ANGIOSPERME. Famiglie di interesse forestale più significative. Arecaceae (Palmae)

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ANGIOSPERME Famiglie di interesse forestale più significative Arecaceae (Palmae)

Introduzione Le Palme sono le piante delle regioni calde più appariscenti e vengono considerate il simbolo della vegetazione tropicale, nonostante si possano trovare anche nelle savane, nelle steppe, nelle oasi desertiche e perfino nelle alte montagne. Le Palme, definite da Linneo "Principes plantarum" per il loro maestoso portamento e per la folta corona di foglie, sono una delle maggiori famiglie di Angiosperme Monocotiledoni e comprendono circa 2.800 specie, riunite in 210 generi. Vengono più precisamente chiamate Arecaceae, in base alle regole di nomenclatura scientifica che vogliono il nome della famiglia derivato da quello del genere più rappresentativo (in questo caso il genere Areca).

Significato tassonomico Le palme costituiscono un gruppo di piante dall aspetto originale, costituito da un tronco più o meno allungato e sormontato da una densa corona di foglie. Questa struttura trova forme assai simili in gruppi tassonomici assai diversi e molto distanti dal punto di vista evolutivo, in primo luogo i generi Cicas e Zamia che appartengono al phylum delle Gimnosperme. Ma esistono anche alcune felci arboree che presentano una singolare somiglianza morfologica, si tratta della Dicksonia antartica, attuale rappresentante delle numerose ed antiche felci arboree ormai scomparse.

Dicksonia antartica Dicksonia raro genere di felci arboree assai diffuse nel carbonifero ed ora presenti in alcune località sudamericane e australiane

Cycas genere appartenente alle Gimnosperme, diffuso lungo le coste asiatiche e australiane, piante dioiche molto conosciute ed apprezzate a scopo ornamentale (sempre alle Gimnosperme appartiene il genere Zamia della pagina successiva)

Diversità e distribuzione La famiglia delle Arecaceae è un grande gruppo che riunisce circa 2800 specie distribuite nelle regioni equatoriali, tropicali e subtropicali del globo, dove costituiscono un elemento molto caratteristico del paesaggio. Le principali aree geografiche che hanno avuto il ruolo di centri di differenziazione sono le coste equatoriali dell'africa, la regione Indomalese, le Isole della Sonda, l'oceania, la costa del Brasile, l'amazzonia e le Antille. È nel Cretaceo che questo gruppo ha avuto la sua massima diffusione e differenziazione, lasciando numerosi resti fossili di tronchi e foglie.

Aree tropicali dove sono presenti delle palme in forma spontanea Zone attuali di maggior concentrazione delle palme in forma spontanea e presenze fossili

Il fusto L'habitus delle palme è molto tipico, in quanto esse sono caratterizzate da un lungo fusto (fino a 80 metri in Cocos), non ramificato o, raramente, dicotomo (Hyphaene), e di diametro costante dal basso verso l'alto, che all'apice porta una rosetta di grandi foglie coriacee, palmate o pennate, lunghe fino a qualche metro. Il fusto si può mantenere anche molto sottile e in tal caso diviene strisciante (Calamus), o può essere brevissimo nelle specie di piccola taglia (Chamaerops humilis) o acauli (Phoenix acaulis). Un'altra peculiare caratteristica della famiglia risiede nel fatto che il fusto raggiunge il suo diametro definitivo prima che inizi il suo accrescimento in altezza; le palme, infatti, mancano di un accrescimento secondario.

Calamus muelleri palma rampicante Jubaea chilensis Orto Botanico di Pisa Hyphaene tebaica palma a fusto ramificato

Phoenix dactylifera stipite con cicatrici fogliari Acaelorrhape wrightii stipite con resti fogliari Zombia anthyllarum stipite armato Chambeyronia macricarpa stipite anulato Hyophorbe agenicaulis stipite ingrossato

Il legno Nonostante un aspetto assai originale, grazie al loro tronco alto anche parecchi metri, siamo soliti annoverare le palme tra gli alberi. Tuttavia tale somiglianza è assai ingannevole, giacchè struttura, funzione e accrescimento del fusto delle palme sono nettamente diversi da quella degli alberi delle dicotiledoni. Nelle palme le cellule adibite al trasporto dell acqua e della linfa elaborata sono riunite in fasci conduttori dispersi in modo irregolare su tutta la sezione del tronco, con le strutture più vecchie nelle zone centrali e solo nella zona esterna si trova un anello più povero di fasci cribrovascolari. Il legno delle palme è un tessuto primario, privo del caratteristico accrescimento secondario che si trova nel tronco di tutte le forme arboree delle dicotiledoni.

4 - Sezione dello stipite di palma (genere Desmoncus) con fasci conduttori Fasci cribro-vascolari maturi e attivi Fasci cribro-vascolari immaturi e non ancora attivi 7 Vasi di metaxilema (v) avvolti da un anello di protoxilema (pxy) 8 Un fascio cribro-vascolare Disegno schematico della sezione di stipite di palma con fasci conduttori dispersi in modo non regolare, i più maturi disposti al centro e quelli più giovani verso la periferia

Le radici Analogamente a tutte le monocotiledoni la radice principale che si forma alla germinazione del seme ha vita breve e muore precocemente. Viene quindi sostituita da radici secondarie (avventizie) che si formano alla base del fusto e possono essere così numerose che l albero risulti appoggiato su un vero piedistallo di radici. Tali radici non hanno ingrossamento secondario ma mantengono il diametro iniziale di 1 cm circa, non possiedono peli radicali ed hanno origine dalla parte più vecchia del tronco. Come le altre monocotiledoni i singoli fasci cribro-vascolari che partono dalle radici proseguono lungo lo stipite e si collegano alle foglie attraverso il picciolo, senza mai anastomizzarsi con gli altri elementi vascolari.

Le foglie E' possibile distinguere: foglie palmate, con lamina a ventaglio, formata da pinne inserite tutte all'apice del rachide; foglie costapalmate, con lamina a ventaglio, costituita da pinne inserite nel tratto terminale del rachide che forma così una costa sporgente sulla lamina; foglie pennate o bipennate, con pinne inserite ai lati del rachide. Le pinne, che presentano una o parecchie pieghe, possono essere lineari, a spina di pesce, acute o mozze, le inferiori spesso trasformate in spine.

Foglia pennata Foglia bipennata costapalmata palmata vera Foglia palmata Foglia intera

Fiori e infiorescenze Le infiorescenze sono a spadice, circondate inizialmente da una spata o da guaine fogliari che si aprono durante l'antesi. I fiori sono solitamente unisessuali e derivano da fiori ermafroditi per aborto; nelle specie monoiche i fiori maschili sono all'apice dell'infiorescenza e quelli femminili alla base; la proterandria garantisce la fecondazione incrociata. I fiori sono piccoli, regolari, sessili o peduncolati, solitamente poco appariscenti, di colore giallo-verdastro. Possono essere unisessuali, sullo stesso individuo (piante monoiche) o su individui diversi (piante dioiche), più raramente bisessuali. In genere i fiori femminili sono più grandi e meno numerosi di quelli maschili, che sono piccoli e copiosi. Gli stami sono 6, disposti in due verticilli di 3. L'ovario è apocarpico, formato da 3 carpelli liberi, oppure sincarpico, con i 3 carpelli saldati; lo stilo è solitamente trifido all'apice oppure termina con 3 stimmi sessili. L'impollinazione può essere anemogama o entomogama.

Infiorescenze di Nipha fruticans Vistose infiorescenze di Brahea armata Infiorescenze di Trachicarpus fortunei

Il frutto Il frutto può essere costituito da una bacca (Phoenix) o da una drupa (Cocos). Solitamente una sola loggia fecondata continua lo sviluppo, mentre le altre regrediscono, cosicché il frutto contiene un solo seme. L'impollinazione è prevalentemente anemogama e, allo scopo, la pianta produce una grande quantità di polline. Vi sono anche alcune specie entomogame, nelle quali la spata può emanare profumo per attirare i pronubi. Si distinguono specie monocarpiche, con le infiorescenze sull'asse in posizione terminale, che vivono un certo numero di anni senza riprodursi e che muoiono subito dopo la fioritura (Corypha) e specie policarpiche, con infiorescenze ascellari e capaci di fiorire molte volte.

Infruttescenze di Phoenix canariensis Frutti di Cocos nucifera I frutti di Lodoicea maldivica (Cocco delle Maldive) arrivano a 20 kg e hanno il seme più grande che si conosca Infruttescenze di Phoenix dactylifera

L ecologia Le Palme vivono negli ambienti più diversi, dalle foreste tropicali, alle paludi di Mangrovie, dai boschi d'alta montagna ai deserti e diversi sono i fattori climatici che influenzano il loro sviluppo. I più importanti da considerare sono la temperatura, l'umidità dell'aria, la disponibilità di acqua, la luce, il tipo di substrato. Nelle regioni a clima tropicale e subtropicale, dove temperatura e umidità atmosferica sono assai elevate, le Palme rappresentano una componente importante e cospicua della vegetazione. In parecchi casi le palme costituiscono l'unica forma di vegetazione (ad es. Nipa fruticans nel Borneo e a Sumatra forma, da sola, foreste di centinaia di ettari) oppure possono mescolarsi ad altre specie come nelle foreste pluviali dell'america centrale e meridionale o nelle formazioni a Mangrovie, lungo il corso di fiumi o in aree periodicamente soggette a inondazioni.

Jubaea chilensis in ambiente montano Esemplari di Phoenix canariensis Foreste di Nipa fruticans nel Borneo Densa formazione di Dypsis lutescens

L ecologia Nell'ambito della stessa fascia tropicale, un habitat distinto è costituito dalle alte montagne dove le temperature sono molto più basse; qui alcune Palme riescono a crescere fino a 3000 m di altitudine (ad es. Trachycarpus fortunei, Phoenix reclinata, Chamaedorea, Calamus, Pinanga) o talora fino a 4000 m (Ceroxylon utile in Colombia). Nelle regioni monsoniche o in quelle più xerofile, dove si alternano periodi aridi e periodi piovosi, si ritrovano altri generi di Palme come Acrocomia, dell'america centrale e Borassus. Anche negli ambienti desertici o semi-desertici, con minima disponibilità di acqua, vivono numerose specie di Palme; tra queste le più note e le più diffuse sono soprattutto le Phoenix (tra cui la Palma da Datteri), ma anche Hyphaene thebaica in Africa si spinge fino al limite con il deserto.

Palme di ambienti secchi, desertici, rocciosi, sabbiosi

L ecologia Un altro fattore importante nell'ecologia delle Palme è la disponibilità di luce. Le Palme capaci di vivere negli strati più bassi delle foreste pluviali o dei boschi montani hanno, infatti, minori esigenze, mentre nello stesso tipo di ambiente, altre specie assumono un portamento rampicante e, grazie alle robuste spine di cui è fornito il tronco, si spingono verso l'alto a cercare la luce. In rapporto ai diversi tipi di terreno, infine, esistono Palme che prediligono i substrati sabbiosi (Arecastrum), anche con elevato grado di salinità (Cocos, Nipa), oppure rocciosi (Gaussia) o serpentinosi (Copernicia).

Sottofamiglie La famiglia è tradizionalmente suddivisa in varie sottofamiglie: a) Phytelephasieae, con fiori senza perianzio, numero elevato di stami nei fiori maschili e fiori femminili con ovario a 4-9 logge, (Phytelephas); b) Coryphoideae, con caratteri fiorali tipici della famiglia, carpelli liberi, frutto a bacca, foglie pennate (Phoenix, Chamaerops, Trachycarpus, Livistona, Sabal, Washingtonia); c) Borassoideae, con foglie a ventaglio, perianzio tipico della famiglia, ovario sincarpico (Hyphaene, Borassus, Lodoicea); d) Lepidocaryoideae, con ovario sincarpico e frutti coperti di scaglie embriciate (Raphia, Metroxylon, Calamus); e) Ceroxyloideae, con ovario sincarpico e foglie pennate (Arenga, Ceroxylon, Areca, Cocos); f) Nipoideae, fiori maschili con 3 stami connati, ovario uniloculare (Nipa).

Utilizzazioni Le Arecaceae comprendono piante molto importanti per l'economia umana. In particolare, dalla palma da cocco, Cocos nucifera, diffusa lungo le coste equatoriali del Vecchio Mondo, si ricavano una moltitudine di sostanze alimentari; infatti, dalla drupa, detta noce di cocco, con la cavità dell'endocarpo occupata da un enorme albume e da un liquido detto latte, si ricavano grassi, olio, vino, latte di cocco. Le gemme, inoltre vengono utilizzate come verdura, e il tronco viene adoperato come legname. Grande importanza ha anche Phoenix dactylifera, la palma da dattero, soprattutto nell'economia dei paesi del Maghreb, che produce grandi quantità di frutti (bacche). Molte specie vengono, poi, impiegate per la produzione di fibre vegetali (Sabal, Chamaerops, Trachycarpus, Borassus, ecc.), altre, con endosperma corneo, per la produzione del cosiddetto avorio vegetale (Phytelephas macrocarpa).

Specie spontanee nel Mediterraneo Allo stato spontaneo in Italia è presente unicamente la palma nana (Chamaerops humilis), specie di piccole dimensioni, frequente lungo le coste del Meridione e delle Isole maggiori, dove si insedia in aree costiere, partecipando alla costituzione di aspetti di macchia termoxerofila dell'oleo-ceratonion. Nel Bacino del Mediterraneo è presente inoltre Phoenix theophrastii, palma che cresce esclusivamente nell Isola di Creta (recentemente segnalata anche per una località della Turchia).

Chamaerops humilis L. Palma nana Area d'origine - Regione mediterranea Sotto a sinistra areale di distribuzione della palma nana, a destra infiorescenze e frutti Dense formazioni di palma nana sull Isola di Capopassero di fronte a Portopalo (CT)

Phoenix teophrastii altra palma presente nel bacino del Mediterraneo

Specie ornamentali in Italia Moltissime palme vengono anche impiegate, nelle nostre regioni a clima più mite, per la realizzazione di alberature in parchi, giardini, piazze e viali. Tra le più utilizzate a questo scopo si ricordano Phoenix canariensis, P. dactylifera, Washingtonia filifera, W. robusta, Syagrus romanzoffiana, Trachycarpus fortunei, ecc. Palmeto del Giardino Negombo a Ischia

Trachycarpus fortunei Phoenix canariensis Jubaea chilensis Syagrus romanzoffianum Washingtonia robusta

DIMENSIONE E PORTAMENTO È una pianta a portamento generalmente arboreo, con chioma alta ed espansa, globosa. Raggiunge altezze di 8-12 metri. TRONCO E CORTECCIA Il Trachicarpus ha il fusto eretto, tozzo, fibroso e rivestito dai residui angolosi delle guaine fogliari. Le foglie sono poste nella parte terminale del fusto a formare un cappello globoso. FOGLIE, GEMME E RAMETTI È una pianta sempreverde a foglie persistenti con lamina coriacea, palmata a forma di ventaglio. La foglia è divisa in segmenti lineari più numerosi di C. humilis (circa 25-50), lunghi 40-60 cm e incisi fino oltre alla metà della lamina. Le foglie hanno un picciolo lungo fino a 1 m, sub-cilindrico con margine spinoso e dentato. Sono di colore verdastro scuro nella pagina superiore, mentre risultano più chiare, con sfumature grigiastre e glauche, in quella inferiore. La foglie sono larghe fino a 90-100 cm e oltre. STRUTTURE RIPRODUTTIVE Il Trachicarpus è un albero monoico con fiori unisessuali, giallastri e poco vistosi, riuniti in infiorescenze sempre unisessuali ma contemporaneamente presenti sulla stessa pianta. Entrambi i tipi di infiorescenze sono costituiti da spighe o pannocchie pendule lunghe anche 50-60 cm. Fiorisce tra marzo e giugno. Il frutto è rappresentato da una drupa più o meno tondeggiante di colore bluviolaceo o nerastro di circa un centimetro di diametro. Trachycarpus fortunei Proveniente dai monti della Cina

PALMA DELLE CANARIE DIMENSIONE E PORTAMENTO Si tratta di una Palma a portamento arboreo con fusto generalmente breve e chioma larga, aperta ed espansa. Raggiunge altezze variabili da 2-4 metri a 6-12 e oltre secondo la lunghezza del fusto. TRONCO E CORTECCIA Albero con fusto eretto e tozzo, a volte breve ed ovoidale oppure alto e colonnare, grossolanamente squamoso, con una superficie fibrosa e rugosa perché rivestito dai residui dei piccioli fogliari delle foglie vecchie eliminate o cadute. FOGLIE, GEMME E RAMETTI Pianta sempreverde a foglie persistenti, composte, di tipo pennato (pennatosette), con numerosi segmenti lineari rigidi e coriacei verdastri, inseriti su un picciolo a sezione sub-cilindrica. Le foglie sono lunghe fino a 3-4 metri, pendule ed arcuate verso il basso. STRUTTURE RIPRODUTTIVE La Palma delle Canarie o Fenix è una essenza solitamente dioica con fiori unisessuali giallo-ocracei riuniti in infiorescenze a spadice. Le infiorescenze maschili sono lunghe 40-60 cm, quelle femminili anche fino a 2 metri. La fioritura si ha fra aprile e maggio. Il frutto è rappresentato da una bacca detta dattero, di forma ovoidale (con un diametro di circa 2 cm) e color bruno-ocraceo. Le suddette bacche non sono commestibili, a differenza di quelle di Phoenix dactylifera (Palma da Dattero) che ha le bacche eduli e ricercate. I frutti non si formano o non maturano se le condizioni climatico-ambientali non sono idonee e favorevoli. Phoenix canariensis Phoenix canariensis spontanei

Palme degli Orti Botanici italiani (Roma, Napoli, Catania, Palermo, Cagliari) Archontophoenix alexandrae Archontophoenix cunninghamiana Brahea armata Brahea dulcis Brahea edulis Brahea roezlii Butia capitata Butia eriospatha Butia yatay Caryota mitis Chamaedorea desmocoides Chamaedorea elatior Chamaedorea elegans Chamaedorea ernesti-augusti Chamaedorea hybrida Chamaedorea oblongata Chamaedorea tenella Chamaerops humilis Chrysalidocarpus lutescens Cocos australis Cocos bonneti Cocos flexuosa Howeia belmoreana Howeia fosteriana Jubaea chilensis Latania lantaroides Livistona australis Livistona chinensis Nannorrhops ritchieana Phoenix acaulis Phoenix canariensis Phoenix dactylifera Phoenix hybrida Phoenix reclinata Phoenix roebeleni Phoenix rupicola Phoenix silvestris Phoenix theophrastii Rhapis excelsa Rhapis flabelliformis Rhapis humilis Rhapidophyllum hystrix Sabal adansonii Sabal beccariana Sabal blackburniana Sabal mauritiaeformis Sabal mexicana Sabal minor Sabal palmetto Sabal princeps Sabal texana Syagrus romanzoffianum Trachycarpus excelsus Trachycarpus fortunei Trachycarpus martianus Trachycarpus takil Trithrinax acanthocoma Trithrinax brasiliensis Trithrinax campestris Washingtonia filifera Washingtonia robusta In grassetto i taxa presenti in una sola località

Coltivazione Tenendo conto dalla loro origine biogeografica, le Palme presentano un grado di adattamento al clima della nostra penisola abbastanza diversificato e certamente più elevato nelle aree a clima mediterraneo, ma assai limitato nei territori, peraltro molto più estesi, che rientrano nel clima temperato. Analogamente per le Marche si deve far riferimento ad una diversa influenza bioclimatica che distingue le due principali regioni, quella mesomediterranea e quella temperata. Questo giustifica la concentrazione di vivai che si dedicano alla coltivazione di palme lungo la fascia costiera ascolana.

Sinonimi LISTA DEI SINONIMI Denominazione attuale Sinonimi Nome comune Archontophoenix alexandrae, Wendl. et Dr. Ptychosperrna alexandrae, F. Muell. Archontophoenix elegans Wendl. et Dr. Seaporthia elegans, Hook Brahea armata, Wats. Erythea armata, Wats. palma bleu, p. azzurra Brahea glauca, Hort. Brahea roezlii, Lind. Brahea dulcis, Mart. Brahea frigida, Hort. Brahea edulis, Wendl. Erythea edulis, Wats. palma della Guadalupa Butia capitata, Becc. Cocos capitata, Mart. Cocos australis, Hort. Cocos campestris, Hort. Butia eriospatha, Becc. Cocos eriospatha, Dr. Butia yatay, Becc. Cocos yatay, Mart. Chamaedorea elegans, Mart. Collinia elegans, Liebmann. Charnaedorea elatior, Mart. Chamaedorea desmocoides, Wendl. Chamaedorea emesti-augusti, Wendl. Morenia corallifera, Wendl. Chamaedorea oblongata, Mart. Morenia oblongata, Wendl. Chamaerops humilis, Linn. palma di San Pietro martire palma nana Chrysalidocarpus lutescens, Wendl. Areca lutescens palma farfalla Howeia belmoreana, Becc. Kentia belmoreana, Moore et Mueller Howeia fosteriana, Becc. Kentia fosteriana, Moore et Mueller Kentia australis, Hort.

Sinonimi (segue) Jubaea chilensis, Molina Jubaea spectabilis, H.B. et Kunth Latania lantaroides (Gaertn.), H.E. Moore Latania borbonica, Lam. Latania commersonii, G.F. Gmel. Latania rubra, Jacq. Livistona australis, Mart. Coripha australis, R. Br. Livistona chinensis, R. Br. Livistona oliveformis Latania borbonica, Hort. non Lam. Nannorrhops ritchieana, Wendl. Chamaerops ritchieana, Griff. Chamaerops griffthiana, Lodd. Phoenix reclinata, Jacq. Phoenix leonensis, Lodd. Rhapidophyllum hystrix, Wendl. et Dr. Chamaerops hystrix, Fras. palma ago Rhapis excelsa, A Henry Rhapis flabelliformis, L'Heritier Sabal adansoni, Guerns. Sabal minor, Pers. palmetto nano Sabal blackburniana, Glasebr. Sabal mocini, Hort. Sabal mauritiaeformis, Gr. et Wendl. Trithrinax mauritiaeformis, Karsten. Sabal palmetto, Wd. Sabal umbraculifera, Mart. Corypha palmetto, Walt. Sabal princeps, Hort. Sabal beccariana, Becc. Syagrus romanzoffianum, Mart. Arecastrum romanzoffianum, Becc. Cocos plumosa, Hook. Trachycarpus fortunei, Hook. Trachycarpus excelsa, Wendl. palma di Chusan Chamaerops excelsa, Mart. Trachycarpus rnartianus, Wendl. Chamaerops martianus, Wall. Trithrlnax acanthocoma, Drude. Trithrinax brasiliensis, Ker. Washingtonia filifera, Wendl. Washingtonia filamentosa, Kuntze. Pritchardia filifera, Linden. Pritchardia filamentosa, Wendl. Washingtonia robusta, Wendl. Washingtonia sonorae, Wats. Washingtonia gracilis, Parish.

Conservazione Palmae inserite nel gruppo II dell allegato CITES internazionale (delle quali solo Chrysalidocarpus decipiens è riportato nella tabella B europea) Beccariophoenix madagascariensis Chrysalidocarpus decipiens Lemurophoenix halleuxii Marojejya darianii Neodypsis decaryi Ravenea louvelii Ravenea rivularis Satranala decussilvae Voanioala gerardii PALME NEL NUOVO MONDO (informazioni tratte dal censimento IUCN per la conservazione - 1988) Specie Endemiche Non endem. Carabi Cuba 89 83 6 C-America Costa Rica 82 39 43 Panama 81 33 48 Guatemala 72 24 48 S-America Brasile 348 212 136 Colombia 249 116 133 Perù 126 48 78 Venezuela 106 40 66

Date di introduzione in Italia Maniero F., 2000 SPECIE AREA di ANNO FONTE PROVEN. Acanthophoenix rubra (Bory) H.A. Wendl. Africa 1880 Mercatelli Archontophoenix alexandrae (F.J. Muell.) H.A. Wen. & Dru.Australia 1880 Corsi Salviati Archontophoenix cunninghammiana H.A. Wen. & Dru.Australia 1884 E.I. Brahea armata S. Wats. NC America 1834 Burnier Brahea calcarea Liebm. NC America 1867 Pasquale Brahea dulcis (HBK) Mart. NC America 1845 Tenore Brahea edulis Wendl. NC America 1888 Damman Butia capitata (Mart.) Becc. S America 1845 Manetti Butia yatay (Mart.) Becc. S America 1888 Damman Caryota cumingii Lodd. Asia 1880 E.N. Caryota mitis Lour. Asia 1835 Burdin Caryota rumphiana Mart. Asia 1867 Pasquale Ceroxylon alpinum Bonpl. S America 1867 Pasquale Chamaedorea arembergiana H.A. Wendl. NC America 1880 E.N. Chamaedorea cataractarum Mart. NC America 1874 E.I. Chamaedorea elatior Mart. NC America 1867 Pasquale Chamaedorea elegans Mart. NC America 1867 Pasquale Chamaedorea ernesti-augusti H.A. Wendl. NC America 1867 Pasquale Chamaedorea glaucifolia H.A. Wendl. NC America 1874 E.I. Chamaedorea graminifolia H.A. Wendl. NC America 1874 E.I. Chamaedorea oblongata Mart. NC America 1874 E.I. Chamaedorea sartorii Liebm. Messico 1894 Ferrario Chamaedorea schiedeana Mart. NC America 1840 Tagliabue Chamaedorea tepejilote Liebm. S America 1874 E.I. Chrysalidocarpus lutescens (Bory) H.A. Wendl. Africa 1867 Pasquale Chrysalidocarpus madascariensis Becc. Africa 1874 E.I. Corypha utan Lam. Australasia 1874 Rovelli Cyrtostachys lakka Becc. Asia 1880 Mercatelli Dictyosperma album (bory) H.A. Wendl. Africa 1845 Tenore Elaeis guineensis Jacq. Africa 1867 Pasquale Euterpe edulis Mart. S America 1880 Mercatelli Euterpe oleracea Mart. S America 1853 Burnier

Date di introduzione in Italia (segue) Howea belmoreana (C. Moore & F. Muell.) Becc. Australia 1880 Mercatelli Howea forsteriana (C. Moore & F. Muell.) Becc. Australia 1874 Rovelli Hyophorbe indica Gaertn. Africa 1867 Pasquale Hyophorbe lagenicaulis (L.H. Bail.) H.E.Moore Africa 1874 E.I. Hyophorbe verschaffeltii H.A. Wendl. Africa 1867 Pasquale Jubaea chinensis (Molina) Baill. S America 1849 Paolucci Latania loddigesii Mart. Africa 1874-1880 E.I.-Mercatelli Latania lontaroides (Gaertn.) H.E. Moore Africa 1882 Burdin Litania verschaffeltii Lem. Africa 1880 Mercatelli Livistonia australis (R. Br.) Mart. Australia 1825 De Toni Livistonia chinensis (Jacq.) R. Br. Asia 1865 Besson Livistonia jenkinsiana Griff. Asia 1874 E.I. Livistonia rotundifolia (Lam.) Mart. Asia 1874 E.I. Livistonia saribus (Lour.) Leeuwenb. Asia 1880 Mercatelli Maximiliana maripa (Corr.) Drude S America 1874 Rovelli Nephrosperma vanhoutteanum (H.A. Wendl.) Balf f. Is.Seychelles 1880 Mercatelli Oncosperma fasciculatus Thwaites Asia 1880 E.N. Oncosperma tigilarum (Jack) Ridl. Asia 1880 Mercatelli Phoenicophorium borsigianum (K. Koch.) Stuntz. Is.Seychelles 1874 E.I. Phoenix lourierii Kunth. Asia 1874 E.I. Phoenix paludosa Roxb. Asia 1880 Mercatelli Phoenix reclinata Jacq. Africa 1845 Tenore Phoenix roebelinii O Brien Asia 1901 B.U.T. Phoenix sylvestris (L.) Roxb. Asia 1874 E.I. Pinanga coronata (Bl.) Bl. Asia 1853 Burnier Pinanga malaiana (Mart.) R. Scheff. Asia 1880 Mercatelli Pritchardia pacifica Seem. & H.A. Wendl. Polinesia 1880 E.N. Ptychosperma elegans (R. Br.) Bl. Australia 1874 Rovelli Reinhardtia gracilis (H.A. Wendl.) Burret. C America 1874 E.I. Rhapidophyllum hystrix (Pursh) H.A. Wendl. & Drude NC America 1888 B.U.T. Rhapis excelsa (Thunb.) Nenry. Asia 1818 De Spin Rhapis humilis Bl. Asia 1899 Rovelli Rhopalostylis baueri (Seem.) H.A. Wendl. & Drude Australia 1874 Rovelli Rhopalostylis sapida H.A. Wendl. & Drude Australia 1874 Rovelli

Date di introduzione in Italia (segue) Roystonea oleracea (Jacq.) Cook. C America 1824 Colla Roystonea regia (HBK) Cook. C America 1874 Rovelli Sabal blackburniana (Cook.) Glazebr. NC America 1874 Rovelli Sabal mauritiiformis (Karst.) Griseb. & Wendl. S America 1846 Manetti Sabal mexicana Mart. NC America 1874 E.I. Sabal minor (Jacq.) Pers. NC America 1809 De Spin Sabal palmetto (Walter) Lodd. & Schult. f. NC America 1844 Manetti Serenoa repens Small. NC America 1880 E.N. Syagrus botryophora (Mart.) Mart. S America 1874 Rovelli Syagrus cocoides S America 1875 Rovelli Syagrus comosa (Mart.) Mart. S America 1874 E.I. Syagrus coronata (Mart.) Becc. S America 1869 Nutini Syagrus flexuosa (Mart.) Becc. S America 1866 Guicciardini Syagrus macrocarpa Barb. S America 1874 E.I. Syagrus petraea (Mart.) Becc. S America 1888 Damman Syagrus romanzoffianum (Cham.) Glassm. S America 1845 Manetti Thirinax parviflora Sw. C America 1845 Tenore Thirinax radiata Lodd. C America 1867 Pasquale Trachycarpus fortunei (Hook.) H.A. Wendl. Asia 1852 Rovelli Trachycarpus martianus (Wallich.) H.A. Wendl. Asia 1897 Dinter Trachycarpus takil Becc. Asia 1884 Berger Trithrinax brasiliensis Mart. S America 1889 Cronemeyer Verschaffeltia splendida H.A. Wendl. Is.Seychelles 1874 E.I. Washingtonia filifera (Lindl.) H.A. Wendl. NC America 1838 Juker Washingtonia robusta H.A. Wendl. NC America 1858 Juker

Bibliografia Le palme. Botanica, coltivazione, impiego. W. Lotschert. Edagricole, Bologna 1990. Palme. Specie ambientate in Italia. G. Licata. EdiSar, Cagliari 1993. Le palme coltivate o provate in piena aria. G. Roster. Tip. M. Ricci, Firenze 1915. Anatomy of the Monocotiledons. II Palmae. P.B. Tomlinson. Clarendon Press, Oxford 1961. Stem vascular architecture in the American climbing palm Desmoncus (Arecaceae- Arecoideae-Bactridinae). P.B. Tomlinson, M.H. Zimmermann. Botanical Journal of the Linnean Society, 142: 243-254. 2003. Alberi ornamentali in Italia. G. Juker. Istituto Italiano d Arti Grafiche, Bergamo, 1958. The palms of the new world. A conservation census. J. Dransfield, D. Johonson, H. Synge. IUCN, Gland, 1988. Giardini delle Marche. F. Panzini (a cura di). Banca delle Marche, Jesi 1998. Le ville del Piceno. Architettura giardini paesaggio. F. Mariano e S. Papetti (a cura di). Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, 2001. Il Negombo. Il giardino delle acque. E. Fiorani. Electa, Napoli, 1999. Fitocronologia d Italia. F. Maniero. Leo S. Olschki, 2000. Biondi Rivas Martinez

Informazioni in rete Indirizzo web dell Erbario dell Università Politecnica delle Marche www.museobotanico.univpm.it Indirizzo web dell Orto Botanico dell Università di Catania che dedica alle palme una estesa e ben documentata sezione www.ortobotanico.unict.it Indirizzo web di organizzazioni internazionali dedite alla promozione delle palme www.palmsontheworld.com www.palms.org www.palmworld.net www.marblenet.es/pjse/indice.html www.pacsoa.org.au/palms/index.html www.sabah.gov.my/tani/english/crop_oil_palm.htm www.sabah.gov.my/tani/english/crop_sago_palm.htm Indirizzo web di siti dedicati alle palme da parte di organizzazioni di ricerca www.csdl.tamu.edu/flora/imaxxare.htm www.fairchildgarden.org/research/palmbiology.html