Prot. Gen.le n ORGANIZZAZIONE DELLA GOVERNANCE DISTRETTUALE PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE Progetto per la costituzione del Nuovo Ufficio di Piano 1. Strutture esistenti e di prospettiva 1. L assetto delle strutture organizzative distrettuali è caratterizzata, oltre che dai quattro comuni, e dall AUSL, anche dall Unione delle Terre d Argine e dalla prospettiva della costituenda ASP. 2. La Governance della salute e del benessere sociale, si prospetta sempre più a dimensioni distrettuali. Lo è già nelle fasi di programmazione attraverso il Comitato di Distretto e l attuale Ufficio di Piano, ma la direzione indicata dagli indirizzi e dalle norme regionali, con la costituzione dell ASP e la istituzione del Nuovo Ufficio di Piano, configura un assetto di governance ancora più marcatamente incentrata su strutture organizzative, organismi e processi distrettuali. La coincidenza fra distretto sanitario ed ambito ottimale territoriale per le forme di gestione associata fra i Comuni delle Terre d Argine, facilita il percorso verso la realizzazione del disegno organizzativo previsto dalla Regione Emilia Romagna. 3. Anche considerando l attuale assetto organizzativo, che prevede ancora in capo a ciascun Comune le competenze relative al Benessere Sociale, in quanto tali materie non sono ancora conferite all Unione delle Terre d Argine, il disegno organizzativo previsto riserva in estrema sintesi: al Comitato di Distretto (costituito nel nostro caso da 4 Sindaci) congiuntamente al Direttore del Distretto Sanitario (per semplicità indicheremo impropriamente più avanti in questo documento come Comitato di Distretto, l organismo costituito dai Sndaci dei quattro Comuni e dal Direttore del Distretto Sanitario), la governance delle politiche e la definizione degli indirizzi e dei programmi sanitari, sociali e socio-sanitari a valenza distrettuale. Le politiche, già da tempo, scaturiscono e si formano attraverso la condivisione entro questo organismo dei bisogni specifici dei quattro comuni che si assemblano nel Piano di Zona Distrettuale, a cui fanno seguito i Programmi Attuativi Annuali, sviluppati, aggiornati e proposti agli organi deliberativi consiliari comunali dallo stesso Comitato di Distretto. 1
Il Nuovo Ufficio di Piano, secondo la configurazione prevista dalla Regione Emilia Romagna, diviene lo strumento organizzativo distrettuale che supporta il Comitato di Distretto nelle proprie attività di programmazione e sviluppo delle politiche in materia di salute e benessere sociale rispetto ai bisogni presenti nei quattro territori comunali, oltre a configurarsi come strumento di controllo e monitoraggio nell attuazione dei programmi finalizzati individuati, fino ad occuparsi della omogeneizzazione dei regolamenti distrettuali sull accesso, delle rilevazioni sui bisogni e sulla domanda e dell istruttoria del monitoraggio per l accreditamento dei fornitori. Infine è attribuito a questo ufficio anche la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione dell utilizzo delle risorse economiche del Fondo per la Non Autosufficienza. L ASP, così come è stata prevista nel nostro Distretto, assimilerà progressivamente tutte le attività di produzione dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari per gli Anziani ed Handicap, lasciando in capo ai Comuni la gestione della produzione degli altri servizi relativi prevalentemente all area Minori, Famiglie, Adulti e quelli connessi alle Politiche Abitative. Con queste prospettive certe, già da considerare come di breve periodo, rimarranno in capo ai Comuni, seppure nell ambito di programmi distrettuali condivisi, le attività di valutazione dei casi al fine di determinarne l accesso ai servizi sulla base di regolamenti unificati, la gestione dei servizi ai minori e alle famiglie (che già oggi trovano una forte integrazione distrettuale), la gestione del disagio adulti e delle politiche abitative. 2. Forme di gestione Associate dei Comuni del Distretto 1. I Comuni del Distretto hanno dato origine nel corso del 2006 all Unione delle Terre d Argine, a cui hanno conferito fin dalla costituzione, i Servizi di Polizia Locale ed i servizi Educativi e Scolastici, con il trasferimento delle competenze e delle relative risorse, personale compreso. 2. Il distretto di,, Novi e è dunque dotato di un soggetto a personalità giuridica, entro cui confluire le materie per le quali è ritenuto opportuno l esercizio di una programmazione o una gestione condivisa e comune. 3. Uno dei principi fondamentali su cui si è basata la costituzione dell Unione delle Terre d Argine, si riferisce alla volontà dei quattro Comuni di gestire le materie conferite secondo strutture comuni che consentono di migliorare e mantenere adeguati i servizi resi rispetto ai bisogni della comunità di riferimento, mantenendo tali risposte sempre in equilibrio con le specificità territoriali che si manifestano all interno del territorio complessivo dell Unione. 2
4. Gli stessi Comuni di,, Novi e, nell ambito delle norme e degli indirizzi regionali in materia, hanno deliberato il Programma di Trasformazione delle IPAB operanti nei propri territori, da cui è conseguito il Piano di Trasformazione che prevede la costituzione di una unica ASP Distrettuale a cui sarà progressivamente assegnata la gestione dei servizi residenziali, semiresidenziali, domiciliari per anziani ed handicap. 5. Per quanto riguarda lo specifico della pianificazione sanitaria, sociale e sociosanitaria distrettuale, i quattro comuni hanno già dato origine in forma associata all Ufficio di Piano (che verrà pertanto riconfigurato in un nuovo Ufficio di Piano secondo quanto indicato dal presente progetto), al Servizio SAA, alle figure di Sistema negli ambiti Minori ed Handicap e, sempre in queste due ultime materie, anche ad organismi di coordinamento a cui partecipano sia i rappresentanti dei Comuni che dell AUSL. 3. Assetto Organizzativo di Governo dell Ufficio di Piano 1. il Nuovo Ufficio di Piano viene istituito all Interno dell Unione delle Terre d Argine a seguito della sottoscrizione di specifica convenzione, fra i quattro comuni partecipanti che costituiscono il Distretto di,, e, finalizzata al trasferimento della materia all Unione. 2. L Unione delle Terre d Argine stipula a tale scopo apposita convenzione con l Azienda USL, finalizzata al governo congiunto delle politiche e degli interventi sanitari, sociali e socio-sanitari, alla costituzione del Nuovo Ufficio di Piano secondo gli indirizzi indicati nel presente programma di sviluppo dell ufficio distrettuale stesso e alla definizione dei criteri di ripartizione dei costi di funzionamento con l identificazione delle quote di finanziamento spettanti all Unione e all Azienda USL. 3. Il Comitato di Distretto, governa le politiche ed il sistema di programmazione distrettuale per la salute e per il Benessere sociale e trova nel Nuovo Ufficio di Piano la struttura e le competenze tecniche che lo supportano negli ambiti specificati dal presente programma di istituzione dell ufficio stesso. 4. I Sindaci dei quattro Comuni dell Unione delle Terre d Argine che costituiscono il Distretto, nell esercizio del loro ruolo all interno del Comitato di Distretto, si avvalgono degli Assessori delegati in materia di Benessere Sociale dei Comuni e dell Unione. 3
5. Il Nuovo Ufficio di Piano, costituito all interno dell Unione, riceve gli indirizzi gestionali e le politiche di governo dal Comitato di Distretto. 6. Qualora, in futuro, l area del Benessere Sociale nella sua totalità, divenisse materia conferita dai quattro comuni all Unione delle Terre d Argine, il Nuovo Ufficio di Piano costituito entro l Unione, diverrà una delle unità organizzative in cui si articolerà l organizzazione complessiva dell Area dei servizi rivolti al Benessere Sociale che si costituirà all interno dell Unione. 4. Assetto organizzativo di Gestione dell Ufficio di Piano 1. A capo dell Ufficio di Piano è posto un Responsabile nominato all Unione delle Terre d Argine secondo gli indirizzi espressi del Comitato di Distretto. 2. Il Responsabile del Nuovo Ufficio di Piano, è a capo di una struttura organizzativa, che opera all interno dell Unione delle Terre d Argine ed è articolata, in fase di prima costituzione, nelle funzioni seguenti: Funzione di coordinamento gestionale. Funzione di supporto alla programmazione Funzione di coordinamento in materia di Servizi agli Anziani Funzione di coordinamento in materia di Handicap Funzione di coordinamento in materia di Minori Funzione di controllo economico di gestione 3. La funzione di coordinamento gestionale, garantisce all Ufficio di Piano il coordinamento delle attività affidate, attraverso la partecipazione collegiale dei soggetti coinvolti nell attuazione dei programmi. Pertanto il Responsabile si avvale di un comitato esecutivo di gestione dell Ufficio di Piano costituito: Dal responsabile del Nuovo Ufficio di Piano stesso Dai responsabili dei settori del Benessere sociale dei quattro comuni che costituiscono il Distretto. Dal rappresentante dell AUSL per le cure primarie Dal rappresentante dell AUSL per le aree fragili. Il comitato esecutivo di gestione dell Ufficio di Piano è convocato e presieduto dal Responsabile dell Ufficio, e sarà integrato, a seconda degli argomenti in discussione, dai responsabili AUSL o delegati delle diverse aree problematiche 4
(SERT, Salute Mentale, Psicologia Clinica ) e dai responsabili dei Comuni competenti nelle corrispondenti aree dei servizi sociali 4. La Funzione di supporto alla programmazione, gestisce le attività necessarie a supportare il Comitato di Distretto, nella pianificazione e programmazione sanitaria, sociale e socio-sanitaria, rilevando l andamento dei bisogni, prospettando soluzioni di risposta in termini di adeguatezza e qualità dei servizi, supportando pertanto il Comitato di Distretto alla definizione dei Piani di Zona e dei Piani Attuativi Annuali. Poiché l attività di pianificazione prevede il costante aggiornamento dei piani in relazione allo stato di realizzazione delle azioni pianificate, questa funzione effettua il monitoraggio degli stati di attuazione dei piani, rendicontando al Comitato di Distretto. La stessa funzione cura il funzionamento dei Tavoli permanenti Misti Comuni AUSL che verranno costituiti e dell organizzazione dei processi e delle fasi di confronto previste con il terzo settore: il volontariato, la cooperazione sociale e i sindacati. Sono da intendersi comprese fra le attività di supporto alla programmazione e al monitoraggio dell attuazione delle azioni programmate, anche quelle che riguardano l attuazione dell ASP, l omogeneizzazione dei regolamenti di Accesso e delle rette, il raggiungimento degli standard qualitativi dei servizi. La funzione di supporto alla programmazione è dotata, in fase di prima costituzione del nuovo Ufficio di Piano, di un responsabile e di un addetto tecnico-amministrativo di supporto. 5. La Funzione di coordinamento in materia di Servizi agli Anziani è esercitata sulla base delle funzioni esercitate dall attuale Ufficio SAA, così come opportunamente ridisegnate nella convenzione fra Unione delle Terre d Argine e AUSL, alla luce dell organizzazione del Nuovo Ufficio di Piano. 6. La Funzione coordinamento in materia di Handicap è esercitata sulla base delle funzioni esercitate dall attuale Ufficio di coordinamento Handicap, così come opportunamente ridisegnate nella convenzione fra Unione delle Terre d Argine e AUSL, alla luce dell organizzazione del Nuovo Ufficio di Piano. 7. La Funzione coordinamento in materia di Minori è esercitata sulla base delle funzioni esercitate dall attuale Ufficio di coordinamento Minori, così come opportunamente ridisegnate nella convenzione fra Unione delle Terre d Argine e AUSL, alla luce dell organizzazione del Nuovo Ufficio di Piano. 8. La funzione di controllo economico di gestione, che ha il compito di garantire il monitoraggio della spesa e del bilancio socio-sanitario correlato alle azioni pianificate dal Comitato di Distretto, sarà esercitata dal Nuovo Ufficio di Piano come previsto dall Assetto più generale adottato dall Unione delle Terre d Argine e secondo più nello specifico indicato nella Convenzione fra Unione ed AUSL. 5
5. Partecipazione del terzo settore: volontariato, cooperazione sociale e sindacati 1. L Ufficio di Piano, ritrova nel terzo settore - volontariato, cooperazione sociale e sindacati - canali fondamentali al fine di individuare i bisogni e progettare risposte. Pertanto, come già indicato, le attività di supporto alla programmazione, sono strutturate con fasi di confronto e partecipazione di tali soggetti, secondo modalità e forme definite dal Comitato di Distretto. 6