Lodi 13 marzo 2014 Dr.ssa Cristina Resi UONPIA Azienda Ospedaliera Lodi

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Lodi 13 marzo 2014 Dr.ssa Cristina Resi UONPIA Azienda Ospedaliera Lodi

E una contrazione muscolare improvvisa e non controllata che si associa a perdita di coscienza, è sinonimo di crisi generalizzata di tipo tonico-clonico. Si può verificare per: Epilessia Trauma cranico anche pregresso Crisi ipoglicemica Febbre Ictus, crisi d astinenza (alcool, droghe)

Soggetto noto e segnalato, affetto da epilessia o da convulsioni in febbre: La maggior parte delle crisi in persone con epilessia nota non rappresenta una emergenza medica e termina, senza danni, dopo 1-2 minuti dall inizio Le manifestazioni presenti prima e durante la crisi possono essere molto diverse nelle diverse persone, mentre tendono a ripresentare le stesse caratteristiche nella stessa persona Per crisi epilettica prolungata si intende la crisi di durata superiore ai 3-4 minuti Soggetto non segnalato Nel caso di una crisi epilettica convulsiva in un bambino/ragazzo non segnalato come affetto da epilessia, è necessario e urgente attivare il 118 e seguire le indicazioni fornite dallo stesso

Mantenere la calma La convulsione è un evento drammatico ma non costituisce un pericolo particolare eccetto che per gli eventuali traumi conseguenti alla caduta improvvisa Invitare i compagni ad uscire e farsi aiutare da 1-2 colleghi, sarebbe utile avvalersi di tre persone Una persona per i contatti telefonici: Chiama i genitori Informa se necessario il 118 e prende nota delle eventuali indicazioni ricevute

Una persona accudisce il bambino: Mettere sotto il capo qualcosa di morbido, per evitare che batta la testa sulla superficie dura ripetutamente durante la convulsione togliere eventuali lenti e preservare dal pericolo di traumi allontanando fonti di pericolo (spigoli, sedie, banchi, etc) Appena possibile ruotare il soggetto su un fianco e girare la testa (posizione laterale di sicurezza) in modo che la saliva ed eventualmente il vomito possano fuoriuscire dalla bocca senza intralciare le vie aeree Non mettere nulla in bocca, non tentare di aprire la bocca al soggetto Lasciare dormire il bambino dopo la crisi (il sonno post-critico può durare da pochi minuti a ore), vigilandolo.

Non tentare di aprire la bocca per impedire il morso della lingua o per evitarne il rovesciamento Non tentare di inserire in bocca oggetti Non cercare di attuare manovre rianimatorie durante la crisi Non somministrare liquidi o altro per bocca durante la crisi o subito dopo Non bloccare braccia e gambe Questi interventi possono provocare danni alle dita del soccorritore e nel soggetto in crisi possono causare lussazioni mandibolari, fratture dentarie e intensi dolori muscolari

Una persona si attiva per l eventuale somministrazione del farmaco indicato dal medico e dai genitori: Generalmente si tratta di farmaci della categoria delle benzodiazepine che inibiscono i neuroni sovrastimolati e contribuiscono a calmare la crisi epilettica, hanno azione anticonvulsivante, sedativa, miorilassante, di induzione del sonno e riduzione dell ansia e del comportamento aggressivo I farmaci autorizzati in Italia per il trattamento in ambito non ospedaliero sono il Diazepam ad uso endorettale(micropam) confezionato in microclismi pronti all uso e il Midazolam per via transmucosa buccale (Buccolam) confezionato in siringhe predosate senza ago.

Diazepam endorettale Procedere alla somministrazione del farmaco dopo 3-4 minuti dall inizio della crisi (salvo diverse indicazioni del medico) Rimuovere la capsula di chiusura ruotando delicatamente 2-3 volte senza strappare Mettere il soggetto di fianco oppure se il bambino è piccolo può essere disteso sulle ginocchia dell operatore seduto o sdraiato a pancia in giù con un cuscino sotto l addome. Inserire il beccuccio nell ano e premere tra pollice ed indice fino a far defluire la dose prescritta Durante la somministrazione tenere sempre il clistere inclinato verso il basso Rimuovere il microclistere Tenere stretti i glutei per alcuni istanti per evitarne la fuoriuscita e mantenere il bambino disteso alcuni minuti

Midazolam soluzione per mucosa orale E stato recentemente approvato in Italia per il trattamento delle crisi convulsive acute prolungate in bambini e adolescenti dai 3 mesi a meno di 18 anni Può essere somministrato dai genitori e da personale istruito all uso La prescrizione è limitata ad alcune categorie di soggetti: Alcune forme di epilessia dell età pediatrica con elevato rischio di occorrenza di crisi prolungate (Sindrome di Dravet e Sindrome di Panayiotopoulos) Trattamento acuto delle crisi nelle altre epilessie dell età pediatrica dopo una precedente crisi prolungata (durata maggiore di 5 minuti) o di stato di male epilettico

Midazolam soluzione per mucosa orale Soggetto sdraiato in posizione di sicurezza Sono siringhe già pronte con dosaggio definito sulla base del peso del soggetto Verificare sempre sulla scatola il nome del farmaco, prendere la siringa e rimuovere il tappo Togliere con un fazzoletto di carta l eventuale eccesso di saliva dalla bocca del soggetto Si dovrà versare metà dose della siringa da un lato e metà dall altro lato della bocca del soggetto

Midazolam soluzione per mucosa orale Allargare la bocca del soggetto disteso prendendo e tirando delicatamente la guancia Verificare che il tappo della siringa sia stato rimosso Inclinare il viso dal lato della somministrazione Inserire la siringa tra la mucosa della guancia e la gengiva Premere lo stantuffo e approssimativamente somministrare mezza dose Massaggiare delicatamente la guancia per favorire l assorbimento Procedere alla somministrazione nello stesso modo dall altro lato

Siti da consultare AICE : Associazione Italiana Contro L Epilessia www.aice-epilessia.it ELO: Epilessia Lombardia Onlus epilessialombardia.org