SEMINARIO FORMATIVO LA PUBBLICITA DELLE AZIONI DEL COORDINATORE



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SEMINARIO FORMATIVO IL SISTEMA DI GESTIONE DELLE ATTIVITA DI COORDINAMENTO NELLE GRANDI OPERE LA PUBBLICITA DELLE AZIONI DEL COORDINATORE Relatore: ing. Marco Conti CEL Città dello Sport di Tor Vergata Roma Presentazione dell opera Il progetto per la "Città dello Sport" è nato dall'esigenza di integrare le strutture esistenti per l evento dei mondiali di nuoto del 2009 e comprende impianti sportivi, coperti e scoperti, servizi ed infrastrutture di supporto. Si trova nel settore Sud Est del Comprensorio Universitario di Tor Vergata che, viste le sue caratteristiche, risulta idoneo, sia per disponibilità di spazi, sia per l'adeguata rete viaria, sia per le capacità ricettive. L'area è delimitata, a Sud dall'autostrada Roma - Napoli (A1), non lontana dallo svincolo di Torrenova, ad Ovest dal G.R.A., e a Nord dalla Casilina, non distante da alcuni insediamenti residenziali. Il progetto servirà sia a dotare l'area di impianti sportivi, di cui attualmente è carente, sia a caratterizzare e ricucire il territorio, che ora appare disgregato, ma che sta progressivamente modificandosi con interventi mirati e che, grazie alla presenza dell'università ha avviato un processo di riqualificazione. Le caratteristiche architettoniche dell'impianto sportivo, la sua dimensione, e lo studio del verde serviranno a contribuire a questo sviluppo, rendendolo luogo

di aggregazione per più fasce d'età e punto di riferimento visivo già a grandi distanze. L'accessibilità al complesso sarà ottenuta attraverso più livelli. La scala extraurbana, le complanari alla A1, in parte già realizzate sul fronte Ovest, saranno completate fino a raggiungere il casello di Torrenova, permettendo così un rapido avvicinamento ed allontanamento agli impianti sportivi. La scala urbana sfrutta la viabilità preesistente realizzata in occasione del Giubileo e quella delle infrastrutture attualmente in fase di completamento. Saranno inoltre previsti corridoi che collegheranno con il capolinea della metropolitana e che garantiranno l'accessibilità anche con i mezzi pubblici. Questi prevedono consistenti interventi di potenziamento del trasporto; a Nord, in prossimità della via Casilina si sviluppa la ferrovia Roma - Pantano dove stanno per terminare gli interventi di adeguamento, a Sud, lungo la ferrovia FR 6 Roma - Colleferro, è stata realizzata la fermata Tor Vergata dalla quale è possibile agevolmente raggiungere il comprensorio stesso. La viabilità interna del progetto si sviluppa secondo assi paralleli ed ortogonali, che rendono agevole il deflusso di spettatori ed atleti. La struttura, vista la necessità di ricevere grandi masse di fruitori è dotata di ampie superfici di sosta. Oltre i parcheggi pubblici (nelle quantità di legge) il complesso è dotato anche di parcheggi pertinenziali interrati che si sviluppano in maniera radiale intorno all'edificio. L'accesso agli stessi è posto sul retro del complesso sportivo affinché il Campus non risenta né del flusso degli autoveicoli che vi accedono, né delle emissioni nocive prodotte dagli stessi. Il parcheggio si collega all'impianto sportivo sia direttamente dall'interno attraverso passaggi sotterranei, sia attraverso l'esterno, con collegamenti verticali che portano i fruitori nelle aree verdi attrezzate.

I vari piani del parcheggio sono suddivisi all'interno in modo tale da rendere possibile una diversa ripartizione dello spazio per i vari eventi, quindi avere ambiti esclusivi. Per la sicurezza dei pedoni, le uscite dai parcheggi interrati conducono direttamente nell'area circostante l'impianto sportivo mentre, per quelli a raso, sono previsti idonei passaggi protetti e segnalati. Il progetto si sviluppa in due identici padiglioni a forma di ventaglio contenenti uno il campo polivalente (Palasport), e l'altro le piscine (Palanuoto). Tutto il complesso si inserisce a sua volta in una serie di infrastrutture esterne che lo caratterizzano nel suo insieme, alternando percorsi a verde e di sosta. La copertura dei due padiglioni è l'elemento caratterizzante tutto il progetto. La sua notevole altezza e la struttura saranno visibili già a distanza, divenendo cosi elemento di richiamo visivo e polo d'attrazione. Si tratta di una struttura in acciaio capace di rispondere a più esigenze, che sarà rivestita con dei pannelli in parte semitrasparenti ed in parte opachi, creando all'interno un gioco di luce, tale però da non intralciare lo svolgimento delle attività interne e quindi sgradevoli fenomeni di abbagliamento e zone d'ombra. La superficie opaca sarà coibentata termicamente e rivestita all'interno di materiale fonoassorbente per conferire idonee condizioni di comfort e di contenimento energetico. All'interno dello stadio sono previsti circa 3000 posti a sedere per il nuoto e circa 1000 per i tuffi, che possono essere ampliati con tribune mobili in caso di grandi eventi. Le piscine olimpioniche avranno le seguenti dimensioni: una di 53x25m ed una 25x25m adibita per i tuffi. Nel palasport le tribune possono ospitare 15000 spettatori ed il campo previsto è di 30x45m; qui sarà possibile ospitare anche altri eventi, quali incontri di pallamano, pallacanestro e pallavolo ospitando lo stesso numero di visitatori. Per eventi di pugilato e per i concerti e comunque altri grandi eventi in cui si

utilizzerà in parte il parterre il numero dei fruitori potrà essere incrementato con apposite sedute temporanee. La struttura si estende su una superficie di 17000 mq e la sua altezza è di 67m dal livello interno principale, raggiungendo la quota assoluta di 166 m s.l.m. Essendo il complesso nella direzione dell'aeroporto di Ciampino è sottoposto a vincoli di rispetto e dalle verifiche effettuate tale altezza risponde ai limiti di norma. Inoltre l'impianto sportivo è rispondente a quanto disposto dal CONI e dalle diverse federazioni nazionali ed internazionali per i criteri di sicurezza e per poter ospitare competizioni di ogni livello. Alle zone sportive principali si affiancheranno aree di servizio, palestre, laboratori, punti di ristoro, negozi, magazzini. Simmetricamente alle piscine esterne, sul lato opposto della struttura sarà ubicata la pista di atletica a 8 corsie e pedane per lo svolgimento di tutte le attività di atletica leggera. Queste aree attrezzate all'aperto completano tutto l'ambito strettamente sportivo. I due padiglioni sono progettati e di conseguenza strutturati in maniera autonoma, affinché possano essere utilizzati contemporaneamente anche ospitando eventi di tipo diverso. Sono connessi attraverso uno spazio di distribuzione al primo livello sotterraneo, in cui la struttura viene lasciata in vista ed anzi diviene elemento caratterizzante lo spazio stesso, con grandi archi che degradano e che avvolgono il fruitore. Questo corridoio di comunicazione è caratterizzato da una copertura che sorregge parzialmente le strutture in acciaio. La serie di archi che si dirama in modo radiale a partire dalle colonne che sorreggono la zona degli spalti dello stadio e della piscina coperta, si ricongiunge su un arco di circa 133 m di luce che corre lungo l'asse di simmetria delle due coperture in acciaio.

La manutenzione della struttura pur avendo grandi dimensioni potrà essere eseguita utilizzando macchinari, quali elevatori telescopici, che permettono di raggiungere elevate altezze. Sono inoltre previsti punti di ancoraggio di arrampicatori, sia esterni che interni, che ne garantiranno anche la pulizia. Ogni livello è raggiungibile con pulitrici industriali ed inoltre il parterre del palasport è carrabile, così da rendere agevole l'allestimento di eventuali palchi temporanei. Il Palasport e il Palanuoto costituiscono il polo sportivo connesso al polo universitario attraverso un grande parco urbano che collegando le due parti diviene luogo di incontro e di scambio culturale e sociale. I materiali che si è scelto di utilizzare all'interno della struttura sportiva saranno conformi a quelli previsti per gli ambienti sportivi. Vista la necessità di rendere gli spazi fruibili da un grande numero di utenti e comunque di garantire una certa versatilità, si prediligono materiali resistenti, con colorazioni piuttosto neutre, di facile manutenzione e pulizia. Tutti i servizi igienici, gli spogliatoi, e le aree per gli sportivi saranno rivestite in ceramica antiscivolo, le pavimentazioni saranno in pietra, e i locali tecnici saranno lasciati con cemento facciavista. Le tribune saranno per la gran parte in calcestruzzo, e solo un numero ridotto sarà in metallo, per renderle rimovibili. Per gli ambienti che avranno bisogno di essere isolati, p.e. la vasca di allenamento, si prevede un isolamento acustico nel pacchetto del solaio. Introduzione dell intervento L intervento è finalizzato a trattare un argomento molto importante quanto delicato: la pubblicità delle azioni del coordinatore. Sappiamo tutti che la legislazione presente e pregressa, individua per il CEL obblighi e responsabilità precise, ma senza fornire alcuno strumento su come adempiere a tali disposizioni; il legislatore (art.92 D.Lgs. 81/08) si limita a dire: Verifica con opportune azioni di coordinamento e controllo, l applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori

autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel Piano di Sicurezza e di Coordinamento di cui all art.100 e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro; Verifica l idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano completare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento di cui all art.100, assicurandone la coerenza con quest ultimo, adegua il piano di sicurezza e coordinamento di cui all art.100 e il fascicolo di cui all art. 91, comma 1, lett b), in relazione all evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verifica che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza; Organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione; Verifica l attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere; Segnala al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94,95 e 96 e alle prescrizioni del piano di cui all art. 100, e propone la sospensione dei lavori, l allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi del cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l esecuzione dà comunicazione dell inadempienza alla azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti; Sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate;

lasciando l organizzazione delle metodologie e delle tempistiche all esperienza o alla sensibilità del professionista incaricato. L azione del CEL in un cantiere, contrariamente a quanto si possa pensare, è di fondamentale importanza; essa, pertanto, deve essere incisiva perseguita con metodicità e continuità al fine di lasciare traccia tangibile all interno del processo produttivo. Tale esigenza è ancora più marcata in un cantiere di realizzazione di una grande opera, dove sono presenti un gran numero di imprese e di operai e quindi dove è molto facile che l azione intrapresa dal CEL non abbia gli effetti desiderati se questa non è estremamente efficace. Per fare questo è necessario che il CEL organizzi il proprio lavoro, strutturandolo sulla base dei seguenti requisiti: 1. conoscenza dettagliata del progetto e dei suoi sviluppi e/o modifiche in corso d opera; 2. corretta individuazione degli interlocutori, che possono fungere, anche, da mezzo di veicolazione delle informazioni; 3. conoscenza dettagliata della programmazione delle lavorazioni che in corso d opera possono subire anche notevoli variazioni. Pertanto il CEL non può limitarsi a compiere verifiche, ma è molto importante che prima di tutto abbia sotto controllo il processo produttivo per tarare, eventualmente, le azioni di coordinamento, in funzione delle esigenze di cantiere che si vengono a creare e sono enormemente difficili da prevedere in fase di progettazione (e quindi in fase di redazione del PSC). Uno dei rischi fondamentali per il CEL è quello di essere escluso dai settori decisionali del cantiere dove invece lo stesso dovrebbe avere un ruolo importante per indirizzare (o quanto meno influenzare) scelte tecniche, per affrontare i problemi prima di ritrovarli sul campo a sua insaputa. Un primo passo, pertanto, è quello di garantire una presenza più assidua all interno del cantiere che gli consenta di conservare i requisiti sopra richiamati. Presso il cantiere della Città dello Sport è stata fatta una scelta radicale, innovativa sotto ogni punto di vista, ovvero strutturare uno staff di coordinamento, composto dal CEL e da Assistenti di pari requisiti, che

eseguono un monitoraggio giornaliero delle attività in cantiere. Oltre a questo è stato deciso, in accorso alla committenza, di installare un presidio fisso (Ufficio di Coordinamento) all interno dell Area Logistica, per fornire supporto alle imprese presenti in cantiere. Questo è un primo passo della pubblicità delle azioni del CEL. Altro rischio da non sottovalutare, aggravato senza meno dalla presenza giornaliera in cantiere e dal fatto che sono più persone ad agire contemporaneamente (CEL e Assistenti), è la non uniformità di comportamenti e di atteggiamenti, che possono indurre ad azioni differenti. Il secondo importante passo, pertanto, che è stato fatto è quello di aver strutturato un Sistema di Gestione delle attività intraprese dall Ufficio di Coordinamento, reso pubblico attraverso l inserimento nel PSC. Il Sistema di Gestione si pone come obiettivi, quello di codificare attraverso procedure la circolazione delle informazioni in cantiere (pubblicità delle azioni intraprese) e di definire l attività dell Ufficio di Coordinamento, la dove la legislazione non fornisce indicazioni (metodologia, tempistiche e interlocutori) al fine di renderla oggettiva e pubblica. Con questo si è coscienti che questo rappresenta solo un passo in avanti nel migliorare la sicurezza nei cantieri e che bisogna ancora lavorare molto e sodo. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno preso parte all incontro e all Ordine degli Ingegneri di Roma, con particolare riferimento alla Commissione Sicurezza per l invito. Resta inteso che chiunque abbia voglia di visitare il cantiere della Città dello Sport è il benvenuto, è sufficiente contattarci ai numeri di cantiere. Ing. Marco Conti