20a settimana mondiale dell allattamento materno. 1-7 ottobre 2012



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Transcript:

20a settimana mondiale dell allattamento materno 1-7 ottobre 2012

I 10 PASSI PER IL SUCCESSO DELL ALLATTAMENTO AL SENO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 definire un protocollo scritto per l allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi per l allattamento al seno aiutare le madri perché comincino ad allattare al seno entro mezz ora dal parto mostrare alle madri come allattare e come mantenere la produzione di latte anche nel caso in cui vengano separate dai neonati non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme ventiquattr ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale incoraggiare l allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato lo richiede non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell allattamento favorire la creazione di gruppi di sostegno per l allattamento 10 al seno, in modo che le madri vi si possano rivolgere dopo essere state dimesse dall ospedale

LA SETTIMANA MONDIALE DELL ALLATTAMENTO MATERNO La settimana mondiale dell allattamento materno (SAM) é la campagna principale che promuove l allattamento al seno. L evento si svolge in oltre 170 Paesi e in Italia si celebra nella prima settimana di ottobre. La prima SAM è stata organizzata nel 1991 come iniziativa della World Alliance for Breastfeeding Action (WABA, tradotto Alleanza mondiale per l allattamento oppure Alleanza mondiale per la promozione dell allattamento ). Quest anno la SAM si concentra sui progressi compiuti in merito all attuazione della Strategia globale per l alimentazione dei neonati e dei bambini che è stata adottata dall OMS e dall UNICEF nell agosto 1990 per proteggere, promuovere e sostenere l allattamento al seno, come atto di amore nei confronti dei propri figli. Obiettivi della SAM 2012 1. 2. 3. 4. Fare il punto sugli insegnamenti e sui risultati degli ultimi 20 anni relativi all alimentazione dei neonati e dei bambini Valutare lo stato di attuazione della strategia globale a livello internazionale Celebrare i successi e i risultati ottenuti a livello nazionale, regionale e globale e presentare il proprio lavoro locale a livello internazionale Invitare a intervenire per colmare le lacune ancora presenti nelle politiche e nei programmi in materia di allattamento al seno e alimentazione infantile 5. Attirare l attenzione del pubblico sullo stato delle politiche e dei programmi in materia di allattamento al seno e di alimentazione infantile

L ALLATTAMENTO AL SENO IN VALLE D AOSTA La nostra storia inizia alla fine degli anni 90 con: la formazione rivolta a più riprese a tutti gli operatori ospedalieri e territoriali la pratica del rooming-in (mamma e neonato insieme in stanza) l eliminazione delle supplementazioni di routine con acqua zuccherata il contatto pelle a pelle subito dopo la nascita (skin to skin) prima nei parti vaginali, poi nei cesarei elettivi nella sala reveil (2007), nei cesarei elettivi in sala operatoria (2009), con l indispensabile collaborazione degli anestesisti e del personale di sala Nel 2005 la Regione e l USL firmano il protocollo d intesa con l UNICEF per aderire al progetto Ospedale Amico del Bambino Nel 2007, dopo una severa valutazione da parte dell OMS- UNICEF, riceviamo il Certificato d Impegno Nel 2010 diventiamo Ospedale Amico del Bambino Allattamento esclusivo al seno dei soli neonati fisiologici alla dimissione dal Nido anno dati raccolti da tutti gli operatori del nido ed elaborati dal dott. Luca Peano * i neonati venivano di routine nutriti anche con l acqua zuccherata I progetti per il futuro % allattamento materno esclusivo parti vaginali % allattamento materno esclusivo parti cesarei 2000 * 85.3 % 77.8 % 2007 92.5% 90.5% 2010 93.1% 88.3% Il DMI (Dipartimento materno-infantile) si propone di raccogliere i dati sul territorio per analizzare la percentuale di bambini allattati esclusivamente al seno nei primi 6 mesi di vita al fine di monitorarne la pratica ed eventualmente migliorare le modalità assistenziali di sostegno e promozione all allattamento materno.

PRESA IN CARICO DEL NEONATO SUL TERRITORIO Alla dimissione ospedaliera il neonato e la sua mamma non sono lasciati soli, ma presi in carico dagli operatori del consultorio di riferimento. I consultori sono dislocati su tutto il territorio regionale. Gli operatori che si occupano del neonato e della sua mamma sono l assistente sanitaria o l infermiera pediatrica e l ostetrica, che sono presenti in consultorio tutti i giorni dal lunedì al venerdì. La pediatria comunica quotidianamente agli operatori consultoriali la dimissione del neonato e della mamma, fornendo tutte le informazioni utili per una corretta presa in carico. L assistente sanitaria o l infermiera pediatrica: contatta telefonicamente i genitori entro 24 ore dal rientro al domicilio, per concordare il primo appuntamento in consultorio al fine di offrire la propria consulenza e appoggio controlla e valuta l accrescimento ponderale del lattante nei primi mesi di vita In collaborazione con l ostetrica consultoriale: promuove e rinforza l allattamento al seno e il sostegno alla mamma nelle situazioni problematiche (ingorgo mammario, ragadi, difficoltà di attaccamento al seno) offre consulenza diretta o telefonica fornisce tutto l appoggio e i consigli necessari per un allattamento corretto e prolungato nel tempo Il 95% dei neonati viene preso in carico entro 5 giorni dalla dimissione ospedaliera. Tra questi il 10% dei neonati e delle mamme che hanno manifestato difficoltà di allattamento viene preso in carico entro 48-72 ore dalla dimissione.

L EVOLUZIONE DI UN DIRITTO. L allattamento e la promozione dell allattamento nella storia I secolo d.c. Da sempre praticato nelle civiltà antiche, l allattamento viene per la prima volta messo in discussione da Sorano di Efeso, secondo il quale il latte dei primi giorni è indigesto ed è necessario affidarsi a una balia. Altre voci si levano per elogiare l allattamento. Plutarco afferma che la Natura ha posto il seno della donna in una posizione alta perché potesse abbracciare e affezionarsi al figlio mentre lo allatta. Dall antichità al Rinascimento Influisce sulla pratica dell allattamento la credenza che esso sia incompatibile con i rapporti sessuali. La Chiesa considera peccato riprendere la vita sessuale durante l allattamento. XIII secolo Il medico Aldobrandino da Siena definisce le regole per la scelta accurata della balia, convinto che, attraverso il latte, si trasmettano al bambino le malattie e le predisposizioni psichiche della persona che lo allatta. Dal XIV secolo È sempre più frequente il ricorso alla balia e la condizione dei bambini ne risente. La medicina comincia a interrogarsi su alcuni aspetti dell allattamento, come la durata della poppata e la quantità del latte assunto dal lattante, anche se continuano a prevalere le consuetudini e le credenze della gente comune. 1762 Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau dalle pagine della sua opera Emilio biasima le donne che affidano i figli alle balie. Nei ceti aristocratici si torna ad allattare al seno e diminuisce la mortalità infantile. XIX secolo Nel 1845 si brevetta la prima tettarella in caucciù. Nel 1866 si comincia la pastorizzazione del latte vaccino.

Nel 1867, l industriale svizzero Henri Nestlé lancia sul mercato la prima farina lattea, 2 anni dopo la zuppa di malto, del chimico tedesco Justus von Liebig. XX secolo La donna fa ingresso nel mondo del lavoro. Ne deriva una rivoluzione nella consapevolezza dei suoi diritti e nello stile di vita delle famiglie. In particolare nel corso della seconda metà del 900, l allattamento al seno subisce sorti alterne, legate, da un lato, allo sviluppo economico e tecnologico e, dall altro, alla tendenza del momento. Anni 80 e 90 Si afferma la promozione dell allattamento materno. Del 1981 è il Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno, che si propone di proteggere le madri e i bambini da pratiche pubblicitarie inappropriate e vieta la promozione commerciale di sostituti del latte materno, biberon e tettarelle. Il 20 novembre 1989, a New York si approva la Convenzione sui Diritti dell Infanzia (in Italia diventa in legge nel 1991), nella quale si pone l accento sui vantaggi dell allattamento al seno. Nel 1990, sempre a New York si approva la Dichiarazione degli Innocenti. Sulla protezione, promozione e sostegno dell allattamento al seno (OMS UNICEF). In questo contesto, nasce un iniziativa, sempre OMS UNICEF, chiamata Ospedale Amico del Bambino lanciata ad Ankara nel giugno 1991, in occasione di una riunione dell Associazione Internazionale dei Pediatri, con lo scopo di proteggere, incoraggiare e sostenere su scala mondiale l allattamento al seno fin dai primissimi giorni di vita in ospedale. Nel 1992 si approva la Dichiarazione e il Piano d Azione Mondiali per la Nutrizione della FAO e dell OMS. Dopo il 2000 Del 2000 è il primo Piano d Azione per una Politica sugli Alimenti e la Nutrizione dell OMS (2000-2005) e dell UNICEF. Gli obiettivi sono: Migliorare le pratiche riguardanti l allattamento al seno nei servizi sociali e sanitari. Aumentare il numero di madri che scelgono di allattare i propri figli, di allattarli in maniera esclusiva per 6 mesi, e di continuare ad allattarli in seguito fino a quando lo desiderino.

Aiutare le madri a sentirsi fiduciose, determinate e soddisfatte con la loro esperienza di allattamento al seno. Migliorare le competenze pratiche e la soddisfazione degli operatori sanitari. Nel 2002, la Strategia Globale per l Alimentazione del Neonato e del Bambino è approvata da tutti i paesi membri dell OMS. Raccomanda l allattamento al seno esclusivo per 6 mesi e la continuazione dell allattamento, con adeguati alimenti complementari, fino a 2 anni e oltre. Oggi La comunità scientifica mondiale riconosce il ruolo fondamentale dell allattamento materno. Meno del 40% dei bambini viene allattato esclusivamente al seno per i primi 6 mesi. Solo per il 43% dei neonati l allattamento inizia entro 1ora dalla nascita e solo il 60% è svezzato dopo il 6 mese. Questi dati internazionali mostrano che occorre continuare a promuovere l allattamento al seno per ottenere risultati significativi per la salute e il benessere delle madri e dei bambini. È un iniziativa del Dipartimento Materno-Infantile promossa e organizzata dalla Struttura Complessa Comunicazione dell Azienda USL della Valle d Aosta con la collaborazione di con il patrocinio di Assessorat de l Éducation et de la Culture Assessorato Istruzione e Cultura www.ausl.vda.it Assessorat de la Santé, du Bien-être et des Politiques sociales Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali Assessorat Activités Assessorat des de l Éducation productives et de la Culture Assessorato AssessoratoAttività Istruzione produttive e Cultura