PROGRAMMA di AZIONE REGIONALE 2005/2006 (ex DGR del )

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1 PROGRAMMA di AZIONE REGIONALE 2005/2006 (ex DGR del ) Modulo di richiesta finanziamento progetto inter-aziendale proposto da ASL 15 Cuneo su Azione 3 Titolo progetto HUMPTY DUMPTY ASL ASL 15 di Cuneo Responsabile del progetto Responsabile di progetto: Dr. Luigi Salvatico S.C. PSICOLOGIA Corso Francia 10 Cuneo info@asl15.it 0171/ Fax 0171/ Referente del progetto Referente: Dott.ssa Silvia Olivero S.C. PSICOLOGIA Corso Francia 10 Cuneo info@asl15.it 0171/ Fax 0171/ Partners interni Partners esterni Partner: DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE - Ambulatorio di Scienza dell Alimentazione. S.I.A.N. (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) Ambulatorio di Scienza dell Alimentazione Partners: CENTRO WELLNES STILE LIBERO Centro Chinesiologico U.N.C. Via Fontana, 34 Borgo San Dalmazzo (CN) Filone tematico ed azione Tema: ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA FISICA Azione n.3 Trattamento di sovrappeso e obesità infantile nel setting famiglia e comunità attraverso interventi informativi, educativi, formativi ed organizzativi di promozione di stili alimentari corretti e di adeguati livelli di attività fisica Destinatari finali Minori e pre-adolescenti di età compresa tra i 5 e i 13 anni in cui è stata riscontrata obesità o soprappeso o magrezza o disturbo del comportamento alimentare. Destinatari intermedi I genitori I pediatri Setting Servizi della Struttura Complessa di Psicologia ASL 15 di Cuneo. Ambulatorio di Scienza dell Alimentazione c/o Consultorio di Cuneo dell ASL 15.

2 Tipologia dell intervento Informativo Educativo Organizzativo Abstract CONTESTO DI PARTENZA Attualmente all interno dell ASL 15 e precisamente nel Dipartimento Materno Infantile è attivo da circa un anno un Ambulatorio di Scienza dell Alimentazione per la prevenzione e cura dei disturbi del comportamento alimentare, dell obesità, della magrezza e del sovrappeso in età infantile e adolescenziale. Esso è attivo presso il Consultorio familiare di Cuneo (ASL 15) due giorni a settimana per un totale di circa sei ore. L età media degli utenti che hanno avuto accesso all ambulatorio è compresa tra i 5 ed i 18 anni; la patologia di più frequente riscontro è stata quella relativa alla obesità grave o gravissima; nel 46% dei pazienti sono stati evidenziatidisturbi del comportamento alimentare a prevalenza bulimica. Da tale situazione emerge in modo particolare come i disagi e le difficoltà psicologiche in età infantile ( 5 13 anni) possano incidere sulle problematiche in questione e condizionare una buona riuscita del trattamento. Ed è proprio in considerazione di tali elementi che stata recentemente impostata una collaborazione costante tra l Ambulatorio di Scienza dell Alimentazione ed il Consultorio Adolescenti Al 34 (promosso e gestito sul territorio dal Dipartimento Materno Infantile della ASL 15), finalizzata soprattutto alla presa in carico ed al sostegno psicologico dei minori problematici. Sarebbe necessario ed auspicabile una presa in carico totale (fondamentale in tali situazioni) anche per la fascia di età compresa tra i 5 e i 13 anni, attraverso l affiancamento e la stretta collaborazione con l attuale team da parte di una figura psicologica. RAZIONALE L obesità, definita come un eccesso di massa grassa che causa inconvenienti per la salute, deve essere considerata come un problema della sanità pubblica: per le sue importanti complicazioni infatti può arrecare conseguenze negative sul benessere somatico, psicologico e sociale dell individuo. Per contrastare questo problema, dunque, la presa in carico deve essere totale e gli obiettivi da perseguire non si devono focalizzare, pertanto, esclusivamente alla perdita di peso ma essere tesi anche agli: - aspetti organici: le complicazioni sul piano medico (complicazioni metaboliche, respiratorie, cardiocircolatorie, diabete ) - aspetti psicologici: l obesità è una causa di sofferenza psicologica che va incidere notevolmente sulla stima di sé, sull immagine corporea oltre che alla lotta contro il rifiuto e la denigrazione sociale Sicuramente la tolleranza di una restrizione alimentare e l attuazione di un attività fisica costante conoscono dei limiti psicologici : è dunque fondamentale un sostegno psicologico che aiuti il bambino e il pre-adolescente ad attuare i necessari cambiamenti comportamentali. Da tale sostegno non può essere escluso il contesto familiare che deve essere aiutato affinché contribuisca nella realizzazione di questo difficile compito, in modo positivo.

3 OBIETTIVI Attuare una presa in carico medica e psicologica del bambino e della famiglia. Promuovere e facilitare un accesso, concordato sulla base di un protocollo operativo, con la struttura sportiva individuata. Realizzare una maggiore integrazione tra i diversi servizi presenti sul territorio inerenti alla problematica in oggetto (pediatria, SIAN...). ATTIVITA E METODOLOGIA Il progetto si sviluppa secondo una logica di integrazione tra risorse interne alla ASL 15 e tra queste ed alcune strutture del territorio. Inoltre, viene particolarmente curata la presa in carico psicologica. Il progetto prevede: informazione capillare, tramite incontri e/o materiale informativo, a favore dei pediatri di base. individuazione, per la presa in carico psicologica, dei minori che afferiscono all Ambulatorio di Scienza dell Alimentazione. invio al Servizio di Psicologia valutazione ed eventuale presa in carico psicologica del minore e del nucleo famigliare. attivazione della collaborazione con gli operatori sportivi specializzati su tale problematica. stesura di un progetto di intervento congiunto tra i vari operatori. valutazione in itinere. VALUTAZIONE E STRUMENTI Per la valutazione del progetto si prevede di considerare ( attraverso l utilizzo di schede, registri, questionari, protocolli, etc.) : numero di minori presi in carico. numero di minori che hanno aderito all attività sportiva. riduzione del peso corporeo e modificazione dello stile alimentare. Incremento della motivazione nel trattamento con conseguente riduzione di drop-out. RISORSE Psicologo Dietologa Operatori sportivi

4 SECONDO REPORT 1. ATTIVITÀ E RISULTATI NELLA PROSECUZIONE DEL PROGETTO 1.1. Andamento gruppo di progetto L equipe operativa che si occuperà direttamente dei minori individuati è stata formata come da programma e consiste ora di una psicologa, con anche funzioni di coordinamento tra gli operatori, una dietologa e un esperto di attività fisica.. I bambini e le loro famiglie vengono visti individualmente dagli operatori, ma si è creata una buona condivisione delle informazioni Alleanze tra gli attori interessati al progetto Si è sviluppata una buona alleanza tra i diversi operatori coinvolti, ma essendo l èquipe appena formata e in fase iniziale sussistono alcune difficoltà sulle modalità di invio da un servizio all altro. Ad esempio, risulta tuttora difficile da parte dell ambulatorio di scienze dell alimentazione coinvolgere le famiglie nel progetto e inviarle per la consultazione presso il servizio di psicologia o proporre l attività fisica Diagnosi educativa È già stata svolta la diagnosi educativa relativamente all anno 2005 Nel primo semestre del 2007 (gennaio-giugno) si sono prenotati per una consultazione presso l ambulatorio di scienze dell alimentazione 82 minori di età compresa tra 0 e 18 anni. Di questi, 64 erano di età compresa tra 5 e 13 anni (fascia target del progetto). La diagnosi educativa di partenza si basava sull accesso presso l ambulatorio di minori di età compresa tra i 5 e i 18 anni, ma i dati relativi alla presa in carico psicologica si riferivano soprattutto all età adolescenziale. Rispetto all età infantile, emergono maggiori difficoltà da parte dei genitori, sotto forma di resistenze all intervento psicologico e eccessiva indulgenza per il comportamento alimentare del figlio( Mio figlio non è matto ; Non ci interessa ; Mio marito/moglie non è d accordo ; Una volta che si inizia non si finisce più ), nonostante le famiglie siano spesso a conoscenza delle nozioni fondamentali riguardanti il comportamento alimentare corretto e le cattive abitudini. Non potendo i bambini avere un accesso diretto al servizio, neanche tramite la scuola, diventa prioritario individuare altre modalità di presa in carico della famiglia Diffusione del progetto Il progetto continua a essere proposto ai medici di base, e, con l avvio dell anno scolastico a settembre, si prevedono nuovi incontri a scuola e un nuovo comunicato stampa. 2. GERARCHIA OBIETTIVI E PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ A novembre 2006 è stato presentato il progetto all Equipe PLS, con l intento di diffondere il progetto anche ai servizi presenti sul territorio e ai pediatri di base.

5 A gennaio 2007 è stata individuata la figura psicologica di appoggio al progetto e quest ultimo è entrato in una fase più operativa. La psicologa ha proceduto al reperimento di materiale di documentazione riguardo all obesità nell infanzia e materiale di valutazione informale e formale delle relative problematiche, da condividere con l equipe. Sulla base del materiale reperito, è stato elaborato insieme alla dietologa dell equipe uno strumento di valutazione informale da utilizzare durante la prima visita presso l ambulatorio di dietologia. In tale strumento vengono poste semplici domande a cui attribuire un punteggio da 1 ( Sempre ) a 6 ( Mai ) su 4 aree principali riguardo al comportamento alimentare personale e della famiglia, gli aspetti emotivo-relazionali e la motivazione a/frequenza di movimento. Nel frattempo sono state discusse con la responsabile del Dipartimento Materno Infantile le modalità di invio dall Ambulatorio di Scienza dell alimentazione al Servizio di Psicologia. Secondo gli accordi, durante la prima visita (effettuata sempre dalla dietologa), le famiglie vengono invitare ad aderire al progetto di presa in carico e a fare un colloquio con la psicologa riguardo alle problematiche presentate dal minore. Se la famiglia si rende disponibile, questa viene contattata dalla psicologa. Il progetto di presa in carico psicologica del minore e della famiglia è articolato in una serie di 10 incontri individuali per minore, intercalati da un incontro iniziale con i genitori/conviventi, uno intermedio e uno finale (con la possibilità di estendere il numero di incontri ove ne sorgesse la necessità). Durante tali incontri viene valutato il minore rispetto alla percezione e conoscenza di sé, all autostima, alla condivisione di obiettivi rispetto al comportamento alimentare, all automonitoraggio, alla capacità di auto-riflessione rispetto alle difficoltà legate al mantenimento di un regime alimentare. Il minore viene nel frattempo invitato a prendere contatti con il centro di fitness individuato nel progetto per incentivare l attività fisica. Presso il Centro il minore trova personale preparato che predispone un programma di motricità ed esercizi, con diverso calibro a seconda dell età e delle inclinazioni personali del minore, volto a sviluppare soprattutto una maggiore conoscenza del proprio corpo, delle sensazioni fisiche legate al movimento, e una motivazione a curare maggiormente le proprie potenzialità a livello fisico. In questo processo viene posta particolare attenzione a evitare l accento sugli aspetti agonistici dell attività fisica e a sottolineare il percorso personale del minore e l integrazione nel gruppo. I tempi sono stati finora rispettati ed il progetto è entrato in fase esecutiva da gennaio La principale difficoltà è rappresentata al momento dallo scarso interesse e scarsa disponibilità da parte delle famiglie a prendere parte al progetto, che viene considerato soprattutto nella sua veste di cura di un problema (problema che la famiglia tende a negare/sottovalutare), piuttosto che di prevenzione di un disagio o di un futuro problema. La prevenzione viene in questo ambito è vista come creazione di un problema anche da parte di alcuni operatori che lavorano a contatto con le famiglie. Sono state ulteriormente spiegate nel dettaglio alle famiglie le modalità di presa in carico, le finalità e le motivazioni. 3. VALUTAZIONE DI PROCESSO E DI RISULTATO Sono stati utilizzati diagrammi di flusso per il primo semestre (Gennaio-Giugno 2007): - Numero di minori che hanno prenotato visita dalla dietologa: 82 - Numero di minori in fascia d età tra 5 e 13 anni: 64 - Numero di invii a psicologia: 12 - Numero di accessi a psicologia: 11

6 Valutazione di processo Chi Che cosa Punto critico - indicatore processo Gruppo di Stesura di un protocollo 8 incontri di progetto integrato di presa in carico programmazione tra medica e psicologica equipe e Dietologo Valutazione dei minori che accedono all ambulatorio dietologico Psicologo Presa in carico di minori e < 20% di bambini inviati Gruppo progetto famiglie Facilitazione di accesso a attività sportiva (primo semestre) < 20% bambini inviati (primo semestre) Risultato Modalità di invio Registro di minori Questionario di valutazione al primo accesso > 90% di prese in carico tra gli inviati >60% di adesione a attività sportiva tra gli inviati Valutazioni di risultato Attività Comportamentali o Presa in carico o Aumento attività fisica o Ambientali o Creazione di protocolli di presa in carico integrata o Predisponenti o Monitoraggio condizioni fisiche o Monitoraggio condizioni psicologiche o Promozione salute alimentare o Promozione attività fisica o Motivazione al cambiamento Punto critico-indicatori quali- e quantitativo Numero di minori seguiti da entrambi (11, <20% totale) Iscrizioni in palestra (8, <20% totale) Numero di minori inviati da medici di base e servizi Controlli medici Presenza a colloqui psicologici Adesione a prescrizioni e consigli di dietologo e psicologo Numero di drop-out Numero di iscritti alla palestra o presso altri centri sportivi Risultati Calo/mantenimento ponderale Adesione a regime alimentare e stile di vita adeguato Aumento degli invii Tutte le famiglie si presentano regolarmente ai controlli dalla dietologa Tutte le famiglie che hanno aderito al progetto si presentano regolarmente ai colloqui con la psicologa Una buona percentuale ha aderito al progetto di attività sportiva Rinforzanti o Motivare ad attività fisica Abilitanti o Incentivare accesso a strutture pubbliche o private Monitoraggio attraverso colloqui Controlli medici Individuazione di risorse presenti sul territorio per l attività fisica e numero di iscritti al centro sportivo Una buona percentuale di famiglie ha accettato di modificare alcuni stili alimentari e di incrementare l attività fisica modificando le abitudini quotidiane Le famiglie si attivano per reperire risorse sul territorio oltre al centro sportivo individuato

7 4. Strumenti e documenti prodotti Con la collaborazione dell Equipe è stato elaborato un test di valutazione informale in entrata per indagare 4 aree dei comportamenti alimentari e stili di vita legati al soprappeso (vedi allegato). I mass media sono stati avvisati del progetto tramite un breve comunicato stampa nel quale si descrivono le motivazioni e le modalità di lavoro dell equipe (vedi allegato) 5. Variazioni al progetto iniziale Non si riscontrano grosse variazioni rispetto al progetto iniziale, se non un numero per il momento minore del previsto di adesioni e prese in carico globali. 6. Proseguimento del progetto A partire da settembre 2007 con la riapertura delle Scuole si procederà nuovamente ad attivare incontri di informazione sui servizi presenti sul territorio anche presso le scuole materne e elementari, dedicando uno spazio particolare ai servizi che si occupano dei problemi legati all alimentazione. Verranno in questo modo maggiormente sensibilizzate le famiglie. Verrà inoltre proposta l organizzazione di gruppi di genitori incentrati su stili alimentari, modalità educative e di gestione dei conflitti, conoscenze alimentari, per accrescere le conoscenze e aumentare la motivazione e la cooperazione alla prevenzione del soprappeso. 1. RENDICONTAZIONE ECONOMICA Tipologia di spesa Voci analitiche di spesa Auto/cofinanziamento Finanziamento richiesto Spese sostenute (al ) Personale Consulente sanitario 3.526,66 Totale , ,66 Cuneo, Il Responsabile del progetto Dr.Luigi Salvatico Il Referente Aziendale PES dr.ssa Maria Grazia Tomaciello

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