PERCORSI DI SALUTE. Famiglia, Genitori, Insegnanti, Consultorio Familiare, Pediatria Distretti, Medicina Sportiva, Pediatri e Medici di base
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- Fausta Mari
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1 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD ) BANDO REGIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD BURP ) PERCORSI DI SALUTE Responsabile di progetto Caputo Marcello ASL 17 - SIAN Via Torino, Savigliano (CN) Marcello.caputo@asl17.it Tel Fa Partner Pediatri di base (ref: dr.ssa Pellegrino Daniela) Pediatria ospedaliera (ref: dr.ssa Fusco Patrizia) Consultorio Familiare (ref: Di Vita Miriam) Distretti Scuole Filone tematico Azione 3 Alimentazione ed attività fisica Trattamento di sovrappeso e obesità infantile nel setting famiglia e comunità attraverso interventi informativi, educativi, formativi ed organizzativi di promozione di stili alimentari corretti e di adeguati livelli di attività fisica: formazione dei genitori (es: comunicazione efficace, stili di vita e di educazione famigliare ); Interventi educativi con la presenza contemporanea di genitori e bambini Destinatari finali Destinatari intermedi Bambini, adolescenti, famiglia Famiglia, Genitori, Insegnanti, Consultorio Familiare, Pediatria Distretti, Medicina Sportiva, Pediatri e Medici di base Setting ASL (SIAN ASL 17, Sedi di Savigliano, Saluzzo e Fossano), Ambulatori prevenzione soprappeso- obesità, Famiglia Integrazione Integrazione con altri percorsi di prevenzione/trattamento sovrappeso con azioni locali e disturbi del comportamento alimentare ASL 17 Progetto Nutrizione Piemonte Progetti e programmi locali con Scuole e Comuni: Alimentazione ed attività fisica nelle scuole, Pedibus, Snack alternativi, Junk Food. Progetto provinciale Alimentazione Salute e Territorio: attività educative in provincia di Cuneo Tipologia dell intervento Durata Informativo Comunicativo Formativo Educativo Organizzativo Sviluppo di comunità Ambientale Altro Biennale ProSa on-line: PO765 VALUTAZIONE PROGETTO: 32/32 FINANZIAMENTO:
2 ABSTRACT In Italia il sovrappeso e l obesità infantile sono un problema ormai riconosciuto: i dati statistici sulla diffusione del fenomeno in Piemonte ricalcano quelli italiani: Indubbiamente componenti di tipo genetico giocano un ruolo importante (25-40%), ma i fattori ambientali (sociali, culturali, psicologici) hanno sul fenomeno un incidenza maggiore (60-70%). Fra le cause più plausibili di questa condizione vi sono la diffusione di abitudini alimentari scorrette e di stili di vita sedentari, anche legati alla minor frequenza di attività dinamiche nel tempo libero, mentre è ormai accertato che l attività fisica è una determinante importante del peso corporeo. L obesità nell infanzia è un fattore di rischio molto incisivo per l obesità adulta, con le conseguenti implicazioni negative per la salute, ormai note, e l elevato costo sociale di tali patologie. Inoltre i bambini e i ragazzi sovrappeso hanno più probabilità di sviluppare problematiche di tipo relazionale e psicologico, tendenti a perdurare nel tempo, e presentano spesso bassi livelli di autostima; hanno più probabilità di sviluppare patologie di varia entità (intolleranza ai carboidrati, asma, problemi muscolo-scheletrici, ipertensione arteriosa, diabete di tipo 2, ) a seconda della gravità della condizione di sovrappeso. La prevenzione dell obesità infantile rappresenta la strategia più efficace per arginare il rischio di obesità in età adulta, pertanto il progetto mira a promuovere l adozione di stili di vita sani ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale e dell attività fisica fin dall infanzia. Nello specifico il progetto si propone di: -trasmettere ai ragazzi e ai loro genitori il concetto di relazione tra attività fisica, alimentazione e stato di salute e di favorire la motivazione al cambiamento in direzione di stili di vita più salutari; -incrementare la cultura nutrizionale nei bambini e nei loro genitori (consumo critico); -fornire skills: (porzionare, comporre la razione alimentare giornaliera, gestire le conflittualità fra genitori e figli legate alle scelte alimentari, ); -incrementare l attività fisica organizzata o libera; -favorire, nei bambini e negli adolescenti, lo sviluppo di un buon senso di autoefficacia (soprattutto decisionale); migliorare la conoscenza dei meccanismi motivazionali alla base delle scelte alimentari. Il raggiungimento degli obiettivi fissati, la coerenza delle azioni di intervento e il coordinamento dei diversi Servizi e professionalità coinvolti verrà garantita dall istituzione di un ambulatorio, che fungerà da promotore ed organizzatore degli interventi specifici di prevenzione. Questi si concretizzeranno in percorsi educativi rivolti prevalentemente ai genitori dei bambini obesi, sovrappeso o a rischio di sviluppare tale condizione, secondo una logica di formazione in piccolo gruppo, e in percorsi educativi individualizzati rivolti ad adolescenti e preadolescenti. Infatti si sono dimostrati efficaci i programmi in cui i genitori sono agenti attivi del cambiamento e un supporto per i bambini, soprattutto fra i 5 e gli 8 anni: si tratta di interventi che mirano a favorire il cambiamento degli stili di vita agendo su determinanti predisponenti, abilitanti, rinforzanti, e che prevedono l integrazione di diverse componenti strategiche (strategie cognitive e comportamentali, educazione alimentare e all attività fisica, formazione di capacità decisionali di autogestione e di automonitoraggio). Il progetto si prefigge di raggiungere i destinatari dell intervento anche attraverso la creazione di una rete di collaborazione fra professionalità afferenti a diversi Servizi, che per loro mandato vengono a contatto con la popolazione interessata dal problema, stimata in ragione di circa 3400 ragazzi sovrappeso e circa un migliaio obesi nell ASL 17. Il raggiungimento degli obiettivi verrà valutato attraverso parametri di processo (n accessi, n interventi educativi,n medio partecipanti, n collaborazioni attivate) e di esito (grado di cambiamento degli stili di vita misurato confrontando i dati rilevati all inizio del percorso e negli incontri di monitoraggio, percentuale di drop out, grado di soddisfazione dell utenza).
3 1 REPORT STATO DI AVANZAMENTO 1. ATTIVITÀ E RISULTATI NELL AVVIO DEL PROGETTO 1.1. Costituzione del gruppo di progetto 1.2. Creazione di alleanze tra gli attori interessati al progetto 1.3. Contatto della popolazione target e conduzione della diagnosi educativa 1.4. Diffusione del progetto 2. GERARCHIA OBIETTIVI ATTIVITÀ SVOLTE 3. STRUMENTI E DOCUMENTI PRODOTTI 4. VARIAZIONI AL PROGETTO INIZIALE 5. PROSEGUIMENTO DEL PROGETTO 6. RENDICONTAZIONE ECONOMICA
4 ATTIVITÀ E RISULTATI NELL AVVIO DEL PROGETTO 1.1 Costituzione del gruppo di progetto La condivisione degli obiettivi, dei metodi e delle attività necessarie alla realizzazione del progetto fra i partecipanti del gruppo di lavoro è stata realizzata sia tramite incontri fra i componenti che attraverso la costituzione di una rete comunicativa (mail, comunicazioni telefoniche). Non è stato rilevato il livello di motivazione degli operatori del gruppo con strumenti specifici, ma l adesione ai compiti richiesti a ciascuno è stata buona e non sono emerse resistenze o conflitti sulle mansioni o sui ruoli. Per consentire l avvio del progetto si sono svolti alcuni incontri di studio e discussione sulla metodologia dell intervento e di programmazione delle singole attività che sono risultati formativi per il gruppo. È emersa l opportunità di coinvolgere nel gruppo di lavoro altri pediatri, oltre a quelli inizialmente previsti, per allargare il bacino d utenza e favorire la partecipazione delle famiglie Creazione di alleanze tra gli attori interessati al progetto Il progetto è stato presentato e condiviso con gli altri attori interessati attraverso una riunione cui hanno partecipato i referenti dei servizi sanitari interessati (pediatri di base, ambulatorio ospedaliero di pediatria, medicina sportiva) durante il quale sono stati definiti i compiti di ogni servizio: tutti gli attori si sono proposti come agenti motivanti e rinforzanti. In particolare i pediatri di base sono stati scelti come canale preferenziale di invio dell utenza all ambulatorio. Un positivo risultato non atteso è stato il configurasi della medicina sportiva come canale di invio, oltre la funzione di sensibilizzazione che inizialmente era stata affidata a questo servizio Contatto della popolazione target e conduzione della diagnosi educativa La popolazione target è stata contatta principalmente attraverso il canale dei pediatri di base e dei medici sportivi. Tale scelta è stata indirizzata dalla necessità di attuare una prima selezione dell utenza per privilegiare l accesso di soggetti a rischio, così come previsto dal progetto. Inoltre tale scelta consente una valutazione iniziale e poi un monitoraggio nel tempo dello stato di salute degli utenti da parte delle figure invianti. Contemporaneamente il progetto è stato pubblicizzato attraverso articoli e comunicati stampa sui settimanali locali e sul periodico dell ASL. Una volta contattata la popolazione, la condivisione degli obiettivi del progetto e l analisi dei bisogni dell utente avviene in un colloquio individuale di accoglienza, attraverso modalità strutturate (questionari, schede ) e più libere (intervista semi-strutturata). I fattori determinanti alla base dei comportamenti di salute che si intendono promuovere sono quelli proposti dalla letteratura, ma vengono calibrati e corretti sulla base delle informazioni raccolte durante il colloquio di accoglienza. Inoltre, poiché gli incontri con i genitori e i bambini avvengono in piccoli gruppi, è possibile preparare gli interventi formativi calibrandoli il più possibile sulle caratteristiche del gruppo, così da andare incontro ai bisogni della popolazione target. Un risultato positivo della principale modalità di contatto scelta, è la buona motivazione e aderenza agli obiettivi del progetto della popolazione target; contemporaneamente questa dovrebbe venire accresciuta ulteriormente dalla possibilità di costruire interventi di gruppo su misura data dalle informazioni raccolte durante il colloquio di accoglienza. Una notevole difficoltà è invece sorta al momento di individuare la collocazione temporale più adatta agli incontri con i genitori e i bambini, poiché le esigenze dei vari nuclei familiari sono molto diverse tra loro Diffusione del progetto La diffusione del progetto è avvenuta tramite la creazione di un pieghevole da diffondere nelle sedi dei servizi partners, con la pubblicazione di comunicati stampa sui periodici locali e con articoli sul periodico di informazione dell ASL GERARCHIA OBIETTIVI E ATTIVITA SVOLTE Le attività svolte fino ad oggi hanno raggiunto alcuni obiettivi del progetto: ad esempio, fra gli obiettivi specifici raggiunti almeno in parte, il fatto che in seguito alla condivisione con gli altri servizi, e in particolare con i pediatri di base e la medicina dello sport, sono state intraprese da parte loro azioni di rinforzo e sostegno alla motivazione (fattore rinforzante), anche appunto attraverso l invio all ambulatorio. Inoltre, nei primi colloqui di accoglienza si attua un primo trasferimento di informazioni corrette e del concetto di relazione fra stili di vita salutari e prevenzione dell obesità (fattore predisponente) e si cerca di incrementare la motivazione nell applicarsi a modificare il proprio comportamento (rinforzante). Inoltre l obiettivo della condivisione del progetto può dirsi raggiunto con la realizzazione del progetto comune, così come la predisposizione del materiale necessario e una prima fase di pubblicizzazione del progetto. Per quanto riguarda lo svolgimento delle azioni progettuali, le attività portate a termine sono state fino ad ora nei tempi previsti:
5 data/periodo Attività Risultati agente Difficoltà/opportunità Settembre, inzio ottobre 2006 Stesura di un progetto comune Tra settembre e ottobre Entro novembre Entro novembre Condivisione degli obiettivi e delle modalità di realizzazione del progetto Predisposizione del materiale necessario all avvio del progetto Pubblicizzazione del progetto Primi incontri di accoglienza con gli utenti inviati dai pediatri Produzione di schede, pieghevoli, griglie di raccolta dati, questionari, diapositive e materiale didattico o educativo per gli incontri di gruppo con i bambini e i genitori Condivisione con tutte le sedi dei SIAN e degli altri servizi territoriali coinvolti; pubblicazione di un articolo sul periodico dell ASL17, diffusione di comunicati stampa sui settimanali locali. Raccolta delle aspettative e richieste dei soggetti contattati L intero gruppo di lavoro con il coordinamento di un operatore SIAN Per gli incontri con i gruppi ogni conduttore ha preparato il proprio materiale. Il materiale di uso comune, invece, è stato predisposto dagli operatori del SIAN SIAN SIAN Pediatra di libera scelta Difficoltà logistiche nell incontrarsi, cui si è fatto fronte con un azione di coordinamento e comunicazione tramite un portavoce (SIAN) e la condivisione via mail del materiale prodotto Difficoltà: comunicazione fra i servizi a volte inefficace Inserimento nel sito aziendale del SIAN di una pagina informativa dedicata ai percorsi di salute Opportunità: possibilità di ricalibrare nel piccolo gruppo obiettivi e metodi sulle esigenze riportate dagli utenti. Difficoltà: nel reperire spazi adatti e disponibili; difficoltà riportate dai genitori nel trovare un orario adatto per gli incontri di gruppo. 3. STRUMENTI E DOCUMENTI PRODOTTI Sono stati prodotti: il progetto comune condiviso fra gli operatori; le schede per la raccolta dei dati personali; un opuscolo divulgativo; questionari di motivazione sia per i genitori che per i ragazzi più grandi; un questionario sulle frequenze alimentari sia per i ragazzi che per i genitori; un questionario sull attitudine al cibo. 4. VARIAZIONI AL PROGETTO INIZIALE Non ci sono state modifiche al progetto iniziale se non la riduzione del numero programmato di incontri di gruppo con i genitori e con i bambini sulla base delle difficoltà sottolineate dai genitori nel portare avanti un programma di tre mesi (6 incontri a cadenza quindicinale) si è pensato, pertanto, di proporre quattro incontri di gruppo con i genitori, più uno individuale facoltativo con la psicologa o la dietista (su appuntamento). Contemporaneamente si terranno i gruppi con i bambini: Anche in questo caso, per ragioni logistiche e relative alla disponibilità di personale, si sta valutando di proporre tre incontri con i
6 bambini. Rispetto al progetto originale si sta anche rivalutando l efficacia presunta di un intervento con gruppi di bambini di 5-6 anni, per indirizzare l attività di gruppo esclusivamente ai bambini di età superiore ai 7 anni. La riduzione del numero di incontri per ogni ciclo dovrebbe consentire di aumentare il n di cicli rispetto a quelli previsti. 5. PROSEGUIMENTO DEL PROGETTO Raggiunta questa fase del piano di attuazione previsto dal progetto iniziale, si pensa di costituire i gruppi di genitori e bambini non appena si raggiungerà un numero sufficiente di adesioni. Intanto si prosegue con i colloqui di accoglienza delle persone che hanno già aderito. Nel frattempo si cercherà di concordare un programma di massima da svolgere durante gli incontri con genitori e bambini circa i temi da trattare, le figure professionali che si occuperanno degli incontri e le modalità di conduzione dei gruppi. Dopodiché è previsto un momento di feed back sia con gli utenti che fra operatori, al fine di re-indirizzare l azione qualora emergessero difficoltà, resistenze, intoppi, ecc In linea di massima si intende proseguire come previsto dal progetto iniziale. Occorrerà continuare a ricercare il sostegno al progetto da parte dei pediatri di base anche mediante una puntuale restituzione dei dati relativi alla compliance. 6. RENDICONTAZIONE ECONOMICA Tipologia di spesa Voci analitiche di spesa Auto/cofinanziamento richiesto Personale - Personale dipendente ASL17 - Consulente psicologo (senior) Auto/cofinanziamento (sostenuto al ) Euro ,00 Euro 2.000,00 Finanziamento richiesto Euro Spese sostenute (al ) Attrezzature Sussidi Spese di gestione e funzionamento Spese di coordinamento Videoproiettore, computer, videoregistratore, Materiale informativo, opuscoli, pagina web. Disponibilità locali, segreteria; contatti telefonici; trasferte L azienda si fa carico del costo di utilizzo della strumentazione necessaria al progetto al 100% Euro1.500,00 Euro 1.000,00 Euro 100,00 Euro 2.000,00 Coordinamento Euro 1000,00 Euro 400,00 Euro 500,00 totale Euro Euro ,00 Euro 0,00 Lì Savigliano Il Responsabile del progetto * Dott. Marcello Caputo Il Referente Aziendale PES * Dott. Marcello Caputo
- Via Torino,143 Savigliano (CN) . - telefono
TITOLO Percorsi di salute ASL/ASO ASL 17 Responsabile di progetto Cognome e nome - Caputo Marcello Struttura di appartenenza - SIAN Indirizzo postale per comunicazioni - Via Torino,143 Savigliano (CN)
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