L altare maggiore della chiesa. Il complesso marmoreo presenta una serie di gradini, che conducono verso il tabernacolo. Sulla porta del tabernacolo è rappresentata la scena di Gesù risorto che si manifesta ai discepoli di Emmaus. Sopra è posto un agnello, segno del sacrificio di Cristo. Salendo verso l alto, si trova un crocifisso ligneo, preceduto e affiancato da coppie di colonne scanalate di marmo. Riprendendo il vecchio stile del ciborio, l altare ha sulla sommità una colomba, simbolo dello Spirito Santo, e una croce, affiancata da due statue di angeli. Altri angeli sono collocati sui vari livelli dell altare. A lato: il crocifisso ligneo dell altare maggiore (particolare). Il volto di Gesù appare sofferente, lo sguardo proiettato verso l orizzonte. Le braccia distese sulla croce sembrano voler accogliere tutto e tutti in un abbraccio universale.
Gli affreschi dell abside. Nella zona absidale della chiesa, sopra il coro, sono proposti in sequenza degli affreschi, che raffigurano le virtù cardinali e le virtù teologali. Queste, rappresentate da un personaggio femminile e da alcuni simboli a tema, sono collocate in lacunari, che danno profondità ed eleganza alle scene. Al di sopra è dipinto un angelo, in volo tra le nubi celesti.
Gli affreschi dell abside. Seguendo la struttura semicircolare dell abside, collocate all interno di lacunari delimitati da piccole lesene, sono presentate le virtù cardinali (prudenza, fortezza, giustizia e temperanza) e teologali (fede, speranza e carità).
L organo e il coro. Presso l abside della chiesa, sono collocati l organo e il coro. L organo, costruito dalla ditta Mascioni di Cuvio, è composto dal grand organo, inaugurato nel 1937, e dall organo espressivo, inaugurato nel 1938. Il coro ligneo, di pregevole fattura, è collocato su due livelli ed ha forma semicircolare. Nel livello superiore, si trovano delle formelle lignee decorate, che impreziosiscono il manufatto. Al centro, di solito, sedeva la più importante autorità religiosa durante la Liturgia delle ore. Per questo motivo, il posto centrale presenta una struttura solenne. Il coro è stato realizzato dalla fabbrica Terruzzi di Sovico.
L evoluzione del presbiterio della chiesa. Nel corso degli anni, il presbiterio della chiesa ha cambiato la sua conformazione. Il primo cambiamento, visibile tra la prima e la seconda fotografia, è avvenuto a seguito delle innovazioni liturgiche conciliari, negli anni Sessanta del Novecento. Nell anno 2009, si è resa necessaria una ristrutturazione dell altare, del pavimento e un adeguamento dell impianto di riscaldamento della chiesa. La terza foto a destra mostra la nuova sistemazione del presbiterio.
Il martirio dei santi Simone e Giuda. Questo affresco è collocato al di sopra del tabernacolo. La posizione non è casuale, poiché coincide con il luogo della conservazione del Santissimo Sacramento. Come Gesù, agnello immolato, così i due santi offrono la vita a testimonianza del Vangelo. La scena è seguita da un angelo, che reca in mano la palma del martirio. Secondo la tradizione, san Simone è stato martirizzato con una sega, mentre san Giuda è stato ucciso con una lancia.
La gloria di Cristo Re, affresco della cupola. Persone di ogni lingua e nazione sono in adorazione di Cristo; il male è sconfitto. La chiesa, a croce latina, misura 62 metri di lunghezza e 21 di larghezza. La cupola è alta dal pinnacolo esterno, con la croce, 35 metri. La balconata alla base alla cupola é a 23 metri dal suolo, attorno si trova un invocazione latina che richiama alla gloria di Dio. Completano la struttura otto finestre, intervallate da coppie di lesene, e alcune decorazioni.
La gloria di Cristo Re, particolari dell affresco della cupola. Nel primo particolare a sinistra, è raffigurata la Vergine Maria, coronata di dodici stelle e attorniata da angeli. Un angelo reca un cartiglio che fa riferimento a Maria in trono presso la gloria di Cristo, re dell universo. Nel secondo particolare a destra, per sottolineare che tutti i popoli adorano Cristo, sono stati affrescati personaggi di ogni Continente, ceto sociale e della sfera cattolica. Si noti la presenza di papa Pio XI, pontefice al tempo della costruzione della chiesa parrocchiale e padre della festa di Cristo Re: nel 1925 istituì questa solennità in risposta ai regimi autoritari del tempo, per ricondurre le coscienze a Dio.
Gli affreschi dei pennacchi. Da sinistra sono rappresentati i quattro evangelisti, ciascuno con il proprio simbolo: S. Marco e il leone, S. Giovanni e l aquila, S. Matteo e l angelo, S. Luca e il toro. Essi siedono su di una nube e sono accompagnati da un angioletto. Ad ogni evangelista è associato un impianto prospettico che dona sontuosità e respiro alla scena.
Le statue dei profeti. Collocate in nicchie, tra coppie di lesene, si trovano le statue marmoree di quattro profeti, i cui nomi sono incisi sulla base: Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele. Le statue appaiono dinamiche, il panneggio dona movimento e profondità ai soggetti.