La Carta di Cortina sulla sostenibilità degli Sport Invernali Viste:



Documenti analoghi
CARTA DI CORTINA UN MODELLO SOSTENIBILE PER LE LOCALITÀ DI MONTAGNA (MA NON SOLO) Comune di Cortina d Ampezzo. con il patrocinio del

C A R T A I N T E R N A Z I O N A L E P E R G L I E V E N T I S P O R T I V I S O S T E N I B I L I C A R T A D I C O U R M A Y E U R

Linee Guida per l Adattamento Locale ai Cambiamenti Climatici nelle Alpi

Il potenziale turistico per una crescita economica sostenibile dello spazio alpino

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E COORDINAMENTO REGIONALE AGENDE 21 LOCALI: PROGRAMMA PER LA DIFFUSIONE DI AGENDA 21 LOCALE IN LOMBARDIA

CARTA DI CERVIA-MILANO MARITTIMA

Infoday Programma Spazio Alpino

VIII a sessione della Conferenza delle Alpi 16 novembre 2004, Garmisch-Partenkirchen ODG 14. Auditing nelle zone sciistiche

PROTOCOLLO D INTESA Raccolta differenziata, riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio

Riunione del 53 Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi e Workshop Turismo sostenibile nella Green economy alpina

Dichiarazione sullo sviluppo territoriale sostenibile nelle Alpi

CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE

ACCORDO TECNICO. sulla COOPERAZIONE IN MATERIA DI ENERGIA, CAMBIAMENTO CLIMATICO, PROTEZIONE DELL AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE

Carta di Budoia per l azione dei Comuni alpini nell adattamento locale ai cambiamenti climatici

REGOLE IN MATERIA AMBIENTALE ED ENERGETICA

PROGETTO EDEN 3 DESTINAZIONI EUROPEE DI ECCELLENZA TURISMO E AREE PROTETTE SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA SOGGETTO PROPONENTE

World Natural Heritage Management

DPSS Documento di Programmazione degli interventi per lo Sviluppo Sostenibile

Politica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia. Roma, 20 novembre 2017

A relazione dell'assessore Vignale: Premesso che:

Sostenibilità e uso efficiente delle risorse: il Programma Nazionale per la Valutazione dell Impronta Ambientale per le Pubbliche

Comune di Castagneto Carducci

Il Programma Regionale per la riduzione dei rifiuti OSSERVATORIO REGIONALE RIFIUTI

La Strategia della Regione Emilia-Romagna

Lancio del Turismo in Piemonte EVOLUZIONE DEL TURISMO MONTANO

un iniziativa nell ambito della campagna main sponsor

SEZIONE ADI UMBRIA E SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS

AVVIO DEL PROGETTO STRATEGICO CONTRATTO DI FIUME - Valle del Noce e Fiume Sinni

Città di Firenze Patrimonio-Unesco

AUDIZIONE PRESSO LA XIII COMMISSIONE TERRITORIO, AMBIENTE E BENI AMBIENTALI

La Registrazione EMAS del Comune di Ravenna

La green economy nella regione Alpina

CONFERENZA REGIONALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE

Legge Regionale 15 ottobre 2018 N. 32. Decarbonizzazione e politiche regionali sui cambiamenti climatici (Basilicata Carbon Free).

PROPOSTA DI MANDATO DEL GRUPPO DI LAVORO. Turismo sostenibile. per il periodo

IL SISTEMA NEVE PIEMONTE STAGIONE 2015/2016 Prime anticipazioni

Il contributo della Convenzione delle Alpi alla cooperazione internazionale in materia di acqua e alla diffusione dei Contratti di Fiume

LIFE GO PARK. Abstract di progetto. Progetto LIFE12 INF/IT/000571

Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione

Linee Guida per la sostenibilità del turismo nelle aree montane: Lo Stato dell Arte

PROGRAMMA TRANSFRONTALIERO ITALIA-CROAZIA DESK FONDI STRUTTURALI ICE ZAGABRIA Croazia

Sostenibilità ambientale e agricoltura: elementi di riflessione sull agenda globale post 2015

Introduzione ai temi del Programma

INTRAPRENDERE UN PERCORSO PER DIVENTARE UNA DESTINAZIONE TURISTICA ACCESSIBILE

Contenuti ed opportunità di un Contratto di Fiume

Calcolo dell impronta carbonica di un organizzazione con Bilan Carbone

«Eusalp, una sfida per il futuro dell Europa: il ruolo del Veneto» Federico Caner

(CETS) Luca Dalla Libera

PIANO ESECUTIVO. PROGETTO EASY COAST Migliorare i servizi per la mobilità sostenibile nella Penisola Sorrentina e Amalfitana. Regione Campania. All.

Art. 1 Oggetto dell avviso pubblico

Turismo sostenibile. La mia breve presentazione di oggi. 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2)

NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO. Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - )

CONTESTO DI RIFERIMENTO E TEMI MATERIALI. Contesto di riferimento Analisi di materialità e ambiti del decreto... 22

La sfida dell ambiente per la chimica

I cambiamenti climatici: COP21, Under2Mou e la Strategia regionale di adattamento

Agenda 21 un sistema rete

REALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE

Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Turismo sostenibile Questo sconosciuto! Luca Dalla Libera

LA STRATEGIA MACROREGIONALE ALPINA EUSALP. Roberta Negriolli Regione Lombardia Delegazione di Bruxelles

L Adattamento locale ai cambiamenti climatici nelle Alpi: la carta di Budoia

Strategia di adattamento al cambiamento climatico per la regolazione dei laghi Verbano e Ceresio

CReIAMO PA. Competenze e Reti per l Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA

Isola d Elba: prima isola del Mediterraneo ad emissioni zero

PROGETTO PER LA CREAZIONE NELLA COMUNITA MONTANA DEL FRIULI OCCIDENTALE DI UNO SPORTELLO INFORMATIVO E DIVULGATIVO PER PROMUOVERE L UTILIZZO DELLE

Sintesi dei risultati I incontro Forum GOH2O ( )

Le strategie di comunicazione a supporto delle politiche ambientali realizzate a livello nazionale attraverso la rete Achab Group

Verso l attuazione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile della Lombardia Ing. Mario Nova Direttore Generale Ambiente e Clima

Enzo Galbiati Autorità di Gestione del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Svizzera

Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2009: Città e Cittadinanza. Prof.ssa Lorena Rocca

TURISMO E TUTELA DEL TERRITORIO

Il Piano delle Opere di Cortina. Maggio 2018

Assessorato degli Enti Locali Finanze ed Urbanistica Isole, paesaggio e identità La politica regionale per le comunità locali

Agenda 21 un sistema rete

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE

NetTARE opera nei seguenti ambiti:

Esperienze professionali ed imprenditoriali: 1977 al 1997 Libero professionista nel proprio Studio Professionale con quattro collaboratori.

Change Management DOLOMITI Patrimonio Naturale UNESCO

NONOSTANTE L ACCORDO DI PARIGI LE EMISSIONI MONDIALI DI GAS SERRA CONTINUANO AD AUMENTARE. Le città generano il 70% delle emissioni globali di CO2

PROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I.

IL PROGETTO CLIMALPTOUR E L AREA L PRESOLANA MONTE PORA

Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO RASSEGNA STAMPA GENNAIO 2016

PROSPETTIVE DI POLICY PER LO SVILUPPO DELLA GREEN ECONOMY IN ITALIA

L approccio di Hera al valore condiviso. Bologna, 18 aprile 2018

Incontro con gli stakeholder. Roma 11 febbraio 2016

IL RUOLO DELL ORGANIZZAZIONE INTERPROFESSIONALE PERA: ATTIVITA, PROSPETTIVE, STRATEGIE E PROGETTI FUTURI GIANNI AMIDEI PRESIDENTE OI PERA

SCIvolare 2018 Le discipline sportive invernali a scuola

Politica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia. Roma, febbraio 2019

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE

Strumenti per lo sviluppo sostenibile: il punto in Lombardia. Anelisa Ricci

AZIONI LOCALI E PARTECIPATE PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Bilancio Ambientale di Previsione 2005

IL RUOLO DEL MARCHIO ECOLABEL NELLE STRATEGIE EUROPEE

PROTOCOLLO DI INTESA tra IL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DELLA REPUBBLICA ITALIANA e IL MINISTERO DEL CAMBIAMENTO

Piano di Comunicazione

Dolomiti in Rete a cura di Cesare Lasen

Transcript:

La Carta di Cortina sulla sostenibilità degli Sport Invernali Viste: La risoluzione 68/217 delle Nazioni Unite dal titolo Sustainable Mountain development del 20 dicembre 2013; Il Programma UNESCO World Heritage and Sustainable Tourism ; La dichiarazione Rio+20 del 2012 dal titolo The future wewant ; La Decisione CP21 della COP 21 della UNFCC di Parigi di dicembre 2015; La Convenzione delle Alpi (1991) e il suo Protocollo Turismo; La strategia macroregionale europea EUSALP ; La decisione 33COM 8B.6 del World Heritage Committee che iscrive le Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale (2009); La Strategia Complessiva di Gestione delle Dolomiti UNESCO adottata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Dolomiti UNESCO in data 21 dicembre 2015; COM(2011) 021 - La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale europeo e al comitato delle Regioni Un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse Iniziativa faro nell'ambito della strategia Europa 2020 ; COM(2011) 571 - La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Tabella di marcia verso un'europa efficiente nell'impiego delle risorse"; La decisione N. 1386/2013/EU del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 sul Programma Generale d'azione per l'ambiente dell'unione fino al 2020 Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta ; COM (2014) 398 La Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni Verso un economia circolare: programma per un Europa a zero rifiuti ; La IV Relazione sullo stato delle Alpi della Convenzione delle Alpi Turismo Sostenibile nelle Alpi (2012).

Considerato che: L iscrizione di un sito nella Lista Patrimonio Naturale Mondiale rappresenta un importante strumento di valorizzazione sostenibile in chiave ambientale, sociale ed economica; I Campionati Mondiali di sci alpino sono una manifestazione internazionale che si svolge in località montane inserite in paesaggi straordinari, e che potrebbero dare una visibilità globale a territori ricchi di biodiversità, patrimonio naturale e culturale; Dal 1995 il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), oltre ai tradizionali valori olimpici e dello sport, in accordo con UNEP, riconosce il valore di affrontare nei dossier di candidatura anche gli aspetti ambientali degli sport invernali; Le Alpi, con il loro capitale di biodiversità e le riserve di acqua e legno, costituiscono un ambiente naturale, culturale, di vita e di lavoro per quasi 14 milioni di persone, nonché un importante destinazione turistica che attira circa 120 milioni di visitatori ogni anno; Alla luce degli scenari climatici, si stima che la temperatura media annuale nella regione alpina aumenterà maggiormente rispetto alla media globale con una riduzione della piovosità estiva, un aumento di quella invernale e riduzione delle precipitazioni nevose; Gli sport invernali costituiscono un fattore di sviluppo economico ancora per molte destinazioni alpine, ma come ogni attività dell uomo, generano anche impatti ambientali diretti e indiretti sull'ecosistema montano, costituendo un settore particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici. In particolare, la produzione di neve artificiale comporta costi di investimento e manutenzione di impianti pur prendendo atto che l acqua viene restituita nella stagione primaverile ai corsi d acqua da cui è stata prelevata; Il turismo invernale è un settore in trasformazione nelle Alpi, anche a causa delle pressioni che si prevede interesseranno le stazioni sciistiche di bassa quota nei prossimi anni, in termini di riduzione dell'innevamento e per il probabile aumento dei costi energetici; Il settore del turismo alpino è interessato da iniziative promosse dai governi nazionali, locali e dal settore privato, volte a misurarne la sostenibilità ambientale, economica e sociale a livello locale, regionale e internazionale; Il turismo sostenibile costituisce un elemento chiave per lo sviluppo di un modello di una green economy alpina fondato sull'efficienza nell'uso delle risorse.

Preso atto che: Nel 2009 UNESCO ha riconosciuto le Dolomiti Patrimonio dell Umanità per il loro valore estetico e paesaggistico e per l importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico; I Campionati Mondiali di sci alpino costituiscono un'occasione particolare di visibilità globale, che, se gestiti secondo criteri di sostenibilità, possono contribuire ad uno sviluppo economico e alla generazione di benessere per il territorio; Gli sport invernali costituiscono tuttora uno dei fattori di sviluppo economico del settore turistico alpino e sono responsabili, direttamente e indirettamente, oltre che del benessere economico delle popolazioni residenti; Già oggi diversi gestori degli impianti di risalita e delle piste da sci attuano ogni possibile iniziativa che consenta di minimizzare gli impatti sull ecosistema montano, di ridurre la pressione sulle risorse idriche (costruzione di bacini), di attivare sinergie con altri settori (ad es. bacini ad uso protezione civile, rinverdimenti di piste ad uso pascolo), di realizzare progressi tecnologici volti a ottimizzare e rendere più efficiente la gestione delle risorse; I gestori delle aree sciabili sono consapevoli che il vero patrimonio del turismo sulle Alpi è costituito dall ambiente naturale unico, che loro compito è consentire ai turisti un agevole accesso a questo ambiente; Esiste una crescente e consolidata esperienza tecnica a livello pubblico e privato di misurazione della sostenibilità del turismo e dei grandi eventi anche con riferimento agli sport invernali (Mondiali di Sci Alpino Schladming 2013 e Sci Nordico Val di Fiemme 2013); È ampiamente condivisa dalle amministrazioni e dagli operatori del settore la necessità di misurare con attenzione i cambiamenti in atto nel settore degli sport invernali nei prossimi anni, al fine di adottare strategie di adattamento e di impresa che coniughino la sostenibilità economica con quella ambientale; La misurazione della sostenibilità degli sport invernali costituisce una priorità al fine di definire politiche e misure idonee al mantenimento e all'innovazione di tale comparto e più in generale del turismo alpino.

Noi, firmatari, ci impegniamo a: 1. Includere la valutazione e l'assicurazione della sostenibilità ambientale dell organizzazione e gestione degli sport invernali nell agenda internazionale in materia di protezione dell ambiente e sostenibilità; 2. Prestare particolare attenzione nell assicurare l accessibilità dei diversamente abili alla pratica degli sport invernali; 3. Adottare una definizione chiara, comune e ufficiale di sport invernali sostenibili e proporre un sistema di indicatori comune per la qualificazione e quantificazione dei relativi impatti, in particolare in termini di carbon footprint, water footprint e impatto paesaggistico; 4. Avviare un processo partecipato con le comunità locali per identificare le principali criticità degli impatti ambientali connesse agli sport invernali, le possibili soluzioni e gli ambiti di intervento; 5. Considerare la vulnerabilità del territorio alpino e montano rispetto agli impatti dei cambiamenti climatici nell elaborazione di strategie, politiche e misure di adattamento nel settore del turismo alpino con particolare riferimento agli sport invernali; 6. Definire un quadro di riferimento adeguato che includa aspetti di natura regolamentare, incentivi e facilitazioni, affinché il settore privato (es. gestori delle aree sciabili, produttori di impianti e mezzi, distribuzione e commercio, ristorazione, catering) e i consumatori evitino modelli di consumo non sostenibili; 7. Definire, adottare ed attuare Programmi Nazionali, sostenuti da risorse adeguate, espressamente rivolti al tema degli sport invernali, garantendo al contempo la sicurezza e la loro sostenibilità ambientale e sociale. Tali programmi dovrebbero essere affiancati da campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, allo scopo di aumentare il grado di consapevolezza sugli impatti diretti e indiretti degli sport invernali; 8. Introdurre target misurabili di riduzione degli impatti ambientali diretti e indiretti degli sport invernali sulla base dell'esperienza internazionale ed europea in tema di turismo sostenibile e auditing ambientale; 9. Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori del territorio verso il raggiungimento dei target di sostenibilità ambientale, garantendo al contempo la sicurezza e la qualità degli sport invernali; 10. Introdurre o rafforzare programmi di educazione allo sviluppo sostenibile nelle scuole, promuovere l innovazione favorendo politiche tese al risparmio energetico e alla maggiore sostenibilità per non penalizzare le generazioni future;

11. Promuovere iniziative di innovazione nel campo della prevenzione degli impatti ambientali degli sport invernali, a partire dall individuazione e rimozione degli elementi di ostacolo all'innovazione del settore; 12. Assicurare il monitoraggio e la rendicontazione nel tempo, dell efficacia delle azioni intraprese. Cortina d Ampezzo, 24 gennaio 2016 FIRMATARI Per il Ministero dell Ambiente: il Ministro Gian Luca Galletti Per il Comune di Cortina d Ampezzo: il Sindaco Andrea Franceschi Per la Regione Veneto: l Assessore Cristiano Corazzari Per il CONI: il Presidente Giovanni Malagò Per l ANCI: il Segretario Generale Veronica Nicotra Per la Fondazione Dolomiti UNESCO: il Presidente della Provincia di Pordenone, Claudio Pedrotti Per la FISI: il Presidente Flavio Roda Per l ANEF: il Presidente Valeria Ghezzi il Consigliere Enrico Ghezze Per Sprecozero.net: il Professor Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e presidente del Comitato per lo sviluppo del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti (Ministero dell Ambiente)