4-5 eprocurement: tutto sugli acquisti on line degli Enti piemontesi



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nuovistrumenti it A n n o X X V i I n. 3 0 2 T o r i n o g i u g n o 2 0 0 7 P e r i o d i c o p e r l a P u b b l i c a A m m i n i s t r a z i o n e a c u r a d e l C S I - P i e m o n t e 302 2 Sigmater: l aiuto dell informatica per un catasto più moderno 4-5 eprocurement: tutto sugli acquisti on line degli Enti piemontesi 6 edemocracy: con Sesamo si aprono le porte del Consiglio regionale 7 Imprese: una guida esperta per le aziende ICT piemontesi Poste Italiane - Spedizione in A.p. - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 - D.C.-D.C.I. Torino - n. 302/2007 Intervista a Lorenzo Chiariglione Autori digitali nell era del Web La proposta di Dmin.it per un modello di Digital Rights Management interoperabile Più tutela per autori e consumatori - Per l Italia una grande occasione di sviluppo Lorenzo Chiariglione «L informazione è sempre stata aperta, anche se a volte difficile da ottenere. Oggi con la tecnologia ottenerla è facilissimo, ma rischia di rimanere chiusa in ambiti più ristretti. Non riusciamo a trovare una via di mezzo?». Una domanda più che legittima, soprattutto se proviene da Lorenzo Chiariglione. Inventore dell mp3 e promotore, con il gruppo Dmin.it (Digital Media in Italia), di una campagna per la piena condivisione dei prodotti digitali. Un tema che lo scorso 28 maggio è stato al centro della giornata di studio TOP-IX Autori in digitale. Lo abbiamo incontrato per discuterne. Ing. Chiariglione, che rapporto lega i prodotti digitali ai loro consumatori? I digital media ci hanno dato possibilità sorprendenti. Pensiamo solo a quella di ascoltare la musica che vogliamo, nell ordine che preferiamo. I consumatori ne hanno beneficiato largamente. Con un solo fondamentale problema. Quando la musica aveva un supporto fisico, le opere viaggiavano da autori a consumatori attraverso una catena del valore che ne permetteva facilmente la monetizzazione. Oggi la gente semplicemente non compra più cd, basta vedere il crollo dei fatturati di distributori come Warner Music. Così l industria ha scelto nuovi vincoli, come le tecniche di protezione. Il file viene cifrato e può essere sentito solo su dispositivi appositi, dopo aver pagato un corrispettivo. E tutte le belle cose che facevo prima con l mp3 ora non le faccio più. Qui entra in gioco Dmin.it Il ragionamento che facciamo è semplice: è necessario poter usare e condividere musica o film salvaguardando gli autori. Per farlo puntiamo su una piattaforma di Digital Rights Management (DRM) interoperabile. I file devono essere gestiti, ed eventualmente protetti, ma a condizione che sia rispettata la loro liquidità. Cioè che la musica, il film, il libro fluiscano liberamente verso qualsiasi consumatore. Noi però non stiamo facendo un software. Definiamo delle specifiche, degli standard che altri useranno per realizzare degli applicativi. In altri termini, una piattaforma pensata come l equivalente del protocollo IP. Ne daremo una realizzazione open source, ma ognuno potrà fare come vuole. In tutto questo il libero accesso al Web che peso ha? Fondamentale. Perché anche se ogni operatore nella sua rete ha il diritto di fare quello che vuole, Internet è comunque un bene di tutti e ognuno deve poter accedere Il CSI per gli Alpini. Ottimi risultati per il servizio Accade in città di Comune Facile, utilizzato per la prima volta a Cuneo in occasione dell 80 a Adunata degli Alpini (11-13 maggio) e sviluppato per visualizzare su mappa gli eventi che modificano la viabilità urbana. 570.000 gli accessi, per un totale di 485.000 pagine viste. La sfilata del 13 è stata trasmessa in diretta ed è ancora on line su www.csipiemonte.it a qualsiasi altro utente della big Internet. Faccio un esempio. Se realizzo un sito di video nella rete di qualche operatore può succedere che non sia visto correttamente da chi risiede al suo esterno. Servono reti a banda larga totalmente aperte. Ma a ben vedere quelli che noi consideriamo essere i distributori classici non possono che esserne contenti. Basta una semplice considerazione. La figura dell intermediario infatti non sparirà mai. Continuerà a esistere come ha fatto da quando è stata inventata la registrazione sonora, ma dovrà rinnovarsi profondamente. Perché l importante non è avere tutto gratis, ma ottenere la maggiore trasparenza possibile nei rapporti. Che è poi la condizione essenziale per favorire gli acquisti e contribuire a ottimizzare i processi. Che ruolo può avere l Italia in questo scenario? Per il nostro Paese tutto questo rappresenta un occasione di far crescere «Internet è un bene di tutti. Ognuno deve poter accedere a qualunque risorsa» il proprio ruolo nel settore dei digital media. Attenzione, però, l obiettivo non è far sì che il mondo dica questi italiani, quanto sono in gamba!, ma che il Paese, col suo mercato di 60 milioni di persone, ne tragga un effettivo beneficio. Ci troviamo in un momento di transizione epocale e sono certo che per promuovere forme innovative di imprenditoria nel mondo digitale sia necessario innanzitutto abbassare la soglia di accesso alla catena di distribuzione. Quello che ci siamo prefissati con la nostra iniziativa è che l Italia arrivi a realizzare per prima questi nuovi modelli di sviluppo. Perché chi arriva per primo, si sa, capisce meglio il sistema e riesce a influenzarlo più efficacemente. Il sapere industriale condiviso Nasce il wiki di Storiaindustria.it di Luciano Gallino Il progetto Storiaindustria.it vuol trasmettere ai contemporanei, con tecnologie multimediali accessibili a tutti, la memoria dell industria, dell impresa e del lavoro delle passate generazioni. Perché noi, con i nostri interessi, passioni, conflitti, linguaggi, motivazioni, oggi siamo in gran parte quello che i nostri predecessori sono stati e hanno fatto ieri. È la loro storia materiale e ideale che ci aiuta a capire noi stessi. Ma anche perché in quella storia c è molta bellezza architetture, macchine, prodotti, facce insieme con dignità, orgoglio del fare e dell inventare. Tutti aspetti che la multimedialità ricostruisce con singolare efficacia. La memoria dell industria, dell impresa e del lavoro è formata da una infinità di documenti: fotografie, manifesti, atti notarili, film e clip video, verbali di consigli d amministrazione, volantini e periodici sindacali, planimetrie, tabelle statistiche. Una memoria di oltre 150 anni, perché questo è l arco temporale coperto dal progetto. Compete agli storici ricercare e organizzare i documenti per costruire una narrazione dotata di senso. È quello che è stato fatto nei primi due anni di vita del progetto, dando corpo a numerosi corsi sulla storia industriale di Piemonte, Liguria e Valle d Aosta. Tutti utilizzabili in aula o a distanza per fini didattici o informativi. Si vorrebbe ora andare oltre. Anzitutto perché la ricostruzione, la tutela, la diffusione delle conoscenze sulla storia dell industria e della sua cultura potrebbero risultare più efficaci se vi partecipasse in modo attivo un gran numero di persone, piuttosto che un gruppo di specialisti, per forza di cose circoscritto. In secondo luogo, la massa dei documenti che giacciono in mille luoghi del territorio, spesso nelle sedi più impensate, si può presumere sia talmente grande e parlo solo di quelli di sicuro interesse da risultare al di là della portata di singoli ricercatori. Così è nata l idea di estendere il progetto per mezzo di uno spazio wiki (ne parliamo a pag. 7). Chiunque abbia qualcosa da proporre, dal mero documento al testo elaborato, può diventare co-autore del progetto, purché ciò che propone riguardi un luogo, una città che conosce bene. E, naturalmente, abbia superato le verifiche del gruppo di lavoro. Scuole, sindacati, associazioni imprenditoriali, musei, archivi, ma anche studenti e insegnanti, dirigenti e operai, possono partecipare all approfondimento e alla stesura della storia dell industria. Quella storia che i loro genitori e antenati hanno scritto nelle cose e che molti di loro, i contemporanei, stanno tuttora scrivendo.

2 nuovistrumenti.it n 302 dal CSI-Piemonte in breve f Dal Web 2.0 all open source Web 2.0, open source, Business Intelligence e Service Oriented Architecture (SOA) sono state le tematiche al centro degli incontri recentemente organizzati dal CSI-Piemonte e riservati ad amministratori e IT manager. Occasioni di aggiornamento e di formazione professionale, gli incontri sono iniziati il 17 aprile con l appuntamento Web 2.0 il futuro della Rete, organizzato con Zend Technologies e tenuto da Zeev Suraski, tra i massimi esperti nel campo del software PHP e membro della Apache Software Foundation. A guidare il seminario del 9 maggio su SOA: una guida per IT manager è stato invece Max Dolgicer, autorità nel campo del computing distribuito e Direttore di ISG, che si è focalizzato sulle sfide da affrontare e gestire quando si adotta una SOA. E che ha evidenziato come «dal punto di vista tecnico le SOA offrano una grande flessibilità perché non richiedono specifici linguaggi, middleware, sistemi operativi o hardware», dal momento che non si pongono in una logica di rivalità con l open source. Una tematica, quella del software libero, affrontata nel corso dell ultimo incontro del 16 maggio su Opportunità e scenari nella Business Intelligence: il contributo dell open source, promosso in collaborazione con l Università del Piemonte Orientale per analizzare le linee evolutive del mercato in materia di software libero e sistemi decisionali. «Le soluzioni aperte - ha evidenziato Luca Gioppo, responsabile dell Area Open Source del CSI-Piemonte - rappresentano infatti una leva strategica per incrementare le competenze IT e fornire un vantaggio competitivo alle imprese piemontesi anche sul tema della Business Intelligence». Informazioni e interventi su www.csipiemonte.it Sigmater, oltre 800 Comuni hanno già aderito alla sperimentazione L aiuto dell informatica per un catasto moderno Utilizzata la modalità riuso prevista per i progetti di egovernment egovernment. Da sempre il catasto è lo specchio della trasformazione del Paese, almeno per quanto riguarda terreni e fabbricati. Oggi poi è su tutti i giornali. La domanda è: mantenere o togliere l ICI sulla prima casa? Subito o dopo la riforma del catasto? Già perché il vecchio catasto sta per andare in pensione. E, naturalmente, un ruolo chiave verrà svolto dalle moderne tecnologie informatiche. Proprio per questo è nato il progetto Sigmater Piemonte, dove Sigmater sta per Servizi Integrati catastali e Geografici per il Monitoraggio Amministrativo del TERritorio. L obiettivo? Creare le condizioni per un interscambio continuo tra i Comuni e l Agenzia del Territorio, passando attraverso le Regioni. A essere sinceri ci hanno pensato per primi l Emilia Romagna, insieme all Agenzia del Territorio, alla Toscana, alla Valle d Aosta, all Abruzzo e a un centinaio di Enti. Che nel 2002, in occasione del bando di egovernment, hanno messo a punto un sistema di interscambio basato sulla cooperazione tra i diversi sistemi informatici, allo scopo di integrare le informazioni catastali dell Agenzia del Territorio e le applicazioni delle Amministrazioni locali all interno del sistema informativo regionale. Il progetto venne approvato e finanziato per la realizzazione. Ma era parte integrante del bando la condizione che tutto potesse essere poi acquisito gratuitamente da altri nell ambito di un riuso del progetto. Da qui alla Regione Piemonte e al coinvolgimento del CSI il passo è breve. Da gennaio 2008 i Comuni dovranno decidere se gestire da soli il catasto «Insieme spiegano Frediano Checchinato ed Elena Bassi della Direzione Enti locali del CSI vogliamo costruire una infrastruttura informatica che elimini il gap tecnologico che separa le Amministrazioni locali minori da quelle più avanzate». Ovviamente occorre coinvolgere i Comuni, che in Piemonte sono tanti (1.206) e molto piccoli (1.077 sotto i 5 mila abitanti). «A breve spiegano ci sarà una newsletter on line rivolta proprio a loro. A giugno inizierà un percorso formativo, soprattutto per gli aspetti normativi e organizzativi del dato catastale. A cominciare dal concetto che tutti i dati catastali sono a disposizione gratuitamente di tutti gli Enti, come prevede il decreto Bersani». L indicazione è chiara: dal prossimo novembre la Finanziaria prevede che i Comuni decidano se gestire in proprio le funzioni del catasto o delegarle all Agenzia del Territorio. E quelli più piccoli come faranno a sostenere i costi? A questo ci pensano i Centri Servizi Territoriali (oggi ALI, Alleanze Locali per l Innovazione) creati nelle otto Province piemontesi. Forse anche per questo già in 800 hanno aderito a Sigmater, tra cui 13 sopra i 5.000 abitanti. Ma quali sono i dati da trattare? Innanzitutto il catasto terreni, da cui emergono gli aspetti censuari, i titolari, le caratteristiche di superficie e di reddito, i fogli di mappa. Poi ci sono i dati del catasto urbano, i titolari delle unità immobiliari, le rendite, i valori catastali. Infine anche gli aspetti geografici, ovvero gli edifici sul territorio e le planimetrie degli immobili. È evidente l interesse che i Comuni hanno a mantenere aggiornati e corretti questi dati, per il corretto pagamento dei tributi e per la UNA STORIA LUNGA 30 ANNI 15 luglio 1978 - Clamoroso attentato nella sede del CSI-Piemonte di Corso Unione Sovietica 216. Un commando di sette persone assalta il centro di calcolo, immobilizzando tecnici e dipendenti e dando alle fiamme gli elaboratori elettronici (nella foto un particolare delle macchine distrutte). L attacco è stato telefonicamente rivendicato quel giorno stesso dal gruppo terroristico di Prima Linea. lotta all evasione. Come pure sono interessati gli uffici tecnici e di pianificazione del territorio, per la gestione dei piani regolatori. I Comuni ricevono così i dati aggiornati dall Agenzia del Territorio e li confrontano con i dati in loro possesso. A quel punto gli aggiornamenti catastali possono essere fatti dal Comune stesso. Sigmater diventa, pertanto, lo strumento per facilitare il processo di decentramento catastale e per migliorare la capacità di pianificazione e gestione amministrativa e fiscale del territorio e della qualità dei servizi per cittadini, professionisti e imprese, che necessitano di integrare le informazioni catastali con quelle territoriali. Il tutto, ovviamente, utilizzando sistemi e servizi allineati a standard nazionali e internazionali. Da giugno ci sarà anche un sito: www.sigmater.piemonte.it Verso un nuovo catasto: la parola agli amministratori «Abbiamo vinto una scommessa» Dall esperienza dell Emilia alla partecipazione del Comune di Moncalieri Molte cose hanno un padre. Per Sigmater questi è certamente Gian Paolo Artioli, responsabile del Servizio Sistemi Informativi Geografici della Regione Emilia-Romagna e responsabile del progetto per l interscambio di dati catastali. L iniziativa fu presentata da cinque Regioni italiane, l Agenzia per il Territorio e altri 134 Enti nell ambito dei progetti di egovernment. Il progetto fu finanziato con 3,8 milioni di euro ed è terminato il 31 dicembre scorso. «È stata una scommessa vinta sottolinea Artioli perché abbiamo fatto quello che avevamo scritto. Sigmater funziona nelle Regioni che hanno creduto all iniziativa e oggi si apre la Una veduta del Castello di Moncalieri seconda fase, quella caratterizzata dal suo riuso, che comincia a funzionare anche in Piemonte». «Il riuso conclude Artioli è un idea giusta e noi siamo contenti di collaborare con il Piemonte portando l esperienza realizzata in questi anni con il sistema della Pubblica Amministrazione emiliana. Dal primo novembre la responsabilità del catasto diventa dei sindaci e il sistema Sigmater è sicuramente uno dei mezzi buoni per realizzare il decentramento». E i Comuni come reagiscono? La Città di Moncalieri, con i suoi 56 mila abitanti, è il più popoloso Comune non capoluogo del Piemonte. E sta sperimentando Sigmater Piemonte. «Per noi afferma Fabrizio Rodano, Direttore dei Servizi Informatici è importante poter confrontare quanto risulta al catasto con quanto è stato dichiarato. Per esempio i Comuni hanno le carte tecniche, le riprese aeree e possono sovrapporle alle mappe catastali. Con Sigmater i dati possono essere ottenuti in tempo reale per via telematica. Dallo scorso marzo l Agenzia del Territorio ha messo a disposizione i dati catastali aggiornati sul proprio sito Internet e noi li abbiamo scaricati. D ora in poi li avremo sempre aggiornati». Moncalieri verifica i dati e segnala all Agenzia le difformità. Un esempio pratico. Un immobile viene modificato, si richiede una concessione edilizia, poi il progettista fa al catasto una dichiarazione di modifica. L Agenzia segnala tutto al Comune, il quale verifica se deve cambiare la classificazione dell immobile e, di conseguenza, il valore catastale. I vantaggi sono sia per gli uffici urbanistici che per gli uffici dei tributi. «Certo non si è partiti da zero. Tutto ciò è potuto avvenire così rapidamente in Piemonte perché c era già l intelaiatura informatica : la rete RUPAR e i sistemi del CSI». CSI-Piemonte: approvazione Bilancio e nomine negli Organi Lo scorso 16 aprile l Assemblea del CSI- Piemonte ha approvato il Bilancio d esercizio 2006 del Consorzio, chiuso con un utile di quasi 2 milioni di euro e un valore della produzione che sfiora quota 178 milioni di euro. I dati di bilancio confermano una sostanziale stabilità dell attività del CSI in termini di ricavi per progetti e servizi svolti, di struttura operativa impegnata per potenziare la dotazione delle infrastrutture tecnologiche degli Enti pubblici del Piemonte, nonché di punto d incontro fra il mondo della ricerca, la Pubblica Amministrazione e l imprenditoria. Nella stessa seduta l Assemblea consortile ha completato la composizione del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Tecnico Scientifico del CSI, nominando i seguenti membri: - per il CdA, Eugenia Grillo (Direttore Amministrativo dell Azienda Sanitaria Ospedaliera C.T.O. - C.R.F. - Maria Adelaide), in rappresentanza delle Aziende Sanitarie/Ospedaliere, Agenzie e altri Enti; - per il CTS, Pier Angelo Mariani (Dirigente Settore Elaborazione Dati del Comune di Cuneo), in rappresentanza degli Enti consorziati ordinari. Dati di Bilancio Stato patrimoniale Attività Euro 189.473.874 Passività Euro 159.988.004 - Patrimonio netto Euro 27.500.895 - Utile dell esercizio Euro 1.984.975 Conti, impegni, rischi, e altri conti d ordine Euro 11.452.768 Conto economico Valore della produzione Euro 177.840.624 Costi della produzione Euro 166.985.038 Differenza Euro 10.855.586 Proventi e oneri finanziari Euro (1.974.149) Proventi e oneri straordinari Euro (556.904) Risultato prima delle imposte Euro 8.324.533 Imposte sul reddito Euro 6.339.558 Utile dell esercizio Euro 1.984.975 Consuntivo ricavi 2006 (valori in %) Regione Piemonte 62,0% (60,4% nel 2005) Comune di Torino 20,4% (21,2% nel 2005) Provincia di Torino 6,0% (6,7% nel 2005) Atenei 0,2% (0,1% nel 2005) Aziende sanitarie 6,0% (6,2% nel 2005) Enti locali 1,4% (1,5% nel 2005) Stato 0,1% (0,2% nel 2005) Altri Enti 3,9% (3,7% nel 2005)

dall Italia e dal mondo 3 nuovistrumenti.it n 302 f Strategie per l egovernment Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione e la Regione Piemonte promuovono il convegno "Strategie locali per l egovernment ", organizzato dal CRC Piemonte e dal CSI lunedì 18 giugno presso il Centro Congressi Lingotto di Torino. L evento illustrerà le recenti iniziative nazionali in materia di egov, con particolare riferimento agli avvisi emessi da CNIPA riguardo le Alleanze Locali per l Innovazione e i progetti di riuso e con la testimonianza della Città di Torino. Saranno inoltre presentate le esperienze regionali e interregionali di Piemonte, Emilia-Romagna, Sardegna, Liguria e Valle d Aosta. Interverrà la Senatrice Beatrice Magnolfi, Sottosegretario per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione. Per ulteriori informazioni e iscrizioni: www.csipiemonte.it f Conoscere la complessità La complessità, intesa come valore e caratteristica intrinseca ai sistemi naturali, sociali e tecnologici, sarà al centro del convegno annuale organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico del CSI-Piemonte (22-23 novembre, Sala 500 del Centro Congressi Lingotto di Torino). L evento è promosso con la collaborazione della Fondazione ISI e ospiterà esperti internazionali tra i quali Mario Rasetti (Fondazione ISI), Federico Bussolino e Pietro Terna (Università degli Studi di Torino), Claudio Cioffi- Revilla (George Mason University), Dario Floreano (Ecole Polytechnique de Lausanne), David Lane (Università di Modena e Santa Fe Institute), Vittorio Loreto (Università di Roma), Domenico Parisi (CNR), Sorin Solomon (University of Jerusalem), Alessandro Vespignani (Indiana University). Numerose le tematiche affrontate: dalla struttura degli organismi viventi al clima; dall organizzazione di un azienda all andamento dei mercati finanziari, all evoluzione del sistema internazionale ; dalla progettazione di software intelligenti a quella delle grandi reti di comunicazione come Internet. Tutti gli aggiornamenti sull appuntamento saranno resi disponibili sul sito del Consorzio: www.csipiemonte.it Risale al 2003 la nascita del BICC, il Business Intelligence Competency Center del CSI-Piemonte Sudafrica, conoscere per decidere Iniziata a febbraio l attività di consulenza sviluppata con SAS per la Provincia del KwaZulu-Natal Fra i problemi da affrontare anche povertà e HIV COOPERAZIONE. La Business Intelligence arriverà in Sudafrica. Per consentire all ufficio del Premier della Provincia del KwaZulu-Natal di gestire i dati raccolti dai diversi sistemi informativi dei Dipartimenti provinciali e di disporre di validi strumenti decisionali. L iniziativa fa parte di un progetto più ampio di cooperazione allo sviluppo pianificato dal CSI-Piemonte in collaborazione con SAS, leader internazionale nel settore della BI, e con un significativo coinvolgimento di imprese ICT piemontesi. Per circa 4 mesi, infatti, il CSI e le aziende che hanno partecipato lo scorso anno al corso "SAS Masterclass in Business Intelligence" metteranno a frutto le competenze acquisite per trasferire know-how nel territorio sudafricano. «Si tratta di un iniziativa spiega Giuliana Bonello, Dirigente della Direzione Dati e Architetture del CSI che testimonia la grande esperienza del Consorzio in questo campo, essendo fornitore pluridecennale di servizi di BI, Data Warehouse e piattaforme IT per la Pubblica Amministrazione locale. Oggi in CSI opera infatti un area di Business Intelligence con oltre 70 analisti e sviluppatori (tra interni CSI e specialisti di imprese ICT del territorio piemontese), che forniscono soluzioni SAS a migliaia di utenti. Ed è stato creato nel 2003 il Business Intelligence Competency Center (BICC) che offre aiuto ai nostri clienti attraverso un call center centralizzato, in tutto il Piemonte e non solo, e che possiede un ottimo livello di competenza per la piattaforma SAS 9 e per le sue soluzioni». Del resto la collaborazione tra CSI e SAS dura da vent anni: dalle prime applicazioni utilizzate soprattutto per fini statistici, ma ancora limitate ai singoli ambiti direzionali e divisionali, si è passati a soluzioni sempre più complesse, in grado di offrire differenti tipologie di accesso alle informazioni, secondo modalità interente. A oggi il Consorzio ha raggiunto livelli di eccellenza in materia di data quality (certificazione della qualità dei dati) e data mining (estrazione di conoscenza da banche dati di grandi dimensioni), arrivando a gestire circa 1.150 basi dati per i diversi clienti. «Un patrimonio di know-how prosegue Guido Albertini, Dirigente della Direzione Progetti Internazionali del CSI che ha attirato l attenzione di molti soggetti al di fuori dei confini italiani. Proprio per questo, grazie anche alla decisione di intensificare La delegazione sudafricana in visita alla sede CSI-Piemonte di corso Unione Sovietica 216 la nostra presenza a livello internazionale, nel febbraio del 2006 il CSI- Piemonte ha firmato un Master Services Agreement con SAS finalizzato a fornire servizi professionali nel mercato del settore pubblico in tutti i Paesi EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa)». A seguito di quest accordo e nell ambito delle proprie attività internazionali, il Consorzio ha quindi avviato nel febbraio 2007 la fornitura di servizi di consulenza sulla gestione dei dati per l ufficio del Premier della Provincia del KwaZulu-Natal. Sono stati valutati i requisiti degli utenti, la verifica della disponibilità e qualità dei dati necessari alla costruzione di un Data Warehouse centralizzato per lo sviluppo di un sistema di reportistica e monitoraggio. E sono stati censiti i sistemi informativi presenti presso tutti i Dipartimenti dell autorità provinciale. Dal 7 all 11 maggio scorso una delegazione di referenti politici e funzionari tecnici della Provincia è quindi giunta a Torino per conoscere più da vicino il CSI, le sue strutture, le sue attività nazionali e internazionali, e il BICC. E per pianificare i successivi step della collaborazione, in un area dove si devono fronteggiare problematiche come povertà e HIV e dove la BI consentirà analisi dei trend e modelli previsionali per decidere anche in termini di distribuzione del budget. Dal 7 all 11 maggio una delegazione ha visitato il CSI-Piemonte Parlano gli ospiti sudafricani Dal Sudafrica politici e tecnici insieme per conoscere il Consorzio Un panorama della Provincia sudafricana In occasione della recente visita in CSI-Piemonte dei rappresentanti della Provincia sudafricana, ne abbiamo approfittato per rivolgere un paio di domande a YL Mbele, capo delegazione e membro dell Ufficio di Presidenza provinciale. Il tema? La Business Intelligence, innanzitutto, e le loro impressioni dopo l incontro torinese. Perché avete sentito l esigenza di migliorare il vostro approccio alla Business Intelligence e cosa vi aspettate dalla collaborazione con CSI- Piemonte e SAS? Devo dire che non abbiamo un sistema di Business Intelligence vero e proprio. È un concetto che stiamo ancora analizzando, tentando di valutare come creare un sistema per gli uffici di coloro che gestiscono la Provincia. Affinché possano prendere delle decisioni in determinate aree, non solo in termini di distribuzione del budget, ma anche su come affrontare problemi legati all HIV (Aids) e alla povertà. Si tratta di capire come utilizzare le risorse. Realizzare una piattaforma di Business Intelligence ci permetterà di fare delle interrogazioni mirate, di realizzare dei modelli, di analizzare i trend attuali e di fare delle previsioni per il futuro. Vorremmo anche utilizzare la piattaforma SAS per creare un Data Warehouse e un architettura comune anche per le strategie di egovernment. Abbiamo analizzato diversi modelli in tutto il mondo per capire in quale direzione dobbiamo muoverci per avere un punto di vista nel quale i cittadini siano al centro. Per avere delle informazioni sul cittadino dalla nascita alla morte, per così dire. Al momento tutti questi dati sono in strutture separate dei diversi Dipartimenti e sarà impossibile controllarli fino a che non creiamo una banca dati comune e non applichiamo alle informazioni gli strumenti di Business Intelligence. Il progetto che stiamo realizzando con il CSI ci consentirà di muovere i primi passi, sarà uno strumento di partenza per capire cosa si può fare e che informazioni trarne. Che giudizio date di questi giorni trascorsi in Piemonte? Le nostre impressioni sono decisamente positive. Ci hanno molto interessati soprattutto gli incontri più tecnici che abbiamo svolto sui servizi erogati dal CSI nei propri campi di intervento, per vedere come funzionano e come vengono usate le applicazioni. Ma è stato molto utile avere anche una panoramica delle aree in cui vengono applicati in concreto ogni giorno i vostri strumenti telematici, per esempio in relazione alle informazioni geospaziali. Insomma, il giudizio generale non può che essere molto positivo. LEGGI E NORMATIVE E-mail e Internet sul lavoro: cosa dice il Garante A cura dell Ufficio Legale CSI Lo scorso 1 marzo il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso la Deliberazione Lavoro: le linee guida del Garante per la posta elettronica e Internet (n. 13/2007). Il provvedimento è rivolto ai datori di lavoro pubblici e privati e sancisce il loro obbligo di segnalare le modalità di corretto utilizzo delle e-mail e del Web da parte dei lavoratori e gli strumenti di verifica. Secondo il Garante, le indicazioni in materia potrebbero essere fornite al personale attraverso un disciplinare interno, redatto in modo chiaro e senza formule generiche, periodicamente aggiornato e reso pubblico. In particolare dovranno essere fornite indicazioni su numerosi punti: dalle modalità di navigazione in Internet, alla misura entro cui è consentito usufruire anche per ragioni personali di servizi di posta elettronica o di rete, indicandone le modalità e l arco temporale di utilizzo (fuori dall orario di lavoro) e precisando se siano previste forme di uso privato basate sul pagamento o sulla fatturazione a carico dell interessato. Andrà poi anche precisato se e quali informazioni vengono memorizzate a seguito dell utilizzo dei suddetti strumenti, il tempo e le modalità di conservazione delle stesse e i soggetti, anche esterni, che vi possono accedere. Altra informazione sarà quella relativa ai controlli che il datore si riserva di effettuare rispetto all operato del lavoratore e alle misure, anche di tipo disciplinare, applicabili in caso di un uso indebito e scorretto di posta elettronica e rete Internet. Infine, dovranno trovare spazio le misure adottate per particolari realtà lavorative nelle quali debba essere rispettato l eventuale segreto professionale cui siano tenute specifiche figure professionali e le prescrizioni interne sulla sicurezza dei dati e dei sistemi. La deliberazione fornisce anche suggerimenti concreti ai datori di lavoro. Ad esempio, rispetto alla navigazione su Internet si prospetta la possibilità di adottare sistemi o filtri che prevengano le operazioni reputate incoerenti con l attività lavorativa o l accesso a determinati siti. Al di là dei punti specifici, il Garante evidenzia un aspetto di portata globale: le modalità di impiego dei mezzi lavorativi ed i controlli devono tenere conto dei limiti dettati, dalla normativa e dallo Statuto dei lavoratori, a tutela della libertà e della dignità dei lavoratori, nonché della disciplina in tema di relazioni sindacali. Da ciò consegue il divieto tassativo di lettura e di registrazione sistematica delle e-mail nonché del monitoraggio delle pagine Web visualizzate dal lavoratore. Informazioni su www.garanteprivacy.it

4 nuovistrumenti.it n 302 l approfondimento in breve f Eventi eprocurement L esperienza e le realizzazioni del CSI-Piemonte in materia di acquisti on line saranno illustrate in occasione di due momenti pubblici in programma a giugno. Il primo si tiene a Siena, in occasione dell Annual Conference del Major Cities of Europe IT User s Group (11-13 giugno, Hotel Garden), ed è sponsorizzato fra gli altri da IBM. Il 12 giugno vi parteciperà il responsabile dei Progetti e Servizi di Approvvigionamento del CSI Adriano Leli, che interverrà alla conferenza Electronic public procurement: an opportunity for Regione Piemonte. Il Direttore Generale del CSI Renzo Rovaris, invece, prenderà parte il 15 giugno al seminario romano "Eprocurement in Sanità. L innovazione tecnologica al servizio dei processi di approvvigionamento della PA sanitaria". Promosso da Centro Studi Economia e Sanità e Business International (presso l Hotel Bernini Bristol, Roma), l appuntamento ruota intorno al contributo che l Information Technology può dare al comparto sanitario nazionale, soprattutto per quel che riguarda la necessità di un sempre maggior controllo della spesa pubblica. Un esigenza a cui l eprocurement fornisce risposte concrete: l applicazione delle tecnologie Web a tutti i processi di acquisto, infatti, può essere considerata come fonte primaria di vantaggio competitivo per ridurre costi e tempi di approvvigionamento. Più in particolare l intervento del CSI sarà dedicato alle Nuove opportunità tecnologiche per innovare gli acquisti: l esperienza della Regione Piemonte e si concentrerà su funzioni, numeri e caratteristiche della piattaforma piemontese e su quanto realizzato per l acquisto di farmaci, come esempio delle centrali di acquisto regionali proposte dalla Finanziaria 2007. eprocurement - Grazie al CSI-Piemonte il 28 marzo prima gara telematica per numerose Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere Le medicine oggi si comprano on line 1.135 principi attivi individuati, 113 fornitori in gara, risparmi medi dal 36,9 al 41,8% Vestiti, prodotti hi-tech, cibo, accessori. Per moltissime persone comprare su Internet è ormai una pratica abituale quando si tratta di cercare le occasioni migliori e spuntare i prezzi più bassi. Grazie al CSI-Piemonte e alla sua piattaforma degli acquisti oggi tutto questo è diventato realtà anche per la Pubblica Amministrazione piemontese. Fra gli ultimi in ordine di tempo ad averne approfittato c è il mondo della sanità. Il 28 marzo scorso, con la più importante gara telematica del settore, 21 ASL e 8 Aziende Sanitarie Ospedaliere si sono associate all Ospedale San Giovanni Battista Molinette di Torino per l acquisto di farmaci generici e antitumorali. L ingresso dell Ospedale Molinette a Torino «La gara - ha spiegato Adriano Leli, Responsabile Progetti e Servizi di Approvvigionamento del CSI - è partita dalla raccolta dei fabbisogni delle aziende sanitarie e ospedaliere che hanno partecipato, concentrandosi sulle specialità medicinali per le quali si poteva procedere all aggregazione della domanda sulla base dei principi attivi. Un analisi che ha permesso di individuare un elenco di 1.135 principi (importo totale a base di gara di 150 milioni di euro su due anni), da cui sono stati selezionati quelli (672) su cui presentare una proposta economica. 113 i fornitori invitati a partecipare, per oltre 500 offerte. A ciascuno di loro è stato assegnato un kit informatico per accedere al portale su cui si sarebbe svolta la procedura e indicare il miglior prezzo di vendita. La gara vera e propria si è articolata in una sessione con offerte al ribasso per i farmaci antiblastici e in 19 sessioni telematiche a busta chiusa per i farmaci generici. In questo secondo caso con una particolare precauzione, inserita direttamente nel capitolato. Se per un principio attivo aggiudicato dovesse in futuro uscire un farmaco generico, la ditta che ha vinto l appalto è tenuta ad abbassare il costo del proprio prodotto al prezzo di vendita di quello meno caro. In alternativa si rifarà la gara per quel particolare medicinale. Una garanzia in più, insomma. Ma poter effettuare un unica gara on line per 29 Enti diversi ha permesso risparmi di tempo e denaro molto significativi. Innanzitutto semplificando al massimo i processi di indizione e svolgimento della procedura, ma anche garantendo un risparmio medio del 36,9% per i generici e del 41,8% per gli antitumorali. «La gara sui farmaci ha commentato il Direttore Generale del CSI Renzo Rovaris rappresenta un passo importante per la nostra attività negli acquisti on line. Per due motivi. Perché siamo intervenuti con successo in un settore cruciale come quello sanitario e perché abbiamo dimostrato di saper rispondere in modo coordinato alle esigenze di un alto numero di soggetti. Che rappresenta proprio il presupposto di quelle Centrali degli Acquisti regionali la cui creazione è stata caldeggiata anche dalla Finanziaria 2007, al fine di contenere e razionalizzare la spesa pubblica». Parla Gianluigi Bormida, Direttore della Struttura Complessa Provveditorato delle Molinette «Meno costi per servizi migliori» Dall informatica uno strumento utilissimo per ridurre tempi e costi di un operazione tanto complessa Gianluigi Bormida Quando si parla di spesa sanitaria è bene partire dalle cifre. Il Bilancio di previsione 2007 del Piemonte è di 17 miliardi e 450 milioni di euro. La sanità si pensa richiederà circa 8 miliardi, siamo vicini al 50% dell intera spesa. Come si vede, il capitolo salute, essenziale per una civile condizione umana, è al centro dell attenzione del governo piemontese. Altrettanta attenzione merita la possibilità di risparmiare senza incidere sulla qualità dei servizi. È la filosofia alla base della gara telematica del 28 marzo per l acquisto di farmaci. Ne abbiamo parlato col dottor Gianluigi Bormida, che dirige la Struttura Complessa Provveditorato dell ASO S. Giovanni Battista di Torino Molinette. Una Delibera della Giunta regionale piemontese del dicembre 2005, approvando gli indirizzi per l acquisizione di medicinali con gare telematiche, individuava infatti nelle Molinette la capofila e l esecutrice delle procedure di gara in nome e per conto di tutte le altre Aziende Sanitarie. Dottor Bormida, quale è stata la prima difficoltà incontrata nel preparare la gara telematica? È stata una difficile operazione, effettuata dalla Farmacia dell ASO, di selezione per valutare ogni principio attivo richiesto per trasformare un primo elenco grezzo di circa 6.000 tipologie e forme (nomi) di farmaci nelle 1.135 posizioni effettivamente poi messe in gara. Parallelamente il Provveditorato delle Molinette ha preparato il capitolato tecnico per la gara in forma telematica. Usando la piattaforma per gli acquisti del CSI- Piemonte. Nella redazione delle norme capitolari uno degli obiettivi nostri è stato l apertura verso i farmaci equivalenti, i cosiddetti generici. Un articolo di questo capitolato tecnico obbliga il fornitore ad adeguare il prezzo contrattuale ad una quotazione non superiore a quella del generico con il prezzo più basso qualora questo prezzo fosse inferiore al prezzo di aggiudicazione. In quale fase di questo lavoro la telematica si è rivelata particolarmente utile? Quando le ditte concorrenti hanno cominciato a trasmettere le offerte economiche, l uso dei nuovi strumenti si è mostrato utilissimo. Nel tempo più breve abbiamo ricevuto le offerte con i prezzi delle varie specialità. Il sistema informatico, all ora stabilita dal capitolato, ha aperto virtualmente le buste e ha indicato l offerta economicamente più bassa come richiesto dalla regola del bando. Un vantaggio rilevante avere, in brevissimo tempo, i prezzi migliori di fronte a circa 120 aziende partecipanti, con oltre 1.500 prodotti. Altro aspetto positivo di questo tipo di gara si è potuto vedere nel campo dei medicinali antitumorali. Le aziende erano poche ma, al di là del valore medico dei prodotti, era importante l elemento economico poiché si tratta di farmaci assai costosi. Qui si è fatta un asta. L offerta ci è stata trasmessa nel pomeriggio del 28 marzo in tempo reale. I concorrenti hanno visto tutte le offerte insieme a noi. E hanno potuto rilanciare per circa mezz ora, in base a quanto vedevano. Insomma, c è sempre, naturalmente, la possibilità di migliorare. Ma si tratta di una forma di gara che vorrei ripetere. Non soltanto per i farmaci facilmente definibili e aggiudicabili al prezzo più basso. Dalla Scandinavia agli USA una panoramica L eprocurement nel mondo A cura del Centro Documentazione CSI Efficienza e contenimento della spesa. Non c è amministrazione pubblica che non debba misurarsi con questi obiettivi. Una sfida che l eprocurement ha facilitato, permettendo di realizzare economia di scala e semplificando l accesso alle informazioni. La diffusione di questo strumento riguarda un numero crescente di Paesi, anche quelli dove l utilizzo della Rete non è ancora radicato nella popolazione. In Europa un caso significativo è rappresentato dalla SCANDINAVIA, che presenta un esempio di integrazione tra Stati che potrebbe presto coinvolgere anche altri Paesi della Comunità. Sulla base dell esperienza danese che ha utilizzato con successo il linguaggio standard di eprocurement UBL, il modello è stato esteso anche ad altri 4 Paesi (Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda), nell ambito del progetto NES (North European Subset). Lo standard proposto risulta all avanguardia, dal momento che garantisce un alto grado di interoperabilità, e permette di realizzare tutte le fasi di eprocurement, dalla presentazione dei cataloghi, fino alla fatturazione. Un portale altrettanto avanzato è quello dell Office of Government Commerce del Ministero del Tesoro del REGNO UNITO. Denominato Zanzibar, il portale offre un Marketplace dove i fornitori possono promuovere i propri prodotti per

l approfondimento 5 nuovistrumenti.it n 302 f Comune di Rivoli Il Comune di Rivoli è tra i primi Enti locali del territorio torinese ad aver utilizzato gli strumenti telematici per gli acquisti. Ha esordito nel 2004 con una gara a rilancio dinamico delle offerte per un acquisto di apparecchiature informatiche e software che ha dato subito degli ottimi risultati: 45 fornitori invitati, ribasso di circa il 40%. A oggi il transato degli acquisti telematici è di circa 900.000 euro: automezzi, materiale di pulizia, divise per la polizia municipale. Con risparmi medi di circa il 22%. Il Comune, inoltre, ha puntato molto sulla formazione e il coinvolgimento del personale e sull informativa ai fornitori, pubblicando sul proprio sito (www.comune.rivoli.to.it) una sezione dedicata all eprocurement, con bandi, avvisi di gara e istruzioni per l autoregistrazione sul sistema telematico. Recentemente, inoltre, ha ottenuto un importante riconoscimento per le proprie attività: il Premio MePA della Consip, per la significativa esperienza riguardo le esigenze d acquisto delle piccole Pubbliche Amministrazioni. f ASL 2 Anche l Azienda Sanitaria Locale 2 ha deciso di utilizzare subito i nuovi strumenti telematici per effettuare gare a rilancio dinamico delle offerte, assumendo come sua esigenza prioritaria il contenimento della spesa sanitaria attraverso la leva della concorrenza tra i fornitori e mantenendo inalterato il livello di qualità. Si tratta di due esigenze che non sono mai andate in conflitto, grazie soprattutto alla verifica dei requisiti di qualità tramite modalità tradizionale e alla presentazione delle offerte economiche con modalità telematica. Fin dal 2004, infatti, l ASL si è preoccupata di effettuare indagini di mercato presso i fornitori per verificarne la risposta al sistema degli acquisti on line. Da allora le sue tipologie di acquisto hanno coinvolto centinaia di fornitori e compreso varie categorie merceologiche: sistemi di drenaggio, suturatrici meccaniche, vaccini, derrate alimentari e materiali di sterilizzazione. Nel 2006, in particolare, l ASL ha effettuato gare telematiche per un totale di acquisti di circa 2,5 milioni di euro. eprocurement - Tutto quello che c è da sapere sulla piattaforma degli acquisti piemontese Semplicità e trasparenza 197 le gare telematiche realizzate fino a oggi, con un ribasso medio del 30% Un centro unico per gli acquisti on line degli Enti locali piemontesi: è quanto si è proposta di realizzare la Regione Piemonte con la piattaforma di eprocurement piemontese, avviata nel 2002 e a regime dall anno successivo. Realizzato e gestito dal CSI-Piemonte, il servizio si aggiunge all offerta on line del Sistema Piemonte (www.sistemapiemonte.it), con l obiettivo di razionalizzare la spesa della Pubblica Amministrazione piemontese e di mettere a disposizione degli Enti locali procedure telematiche per l approvvigionamento di beni e servizi. Rispetto al tradizionale processo di acquisto, l utilizzo del canale telematico garantisce a ognuno di loro tre vantaggi fondamentali: ridurre i costi da affrontare per l indizione delle gare, ottenere un significativo risparmio di tempo per l espletamento delle procedure e garantire una maggiore trasparenza verso cittadini e fornitori. Ma il sistema rappresenta anche uno strumento di lavoro utile e flessibile a disposizione delle aziende fornitrici, che possono essere informate in tempo reale sulle gare indette dagli Enti e ottenere in modo semplice e veloce tutte le informazioni sui servizi oggetto dei bandi, presentando le proprie offerte e verificandone l andamento nel tempo. A tutto vantaggio della competitività. I servizi Ma quali servizi mette a disposizione la piattaforma? Innanzitutto la gestione delle gare telematiche: dalla pubblicazione del bando di abilitazione dei fornitori o dell avviso di gara all informatizzazione dell intero iter di gara e dei realativi atti. Ma il sistema consente anche di gestire il mercato elettronico (marketplace), per effettuare acquisti di beni e servizi sotto soglia di rilievo comunitario e direttamente dai cataloghi predisposti dai fornitori. Senza dimenticare le convenzioni per la gestione associata di procedure di gara. Un settore, quest ultimo, che permette l accesso all eprocurement da parte di Enti con minore capacità di spesa. Che hanno infatti la possibilità di aderire a convenzioni quadro per la gestione associata dei bandi realizzati a livello regionale, ottenendo così notevoli risparmi derivanti. Le opportunità comunque non si fermano qui. Fra i servizi, per così dire, complementari ci sono attività di consulenza, servizi informativi e interattivi, assistenza ed help desk e attività di formazione, anche attraverso strumenti di e-learning. Cosa compra la PA? Di tutto, dai farmaci alla cancelleria Dal punto di vista tecnologico il sistema di eprocurement piemontese è realizzato su piattaforma Oracle e prevede diverse componenti webbased integrate con un sistema unitario di firma digitale e di autenticazione. Una soluzione che consente di rispettare elevati standard di sicurezza, affidabilità e accessibilità. Ma cosa comprano gli Enti pubblici quando fanno acquisti on line? A guardare i dati delle gare praticamente di tutto. Farmaci, come si è visto, ma anche attrezzature mediche, forniture per ufficio, cancelleria, licenze software, personal computer e apparati di rete. Qualche numero I risultati ottenuti fino a oggi confermano la validità del sistema realizzato. Le gare telematiche effettuate, infatti, sono state 197, per un totale del transato pari a circa 68,4 milioni di euro e un ribasso medio di oltre il 30%. In particolare la piattaforma di eprocurement è stata utilizzata da Regione Piemonte per 10 gare telematiche (transato 3,2 milioni di Euro, ribasso medio 31%). Molto ricco, inoltre, risulta essere l elenco degli Enti che hanno utilizzato la piattaforma. Oltre alla Regione ci sono Consiglio regionale del Piemonte, Comune di Torino, Università degli studi di Torino, CSI-Piemonte, Arpa Piemonte, ASL 2, ASL 4-ASL 21- ASL 22, Ospedale Sant Anna, CTO, Comuni di Pinerolo, Venaria Reale, Chieri, Rivoli, Cossato, Collegno, Pianezza, Nichelino, Grugliasco Moncalieri, Borgomanero, Casale Monferrato, Cuneo, Alessandria, Bardonecchia, Provincia del Verbano Cusio Ossola, Provincia di Alessandria, Provincia di Biella, Inva SpA di Aosta, Acea Pinerolese. Sempre la Regione Piemonte, infine, ha promosso un iniziativa di diffusione dell utilizzo delle procedure telematiche da parte delle PA piemontesi. 55 gli Enti locali che hanno aderito all iniziativa. Per ulteriori informazioni: numero verde 800.123778, e-mail acquisti@sistemapiemonte.it ulle diverse metodologie di acquisti on line mezzo di E-shops, un sistema di pagamento completamente dematerializzato, e un ampio database nel quale sono inseriti documenti riguardanti la Pubblica Amministrazione. Parallelamente l OGC ha portato avanti un progetto denominato Government Procurement Card, per diffondere l utilizzo delle carte di credito come mezzo di pagamento di beni e servizi. I risultati non sono mancati: più di 62.000 carte di credito utilizzate per l acquisto di beni e servizi del valore di 1,1 miliardi di sterline e risparmi nella spesa pubblica pari a 187 milioni di sterline (274 milioni di euro). La FRANCIA vanta una grande tradizione in tema di centralizzazione degli acquisti pubblici. L Ente preposto, l UGAP (Union des Groupements d Achats Publics), fu istituito nel 1968 per acquistare e vendere beni e servizi per il settore pubblico, fornire assistenza tecnica nel campo delle forniture e facilitare le esportazioni dei prodotti dei fornitori. L avvento dell eprocurement ne ha favorito la crescita: negli ultimi anni ha esteso i suoi settori d intervento e ampliato il numero di contatti con i fornitori (più di 500 nel 2004). Attualmente opera in 6 macro categorie: servizi, veicoli, forniture per uffici, prodotti medici, pulizia, informatica. Sempre in Francia un esempio significativo, esterno all UGAP, è quello rappresentato dai Centri Ospedalieri Regionali Universitari (CHRU). Si tratta di 31 ospedali che, in quanto giuridicamente indipendenti, preferivano operare autonomamente anche in ambito di acquisti e logistica, sebbene ciò comportasse un forte aumento di costi. La situazione nel 2002 era però divenuta insostenibile, con il costo degli acquisti dei 31 CHRU che rappresentava il 35% di tutti gli acquisti da parte di ospedali pubblici. La risposta che venne data a questa inefficienza è riassumibile in 3 parole chiave: dematerializzazione degli appalti pubblici; eprocurement; raggruppamento degli acquisti. A questo fine venne costituito l UNI.H.A. (Union des Hôpitaux pour les Achats), che coinvolse anche i maggiori 35 centri ospedalieri non universitari. In particolare l esperienza ha garantito una semplificazione dei processi di acquisto, una riduzione della spesa e un ampliamento dell offerta. I risultati? Una riduzione dei tempi di emissione degli ordini tra il 40 e il 70% e dei costi tra il 50 e il 70%. La GERMANIA è invece all avanguardia per i portali di eprocurement regionali o municipali. L ultimo progetto presentato è quello del Land della Baviera, che sintetizza in un unico portale i precedenti siti istituzionali di eprocurement. Al portale si accede tramite il software AVA Sign e per poterne usufruire è sufficiente pagare una tassa di 25. L utente ha a disposizione numerose informazioni sia sugli appalti pubblici sia sulle forniture di beni e servizi, nonché un aggiornata sezione sul quadro legislativo tedesco ed europeo. Lo scorso anno il Land del Nord Reno Westfalia aveva lanciato il portale Mercato dei contratti pubblici, col proposito di realizzare un unico punto informativo per le gare e gli appalti del Land. Da segnalare nel variegato panorama tedesco, anche una cooperazione interregionale promossa dalla Federazione degli Stati e dei Comuni Tedeschi che ha portato alla realizzazione di un portale d informazione sugli appalti in tema di costruzioni e pianificazione. Hanno un portale municipale di eprocurement le città di Berlino e Brema. Nonostante la diffusione della rete sia tutt altro che capillare, anche i portali di eprocurement dell Europa dell Est hanno raggiunto risultati significativi. Il caso più emblematico è quello della ROMANIA, con il portale E-licitatie. Nato nel 2002, ha finora contribuito all aggiudicazione di oltre 470.000 aste pubbliche, con un risparmio totale pari a circa il 20% sui prezzi correnti. La crescita del portale ha determinato la registrazione di oltre 1.000 Enti pubblici e un offerta di ben 82 categorie merceologiche. In tema di Paesi emergenti va citato che progetti di eprocurement sono stati avviati anche in alcuni Paesi arabi. Negli EMIRATI ARABI UNITI gli acquisti ministeriali avvengono per via telematica, mentre la TUNISIA ha affidato un progetto alla Microsoft per realizzare servizi per i cittadini e sviluppare l ecommerce. Ma attività embrionali di eprocurement si registrano anche in MAROCCO e GIORDANIA. Oltre oceano la General Service Administration gestisce il più avanzato sistema di eprocurement del mondo. Il portale USA dispone di un catalogo di oltre 9 milioni di prodotti e servizi, per il quale vi sono quasi mezzo milione di utenti registrati. Rispetto agli esempi precedenti, GSA si distingue inoltre perché offre alle Pubbliche Amministrazioni anche prodotti a elevato contenuto tecnologico.

6 nuovistrumenti.it n 302 per i cittadini in breve f Tecnologia e democrazia «Pensavo da tempo di scrivere un libro sugli immensi vantaggi che la tecnologia e la scienza hanno recato alla nostra esistenza, su quelli che potrebbero ancora recare e sui rischi non meno grandi che un uso irriflessivo di esse le fanno ormai correre. Una volta steso l indice, mi sono però reso conto che avevo già scritto la maggior parte dei suoi capitoli». Lo scrive Luciano Gallino in una nota del suo ultimo volume Tecnologia e democrazia (2007, Biblioteca Einaudi, pagg. 296, 22 euro), una raccolta di saggi che tratteggiano una serie di risposte a interrogativi ormai ineludibili. Dalla distanza fra i Paesi tecnologicamente sviluppati, avidi di risorse, e le nazioni più arretrate al legame che unisce il nostro modello di consumo al futuro del pianeta e di tutti i suoi abitanti. Fra le esigenze più pressanti ci sono quelle di capire gli effetti a lungo termine delle tecnologie o di come utilizzare più democrazia per governarle. Fino a chiederci se la tecnologia e la scienza attuali, con le loro ricadute sui sistemi che sostengono la vita, siano esse stesse sostenibili. f Rapporto Assinform Il 18 aprile è stato presentato il 2 Rapporto Assinform sull ICT nella PA locale. Tra gli aspetti rilevati dalla ricerca emerge il dato complessivo: la spesa aggregata in informatica e telecomunicazioni della PA locale è passata da tassi di crescita superiori a quelli del mercato nazionale (nel 2004, +1,9% contro il +1,5% di quest ultimo) a tassi inferiori (nel 2005 +1,8% contro +2,3% del mercato nazionale, nel 2006 +1% contro +2%). Anche considerando nello specifico il settore IT si evidenziano segnali di rallentamento: nel 2006 la spesa è salita del 2,9%, raggiungendo un volume totale pari a 1.383 milioni di Un nuovo sistema Web favorisce il rapporto fra cittadino e Consiglio regionale del Piemonte Sesamo apre la porta delle istituzioni Il progetto biennale coinvolge anche Valle d Aosta e Liguria - Diecimila contatti nel solo mese di aprile L aula del Consiglio regionale del Piemonte, a Palazzo Lascaris edemocracy. La parola è di quelle che evocano le fiabe d un tempo, coi tesori nascosti che d incanto si svelano solo a pronunciarla. Ma il progetto Sesamo, se ha qualcosa di prezioso, allude a un fondamento della democrazia: il dialogo fra istituzioni e cittadini. Si tratta di un progetto biennale che coinvolge il Nord-Ovest dell Italia: Piemonte, Liguria e Valle d Aosta. Il suo obiettivo è favorire la partecipazione del cittadino al processo decisionale delle istituzioni, alla nascita di leggi, regolamenti, misure d ogni tipo che condizionano la sua vita. Come? «Mettendo in contatto spiega Elena Fenoglio, del Consiglio regionale del Piemonte il cittadino con il politico, fornendo tutte le informazioni possibili sul processo decisionale, sulle leggi e gli atti del Consiglio». Con la possibilità per il cittadino di interagire sulla sua rappresentanza politica commentando ciò che l Assemblea legislativa porta avanti nel corso della sua attività istituzionale. Fino ad assistere virtualmente alle sedute. Il Consiglio regionale ha da tempo un sistema informativo evoluto con servizi, banche dati, applicazioni per supportare il legislatore nel suo lavoro. E il passo successivo? «Innanzitutto risponde Fenoglio ampliare l informazione per cittadini ed enti sulle attività del Consiglio. E coinvolgere il cittadino nell attività legislativa». Un evento ha favorito l avvio della nuova fase: nel 2004 è stata varata la seconda fase di egovernment con un bando del CNIPA. Proponeva l avviamento di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale e dell edemocracy. Oltre alle tre Regioni vi partecipano oggi anche la Provincia di Torino e alcuni Comuni della Liguria (tra cui Genova), oltre a enti e associazioni che hanno aderito come partner. Il sito istituzionale si è arricchito di una sezione interattiva che si chiama CRPnet (www.consiglioregionale.piemonte.it/crpnet), già accessibile e dotata di alcuni servizi come news sull attività amministrativa, una newsletter mensile e forum di discussione. «Nel progetto presentato al CNIPA ricorda Gabriella Braiato del CSI- Piemonte si parlava genericamente di strumenti, che poi occorreva comunque realizzare. Per farlo si è scelto uno strumento open source (Joomla) che già metteva a disposizione un certo numero di moduli, personalizzandoli e calandoli nella realtà del Consiglio in modo che fosse collegabile alle banche dati dell istituzione e costituisse un elemento nuovo del sistema informativo esistente. Senza inutili duplicazioni di notizie già disponibili». Molte informazioni, infatti, il sistema del Consiglio le offriva già. Ora si è aperta una nuova strada per accedere ad esse offrendo in più al cittadino e agli enti interessati la possibilità di attingerle, di fornire opinioni, suggerimenti, critiche. Per usare il tutto basta registrarsi. Una scelta che da quando CRPnet è andato in linea, a febbraio, hanno già fatto all incirca un centinaio di persone. Nel solo mese di aprile, ancora in fase sperimentale, sono stati registrati 10.000 contatti. L edemocracy nel Belpaese: forum, blog e voto elettronico Le principali iniziative a livello nazionale per far incontrare cittadini e PA L edemocracy in Italia è un mosaico di tanti, differenti tasselli. Ci sono esperimenti ambiziosi che puntano alla partecipazione effettiva dei cittadini, si diffondono esempi di piani strategici redatti direttamente dai residenti e non mancano i forum, i blog e le reti civiche per raccogliere le opinioni di chi vive in determinate aree e quartieri. A maggio ha fatto il suo esordio sul Web uno spazio per discutere d attualità predisposto dalla Provincia di Cuneo, che in forum.provincia. cuneo.it ha lanciato un primo forum virtuale sul servizio civile nazionale. Nasce invece dalla collaborazione tra Città di Torino, Laboratorio Vigone e CSP, il Sanpablog (www. sanpablog.it), il blog del quartiere San Paolo di Torino. Per stimolare la partecipazione della cittadinanza e fornire uno strumento pubblico di espressione e di condivisione di opinioni. Per la Provincia di Rovigo è attivo da qualche anno un portale di cittadinanza digitale (cittadinanzadigitale.provincia.rovigo.it), che mediante gruppi di discussione tematici e blog consente di far emergere proposte operative per le strategie di intervento dell amministrazione. E arrivano addirittura a 400 le aree tematiche dei forum della rete civica di Milano (www.retecivica.milano.it), in cui ogni aderente può proporre nuovi argomenti. A sperimentare la partecipazione elettronica per la redazione di Piani Strategici di Sviluppo sono state invece 26 Comunità Montane, che hanno trasferito i loro documenti su Wikipedia, dove i giovani delle scuole li trasformano e integrano. Il progetto si chiama PISES Piano Interattivo di Sviluppo Economico e Sociale (www.campusuncem.net/pises) ed è coordinato dalla Comunità Montana Valle di Diano. Con obiettivi simili, questa volta su temi come vivibilità urbana e sviluppo economico, è nata anche l Agorà dei diritti (www.agoradeidiritti.it) della città di Favara. Altro interessante progetto è il Bilancio partecipato del Municipio Roma XI. Dal sito www.municipiopartecipato.it i cittadini possono avanzare proposte, che vengono poi valutate dagli uffici del Comune, discusse in gruppi di lavoro e poste al voto dei partecipanti. Le proposte più votate sono sottoposte per essere ammesse in bilancio. Decisamente innovativo è infine il portale De.mocrazia Ci.ttadinanza Di.gitale di www.decidi.it, che vuole favorire la partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche delle Province di Alessandria, Ascoli Piceno, Genova, La Spezia, Lecce, Pesaro Urbino, Piacenza, Savona. Utilizzando il portale sarà possibile votare ed esprimere la propria opinione su alcuni tematiche. Una volta raccolti ed elaborati, i pareri verranno quindi rivecuti dagli Enti partecipanti e produrranno decisioni concrete. NOVITÀ IN RETE ASL 10, un sito rimesso a nuovo Dalla primavera del 2006 il CSI ha preso in carico la gestione del sito dell ASL 10 di Pinerolo (www.asl10.piemonte.it). Il primo compito per i tecnici del Consorzio è stato rendere le pagine Web accessibili e usabili, seguendo le prescrizioni introdotte dalla legge Stanca. Con questo fine è stato ristrutturato il codice e rivisto il sistema di navigazione, con l aggiunta di un menu a tendina che lo rende più fruibile. Sono stati poi riorganizzati i materiali e inseriti strumenti di navigazione che semplificano il reperimento dei dati; si provvede a un aggiornamento quasi quotidiano delle informazioni. Il sito presenta, nella parte centrale, ampio spazio dedicato alle news, poi conservate nell archivio. I contenuti principali sono suddivisi in cinque macro-aree: la descrizione dell azienda sanitaria, il modo in cui è organizzata, i dipartimenti che la compongono, i servizi on line di cui il cittadino può usufruire (dai concorsi, a corsi e convegni) e le principali informazioni sull Azienda Sanitaria. In questa sezione è interessante osservare l attenzione usata per un tema sempre più importante all interno della sanità: i tempi di attesa per le prenotazioni, in questo caso suddivise tra visite, esami e riabilitazione. Come la maggior parte dei siti realizzati dal CSI, presenta precise caratteristiche di accessibilità: la possibilità di scegliere tra una versione solo grafica, solo testuale o ad alta visibilità e quella di variare le dimensioni dei caratteri per migliorarne la leggibilità. Si prevede inoltre di aggiungere, nei prossimi mesi, una sezione dedicata alla presentazione di progetti che l ASL svolge nel proprio ambito territoriale (ad esempio, educazione alla salute, sensibilizzazione ai problemi di alcolismo, ). Ma l ASL 10 non è l unica Azienda Sanitaria piemontese ad aver affidato la cura delle proprie pagine Web al CSI: il Consorzio cura infatti i siti delle ASL 5 (Collegno, Rivoli, Orbassano, Giaveno e Susa), 11 (Vercelli), 12 (Biella) e della ASO San Luigi di Orbassano. Proprio quest ultimo (www.sanluigi.piemonte.it) è stato di recente ampliato con una sezione dedicata alla formazione e alle borse di studio, per completare il corredo di informazioni e mappe dinamiche sui vari reparti dell Azienda Ospedaliera. Inoltre il Consorzio si occuperà, sempre per il San Luigi, della realizzazione della Intranet, strumento ormai indispensabile per un azienda di medio-grandi dimensioni. Tra i servizi in progetto: rubrica telefonica, news, rassegna stampa, informazioni su contratti e procedure interne.

per le imprese 7 nuovistrumenti.it n 302 euro, ma nel 2005 si era toccato il +3,4%. Sul piano dell applicazione delle tecnologie, si riscontra una buona copertura per le funzioni interne (backoffice), mentre c è ancora da fare sul fronte dei servizi (front-office). www.aitech-assinform.it f Insieme per le imprese ICT Regione Piemonte, Microsoft Italia, Politecnico e Università degli Studi di Torino hanno stipulato una partnership per l innovazione mirata alla crescita scientifica e delle competenze informatiche in favore della competitività dell industria ICT e delle piccole e medie aziende locali nel territorio, oltre che per la creazione e sperimentazione di nuove soluzioni di egovernment. L intesa, firmata il 9 maggio, include una serie di progetti da avviarsi nei prossimi anni, oltre ad attività per la formazione di competenze manageriali in ambito tecnologico. Gli accordi si inseriscono all interno di un protocollo d intesa tra Ministero dell Università e della Ricerca e Microsoft Italia per la diffusione delle tecnologie e delle competenze informatiche in tre regioni italiane - tra le quali appunto il Piemonte - a supporto dell innovazione e della competitività delle imprese. Cuore della partnership sarà la costituzione di un Centro per l Innovazione, che verrà ospitato dal Politecnico di Torino. Leonardo Gribaudo È mancato improvvisamente, stroncato da un virus contratto in un viaggio in Nepal, Leonardo Gribaudo. Aveva fatto parte del gruppo che, tra la fine del 1977 e l inizio del 1978, avviò l attività del CSI-Piemonte, portandovi l esperienza maturata nel Centro di Calcolo dell Università di Torino. Ha lavorato in CSI per circa dieci anni, prima nel settore Territorio e successivamente nel gruppo che seguiva i progetti per le Biblioteche e il Turismo. Era poi diventato responsabile del settore cartografico e informatico dell IPLA (l Istituto per le Piante da Legno e l Ambiente), società partecipata dalle Regioni Piemonte e Valle d Aosta e dal Comune di Torino. Tutti noi lo ricordiamo con affetto e rimpianto. Il supporto del CSI-Piemonte alle aziende piemontesi del comparto tecnologico Una guida esperta per le imprese ICT Dalla partecipazione a bandi di gara alle piattaforme condivise - Tutte le soluzioni per aprire nuovi mercati IMPRESE. «Sa quante erano nel 2004 le imprese ICT piemontesi? Superavano le 12.000. E quante erano quelle che già operavano nel settore dello sviluppo e gestione del software nel mercato della Pubblica Amministrazione? Circa 300, per limitarsi a quelle con più di 10 dipendenti. Con un dato che emerge: l 80% del loro fatturato si concentrava in Piemonte, mentre il 25% di esse realizzava il 75% del fatturato con un solo prodotto». Giovanni Adamo fa parlare le cifre. Una richiesta arrivata dalla Regione Piemonte e dalle Associazioni di categoria Lui, che al CSI lavora per la Direzione Rapporti con il sistema delle imprese, ricorda che proprio alla fine di quel 2004 la Regione Piemonte chiese al Consorzio di avviare iniziative, d intesa con le Associazioni imprenditoriali, per facilitarle nella partecipazione ai bandi di gara nazionali. Il CSI iniziò con la qualificazione delle imprese, costruendo referenze, competenze e titoli necessari per esser ammesse alle gare di loro interesse. Come? «Mettendo a disposizione la propria esperienza sia di competenze sui contenuti sia in termini di referenze finanziarie per garantire, attraverso appositi raggruppamenti, la partecipazione delle aziende alle gare». Già nel corso del 2005 sono state presentate 40 risposte a bandi di gara e 45 aziende sono state interessate alla formulazione delle proposte. I progetti di egovernment sono stati poi un incentivo importante per le realtà ICT che sviluppavano applicazioni in ambito pubblico, ma anche per quelle altre che precedentemente avevano concentrato la loro attenzione su altri settori industriali. La partecipazione ai bandi con il CSI ha consentito ad alcune imprese piemontesi di avvicinarsi a grandi organizzazioni informatiche nazionali negoziando, in condizione di parità, la loro partecipazione ad altre gare. L attività di trasferimento di conoscenza sia di materia che di metodologia è stata nel 2005 una delle attività più significative. Va detto che a semplificare e migliorare la fase di preparazione delle offerte ha contribuito il lavoro del CNIPA con la predisposizione delle Linee guida del settore, un lavoro cui il CSI ha partecipato nella duplice veste di fornitore e di acquirente. L azione formativa sviluppata ha dato chiari risultati: alcune aziende hanno cominciato a partecipare ai bandi in modo autonomo limitandosi a chiedere al gruppo di supporto del CSI consulenze per la valutazione delle varie opportunità, per la costituzione del raggruppamento, per aspetti amministrativi o ancora per un riesame dei contenuti della proposta. Ed ecco altri risultati. Nel corso del 2006 sono state coinvolte nella partecipazione a gare di appalto ben 40 imprese piemontesi, 12 delle quali non erano state interpellate nel corso del 2005. Fra il 2005 e il 2006 sono stati gestiti oltre 250 bandi, coinvolgendo complessivamente più di 100 realtà imprenditoriali locali e nazionali e collaborando con la Direzione Progetti Internazionali del CSI per portare le nostre imprese anche all estero. In più è stato aperto un nuovo filone di attività che vede interessate altre amministrazioni regionali nel riuso delle applicazioni sviluppate dal CSI per la Regione Piemonte. Due gare sono state vinte presso la Regione Liguria e la Regione Puglia (a oggi soggetta a ricorso presentato da altro RTI), con la partecipazione del CSI in raggruppamento temporaneo con tre aziende piemontesi. Due imprese piemontesi hanno vinto una gara di Laziomatica anche senza la presenza del Consorzio. Va segnalato, infine, che un impresa della nostra regione è inserita nel gruppo di lavoro per il riuso del sistema informativo Fra il 2005 e il 2006 gestiti oltre 250 bandi e coinvolte oltre 100 imprese locali e nazionali dell Agricoltura delle PA piemontesi (CERERE) in Regione Sardegna. La strada, insomma, è tracciata con chiarezza. «L esperienza acquisita sul campo conclude Adamo porta a questa conclusione: non è solo la partecipazione ai bandi di gara l elemento qualificante dell azione del CSI, quanto la capacità di trasferire conoscenza alle imprese, consulenza tematica e analisi su ipotesi di riuso. Ma anche di realizzare piattaforme condivise, come quella della gestione documentale. E molte di queste conoscenze possono essere estese a tutte le realtà ICT per tutti i settori del mercato». Maggiore presenza all estero, più investimenti sul territorio Nasce il nuovo Centro Estero per l Internazionalizzazione del Piemonte Operativo e pronto all azione. È questa la condizione del Centro Estero costituita il 19 dicembre 2006 dalla mia piemontese, è stata ufficialmente per l Internazionalizzazione del Piemonte. La società, nata per razionamerale piemontese insieme ad altri Regione Piemonte e dal Sistema calizzare gli interventi in materia di 11 soci fondatori, tra cui le Associazioni di categoria e le Università. Ad internazionalizzazione dell econo- nuovistrumenti it Periodico per la Pubblica Amministrazione a cura del CSI-Piemonte Corso Unione Sovietica 216 10134 Torino Tel 011 316 9029 www.csipiemonte.it www.nuovistrumenti.it Direttore e Amministratore Responsabile Renzo Rovaris redazione@nuovistrumenti.it Maurizio Gomboli Remo Guerra Andrea Liberatori Francesca Olivero 301 Hanno collaborato Cristina Bandella, Elena Bassi, Desiree Bua, Fioly Bocca, Elisa Bottero, Maria Antonietta Carbone, Frediano Checchinato, Francesca Corrarello, Roberto Dell Agnola, Lucia Saracco, Roberto Soj. www.nuovistrumenti.it Registrazione presso il tribunale di Torino n. 3069 del 18/06/81 Sped. in abb. post. - Pubbl. 50% 2 trimestre, n. 302 Torino, giugno 2007 Chiuso in redazione 28-05-07 Progetto grafico Studio Livio Stampa Ages Arti Grafiche - Torino annunciarlo sono stati, il 2 aprile, l Assessore regionale all Internazionalizzazione Andrea Bairati, il Presidente di Unioncamere Piemonte Renato Viale e il Presidente del Centro stesso Camillo Venesio. Gli obiettivi della società, in cui è già confluito il Centro Estero Camere Commercio Piemontesi, vanno dal rafforzamento della presenza delle imprese della regione sui mercati esteri all attrazione degli investimenti in Piemonte, dalla valorizzazione internazionale dell offerta turistica alla promozione sul mercato globale dei prodotti e dei servizi delle imprese locali, fino a una generale promozione del Sistema Piemonte, per connotarne i prodotti e accrescerne il richiamo commerciale. Sintesi di esperienze e competenze decennali, il nuovo Centro sarà dunque lo strumento operativo per cogliere e sfruttare al meglio le opportunità dei mercati più dinamici, per favorire lo sviluppo di sistemi locali di imprese e promuovere nuove opportunità di investimenti esteri. Per informazioni: www.centroestero.org TECNOLOGIA PER LA PA Wiki: dalle Hawaii al Web In informatica l uso della parola wiki risale al 1995, quando il padre di questa tecnologia, Ward Cunningham, la mutuò dalla lingua hawaiana, prendendo spunto dai veloci bus navetta dell aeroporto di Honolulu. Un termine che si ispira ai concetti di semplicità e velocità, adattissimo a battezzare una delle più grandi novità dell era Web 2.0: il sapere condiviso. Per capire al meglio di cosa stiamo parlando basta un esempio: se questo articolo fosse pubblicato su un wiki ve ne accorgereste subito. Chiunque infatti potrebbe modificarlo, aggiungendo delle parti o cambiandone altre, senza chiedere alcun permesso. Alla base del successo dei wiki stanno le ragioni di ogni tecnologia vincente: utilità, facilità d uso e velocità. Il wiki infatti permette alla comunità di accedere e modificare testi, che possono essere visti ed editati da chiunque. I campi di applicazione sono diversi: documentazione di progetti informatici; progetti collaborativi; enciclopedie on line generali come Wikipedia o settoriali come Sensei s Library (http://senseis.xmp.net) o knowledge base d impresa (per permettere di condividere conoscenze e di comunicare in azienda); wiki comunitari, che raccolgono persone attorno a un argomento, o personali. Molto simile dal punto di vista tecnologico a un sistema CMS, questa tecnologia permette di scrivere collettivamente dei documenti in un semplice linguaggio di markup (una sintassi specifica come l html), usando un Web browser e senza bisogno di strumenti o conoscenze di programmazione. Con un vantaggio fondamentale: ogni testo mantiene la traccia delle modifiche apportate, in modo da distinguere gli interventi dei diversi autori. In CSI ne sono stati realizzati numerosi esemplari. Oltre al progetto per la storia dell industria (di cui si parla a pagina 1), altri wiki sono dedicati alla sanità, ai tavoli trasversali per la discussione delle architetture e al supporto della piattaforma di gestione documentale. Per scelta tecnologica, inoltre, il Consorzio si è orientato a soluzioni open source in PHP. La maggior parte di software per wiki, infatti, ricade in questa categoria e si è potuto scegliere su una base piuttosto numerosa e collaudata di prodotti, come Mediawiki (www.mediawiki.org) e Dokuwiki (http://wiki.splitbrain.org), personalizzati in base alle esigenze dei diversi gruppi di lavoro e della sicurezza aziendale. Con un occhio di riguardo, infine, per la conoscenza tecnica degli utenti tipo. Perché per sua definizione il wiki deve essere aperto a tutti. Anche a chi non mastica la sua wikisintax.

ad alta velocità ricercare finanziamenti, richiedere documenti, consultare bandi, partecipare a gare telematiche, pubblicare offerte di lavoro, assumere personale, formare risorse, comunicare con gli enti dal proprio ufficio è meglio! quando la pubblica amministrazione vuole essere tutti i giorni migliore csipiemonte.it