INSURE A FLEXIBLE FRAMEWORK FOR INDICATORS FOR SUSTENIBILITY IN REGIONS USING SYSTEM DYNAMICS MODELLING Milano 15-16 gennaio 2006 How regional decision-makers would use indicators towards a more sustainable governance Alessandra Norcini, Regione Lombardia DG Territorio e Urbanistica Buon giorno. Mi chiamo Alessandra Norcini e lavoro in Regione Lombardia per la Direzione Generale Territorio e Urbanistica. Ringrazio gli organizzatori per avere chiesto la nostra partecipazione a questo evento. Sono molto contenta di essere qui oggi per due particolari motivi: in primo luogo perché Regione Lombardia (RL) è stata scelta per uno dei casi studio di un progetto di estremo interesse a livello europeo e quindi per un motivo un po più personale: quando due anni fa siamo stati contattati dal team di INSURE per fornire la nostra collaborazione al progetto, sono stata tra coloro in RL che hanno valutato positivamente l interesse ad una nostra partecipazione e, quanto abbiamo potuto vedere dei risultati conseguiti, mi conferma fortunatamente la decisione assunta. Per questo vorrei complimentarmi con il team INSURE; infatti dopo un po di tempo, in cui non ho seguito direttamente il progetto, torno ora nella fase conclusiva, trovo tutto il lavoro già fatto e molti spunti che mi possono aiutare nel mio attuale incarico. Quindi un sentito ringraziamento! Veniamo adesso ai contenuti del mio intervento. Mi sono state rivolte due domande, in realtà molto complesse: 1) how the Regional Administration would use indicators and decision support tools on Sustainable Developmnet to achieve/monitor a sustainable governance? 2) how the INSURE approach and tools could support them with this regards? Cercherò di rispondere ad entrambe con una sola premessa: lascerò agli esperti che interverranno il compito di dare definizioni su importanti concetti quali: sviluppo sostenibile, indicatori, sustainable governance,. Farò ad essi riferimento con il significato intuitivo che ciascuno di noi attribuisce loro, così da evitare lunghi preamboli. Veniamo quindi alla prima domanda: come RL si rapporta con i temi della sostenibilità nelle proprie azioni di governo. 1/5
L Amministrazione Regionale ha competenze in molti settori (innovazione, formazione, sanità, ambiente, trasporti, territorio, ) e in ciascuno di essi si sta necessariamente confrontando con il tema della sostenibilità. Mi piacerebbe oggi trattare di un tema specifico, perché è l oggetto della mia attività e quindi lo conosco meglio, ma anche perché è l ambito in cui esplicitamente ci stiamo occupando di definire un modo di governare sostenibile. Nel 2005 RL ha approvato una legge (l.r.12/05), a dir poco rivoluzionaria, con cui ha delineato un nuovo modello per governare il territorio, che scardina quasi completamente il sistema di pianificazione in atto da più di 30anni. In merito dirò solo che la portata della riforma è enorme e siamo ancora nella fase di accompagnamento alla sua attuazione. Il punto fondamentale della riforma consiste nello spostare l attenzione dalle modalità di pianificazione del territorio alla definizione di azioni per il governo del territorio, considerando la collaborazione tra le istituzioni territoriali la modalità fondamentale per garantire l efficacia delle azioni messe in campo. Il cambiamento non è banale soprattutto se si considera il numero delle amministrazioni coinvolte: la Lombardia ha 12 province da quest anno e 1547 comuni; quindi un numero notevole di amministrazioni da coordinare! RL si è riservata il compito, attraverso lo strumento di livello regionale Piano Territoriale Regionale (PTR), di definire gli obiettivi di sviluppo per il territorio lombardo, che nel modello INSURE sono le policy priorities. Tali obiettivi non sono rivolti solo all azione a livello regionale ma in generale allo sviluppo di tutta la Lombardia, con i quali le 1560 Amministrazioni coinvolte devono confrontarsi. RL ha inoltre il compito di interpretare e tradurre, per conto di tutti gli altri soggetti, gli obiettivi di sviluppo e sostenibilità che derivano dalle politiche europee e nazionali. Ci tengo a precisare che non stiamo parlando solo della pianificazione delle aree urbane, bensì di tutte le politiche settoriali che hanno ricadute ed efficacia nelle trasformazioni del territorio. Nella sola RL ci sono molteplici piani di settore (Piano dei Rifiuti, del Trasporti, di tutela delle acque, per l e-gov ) i cui obiettivi devono essere portati a coerenza: questo è il compito assegnato al Piano Territoriale Regionale. Nel fare questa complessa operazione, RL ha scelto di: integrare il processo di Valutazione Ambientale all interno dell iter di costruzione del piano stesso. Questo ad esempio ci ha consentito di considerare fin dall inizio il tema della sostenibilità già nella definizione degli obiettivi di basare sulla conoscenza dei fenomeni la formulazione delle strategie, delle azioni e del monitoraggio In merito al primo punto (integrare la sostenibilità), a titolo di esempio, mostrerò uno schema che rappresenta i tre macro-obiettivi che il PTR ha individuato, che poi vengono declinati in 24 obiettivi. I tre macro obiettivi sono mutuamente connessi attraverso la modalità scelta per l azione: perseguire la sostenibilità dello sviluppo. Ovviamente il fine ultimo e quello di migliorare la vita dei cittadini. Sul secondo punto (conoscenza dei fenomeni) segnalo che RL ha avviato il percorso di creazione di una Infrastruttura dell Informazione Territoriale e che proprio la legge, che ho prima citato, ne ha posto le basi definendo la collaborazione tra tutti gli enti nella sua costruzione. Inoltre la stessa legge ha previsto la creazione di un Osservatorio che si 2/5
occupi di monitorare le trasformazioni in atto sul territorio, valutare le scelte che vengono effettuate con i piani di governo e proporre soluzioni migliorative. Dopo questa veloce panoramica, cercherò di sintetizzare quindi le nostre esigenze: il PTR ha proposto un sistema di obiettivi per perseguire la sostenibilità dello sviluppo, diventa quindi necessario monitorarne l effettiva attuazione, che come ricordo è compito non solo di RL, ma di tutti gli enti territoriali. Questo ci porta a dover strutturate un sistema di monitoraggio, che sarà parte integrante del Piano, e questa è l attività che ci proponiamo di fare nel 2007. Il processo di VAS corre parallelo a quello del PTR, sulle modalità della VAS non dirò di più perché sono note, così come sulla necessità di strutturare un sistema di indicatori di sostenibilità. I compiti dell Osservatorio regionale sono anche questi molto gravosi e si basano necessariamente sulla conoscenza dei fenomeni di trasformazioni e soprattutto sulla loro lettura alla luce degli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti: anche in questo caso la possibilità di analizzare la realtà con efficienti ed efficaci indicatori è palese. Si aggiunge forse un ulteriore aspetto e ciò la necessità di poter promuovere una comunicazione chiara e alla portata di tutti gli interlocutori (in ultima istanza il cittadino) dei risultati e delle valutazioni che vengono compiute; sopratttutto per dimostrare che non si sta cercando di giustificare o di accrescere i meriti dell una o dell altra amministrazione ma che si deve invece riflettere e curare con attenzione il modello di sviluppo che si è scelto per la Lombardia. Solo un ultimo accenno alla costruzione di una IIT lombarda. La Lombardia è un caso pilota a livello europeo nell assessment promosso nell ambito dell iniziativa INSPIRE. Anche in questo caso è fondamentale occuparsi non solo della conoscenza di base (o come dice INSURE di data sourses) bensì è fondamentale parlare di conoscenza dei fenomeni (o come dice INSURE Sustainable Development trend, SD-Trend). Veniamo alla seconda domanda: Cosa INSURE può fare per noi Speriamo molto. Anche in questo caso cercherò di sintetizzare alcuni punti. Un primo utile apporto è la sistematizzazione di alcuni concetti molto complessi che come ho detto in premessa avrei lasciato agli esperti. Quando si parla di sostenibilità, indicatori, valutazione ambientale, c è all interno della Amministrazioni molta confusione. Quindi affido a INSURE un compito didattico, che forse non gli era proprio, ma che per noi potrebbe essere utile. In tal senso trovo utile e utilizzeremo il System Toolkit Guidance, output del progetto. Scegliere il livello regionale per considerare l efficacia delle politiche di Sviluppo Sostenibile, ci trova ovviamente perfettamente concordi e trova dei riscontri con l impostazione della normativa regionale e nazionale. Sarebbe interessante capire se il metodo proposto da INSURE potrebbe essere opportunamente riscalato anche a 3/5
livelli inferiori (NUT4?), così da poterlo utilizzare in contesti infra-regionali, dove peraltro la disponibilità di dati diviene sovente più puntuale. I punti di partenza di INSURE sono estremamente interessanti, soprattutto quando si parla di flessibilità, identificazione delle relazioni e valutazione combinata degli effetti. Troppo spesso i modelli proposti risultano tanto distanti dalla realtà e quindi dalla percezione dei decisori politici perché, per poter essere rigorosi, semplificano troppo la realtà oppure perché non tengono conto della percezione che spesso differisce di molto dalla modellizzazione che se ne può fare in maniera asettica. E in questo segnalo un prima divergenza riscontrata: INSURE utilizza un sistema gerarchico per organizzate le policy piorities; il PTR ha definito un sistema di obiettivi quasi-gerarchico dove i 24 obiettivi sono relazionati in maniera combinata a più di uno dei 3 macro-obiettivi (generalmente ci sono relazioni di prevalenza e relazioni secondarie), analogamente a quanto INSURE riconosce per gli indicatori di trend e in generale per le reciproche influenza che si riscontrano tra le componenti di un sistema regionale. Riteniamo inoltre molto promettente quello che per ora conosciamo del S-mapping tool, perché come già dicevo molto spesso l approccio che si può seguire deve necessariamente essere qualitativo; sarà interessante capire se il metodo proposto trova un immediato riscontro anche nel confronto con il decisore politico, cioè se dispone di un immediatezza intuitiva che è condizione essenziale. Anche le modalità scelte per la comunicazione e la visualizzazione dei risultati sono interessanti perché effettivamente comunicative. In questo caso sarebbe utile una piccola indagine customer che consenta di comprendere se l utente finale, che per noi è il cittadino, trova credibile ciò che la rappresentazione significa: in parole semplici se si fida di ciò che non può essere compiutamente illustrato perché patrimonio degli esperti. Mi riferisco in particolare all INSURE System Model e al modo con cui può essere comunicato e compreso a fondo da non esperti se non nelle sue linee essenziali. Un altro aspetto per noi di interesse è la possibilità che di fatto il modello offre di avere un raffronto con altre Regioni europee. In Italia infatti le Amministrazioni regionali si trovano sempre più coinvolte in affari a livello europeo e devono necessariamente dialogare, confrontarsi e capire se le proprie strategie sono vincenti e promuovono lo sviluppo comune oppure sono incoerenti e poco efficaci. Attualmente non sempre il confronto è agevole e certificato cioè costruito con strumenti e modalità omogenee e trasparenti, sebbene questo sarebbe fortemente auspicabile. La possibilità di avere un confronto in ambito europeo che avvenga con regole chiare e trasparenti è fondamentale soprattutto per non banalizzare i rapporti ai soli aspetti economici e demografici, ma per considerare e integrare tutte le componenti della società, del territorio e dell ambiente. Aspettiamo con sicuro interesse di analizzare i dettagli dell applicazione alla Lombardia del modello, per scoprire magari aspetti e interpretazioni della nostra regione per noi sconosciute. 4/5
Prima di concludere vorrei rivolgermi ai rappresentanti delle istituzioni europee presenti e ai colleghi delle altre amministrazioni perché si lavori tutti congiuntamente alla costruzione di un sistema conoscitivo a livello europeo sempre più completo, disponibile e facilmente accessibile, tramite le attività di soggetti come EUROSTAT, iniziative quali INSPIRE, programmi come ESPON, progetti come INSURE e così via. Grazie per l attenzione. 5/5