B1 Committente: Agenzia per lo svolgimento dei XX Giochi Olimpici invernali Torino 2006 Responsabile del procedimento Arch. Giuseppe Reviglio Rendering vista aerea Nord-Ovest Gruppo di lavoro: Prog. architettonico Arch. Claudio Lucchin Arch, Roberto D Ambrogio Arch. Giorgio De Ferrari Arch. Vittorio Jacomussi Arch. Osvaldo Taurini Arch. Agostino De Ferrari Ing. Enrico Lee Ing. Guglielmo Concer Arch. Johanna Covi Lee Strutture Ing. Guglielmo Concer Ing. Fabio Antonio Bottino Ing. Alessio Mastellotto Impianti elettrici Ing. Enzo Zadra Impianti meccanici Ing. Marina Bolzan Coord. sicurezza Ing. Gian Carlo Gramoni Data di inizio lavori Novembre 2003 Rendering vista aerea Sud-Est Data di fine lavori Dicembre 2005
B2 Ubicazione intervento: L impianto è progettato su un area alla periferia sud-ovest di Torre Pellice (TO), quartiere Santa Margherita, lungo via Lombardini. Porzione prospetto lato Sud Dati urbanistici progetto definitivo: Superficie del lotto: 16.776mq Superficie coperta: 5.286mq Distanza min dai confini: 5,40m Distanza min dai fabbricati: 12,86m Volume complessivo: 75.500mc Volume fuori terra: 58.472mc Altezza massima fuori terra (quota ±0,00): 14,04m Altezza massima edificio: 18,05m Pista di pattinaggio e tribune lato Sud-Ovest
C B A 07 A 07 C B B3 Impresa esecutrice ITER s.c.a.r.l. - Torino Importo generale lavori Tot.= 7.900.000,00 Importo per classe e categoria professionale Ic = 3.194.400,00 Ig = 2.700.000,00 IIIa = 243.700,00 IIIb = 1.111.900,00 IIIc = 650.000,00 Pianta piano interrato Pianta copertura con orditura portante
B4 1-2 - Stralcio sezione A-A e armatura porzione facciata Est 3 045 Descrizione dell intervento La struttura in oggetto è ubicata a Torre Pellice (TO) comune sito a circa 530 metri s.l.m. L edificio progettato e completato per l uso Olimpico, è destinato ad ospitare 2500 persone tutte dotate di posto numerato. Il palazzo del ghiaccio è stato pensato sia per gli eventi sportivi (spogliatoi e servizi sono a norma olimpica) e sia per l utilizzo ricreativo degli abitanti del comprensorio. L edificio si compone di due piani fuoriterra ed un piano semi interrato. La zona di progetto rientra in in zona di 2.categoria sismica s=9(legge 25/11/62), e tutte le parti sono state studiate per garantire una resistenza al fuoco REI60, attraverso l applicazione delle norme UNI 9502 (per parti in c.a.) e UNI 9504 (elementi in legno). La struttura si compone di tre solai e presenta uno scheletro portante in c.a. realizzato con travi e pilastri, direttamente ancorati in fondazione o poggiati sui setti murari del seminterrato ovviamente progettati per il contenimento delle spinte del terreno. L assorbimento degli sforzi orizzontali è affidato alla fitta pilastratura dell edificio, tenendo presente che agli angoli della struttura sono presenti 4 vani scala in c.a. che contribuiscono a dare rigidezza al tutto e ad assorbire le sollecitazioni torsionali. La copertura è realizzata attraverso un sistema di travi Segue:
B5 Andamento momenti flettenti per carico neve Il telaio sull asse M-M lato NORD della struttura Prosegue: reticolari posate lungo la direzione più corta della struttura,con travatura secondaria atta al sostentamento dei pannelli di copertura. Trovandosi la struttura in zona sismica, con relative conseguenze tenso-deformative, si sceglie di giuntare completamente la struttura di copertura in corrispondenza del giunto strutturale sottostante (in mezzeria). Questo fa si che lacopertura sia formata da 8 travi reticolari di tipo1 (vedi disegni), 2 capriate di tipo3 (giunto) e 2capriate laterali di tipo 2. Vista l importanza dei carichi orizzontali si è optato per una controventatura in acciaio che permetta di scaricare gli sforzi ogni 2 campate,provvedendo al posizionamento di controventi in orditura spaziale,così da evitare qualsiasi fenomeno di sbandamento della struttura. Gli appoggi si prevedono realizzati con blocchi elastomerici armati per la trasmissione dei carichi dalla trave lamellare alla struttura sottostante.questa tipologia viene scelta per entrambi gli appoggi della travatura, così da permettere una equa distribuzione degli sforzi prodotti dal sisma su entrambi i lati della struttura. Le reticolari sono state progettate con una adeguata controfreccia che per una struttura di queste dimensioni è comunque stimabile tra i 25 e i 30 cm.