Governare la complessità: l INAIL e i nuovi scenari



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Transcript:

Atti del convegno Governare la complessità: l INAIL e i nuovi scenari 15-16 febbraio 2011 Edizione 2011

Consulenza per l Innovazione Tecnologica Responsabile: Dott. Alessandro Di Agostino Stampato dalla Tipolitografia INAIL di Milano nel mese di novembre 2011

La scienza è costruita di fatti, come una casa è costruita di mattoni; ma un accumulo di fatti non è una scienza di più che un mucchio di mattoni. Jules Henri Poincaré

PRESENTAZIONE Lo studio della complessità, che si avvale di molte discipline, cognitive, metodologiche, della cibernetica, dell'intelligenza artificiale, della teoria dei sistemi, della teoria del caos, dell'informatica e del management, appare un fattore abilitante nella costruzione dei grandi sistemi informativi come quelli delle Pubbliche Amministrazioni. È, altresì, opinione condivisa che, per affrontare la complessità, avvalendosi dei modelli elaborati dalle varie discipline, occorra comunque elaborare una propria visione che consenta di tracciare in maniera coerente percorsi, fornire indirizzi, nonché elaborare obiettivi e strategie necessari per gestire la complessa rete di interazioni con il mondo reale. Per rispondere alle sfide della complessità, indotta altresì dalle trasformazioni sollecitate da scenari in sempre più rapido mutamento, occorre mettere insieme intelligenze provenienti da tutte le sensibilità tecnico-amministrative nel pensare a dei servizi in grado di utilizzare, in modo coerente, la firma digitale, i documenti informatici, le tecniche di comunicazione web e multicanale, per interagire con il nuovo mondo digitale. L evento, condotto dalla Consulenza per l Innovazione Tecnologica, con il valido supporto della Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo, dei colleghi della Consulenza Statistico Attuariale, dell ex-ispesl e dell ex-ipsema, ha inteso costituire un momento di riflessione e confronto - aperto alle più autorevoli voci dell Istituto ed a significativi rappresentanti del mondo esterno - su come si possa operare per governare la complessità in un contesto in cui l innovazione tecnologica e organizzativa viene sempre più chiamata a sostenere le scelte necessarie per l evoluzione sul piano informativo dell Istituto.

INDICE Pag. INTERVENTI E MONOGRAFIE IL PROCESSO DI VIRTUALIZZAZIONE DELLE RISORSE TECNOLOGICHE... 11 Augusto Albo L OTTIMIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DEI DATA CENTER... 17 Augusto Albo LA VALUTAZIONE ECONOMICA DELLA SALUTE E SICUREZZA NELLE AZIENDE... 21 Silvia Amatucci - Giuseppe Morinelli - Maria Ilaria Barra - Antonio Terracina TESTO UNICO E DANNO BIOLOGICO: UN IPOTESI DI ARMONIZZAZIONE DELLE DUE DISCIPLINE... 33 Laura Baradel IL BILANCIO TECNICO DELL EX IPSEMA. L EQUILIBRIO DELLA GESTIONE E LE ANALISI DI TIPO WHAT IF... 45 Roberta Bencini COMPLESSITÀ NELLO SVILUPPO DEL SOFTWARE: IL RUOLO DEL COMMITTENTE.. 57 Guido Borsetti LA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI... 65 Carmela De Padova COMPLESSITÀ E CONTROLLI - dalla teoria alla pratica... 75 Paolo Di Panfilo AFFRONTARE LA COMPLESSITÀ - quali le regole d oro?... 83 Paolo Di Panfilo LA DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA DEGLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE IN AMBITO LOCALE... 91 Mario Laurelli

IL METODO DEGLI SCENARI: UNO STRUMENTO PER GOVERNARE UN MONDO COMPLESSO... 97 Mario Laurelli ALCUNE CONSIDERAZIONI SULL ALLINEAMENTO FRA LE RISERVE INAIL NEL SETTORE INDUSTRIA E LE RISERVE IPSEMA... 109 Raffaello Marcelloni L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI IN AMBITO DOMESTICO. UN ESEMPIO DI GESTIONE DELLA COMPLESSITA TRAMITE LA TECNICA ATTUARIALE... 119 Daniela Martini CONTRASTO ALLE FRODI, PROBLEMATICHE E POSSIBILI SOLUZIONI... 135 Vittorio Mordanini APPLICAZIONE DEL MODELLO DI CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE (ICF) AGLI INABILI INAIL COME AUSILIO AL GOVERNO DEL SISTEMA... 143 Maria Cristina Paoletti LA MISURAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DELL UTENTE: UN INDICE PER IL GOVERNO DEL SISTEMA... 155 Alessandro Simonetta - Maria Cristina Paoletti MODELLI STATISTICI MULTIVARIATI COME STRUMENTO PER LA GESTIONE DELLA COMPLESSITÀ: UN APPLICAZIONE DI ANALISI FATTORIALE PER LA VALUTAZIONE SINTETICA E LA COMPARAZIONE DELLE REALTÀ ASSICURATIVE DI SEDE.... 171 Massimiliano Veltroni

Interventi e Monografie

IL PROCESSO DI VIRTUALIZZAZIONE DELLE RISORSE TECNOLOGICHE AUGUSTO ALBO * SOMMARIO 1. Premessa. - 2. La virtualizzazione. - 3. Vantaggi principali. - 4. Aree di utilizzo della Virtualizzazione. 1. PREMESSA I reparti IT di ogni Organizzazione devono confrontarsi con la necessità di offrire al proprio interno e al mondo esterno una moltitudine di servizi informatici. Fino a qualche tempo fa l andamento generale era di istallare ogni servizio o applicativo su una macchina server differente. Tuttavia col passare del tempo i progressi tecnologici hanno reso i componenti hardware così potenti da superare le reali necessità di utilizzo. Per questa ragione si è giunti a un punto in cui, da una parte, i sistemi Server offrono una piattaforma hardware molto performante mentre, dall altra, i sistemi e le applicazioni ne utilizzano soltanto una bassa percentuale. Ciò ha reso più complesse le operazioni di gestione dei sistemi IT come conseguenza dell utilizzo di hardware, sistemi operativi, storage e di rete diversi in un ambiente di rete eterogeneo. Infine la proliferazione del numero dei server ha reso ancora più complessa e difficile l interazione tra tutti i sistemi aumentando la complessità degli strati (layer) legati alla comunicazione. La virtualizzazione è una tecnologia collaudata che è stata sviluppata negli anni 60 per partizionare l hardware dei mainframe di grandi dimensioni. La tecnologia di virtualizzazione per gli ambienti open basati su piattaforma x86 è nata già diversi anni fa per soddisfare l esigenza di avere più sistemi in esecuzione sulla stessa macchina. Gli attuali computer basati sull architettura x86 ripropongono, quindi, gli stessi problemi di rigidità e sottoutilizzo che caratterizzavano i mainframe negli anni sessanta. Per far fronte a questa proliferazione di server sono stati messi a punto dei metodi per l installazione di sistemi operativi, applicazioni ed hardware all interno di macchine virtuali. In tal modo, rete, storage e potenza elaborativa diventano pool di risorse raccolti e gestiti tramite un * Consulenza per l Innovazione Tecnologica - Direzione Generale INAIL. 11

ATTI DEL CONVEGNO livello di virtualizzazione. Rendere disponibile la potenza di elaborazione come pool di risorse fa sì che queste siano utilizzate in modo più efficiente rispetto all approccio tradizionale che prevede l utilizzo di un applicazione per server. 2. LA VIRTUALIZZAZIONE I sistemi operativi di nuova generazione sfruttano la potenza della virtualizzazione per trasformare i data center in infrastrutture di cloud computing semplificate e consentono alle organizzazioni IT di erogare servizi di nuova generazione, affidabili e flessibili, che fanno uso delle risorse interne ed esterne e garantiscono massima sicurezza e rischi contenuti. Facendo leva sulla potenza delle piattaforme virtualizzate, ormai adottate con successo da migliaia di utenti, si riducono sensibilmente sia i costi operativi sia di capitale, incrementando il controllo sui servizi IT garantendo al tempo stesso la libertà di scegliere qualunque tipo di sistema operativo, applicazione e dispositivo hardware, sia eseguito internamente all azienda, sia erogato da risorse esterne (cloud computing). La virtualizzazione consente a un hardware fisico di ospitare più macchine virtuali, condividendo le risorse fisiche disponibili attraverso differenti ambienti. I server virtuali e i desktop virtuali consentono di ospitare differenti sistemi operativi e applicazioni localmente e in remoto, annullando tutti i problemi delle infrastrutture fisiche e superando i limiti geografici. La virtualizzazione consente, quindi, di eseguire simultaneamente applicazioni differenti, e persino sistemi operativi differenti, sullo stesso server di fascia enterprise partizionando le risorse del sistema in più macchine virtuali (VM). L esecuzione di più applicazioni su un unico server aumenta l efficienza del sistema e riduce il numero di server da gestire e mantenere. Quando i carichi di lavoro aumentano, è possibile creare rapidamente altre VM per rispondere in modo flessibile alle mutate esigenze senza aggiungere fisicamente altri server. Inoltre il miglior utilizzo delle risorse hardware porta a importanti risparmi di costi sia di capitale sia di energia consumata. Aumentano anche la disponibilità delle risorse, migliora e si semplifica la gestione dei desktop, aumenta il livello di sicurezza dell infrastruttura. Con un infrastruttura virtuale è anche possibile migliorare i processi legati al disaster recovery e alla disponibilità complessiva dei sistemi. Stack Fisico Standard Stack Logici con Virtualizzazione 12

GOVERNARE LA COMPLESSITÀ: L INAIL E I NUOVI SCENARI La virtualizzazione garantisce, rispetto alla macchina reale, una maggiore scalabilità e contemporaneamente una cooperazione ottimizzata con altri componenti di rete, come ad esempio sistemi di storage condiviso. Utilizzando il potenziale completo di ciascun server, l incremento in utilizzo per unità consente un significativo risparmio economico, altrimenti speso nell acquisto di hardware aggiuntivo e componenti necessari ad implementarlo ed a supportarlo. Minore è la quantità di hardware, minore sarà il supporto necessario, il che si traduce in una riduzione dello spazio richiesto per le operazioni del data center, in un risparmio di energia elettrica utilizzata per l alimentazione ed il raffreddamento delle macchine e così via. Le tecnologie di virtualizzazione si sono evolute nel tempo fino a coprire molteplici aree: il modo in cui gli utenti accedono alle soluzioni di elaborazione, le modalità di sviluppo, implementazione ed utilizzo delle applicazioni, la posizione e il modo in cui le applicazioni vengono archiviate, le modalità di comunicazione tra i sistemi e, naturalmente, le soluzioni per rendere sicuro e allo stesso tempo gestibile un ambiente di sistema esteso. La più conosciuta tecnica di virtualizzazione è la Virtualizzazione dei Server, un metodo in base al quale differenti ambienti operativi condividono le risorse di elaborazione (CPU, memoria, etc.) sulla stessa macchina. Tuttavia, il mercato della virtualizzazione offre anche altre differenti soluzioni, includendo, ad esempio: Virtualizzazione delle applicazioni - garantire una singola applicazione senza la necessità di installarla completamente su un sistema locale dedicato; Virtualizzazione dei Desktop - fornire un ambiente elaborativo completo (con un sistema operativo indipendente, applicazioni e dati) a un utente finale, indipendentemente dal suo desktop fisico di accesso; Virtualizzazione dello Storage - fornire l accesso ai dati senza necessità di definire ai sistemi e alle applicazioni dove lo storage è fisicamente dislocato e gestito; Virtualizzazione del Network - astraendo i servizi di rete, le risorse o i componenti dai sistemi, le applicazioni ed i sottosistemi di rete che utilizzano o comunicano con questi componenti. La virtualizzazione permette, quindi, di modificare tutto l approccio sino ad ora seguito nell adeguare le risorse di elaborazione, di storage o di rete alle esigenze delle applicazioni. La sua validità consiste proprio nel fatto che è applicabile a tutti i diversi sottoinsiemi dell ICT e non solo a una sua esclusiva parte. Le soluzioni di virtualizzazione su più livelli (server, rete, storage, etc.) garantiscono gli stessi livelli di servizio pre-virtualizzazione riducendo i costi, i consumi energetici e la complessità dell infrastruttura. Si tratta, in definitiva, di un approccio che permette di non sprecare risorse e che rappresenta un ulteriore elemento di una visione globale orientata al Green IT. 3. VANTAGGI PRINCIPALI La virtualizzazione astrae le applicazioni e i dati della complessa infrastruttura sottostante per creare un infrastruttura cloud interna che consenta al dipartimento IT di concentrarsi sul supporto e sul conseguimento degli obiettivi istituzionali. I vantaggi della virtualizzazione sono così riassumibili. 13

ATTI DEL CONVEGNO Riduzione dei costi e massimizzazione dell efficienza IT: la virtualizzazione aiuta le organizzazioni a erogare i servizi IT in maniera più efficiente eliminando gli investimenti non necessari e riducendo costi e complessità associati alla gestione e manutenzione dell infrastruttura IT. Con l adozione della virtualizzazione si possono ridurre del 50% gli investimenti di capitale e di oltre il 60% le spese operative di ciascuna applicazione, abbattendo il costo complessivo di gestione delle applicazioni aziendali. Le organizzazioni che utilizzano la virtualizzazione sono in grado di conseguire rapporti di consolidamento molto elevati, con gestione automatizzata e allocazione dinamica delle risorse alle applicazioni eseguite in infrastrutture cloud interne ed esterne. Come risultato, si abbandona il tradizionale e costoso modello di distribuzione delle applicazioni e dei dati vincolato a specifici sistemi e architetture, per passare a un ambiente IT autogestito e ottimizzato in modo dinamico capace di assicurare la massima efficienza nell erogazione dei servizi aziendali. Maggiore controllo IT attraverso l automazione dei livelli di servizio: poiché le organizzazioni dipendono in misura sempre maggiore dai servizi IT, la distribuzione efficace delle applicazioni può fare la differenza tra sviluppo e declino, successo e fallimento. Le organizzazioni si affidano completamente al dipartimento IT che è tenuto a controllare e garantire la qualità del servizio per quanto concerne la distribuzione delle applicazioni. La virtualizzazione automatizza gli accordi sui livelli di servizio (SLA, Service Level Agreement) relativi a disponibilità, sicurezza e scalabilità spostando il paradigma della gestione data center dall infrastruttura all erogazione del servizio. I responsabili delle applicazioni che hanno l esigenza di implementare nuovi servizi aziendali sono perciò al riparo dalla complessità di server, storage e infrastruttura di rete e possono concentrarsi sulla realizzazione del valore per l azienda. Ne consegue un ambiente controllato e automatizzato, resiliente agli errori e in grado di rispondere prontamente a esigenze in rapida evoluzione, senza tuttavia incidere negativamente sulla complessità o i costi generali di esercizio. Potenziamento dei dipartimenti IT e libertà di scelta: la virtualizzazione crea ambienti IT a prova di futuro e fornisce servizi aziendali on demand, consentendo di scegliere, fra i componenti standard di settore per hardware, architettura applicativa, sistema operativo e infrastruttura interna o esterna, quelli più adatti alle esigenze aziendali attuali e future. Con la virtualizzazione si conservano la flessibilità di scelta e l indipendenza da hardware, sistema operativo, stack applicativo e service provider. In altri termini, si possono supportare le applicazioni esistenti senza alcun timore per le applicazioni future e si possono utilizzare in infrastrutture cloud interne o esterne. Consolidamento e ottimizzazione costante di server, storage e hardware di rete: la virtualizzazione elimina la proliferazione dei server eseguendo le applicazioni all interno di macchine virtuali installate su un numero inferiore di server e con un utilizzo più efficiente delle risorse di rete e storage. In questo modo si riduce la complessità di gestione dell hardware mediante la virtualizzazione totale di server, storage e hardware di rete. Le organizzazioni che utilizzano la virtualizzazione in media riescono a ridurre di almeno il 50% le spese di capitale per singola applicazione e ad abbattere di oltre il 60% i costi operativi (manodopera). Miglioramento della business continuity: la virtualizzazione aiuta a realizzare una solida 14

GOVERNARE LA COMPLESSITÀ: L INAIL E I NUOVI SCENARI infrastruttura protetta che garantisce la continuità aziendale anche in presenza di guasti hardware o di indisponibilità del data center. Oltre ad eliminare i downtime applicativi imputabili ad attività di manutenzione pianificata di server, storage o rete, la virtualizzazione fornisce funzioni per l alta disponibilità semplici e convenienti per fronteggiare tempi d inattività non pianificati, ad esempio per guasti server. Anche il ripristino in caso d indisponibilità dell intero data center viene semplificato senza che sia necessario disporre di costoso hardware ridondante. Semplificazione delle operazioni IT: la virtualizzazione semplifica la gestione operativa di ambienti di test, sviluppo e produzione dislocati su più sedi e che eseguono applicazioni o sistemi operativi di qualunque tipo. Utilizzando la virtualizzazione è possibile condividere e sostituire facilmente le risorse hardware e semplificare la gestione ricorrendo a policy, procedure operative e di gestione automatizzata comuni a più insiemi di applicazioni e utenti aziendali. La virtualizzazione semplifica il provisioning dei servizi aziendali e garantisce livelli di servizio uniformi a prescindere dall infrastruttura fisica o dalla dislocazione degli stessi. Ciò non solo riduce i costi generali d esercizio, ma abilita anche la portabilità delle applicazioni tra infrastrutture cloud interne ed esterne senza che i livelli di servizio ne risentano, o che siano richiesti interventi di personalizzazione. 4. AREE DI UTILIZZO DELLA VIRTUALIZZAZIONE In considerazione dei benefici che le tecnologie di virtualizzazione stanno concretamente mostrando tanto dal lato dei costi, quanto dall aumentata e migliorata flessibilità e gestibilità dei sistemi, nel tempo sono state sviluppate numerose aree di applicazione le più rappresentative delle quali sono riportate di seguito: Server Consolidation - con le tecnologie di virtualizzazione si possono avere più sistemi server su di un unico hardware fisico migliorando la gestibilità, diminuendo i server e abbassando il TCO; Test e Sviluppo - la virtualizzazione offre la possibilità di eseguire tutto il ciclo di sviluppo e test in ambienti identici a quelli di produzione (in linea di principio è possibile ed ipotizzabile un numero grande a piacere di ambienti di test, uguali e/o diversi e sempre isolati tra di loro), consentendo di individuare ed eliminare un numero maggiore di criticità e malfunzionamenti e rendendo le prove ed i test ripetibili a parità di condizioni iniziali; Migrazioni di piattaforma Hardware e aggiornamenti - l astrazione dei sistemi software dalla piattaforma hardware sottostante svincola le scelte tecnologiche dalle eventuali compatibilità e dalle criticità legate ai tempi d indisponibilità durante l implementazione dei nuovi sistemi; Provisioning - la virtualizzazione fornisce una nuova modalità di gestione dell infrastruttura IT e consente di aumentare la flessibilità e la rapidità di risposta alle nuove esigenze e richieste da parte dell utenza; permette, inoltre, agli amministratori di dedicare meno tempo ad attività ripetitive, quali la configurazione, l aggiornamento, il monitoraggio e la manutenzione; Business Continuity - le tecnologie di virtualizzazione permettono l implementazione di migliori e più efficaci strategie di protezione dei dati e alta disponibilità che permetto- 15

ATTI DEL CONVEGNO no di essere pronti in caso di necessità o di disastro. Il tutto si traduce in una riduzione generale dei tempi d inattività, anche pianificata, attraverso un aumento della semplicità e affidabilità delle soluzioni a elevata disponibilità e disaster recovery; Capacity Planning e Gestione delle Risorse - la virtualizzazione offre la possibilità di ridisegnare e ridimensionare i sistemi con un basso o nullo tempo d indisponibilità (downtime). Le tecnologie di accesso dinamico alle risorse permettono di far fronte anche a carichi computazionali e di spazio storage non previsti. La virtualizzazione è però un processo che coinvolge non solo le infrastrutture centrali, ma progressivamente scende verso il desktop, thin client o dispositivi portatili. In questo ambito permette di razionalizzare la gestione delle release, controllare meglio l utilizzo delle risorse e proteggere più efficacemente i dati aziendali. Si tratta quindi di un processo che coinvolge progressivamente tutti i livelli di un sistema informativo. La considerazione generale è che con un utilizzo opportuno del mix delle possibilità offerte dalle tecnologie di Virtualizzazione è possibile migliorare il controllo dei sistemi e delle dinamiche dei costi iniziali e operativi. RIASSUNTO I sistemi operativi di nuova generazione sfruttano la potenza della virtualizzazione per trasformare i data center in infrastrutture semplificate e consentono alle organizzazioni IT di erogare servizi di nuova generazione, affidabili e flessibili, che fanno uso delle risorse interne ed esterne e garantiscono massima sicurezza e rischi contenuti. Facendo leva sulla potenza delle piattaforme virtualizzate, ormai adottate con successo da migliaia di utenti, si riducono sensibilmente sia i costi operativi sia di capitale, incrementando il controllo sui servizi IT garantendo al tempo stesso la libertà di scegliere qualunque tipo di sistema operativo, applicazione e dispositivo hardware. 16

L OTTIMIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DEI DATA CENTER AUGUSTO ALBO * SOMMARIO 1. Consolidamento. - 2. Consolidamento di ambienti server. - 3. Ottimizzazione del Data Center. 1. PREMESSA Un Data Center rappresenta per le Aziende un notevole investimento dovuto all impiego di centinaia di servers per supportare le applicazioni e i servizi che gli utenti le richiedono. Le Aziende che oggi hanno un così ampio range di tecnologie differenti, hanno ora il problema di ottimizzare le prestazioni attraverso l impiego di un opportuno mix di piattaforme applicative. I Data Center stanno vivendo una fase di profonda trasformazione evolutiva. Entrambi i fattori tecnologici e di business stanno influenzando questo processo di trasformazione. L arrivo e la successiva maturazione della tecnica di virtualizzazione, che provvede a separare le infrastrutture logiche da quelle fisiche, costituisce la pietra miliare di questo processo di trasformazione dei Data Center. Dopo aver retto il primo urto della tecnologia di virtualizzazione, le organizzazioni stanno ora cercando di ottenere altre efficienze dall impiego delle tecnologie IT. Queste efficienze possono essere ottenute attraverso percorsi come altri processi di virtualizzazione delle risorse, un maggior consolidamento degli attuali servers per finire con l adozione di cambiamenti nelle strategie concernenti i miglioramenti infrastrutturali. Tuttavia, l adozione di corrette decisioni strategiche che possano comportare poi benefici futuri è difficile se non si hanno adeguate informazioni. Un aiuto in queste situazioni può derivare da un monitoraggio degli utenti e di come loro interagiscono con le applicazioni attraverso l infrastruttura IT dell Organizzazione. La struttura responsabile del processo di ottimizzazione del Data Center, magari con l impiego di tools appropriati di monitoring, può rendersi facilmente conto di come i servizi stessi vengono utilizzati e di conseguenza come ricavare ulteriori benefici attraverso il cambiamento della strategia IT. * Consulenza per l Innovazione Tecnologica - Direzione Generale INAIL. 17

ATTI DEL CONVEGNO Ad esempio, nel caso di un certo numero di utenti che accede ad un applicazione basata su alcuni server, mentre un numero decisamente inferiore di utenti accede ad un applicazione ospitata su differenti servers. A questo punto il responsabile del Data Center potrebbe decidere di spostare quest ultima applicazione su di un ambiente elaborativo basato su servers virtualizzati, oppure lasciarla nella sua attuale sede. 2. CONSOLIDAMENTO DI AMBIENTI SERVER Questo potrebbe essere il caso in cui è già presente una server farm virtualizzata e il passo successivo è quello di consolidare questo ambiente tenendo conto dell impatto che si avrebbe sugli utenti e nello stesso tempo analizzare il potenziale risparmio che questa operazione comporterebbe. In questo esempio, le informazioni necessarie per prendere la corretta decisione potrebbero essere desunte dall analisi dei dati di utilizzo delle applicazioni. Se l utilizzo delle applicazioni ospitate su server fisici dovesse risultare basso, allora le applicazioni stesse potrebbero essere seriamente candidate ad essere oggetto di virtualizzazione. Analogamente, un ambiente virtuale con un basso livello di utilizzo, potrebbe avere le sue risorse gradualmente ridotte per consentire un successivo consolidamento. Le informazioni ottenute possono essere utilizzate per un analisi costi-benefici. Analizzando quanto costerebbe rilasciare l intero servizio su di un infrastruttura (piattaforme e licenze) con differenti scelte tecnologiche, si potrebbero scoprire ulteriori opportunità di investimenti nell ottimizzazione del Data Center. Troppo spesso, il Data Center è suddiviso in silos tecnologici, la cui responsabilità è ripartita tra i diversi componenti del Team IT dedicato alla gestione del Data Center stesso. Questo comporta per il Responsabile del Centro maggiori difficoltà nel prendere decisioni finalizzate a ottenere dei risparmi di gestione. Superando queste logiche settarie di gestione e guardando alle applicazioni non più suddivise per aree circoscritte ma disponibili a essere ospitate su piattaforme elaborative virtualizzate e dinamicamente modificabili, è possibile effettuare le scelte giuste e prendere le decisioni corrette per il futuro. Un altra situazione che ricorre di sovente è quella derivante dalla presenza di più Data Center ciascuno dotato di autonome e differenti infrastrutture tecnologiche. È questo il caso ad esempio derivante da fusioni e incorporazioni che rendono più difficile il confronto tra le diverse tecnologie, come pure tra i differenti cost models e relative strategie di acquisto in precedenza adottate. Anche in questo caso la corretta strategia per il futuro deriva dal possedere le giuste informazioni su come gli utenti utilizzano il servizio. Basandosi su queste informazioni, l IT Manager può agire sull operatività degli utenti di questi servizi, per determinare se è possibile concentrare la tecnologia in un unico Data Center, oppure continuare a tenere distinti i vari siti. I dati sull utilizzo delle applicazioni possono infine comportare benefici attraverso la razionalizzazione nell uso delle licenze in possesso dell Organizzazione eliminando quelle non più utilizzate. 3. OTTIMIZZAZIONE DEL DATA CENTER L obiettivo di un Data Center altamente virtualizzato è di passare da una piattaforma vinco- 18

GOVERNARE LA COMPLESSITÀ: L INAIL E I NUOVI SCENARI lata e sotto-utilizzata ad una più flessibile, dinamica e rispondente alle esigenze di riduzione dei costi. Di conseguenza sarà necessario adottare dei tools in grado di gestire adeguatamente il mix di ambienti fisici e virtuali che si verranno a creare. Comunque il passaggio a un più alto utilizzo di risorse, a una maggiore densità, associato a minori costi energetici e di requisiti di spazio, dovrebbe aiutare le Organizzazioni a passare da una situazione in cui il 70%-80% del budget IT è dedicato a tenere le luci accese a una in cui solo il 50% del budget sia utilizzato per questi scopi. Risparmiando il 20%-30% del budget IT, la Direzione IT potrà rispondere più efficacemente alla richiesta di fare di più con meno risorse proveniente dagli utenti, per migliorare le applicazioni che costituiscono il core business dell Organizzazione. Una volta raggiunto un adeguato livello di consolidamento, il passo successivo consisterà nell ottimizzazione della componente energetica ed infrastrutturale del Data Center. Occorrerà quindi rivedere la gestione dell alimentazione, le necessità di raffreddamento, la razionalizzazione degli spazi e altri aspetti per essere certi che ciascuno di questi elementi possa ancora soddisfare le esigenze di un ambiente a questo punto più densamente popolato. Un ridisegno del sistema di raffreddamento più mirato si renderà necessario per ridurre i consumi energetici. Il processo di virtualizzazione e l ottimizzazione infrastrutturale garantiscono inoltre all Organizzazione la possibilità di muoversi verso approcci di razionalizzazione del Data Center più orientati ad aspetti ecologici come ad esempio il raffreddamento ad aria libera o ad acqua, il recupero di energia, il riuso e così via. La maniera con cui sono stati gestiti i Data Center ha subito continui cambiamenti, man mano che la tecnologia è passata dai mainframe ai mini computer fino ad arrivare ai server cosiddetti rack-mounted per finire con i più recenti server blade. Il vecchio modo di concepire le necessità applicative (una o al massimo due applicazioni per server) ha comportato dei livelli di stress nella gestione del Data Center, relativamente agli aspetti di alimentazione ed alle necessità di raffreddamento, tutto sommato contenuti, anche se andava aumentando la densità dei dispositivi. La virtualizzazione ha cambiato questo paradigma. Man mano che sono stati introdotti nuovi progetti di virtualizzazione, come elementi per la razionalizzazione e il consolidamento del software, come pure dell hardware, la gran parte delle Organizzazioni è passata da una situazione che prevedeva un elevata densità dell hardware ad una in cui si aumentava la percentuale di utilizzo del singolo server. Questo alla fine ha comportato elevati livelli di stress riguardo agli aspetti di alimentazione e di raffreddamento, nel caso in cui non si fosse provveduto ad una buona progettazione del Data Center. Tuttavia nonostante queste preoccupazioni, in numerose e recenti implementazioni della virtualizzazione, l approccio di collocare dispositivi simili tra loro in aree ben specifiche ha prodotto risultati disastrosi. Ad esempio, l aver collocato tutti gli alimentatori in una pila, tutte le CPU in un altra e tutto lo storage in un altra ancora ha generato seri problemi relativamente agli aspetti di fornitura di potenza elettrica. Inoltre lo smaltimento del calore da una sorgente cosi altamente dissipativa ha richiesto sistemi di raffreddamento notevolmente specializzati allo scopo di prevenire casi di surriscaldamento. La maggior parte degli specialisti di virtualizzazione e implementazione di Data Center, ha enfatizzato la propria capacità di progettazione di piattaforme per ambienti altamente virtualizzati. Tuttavia essi non hanno tenuto in conto, oltre le componenti fondamentali, anche degli aspetti relativi alle interconnessioni, al dimensionamento della potenza in ingresso ed alla necessità di una capacità di crescita dinamica e di una contestuale riduzione delle risorse. 19