Redditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013)



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Redditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013) 1

Redditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013) Direzione Organizzazione e Sistemi Informativi Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica 2

Redditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013) Regione Toscana Direzione Organizzazione e Sistemi Informativi Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica A cura di: Sara Pasqual. Si ringraziano per la collaborazione e i consigli i colleghi Giovanni Morandini e Lucia Pagliazzi Direzione Programmazione e Bilancio Settore Politiche Fiscali e Sanzionamento Amministrativo Dicembre 2015 3

INDICE Introduzione e sintesi dei principali risultati. 5 1. La mappa del reddito sulla base delle dichiarazioni fiscali: la Toscana fra le regioni. 7 1.1 Il reddito complessivo 7 1.2 Il reddito imponibile 9 2. I contribuenti toscani e le loro caratteristiche... 12 2.1 Quanti sono e quanto percepiscono.. 12 2.2 Le principali caratteristiche socio-demografiche dei dichiaranti. 14 3. L addizionale regionale 16 NOTA METODOLOGICA. 19 Glossario... 20 4

Introduzione e sintesi dei principali risultati Il report che segue offre un analisi descrittiva dei redditi dichiarati dai contribuenti Irpef, domiciliati fiscalmente in Toscana alla data del 31/12/2013. Attraverso i dati che il Ministero dell Economia e delle Finanze 1 rilascia in forma aggregata sul proprio sito (http://www1.finanze.gov.it/pagina_dichiarazioni/dichiarazioni.html) e i dati individuali che Sogei S.p.A. (Società di Information & Communication Technology) fornisce annualmente alle Regioni, le informazioni contenute nelle dichiarazioni dei redditi (modello Unico, 730 e 770) sono qui analizzate per descrivere la struttura e la distribuzione del reddito dichiarato in Toscana, la collocazione della nostra regione nel confronto nazionale, ma anche le caratteristiche demografiche dei contribuenti. Se da una parte l obiettivo è quello di comunicare informazioni statistiche generali a quanti sono interessati alla struttura e alla distribuzione del reddito, dall altra, ci si propone di fornire un supporto statistico, quanto possibile dettagliato, alla politica fiscale regionale. Per completezza di informazione, si sottolinea che i dati individuali trasmessi da Sogei S.P.A. alla Regione differiscono, in termini assoluti, da quelli diffusi sul sito del Ministero. Tali differenze, normalmente trascurabili (+1% sul numero dei contribuenti, -2% sul reddito complessivo), sono da imputarsi ad una condotta diversa con cui sono stati risolti problemi inerenti la coerenza interna alle singole dichiarazioni o l omogeneizzazione della varietà dei modelli di dichiarazione. In sintesi i principali risultati dell analisi: reddito complessivo cresce nel medio-lungo periodo il reddito complessivo toscano; nel 2013, la Toscana si colloca al 6 posto nella graduatoria delle regioni italiane col reddito complessivo maggiore; reddito imponibile reddito imponibile medio relativamente alto e contenuto livello di disuguaglianza, sono gli elementi che caratterizzano la nostra regione nel panorama nazionale; Firenze e Pisa le province col reddito medio superiore; caratteristiche dei contribuenti in contrazione il numero di contribuenti toscani; superiore alla media nazionale, la quota di pensionati ed il livello di partecipazione della popolazione residente alla creazione del reddito; in diminuzione la quota di contribuenti che dichiara meno di 10 mila euro; più contenuta, ma al contempo più durevole, la partecipazione femminile alla determinazione del reddito; più basso il reddito dei nati all estero; addizionale regionale considerevole aumento dell ammontare dell imposta dovuta, rispetto al 2012; Firenze e Pisa le province con l ammontare medio maggiore, Grosseto e Pistoia quelle con il minore. 1 Si rimanda alla nota metodologica per una breve descrizione delle fonti. 5

Diagramma sintetico dei principali contenuti numerici Fonte : Elaborazioni 'Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni.ufficio Regionale di Statistica' su dati MEF e Sogei-RT 6

1. La mappa del reddito sulla base delle dichiarazioni fiscali: la Toscana fra le regioni 1.1 Il reddito complessivo Con un reddito complessivo di oltre 55 miliardi di euro ed un reddito medio 2 per contribuente (20.610 euro) in linea con la media nazionale (20.068 euro), la Toscana, preceduta da Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, si colloca al sesto posto nella graduatoria delle regioni col reddito più alto e contribuisce al reddito complessivo nazionale per una quota del 7% (Grafico 1). Grafico 1- Reddito complessivo per regione. Anno d imposta 2013 (valori assoluti in miliardi di euro e valori percentuali) Lombardia Lazio Veneto Emilia Romagna Piemonte TOSCANA Campania Sicilia Puglia Liguria Marche Friuli Venezia Giulia Sardegna Trentino Alto Adige Calabria Abruzzo Umbria Basilicata Molise Valle d'aosta 20,4 10,4 9,0 8,9 8,3 6,8 6,3 5,6 4,9 25 3,1 21 2,6 19 2,4 18 2,2 18 2,2 17 2,1 15 1,9 12 1,5 6 0,7 3 0,4 2 0,3 55 51 45 40 68 73 72 84 166 valore % valore assoluto Fonte: Elaborazioni 'Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni.ufficio Region ale di Statistica' su dati MEF Un analisi di lungo periodo, a partire dai redditi del 2009 (Grafico 2), rivela che la Toscana è in linea col trend di crescita dei redditi, osservato a livello nazionale. Con riferimento al reddito complessivo, i dati del Ministero dell Economia e delle Finanze rivelano un decremento del reddito fra 2011 e 2012 che risulta leggermente più accentuato nella nostra regione, rispetto al resto d Italia e, di contro, un incremento fra 2012 e 2013 più marcato, rispetto a quello nazionale. In termini di reddito medio il Grafico 2 conferma la buona performance della Toscana, nel confronto con il resto d Italia: nei cinque anni considerati, infatti, il reddito medio toscano è sempre superiore a quello nazionale e gli scarti maggiori si rilevano per 2009 e 2013. 2 Il reddito complessivo medio è calcolato come rapporto fra reddito complessivo e frequenze, ossia numero di contribuenti con reddito diverso da 0. 7

Grafico 2- Reddito complessivo (in milioni di euro) e reddito medio per anno di imposta (*). Toscana, Italia. Anni d imposta 2009-2013 (valori assoluti) Reddito complessivo Reddito complessivo medio 825.000 810.000 795.000 780.000 21.000 20.500 20.000 56.000 54.500 19.500 53.000 2009 2010 2011 2012 2013 19.000 2009 2010 2011 2012 2013 Toscana Italia Toscana Italia (*) Vedi Nota 2. La composizione del reddito complessivo per tipologia (Tabella 1) evidenzia percentuali in linea con le medie nazionali: redditi da lavoro dipendente e assimilato e redditi da pensione costituiscono l 80% del reddito complessivo regionale, con un incidenza sul totale dei contribuenti pari all 87%. Tabella 1- Contribuenti e reddito per tipologia (*). Toscana, Italia. Anno d imposta 2013 (valori percentuali e assoluti) Tipologia di reddito % contribuenti Toscana % reddito complessivo Importo medio % contribuenti % reddito complessivo Importo medio Reddito da lavoro dipendente e assimilati 48,6 49,0 20.436 49,9 52,1 20.595 Reddito da pensione 38,1 31,2 16.613 36,5 30,1 16.281 Reddito da partecipazione 6,6 5,0 15.170 5,2 4,1 15.674 Reddito da fabbricati (**) 34,8 4,1 2.374 34,7 3,4 1.954 Reddito da lavoro autonomo 2,4 4,0 34.019 2,2 4,1 35.660 Reddito di spettanza dell'imprenditore in contabilita' semplificata 4,4 3,9 17.890 4,1 3,4 16.552 Altri redditi (***) 33,5 2,9 1.734 32,9 2,8 1.674 (*) Le frequenze dei contribuenti sono calcolate sui valori di reddito maggiori di 0; la somma delle frequenze non equivale a 100, perché un contribuente può dichiarare più forme di reddito. (**) Corrisponde al reddito derivante dai fabbricati posseduti, locazione compresa. Tale reddito è determinato in base alla rendita catastale o al canone di locazione, rapportati al periodo e alla quota di possesso. Nel 2013, l abitazione principale torna ad essere parte del reddito, anche se dà diritto ad una deduzione; diviene, inoltre, imponibile il 50% degli immobili non locati situati nel comune dove si trova l abitazione principale. (***) Sulla base della classificazione proposta dal MEF, la voce aggrega reddito di spettanza dell'imprenditore in contabilita' ordinaria, redditi diversi, reddito di capitale, altri redditi assimilati al lavoro dipendente, perdita di spettanza dell'imprenditore in contabilita' semplificata, altri redditi da lavoro autonomo provvigioni e redditi diversi da Mod. 770, altri redditi da lavoro autonomo, perdita da partecipazione, tassazione separata con opzione tassazione ordinaria, reddito dominicale, reddito agrario, reddito di allevamento e produzione di vegetali, plusvalenze di natura finanziaria, perdita da lavoro autonomo. Fonte: Elaborazioni 'Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni.ufficio Regionale di Statistica' su dati Sogei-RT e MEF Concorrono, in modo non trascurabile, alla creazione del reddito complessivo Irpef, i redditi da partecipazione (5%), quelli da fabbricati (4%) e quelli da lavoro autonomo (4%). Questi ultimi appartengono alla tipologia di reddito con la maggiore entità media (34 mila euro), benché inferiore alla stessa osservata in ambito nazionale; al contrario, nella nostra regione, il reddito medio da fabbricati supera di gran lunga quello calcolato per l Italia. In termini di modello, il 50% del reddito complessivo regionale è dichiarato tramite 730, il 32% tramite Unico ed il restante 17% è dichiarato attraverso il modello 770. Italia 8

1.2 Il reddito imponibile Con i suoi 52,5 miliardi di euro, il reddito imponibile toscano rappresenta il 7% dell imponibile nazionale. Benché la metà dei contribuenti toscani non superi i 17.792 euro 3, sale a 19.945 euro l imponibile medio regionale fra coloro che hanno dichiarato un reddito maggiore di 0; tale valore supera la media nazionale di circa 370 euro. Grafico 3- Reddito imponibile medio per anno di imposta. Toscana, Italia. Anni d imposta 2009-2013 (valori assoluti) 20.000 19.800 19.600 19.400 19.200 19.000 18.800 2009 2010 2011 2012 2013 Toscana Italia Grafico 4- Reddito imponibile medio per regione. Anno d imposta 2013 (variazioni percentuali rispetto al 2009) 0,9 1,3 1,9 1,9 2,4 2,5 2,6 2,8 3,4 3,5 3,6 3,7 3,8 3,9 4,4 4,6 4,8 4,9 4,9 5,0 5,2 Campania Sicilia Sardegna Lazio Calabria Puglia Umbria Valle d'aosta Molise ITALIA TOSCANA Basilicata Liguria Lombardia Trentino Alto Adige Marche Piemonte Emilia Romagna Friuli Venezia Veneto Abruzzo Il trend descritto dal Grafico 3 evidenzia un incremento nel tempo di tale valore, in linea con le tendenze osservate a livello nazionale, anche se, rispetto al 2012, la variazione regionale appare leggermente più marcata di quella italiana. Senza considerare gli anni di mezzo (Grafico 4), il confronto col 2009 evidenzia, per l Italia, un incremento dell imponibile medio prossimo al 3,5%, superato solo di poco da quello toscano, (in questo senso, le Marche risultano essere la regione del Centro Italia con la variazione maggiore). Nel 2013, la maggior parte dei comuni toscani (82,5%) presenta un reddito medio fra i 15.000 ed i 20.000 euro e, in generale, quasi il 90% dei comuni ha un imponibile medio inferiore ai 20 mila euro (Tabella 2). Con riferimento alla classe di reddito medio-alta che va dai 20.000 ai 25.000 euro, la Toscana, col suo 10%, si colloca al di sotto della media nazionale di ben 8 punti percentuali; tuttavia, detiene la quota maggiore fra le regioni del Centro Italia e fa registrare un incremento del 25%, rispetto al 2012. Con una quota che corrisponde esattamente alla media nazionale, la regione 3 Si tratta del valore mediano: quel valore che, in una distribuzione di frequenze ordinata in ordine crescente, occupa il posto centrale; rispetto alla media tale valore è meno influenzato dagli outlier. 9

toscana è al quarto posto nella graduatoria dei comuni con un reddito superiore ai 25 mila euro, preceduta soltanto da Lombardia, Liguria e Piemonte. Tabella 2- Distribuzione dei comuni per fascia di reddito medio imponibile e regione. Anno d imposta 2013 (valori percentuali e totali assoluti e percentuali) Regioni <10.000 Reddito medio imponibile (classi) 10.000-15.000 15.000-20.000 20.000-25.000 >=25.000 Valore % Totale Valore assoluto(*) Piemonte 0,3 6,6 67,4 23,8 1,8 100,0 1.207 Valle d'aosta 0,0 0,0 62,2 37,8 0,0 100,0 74 Lombardia 0,3 2,9 50,2 42,7 4,0 100,0 1.531 Liguria 0,0 17,5 65,1 13,6 3,8 100,0 235 Trentino Alto Adige 0,3 7,2 65,5 26,4 0,6 100,0 333 Veneto 0,0 3,5 76,5 19,3 0,7 100,0 579 Friuli Venezia Giulia 0,0 6,0 74,2 19,8 0,0 100,0 217 Emilia Romagna 0,0 3,8 59,7 35,6 0,9 100,0 340 Toscana 0,0 6,1 82,5 10,0 1,4 100,0 280 Umbria 0,0 15,2 82,6 2,2 0,0 100,0 92 Marche 0,0 24,6 71,2 4,2 0,0 100,0 236 Lazio 0,5 23,5 69,1 6,1 0,8 100,0 378 Abruzzo 0,3 69,5 28,9 1,3 0,0 100,0 305 Molise 5,2 82,4 11,8 0,7 0,0 100,0 136 Campania 2,4 69,5 26,4 1,8 0,0 100,0 550 Puglia 2,3 72,9 24,0 0,8 0,0 100,0 258 Basilicata 0,0 87,0 12,2 0,8 0,0 100,0 131 Calabria 5,4 84,1 10,0 0,5 0,0 100,0 409 Sicilia 1,0 78,0 19,5 1,3 0,3 100,0 390 Sardegna 1,1 77,7 20,4 0,8 0,0 100,0 377 Italia 0,9 29,3 50,4 18,1 1,4 100,0 8.059 (*) La somma dei comuni per regione risulta 8.058 ed è mancante di un comune non indicato. Grafico 5- Comuni per fascia di reddito imponibile medio. Toscana. Anno d imposta 2013 (valori assoluti) Le province toscane con l imponibile medio maggiore sono senza dubbio Firenze (oltre 21.600) e Pisa (20.350), mentre non raggiunge i 18.000 euro la provincia di Grosseto, dove peraltro si registra la maggiore incidenza di comuni con un reddito imponibile medio inferiore ai 15.000 euro. A livello di maggior dettaglio territoriale, sono le località di Lajatico, Forte dei Marmi, Fiesole e Siena 10

quelle col reddito medio relativamente maggiore (superiore ai 25 mila euro), mentre Careggine, Zeri e Roccalbenga risultano essere i comuni col reddito più basso, non superando i 13.500 euro (Grafico 5). Un ulteriore analisi, estesa a livello nazionale e finalizzata a mettere in relazione il livello di reddito con un indicatore di disuguaglianza interna (indice di concentrazione di Gini 4 ), restituisce i risultati descritti nel Grafico 6. Benché i valori assoluti dell indice facciano parlare di una sostanziale omogeneità nella distribuzione dell imponibile medio, la Toscana, assieme a Veneto e Friuli Venezia Giulia, appartiene a quel gruppo di regioni, caratterizzate da un reddito medio relativamente alto e da un livello di disuguaglianza poco inferiore alla media dei valori regionali 5. Grafico 6- Regioni italiane per reddito imponibile medio e livello di disuguaglianza comunale. Anno d imposta 2013 (valori assoluti e percentuali) 24.000 23.000 Lombardia reddito imponibile medio 22.000 21.000 20.000 19.000 18.000 17.000 16.000 15.000 Valle d'aosta Umbria Veneto Lazio Emilia Romagna Piemonte Trentino A.A. Friuli V.G. TOSCANA Marche Basilicata Sardegna Abruzzo Puglia Campania Sicilia Molise Liguria Calabria 14.000 4 5 6 7 8 9 10 11 livello di disuguaglianza comunale (%) Ad integrazione delle informazioni fornite dall indice di Gini, il Grafico 7 riporta, per ogni regione, la differenza percentuale fra il reddito medio dei comuni più ricchi e di quelli più poveri, rispetto all imponibile medio della regione a cui appartengono, per capire se, a parità di unità comunali (cinque), vi sono pochi comuni molto più ricchi o molto più poveri della media. A differenza di regioni come il Friuli Venezia Giulia o il Veneto, che hanno un livello di disuguaglianza comunale ed un imponibile medio prossimi a quelli della Toscana, nella nostra regione l imponibile dei cinque comuni più ricchi si discosta in misura maggiore dall imponibile regionale, denotando una presenza più marcata di poche unità con imponibile medio sensibilmente superiore alla media, a fare la differenza. 4 L indice di concentrazione del Gini è calcolato come, dove: P sono le frequenze cumulate relative e Q le quantità cumulate relative. L indice di Gini può variare da 0 a 1 (0-100, se espresso in valore percentuale): maggiore è l indice più lontani si è dalla situazione di equidistribuzione/omogeneità (0 indica, infatti, la perfetta uguaglianza). 5 Per effetto di compensazione, l indice di Gini calcolato per le province toscane scende al 3,2%. 11

Grafico 7- Scostamento fra l imponibile medio dei cinque comuni più ricchi ed i cinque comuni più poveri, rispetto all imponibile medio regionale. Anno d imposta 2013 (variazioni percentuali rispetto alla media) Lombardia -59,7 Liguria -40,7 Piemonte -59,6 Sicilia -39,3 Calabria -36,0 TOSCANA -32,8 Campania -42,5 Puglia -41,1 Veneto -34,9 Molise -39,9 Abruzzo -40,2 Sardegna -44,2 Basilicata -30,7 Emilia Romagna -41,2 Trentino Alto Adige -49,3 Friuli Venezia Giulia -33,2 Lazio -53,4 Marche -29,1 Umbria -23,3 Valle d'aosta -21,6 Comuni "ricchi" 61,7 59,8 49,9 43,9 39,7 36,3 34,4 29,1 27,4 26,1 23,8 23,2 21,7 20,5 19,2 18,2 17,8 15,7 9,4 8,9 Comuni "poveri" 2. I contribuenti toscani e le loro caratteristiche 2.1 Quanti sono e quanto percepiscono Sono oltre 2 milioni e 700 mila i toscani che concorrono a determinare il reddito complessivo regionale 6, il 7% circa dei contribuenti italiani (quasi 41 milioni). Il 49% è costituito da lavoratori dipendenti, mentre ben 38 contribuenti su 100 sono pensionati (quota che eccede di 2 punti percentuali la media nazionale). Nella maggioranza dei casi (43%), si tratta di persone che hanno dichiarato il loro reddito attraverso il modello 730, il 30% ha fatto ricorso al modello 770 ed il 27% ha dichiarato i propri redditi, tramite modello Unico. Il numero dei contribuenti toscani è andato via via diminuendo negli anni, ma, considerato un arco temporale che va dal 2009 al 2013, la variazione maggiore si osserva proprio nell ultimo anno: in linea con la media nazionale, si è registrata, infatti, una flessione dei contribuenti dell 1%, rispetto al 2012. Con riferimento a questo anno, le variazioni regionali sono di segno opposto a quelle nazionali: mentre cresce il numero di contribuenti italiani rispetto all anno precedente, diminuisce quello dei toscani. Il livello di partecipazione della popolazione residente alla creazione del reddito si attesta attorno al 72,5%, superando di 4 punti percentuali la media nazionale (Grafico 8). 6 Sono inclusi i contribuenti deceduti, per conto dei quali gli eredi presentano il modello Unico. 12

Grafico 8- Contribuenti su popolazione residente per regione. Anno d imposta 2013 (valori percentuali) 53,6 57,1 60,9 63,0 64,3 65,8 66,2 67,6 68,9 69,0 70,8 71,3 72,1 72,2 72,5 72,7 74,8 75,5 76,1 77,2 79,3 Campania Sicilia Calabria Puglia Sardegna Basilicata Lazio ITALIA Molise Abruzzo Umbria Lombardia Veneto Piemonte TOSCANA Marche Liguria Emilia Romagna Friuli Venezia Valle d'aosta Trentino Alto Adige Come per il resto d Italia, nell arco dell ultimo quinquennio, tuttavia, tale percentuale è andata diminuendo ed il rapporto dei contribuenti sulla popolazione si è ridotto, rispetto al 2009, del 2,5%, a fronte di una variazione del -3%, calcolata in ambito nazionale (Grafico 9). Grafico 9- Contribuenti su popolazione residente per anno. Toscana, Italia. Anni d imposta 2009-2013 (valori percentuali) 75 74 73 72 71 70 69 68 67 66 65 TOSCANA Lombardia ITALIA Lazio 2009 2010 2011 2012 2013 Grafico 10- Contribuenti per fascia di reddito complessivo. Toscana. Anno d imposta 2013 (valori percentuali) 30,7 27,1 33,5 30,8 15,0 14,6 19,7 19,4 0,6 0,5 4,1 4,0 Minore o uguale a 0 0-10.000 10.000-15.000 Toscana 15.000-26.000 26.000-55.000 Otre 55.000 Italia 13

Se consideriamo la distribuzione dei contribuenti per fascia di reddito complessivo 7, le percentuali della Toscana risultano essere in linea con quelle medie nazionali (Grafico 10), con qualche differenza nella classe di reddito più bassa (0-10.000 euro) ed in quella media (15.000-26.000 euro). Infatti, se la quota di contribuenti toscani con un reddito inferiore ai 10 mila euro corrisponde al 27%, quella italiana raggiunge il 31%; al contrario, se 31 italiani su 100 dichiarano di avere un reddito compreso fra i 15 mila ed i 26 mila euro, tale quota sale al 33,5% in Toscana. A fronte di una media nazionale del 23%, nel 2013, i contribuenti toscani con un reddito superiore ai 26 mila euro sono circa il 24%, rimanendo comunque al di sotto delle regioni a più alto reddito (Lombardia e Lazio, con il loro 28,5%) e di quelle in cui si concentra il maggior numero di contribuenti sul totale della popolazione residente (Valle d'aosta 28% e Trentino Alto Adige 27,5%). Dal confronto col 2012, tuttavia, tale quota è aumentata del 6% (lo stesso incremento osservato per la Lombardia), a fronte di una variazione percentuale media nazionale del 5%. Per quel che riguarda le fasce di reddito estreme, aumenta leggermente la quota di contribuenti con un reddito superiore ai 120 mila euro (comunque inferiore all 1%) e diminuisce di 3 punti percentuali quella relativa a coloro che non superano i 10 mila euro (0-10.000). Con riferimento a quest ultima classe di reddito, l analisi sub-regionale (Grafico 11) mostra una maggiore concentrazione nei comuni del grossetano e della provincia di Lucca: Manciano, Scansano, Giuncugnano, Semproniano, Careggine e Zeri, ma anche il comune aretino di Sestino, detengono una quota di contribuenti, che dichiara di vivere con meno di 10 mila euro, superiore al 40%. Grafico 11- Contribuenti che dichiarano meno di 10.000 euro per comune. Toscana. Anno d imposta 2013 (valori percentuali) 2.2 Le principali caratteristiche socio-demografiche dei dichiaranti I dati che Sogei ha trasmesso alla Regione dimostrano la disparità di genere, che continua a caratterizzare anche la nostra regione, sia in termini di partecipazione che di in termini di differenziale di reddito. Il rapporto percentuale fra la frequenza di contribuenti ed il numero dei residenti restituisce, per la popolazione femminile, un tasso di partecipazione alla formazione del reddito relativamente più basso e prossimo al 65%, contro un valore del 74%, osservato per la popolazione maschile. 7 Il Ministero dell Economia e delle Finanze rende disponibili gli open data per comune, contenenti il reddito complessivo, suddiviso per fasce; per questioni di privacy, tuttavia, non sono compresi i comuni per i quali il numero dei contribuenti è inferiore o uguale a 3. I dati del Grafico 5 corrispondono ad un numero di contribuenti inferiore a quello effettivo, garantendo comunque una copertura del 99% in Toscana e del 98,5% per l Italia. 14

Il confronto di genere rivela, inoltre, che benché sia prossima al 50% la quota di donne, che concorre alla determinazione del reddito, si attesta attorno al 39% la percentuale di reddito femminile sul totale regionale (e questo vale sia per il reddito complessivo, che per quello imponibile, Tabella 3). Con una media di quasi 25 mila euro (24 mila se si considera l imponibile), il reddito complessivo maschile supera quello femminile di oltre 8 mila euro, determinando un gender gap prossimo al 50%. Tabella 3- Contribuenti e reddito per sesso. Toscana. Anno d imposta 2013 (valori percentuali e reddito medio assoluto in migliaia di euro) Sesso Dichiaranti Reddito complessivo Valor medio (in Ammontare migliaia di euro) Redito imponibile Valor medio (in Ammontare migliaia di euro) Machi 51,1 61,1 24,84 60,8 23,82 Femmine 48,9 38,9 16,54 39,2 16,06 Totale 100,0 100,0 20,61 100,0 19,95 Fonte: Elaborazioni 'Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni.ufficio Regionale di Statistica' su dati Sogei-RT Sebbene il reddito medio maschile sia sempre superiore a quello delle donne, tale gap varia al variare dell età, raggiungendo i valori minimi in corrispondenza delle classi di età estreme (0-14 8 e oltre 85 anni) e riducendosi al 35% per i contribuenti con un età compresa fra i 25 ed i 44 anni. A prescindere dal sesso, le fasce di età che contribuiscono in misura maggiore alla formazione del reddito complessivo Irpef sono quelle centrali (25-44 e 45-64 anni): tali fasce esprimono il maggior numero di contribuenti dichiaranti (63%) ed una quota di reddito complessivo pari al 68% (Grafico 12). Grafico 12- Contribuenti e reddito complessivo per classe di età. Toscana. Anno d imposta 2013 (valori percentuali) 29,5 26,8 33,4 40,9 3,7 0,1 0,0 1,4 9,4 10,4 7,3 7,2 6,2 5,4 5,1 4,1 5,2 3,8 Fino a 14 15-24 25-44 45-64 65-70 71-75 76-80 81-85 Oltre 85 Dichiaranti Reddito complessivo Fonte: Elaborazioni 'Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni.ufficio Regionale di Statistica' su dati Sogei-RT Ciò che mostra il Grafico 13 è la crescente incidenza della componente femminile all aumentare dell età: se nella classe 25-44 anni le donne corrispondono al 46% dei dichiaranti ed incidono per il 39% sul reddito complessivo regionale, nella classe 81-85 tali percentuali diventano rispettivamente del 58% e 50%. 8 Tale classe è popolata da chi, pur non lavorando, detiene altri tipi di reddito (es. fabbricati in eredità, quote di società, ecc..) 15

Grafico 13- Incidenza della componente femminile su dichiaranti e reddito complessivo per fasce d età. Toscana. Anno d imposta 2013 (valori percentuali sul totale di contribuenti e reddito della stessa fascia) Oltre 85 anni 81-85 76-80 71-75 65-70 45-64 25-44 Fino a 24 anni 62,1 68,1 50,4 58,3 41,9 52,8 36,7 50,0 34,7 48,6 36,7 46,4 39,0 46,2 35,5 44,0 Dichiaranti Reddito complessivo Fonte: Elaborazioni 'Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni.ufficio Regionale di Statistica' su dati Sogei-RT Non raggiunge il 10% la quota di contribuenti nati all estero 9, i quali contribuiscono al 6% del reddito nazionale e si caratterizzano per un reddito complessivo medio (circa 13 mila euro) di gran lunga inferiore rispetto a quello medio regionale e a quello dei toscani nati in Italia (prossimo ai 22 mila euro). 3. L addizionale regionale In deroga alle disposizioni generali, che stabiliscono per tutto il territorio nazionale l'aliquota dell'addizionale regionale nella misura dello 1,23%, la Toscana, con proprio provvedimento 10, ha stabilito, per l anno d imposta 2013, una maggiorazione dell aliquota, che tiene conto della fascia di reddito del contribuente. Nello specifico, la quota di reddito che costituisce l addizionale regionale corrisponde a: 1,42% per i redditi fino a 15.000 euro, 1,43% per i redditi da euro 15.001 e fino a euro 28.000, 1,68% per i redditi da euro 28.001 fino a euro 55.000, 1,72% per i redditi da euro 55.001 fino a euro 75.000, 1,73% per i redditi che superano i 75.001 euro. L ammontare complessivo dell imposta dovuta corrisponde, nel 2013, ad oltre 736 milioni di euro. Grafico 14- Ammontare dell addizionale regionale per regione. Anno d imposta 2013 (variazioni percentuali rispetto al 2012) 18,2 9,8-9,5-1,1-1,1-0,6-0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,2 0,5 0,5 0,8 1,0 1,4 1,5 2,1 5,2 Puglia Molise Liguria Sicilia Calabria Umbria Sardegna Valle d'aosta Campania Basilicata Lazio Lombardia Marche Veneto Friuli V.G. Emilia Romagna ITALIA Trentino A.A. Piemonte Abruzzo TOSCANA 9 La voce comprende gli stranieri, ma anche i cittadini di nazionalità italiana nati all estero. 10 Legge regionale n. 19 del 2 maggio 2013. 16

Per effetto delle variazioni normative intervenute rispetto al 2012 11, quando le aliquote dell addizionale regionale erano soltanto due (1,23% per i redditi inferiori a 75.000 euro e 1,73% per i redditi superiori a tale importo), la Toscana risulta essere la regione italiana con la maggiore variazione percentuale connessa all ammontare dell addizionale regionale (Grafico 14). A fronte di un incremento medio dell 1,5%, osservato a livello nazionale, per la nostra regione si registra, infatti, un aumento del 18%. Nonostante tale variazione, l addizionale regionale toscana, rimane sotto la media nazionale (Grafico 15). Con un valore, calcolato sui contribuenti effettivi 12, che si aggira intorno ai 347,50 euro, la Toscana non compare fra le regioni con l imposta pro-capite maggiore (allo stesso modo, registrare comunque un valore inferiore alla media nazionale). Grafico 15- Addizionale regionale media per regione. Anno d imposta 2013 (valori assoluti) 249 263 278 293 293 297 301 309 321 348 364 369 371 371 384 403 406 410 416 441 467 Basilicata Sardegna Friuli V.G. Veneto Puglia Valle d'aosta Marche Umbria Trentino A. A. TOSCANA Liguria Abruzzo Sicilia ITALIA Lombardia Emilia Romagna Calabria Piemonte Molise Campania Lazio Fonte: Elaborazioni 'Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni.ufficio Regionale di Statistica' s u dati MEF Grafico 16- Comuni per addizionale regionale media. Toscana. Anno d imposta 2013 (valori assoluti) Un analisi provinciale dell imposta regionale, rivela che Firenze e Pisa sono le province con l ammontare medio maggiore (rispettivamente 377 e 352 euro), mentre Grosseto e Pistoia quelle col più basso importo (317 e 320 euro). Lajatico è il comune con l addizionale regionale media 11 Per conoscere le variazioni di aliquota addizionale IRPEF intervenute negli ultimi anni, consultare il sito regionale all indirizzo: http://www.regione.toscana.it/regione/finanza/tributi. 12 I contribuenti dell addizionale regionale non coincidono né con il totale dei dichiaranti, né con quelli ai fini dell Irpef netta, poiché il contribuente non è tenuto a pagare l imposta regionale quando, al netto delle detrazioni e dei crediti d imposta per i redditi prodotti all estero, essa non supera i 10,33 euro. Tuttavia, se calcolassimo il valor medio dell addizionale regionale sul totale dei contribuenti toscani, tale valore scenderebbe a 270,50 euro, facendo registrare, comunque, un valore inferiore alla media nazionale. 17

maggiore (quasi 700 euro), seguito a distanza da Forte dei Marmi, dove tale imposta non supera i 500 euro (Grafico 16); al contrario, i comuni grossetani di Roccalbenga, Cinigiano e Sorano fanno registrare i valori medi più bassi, non raggiungendo i 245 euro. 18

NOTA METODOLOGICA I dati analizzati in questo rapporto sono parte integrante dell attività annuale condotta dal Ministero dell'economia e delle Finanze - Dipartimento finanze e che ha come oggetto l analisi statistica dei dati derivanti dalle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche. Si tratta di un attività inserita nel Programma Statistico Nazionale e normata dall art.15 del DPR n.605 del 1973, con l obiettivo di riassumere i dati desunti dalle dichiarazioni e valorizzare il patrimonio informativo che deriva da esse. Attraverso Sogei S.p.A. (Società di Information & Communication Technology), il Ministero fornisce annualmente alla Regione Toscana i dati individuali contenuti nelle dichiarazioni e presentate attraverso i modelli: Unico persone fisiche, 730 e 770. Le dichiarazioni dei redditi analizzate in questo rapporto, sono quelle del 2014, relative all anno d imposta 2013, e si riferiscono, per quanto attiene a i dati della Toscana, ai contribuenti Irpef domiciliati fiscalmente in Toscana al 31/12/2013. Nel report, sottoforma di grafici e tabelle, sono disponibili informazioni relative a: reddito complessivo: confronto fra le regioni, andamento temporale, composizione per categoria e modello di dichiarazione; reddito imponibile: confronto con le regioni, andamento temporale, distribuzione dei comuni per fascia di reddito, indice di disuguaglianza interna regionale; caratteristiche dei contribuenti: il loro ammontare nel tempo e nel confronto con le altre regioni, genere, età e distribuzione per fascia di reddito complessivo; addizionale regionale: confronto con le regioni e analisi sub-regionale. Avvertenze Si sottolinea che numerosi soggetti sono esonerati dall obbligo di presentare la dichiarazione annuale dei propri redditi; a titolo di esempio si ricorda che questa agevolazione è concessa a soggetti che possiedono redditi derivanti esclusivamente dal lavoro dipendente (inclusi i redditi da pensione), o soltanto redditi fondiari (terreni e/o fabbricati) per un ammontare complessivo non superiore a 500 euro. Nelle statistiche fiscali, per i soggetti esonerati dall obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi, e quindi di compilare il modello Unico o 730, l informazione viene recuperata attraverso il modello 770 presentato dal soggetto che ha loro erogato le somme. Per una corretta e più semplice fruizione dei dati contenuti in grafici e tabelle, si rimanda al Glossario che segue. 19

Glossario Addizionali Irpef: sono imposte dovute in aggiunta all'irpef; sono obbligati al pagamento tutti i contribuenti persone fisiche peri quali risulta dovuta l'imposta sul reddito e si calcolano applicando un'aliquota fissa al reddito imponibile. Le addizionali sono destinate alla Regione (addizionale regionale) e al Comune (addizionale comunale) in cui il contribuente ha il domicilio fiscale. Addizionale regionale: aliquota stabilita per tutto il territorio nazionale nella misura dell 1,23%; tuttavia, ciascuna regione ha la facoltà di incrementare tale aliquota, secondo i limiti e le modalità stabilite dalla normativa nazionale (D.Lgs. 68/2011). CUD (certificazione unica): certificazione valida sia ai fini tributari che previdenziali, consegnata ai lavoratori dipendenti e pensionati e a coloro che percepiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. A partire dal 1998 ha sostituito i modelli 101 e 201. Deduzione: agevolazione consistente nella possibilità di sottrarre una parte del reddito complessivo all applicazione dell imposta. Detrazione: agevolazione consistente nella possibilità di sottrarre determinate somme dall imposta lorda. Dichiarazione dei redditi: rappresenta l atto con cui il contribuente dichiara la propria situazione reddituale; costituisce l atto iniziale del procedimento amministrativo di accertamento e deve essere compilata su modelli predisposti annualmente dal Ministero dell Economia e delle Finanze; i modelli variano a seconda che si tratti di persone fisiche o società di persone. Domicilio fiscale: per le persone fisiche, il comune nella cui anagrafe dei residenti sono iscritte; per i soggetti diversi dalle persone fisiche, il comune in cui si trova la loro sede legale o, in mancanza, la loro sede amministrativa; per le persone fisiche non residenti è il comune in cui è stato prodotto il reddito o il maggior reddito; per gli altri soggetti non residenti è il comune in cui hanno stabilito una sede secondaria o una stabile organizzazione e, in mancanza, quello nel quale esercitano prevalentemente la loro attività. IRPEF: imposta sul reddito delle persone fisiche. Imposta lorda: nell IRPEF viene calcolata applicando ai singoli scaglioni di reddito imponibile (ottenuto sottraendo dal reddito complessivo gli oneri deducibili) le relative aliquote marginali; le aliquote attualmente in vigore sono: fino a 15.000 euro 23%; - da 15.000 a 28.000 euro 27%; - da 28.000 a 55.000 euro 38%; - da 55.000 a 75.000 euro 41%; - oltre 75.000 euro 43%. Imposta netta: importo che si ottiene sottraendo dall'imposta lorda le detrazioni e i crediti d'imposta. Redditi (categoria di): è la classificazione dei singoli redditi in categorie previste dalla normativa tributaria ai fini delle Imposte Dirette; tali categorie sono le seguenti: capitale: sono considerati tali tutti gli incrementi patrimoniali che derivano dall impiego di capitale come interessi, proventi delle obbligazioni e titoli similari; diversi: è una categoria residuale in cui affluiscono i redditi derivanti dai più disparati eventi che comportano comunque un incremento di ricchezza e che non sono riconducibili nelle altre categorie di redditi; fondiario: è costituito dal reddito dei terreni e dei fabbricati situati nel territorio dello Stato iscritti o iscrivibili nel catasto dei terreni o nel catasto edilizio. Tale reddito si distingue in reddito dominicale dei terreni (ossia il reddito che deriva dal mero utilizzo di terreni agricoli), reddito agrario (reddito che deriva dall esercizio dell impresa agricola, che differisce dal reddito dominicale, in quanto risulta, oltre che dall impiego della terra, anche dall utilizzo del capitale e del lavoro dell agricoltore) e reddito di fabbricati; 20

impresa : quello che deriva dall esercizio di imprese commerciali; lavoro autonomo: è quello che deriva dall esercizio di arti e professioni; lavoro dipendente: è quello derivante da lavoro prestato alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso quello a domicilio nei casi previsti dalla legislazione sul lavoro. Sono inoltre considerati redditi di lavoro dipendente le pensioni e gli assegni ad essi equiparati; partecipazione: deriva dalla partecipazione a società di persone ed equiparate nonché ad associazioni fra persone fisiche per l esercizio in forma associata di arti e professioni ovvero ad imprese familiari. Reddito complessivo: somma del reddito complessivo e dei redditi assoggettati a cedolare secca. Non comprende i redditi fondiari (reddito dominicale e reddito da fabbricati) non imponibili ai fini Irpef in virtù del principio di sostituzione introdotto dalla disciplina IMU. Sono invece compresi nella misura del 50% i fabbricati ad uso abitativo non locati, assoggettati ad IMU, situati nello stesso comune in cui si trova l'abitazione principale. 770 (Modello): modello utilizzato per il riepilogo delle ritenute fiscali operate su redditi da capitale o compensi e salari di qualunque tipo, erogati da parte del sostituto d imposta (comunemente, datore di lavoro) a dipendenti propri e/o prestatori di lavoro autonomo, che abbiano reso la propria attività professionale a favore del dichiarante. Unico (Modello): modello dichiarativo utilizzato da società di persone, società di capitali, enti non commerciali, nonché dalle persone fisiche che non possono (o scelgono di non) utilizzare il modello 730. E stato introdotto per semplificare gli adempimenti dei contribuenti mediante l unificazione di tutte le dichiarazioni annuali previste per le varie imposte. Sono obbligati ad unificare le dichiarazioni i contribuenti con esercizio coincidente con l anno solare che siano tenuti a presentare almeno due delle citate denunce. Reddito imponibile: reddito sul quale calcolare l'imposta ottenuto come somma algebrica del reddito complessivo comprensivo del credito d'imposta per fondi comuni e al netto delle perdite compensabili nei limiti del credito d'imposta per fondi comuni, delle deduzioni per abitazione principale e degli oneri deducibili. 730 (Modello): modello per la dichiarazione dei redditi percepiti annualmente da: pensionati o lavoratori dipendenti, persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca, sacerdoti della Chiesa cattolica, giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive, persone impegnate in lavori socialmente utili. 21