CUSCINETTI. Carmine Napoli. Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 2

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CUSCINETTI Carmine Napoli CUSCINETTI Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 2

Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 3 Definizioni Cuscinetto: Organo meccanico di collegamento fra un elemento rotante ( un albero) ed un supporto Cuscinetto di strisciamento o bronzina: il contatto avviene per strisciamento con coefficiente di attrito medio di = o,oo8, si possono avere anche valori di =0,08 Cuscinetti di rotolamento (volventi): il contatto avviene con interpolazione di elementi rotolanti quali sfere, rulli, coni, il coefficiente di attrito pari mediamente a = 0,001 0,005 (molto più basso della bronzina) L uso dei cuscinetti di rotolamento inizia in epoca molto lontana, si conoscono cuscinetti di rotolamento utilizzati dai romani (in questo caso le sfere erano di legno) o di collegamenti dei mozzi delle ruote dei carri in epoca medievale. Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 4

Elementi di un cuscinetto volvente Gli elementi del cuscinetto sono: anello interno anello esterno gabbia elemento di rotolamento (sfera, rullo, cono) lubrificante, che pur non essendo un elemento costruttivo, è sempre presente. Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 5 Elementi di un cuscinetto volvente &RUSR9ROYHQWH % $QHOOR(VWHUQR $QHOOR,QWHUQR 6FKHUPR G ' *DEELD U Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 6

Elementi di un cuscinetto volvente Gli anelli sono gli elementi di accoppiamento del cuscinetto con l albero ed il foro, sono di acciaio temprato al cromo. La gabbia serve: 6 a distanziare i corpi volventi 6 evitare il contatto diretto tra i corpi volventi 6 evitare che i corpi volventi fuoriescano dalle sedi non deve 6 partecipare alla trasmissione del moto sono fatte 6 di lamiera stampata in questo caso sono leggere il costo degli stampi è alto per cui si usano per alte produzioni 6 massicce sono di ottone, acciaio, leghe leggere, si ottengono per asportazione di truciolo 6 gabbie in poliammide, rinforzate con fibre di vetro possono funzionare fino a temperature di - 40 C a + 120 C come limite superiore, hanno un punto di fusione pari a + 255 C La scelta se non ci sono altre motivazioni è quella economica. Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 7 TIPI DI CUSCINETTI VOLVENTI I cuscinetti si classificano in base alla direzione del carico 0 < < 45 cuscinetti radiali 45 < < 90 cuscinetti assiali Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 8

CUSCINETTI RADIALI AD UNA CORONA DI SFERE Carico Sono i cuscinetti più diffusi Vengono chiamati a gola profonda Hanno buona capacità ci carico Supportano anche carichi combinati Il cuscinetto B della figura presenta un intaglio per la introduzione delle sfere, ciò permette l introduzione di un maggior numero di corpi volventi, supportano carichi maggiori A B Possono essere con uno schermo o con 2 schermi Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 9 CUSCINETTI OBLIQUI AD UNA CORONA DI SFERE Il contatto sfera gola è obliquo L intersezione tra la direzione del carico e l asse del cuscinetto non avviene al centro del cuscinetto, ma in un punto più o meno distante. Nella schematizzazione per il calcolo si deve tener presente l effettiva intersezione della direzione della forza e l asse del cuscinetto. Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 10

CUSCINETTI OBLIQUI AD UNA CORONA DI SFERE Devono essere montati a coppia per bilanciare le spinte assiali, vi sono diverse possibilità di accoppiamento, in figura 6 accoppiamento in tandem 6 accoppiamento a X 6 accoppiamento ad O Quando devono essere messi accoppiati i cuscinetti sono lavorati anche sui lati. Nella schematizzazione si deve tener conto dell effettivo punto in cui avviene il contatto tra la direzione della forza e l asse dell albero. Si noti infine come le diverse disposizioni fanno nascere dei momenti di reazione che hanno valore massimo se la disposizione è a O e minimo se a X Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 11 CUSCINETTI OBLIQUI A DUE CORONE DI SFERE Sono come i precedenti. Si costruiscono senza gioco Sono adatti per i mandrini delle macchine utensili Sopportano carichi assiali nei due sensi CUSCINETTI RADIALI ORIENTABILI A SFERA Ci sono due corone di sfere unite da una gabbia Servono nel caso non ci sia coassialità. tra l albero ed il supporto. Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 12

CUSCINETTI RADIALI AD UNA CORONA DI RULLI CILINDRICI Si impiegano per carichi elevati, le piste sono cilindriche ed hanno degli orletti per non avere la fuoriuscita. Nel caso di spazi ristretti Cuscinetti a rulli conici Come i cuscinetti a rulli, ma possono sopportare carichi radiali ed assiali. L anello interno è sfilabile Cuscinetti a rullini: Si utilizzano se lo spazio è limitato Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 13 La vita dipende 6 carico esterno 6 dalla velocità di rotazione I CEDIMENTI DEI CUSCINETTI La fine di un cuscinetto può avvenire 6 per presenza di ruggine o sporcizia 6 usura 6 errori di montaggio 6 difetti costruttivi dei sopporti 6 lubrificazione non idonea 6 per affaticamento delle piste o dei corpi volventi Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 14

La durata dei cuscinetti volventi fortemente caricati è limitata dall apparire di sfaldamenti di fatica (spalling), con distacco di piccole particelle di materiale dalle superfici interessate al rotolamento. Tale fenomeno è accompagnato da un improvviso aumento della rumorosità dovuta al passaggio dei corpi volventi sulle zone danneggiate. Un secondo tipo di danneggiamento per fatica è il cosiddetto affaticamento superficiale (surface distress). Altri tipi di danneggiamenti prematuri delle piste sono dovute a lubrificazione inadeguata o a difetti di fabbricazione. Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 15 L affaticamento superficiale è caratterizzato da alterazioni superficiali conseguenti a deformazioni micro-plastiche disomogenee, originate da piccole particelle solide contenute nel lubrificante sporco, che si inseriscono nei contatti di tipo hertziano fra anelli e corpi volventi Una volta intrappolate le particelle provocano sulla superficie sollecitazioni concentrate che danno luogo localmente a uno stato di sollecitazione molto elevato che produce nel duro acciaio dei cuscinetti delle piccole deformazioni plastiche localizzate, disposte in modo molto disomogeneo su un sottile strato superficiale. L esposizione continua delle superfici a tali condizioni porta alla formazione di fessure, che si propagano nella zona adiacente alla parte deformata. Alla fine si staccano piccole schegge di materiale. Subito dopo, può insorgere l usura e dalla superficie si possono staccare altre piccole schegge: questo, a sua volta, contribuisce ad accrescere ulteriormente la rumorosità e ad aumentare il gioco interno del cuscinetto. Il danneggiamento per fatica di rotolamento parte dalla formazione di grosse fessure sotto la superficie di contatto, che, prime della sfaldatura, si propagano parallelamente alla superficie, nelle zone dove le sollecitazioni del carico sono di valore massimo. Le sfaldature sono dovute all emergere in superficie delle fessure, oppure possono essere innescate da fessure superficiali di entità sufficienti da superare la piccola distanza che Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 16

separa la superficie dalla zona alterata. Queste fessure possono derivare da impronte relativamente grandi esistenti sulla superficie provocate dalle frantumazione di grosse particelle presenti nel lubrificante e penetrate tra i contatti. La frantumazione delle particelle tende ad estendere la zona danneggiata attorno all impronta come conseguenza delle deformazioni plastiche della concentrazione di sollecitazioni residue nei d intorni Il successivo rotolamento può allora creare una fessura superficiale, Una volta formate, le fessure possono propagarsi pe l azione del lubrificante che penetra al loro interno. Il lubrificante. Le pressioni di contatto concentrate all interno di un cuscinetto sono molto elevate, esse creano un attrito molto alto Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 17 DATI PER IL CALCOLO Coefficiente di carico C riflette il valore della capacità di carico e dipende dal numero di dimensione dei corpi volventi, rapporto di osculazione 1, angolo di contatto, diametro primitivo Coefficiente di carico statico C o è il carico che produce una deformazione totale 2 di 1/1000 del diametro del corpo volvente corrisponde ad una pressione Hertziana 6 4600 N/mm 2 cuscinetti orientabili a 2 corone di sfere 6 4200 N/mm 2 tutti i tipi a sfera 6 4000 N/mm 2 tutti i tipi a rulli Coefficiente di carico dinamico C È la capacità di carico di un cuscinetto sottoposto a sollecitazione dinamica, è il carico per il quale il 90% di un gruppo di cuscinetti raggiunge 1.000.000 di giri prima di fermarsi per fatica 1 Osculazione: In tutti i cuscinetti con i corpi volventi e piste a profilo curvo, i raggi di curvatura della pista e del corpo volvente sono differenti, il raggio della pista è maggiore. - Osculazione (raggio pista-raggio sfera)/raggio pista 2 Deformazione totale si intende la somma della deformazione delle piste e dei corpi volventi Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 18

CALCOLO DEI CUSCINETTI Nella scelta dei cuscinetti si deve far notare come non possa essere calcolata con certezza assoluta un carico a cui tutti i cuscinetti di un lotto loro resistono, ma si deve fare una analisi statistica. Considerato un lotto di cuscinetti dello stesso tipo potremo trovare un carico per il quale una percentuale del 90% del lotto resiste senza rompersi per almeno 1.000.000 di cicli, detto carico di dirà Carico Dinamico Durata Base è la durata del 90% del lotto considerato sotto il carico dinamico Durata D Esercizio durata effettiva in esercizio Durata Specificata è la durata fornita da un ente o autorità basata su particolari velocità e carichi. Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 19 Consideriamo un albero che ruota sia n = numero di giri al minuto h = ore di funzionamento La durata in milioni di cicli si ottiene con la formula L n h = 60 10 6 Inversamente si possono trovare le ore di funzionamento h L = 10 6 60n Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 20

Definendo i seguenti termini. C = Coefficiente di carico dinamico (si ricava dal catalogo) P = Carico dinamico equivalente sul cuscinetto p = esponente che vale 3 se sfere 10/3 se rulli L 10 = durata base in milioni di cicli Le norme forniscono come formula che lega i termini di sopra la formula L 10 = C P p Indicando con C L il carico che il cuscinetto può sopportare per L milioni di cicli Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 21 Nel caso che il cuscinetto è applicato ad una ruota di cui si conosce il diametro D si ha L D = π D L 10 1000 La Durata base corretta, serve a tener conto del materiale, dell affidabilità desiderata e della lubrificazione L na = a 1 a 2 a 3 L 10 sostituendo la formula di L 10 si ha L na = a a a 1 2 3 C P p L na = durata corretta in milioni di giri a 1 = fattore correttivo della durata relativo alla affidabilità a 2 = fattore correttivo della durata relativo al materiale a 3 = fattore correttivo della durata relativo alle condizioni di funzionamento Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 22

Valori a 1 affidabilità % Lna a1 90 L10a 1 95 L 5a 0,62 96 L4a 0,53 97 L3a 0,44 98 L2a 0,33 99 L1a 0,21 Valori di a 2, per acciai della Riv SKF si ha a 2 = 1 a 3 si calcola mediante dei diagrammi. Il velo migliore di lubrificante è hx 0,73 v 0,73 dove = viscosità cinematica dell olio usato v = velocità di rotazione cuscinetto posto come 1 = viscosità cinematica dell olio di riferimento, si definisce Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 23 K rapporto di viscosità K = ν ν 1 dove ν 1 = 4500 1000 n d n m 1 3 per n < 1000 giri /minuto ν 1 4500 = n d m per n 1000 giri al minuto D + d e dm = diametro medio del cuscinetto d m = 2 In generale si deve avere K > 1 K = 4 è la condizione ideale di velo, con essa si ha la separazione completa tra i corpi volventi e le piste di rotolamento Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 24

ANALISI DEI CARICHI Carico dinamico equivalente È quel carico ipotetico costante come intensità direzione e verso, che agisce radialmente su un cuscinetto radiale o assialmente su un cuscinetto assiale che, se applicato, avrebbe sulla durata dei cuscinetti la stessa influenza dei carichi agenti in realtà sul cuscinetto stesso. P = X F r = Y F a P = carico dinamico equivalente, N Fr = carico radiale effettivo Fa = carico assiale effettivo X fattore relativo al caricvo radiale sul cuscinetto Y fattore relativo al carico assiale sul cuscinetto Per i cuscinetti radiali è importante il fattore Fa/Fr pari ad e definito dalle tabelle Carico variabile sul cuscinetto Il carico di solito non è costante, ma risulta variabile allora si fa riferimento ad un valore Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 25 medio Fm dato dalla relazione F m = 3 3 3 3 F U + F U + F U +... 1 1 2 U 2 3 t 3 Dove Fm è il carico medio Ut è il numero complessivo di giri Se il numero di giri risulta costante e la F varia da un minimo Fmin ad un massimo Fmax allora F F F = max + 2 min m 3 Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 26

Tabella Cuscinetti radiali rigidi ad una corona di sfere (SKF) parziale pag 190 Dimensioni Ingombro Coffi. Di carico Dinam. Statico Carico Lim. Fatica Velocità di base Lubrificazione d D B C C 0 Pu Grasso Olio mm mm mm N N N giri/1' giri/1' kg 35 47 55 62 62 72 80 40 52 62 68 68 80 90 45 58 68 75 75 85 100 7 10 9 14 17 21 7 12 9 15 18 23 7 12 10 16 19 25 4.750 9.560 12.400 15.900 25.500 33.200 4 940 13 800 13 300 16 800 30 700 41 000 6 050 14 000 15 600 20 800 33 200 52 700 3.200 6.200 8.150 10.200 15.300 19.000 3 450 9 300 9 150 11 600 19 000 24 000 4 300 9 800 10 800 14 600 21 600 31 500 166 290 375 440 655 815 186 425 440 490 800 1020 228 465 520 640 915 1340 13000 11000 10000 10000 9000 8500 11 000 10 000 9 500 9 500 8 500 7 500 9 500 9 000 9 000 9 000 7 500 6 700 16000 14000 13000 13000 11000 10000 14 000 13 000 12 000 12 000 10 000 9 000 12 000 11 000 11 000 11 000 9 000 8 000 Massa 0,030 0,080 0,11 0,16 0,29 0,46 0,034 0,12 0,13 0,19 0,37 0,63 0,040 0,14 0,17 0,25 0,41 0,83 Nome 61807 61907 16007 6007 6207 6307 61808 61908 16008 6008 6208 6308 61809 61909 16009 6009 6209 6309 &RUSR9ROYHQWH 6FKHUPR % $QHOOR(VWHUQR $QHOOR,QWHUQR *DEELD U G ' Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 27 Diagramma K = /1 5 a23 2 1 0,5 0,2 0,1 Si deve avere k > 1 k = 4 condizioni ideali per k < 0,4 condizioni sfavorevoli per 0,4 < k < 1 pulizia normale per k > 4 pulizia normale per k > 4 vita infinita 0,05 0,1 0,2 0,5 1 2 5 k 10 Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 28

Diagramma viscosità Cuscinetti - Carmine Napoli Pag. 29