FIRENZE CHE SARÀ Incontri e visioni di architettura A Gavinana. Architetture in attesa giovedì 18 aprile, ore 17:45 Società Ricreativa L Affratellamento di Ricorboli Programma di video a cura di Image ARCHIVE Nella sua lenta trasformazione la città lascia talvolta diversi luoghi in attesa. Edifici abbandonati, spazi nei quali si addensano storie, aree osservate come potenziale risorsa economica, architetture in sospeso tra la memoria e l'uso. Nel quartiere di Gavinana alcuni luoghi hanno conosciuto una trasformazione sostanziale e altri sembrano destinati alla prolungata ricerca di una nuova pubblica identità. Qui si è scelto di presentare un percorso, guidato dai video di architettura offerti da Image ARCHIVE, attraverso le sensibilità, le esperienze, le idee che in diverse città del mondo hanno accompagnato e stimolano nuove pratiche di riuso nella città contemporanea. Monika Koeck, LEFT BEHIND, architettura di Anthony George Lyster, UK 2009, 2'20'' Una fabbrica di tabacco di Liverpool si presenta vuota in un vasto e abbandonato paesaggio portuale. Lo spazio è abitato da una enigmatica figura che per le sue dimensioni vive in simbiosi con l'edificio e l ambiente urbano. LEFT BEHIND offre una misteriosa visione di una architettura che è ombra di se stessa. Riflettendo sul tema del rapporto tra presenza e assenza, intende offrire la possibilità di una nuova vita per un edificio in disuso. Kyong Park, Words, Images and Spaces. A Language for a New City?, US 2002, 5'46'' Nell'agosto del 2002 un gruppo di artisti e di architetti, provenienti da Detroit e da New York, ha realizzato una serie di installazioni nella vicina eastside di Detroit. In alternativa allo sviluppo collettivo delle città, l'installazione intende descrivere il modo indipendente in cui le comunità ampliano le città e sottolinea il delicato momento per questa comunità che sente avvicinarsi l'elevazione del valore dei beni immobiliari e la conseguente urgenza di spostamento. Ispirato dalla resistenza e dalla perseveranza di questa e di altre comunità, il
lavoro sollecita la riflessione circa la possibilità che una città possa essere creata attraverso parole, immagini e spazi. Factordrie Amsterdam, UBU. A movement for three dancers, two cameras, and a building, architettura di Wiel Arets Architects, NL 2005, 9'15'' La biblioteca del campus universitario di Utrecht appare come una scatola nera che contiene un tesoro di informazioni da scoprire. Nel cortometraggio l architettura, ancora non del tutto rifinita negli interni, offre un immagine inconsueta per il confronto che si instaura tra le ultime strutture del cantiere ancora presenti sul luogo e i materiali che qualificano l edificio. In questo scenario tre danzatori sperimentano la forma e le qualità dello spazio. FatCat Films, FOCUS ON PAJOL, architettura di LAN architecture, FR 2012, 4'43'' Con un format convincente, che mostra l architettura e ne indaga le ragioni attraverso l intervista ai progettisti, FatCat presenta il progetto di LAN architecture per una residenza destinata agli studenti. Nel tessuto urbano consolidato di Parigi, un vuoto diventa l occasione per inserire una struttura pubblica che proprio del vuoto mantiene memoria al suo interno grazie al valore affidato allo spazio introverso dell edificio. Nicolas Owan, La Station, architettura di L. Mies van der Rohe, CA 2012, 3'27'' Una delle ultime architetture progettate da L. Mies van der Rohe, la stazione di rifornimento realizzata per la Esso sulla Nun s Island nei pressi di Montreal, è stata al centro di un progetto di recupero che ha affiancato la necessità della tutela dell edificio come patrimonio storico alla possibilità di restituire a questi spazi una funzione pubblica. La Station è diventata una maison intergenérationelle che si offre come luogo del tempo libero dove poter svolgere molteplici attività. squint/opera, Olympics 2012, architettura di HOK, UK 2007, 4'52'' ll cortometraggio è stato realizzato per presentare il progetto dello stadio dei Giochi Olimpici di Londra del 2012. Con una scelta linguistica ludica e surreale, gli elementi costruttivi dell architettura sono rappresentati come esseri animati che attraversano la città per convergere nel luogo in cui sorgerà l edificio. Prodotto con l accostamento di immagini in presa diretta, rappresentazioni 3d e animazioni e accompagnato con una colonna sonora
composta appositamente, il film ha riscosso un successo rilevato da numerosi canali di informazione ed è stato trasmesso integralmente su BBC News 24. Studio Banana TV, Caixa Forum, architettura di Herzog & de Meuron, ES 2009, 3'45'' Nel cuore di Madrid, a pochi passi dal Museo del Prado, una centrale elettrica non più attiva è interessata da un progetto di recupero e di riuso come luogo dedicato all arte e alla cultura. La ricerca di nuove spazialità interne e di un più diretto rapporto con il tessuto urbano sono al centro di un progetto che ha restituito alla città e al suo sistema museale uno spazio in attesa di una nuova identità. Urban Think Tank, Torre David Trailer, architettura di Enrique Gómez, VE 2012, 2'03'' La Torre David, un architettura che si sviluppa per 45 metri in altezza e mai completata, è abitazione di fortuna per numerose famiglie che al limite della legalità ne hanno occupato gli spazi, dando vita a una comunità improvvisata che vive in uno slum verticale. Il film intende richiamare l attenzione sulla necessità di ripensare l abitare secondo pratiche informali intese come occasione per sperimentazione e innovazione. Durante la Biennale di Venezia del 2012, la Torre David è stata presentata nel padiglione del Venezuela che, grazie al racconto di questa architettura non finita e reinventata dai suoi abitanti, ha ottenuto il premio per la migliore istallazione della mostra internazionale. Keiichi Matsuda, The Technocrat Retrofit of London, UK 2009, 3'41'' The Technocrat Retrofit of London racconta un processo che potrebbe verificarsi intorno al 2050. Le scorte alimentari sono esaurite, la sterlina è vittima di un inflazione incontrollabile. Le banche sono deserte. Il sindaco di Londra contratta con un governo centrale dal potere sempre più flebile per trasformare una parte di città in un autosufficiente e contenuto stato tecnocratico. Le obsolete strutture degli edifici sono implementate con nuove tecnologie per dare vita a una comunità autarchica. James Kirk, London Thatch - The Kipling Estate, Bermondsey, UK 2012, 4'51'' Un intervento di alterazione, estensione e riconfigurazione è presentato nel cortometraggio come via privilegiata, e opposta alla demolizione, per far rivivere alcuni edifici a torre realizzati nel secondo dopoguerra in un suburbio londinese. I residenti, troppo spesso
esclusi dai progetti di riqualificazione e costretti a trasferirsi e abbandonare le loro case dopo la ristrutturazione, sono chiamati in causa per contribuire attivamente alla rigenerazione delle architetture utilizzando tecniche di costruzione tradizionali. Factory Fifteen, Royale Re-Formation, UK 2011, 4'55'' Uno sciame di elementi converge verso un edificio a torre e si addossa alle sue strutture. Il contrasto tra l architettura aggredita e gli oggetti pulviscolari che a essa si ancorano vuole essere metafora di una problematica esistenza delle due anime del lavoro nella società contemporanea del capitalismo. L una più astrattamente moderna, l altra proiettata verso il recupero della produzione manuale che si riappropria di porzioni di realtà e contribuisce a configurare nuovi aspetti per le architetture simbolo di un sistema economico. Benoit Felici, Unfinished Italy. Trailer, IT 2010, 1'33'' Italia, paese di nascita delle rovine. Un viaggio alla ricerca dell incompiuto, lo stile architettonico italiano più importante dal dopoguerra ad oggi. Costruzioni sospese tra la perfezione e il nulla, interrotte a metà della loro costruzione, rese rovine ancora prima di un loro qualsiasi utilizzo ma capaci di modellare con forza il paesaggio. Stadi senza spettatori, ospedali senza pazienti, teatri che da cinquant anni aspettano ancora la loro première. Un indagine sul potenziale valore delle opere non finite, sulla capacità degli italiani - e dei siciliani - di trasformarle e adattarle ai loro bisogni quotidiani. Queste rovine, per le quali il futuro ha già un passato e il presente un eterno gusto di attesa, invitano a una meditazione sul tempo.
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