Caratteristiche dei solidi



Documenti analoghi
Corso di Studi di Fisica Corso di Chimica

I legami fra molecole nei liquidi non sono forti ed esse possono fluire Riducendo l agitazione termica. legami tra molecole più stabili

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Lo stato solido. Solido: qualsiasi corpo rigido e incomprimibile che ha forma e volume propri. amorfi. cristallini

Nello stato solido le forze attrattive tra le particelle (ioni, atomi, molecole) prevalgono largamente sull effetto dell agitazione termica

Classificazione dei materiali solidi in base ai legami interatomici! Metalli Ceramici Polimeri

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie

FASE. Diversi stati fisici della materia e forme alternative di un medesimo stato fisico.

Stati della materia. Stati della materia

TIPI DI SOLIDI FORZE ENTRO LE PARTICELLE PARTICELLE AI NODI FORZE TRA LE PARTICELLE TIPO SOLIDO

NATURA E PROPRIETA DEI RAGGI X W.Roentgen (1895) Nello spettro di emissione RX si distinguono:

Tipologie di materiali

1.La forma delle molecole 2.La teoria VSEPR 3.Molecole polari e apolari 4.Le forze intermolecolari 5.Legami a confronto

STRUTTURA DEI SOLIDI

Minerali: corpi inorganici naturali con una composizione chimica e proprietà fisico-chimiche molto specifiche

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA DIAGRAMMI DI STATO DI COMPONENTI PURI

PROPRIETA DEI MATERIALI

Legame Covalente Polare e MOT. Polarità del legame aumenta con differenza di elettronegatività.

LEGAME METALLICO PROPRIETA METALLICHE NON METALLI SEMIMETALLI METALLI

STATI DI AGGREGAZIONE

Gli stati di aggregazione della materia.

le SOSTANZE Sostanze elementari (ELEMENTI) COMPOSTI Costituiti da due o più atomi DIVERSI tra loro

Il tipo di legame chimico influenza in maniera fondamentale le caratteristiche macroscopiche del materiale.

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA. Lo stato solido

Il legame chimico. Energia di legame

Struttura e geometria cristallina

Il legame chimico. Energia di legame

Il Legame Ionico. Quando la differenza di elettronegatività fra atomi A e B è molto grande le coppie AB possono essere considerate A + B -

LEGAMI INTERMOLECOLARI LEGAMI INTERMOLECOLARI

I Legami intermolecolari

CENNI TEORIA ORBITALE MOLECOLARE

Bagatti, Corradi, Desco, Ropa. Chimica. seconda edizione

Cristalli, minerali e loro proprietà

Introduzione alla chimica organica. 1. Regola ottetto 2. Teoria del legame 3. Geometria delle molecole

MATERIALI PER L INGEGNERIAL METALLI >2000! CERAMICI > 5000! POLIMERI > 10000!

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA. Lo stato solido

POLIEDRI IN CRISTALLOGRAFIA


Il reticolo cristallino e la cella elementare

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA. Lo stato solido

Diffrazione da reticolo.

Legame nei cristalli. Cosa tiene insieme un cristallo?

IL LEGAME CHIMICO. Per descrivere come gli elettroni si distribuiscono nell atomo attorno al nucleo si può far riferimento al MODELLO A GUSCI

Introduzione. Corso di Laurea in Informatica. c/o: Dipartimento di Fisica. Sito web:

STATI DI AGGREGAZIONE

Materiali metallici. Materiali ceramici Materiali polimerici

LA M A T E R I A. Ma, allora chiediamoci come è fatta la materia?

Reticoli di Bravais e sistemi cristallini

Legame Chimico. Legame Chimico

Esercizi sui Solidi. Insegnamento di Chimica Generale CCS CHI e MAT. A.A. 2015/2016 (I Semestre)

I LEGAMI CHIMICI E LA REGOLA DELL OTTETTO

T.A.R.M Luigi Cerruti Lezioni di chimica 3-4

Legami secondari e lo stato fisico

Elettronica dello Stato Solido Lezione 2: I cristalli. Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano

Corso di Mineralogia

Lezione 8. Cenni di struttura della materia

Introduzione alla Fisica dello Stato Solido

Legame chimico e proprietà delle sostanze

APPUNTI DELLE LEZIONI DI. Scienza e Tecnologia dei Materiali (Energetica)

5 - MINERALI Sostanze solide, naturali, inorganiche, con una struttura interna ordinata e una limitata varietà di composizione chimica

GLI STATI DI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie I Anno- Dr.ssa R. Terracciano

I SOLIDI E I LIQUIDI

Simmetrie Cristallografiche A.A Marco Nardini Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Università di Milano

STRUTTURA DELL'ATOMO

FORZE INTERMOLECOLARI

STRUTTURA E GEOMETRIA CRISTALLINA

Il modello di Lewis Le regole

Corso di Studi di Fisica Corso di Chimica

Le forze intermolecolari Manifestazione delle forze intermolecolari

LO STATO SOLIDO. Lo stato solido rappresenta uno dei tre stati di aggregazione della materia

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Prof.ssa Silvia Martini. L.S. Francesco D Assisi

Il legame chimico. Energia di legame

SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI

1. L energia di legame. 2. I gas nobili e a regola dell ottetto. 3. Il legame covalente. 4. Il legame covalente dativo. 5. Il legame covalente polare

Introduzione. Cosa sono i dispositivi a semiconduttore?

Acqua. E la molecola più abbondante nel corpo E vitale. Uova di rana in ambiente acquoso

minerale roccia cristallo Abito cristallino Punto di fusione La durezza La sfaldatura

La Cristallografia. 1: la traslazione

I FENOMENI ELETTRICI CLASSE DELLE LAUREE TRIENNALI DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE

Il legame dativo o coordinativo: lo stesso atomo fornisce i due elettroni di legame.

Per esempio, possiamo osservare il legame ionico nella molecola di cloruro di sodio. Il cloro e il sodio hanno le seguenti strutture di Lewis:

I MATERIALI. Presentazione a cura di Prof. Ramona Sola

11 aprile Annalisa Tirella.

Dispositivi Elettronici

Le idee della chimica

Scienza e Tecnologia dei Materiali - Docente: Prof.ssa Laura Montanaro Introduzione al corso, ai materiali e alle curve di Condon-Morse

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE A.A Prova scritta del corso di Chimica A-K Compito prova

Legame metallico. Metalli

1. L energia di legame

Analisi Chimico Farmaceutica e Tossicologica con Laboratorio

Siena, 10 Giugno 2015 Sandra Defazio Serena Fedi

Materiali metallici. Materiali ceramici Materiali polimerici

Materiale didattico: dispense fornite durante il corso

Transcript:

Corso di Studi di Fisica Corso di Chimica Luigi Cerruti www.minerva.unito.it Caratteristiche dei solidi Incompressibilità Proprietà comune con i liquidi (l altro stato condensato della materia) Rigidità Forma definita Proprietà in contrasto con quelle degli altri stati della materia Lezioni 17-18 2010 Solidi cristallini e solidi amorfi Solidi cristallini e solidi amorfi Solidi cristallini particelle disposte regolarmente nello spazio anisotropia punto di fusione ben definito Solidi amorfi disposizione irregolare delle particelle isotropia punto di fusione non ben definito Quarzo vs. Vetro Pyrex

Proprietà dei solidi: la durezza Proprietà dei solidi La durezza Per valutare la durezza di un solido si utilizza una particolare scala dovuta al mineralista austriaco Friedrich Mohs (1772-1839) Conducibilità termica dei materiali La conducibilità o conduttività termica k è il rapporto, in condizioni stazionarie, fra il flusso di calore e il gradiente di temperatura che provoca il passaggio del calore Conducibilità dei metalli Q rate è la quantità di calore che transita nell'unità di tempo attraverso la sezione S di una barra omogenea di lunghezza d S è l'area della sezione trasversale della barra, ortogonale rispetto alla direzione del gradiente di temperatura T 1 e T 2 sono le temperature agli estremi della barra. Unità di misura di k: J s -1 m m -2 T -1 = W m -1 T -1

Anisotropia A B Anisotropia dei cristalli Isotropica è una proprietà che è invariante in tutte le direzioni; isotropico è un sistema (o un materiale) che presenta le stesse proprietà in tutte le direzioni. Un campione di gas è isotropo. Anisotropo è un sistema (o un materiale) le cui proprietà variano a seconda delle direzioni. Un solido si dice anisotropo se le proprietà quali conducibilità elettrica, indice di rifrazione, conducibilità termica, ecc.. sono diverse a seconda della direzione in cui vengono misurate. L anisotropia è conseguenza della asimmetria dei reticoli lungo le tre direzioni dello spazio Molti solidi cristallini risultano tuttavia isotropi perché le loro strutture macroscopiche sono costituite da un gran numero di microcristalli disposti casualmente. Per rilevare l anisotropia occorre fare le misure su monocristalli. La resistenza al taglio nel modello bidimensionale è sicuramente diversa nelle direzioni A e B Nella direzione A ai due lati della freccia si alternano atomi di diverso tipo Nella direzione B ai due lati della freccia si hanno sempre atomi dello stesso tipo Reticolo cristallino, cella elementare I parametri di una cella elementare Per ogni reticolo esistono infinite celle primitive. Nel reticolo bidimensionale della figura sono messe in evidenza quattro diverse celle primitive. La cella in basso a destra ha al suo centro un elemento del reticolo è ha un area doppia delle celle primitive In geometria e in cristallografia un reticolo di Bravais è un insieme infinito di punti nello spazio, generati da operazioni di traslazione. Ponendo l'origine degli assi cartesiani su un qualsiasi punto del reticolo, ogni punto è individuato da un vettore della forma: v = i a 1 + j a 2 + k a 3 dove i, j, k sono numeri interi; a 1, a 2, a 3 sono detti i vettori generatori del reticolo. La cella primitiva rappresenta l elemento di volume più piccolo del reticolo cristallino che, ripetuto nelle tre dimensioni, genera l intero cristallo. I reticoli cristallini sono classificati in base alle caratteristiche geometriche della loro cella elementare, che può anche non coincidere con una cella primitiva. I parametri sono: Le lunghezze a, b, c dei tre spigoli concorrenti all origine degli assi di riferimento sono i moduli dei vettori generatori del reticolo Gli angoli α, β, γ fra gli assi

Strutture cristalline I reticoli di Bravais I sette sistemi cristallini Esistono solo 14 diversi reticoli, chiamati reticoli di Bravais. In figura sono rappresentate le celle unitarie convenzionali dei 14 reticoli; P cella primitiva, C cella con un punto reticolare al centro di due facce parallele, F cella con un punto reticolare al centro di ogni faccia, I cella con un punto reticolare al centro del corpo della cella, R cella primitiva romboedrica. I cristalli con strutture Cubica F ed Esagonale F sono quelli che presentano la più compatta disposizione di atomi che si possa realizzare. Il concetto di sistema cristallino è essenzialmente di carattere morfologico e solo secondariamente strutturale. Sistemi cristallini e celle elementari Il concetto di sistema cristallino è essenzialmente di carattere morfologico e solo secondariamente strutturale. Per ogni sistema cristallino si sono scelte celle convenzionali corrispondenti ai reticoli di Bravais. I sistemi cristallini sono sette: cubico tetragonale ortorombico monoclino triclino esagonale romboedrico (o trigonale) Nell immagine qui accanto i quattordici reticoli di Bravais sono suddivisi nei sette sistemi cristallini Il sistema ortorombico può presentare quatto diverse celle elementari Un cristallo cubico può avere tre celle elementari diverse Ecc. Legge di Bragg Affinché le onde dei raggi X raggiungano in fase il rivelatore è necessario che la differenza dei percorsi sia eguale ad un numero intero di lunghezze d onda: AB + BC = n λ con n = 1, 2, 3... dato che AB = d sinθ BC = d sinθ allora AB + BC = 2d sin θ = n λ La seguente relazione esprime la legge di Bragg: 2d sin θ = n λ

La struttura di NaCl Il carbonio: tre corpi semplici, tre forme allotropiche Allotropia: Proprietà di alcuni elementi chimici di combinare i propri atomi in due o più forme diverse, che si distinguono per la struttura molecolare o cristallina. Il carbonio elementare esiste in tre forme allotropiche: - Diamante: sistema cubico - Grafite: esistono due forme conosciute di grafite, alfa (esagonale) e beta (romboidale) - Fullerene: ha una struttura molecolare specifica e particolare. E un allotropo del carbonio senza che possa formare strutture cristalline CaCO 3 Il dimorfismo dei composti Classificazione dei solidi cristallini Solidi ionici (NaCl) Solidi covalenti (Diamante) Solidi molecolari (N 2 ) Solidi metallici (Fe) Il dimorfismo è un fenomeno caratteristico di alcuni minerali che possono presentarsi in forme diverse pur avendo la stessa composizione chimica Il carbonato di calcio CaCO 3 cristallizza in due forme diverse: - La calcite è trigonale - L aragonite è romboedrica

Caratteristiche dei solidi ionici Nel reticolo cristallino dei solidi ionici si alternano, con regolarità, ioni positivi e negativi NaCl Temperatura di fusione relativamente alta Fragilità alla trazione Sfaldamento diagonale rispetto ai piani reticolari Allo stato fuso conducono la corrente elettrica Solubili in acqua In soluzione acquosa conducono la corrente Proprietà dei cristalli ionici I solidi ionici si oppongono allo sfaldamento parallelo ai piani reticolari in quanto lo scorrimento genererebbe repulsione fra ioni dello stesso segno. Lo sfaldamento avviene lungo i piani diagonali contenenti tutti atomi con carica dello stesso segno La solubilità in acqua è buona perché il reticolo viene distrutto e gli ioni vengono solvatati dall acqua. Caratteristiche dei solidi covalenti Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi covalenti sono presenti gli atomi legati con legame covalente Temperatura di fusione molto alta: la silice cristallina fonde a 1710 C In generale hanno grande durezza Isolanti o semiconduttori Insolubili in acqua Caratteristiche dei solidi molecolari Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi molecolari sono presenti molecole legate con deboli legami intermolecolari Temperatura di fusione bassa Scarsa durezza Alta tensione di vapore La bassa temperatura di fusione è conseguenza delle deboli forze esistenti fra le molecole; i legami sono infatti legami intermolecolari e quindi molto più deboli di quelli interatomici; per lo stesso motivo i cristalli molecolari hanno scarsa durezza ed alta tensione di vapore. Il ghiaccio, in virtù dei legami a ponte di idrogeno, presenta una discreta durezza. Struttura cristallina dell azoto

Liquido vs. solido Le forze di London Le forze di London sono la causa dell attrazione tra molecole che non presentano dipoli permanenti e sono legate a fluttuazioni casuali della distribuzione elettronica della molecola. H O O H H H 104.5 109 L interazione tra dipoli dipende fortemente dalla distanza E attr. = -K/r 6 Dove K dipende dalla polarizzabilità della molecola, ossia dalla mobilità dei suoi elettroni. Legame di van der Waals Legame di van der Waals e legame covalente Le forze attrattive di London, dovute a fluttuazioni nella distribuzione di carica delle nuvole elettroniche, agiscono con una energia di stabilizzazione E negativa, proporzionale a r -6. A brevi distanze fra i nuclei questa attrazione di London (che comunque divergerebbe a ) è bilanciata, e dominata dalla repulsione di van der Waals dovuta al sovrapporsi delle nubi elettroniche. In questo caso l energia di interazione E è positiva e proporzionale a r -12. L equilibrio fra le forze attrattive di London e quelle repulsive di van der Waals porta al legame di van der Waals Repulsione e attrazione vanno a zero a distanza interatomica infinita. - 400.000

Il legame a idrogeno Caratteristiche dei solidi metallici Nei nodi del reticolo cristallino dei solidi metallici sono presenti ioni positivi legati da legame metallico. Nel reticolo è diffuso un mare di elettroni Temperatura di fusione generalmente alta Elevata densità Buona conducibilità termica ed elettrica Lucentezza al taglio La malleabilità e duttilità si deve alla struttura del reticolo cristallino dei metalli; deformando il reticolo le forze che legano i vari ioni e gli elettroni che li avvolgono rimangono invariate. Le alte temperature di fusione sono una conseguenza della forza del legame metallico che rende il reticolo difficile da rompere. Struttura cristallina del rame Formazione del legame metallico Classificazione dei conduttori VB: banda di valenza CB: banda di conduzione Tutti gli stati in VB e CB sono permessi Nei metalli le due bande si sovrappongono. Nei semiconduttori e negli isolanti l intervallo di energia Eg corrisponde a livelli proibiti