Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali PROGETTO TAVOLO DELLA FRATERNITA POLITICA. La Sicilia non crescerà se non insieme



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Transcript:

Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali PROGETTO TAVOLO DELLA FRATERNITA POLITICA La Sicilia non crescerà se non insieme FINI - CARATTERI - OBIETTIVI Il TAVOLO della Fraternità politica é un luogo laico nel quale esercitare il dialogo con le Istituzioni politiche e civili su questioni sensibili della vita politica regionale e locale e uno strumento di partecipazione democratica alle dinamiche di formazione delle decisioni. In un momento storico di crisi dei valori e della rappresentanza politica, attraverso il TAVOLO siamo chiamati a prenderci cura dell interesse generale e dunque ad assumere un rilievo politico perché la cura del bene comune diventi una responsabilità diffusa nel corpo sociale. Nel TAVOLO si proverà ad affrontare specifici temi invitando tecnici, confrontando documenti e incontrando i rappresentanti delle Istituzioni politiche e civili di riferimento. Ciò che caratterizza il TAVOLO è il rispetto delle idee e dei ruoli di ognuno, ricordando che la convivialità delle differenze, se amata e rispettata, arricchisce i concetti di bene comune e di unità del corpo sociale. Nel suo nucleo più profondo il TAVOLO è esperienza di un umanesimo nuovo in grado di attrarre i politici fuori dai palazzi istituzionali e dai partiti offrendo loro uno spazio libero nel quale coltivare una relazione fraterna attraverso la quale ciascuno possa riscoprire la propria originale vocazione politica e le ragioni migliori del proprio impegno, un luogo nel quale ritrovare la capacità di parlarsi tra diversi, senza tentare di coprire le divergenze e i possibili conflitti, ma chiarendole e precisandole nel loro significato costruttivo (A. Baggio. L amore degli amori: la politica nella visione carismatica di Chiara Lubich, Nuova Umanità 211).

La FRATERNITA - apertis verbis è, dunque, l anima del progetto, che vogliamo che la Politica e le Istituzioni pubbliche regionali (parlamentari e amministrative) assumano come principio della propria funzione costituzionale e statutaria e del loro agire pratico al pari dei principi di libertà e di uguaglianza. Il TAVOLO é al tempo stesso luogo di formazione culturale, dove conoscere e far conoscere, riflettere e far riflettere, ascoltare e far ascoltare, guardare e far guardare, produrre pensiero che possa diventare fattore di trasformazione sociale. Il TAVOLO non è una realtà definitiva, immutabile. E un CANTIERE APERTO alla creazione di inediti spazi e nuove modalità di partecipazione democratica, nel quale sperimentare cose nuove e produrre cambiamenti in una fase dominante della nostra storia caratterizzata da individualismo, separazione, emarginazione, esclusione. APERTO vuol dire, in tal senso, stabilire collaborazioni sulle singole iniziative anche con altri soggetti della società civile, interessati a portare avanti con noi questo progetto, proponendo iniziative e attività capaci cioè di sollecitare l interesse della gente comune e generare una più ampia e attiva partecipazione democratica. FASI E TEMPI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO Entro il 31 Gennaio 2015 1^ FASE La CRAL propone alle CDAL delle Diocesi di Sicilia e alle Aggregazioni a raggio regionale il piano operativo del Progetto Tavolo regionale della Fraternità politica La Sicilia non crescerà se non insieme precisandone i fini, i caratteri, gli obiettivi, le modalità e i tempi di attuazione. Entro il 20 febbraio 2015 I segretari delle CDAL e i soggetti responsabili delle Aggregazioni a raggio regionale riuniscono i rispettivi Organi di direzione (consiglio o comitato direttivo, consiglio di presidenza) al fine di: - valutare il Progetto e il Piano operativo;

- assentire o meno in ordine all avvio del percorso attuativo; Dal 21 febbraio al 31 marzo 2015 Il Direttivo della CRAL riunisce e incontra in assemblea congiunta le CDAL delle Diocesi che fanno parte della medesima Metropolia e i responsabili regionali delle AA.LL residenti nei rispettivi territori, che hanno assentito alla realizzazione pratica del Progetto e ne hanno dato comunicazione scritta alla CRAL, allo scopo di condividerne il percorso attuativo, di verificarne la reale attuabilità e di arricchirlo con il loro diretto contributo. Aprile 2015 2^ FASE Valutati gli esiti dell assemblea congiunta, i Segretari delle CDAL della medesima Metropolia e i rappresentanti delle Aggregazioni a raggio regionale, che hanno positivamente condiviso il Progetto e ne hanno verificato la pratica attuabilità, definiscono un piano di lavoro comune, nel quale: a) sono poste le basi per la costituzione di Laboratori di Fraternità, rappresentativi delle CDAL e delle Aggregazioni a raggio regionale, nel quale assumere, mettere a fuoco e definire una o più questioni ritenute prioritarie in riferimento a tre ambiti socio-politici: famiglia, lavoro, immigrazione; b) sono individuati i coordinatori; c) sono individuate figure professionali (tecniche, specialistiche, accademiche) della cui opera avvalersi nello studio e nella analisi delle questioni e delle tematiche di riferimento e nella formulazione di proposte spendibili politicamente; d) sono stabilite le modalità e fissati i presumibili tempi di esecuzione; e) sono individuati strumenti e risorse comuni. Il Direttivo della CRAL, a sua volta, nell ottica di una azione coerente, coordinata ed armonica in tutti i luoghi di attuazione del Progetto, predispone la istituzione di una Commissione di coordinamento composta

da rappresentanti delle CDAL e delle Aggregazioni Laicali a raggio regionale, oltreché da esperti con il compito di: - valutare e mettere a confronto i Piani di lavoro e i Laboratori di Fraternità che si intendono costituire; - definire metodologie di supporto per i Laboratori di Fraternità ; - accompagnarne e sostenerne l operatività; - cooperare nella organizzazione e realizzazione di iniziative pubbliche (ad esempio: giornate, convegni, seminari) preparatorie del TAVOLO della Fraternità Politica; - cooperare nella organizzazione e realizzazione del TAVOLO della Fraternità Politica nelle sedi territoriali in cui sarà istituito. 2- convoca l assemblea generale allo scopo di: a) rendere noti i risultati della prima fase del Progetto; b) sottoporre all esame e alla deliberazione dell assemblea la istituzione della Commissione di coordinamento, la composizione, i compiti e la durata. Il Direttivo della CRAL informa la CESi sulle fasi operative e le prospettive di sviluppo del Progetto. Maggio 2015 Assemblea generale della CRAL Giugno 2015 Insediamento e avvio dell attività della Commissione di Coordinamento eletta, la quale: procede nel suo seno alla nomina di uno o più responsabili; esamina i Piani di lavoro dei Laboratori di Fraternità e ne riferisce al Direttivo della CRAL comunica ai coordinatori dei Laboratori di Fraternità proprie valutazioni sui Piani di Lavoro proposti e offre indicazioni di metodo nello svolgimento del percorso attuativo.

Settembre-Ottobre 2015 Insediamento e avvio dei Laboratori di Fraternità 3^ FASE Novembre 2015 Assemblea generale della CRAL Gennaio-febbraio 2016 Iniziative pubbliche dei Laboratori di Fraternità preparatorie del Tavolo della Fraternità Politica (seminari, convegni, giornate). Tempi/date da definire 4^ FASE Realizzazione del Tavolo della Fraternità politica