arch. Romolo Balasso www.tecnojus.it Architetto Romolo Balasso Presidente Centro Studi Tecnojus Consulente libero professionista Thiene (VI)



Documenti analoghi
Definizione, quantificazione e trasferimento dei «crediti edilizi»

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI CREDITI EDILIZI E REGISTRO DEI CREDITI EDILIZI

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori

PIANO DEGLI INTERVENTI

Perequazione urbanistica, crediti edilizi e premialità

LA PIANIFICAZIONE OPERATIVA: STRUMENTI E PROCEDURE PER IL PIANO DEGLI INTERVENTI

La perequazione urbanistica principi e forme di applicazione

Giornata di studio I nuovi strumenti della programmazione urbanistica, perequazioni, compensazioni e diritti edificatori Como 8 aprile 2011

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana

INDICATORI URBANISTICO EDILIZI

CRITERI per l applicazione della perequazione, del credito edilizio e della compensazione urbanistica

IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

Valore dei diritti e dei crediti edilizi

Comune di Casaleone Provincia di Verona. Piano degli Interventi Registro dei crediti edilizi

Ambiti di Rivitalizzazione Prioritaria (ARP)

COMUNE DI MONSUMMANO TERME Provincia di Pistoia Settore Servizi Tecnici Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Urbanistica Allegato A

TITOLO I NATURA E DEFINIZIONI

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

Il Decreto del Fare : le novità per il settore privato

Padova st innovazione. Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova IMPOSTAZIONE METODOLOGICA

REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS DETERMINAZIONE

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE. DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS

COMUNE DI CASTELLALTO

REGISTRO DELLE CESSIONI DEI DIRITTI EDIFICATORI DISPOSIZIONI APPLICATIVE ALLEGATO B

ART. 1 (Finalità) ART. 2 (Requisiti di localizzazione)

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Standard qualitativi per la pianificazione delle zone produttive. Tagung am

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008

REGOLAMENTO RECLUTAMENTO PERSONALE

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

Dato atto che la commissione consiliare urbanistica ha espresso in data parere in merito al presente provvedimento;

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio

SELEZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER LA COSTRUZIONE DI SCUOLE INNOVATIVE, AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 153, DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015, N. 107.

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri

URBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942.

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx

COMUNE DI COLONNA ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 27/05/2010 REGOLAMENTO

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana

Comunità Alto Garda e Ledro Piano stralcio in materia di programmazione urbanistica del settore commerciale

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

DOMANDA PER EDIFICI COSTRUITI DOPO 11 AGOSTO 1989, IN REGIME DI ADATTABILITA

Provincia di Bologna Workshop di approfondimento sui PRA e interventi edilizi in territorio

Proposta di deliberazione che si sottopone all approvazione del Consiglio Comunale

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

GLI AGRONOMI E I FORESTALI (AF) NELLE COMMISSIONI LOCALI DEL PAESAGGIO (CLP) DEL PIEMONTE

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18

COMUNE DI LASTRA A SIGNA

Comune di Quinto vic.no. Piano degli Interventi PIANO DEGLI INTERVENTI. Atto di Indirizzo Criteri perequativi da applicarsi nel PI P.R.G. P.I. P.A.T.

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

1.1) Il presente regolamento stabilisce i requisiti essenziali, i criteri e. le modalità generali di reclutamento del personale, con contratto di

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI

Le fattispecie di riuso

FINANZIAMENTO DI PROGRAMMI INTEGRATI E PIANI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA L.R. n. 29/1998 Deliberazione G.R. n. 40/9 del

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) Avviso pubblico

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

Perequazione, Compensazione e Premialità edilizia Seminario del 29 ottobre 2009

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E

PROGETTO DI RIFORMA IN MATERIA DI PEREQUAZIONE URBANISTICA,

COMUNE DI VALDERICE Provincia di Trapani. SETTORE IV Urbanistica Edilizia Privata Sito Internet (

COMUNE Dl LEGNAGO (Provincia di Verona) UFFICIO TECNICO SETTORE 3

COMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI

Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio

IL REGIME DEI NUOVI MINIMI regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO

Comune di Casei Gerola. Regolamento Comunale Attività Edilizia. - Gennaio

L'ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI PRIVATE E DI INTERESSE COLLETTIVO

Al via il bonus per l acquisto di auto verdi

MODULO PER LA COMPILAZIONE DEI PROGETTI

Comune di Suni Provincia di Oristano

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE

ALLEGATO 1. Specifiche del Budget di spesa riportato al Capitolo III del formulario di candidatura.

RELAZIONE ARTICOLATA

Comune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE

Comune di LOMBRIASCO. Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

non posso permettermi la casa che vorrei... se solo quell appartamento costasse un pò meno..

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL REGIONE LAZIO

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CESSIONE DI AREE PER STANDARD URBANISTICI

Istituzione del marchio De.C.O. Denominazione Comunale di Origine. Regolamento.

Nuovo Piano Casa Regione Lazio. Legge 11 agosto 2009 n. 21, come modificata dalle leggi 13 agosto 2011 nn. 10 e 12

IMPOSTA UNICA COMUNALE (IUC) - APPROVAZIONE DELLE ALIQUOTE E DELLE DETRAZIONI DELLA COMPONENTE TASI (TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI) - ANNO 2015

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

COMUNE DI CINTE TESINO Provincia di Trento

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA

Vigilanza bancaria e finanziaria

REGOLAMENTO COMUNALE

PERCORSO PARTECIPATO PER L APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA TELEFONIA MOBILE DEL COMUNE DI LUCCA. Lucca, Giugno 2015

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 620

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.

ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE

SUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 -

Transcript:

Il Il piano di di assetto del territorio in in relazione ai ai nuovi strumenti urbanistici. Un occasione per ripensare il il modello veneto 1 Castelfranco Veneto 24-10-2007 2007 Perequazione e crediti edilizi svolta per l urbanistica veneta Architetto Romolo Balasso Presidente Centro Studi Tecnojus Consulente libero professionista Thiene (VI) 2 Hotel Alla Torre ore 18 1

Sistema pianificatorio tradizionale Legge 1150/42: Zonizzazione funzionale omogenea Standard Esproprio Tecnica pianificatoria che entra in crisi 3 Punti di crisi Zoning (inteso come ordinata distribuzione sul territorio delle diverse funzioni urbane) 4 produce discriminazioni tra le proprietà (aree): Alcune diventano edificabili Altre espropriabili 2

Punti di crisi L esproprio si è rivelato un istituto eccessivamente: Oneroso Conflittuale Scinde la realizzazione delle opere collettive da quelle private (che su queste fondano la loro legittimità) 5 Punti di crisi Condizioni strutturali: Caducazione dei vincoli espropriativi Loro indennizzabiltà alla rinnovazione Aggravamento quadro economico e finanziario degli Enti Locali 6 3

Punti di crisi Mutamenti socio-politici e culturalidisciplinari: Passaggio da un urbanistica per provvedimenti ad un urbanistica per accordi Forte riconsiderazione del privato come soggetto attivo in grado di svolgere un ruolo pianificatorio 7 Punti di crisi Mutamenti socio-politici e culturalidisciplinari: Necessità di assicurare un risultato delle scelte pianificatorie: Utilizzazione dei meccanismi di mercato per associare l intervento pubblico a quello privato Necessità di introdurre anche nell urbanistica la giustizia distributiva tra oneri ed onori 8 4

Perequazione Nasce come tecnica pianificatoria (modelli perequativi): Ambito del comparto Ambito comparto allargato diventando anche uno strumento (complesso) di gestione urbanistica del territorio (governo) 9 Regione Veneto e L.R. 11/04 Perequazione urbanistica, definizione (art. 35) L equa ripartizione dei diritti edificatori e dei relativi oneri tra tutti i proprietari delle aree ed edifici interessati da un intervento da realizzare unitariamente 10 5

Modello perequativo Veneto Definizione dell ambito perequativo assoggettato ad intervento unitario Attribuzione di un valore edificatorio (indice di edificabilità) uniforme a tutte le proprietà prescindendo: dalla effettiva destinazione d uso assegnata alle singole aree Dalla localizzazione della capacità edificatoria (dove si costruisce) 11 Modello perequativo Veneto Definizione dell ambito perequativo assoggettato ad intervento unitario Prevedendo un area (localizzazione), solitamente ristretta, nella quale si dovrà concentrare l edificazione; 12 6

Modello perequativo Veneto 13 Definizione dell ambito perequativo assoggettato ad intervento unitario Individuando le aree da cedersi gratuitamente al Comune o da asservirsi per la realizzazione di servizi ed infrastrutture In alternativa alla cessione o al vincolo di destinazione ad uso pubblico di aree collettive, l utilizzo dell edificabilità può essere subordinato all impregno dei privati a realizzare infrastrutture e servizi di interesse generale per un valore equivalente Modello perequativo Veneto Definizione dell ambito perequativo assoggettato ad intervento unitario Individuando le aree per le compensazioni urbanistiche 14 7

Compensazione urbanistica Art. 37 L.R. 11/04, definizione: Aree oggetto di vincolo preordinato all esproprio i cui proprietari possono cedere al comune in cambio di una adeguata capacità edificatoria, sottoforma di credito edilizio da spendere su altre aree e/o edifici, anche di proprietà pubblica 15 L adeguata capacità edificatoria è oggetto di negoziazione/accordo Crediti edilizi 16 Art. 36 della L.R. 11/04 definiti al comma 4: Quantità volumetrica riconosciuta a seguito: degli interventi di: Demolizione delle opere incongrue Eliminazione degli elementi di degrado Miglioramento della qualità» Urbana» Paesaggistica» Architettonica» Ambientale Individuati e definiti dal P.A.T. Disciplinati dal P.I. 8

Crediti edilizi Art. 36 della L.R. 11/04 definiti al comma 4: Quantità volumetrica riconosciuta a seguito: Compensazione urbanistica 17 Sono annotati nel Crediti edilizi REGISTRO DEI CREDITI EDILIZI 18 che forma il Piano degli Interventi, il quale deve: Individuare e disciplinare gli ambiti in cui è consentito l utilizzo dei crediti edilizi (prevedendo l attribuzione di indici di edificabilità differenziati in funzione degli obiettivi che danno origine al credito ovvero delle compensazioni urbanistiche) 9

Crediti edilizi Caratteristiche fondamentali: Sono collegati a degli obiettivi di natura pubblicistica: Acquisizione di aree ed edifici oggetto di vincolo preordinato all esproprio (compensazione urbanistica) Eliminazione delle opere incongrue e/o degli elementi di degrado Realizzazione di interventi di miglioramento delle qualità indicate (urbana, paesaggistica, architettonica ed ambientale) 19 Crediti edilizi Caratteristiche fondamentali: Sono liberamente commerciabili? Hanno dunque un VALORE 20 10

Crediti edilizi Altre caratteristiche: Non sono previsti vincoli particolari che: Richiedono una corrispondenza tra dare e avere perché entrano in gioco più VALORI L eliminazione di piccole ma significative quantità possono originare crediti quantitativamente maggiori L eliminazione di grandi ma poco significative quantità possono originare crediti quantitativamente minori 21 = la disuguaglianza è fisiologica Crediti edilizi Altre caratteristiche: Non sono previsti vincoli particolari che: Obbligano una corrispondenza funzionale tra l eliminato e il ricevuto L eliminazione di una quantità volumetrica di una certa destinazione Credito volumetrico funzionalmente diverso (oltre che quantitativamente) 22 11

Crediti edilizi Altre caratteristiche: Non risulta chiaro se il credito deve essere speso nel periodo di validità del Piano degli Interventi che lo disciplina (quindi a tempo indeterminato) Oppure se decade in caso di modifica del P.I. da parte dell Amministrazione che succede a quella che lo ha concesso 23 Crediti edilizi: sintesi Sono il risultato di una equazione tra: Quantità volumetrica da dare (demolire) Quantità volumetrica da ricevere (edificare) Le quantità stanno tra loro secondo un rapporto che inevitabilmente è centrato sui VALORI IN GIOCO 24 12

Crediti edilizi: sintesi Ma se le quantità (MC) sono da ritenersi fissi nel tempo (nel senso che 1mc sarà sempre 1 mc sempre che non varino i criteri prescelti per calcolare il volume) I valori possono variare nel tempo, nel senso che il valore di spesa può essere diverso da quello di acquisto in quanto legato al mercato immobiliare 25 Crediti edilizi: sintesi 26 Diverse possono essere le problematiche applicative, riferibili, ad esempio: Rapporto tra la quantità delle opere incongrue, gli elementi di degrado e gli interventi di miglioramento (individuati nel PAT) e la quantità di credi edilizi spendibili nel P.I. Correlazione tra opere incongrue ed elementi di degrado da demolire/eliminare e la concreta possibilità di spendere quelle quantità/valori nell ambito prescelto 13

Crediti edilizi: sintesi La possibilità che si determinino squilibri quantitativi o valoriali tra domanda/offerta di crediti edilizi per l edificabilità di un area Così come non sono da sottovalutare le questioni relativa ai bilanci pubblici degli enti locali e la programmazione/realizzazione delle opere pubbliche (questione amministrativa) 27 28 La documentazione è scaricabile dal sito www.tecnojus.it 14