GESTIONE RIFIUTI REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE STATO DELLE REVISIONI



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REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE Redazione Verifica Approvazione Autorizzazione Emissione Rosselli Federico Responsabile Qualità UdR Rosselli Federico Responsabile Qualità UdR Scognamiglio Fiorella Responsabile UdR Formentini Alessandro Direttore Servizio Trasfusionale Rosselli Federico Responsabile Qualità UdR STATO DELLE REVISIONI Rev. N. SEZIONI REVISIONATE DESCRIZIONE DELLA REVISIONE DATA 0 Prima Stesura ELENCO ALLEGATI All. N. Codice DESCRIZIONE ALLEGATO REV. N. 1 Mod. 01 I.O. 002 P004 UdR Restituzione Farmaci Scaduti Data 01 /07 /2012 Rev. Pag. 1 di 8

Sommario 1. Scopo / Obiettivo... 3 2. Campo di applicazione... 3 3. Luogo di applicazione... 3 4. Definizioni e Terminologia... 3 5. Attività di produzione rifiuti... 4 6. Modalità di gestione... 4 7. Rottura accidentale del contenitore con fuoriuscita del materiale... 8 Data 01 /07 /2012 Rev. Pag. 2 di 8

1. Scopo / Obiettivo Lo scopo della presente è quello di definire le regole e le modalità per l effettuazione delle operazioni relative alla gestione e alla registrazione dei rifiuti prodotti dalla Unità di Raccolta dell AVIS Provinciale di Parma e l osservanza di quanto indicato dal DPR 15 luglio 2003 N. 254, per il rispetto dei criteri di sicurezza, economicità, prevenzione e riduzione dei rifiuti prodotti. 2. Campo di applicazione La presente è valida per le registrazioni riguardanti tutte le tipologie di rifiuti gestiti dall UdR dell AVIS Provinciale di Parma, siano essi pericolosi o non pericolosi, pericolosi a rischio infettivo. 3. Luogo di applicazione UdR/ Punto di raccolta di Parma Punti di raccolta della provincia di Parma 4. Definizioni e Terminologia Rifiuto Produttore di rifiuti Area deposito temporaneo rifiuti Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l obbligo di disfarsi. il soggetto la cui attività produce rifiuti Aree per Il deposito temporaneo dei rifiuti sanitari Data 01 /07 /2012 Rev. Pag. 3 di 8

5. Attività di produzione rifiuti I rifiuti così definiti sono rifiuti speciali, in parte pericolosi, distinti in 5 tipologie (DM 219/2000, DPR 254/03): assimilati agli urbani (e quindi assoggettati al regime giuridico e alle modalità di gestione dei medesimi, sulla base di caratteristiche quali quantitative definite da ciascun Regolamento Comunale); non pericolosi; che richiedono particolari modalità di smaltimento (ad es., sostanze stupefacenti e altre psicotrope); pericolosi a rischio infettivo (tutti i rifiuti contaminati con sangue o altri liquidi biologi e contenenti sangue in quantità visibile); pericolosi non a rischio infettivo (a rischio chimico). Presso il Punto di Raccolta AVIS vengono prodotte due tipologie di rifiuti sanitari: assimilati agli urbani (il cui smaltimento viene effettuato secondo la normativa vigente); pericolosi a rischio infettivo. Per quanto riguarda i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (codice C.E.R. 18 01 03* rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni), lo smaltimento è affidato all ST di Parma, come previsto dalla Convenzione. 6. Modalità di gestione 6.1 Imballaggi in carta e cartone ritirati in convenzione comunale Il personale preposto (impresa di pulizie) preleva questa tipologia di rifiuto contenuta in appositi contenitori di colore blu. I contenitori e i cartoni più ingombranti vengono aperti, piegati e impilati e trasportati nell area ecologica e depositati manualmente all interno del container appositamente predisposto. 6.2 Rifiuti generici composti da materiali misti Il personale preposto (impresa di pulizie) preleva questa tipologia di rifiuto contenuta in sacchi neri; i sacchi vengono chiusi e depositati in appositi carrelli in dotazione all impresa di pulizie. Successivamente, nell arco della giornata, tali rifiuti vengono trasportati nell area ecologica e depositati manualmente all interno del container appositamente predisposto. Data 01 /07 /2012 Rev. Pag. 4 di 8

6.3 Plastica Il personale preposto (impresa di pulizie) preleva questa tipologia di rifiuto contenuta in sacchi gialli; i sacchi vengono chiusi e depositati in appositi carrelli in dotazione all impresa di pulizie. Successivamente, nell arco della giornata, tali rifiuti vengono trasportati nell area ecologica e depositati manualmente all interno del container appositamente predisposto. 6.4 Alluminio Questa tipologia di rifiuto proviene generalmente dal bar e dalle aree di ristoro dove sono posizionati i distributori di bevande. I rifiuti vengono raccolti in bidoni rigidi dal personale addetto alla ristorazione, personale del bar e personale dell impresa di pulizie. 6.5 Vetro Questa tipologia di rifiuto proviene generalmente dal bar e dalle aree di ristoro dove sono posizionati i distributori di bevande. I rifiuti vengono raccolti in bidoni rigidi dal personale addetto alla ristorazione, personale del bar e personale dell impresa di pulizie. Le bottiglie raccolte vengono depositate all interno di appositi contenitori rigidi posizionati sul retro della cucina. 6.6 Rifiuti biodegradabili Questa tipologia di rifiuto proviene generalmente dal bar e dalle aree di ristoro. I rifiuti vengono raccolti dal personale addetto alla ristorazione e dal personale del bar. I rifiuti umidi prodotti vengono depositati all interno di appositi contenitori rigidi, posizionati sul retro della cucina. 6.7Apparecchiature fuori uso contenenti sostanze pericolose (frigoriferi e altre apparecchiature di raffreddamento) Questa tipologia di rifiuto residua dalla sostituzione di attrezzature e impianti refrigeranti (frigoriferi, condizionatori ecc.).. Il personale addetto provvede alla movimentazione e al trasporto presso il Centro di Raccolta Rifiuti di Parma. 6.8 Apparecchiature contenenti componenti pericolosi (monitor computer televisori e altre apparecchiature pericolose) Questa tipologia di rifiuto residua dalla sostituzione di monitor televisori e altre apparecchiature pericolose in dotazione alla nostra UdR. Il personale addetto provvede alla movimentazione e al trasporto presso il Centro di Raccolta Rifiuti di Parma. 6.9 Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso non pericolose (toner per stampa esauriti) Questa tipologia di rifiuto residua dalla sostituzione di cartucce per stampanti, fotocopiatrici ed Data 01 /07 /2012 Rev. Pag. 5 di 8

altre apparecchiature funzionanti con toner. Tutto il personale è tenuto ad utilizzare l apposito contenitore dedicato posizionato nel garage dei pulmini in Via Mori 5/A a San Pancrazio.. 6.10 Batterie alcaline (provenienti da apparecchiature elettromedicali e altre apparecchiature in dotazione es. telefoni portatili, ecc.) Questa tipologia di rifiuto residua dalla sostituzione di batterie da apparecchiature elettromedicali e da altre apparecchiature in genere funzionanti a pila. Il personale preposto alla sostituzione delle batterie provvede all eliminazione del rifiuto utilizzando contenitori in plastica posizionati nei vari ambienti. Il personale addetto alla Manutenzione provvede alla movimentazione. Il personale addetto provvede alla movimentazione e al trasporto presso il Centro di Raccolta Rifiuti di Parma. 6.11 Tubi Fluorescenti (Lampade al neon) Questa tipologia di rifiuto residua dalle attività manutentive degli impianti elettrici di illuminazione. I tubi esausti vengono trasportati manualmente dal personale interno di manutenzione, nell area di deposito temporaneo. Successivamente vengono introdotti all interno di contenitori in cartonplast dedicati e trasportati presso il Centro di Raccolta Rifiuti di Parma. 6.12 Medicinali non pericolosi (farmaci scaduti) I farmaci scaduti (il controllo viene fatto mensilmente) andranno immessi in busta chiusa con foglio di accompagnamento (modello restituzione farmaci scaduti a Farmacia) datato e firmato contenente la scritta: "restituzione farmaci scaduti a Farmacia e consegnati al Coordinatore del ST. 6.13 Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (rifiuti potenzialmente infetti provenienti dai punti di raccolta) La raccolta di questa tipologia di rifiuto avviene all interno di appositi contenitori in plastica rigidi con sacchetto di plastica al suo interno denominati R.O.T. Questa tipo di contenitore viene utilizzato solo nei punti di raccolta di Fidenza e Parma. Essi vengono esclusivamente dedicati a contenere rifiuti potenzialmente infetti (siringhe senza ago, set aferesi, materiale organico e biologico). Data 01 /07 /2012 Rev. Pag. 6 di 8

Seguono le modalità corrette per la gestione dei R.O.T.: Nei contenitori R.O.T. non devono essere introdotti rifiuti liquidi sfusi. In questi contenitori non si possono inserire aghi o taglienti. Il sacco interno non deve mai essere riempito oltre la propria capacità e devono essere evitate manovre di compressione dei rifiuti contenuti. Sigillare quindi il sacco verde con cerotto e chiudere definitivamente, il coperchio. Infine identificare scrivendo sull apposita etichetta la provenienza e la data di chiusura. Manipolare con cura il contenitore. La raccolta e la movimentazione dei contenitori di questa tipologia di rifiuto è esclusivamente a carico dell infermiere, una volta riempito viene consegnato al personale ausiliario del ST che provvede al suo smaltimento. 6.14 Aghi e taglienti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (rifiuti potenzialmente infetti provenienti dai punti di raccolta) La raccolta di questa tipologia di rifiuto avviene all interno di appositi contenitori in plastica di colore giallo con coperchio rosso che sono esclusivamente dedicati a contenere aghi o taglienti potenzialmente infetti. La raccolta e la movimentazione dei contenitori di questa tipologia di rifiuto è esclusivamente a carico dell infermiere, una volta riempito viene consegnato al personale ausiliario del ST che provvede al suo smaltimento. Smaltimento di aghi o strumenti taglienti Quando si smaltiscono aghi, strumenti taglienti è necessario attenersi a queste indicazioni fondamentali: Assemblare correttamente il contenitore rigido, ponendo particolare attenzione ad incastrare i vari componenti. Non utilizzare contenitori difettosi (es. è vietato assemblare le parti con nastro adesivo), in tal caso conservarli per la restituzione al Servizio Trasfusionale e segnalare la non conformità al coordinatore infermieristico. Il materiale pungente e tagliente deve essere inserito senza comprimerlo, fino al raggiungimento dei ¾ del volume, senza manipolare o rincapucciare gli aghi. Smaltire tutti i rifiuti taglienti e pungenti (anche se non sono venuti a contatto con fluidi biologici) all interno dei contenitori rigidi. Data 01 /07 /2012 Rev. Pag. 7 di 8

Non smaltire rifiuti di altro tipo (es. guanti, cotone) che riducono la capienza del contenitore e possono favorire una disposizione pericolosa dei presidi taglienti e pungenti (es. aghi che fuoriescono dall imboccatura del contenitore). Utilizzare la chiusura temporanea, di cui sono dotati i contenitori, al termine dell attività lavorativa, allo scopo di ridurre il rischio di fuoriuscita del materiale in caso di rovesciamento del contenitore. 7. Rottura accidentale del contenitore con fuoriuscita del materiale Tratto dal documento Linee guida per la gestione dei rifiuti prodotti nelle aziende sanitarie dell Emilia Romagna ISSN 1591/223 Dossier 77 2003. In caso di rottura accidentale del contenitore con fuoriuscita del materiale, procedere attuando una precisa sequenza di azioni: allontanare le persone estranee; indossare dispositivi di protezione individuale (mascherina, sovracamice, guanti monouso, occhiali e sovrascarpe); assemblare un nuovo contenitore per rifiuti ospedalieri pericolosi a rischio infettivo e collocarlo nelle immediate vicinanze; raccogliere il materiale fuoriuscito con l ausilio di strumenti monouso da destinare successivamente allo smaltimento come rifiuto potenzialmente infetto (scope, palette, stracci, ecc.) e collocarlo nel nuovo contenitore; togliere il sacco interno dal contenitore rotto e collocarlo con cautela nel nuovo contenitore; decontaminare l area con soluzione di ipoclorito di sodio (10.000 ppm), lasciare agire per almeno 10 minuti; rimuovere il liquido decontaminante con panno monouso e smaltire nel contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo; chiudere il nuovo contenitore secondo le modalità definite; lavare accuratamente l area inquinata con detergente/disinfettante. Data 01 /07 /2012 Rev. Pag. 8 di 8