PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE 2005-2006 (DD 466-29.11.04) BANDO REGIONALE 2005-2006 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD 284-28.11.05 BURP 13 30.03.06) PERCEZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO LEGATO ALLE INFEZIONI A TRASMISSIONE SESSUALE Responsabile di progetto Schettino Giuliano ASL 21 - SOC Malattie Infettive V.le Giolitti, 2 15033 Casale Monferrato (AL) malinfasl21@libero.it Tel. 0142 434309 Fa 0142 434305 Partner Interni ASL: SOC Ser.T., Dipartimento Materno-Infantile, SOC Urologia, SOC Dermatologia, Consultorio Familiare Esterni ASL: Scuole Medie Superiore Filone tematico Azione 19 Sessualita e infezioni sessualmente trasmesse Promuovere e facilitare l accesso alla diagnosi delle IST e al test HIV nel setting servizio sanitario e comunità attraverso interventi informativi, educativi, formativi ed organizzativi. Destinatari finali Popolazione adulta A.S.L. 21 Studenti del 5 anno delle Scuole Superiori Destinatari intermedi Operatori sanitari della A.S.L. 21 Medici di Medicina Generale Dirigenti Scolastici Setting Ospedale S. Spirito A.S.L. 21 (Strutture e Servizi Sanitari Ospedalieri e Territoriali) Scuole superiori Integrazione con azioni locali Progetto del Consultorio di educazione alla sessualità e affettività Tutti insieme con emozione Tipologia dell intervento Durata Informativo Comunicativo Formativo Educativo Organizzativo Sviluppo di comunità Ambientale Altro Biennale ProSa on-line: P0797 VALUTAZIONE PROGETTO: 25/32 FINANZIAMENTO: 14.000
ABSTRACT Oltre 30 agenti infettivi sono oggi inclusi nel novero della Malattie Sessualmente Trasmesse (MST), accomunate dalle modalità di trasmissione, essenziale o occasionale, attraverso il contatto sessuale. La rilevanza delle MST è cresciuta notevolmente negli ultimi decenni per l'incremento degli agenti eziologici causali: il virus dell'immunodeficienza Umana Acquisita (HIV), dell'herpes genitale (HSV) ed i papillomavirus genitali (HPV). L'impatto sulla salute pubblica di queste patologie è classificabile in quattro aree maggiori:1) la morbosità e mortalità direttamente legate all'epidemia HIV e alla sindrome AIDS (70% dei nuovi casi a trasmissione eterosessuale con una incidenza ormai stabilizzata tra 5 e 10 per 100.000); 2) la morbosità e mortalità conseguente allo sviluppo di tumori determinato da infezioni da agenti MST: carcinoma della cervice uterina e altri tumori genitali da HPV e l'epatocarcinoma da infezione da HBV sono i principali; 3) la morbosità relativa alle complicanze delle MST nel sesso femminile, tra cui la malattia infiammatoria pelvica e il dolore pelvico cronico conseguenti a infezione da Chlamidya trachomatis; 4) le infezioni connatali: HIV, virus erpetici, ma anche sifilide, gonorrea e Chlamidya. Per quanto concerne, nello specifico, la diffusione dell infezione da Hiv in Piemonte, i dati prodotti dal Servizio sovrazonale dell Asl 20 di Alessandria indicano che nel corso del 2002 si sono avute 300 segnalazioni di nuovi casi e che vi è motivo di ritenere che almeno altri 60 siano quelli sommersi. In aggiunta il 75 per cento di questi nuovi contagi sono avvenuti attraverso rapporti sessuali non protetti ed oltre la metà attraverso rapporti sessuali tra uomini e donne. Questi dati indicano chiaramente che il problema non riguarda più soltanto le cosiddette fasce a rischio (omosessuali, tossicodipendenti, prostitute) ma che il contagio si sta diffondendo soprattutto nella popolazione giovane ed eterosessuale. Va tenuto conto, inoltre, che la ricerca, pur avendo compiuto notevoli passi avanti nell'affrontare la cura della malattia conclamata, non è ancora riuscita a mettere a punto un vaccino efficace per la prevenzione del contagio. Iniziative di prevenzione, di promozione ed educazione alla salute, in particolare su questo versante, sono misure di sanità pubblica urgenti in quanto l infezione da HIV incide pesantemente sulla qualità della vita producendo effetti negativi, nelle relazioni umane e forme drammatiche di emarginazione sociale. Nella nostra realtà locale, infine, emerge il bisogno di diffondere, tra gli operatori sanitari, una cultura di attenzione su questo tema, sulle modalità di comunicazione più efficaci per affrontare il discorso dei comportamenti a rischio e sulle problematiche legate al diritto alla privacy nella esecuzione del test. Il progetto si propone, pertanto, i seguenti obiettivi principali: aumentare l individuazione e la diagnosi precoce delle principali IST nella popolazione adulta facilitare ed incrementare l accessibilità al test HIV diffondere tra gli operatori sanitari l offerta di counseling pre/post test HIV accrescere la percezione del rischio, nella popolazione giovanile, e la capacità di affrontare adeguatamente tali situazioni aumentare la consapevolezza ed il senso di autoefficacia rispetto alle situazioni in cui è necessario ricorrere al test HIV. Nei confronti del personale sanitario coinvolto, si utilizzerà l approccio formativo basato sulla pedagogia per adulti, ovvero sulla chiarezza e condivisione del contratto formativo, sulla valorizzazione dell esperienza dei partecipanti e sulle ricadute positive in tema di miglioramento della professionalità e della qualità della relazione con il paziente/utente. Per quanto riguarda l intervento rivolto alla popolazione giovanile, ed agli studenti in particolare, verrà impiegata la tecnica del case study e del lavoro in piccoli gruppi per favorire la discussione, l analisi, il riconoscimento delle situazioni a rischio, dei fattori ostacolanti e facilitanti l adozione di comportamenti protettivi. Le attività in programma riguardano essenzialmente: pubblicizzazione dell iniziativa attraverso i canali istituzionali della A.S.L. (sito internet, periodico La Nostra Salute, ecc.) e attraverso una campagna stampa locale realizzazione di specifico materiale informativo sul tema delle IST e dell infezione da Hiv formazione degli operatori sanitari, dei servizi individuati, sulle tecniche del counselling breve (motivazionale e di supporto) e sull utilizzo efficace del materiale informativo (di orientamento e rinforzo) predisposto per i destinatari dell intervento di prevenzione e promozione della salute offerta di un evento ECM, rivolto ai Medici di Medicina Generale, sui seguenti temi: 1) comunicazione/educazione alla salute rispetto al problema IST/Hiv; 2) presentazione del materiale informativo e delle relative modalità di impiego offerta di un nuovo ambulatorio IST presso il Reparto di Malattie Infettive interventi rivolti a studenti del 5 anno di alcune Scuole Superiori del territorio afferente.
Per quanto concerne il piano di valutazione, il progetto verrà monitorato attraverso indicatori di processo riguardanti la partecipazione ed il gradimento alle iniziative programmate, con particolare attenzione a quelle che prevedono contatti e scambi comunicativi/informativi tra operatori sanitari e pazienti/utenti. In termini di risultati attesi, saranno oggetto di verifica i livelli di apprendimento, sul piano delle conoscenze e della percezione del rischio, della popolazione studentesca coinvolta, l aumento di richieste di consulenze e di esecuzione del test HIV, il tasso di incremento degli accessi all ambulatorio dell A.S.L. 21 sulle IST.
1 REPORT STATO DI AVANZAMENTO 1. ATTIVITÀ E RISULTATI NELL AVVIO DEL PROGETTO 1.1. Costituzione del gruppo di progetto In attesa di effettuare un incontro iniziale, con tutti i componenti del gruppo di lavoro, per illustrare e discutere gli aspetti operativi del progetto, sono stati individuati, fra i membri del team, gli operatori di riferimento per presidiare gli interventi che verranno attuati a livello territoriale. Per quanto riguarda il versante ospedaliero, la composizione del gruppo è stata pensata in maniera tale da garantire la rappresentanza di tutte quelle strutture che di fatto già intervengono sul problema delle malattie a trasmissione sessuale (MTS) e che sono potenzialmente interessate a disegnare percorsi integrati di prevenzione, diagnosi e cura del paziente affetto od a rischio di MTS. 1.2. Creazione di alleanze tra gli attori interessati al progetto Per accrescere interesse, adesione e spirito di collaborazione tra gli operatori sanitari delle diverse strutture sanitarie coinvolte, si punterà sul miglioramento della qualità dell intervento professionale, ottenibile grazie all utilizzo del counselling nelle prestazioni legate alla prevenzione e cura delle MTS. Mentre, per favorire la nascita di una alleanza con i Medici di famiglia, che sono tra i protagonisti principali delle azioni previste sul territorio, oltre agli aspetti legati alla professionalità, si è pensato di presentare questo progetto come uno di quei progetti la cui attuazione comporta l erogazione degli incentivi previsti dagli accordi della medicina generale. Dallo sviluppo di queste alleanze ci si aspetta una migliore integrazione, tra ospedale e territorio, dei percorsi di prevenzione e cura delle MTS e un aumento della soddisfazione del paziente. Per quanto riguarda il contesto scolastico è prevista la presentazione del progetto e l analisi di fattibilità con le scuole che aderiranno alla proposta. Sul piano dei risultati, l apertura di un canale e la stesura di un protocollo d intesa tra il mondo della scuola ed una struttura ambulatoriale, di libero accesso sulla prevenzione e counselling delle MTS, rappresenta un tentativo di offrire un ulteriore spazio di consultazione ai bisogni degli adolescenti sul tema della sessualità. 1.3. Contatto della popolazione target e conduzione della diagnosi educativa L ulteriore approfondimento dei fattori determinanti dei comportamenti, sui quali si vuole incidere con le attività programmate, è prevista attraverso i momenti di contatto dei pazienti intercettati dagli operatori sanitari (MMG e specialisti). Allo stesso modo la diagnosi educativa del comportamento degli adolescenti entrerà a far parte dei primi momenti di confronto e discussione previsti nell ambito degli interventi scolastici. 1.4. Diffusione del progetto Allo stato attuale, rispetto a quanto pianificato, il progetto è stato divulgato all interno dell ASL attraverso contatti personali del responsabile con le strutture primariamente coinvolte sul tema. Inoltre, è stato diffuso mediante il suo inserimento nell area riservata alla promozione ed educazione alla salute della intranet aziendale. 2. GERARCHIA OBIETTIVI e ATTIVITÀ SVOLTE Tra gli obiettivi descritti nel progetto è stato raggiunto, attraverso le opportune azioni di tipo burocratico ed organizzativo, quello di carattere ambientale ed abilitante legato alla istituzione di un ambulatorio di MTS ad accesso diretto, senza prenotazione e impegnativa, presso la struttura di Malattie Infettive. Inoltre, al fine di progettare il corso di formazione sul counselling, rivolto agli operatori sanitari delle strutture coinvolte, sono stati avviati i primi passi per individuare i consulenti con i quali analizzare e discutere i bisogni formativi, i tempi ed il programma del percorso. 3. STRUMENTI E DOCUMENTI PRODOTTI E in fase di studio ed elaborazione il seguente materiale: - scheda per indagare il senso di adeguatezza e di efficacia, degli operatori sanitari coinvolti, nel rapporto con i pazienti sul problema delle MTS. 4. VARIAZIONI AL PROGETTO INIZIALE Allo stato attuale non si prevedono variazioni rispetto agli obiettivi ed alle azioni programmate indicate nel documento di progetto approvato.
5. PROSEGUIMENTO DEL PROGETTO Il progetto, in fase di avvio, proseguirà secondo le modalità e le attività previste, in primis : - Attuazione di una indagine preliminare sulla percezione degli operatori sanitari utilizzando la scheda anzidetta; - Incontri con i Direttori delle Strutture coinvolte per confermare il livello di collaborazione e per la stesura di un protocollo operativo; - Incontro con i responsabili delle equipe territoriali dei MMG per sondare interesse, disponibilità, ruoli e compiti del loro auspicato coinvolgimento nel progetto. 6. RENDICONTAZIONE ECONOMICA (nota: indicare le spese sostenute al 30 novembre 2006 relative alle voci analitiche finanziate) Tipologia di spesa Personale Voci analitiche di spesa previste Consulenti esterni per: interventi formativi sugli operatori sanitari interventi educativi a scuola Modifiche voci di spesa* Finanziamento richiesto 5.000,00 Euro 4.000,00 Euro Attrezzature Materiale informatico 1.500,00 Euro Sussidi Opuscoli, pieghevoli e altro materiale informativo per intervento sugli adulti 2.500,00 Euro Spese di gestione e funzionamento Spese di coordinamento Altro Docenze di specialisti interni su temi specifici 1.000,00 Euro Spese sostenute (al 30.11.06) TOTALE 14.000,00 0,00 * specificare, con dichiarazione del Responsabile di progetto, la motivazione della modifica riferita al potenziamento della qualità del progetto e congruente con gli obiettivi originari del medesimo. (*) Il progetto prevede, per la sua attuazione, la formazione degli operatori sanitari appartenenti a strutture e servizi coinvolti nelle diverse attività programmate. Alcune delle tematiche richiedono l intervento di specialisti ed esperti nel campo della urologia, dermatologia, infettivologia, ginecologia, tossico-alcoldipendenze ed educazione sanitaria. Si ritiene vantaggioso, in termini economici e di rinforzo sui destinatari del percorso formativo, il ricorso, per queste discipline, a docenti individuati tra il personale operante presso la nostra ASL. Lì, Data Il Responsabile del progetto (Dott. Giuliano Schettino) Il Referente Aziendale PES (Dott. Mauro Brusa)