Lo sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale Utilizzo del GIS Dott.ssa Nicoletta Rivabene
Indice Compiti e responsabilità di Terna Il Piano di Sviluppo della RTN La Valutazione Ambientale Strategica: metodologia I criteri ERPA
Compiti e responsabilità di Terna Il Piano di Sviluppo della RTN La Valutazione Ambientale Strategica: metodologia I criteri ERPA
Compiti e responsabilità di Terna Produzione Decreto Bersani (D.Lgs. 79/1999) Trasmissione e dispacciamento D.P.C.M. 11/05/2004 Distribuzione TERNA Rete Elettrica Nazionale S.p.A. è la società responsabile (pubblico concessionario) in Italia della trasmissione e del dispacciamento dell energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione, e opera nel rispetto dei principi di trasparenza, neutralità e non discriminazione (ai sensi dell art. 9 della Convenzione annessa al Decreto Ministeriale 20 aprile 2005).
Compiti e responsabilità di Terna Gestisce i flussi di energia elettrica, i relativi dispositivi di interconnessione e i servizi ausiliari necessari, in termini di programmazione dell esercizio e controllo in tempo reale Servizio di Dispacciamento Nell esercizio della rete Terna ha il compito di assicurare in ogni momento l equilibrio tra l energia resa disponibile dall interconnessione e dai produttori nazionali da un lato e i consumi degli utenti finali dall altro. Garantisce la sicurezza, l affidabilità, l efficienza, la continuità e il minor costo del servizio elettrico e degli approvvigionamenti, pianificando e realizzando lo sviluppo, nel rispetto dell ambiente e del territorio Servizio di Trasmissione Predispone e realizza gli interventi di sviluppo e di manutenzione della RTN, gestisce la RTN, senza discriminazione di utenti o categorie di utenti, esprime pareri in merito alla realizzazione di nuovi impianti, garantisce l accesso alla RTN in modo imparziale, concorre a promuovere nell ambito delle azioni sulla RTN la tutela dell ambiente.
La Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) è composta da: circa 63.500 Kmdi linee elettriche ad alta e altissima tensione (AT e AAT) 400 stazioni elettriche. Compiti e responsabilità di Terna
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Il Piano di Sviluppo della RTN Ai fini di assicurare l adeguatezza della RTN con la necessità di copertura della domanda di energia elettrica e di svolgimento del servizio, Terna: predispone entro il 31 dicembre di ciascun anno un Piano di Sviluppo (PdS), con orizzonte temporale di 10 anni chiede il parere alle Regioni interessate sul PdS in merito agli aspetti di localizzazione dei nuovi tratti di rete, alla razionalizzazione dei percorsi o ad eventuali dismissioni di tratti in esercizio (ai sensi Decreto MICA del 22/12/2000, art.2, c.1) trasmette il PdS al Ministero dello Sviluppo Economico(MSE) per l approvazione, allegando i pareri ricevuti dalle Regioni in ottemperanza al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. applica la procedura di Valutazione Ambientale Strategica(VAS) agli interventi previsti dal PdS e redige un Rapporto Ambientale (RA) che viene inviato al MSE insieme al PdS per l approvazione.
Il Piano di Sviluppo della RTN Obiettivi Sicurezza, qualità, continuità servizio e copertura domanda Riduzione congestioni e economicità del servizio Garanzia connessione Rispetto vincoli paesaggistici ed ambientali Stato attuale della rete Analisi scenari Esigenze di sviluppo Rete attuale Sviluppo della domanda e della produzione Sviluppo Import (Merchant lines) Linee guida dei PEAR Potenziamento sezioni critiche Rimozione poli limitati Rimozione vincoli produzioni da fonti rinnovabili Aumento scambio con l estero Miglioramento profili di tensione Criticità sicurezza RTN Continuità servizio 70,0 68,3 67,5 72,2 68,6 68,1 68,2 Congestioni di rete nel mercato Previsioni evoluzione Definizione interventi Contenuti PdS Nuovi elettrodotti e stazioni Potenziamento rete esistente Connessioni RTN Ampliamento RTN Dismissioni Elenco interventi Risultati attesi Analisi Costi Benefici Tempi e costi opere da realizzare Piano minimo di realizzazioni Previsione domanda energia elettrica Incremento capacità produttiva VENAUS LACASELLAS/E CAORSO OSTIGLIA SERMIDE PIOSASCO PORTO TOLLE CASANOVA CA STELNUOVOS. PIACENZA PARMAVIGHEFFIO VIGNOLEB. RUBIERA S.DAMASO FERARAFOCOMORTO MAGLIANO MARTIGNONE COLUNGA RAVENNACANALA é VADOL. FORLI'ORAZIANA ENTRACQUE é BARGISTAZIONE S.MARTINOINX LASPEZIA BARGICENTRALE MARGINONE CALENZANO POGIOACAIANO FANOE.T. TAVARNUZE CANDIA ACCIAIOLO ROSEN SUVERETO2 PIOMBINOTERMICA ROSARA SALIVOLI MONTALTO S.GIACOMO VILANOVA MONTALTOC.LE AURELIA TOREVALDALIGANORD S.LUCIA TORREVALDALIGA ROMANORD ROMAEST ROMAOVEST LARINO VALMONTONE FOGIA ROMASUD CEPRANO é PRESENZANO LATINANUCLEARE GARIGLIANOS.NE ANDRIA BARIO S.MARIACAPUAV. BENEVENTO2 S.SOFIA MATERA PATRIA BRINDISI BRINDISINORD MONTECORVINO BRINDISISUD S.NEBRINDISISUD TARANTONORD GALATINA LAIN O Sezioni critiche e congestioni RTN ARACHTHOS(GR
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La Valutazione Ambientale Strategica: metodologia L Unione Europea, emanando la Direttiva 42/2001/CE, ha predisposto l applicazione della valutazione dei piani e programmi, anche per quanto riguarda il settore elettrico. La VAS (Valutazione Ambientale Strategica) dei piani e programmi vuole accertare la sostenibilità e la compatibilità ambientale dello strumento di pianificazione, nonché valutare l impatto complessivo e sinergico delle singole opere che lo compongono sul territorio, anche attraverso una condivisione con gli enti locali. L approccio permette di condurre un analisi preventiva attraverso un processo trasparente e ripercorribile, caratterizzato da concertazione, consultazione e partecipazione. IltermineperilrecepimentodellaDirettivadapartedegliStatiMembrierastatofissatoperil21luglio2004. La Legge 15 dicembre 2004, n. 308(Legge Delega al Governo per il riordino della legislazione in materia ambientale) prevede l adozione di decreti legislativi per il coordinamento e l integrazione delle disposizioni sulle procedure per la valutazione di impatto ambientale (VIA), per la valutazione ambientale strategica (VAS) e per l autorizzazione ambientale integrata(aia). Tale Legge è stata recepita con il D.Lgs 152/2006, entrato in vigore il 31 luglio 2007 (D.L. 300/2006) e successivamente modificato con il D.Lgs 4/2008.
La VAS applicata allo sviluppo della RTN è finalizzata al: integrazione tra la pianificazione territoriale/ambientale e quella elettrica coinvolgimento e corresponsabilizzazione delle Amministrazioni locali nella definizione e valutazione delle localizzazioni degli interventi verifica preventiva della fattibilità territoriale e ambientale degli sviluppi della RTN La Valutazione Ambientale Strategica: metodologia TERNA, in attesa del recepimento della Direttiva 42/2001/CE (DL 152/2006, entrato in vigore il 31 luglio 2007 e s.m.i.), ha intrapreso un percorso di concertazione volontario per definire le modalità con cui introdurre la VAS nel processo di pianificazione della RTN. 2002 viene avviato il percorso di concertazione con le Regioni e le Province autonome avvalendosi di strumenti come i Protocolli di Intesa e/o gli Accordi di Programma 2004 - Accordo di Programma - Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome(coordinamento della Conferenza da parte della Regione Abruzzo); 2005 Attivazione Tavolo di coordinamento VAS con Ministeri (MATT, MSE, MiBAC, MIT), Regioni, Province Autonome e Terna.
Livello strategico: Macroalternative Soluzioni localizzative di larga massima di un esigenza elettrica, caratterizzate da differenti schemi elettrici di inserimento dell intervento sulla rete(scala almeno 1:250.000) La Valutazione Ambientale Strategica: metodologia Livello strutturale: Corridoi Ipotesi, a paritàdischema elettrico, per l inserimento dell intervento all interno del territorio interessatodallamacroalternativaconcordataa livello strategico(scala almeno 1:50.000) Livello attuativo: Fasce di fattibilità(fdf) All interno del corridoio selezionato a livello strutturale(scala almeno 1:10.000) 3 2 1
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I criteri ERPA Criteri Localizzativi ERPA (Esclusione, Repulsione, Problematicità e Attrazione) Esclusione Non ci passo E1 E2 Repulsione Ci passo nel rispetto delle prescrizioni R1 R2 Problematicità Necessità di ulteriori approfondimenti R3 Attrazione Ci passo preferenzialmente A1 A2
I criteri ERPA Esclusioni Repulsioni Attrazioni
ASA: Analisi e Studi Ambientali Concertazione Iter autorizzativo Fase di Cantiere e Prescrizioni Fase di Monitoraggio Esigenza elettrica Pianificazione intervento e avvio concertazione Condivisione FdF Avvio Iter autorizzativo Decreto Entrata in esercizio End Analisi tecnico -specialistiche SIA e relazioni ambientali Realizzazione prescrizioni e assistenza tecnica specialistica cantiere Finalizzazione dell attività Contributo tecnico ASA Analisi tecnico-ambientali-territoriali Estrazione, localizzazione, verifica di corridoi ambientali e FdF Applicazioni di procedure GIS avanzate come strumento di supporto per le decisioni delle diverse Direzioni (Indicatori,Corridoi,VAS) Assistenza specialistica per concertazione e progettazione (geologia, archeologia, fauna ) Gestione, popolamento e aggiornamento Banca Dati Realizzazione elaborati cartografici Produzione dello SIA e relazioni associate per l ottenimento delle autorizzazioni Verifica tecnico-ambientale dei tracciati di progetto Gestione gare per appalti a professionisti esterni \ Assistenza specialistica in fase di iter autorizzativoe alla progettazione (geologia, archeologia, fauna ) Applicazioni di procedure GIS avanzate come strumento di supporto per le decisioni delle diverse Direzioni dell Azienda (Indicatori Analisi Visibilità -VIA, Analisi di rischio impianti) Assistenza tecnica specialistica in fase di cantiere (geologia, archeologia, fauna ) Se necessario realizzazione interventi tecnico -specialistici Adempimento alle prescrizioni ambientali Verifica ottemperanza alle prescrizioni Piano di monitoraggio anteoperame in fase di realizzazione Verifica adempimento prescrizioni Piano di monitoraggio post-operam