessato dall intervento è una delle aree verdi più pregiate del Comune di Ossi. Tale area, costituita dal bacino di raccolta del rio S Adde, forma una valle, che col trascorrere degli anni e la conseguente espansione urbanistica, viene oggi a trovarsi all interno del centro abitato. Lo attraversa per mezzo di un canale tombato e riemerge a cielo aperto a valle, per poi confluire nel rio Mascari e nel rio Mannu di Porto Torres. L area dunque si sviluppa su entrambi i lati del Riu E S Adde, che, allo stato attuale, versa in uno stato di parziale degrado, soprattutto nella parte a monte del centro abitato. Il territorio interessato si estende per circa 12 ha e ha una conformazione tale da permettere la creazione di un parco che si sviluppa in lunghezza, sfruttando il percorso del rio. Il paesaggio si presenta assai vario, sono presenti infatti terreni coltivati a frutteto, a vigneto, a seminativo e intere zone nelle quali predominano invece specie appartenenti alla macchia mediterranea; l intera area è di fondamentale importanza dal punto di vista naturalistico e va a costituire un polmone verde di grande pregio all interno dell abitato. L area è immediatamente accessibile attraverso dei varchi presenti nelle vie pubbliche che la circondano e pertanto con modeste opere di trasformazione è immediatamente fruibile dalla cittadinanza. INQUADRAMENTO CARTOGRAFICO E possibile individuare l area in esame prendendo in considerazione i seguenti riferimenti cartografici: Coordinate Geografiche: Latitudine 40 41 0 N ; Longitudine 8 35 0 E 3

- FOGLIO N 180 Sassari - Della Carta Geologica d Italia scala 1:100000 edita dall I.G.M.I. - CARTA I.G.M.I. FOGLIO 459 - SEZIONE II-Ossi - Scala 1:25000 Edita dal Istituto Geografico Militare Italiano; - CARTA TECNICA REGIONALE NUMERICA sezioni N 459120 - Scala 1:10000 Edita dalla Regione Autonoma della Sardegna CARATTERI DEL SISTEMA INSEDIATIVO La valle del parco di fundone, attraversata dalla Riu e s Adde fa parte del sistema delle valli degli affluenti del Rio Mannu, in particolare il sistema del Rio Mascari. Questo sistema caratterizza quest area del nord Sardegna ed ha determinato in maniera marcata i caratteri insediativi dei centri urbani qui presenti. Infatti lo sviluppo antropico sia di Sassari che dei comuni contermini quali Ossi, Tissi, Usini, Muros, Cargeghe, ha seguito queste direttrici ambientali indirizzandone la crescita, in alcuni casi come limite o margine allo sviluppo, in altri come corridoi di collegamento fra l ambito urbano e il territorio agricolo. Nel caso specifico di Ossi il nucleo originale d impianto medievale del centro abitato si è sviluppato a ridosso della valle del Riu e s Adde aprendosi a ventaglio lungo le pendici dei rilievi collinari che costituiscono la vallata stessa. Un successivo sviluppo di recente formazione, soprattutto negli ultimi trent anni, ha determinato la formazione dei quartieri di Litterai e Sos Pianos. Sono di formazione contemporanea invece i quartieri di Su Padru e Littos Longos. Quest ultimo in particolare si sta sviluppando a ridosso del confine sudo-ovest del parco. 4

Inquadramento aereofotogrammetrico 5

ANALISI P.A.I. L intera area-parco si estende prevalentemente in una zona non sottoposta ad analisi PAI, solo l ultima parte del Parco è considerata appartenente, secondo le norme del PAI, alle classi : Hg2: Zone con frane stabilizzate non più riattivabili nelle condizioni climatiche attuali a meno di interventi antropici; zone in cui esistono condizioni geologiche e morfologiche sfavorevoli alla stabilità dei versanti ma prive al momento di indicazioni morfologiche di movimenti gravitativi; Hg3: Zone con frane quiescenti con tempi di riattivazione pluridecennali; zone di possibile espansione areale di frane quiescenti; zone con indizi geomorfologici di instabilità dei versanti potenziali; frane di neoformazione presumibilmente in tempi pluriennali o pluridecennali. Carta della pericolosità idraulica Hg 6

Tutte le aree destinate alla fruizione pubblica sono state individuate in zone nelle quali è comprovata la stabilità del versante, le strutture saranno quindi fruibili in piena sicurezza. Inoltre lo studio orografico dell intera area ha evidenziato le diverse pendenze presenti; si registra infatti un intervallo di valori abbastanza esteso che pone come estremi da una parte le percentuali ricavate dall analisi di una parete di roccia nuda quasi a strapiombo, alla quale si contrappone la parte centrale della vallata considerata invece quasi del tutto pianeggiante con una percentuale di pendenza intorno ad uno. Carta del rischio di frana Rg Per quanto riguarda il rischio di frana possiamo individuare nella parte finale del parco delle zone catalogate : 7

Rg2: Danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale che non pregiudicano l'incolumità del personale, l'agibilità degli edifici e la funzionalità delle attività economiche; Rg1: Danni sociali, economici e al patrimonio ambientale marginali. In rapporto a tali considerazioni possiamo asserire che gli interventi previsti non ricadono in aree soggette a PAI. Solo l ultima parte del Parco ricade all interno dell ambito PAI, ma in tale area non sono previste lavorazioni in progetto. STUDIO OROGRAFICO Il parco di Fundone è ubicato nella valle formata dal Riu e S Adde, affluente del Rio Mascari, che nel corso dei millenni ha eroso le rocce tufiche costituenti queste colline. Il risultato di questa erosione è una valle con sezione ad U, le cui pendici variano di pendenza a seconda della durezza di tali rocce passando da pendenze media intorno al 45%, ad alcuni punti caratterizzati da pareti verticali o strapiombo. Lo studio orografico della valle è stato condotto a partire dal dtm (digital terrein model) dell area in oggetto, effettuando una modellazione di tipo morfologico. In particolare la misura della pendenze è stata valutata identificandola come la massima percentuale di variazione del valore di ciascuna cella che costituisce il dtm rispetto al suo intorno. Dal punto di vista morfologico tale valore rappresenta la percentuale di pendenza della singola cella. Il risultato della modellazione è rappresentato mediante una mappa tematizzata a scala di colore in cui la variazione di pendenze è rappresentata mediante la differenza del colore in termini di chiaro scuro. (vedi tav. 1) Tale scala è compresa fra i due estremi di pendenza: 83,20% (estremo superiore) e 1,05% (estremo inferiore). 8

Osservando la rappresentazione nella tav. 1 possiamo notare come nella parte centrale della vallata, in cui è presente l alveo del Rio, la pendenza sia molto bassa, pressoché nulla, caratterizzata nella mappa da una tonalità molto chiara. Il costone di Ovest presenta una maggiore pendenza rispetto a quello Est e il valore di pendenza aumenta da Nord a Sud. Nella parte bassa del parco, infatti, è presente una parte di roccia nuda quasi a strapiombo, nei pressi del quartiere di Littos Longos, caratterizzata nella mappa da una tonalità molto scura. Il versante Est della valle invece è caratterizzato da una pendenza minore, con una parete che viene giù dolcemente verso il centro in cui è presente l alveo del Rio. 9

tav.1 carta delle acclività 10

La carta delle acclività ha lo scopo di offrire una visione schematica della distribuzione delle classi di pendenza e rappresenta un valido strumento per una corretta interpretazione dei fenomeni geo-morfologici, costituisce un supporto per la definizione delle classi di suscettività d uso dei suoli e della caratterizzazione geotecnica delle varie unità litologiche. COMPATIBILITÀ IDRAULICA L area si presenta prevalentemente montuosa e in alcuni punti sono presenti rilievi scoscesi con pareti quasi verticali. Il terreno è costituito in prevalenza da argille, marne e graniti e risulta essere particolarmente adatto a diverse tipologie di colture sia arboree che orticole. Il clima della zona è caratterizzato da inverni miti ed estate calda con ampio deficit idrico. Il periodo freddo è di 2-4 mesi, con media dei minimi annui sempre superiore a -2 C; il periodo arido è di solito superiore ai tre mesi, con media del mese più caldo generalmente superiore a 23-24 e media massima dello stesso mese intorno o superiore ai 28 C. Contemporaneamente il suolo, nei punti illuminati dal sole, raggiunge anche i 40 C. Come conseguenza dell andamento termometrico, ma anche dell attività delle piante, i valori dell evapotraspirazione sono anch essi caratterizzati da bassi valori invernali che aumentano nel periodo estivo, in netta controtendenza con l andamento delle precipitazioni. Questo comporta una variazione del bilancio idrico, con un surplus di acqua nel periodo di maggiore piovosità e un deficit accentuato nel periodo caldo. I venti, soprattutto il maestrale, battono fortemente le parti più esposte del territorio, risparmiando solamente il nucleo originario del paese (Intro Idda), racchiuso dalle colline circostanti e dai restanti rioni (Sos Pianos e Litterai, poi suddivisi in altri quartieri). Anche se i dati disponibili sono da riferire alle stazioni costiere, si può tranquillamente affermare che, come capita nella gran parte dell Isola, i venti dominanti sono quelli provenienti dai quadranti nord-occidentali. 11

Diagrammi della ventosità Stazione di Asinara Stazione di Capo Caccia W NW N 35 30 25 20 15 10 5 0 NE E 7 8 1 30 25 20 15 10 5 0 2 3 SW SE 6 4 S 5 Viste le caratteristiche di piovosità che caratterizzano l area, soprattutto in considerazione del fatto che dall esame della distribuzione annuale emerge la concentrazione nel periodo autunno-primaverile delle precipitazioni, si deve prestare particolare attenzione alle conseguenze sul territorio che tale afflusso concentrato può produrre nella stagione delle piogge. 12

Si deve porre particolare attenzione nel controllo e nell eventuale manutenzione delle aree di competenza delle aste fluviali onde evitare problemi di natura idrogeologica in tali aree, limitando l intervento antropico e il relativo disboscamento nelle aree esondabili. 13

Si è inoltre calcolato l indice di capacità erosiva di Fournier che stima la capacità erosiva del clima. L indice che risulta calcolabile con la formula K=p2/P dove p = precipitazione mensile più elevata (mese di novembre) P = precipitazione media annuale. L indice stimato pari a 2,5 comparato con i valori riportati di altre stazioni della Sardegna, che variano da 9.80 a 1,63 risulta di media importanza. Si consideri che i valori massimi, si riscontrano in Ogliastra, una delle aree a maggiore vulnerabilità idrogeologica della Sardegna. Tali dati sottolineano la specifica sensibilità di alcune parti del territorio a situazioni di vulnerabilità idrogeologica e di sensibilità all erosione dei suoli. Le forti intensità pluviometriche, che si verificano soprattutto in autunno, possono cogliere le aree più esposte, come i suoli nudi, o i pascoli, nella fase in cui si ha il minore effetto di protezione del terreno da parte della vegetazione, costituita prevalentemente da specie terofite a riposo estivo. Ciò particolarmente dove la pendenza dei terreni è accentuata, e dove il terreno, derivante da substrati marnoso arenacei, è poco strutturato o sciolto. Si impone pertanto una particolare attenzione alle problematiche dell erosione, che possono creare danni sensibili e degradare aree altrimenti utilizzabili proficuamente per una gestione agraria e naturalistico-forestale orientate ai concetti della sostenibilità e dell uso nella tutela. 14

CARATTERISTICHE DELLA VEGETAZIONE Per quel che riguarda la vegetazione presente la vite e l'olivo sono piante tradizionalmente presenti nel territorio ossese e per diverso tempo hanno costituito un'importante fonte di reddito per la comunità. L'olivo è stato impiantato per lo più in pendii terrazzati (pala), mentre la vite ha trovato sistemazione nei terreni collinari e sabbiosi. I frutteti sono stati sistemati lungo le vallate limitrofe al centro abitato, che nei periodi favorevoli sono utilizzate anche per la piantagione di ortaggi e leguminose. La cerealicoltura viene, o meglio era, praticata, seguendo le tradizionali rotazioni annuali o pluriennali, negli altopiani. Il restante territorio era ricoperto da una vegetazione (macchia non uniforme "maccione", sterpaglie) funzionale sino a pochi anni fa per gli usi abitativi quotidiani (in genere legna da ardere). Ora, invece, in questi terreni, pressoché spogli, predomina il pascolo. Attualmente nell area interessata dal progetto sono presenti diverse specie a portamento arboreo ed arbustivo, alberi da frutto e macchia mediterranea, quest ultima presente soprattutto nei versanti rocciosi, caratterizzati da condizioni del terreno non ottimali per altri tipi di vegetazione. 15

AMBITI DI TUTELA All interno del parco sono stati individuati degli ambiti di tutela differenti tra loro per tipologia di vegetazione e grado di salvaguardia. Con la suddivisione in ambiti si vuole sottolineare la diversità del territorio all interno dell area per ciò che riguarda le condizioni micro-climatiche e del terreno; nelle diverse zone si nota la presenza di differenti specie arboree ed arbustive che prediligono e si adattano alle differenti caratteristiche ambientali in generale. Nello specifico sono stati individuati quattro ambiti di tutela: bosco, seminativo, frutteto e fluviale, ciascuno dei quali sottolinea una differente condizione del terreno. La presenza del rio, che attraversa il parco, porta all identificazione di una zona costituita da terreno fresco, ben drenato, areato che si differenzia da altre zone 16

nelle quali il terreno è invece più secco e roccioso caratterizzato prevalentemente da macchia mediterranea. I quattro ambiti hanno un grado di tutela medio-alto che sottolinea l importanza dell area dal punto di vista paesaggistico. Compiendo un analisi più dettagliata per ciascun ambito: - il macro-ambito Bosco si trova a nord, nei pressi del centro abitato e al centro della valle del Riu e s Adde e si estende fino a sud, fuori dal centro abitato ed è caratterizzato da vegetazione boschiva, alternata a vegetazione riparia e macchia mediterranea. Sono presenti pioppi, olivi, oleastri, e alberi da frutto sparsi. Sono piante che amano esposizioni soleggiate, si possono riscontrare come esemplari isolati o formante boschetti. - il macro-ambito Seminativo si trova a nord della valle del Riu e s Adde nel quale non è stata identificata nessuna specie coltivata, e al centro nel quale invece si riscontra una prevalenza di vigneti. - il macro-ambito Frutteto si estende per lo più nella parte centrale della valle ed è caratterizzato da alberi da frutto: ciliegio, melograno, albicocco, i quali si adattano facilmente a diversi tipi di substrato e resistono alla siccità. - Il macro-ambito Fluviale si sviluppa lungo tutta la valle del Riu e s Adde da nord a sud ed è caratterizzato prevalentemente da vegetazione boschiva a basso fusto, alternata a vegetazione riparia. 17

ANALISI DEGLI INTERVENTI SULL ASTA DEL RIO Il Rio e S Adde svolge funzioni legate allo smaltimento delle acque di prima pioggia e di deflusso naturale. Ciò ha comportato nel corso degli anni un accumulo di materiale trasportato, di residui e di prodotti di scarto. E necessario quindi riconfigurare l alveo. Gli interventi previsti per il recupero dell asta fluviale del Riu e S Adde sono finalizzati alla sua regolamentazione da un punto di vista idraulico, e al fine di migliorarne la manutenzione in termini di pulizia e accessibilità. 18

In primo luogo si interverrà sul tracciato del fiume lungo le sponde mediante la preparazione della sede tramite il diserbo e la scoticatura del terreno superficiale, per una profondità non inferiore a cm 20. Successivamente si procederà mediante la riprofilatura e rifinitura delle scarpate, e la gradonatura nei sopralzi mediante costruzione a strati, dello spessore di cm 25-30 da compattare con rulli costipatori. Per il sostegno e il consolidamento delle sponde fluviali saranno realizzate delle palificate vive spondali, mediante una struttura costituita da un incastellatura di tronchi di castagno scortecciati. Al loro interno si inseriranno delle fascine morte, di dimensioni superiori al diametro dei tronchi, nelle camere al di sotto del livello medio dell acqua, e verrà realizzato il riempimento con inerte ricavato dallo scavo. Saranno poi inserite delle fascine vive e delle talee di salici, tamerici e di altre specie con capacità di propagazione vegetativa, nelle camere al di sopra del livello medio dell acqua; il riempimento con inerte; rami e piante dovrà sporgere di almeno 10 cm dalla palificata ed arrivare nella parte posteriore sino al terreno naturale di difesa spondale. Nel secondo tratto dell alveo, più a monte rispetto all abitato, il rivestimento delle scarpate avverrà mediante la stesura di un biotessile biodegradabile in juta, formato da un tessuto intrecciato in filo di juta. L esecuzione comprende la semina del substrato, con miscuglio di sementi di specie erbacee selezionate ed idonee al 19

sito, in cui la composizione sarà stabilita di volta in volta in funzione del contesto ambientale e vegetazionale. La stesura della stuoia sarà effettuata per fasce parallele, garantendo la continuità mediante sormonti laterali di almeno 10 cm. Il fissaggio avverrà con staffe o picchetti in acciaio (diametro 8-12 mm) piegati ad U, di lunghezza = 20-40 cm. Lungo l alveo è prevista la messa a dimora, mediante infissione, di talee e astoni di specie autoctone di lunghezza minima 80 cm e diametro di 3-7 cm, di specie arbustive e/o arboree, scelte di volta in volta in funzione del contesto ambientale e vegetazionale, tra quelle tipiche e autoctone della macchia mediterranea. Per la regolamentazione della portata del Rio è prevista la formazione di briglie vive in legname e pietrame di consolidamento. La lavorazione prevede l incastellatura di legname a parete doppia (struttura a cassone o reticolare) in tondame di castagno, unito da chiodi e graffe metalliche zincate. La soglia sarà realizzata da tronchi, opportunamente incastrati nelle spalle, ancorati ai pali di sostegno mediante tacche di ancoraggio e chiodi di ferro o nastri d acciaio zincati. I pali trasversali verranno sistemati con interasse di circa 100-150 cm. Il rivestimento della vasca tra il corpo briglia e la controbriglia verrà realizzato con pietrame reperito in loco. 20

Al fine di creare un ambiente tale da favorire la presenza di flora e fauna locali, il progetto prevede la realizzazione di una serie di interventi, per la realizzazione di un laghetto artificiale. Tale intervento prevede lo scavo di sbancamento con l apertura, l ampliamento e l eventuale bonifica del piano ottenuto, per una profondità di circa 1,50 2,00 m. È poi previsto il riempimento del fondo dello scavo mediante l utilizzo di materiale arido e pietrame provenienti da cave. Il materiale è sistemato all interno dell area fino al raggiungimento della quota prevista, per circa 30-40 cm di spessore, ottenuto a seguito di rullatura. Prima del sottofondo sarà posizionato un tessuto geotessile costituito esclusivamente da fibre in polipropilene al 100% a filamenti continui stabilizzato ai raggi UV e resistente alla trazione trasversale. 21

ALTRE LAVORAZIONI Per la riqualificazione dell area sono previsti alcuni interventi che permetteranno una maggiore fruibilità del sito. Saranno effettuate operazioni di potatura, di pulizia del tronco, delle ramificazioni principali ed eventuale schiomatura, con l obiettivo di salvaguardare tutte le essenze vegetali di alto fusto e a carattere arbustivo presenti. Si prevede la piantumazione di specie arboree ad alto fusto quali Quercus ilex, Quercus pubescens e altre specie di alberi ed arbusti autoctoni che, quindi, ritroveranno le condizioni ambientali ottimali per il loro accrescimento. L inserimento di queste specie ha l obiettivo di ricreare un ambiente caratteristico dell area mediterranea. Saranno realizzati dei sentieri e aree di sosta, che attraverseranno l intera area verde, mediante un rilevato di altezza media di cm 15 costituito da uno strato di fondazione e uno strato finale in misto cementato con ossidi. Per consentire una maggiore fruibilità è prevista inoltre la realizzazione di ponticelli in legno e staccionate, costituite da pali in legno o filagne di castagno, che consentiranno di attraversare agevolmente il corso d acqua. All interno dell area si prevede di allestire una serie di strutture con l obiettivo di fornire servizi di prima accoglienza, ciò potrebbe includere l installazione di chioschetti, aree di sosta e di ristoro, tavoli da pic-nic, panchine ed elementi di arredo urbano, tutti interamente realizzati con materiali ecocompatibili. Le sedute in legno, di spessore di cm 10, sono realizzate con travi piane anche di grosse dimensioni opportunamente trattato contro tarli, funghi, etc. Si prevede inoltre di realizzare un area ludica nella quale verranno posizionati giochi in legno di vario genere. Nel parco sarà inoltre disposta un adeguata segnaletica ambientale con particolari indicazioni riguardo i servizi presenti, la denominazione delle specie arboree presenti, i luoghi di salvaguardia ambientale ecc. 22

Si prevede inoltre di eseguire una stabilizzazione dei pendii; l intervento prevede uno scavo di gradoni o terrazzamenti con profondità in genere di 0,5-1,0 m. Successivamente si proseguirà con il riempimento della gradonata inferiore utilizzando il materiale di scavo di quella superiore ed infine con la messa a dimora di talee, verghe o astoni di specie autoctone arbustive o arboree. Le specie saranno scelte di volta in volta in funzione del contesto ambientale tra quelle tipiche e autoctone della macchia mediterranea. A questo proposito, nel primo settore del parco è prevista la risistemazione di una scarpata attualmente costituita in prevalenza da terreno incolto. Per quest area è prevista la realizzazione di un anfiteatro; si intenderà procedere preventivamente con una sistemazione del versante utilizzando esclusivamente tecniche di ingegneria ambientale, prediligendo la costruzione di gradonate e fascinate che verranno riempite con lo stesso materiale lapideo presente in loco. Questa struttura, realizzata mantenendo le caratteristiche naturali dell area, potrà essere sfruttata come anfiteatro naturale non coperto. Per la regolamentazione delle acque di prima pioggia e relative vasche di accumulo, per l utilizzo a fini irrigui e antincendio, all interno del parco sarà realizzata una serie di opere idrauliche. Il sistema prevede anche una condotta di adduzione della rete idrica con relativa vasca di accumulo che va ad integrare il sistema delle acque bianche grazie ad un by-pass realizzato con condotte in polietilene ad alta densità del diametro esterno di 110 mm. 23

CONCLUSIONI Obiettivo dell intervento è quello di realizzare un area parco con tutte le opere ad essa correlate dando importanza alla conservazione e manutenzione dell ambiente e del territorio. Nello specifico, sono stati fatti degli studi riguardanti l intera area, la quale è stata poi suddivisa in differenti Ambiti di tutela che identificano le caratteristiche del terreno e individuano le specie presenti; ciascuna area differisce quindi dalle altre per tipologia di vegetazione e salvaguardia. L idea progettuale ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni generali del territorio in esame, in termini di pulizia, stabilità accessibilità e sicurezza. L impianto di nuove specie, sia arboree che arbustive, che ritrovano in questo clima le condizioni ottimali di vegetazione, verrà effettuato con l obiettivo di apportare maggiore stabilità al terreno e favorirne il consolidamento, evitando quindi il manifestarsi di diversi fenomeni naturali, quali piccole frane di scarsa entità, in seguito ad abbondanti piogge e nevicate. Le opere che si intendono realizzare sono di notevole importanza ambientale e sono svolte in un ottica di risanamento e recupero dei suoli degradati. Gli interventi di riconfigurazione dell alveo, pulizia del sottobosco, sostituzione di piante danneggiate e realizzazione di alberature, si svolgono seguendo questo principio generale. In quest ottica si sviluppa tutta l idea progettuale di realizzazione del parco. 24