L'OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO MULTIDISCIPLINARE DEL SOVRAPPESO E DELL'OBESITA' NEL SETTING FAMIGLIA NELLA COMUNITA' DEL MONFERRATO

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1 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD ) BANDO REGIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD BURP ) L'OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO MULTIDISCIPLINARE DEL SOVRAPPESO E DELL'OBESITA' NEL SETTING FAMIGLIA NELLA COMUNITA' DEL MONFERRATO Responsabile di progetto Gabriella Caprino ASL 21 - SOS Dietologia Clinica V.le Giolitti, Casale M.to (AL) Dietologia@asl21.piemonte.it Tel Fa Partner Interni ASL: SOC Pediatria, SOC Neuropsichiatria infantile, SOC Psicologia, Medico Sportivo. Esterni ASL: Pediatri di libera scelta, Comune di Casale Filone tematico Azione 3 Alimentazione ed Attivita Fisica Trattamento di soprappeso e obesità infantile nel setting famiglia e comunità attraverso interventi informativi, educativi, formativi ed organizzativi di promozione di stili alimentari corretti e di adeguati livelli di attività fisica. Destinatari finali Destinatari intermedi Bambini e Genitori in sovrappeso ed obesi della Comunità Casalese Personale Sanitario, Insegnanti, Responsabili di Associazioni Sportive, Scuole di danza, Amministratori comunali, Giornalisti. Setting Famiglia Integrazione con azioni locali Programma locale Camminare il Monferrato Tipologia dell intervento Informativo Comunicativo Formativo Educativo Organizzativo Sviluppo di comunità Ambientale Altro Durata Annuale ProSa on-line: P0794 VALUTAZIONE PROGETTO: 26/32 FINANZIAMENTO:

2 ABSTRACT Il sovrappeso e l'obesità, che interessano circa il 30% della popolazione del casalese, è dovuta,come in tutte le popolazioni occidentali, a molteplici fattori: aumento delle disponibilità alimentari, riduzione dell'attività fisica, condizionamento mediatico ( pubblicità che promuovono prodotti alimentari come ad es. merendine, bibite, ecc.), stress famigliare ed ambientale. L obiettivo di salute del progetto mira al raggiungimento di un calo ponderale perseguito attraverso una corretta alimentazione all'interno della famiglia, nel rispetto del contesto culturale, delle tradizioni e dei gusti alimentari. Tra gli obiettivi specifici vi saranno i seguenti: - promuovere uno stile di vita attivo attraverso attività fisica generica (come camminare, salire le scale, ecc.), ludica ( gioco all'aria aperta), sportiva e danzoterapia; - ridurre lo stress, grazie all'effetto benefico dell'attività fisica che aumenta le endorfine e determina uno stato di benessere psichico, con miglioramento della qualità del sonno e dell'approccio al cibo (con riduzione di fenomeni compulsivi); - sostituire le gratificazioni, spesso compensative del cibo, con un aumento dell'autostima e dell'accettazione sociale. Le attività in programma prevedono: - formazione continua di un gruppo di lavoro sui temi del dispendio energetico delle varie attività fisiche e delle tecniche comportamentali per aumentare l autostima di bambini e genitori (ad opera di medico sportivo, psicologo e neuropsichiatria infantile); - costituzione di gruppi terapeutici famigliari gestiti dal dietologo e dal pediatra in collaborazione con dietiste, psicologo, neuropsichiatra e medico sportivo; - istituzione di gruppi di danzoterapia gestiti da una dietista diplomata presso l'accademia di ballo con il supporto di esperti nel settore; - allestimento di una palestra attrezzata (step,cyclette, ecc.) per un programma di attività fisica concordato con il medico sportivo e rivolto a genitori e bambini; Per la diffusione del progetto e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica ci si avvarrà della collaborazione degli assessorati allo sport e alla comunicazione e servizi sociali, oltre che dei canali istituzionali dell ASL e dei giornali locali per una campagna stampa. Per quanto concerne, infine, il piano di valutazione, il progetto verrà monitorato attraverso indicatori di partecipazione e gradimento alle iniziative programmate. Rispetto ai risultati attesi saranno oggetto di verifica, attraverso l utilizzo di apposite schede e diari personali, i cambiamenti comportamentali legati ad abitudini alimentari più regolari ed a uno stile di vita meno sedentario. Particolare attenzione verrà prestata alla rilevazione dei fenomeni legati alle abitudini di vita ed alle relazioni sociali del sistema familiare che stanno ad indicare un miglioramento della capacità di gestione del problema soprappeso/obesità, quindi del senso di autoefficacia e, non da ultimo, dell autostima.

3 CONTESTO DI PARTENZA Nel corso del 2002, organizzato dalla locale SOC di Pediatria (Responsabile Dott. Fabio Papili), si è svolto un convegno multidisciplinare sulle tematiche dell auologia indirizzato ai pediatri di famiglia. A questo evento hanno partecipato anche diversi operatori appartenenti alle strutture impegnate, tra le altre cose, sul fronte dei problemi legati ai comportamenti alimentari: la Dott.ssa Gabriella Caprino, Responsabile SOS Dietologia, la Dott.ssa Maria Elena Liverani, Auologa Pediatra, la Dietista Cosetta Mulas e la Dott.ssa Maria Teresa Siri Responsabile della SOC di Neurosoichiatria Infantile. Le problematiche affrontate riguardavano l'obesità negli adulti e nei bambini con cause eziopatogenetiche, fattori di rischio, analisi della situazione ambientale ed incidenza della patologia nella nostra ASL. Sono stati analizzati i disturbi del comportamento alimentare, dal punto di vista del Neuropsichiatra infantile, i fabbisogni nutrizionali dell'età evolutiva e gli indirizzi dietetici per la stessa patologia.. Questo evento ha permesso che, da quel momento, si sviluppasse un rapporto costante di collaborazione per il trattamento di bambini ed adolescenti in sovrappeso ed obesi e\o con disturbi del comportamento alimentare. Negli anni 2004 e 2005 la SOS di Dietologia Clinica ha partecipato all'evento nazionale "Obesity Day" con iniziative sia all'interno dell'ospedale che all'esterno. L'Ambulatorio di Dietologia è rimasto aperto per le intere giornate e gli operatori hanno fornito le seguenti prestazioni: una valutazione nutrizionale, consigli dietetici e presa in carico ambulatoriale, nelle situazioni che lo richiedevano. Tra le altre cose è stato allestito un gazebo in piazza Mazzini che ha avuto molto successo I giornali locali hanno sempre dato ampio rilievo agli eventi riguardanti le problematiche legate all'obesità ed al sovrappeso, in ragione della rilevante incidenza nella popolazione del Monferrato. Come riscontro immediato dopo questi eventi, c'è stato un notevole aumentato della richiesta di prestazione dietologiche. DIAGNOSI EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA L obiettivo di salute del progetto mira al raggiungimento di un calo ponderale perseguito attraverso una corretta alimentazione all'interno della famiglia, nel rispetto del contesto culturale, delle tradizioni e dei gusti alimentari. Il comportamento posto al centro dell attenzione, con il presente progetto, riguarda l adesione della famiglia (con il problema obesità) a percorsi di trattamento integrati. In questo modo è possibile confezionare programmi e progetti di cambiamento delle abitudini alimentari e dello stile di vita sedentario. Sulla base dei dati raccolti dalle indagini anamnestiche, con i pazienti che accedono alla struttura di Dietologia, è stato possibile selezionare i principali fattori che facilitano od ostacolano una presa in carico dell intero sistema familiare. 1. Ridotte conoscenze sui principi di una dieta equilibrata, sul dispendio energetico delle diverse attività quotidiane, credenze e pregiudizi, ridotto senso di autoefficacia (scarse abilità pratiche rispetto alla preparazione di pasti equilibrati ed alla capacità di programmare esercizi e attività fisica quotidiana) bassa autostima : tutti fattori individuali predisponenti il comportamento di adesione ad una proposta di cambiamento; 2. Presenza di percorsi diagnostico-terapeutici integrati per l affrontamento del problema obesità, offerta di spazi per apprendere e praticare esercizi ginnici e attività fisica per il tempo libero, costo e accessibilità alle strutture private: tutti fattori che possono essere o meno abilitanti e favorenti il comportamento atteso; 3. Carenza di supporto familiare e dell aiuto derivante dal confronto/sostegno di altre persone che condividono lo stesso problema e in grado di confermare i tentativi di cambiamento che si stanno mettendo in atto: fattori rinforzanti di tipo relazionale. L analisi e la discussione dei fattori predisponenti e rinforzanti, sopra elencati, sarà parte integrante del piano individuale di trattamento concordato con i nuclei familiari coinvolti. TRASFERIBILITÀ DI PROVE DI EFFICACIA DISPONIBILI E ESEMPI DI BUONA PRATICA Gli interventi programmati sono stati pianificati sulla base delle seguenti componenti, di comprovata efficacia, previste per l azione del nostro progetto : - Formazione dei genitori su stili di vita ed educazione famigliare

4 - Formazione degli operatori sanitari (es: diete e programmi giornalieri di attività fisica almeno 60 min - appropriati al target, counselling motivazionale ) - Interventi educativi con la presenza contemporanea di genitori e bambini - Offerta e/o aumento dell accessibilità a programmi di attività motoria e fisica individualizzati per la copertura dei 60 min giornalieri raccomandati (es: camminare, correre, esercizi in palestra ) Per quanto riguarda gli esempi di buona pratica, relativamente all applicazione di queste evidenze di efficacia, si è fatto riferimento a quanto contenuto nel Dossier di Documentazione relativo al LABORATORIO "Valutazione in Promozione della Salute" - Torino, , in particolare al PROGETTO L alimentazione a colpo d occhio. MODELLI TEORICI DI CAMBIAMENTO DEI COMPORTAMENTI E STILE DI CONDUZIONE DEL PROGETTO Il modello di cambiamento dei comportamenti su cui si fonda il progetto è quello del promuovere il senso di autoefficacia personale e del gruppo familiare, migliorando nel contempo l'autostima. Nella stesura del progetto individuale di cambiamento si farà riferimento al modello degli stadi del cambiamento di Clemente e Di Prochaska A questo proposito, il nostro progetto prevede che i destinatari degli interventi, in particolare il nucleo famigliare, venga stadiato attraverso una indagine motivazionale, effettuata all avvio del trattamento, e poi rivalutato durante il percorso terapeutico, nutrizionale ed educativo. Lo stile di conduzione previsto per l attuazione del progetto è di tipo partecipativo/negoziato. GERARCHIA DI OBIETTIVI CONGRUENTI CON LA DIAGNOSI EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA predisponente abilitante rinforzante Gerarchia Risultato diagnosi Obiettivo comportamentale Il 30% circa della popolazione Le famiglie obese adottano i cambiamenti casalese è in sovrappeso o obesa comportamentali (abitudini alimentari e attività fisica) concordati nel programma individuale di trattamento proposto dalla consulenza dietologica ambientale Offerta di percorsi diagnostico- L ASL attiva specifici percorsi di trattamento terapeutici integrati Conoscenze nutrizionali Conoscenze sul dispendio energetico derivante da alcune attività quotidiane Esperienza pratica di esercizi ginnici e attività fisica Centralità del supporto famigliare Condivisione con gruppo di pari I destinatari coinvolti (adulti e bambini) sanno indicare i vantaggi/benefici personali derivanti dal loro programma di trattamento; I destinatari coinvolti (adulti e bambini) sanno indicare attività gratificanti alternative al consumo compulsivo di cibo L ASL mette a disposizione dei destinatari coinvolti (adulti e bambini) spazi, esperti e strumenti per sperimentare esercizi ginnici e attività fisica di tipo ludico (danza) I destinatari predispongono un programma personalizzato di esercizi utili ad incrementare l attività fisica I destinatari coinvolti (adulti e bambini) partecipano ad attività di gruppo con valenza di auto-aiuto PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ Chi fa Che cosa Entro quando (dall avvio progetto) Team di progetto Riunioni e contatti con i partner, interni ed esterni 1 mese (MMG, PLS, ), per stesura protocollo operativo Formatori interni (medico sportivo, Formazione di un gruppo di lavoro (operatori 3 mesi psicologo e neuropsichiatria sanitari coinvolti) sui temi del dispendio energetico infantile) ed esterni (consulente in delle varie attività fisiche e delle tecniche danzoterapia) comportamentali per aumentare l autostima di bambini e genitori del

5 Decisori ASL Allestimento di una palestra attrezzata per svolgimento programma di attività fisica Dietologo Stesura di piani di trattamento integrati nell'ambito dell'attività di consulenza dietologica ambulatoriale Dietiste Counselling nutrizionale e progetti individuali di cambiamento Dietologo e Dietiste (con il Interventi informativi, educativi e terapeutici su supporto/intervento di pediatra, gruppi famigliari psicologo, neuropsichiatra e medico sportivo) Team di progetto Organizzazione di convegno e presentazione primi risultati mesi ALLEANZE PER SALUTE TRA GLI ATTORI INTERESSATI - Alleanze Interne: SOC Pediatria, SOC Neuropsichiatria, SOC Psicologia - Alleanze Esterne: Comune, in particolare Assessorati allo sport e alla comunicazione e servizi sociali La procedura per costruire alleanze interne all azienda sanitaria è stata la seguente: - contatti diretti con i responsabili dei servizi individuati per verificare il loro interesse, la disponibilità a partecipare attivamente ed il livello di condivisione delle risorse; PIANO PER LA VALUTAZIONE DI PROCESSO Chi fa Che cosa Entro quando Punto critico Indicatore processo Dietologo Valutazione clinica 3- N di piani / N di Piano di trattamento consulenze Dietista Counselling nutrizionale 3- N di progetti / N di Stesura progetto individuale consulenze di cambiamento Medico dello sport Psicologa Neuropsichiatra e Incontri informativi Calcolo dispendio energetico Attivazione dei gruppi Corsi di attività ginnica e danzoterapia 3- N di partecipanti / N di casi in trattamento 6-9 mesi N di partecipanti / N di casi in trattamento Strumento Piano di trattamento Progetto individuale di cambiamento Registro presenze Registro presenze PIANO PER LA VALUTAZIONE DI RISULTATO Gerarchia Obiettivo (atteso di Indicatore Standard Strumento cambiamento) quali- e/o quantitativo comportamentale Le famiglie obese adottano i N di programmi con 70% Diario clinico cambiamenti comportamentali esito positivo/ N di (abitudini programmi alimentari e attività fisica) concordati concordati nel programma individuale di trattamento proposto dalla consulenza ambientale L ASL attiva specifici SI/NO SI Atto formale predisponente abilitante percorsi di trattamento I destinatari coinvolti (adulti e bambini) sanno indicare i vantaggi/benefici personali derivanti dal programma di trattamento; L ASL mette a disposizione dei destinatari coinvolti (adulti e bambini) spazi, esperti e strumenti per stadio motivazionale Incremento del livello motivazionale Indagine motivazionale pre-post SI/NO SI Modalità e tempi per accesso alla palestra

6 rinforzante sperimentare esercizi ginnici e attività ludiche (danza) I destinatari predispongono un programma personalizzato di esercizi utili ad incrementare l attività fisica I destinatari coinvolti (adulti e bambini) partecipano ad attività di gruppo con valenza di auto-aiuto N di programmi personalizzati / n di partecipanti N partecipanti / n di iscritti Livello di sostegno percepito 80-90% 70% 70% di utilità Schede di programma personalizzato Registro presenze Questionario sul sostegno / utilità percepita RICADUTE DEL PROGETTO Le principali ricadute attese, a seguito della attuazione del progetto, sono le seguenti: - sviluppo di integrazione tra ospedale e territorio sul tema specifico; - sinergia degli interventi preventivi-educativi-clinici e terapeutici - sviluppo della professionalità degli operatori coinvolti - maggiore attenzione/interesse dei cittadini su scelte alimentari, stile di vita attivo e sulla centralità del ruolo della famiglia in questi campi. PIANO DI COMUNICAZIONE Tipologia strategia Metodi e strumenti Quando Coordinamento gruppo progetto e Riunione Ogni 3 mesi partner Diffusione nelle organizzazioni e Incontri con equipe dei MMG e PLS A 3 mesi dal via nella comunità Diffusione scientifica e Convegno con supporto del Comune A 1 anno dal via professionale (es: convegni, seminari ) Diffusione attraverso mass-media Giornale dell ASL La nostra Salute Con periodicità locali e strumenti di comunicazione Stampa locale delle organizza-zioni (es: quotidiani e tv locali, notiziari e newsletter aziendali, scolastici, comunali ) Attivazione di sito o pagina web Altro DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO E prevista la produzione della seguente documentazione: Documento di progetto Scheda sintetica descrittiva del progetto Pieghevole illustrativo dell offerta di percorso terapeutico integrato Schema del programma terapeutico-educativo individualizzato Materiale informativo su alimentazione e attività fisica GRUPPO DI PROGETTO Nominativo Professionalità Servizio organizzazione Ruolo e compiti Caprino Gabriella Dietologo Dietologia Responsabile Bacchini Ettore Medico dello Sport Medicina Sportiva Formativo Monti Alice Psicologa Psicologia Formativo Mulas Cosetta Dietista Dietologia Educativo Pisano Michela Dietista Dietologia Educativo Siri Maria Teresa Neuropsichiatra inf. NPI Clinico Papili Fabio Pediatra Pediatria Clinico Formazione

7 Prada Michela Pediatra Pediatria Clinico BUDGET Tipologia di spesa Voci analitiche di spesa Auto/cofinanziamento Personale Consulente psicologa e neuropsichiatra e consulente danzoterapia Attrezzature Arredi per la palestra (step,cyclette, ecc.) 2 Personal computer Impedenzometro Sussidi Spese di gestione e Formazione operatori svolta da 1.000,00 funzionamento personale ASL Finanziamento richiesto 4.000, , , ,00 Spese di coordinamento Totale 1.000, ,00 Lì, Data Il Responsabile del progetto * Il Referente Aziendale PES * (Dott.ssa Gabriella Caprino) (Dott. Mauro Brusa) Il Direttore Generale * (Dott.ssa Carla Peona)

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