IL TELEFONO CELLULARE UNO STRUMENTO PER SALVARE LA VITA



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IL TELEFONO CELLULARE UNO STRUMENTO PER SALVARE LA VITA di Marco Biffani Fino alla invenzione del telegrafo e successivamente della radio, e più recentemente del telefono di Meucci, le comunicazioni sulle lunghe distanze erano affidate ai cavalli, alle diligenze, alle carovane di cammelli, alle navi, e per avere delle notizie passavano giorni, mesi, anni. Da pochi anni disponiamo di un formidabile mezzo che ci consente di conoscere veramente in tempo reale quello che accade. Senza doverci spostare da dove siamo. In realtà il telefono ha già 135 anni,(il brevetto del telegrafo parlante fu depositato da Meucci nel 1871) ma ha sempre richiesto postazioni fisse per comunicare. Era l uomo che doveva raggiungerlo per poter parlare. A parte le radiomobili. Per la sua mobilità ci sono voluti decenni ed un notevole progresso nella miniaturizzazione dei componenti (ho ancora da qualche parte un telefono portatile del peso di oltre 3 chilogrammi e mezzo!). Mi riferisco a quello strumento costituito dal telefono cellulare (il cellulare per tutti) che ci consente di parlare in ogni momento con chiunque e quasi dovunque. Un sistema semplice, piccolo, affidabile, che richiede poca energia per funzionare, ma che, soprattutto, ci segue costantemente ed ovunque pressoché in ogni momento della vita attiva. Il cellulare sta diventando indispensabile come lo sono ormai l orologio da polso, le chiavi di casa, il documento di identità, la patente, gli occhiali, il portafoglio. È ormai impensabile uscire di casa senza aver preso il cellulare! Ci si sente nudi! Impotenti. Quello che stupisce, è soprattutto la sua diffusione capillare che sta interessando pressoché tutto il mondo. È divenuto il mezzo tecnico di comunicazione per eccellenza. Ma non è solo questione di disporre di strumenti che possono facilitare la comunicazione, perché di questi ne esistono anche diversi altri come: la telescrivente, la radio, la televisione, il fax, il computer. Comprendo l esigenza di conoscere l orario, perché è a questa unità artificiale comune alla quale tutti fanno riferimento in ogni parte del mondo, in ogni occasione ed in ogni momento della vita. Perché è una comoda convenzione universale. Ma la esigenza che sembra irrefrenabile di una comunicazione costante ed istantanea è un poco una novità. È forse per non sentirsi soli, per una contiguità anche solo verbale, per poter mettere in comune le conoscenze, per sfruttare le occasioni, per progredire più rapidamente? Mi hanno sempre affascinato i disegni creati in cielo da migliaia di storni che si muovono all unisono seguendo probabilmente un capo. Quel muoversi tutti contemporaneamente, come guidati da un comune sentire lo fa solamente quella specie di uccelli. Quell ondeggiare sinuoso, elegante e imprevedibile. Lo stesso avviene in mare con migliaia di alici che si muovono in gruppi, difendendosi in questo modo contro i delfini. C è forse una esigenza di sopravvivenza contro specie predatorie. Si affidano probabilmente ad un capo riconosciuto e ne seguono ciecamente il volo quando c è un pericoloso falco nei dintorni. Ma il cellulare non viene utilizzato perché si è in pericolo. Non sembra sia questa la motivazione (ma potrebbe diventarlo). Forse la esigenza di una comunicazione istantanea fra elementi della propria specie è una caratteristica della razza umana. 1

È come se avessimo nel nostro DNA l esigenza insopprimibile di essere sempre in contatto con consanguinei, amori, compagni di lavoro, correligionari, compatrioti. In una parola con tutti gli altri. Senza limitazioni. Volendo, con tutti gli abitanti del pianeta. Il desiderare un cellulare non può essere solamente per spirito di emulazione, per una moda. Non credo che la voglia di averne uno sia perché possa rappresentare un simbolo di stato, di benessere, perché ce ne sono di qualsiasi prezzo. Vengono dati anche in comodato d uso o addirittura regalati per motivi di marketing. La concorrenza oltre che sul prezzo, combatte anche sui servizi che può offrire. Attualmente un cellulare di ultima generazione funge da cinepresa, da macchina fotografica completa di zoom e di flash, da radio, da MP3, da registratore vocale, da convertitore di valuta, da traduttore istantaneo, da calcolatrice, da fototeca. Può stampare foto, inviare email, mms, sms, fax. Può pagare biglietti della metropolitana, del parcheggio (presto anche del supermercato ed altri esercizi che dispongano della tecnica), può collegarsi al computer, navigare su Internet, fare teleconferenze ed avere decine di altre funzioni. Il numero ed il tipo delle app cresce esponenzialmente. L attore Tom Hanks ne ha recentemente inventata e lanciato una con notevole successo, che consiste nel simulare il ticchettio della macchina da scrivere mentre si digita una lettera. Compreso rumori, squilli e fruscii di una vecchia Lexicon! Il tutto in pochi grammi di peso. Il cellulare è infrangibile, resiste all acqua, può cambiare look e colore, ha batterie che durano decine di ore, è sottilissimo, è piccolissimo, ti avverte con le sue vibrazioni, puoi parlarci senza averlo in mano, si attiva citando a voce alta il nome della persona con cui si vuol parlare, è protetto in molti modi, dispone di antivirus. E molto altro ancora. L intelligenza umana si sbizzarrisce, spesso per motivi di concorrenza, per cui sono certo che si inventeranno molte altre funzioni in futuro. E tutte in un piccolo oggetto che si tiene in tasca. (Non mi sono ancora abituato alle sue vibrazioni in avviso di chiamata. Quando lo tengo in tasca. Continuo a fare dei salti inverecondi. Il che risulta piuttosto vergognoso soprattutto quando sono distratto o impegnato in un colloquio interessante con qualcuno. E sempre difficile giustificare il mio improvviso sussulto per la sorpresa a chi mi sta di fronte e mi vede improvvisamente fare un salto! Sa di provinciale!) La sua diffusione è dilagante ad ogni livello, in ogni casta, in ogni Paese. È un virus irrefrenabile. Troppo diffuso per essere dettato solamente da stimoli passeggeri. Di emulazione. Ci deve essere una motivazione più profonda per volerlo avere. Un fattore che potrebbe sfuggirci. Che attiene forse al nostro subconscio. Una esigenza di sentirsi un tutt uno con gli altri? Di essere avvertito in caso di pericolo? La maggior parte della gente (almeno nei Paesi più evoluti) dispone ormai di un cellulare, o, vista la tendenza, presto quasi tutti lo avranno. Ho letto su un giornale - una statistica ormai superata - che in Italia ci sono 1018 telefoni cellulari ogni 1000 abitanti. Questo significa che quasi ogni Italiano possiede un cellulare. Magari c è qualcuno che ne ha due o tre e qualche altro che non ce l ha. Ma questo comodissimo strumento di comunicazione è ormai culturalmente acquisito e nella disponibilità pressoché di tutti. È ormai entrato nella cultura e nell educazione della gente. E stato acquisito e codificato. E come una volta (per fortuna anche adesso) il sorbire una bevanda rumorosamente o con il ditino alzato era ed è considerato da maleducati, ora parlare ad alta voce al cellulare e, magari, con un gomito alzato è altrettanto da incivili. Continua a crescere la lista dei Paesi dove il numero degli abbonamenti alla telefonia mobile ha raggiunto e superato quello degli abitanti. Secondo i dati di una recente ricerca di Informa Telecom sono 30 i Paesi che nei primi tre mesi del 2006 lo hanno fatto. L'Italia insieme alla Svezia ed all Inghilterra ha totalizzato una percentuale superiore al 110%. 2

Secondo questi dati il numero dei Paesi che avranno superato la soglia del 100 % di abbonamenti ai telefoni cellulari è destinato a superare quota 40. Tutti quindi possono essere raggiunti ed informati contemporaneamente e in tempo reale di un particolare accadimento. La situazione che si sta creando è particolarmente interessante dal punto di vista della sicurezza. Tutti possono comunicare e tutti possono essere raggiunti in poche secondi, quando accade qualcosa di importante. Il cellulare può diventare quindi un formidabile strumento in occasione di calamità sismiche, batteriologiche, eruzioni vulcaniche, epidemie, inondazioni, tsunami, esondazioni di fiumi, frane, valanghe etc. Probabilmente le autorità lo stanno già facendo, e magari è già in atto un censimento mirato dei possessori di cellulari, sia a livello di ogni Paese (almeno occidentale) che a livello mondiale. Certamente in Italia è compito di organismi come la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco il Ministero della Salute, il Ministero della Difesa, e simili, ed a livello mondiale, da parte di Enti come l Organizzazione Mondiale della Sanità, la F.A.O., e L Organismo che coordina gli aiuti in occasione di calamità, di disporre dei numeri dei cellulari di chi può intervenire in aiuto. Di medici chirurghi, di veterinari, di militari, di piloti, di costruttori di case prefabbricate, di produttori di tende, di camion, di macchine movimento terra, di pompe idriche, di acqua, di produttori di cibo, di medicinali, di acqua etc. Per avere cioè la possibilità di raggiungere tutte quelle persone che possono risolvere problemi di salute, di conforto, di alloggio e tutte quelle ditte che possano mettere a disposizione - in modo mirato - in occasione di accadimenti improvvisi e devastanti, sia la propria opera, che le proprie macchine, attrezzature, e servizi, e per poterli indirizzare nei luoghi individuati nei pressi della zona colpita da calamità. Ma forse nessuno ancora ha pensato che questo censimento potrebbe essere spinto a tutti i possessori di cellulari, con una suddivisione capillare per comune, per provincia, per regione, per Paese e non solo per motivi geografici, ma anche per professione, per abilitazione, per titolo di studio, per età, per sesso, per disponibilità di camion,di pulman, di autovetture,di macchine movimento terra, di pompe drenanti, di natanti, di medicine, di acqua minerale etc. Il poter disporre di un tabulato con TUTTI i telefoni cellulari - suddivisi secondo queste specifiche - sarebbe una ricchezza per un Paese, ai fini soprattutto della sicurezza. Il poter attivare un software che possa in pochi secondi, inviare un sms, una comunicazione, un avviso di pericolo, di avvertimento di fare o di non fare, di evitare certe azioni (mangiare carne forse infetta o bere acqua di un acquedotto che è risultato inquinato), di controllare il proprio bestiame (per una sospetta epidemia di rapida diffusione) di spostarsi su zone alte o lontane dalla costa per uno tsunami in arrivo, di chiudersi in casa e salire nei piani alti per la minaccia di una esondazione, di allontanarsi da una zona nella quale si è scoperta una bomba della seconda guerra mondiale, durante uno scavo per una fognatura, o da fughe di gas esplosivi, di incendi in raffinerie o da nubi di veleni emessi improvvisamente da fabbriche (che spesso si trovano all interno di città popolose), in occasione di atti terroristici a base di gas nervino o mediante bombe a nucleare sporco. Il poter inviare in tempo reale, ad un ben definito gruppo di cittadini residenti in una circoscritta località, un avvertimento, una richiesta, magari quella di spostarsi immediatamente da quella zona per motivi di salute pubblica. 3

Per allontanare interi gruppi di persone da un pericolo incombente. Di concentrarsi in certi punti di riunione. Il poter avvertire chi dispone e sa usare certe attrezzature (pompe, trattori, macchine movimento terra, gru mobili, spazzaneve etc) di convergere rapidamente in zone nelle quali è avvenuta una calamità. Il poter avvertire chi dispone di tende, di camper,di container, di canotti, di farmaci, di coperte, di acqua minerale, di vettovaglie, di portarli in certe zone per sopperire ai bisogni di gente disastrata, sfollata, senza casa, all addiaccio, in pericolo di vita. Può significare, per molti, vivere o morire. Il censire in modo capillare e per legge, tutti i numeri dei telefoni cellulari e le caratteristiche ritenute utili dei loro possessori, potrebbe risultare molto utile alla comunità in caso di eventi calamitosi. Certo molti potrebbero dire: ma in questo modo saremmo tutti schedati! Ricordate il romanzo di Orwell Il Grande Fratello? Non è detto. Questo censimento divenuto obbligatorio potrebbe essere anonimo. Non c è bisogno che si conosca il nome, il cognome, l indirizzo e altre caratteristiche che possano identificare il possessore del telefono cellulare. Non c è motivo. È solamente necessario che vengano riportati gli elementi di cui sopra su uno schedario elettronico. In modo obbligatorio ma anonimo. Queste caratteristiche potrebbero risultare molto importanti nel momento che servono. Quando c è un pericolo, una esigenza esiziale, una calamità che si sta per verificare o è già in atto. È ovvio che, per evitare tentazioni di qualunque genere: politiche, religiose, razziali, tributarie, di evasione, di controllo fiscale, di marketing o di qualsiasi altro tipo, che potrebbe scaturire dalla disponibilità di un simile tabulato, così dettagliato, la stessa legge che lo imponesse, dovrebbe specificare in modo chiaro ed inequivocabile CHI SOLAMENTE dovrebbe avvalersene ed ESCLUSIVAMENTE IN CASO DI GRAVE PERICOLO O DI CALAMITA o per fini esclusivamente e profondamente motivati. Questo elenco circostanziato (ma ripeto anonimo), potrebbe essere per legge affidato alla Protezione Civile o alle Prefetture. Oppure, per gestire questo elenco totale di tutti i numeri dei cellulari, potrebbe essere creato un Organismo apposito al quale potrebbero solamente accedere - con linea diretta - la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Magistratura delle Acque, il Ministero della Sanità, i Centri Sismologici, ed in Italia: i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza, le Forze Armate, le Capitanerie di Porto, le Autorità Marittime, i Sindaci dei Comuni ( che sono i responsabili primi dei territori nei quali potrebbe accadere di tutto). E in Italia, si sa, sono oltre 6000 i comuni sotto schiaffo idrogeologico! Con protocolli già pronti, per ogni tipo di avvertimento, di esigenza, di pericolo, di calamità possibile o in atto. Con reperibilità dei responsabili decisionali 24 ore su 24 (ovviamente via cellulare!). Sono certo che la Protezione Civile dispone già da adesso di molti numeri di cellulari utili in caso di necessità. E il suo compito quello di potersi attivare con tempismo. Ma sono convinto che ancora non esiste un tabulato così dettagliato, suddiviso capillarmente dal punto di vista geografico, per disponibilità di qualifiche, di lauree, di diplomi, di capacità, di 4

prodotti e di mezzi, orientato a questi fini. Anche perché la attuale Legge sulla Privacy potrebbe avere qualcosa da eccepire. Ma se, con il contributo delle Autorità preposte alla Privacy, ed a livello magari europeo, si riuscisse a fare una legge di questo tipo, destinata esclusivamente a questi fini di solidarietà, composta di pochissimi articoli chiari, e con pene molto severe per chi se ne servisse per altri fini, io credo che questa voglia di cellulare potrebbe essere utilizzata fattivamente a importanti scopi umanitari. Il poter raggiungere istantaneamente e contemporaneamente, con un messaggio semplice e chiaro, tutti coloro che potrebbero essere in pericolo in una località ben delimitata (anche un singolo comune, o una singola zona di una regione, o in quelle adiacenti, o da tutta Italia se necessario -) in un certo momento nel quale accade un qualcosa di calamitoso (o sta per avvenire), per cui raggiungere i cittadini di quel comune, di quella zona, di quella regione ed avvertirli autorevolmente a fare o non fare certe azioni, di allontanarsi, di non bere, di chiudersi in casa o viceversa uscirne rapidamente e allontanarsi, di evitare certe cose, ritengo che questo potrebbe salvare molte vite umane. Ma anche per avvertire gli abitanti o i soli medici di un comune, di una provincia o di una regione nella quale si sta sviluppando una epidemia pericolosa di come agire per salvaguardare la popolazione. Di come intervenire con urgenza. O di avvertire i veterinari e gli agricoltori di una zona per evitare l estendersi di un contagio per una malattia (come la mucca pazza o il virus della aviaria ) che ha colpito il bestiame. Di come fare. Di cosa evitare, a chi rivolgersi. Spesso una informazione immediata può salvare molte vite. È come per una malattia, se diagnosticata e curata in tempo può non essere letale. Se in Italia riuscissimo a fare un tale censimento obbligando i possessori di cellulari a denunciarne ufficialmente il numero,ed a comunicare solo i dati necessari, coinvolgendo in questo programma le varie società di gestione di telefonia cellulare (o i commercialisti in occasione della denuncia dei redditi, del 730, i CAF, i datori di lavoro, le Organizzazioni censorie, quelle statistiche ed altre, magari in quelle occasioni e scadenze periodiche obbligatorie per tutti i cittadini, o tramite altre organizzazioni a carattere nazionale) disporremmo di un apparato insostituibile con il quale i cittadini di una determinata zona, di un determinato comune, di una determinata provincia, di una determinata regione - tutti (o quasi) - potrebbero essere avvertiti in tempo reale dalla Autorità Preposta, con un SMS di qualcosa di importante che riguarda la loro esistenza, la loro salute, la loro vita, il loro lavoro. E quando si riceve un SMS il telefono squilla! Si potrebbe salvare molta gente. Dal punto di vista orografico, geologico e sismico, purtroppo l Italia è a continuo rischio di frane, di esondazioni, di eruzioni vulcaniche (l Etna è il vulcano attivo più grande d Europa) e di terremoti devastanti. Ma come l Italia ci sono nel mondo zone ed aree geografiche che stanno nelle medesime condizioni, o ancora peggio. Per portare un esempio fra i tanti che se ne potrebbero fare, di quanto sarebbe utile riuscire - nel termine di pochi minuti ad avvertire del pericolo, in tempo reale, con un SMS - inviato da una apposita Unità Centrale ai telefoni cellulari degli abitanti di una zona ben definita di allontanarsi nel più breve tempo possibile, pensate per un momento a Napoli, alla Campania, al Vesuvio. Il vulcano più pericoloso d Europa! Un vulcano di tipo stromboliano (come, appunto, è anche lo Stromboli, da cui prende il nome questa caratteristica geologica). Un vulcano cioè che per il chimismo della sua lava è soggetto a periodiche eruzioni di tipo esplosivo avete letto bene! Eruzioni che si ripetono con una certa regolarità nel tempo. Non probabili. Sicure! 5

Periodicamente, ogni tanti anni, il Vesuvio esplode in modo terrificante e nuvole ardenti, lava, detriti incandescenti, lapilli e cenere si abbattono nelle zone circostanti ricoprendole per decine di chilometri quadrati. Tutti avranno letto quello che sull argomento Plinio il Giovane descrisse dettagliatamente, a Tacito, per aver visto, in diretta, dal mare antistante il golfo di Napoli durante l eruzione del Vesuvio del 79 dc che sotterrò Pompei ed Ercolano e nella quale perì lo zio. Il naturalista e scienziato Plinio il Vecchio che era accorso sul posto per studiarne i fenomeni. Della periodicità ineluttabile del fenomeno eruttivo e dei pericoli conseguenti tutti sono al corrente. Forse il fatalismo dei Napoletani dipende anche da questo. È una cosa che tutti sanno da sempre. Come anche è noto che ancora oggi non si sa come predire quando avverrà una eruzione o un terremoto. Lo sanno certamente anche i circa 800.000 abitanti che, sembra, vivano attualmente alle falde di questo vulcano attivo o lo frequentino abitualmente in seconde case, per coltivarne le feconde pendici o per altri motivi. Controllata da numerosi punti di monitoraggio, tutta la zona vulcanica viene tenuta sotto costante osservazione 24 ore su 24, e si pensa che ciò possa consentire di prevedere un tale evento catastrofico, con un si spera congruo anticipo, per potersi allontanare in tempo utile. Ma anche se ci fosse tale possibilità di prevedere una eruzione, mancherebbe comunque un sistema efficace per avvertirli tutti (o quasi), in tempo reale, utile per allontanarsi. E con le opportune direttive di fuga. Quello che propongo potrebbe diventarlo. La zona campana del Vesuvio e dei Campi Flegrei è quindi sotto continuo rischio sismico di eruzione vulcanica, ed è una zona molto popolata. E la zona nella quale il rischio di una eruzione vulcanica non è solo un evento probabile, ma addirittura periodico, quindi sicuro. Anche se non si sa con certezza quando avverrà. È forse la regione geologica più pericolosa d Europa. Per quanto le autorità stiano tentando di convincere da anni coloro che risiedono nei pressi di questo vulcano, con incentivi vari, a lasciare quei territori pericolosi, e nonostante che esistano programmi di intervento e di evacuazione della popolazione mi risulta che centinaia di migliaia di persone vivano ancora sotto le falde del Vesuvio, e che non esista un sistema diverso di avvertirli di un imminente eruzione, se non la radio, la televisione, i fax etc. Che possono essere visti o sentiti da poche persone, in ufficio, a casa. Ma se capita in un fine settimana? Quando invece sarebbe fondamentale raggiungerne il maggior numero possibile e nel minor tempo possibile. Questo potrà essere l INTERVENTO TIPO nel quale il riuscire ad avvertire contemporaneamente ed in tempo utile con un SMS tutti gli interessati che risiedono in una zona specifica riuscirà a salvarne molti. È talmente ovvio che avrete notato che ho usato il futuro e non il condizionale! E mi limito al Vesuvio! Nei fondali marini tra la Sicilia, la Calabria e la Campania, esiste un gruppo di vulcani quiescenti, fra i più grandi in Italia, la cui pericolosità è attualmente sotto studio, che se si attivassero improvvisamente potrebbero provocare tsunami devastanti, a livello di quello che fu più rovinoso per Messina, del terremoto del 1908. Sarebbe indispensabile che tutti conoscessero l esistenza di questo Organismo che solo - può avvertire via cellulare i cittadini in caso di grave pericolo, e quindi a crederci quando ne ricevono un avvertimento. (Ripeto. Quando si riceve un SMS il telefono cellulare squilla!). Ma questo è un compito preposto da sempre a Radio e Televisione, che nel tempo, lo farebbero conoscere con trasmissioni periodiche a carattere nazionale (tipo quelle di Pubblicità- Progresso). Certo, quando si riceve un simile avviso di pericolo, si potrebbero generare panico, incidenti, intasamenti di traffico, blocco delle comunicazioni, sciacallaggi e simili, ma si metterebbe ogni cittadino nelle condizioni di fare una scelta che riguarda più la vita che il patrimonio, e sarete 6

d accordo con me che il bilancio - anche con questi indubbi effetti collaterali - sarebbe sempre notevolmente positivo. Tutti dovrebbe rendersi conto che esiste ormai una tale possibilità. Il telefono cellulare può divenire una ottimo strumento di salvaguardia per tutti i cittadini. (Chissà, magari qualcuno ci pensato e lo stanno già realizzando! Lo spero per tutti) 7