SICUREZZA ALIMENTARE: PIANO COORDINATO A LIVELLO LOCALE PER LA COMUNICAZIONE DEL RISCHIO E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE

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1 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD ) BANDO REGIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD BURP ) SICUREZZA ALIMENTARE: PIANO COORDINATO A LIVELLO LOCALE PER LA COMUNICAZIONE DEL RISCHIO E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE Responsabile del progetto Griglio Bartolomeo ASL 8 Chieri Servizio Veterinario Via Cara de Canonica Carignano (To) veterinari.b@asl8.piemonte.it Tel Fa Partners Distretti sanitari, comuni, scuole d istruzione primaria e secondaria di primo grado della asl 8, medici territoriali, associazioni dell ASL 8 (es. dei consumatori, di categoria) Filone tematico Azione 8 Sicurezza alimentare e nutrizionale promuovere e sostenere comportamenti del cittadino-consumatore finalizzati alla prevenzione delle MTA e promozione della sicurezza alimentare attraverso interventi informativi, educativi, formativi e organizzativi, nel setting comunità e scuola con gruppi di popolazione. Destinatari finali Destinatari intermedi Cittadini Insegnanti, amministratori locali, medici e operatori sanitari. Integrazione con azioni locali Sistemi informativi istituzionali, stampa locale, siti internet di associazioni locali, newsletter ASL8. Setting Comunità territoriale della ASL 8 Tipologia dell intervento Informativo Comunicativo Formativo Educativo Organizzativo Sviluppo di comunità Ambientale Altro Durata Annuale ProSa on-line: P0747 VALUTAZIONE PROGETTO: 25/32 FINANZIAMENTO:

2 ABSTRACT Le tematiche inerenti l alimentazione e la sicurezza alimentare hanno acquisito nella società contemporanea ricadute che vanno oltre l aspetto fisiologico del nutrimento quale fonte indispensabile di energia per la vita. Le recenti crisi agroalimentari, come l influenza aviaria, hanno causato nella popolazione ansie e preoccupazioni, caratteristiche di una percezione soggettiva non direttamente correlata con la gravità dei rischi. Esse, tuttavia, hanno reso evidente una grande difficoltà delle Istituzioni nel gestire la comunicazione del rischio alimentare verso il cittadino, determinata dalla complessità delle valutazioni da effettuare. Il rapporto tra valutazione scientifica dei rischi, comunicazione pubblica e percezione da parte degli stakeholder sono da considerare come fattori determinanti che incidono sulla qualità della vita. Per questo tale tematica ha trovato e sta trovando interesse sempre maggiore da parte dei decisori politici e va affrontata in un quadro generale che tenga conto di valutazioni culturali, economiche ed etiche che variano in relazione ai diversi ambiti locali e anche nel corso del tempo. In questo ambito le Istituzioni Sanitarie hanno un ruolo strategico nel favorire non solo processi di comprensione degli eventi e di acquisizione di comportamenti efficaci nei confronti dei rischi, ma anche di promozione di stili di vita salutari. La comunicazione del rischio, quindi, non si risolve con messaggi lanciati attraverso i mass media o con opuscoli e volantini ma solo attraverso l uso corretto degli strumenti della formazione e con la promozione di una diffusa cultura della sicurezza, a partire dalle giovani generazioni. Obiettivi 1. Acquisire dati di interesse sanitario sulle abitudini alimentari e sulle produzioni. 2. Rafforzare un sistema coordinato tra vari soggetti istituzionali, nell osservanza delle rispettive competenze di controllo sulla sicurezza e sulla qualità degli alimenti, finalizzato a favorire la valutazione, la gestione e la comunicazione del rischio. 3. Sviluppare un sistema coordinato di comunicazione al cittadino sulle problematiche alimentari all interno di un Piano locale che vede coinvolti amministrazioni comunali, scuole, associazioni, enti e aziende private. 4. Sviluppare e condividere le banche dati di interesse comune attraverso l uso di strumenti innovativi. Attività e metodologia 1. Proseguimento di indagini quali e quantitative sulla percezione del rischio su campioni rappresentativi del territorio della ASL 8 di Chieri; 2. Attività didattica di educazione sanitaria presso le scuole medie inferiori sul tema della sicurezza alimentare con metodologie attive; 3. Costruzione e gestione di un portale informatico per la comunicazione dei rischi sulla sicurezza alimentare a supporto dei cittadini, degli operatori sanitari, dei Comuni, delle associazioni di categoria, delle scuole e delle aziende private. 4. Ideazione di una newsletter da distribuire sul territorio(asl, Medici territoriali, scuole) Valutazione e strumenti Gli obiettivi previsti dal progetto rientrano tra le aree tematiche proposte dal bando regionale per i progetti di promozione della salute. Si tratta inoltre di un progetto locale ma che potrebbe assumere una dimensione più ampia all interno di una rete di comunicazione istituzionale al servizio dei cittadini, delle strutture pubbliche e private. La ricerca sul campo e il confronto tra i dati scientifici e le aspettative dei consumatori permettono, in un momento di riduzione delle risorse investite in sanità, di ottimizzare le campagne di educazione alla salute da parte dell ASL con la produzione di materiale informativo e formativo mirato e adeguato alle richieste. Strumenti di valutazione dell efficacia saranno la registrazione dei passaggi sul sito internet, il numero di links inseriti in altri siti e le richieste di informazioni inerenti gli argomenti pubblicati che perverranno alla redazione; l organizzazione di eventi informativi e formativi e il loro tasso di partecipazione, la produzione di articoli scientifici e di divulgazione sui media; la somministrazione periodica di questionari per la misurazione del grado di cambiamento della percezione dei pericoli legati alla sicurezza alimentare.

3 1 REPORT STATO DI AVANZAMENTO ATTIVITÀ E RISULTATI NELL AVVIO DEL PROGETTO Nella fase iniziale del progetto è stata effettuata una ricognizione su tutte le iniziative di valutazione e comunicazione del rischio legato agli alimenti svolte dalla struttura in collaborazione con altri enti. Il materiale già prodotto e le riflessioni che hanno portato alla diagnosi educativa con l identificazione dei determinanti comportamentali e la scelta di un metodo di approccio allo sviluppo della comunità locale basato su strategie di comunicazione e formazione di reti, sono state condivise dal gruppo di lavoro. Due sono state le riunioni coordinate dal responsabile di progetto e dal Repes aziendale che hanno visto la partecipazione degli esperti che già hanno collaborato alla realizzazione di progetti precedenti. Sono stati riesaminati i seguenti lavori ed i relativi risultati: - L indagine sull analisi e la valutazione della percezione del rischio in tema di sicurezza alimentare della popolazione dell ASL 8 i cui risultati, raccolti in una monografia, hanno consentito di individuare le criticità maggiori sulle quali strutturare gli interventi successivi; - la valutazione delle criticità di informazione nell ambito della sicurezza alimentare in gravidanza sulle quali si è operato con tecniche di analisi del rischio, un approccio multidisciplinare e la consultazione di esperti esterni per la definizione di una linea guida science-based in fase di sperimentazione/validazione a livello locale; - l indagine mediante la raccolta e l analisi dei questionari sottoposti agli alunni delle scuole medie sul grado di conoscenze in tema di sicurezza alimentare durante gli interventi di educazione sanitaria. Nel corso degli incontri sono state inoltre individuate le priorità operative con la decisione di privilegiare nella prima fase l ambito scuole che, per poter partecipare al progetto devono essere contattate prima dell inizio della didattica. Si è quindi perseguito l obiettivo di ottenere già per fine settembre un elenco di scuole interessate alle tematiche su cui concentrare nelle fasi successive gli interventi. Il target, in continuità con i lavori precedentemente avviati, è stato individuato negli insegnanti delle scuole secondarie di primo grado del territorio. Il primo contatto telefonico ha riguardato le Direzioni Didattiche delle seguenti scuole: 2 a Carmagnola 1 a Carignano 4 a Nichelino 3 a Moncalieri In alcuni casi è stato possibile interloquire direttamente con il referente per l educazione alla salute, in altri casi il riferimento è stato il Dirigente Scolastico: le risposte seguite all illustrazione della tematica e degli obiettivi sono state di condivisione e di notevole interesse. Al contatto verbale è seguito l invio di una proposta scritta di progetto relativa agli interventi informativi e formativi nell ambito delle scuole che nel frattempo il gruppo ha iniziato a costruire. GERARCHIA OBIETTIVI ED ATTIVITA SVOLTE Ambito scuola. Acquisizione dell elenco delle scuole secondarie di primo grado di tutto il territorio dell ASL 8. Contatti telefonici con i Referenti per l educazione alla salute e le Direzioni Didattiche. Predisposizione della proposta scritta degli interventi informativi e formativi ed invio alle scuole contattate. Revisione del progetto sulla base delle indicazioni fornite dai referenti scolastici con il recepimento di alcune esigenze e sollecitazioni che sono state inserite nella realizzazione del materiale didattico da mettere a loro disposizione. Lavoro sul materiale didattico per la costruzione di 6 moduli. Tenuto conto del notevole interesse suscitato nelle scuole contattate ed in rapporto con le risorse disponibili per lo sviluppo delle altre linee di attività, si è ritenuto opportuno non ampliare ulteriormente il gruppo degli insegnanti per evitare di stimolare aspettative a cui il gruppo di lavoro potrebbe non riuscire a far fronte, utilizzando la base costituita per una validazione dal punto di vista pedagogico del materiale didattico da mettere a disposizione in un secondo tempo ad altre realtà scolastiche.

4 Ambito enti locali. Nell ambito degli indirizzi del nuovo piano socio-sanitario che prevede un ruolo partecipativo da parte di tutti gli attori con competenze di salute nella realizzazione dei Piani e Profili di salute (PePS), si è considerata l ipotesi di iniziare un dialogo con i comuni della ASL 8 sulle tematiche della sicurezza alimentare. La base su cui instaurare un primo approccio è stata individuata nella monografia sulla sicurezza alimentare (allegato) che nella prima parte prende in considerazione, fornendo indicazioni quantitative, la percezione dei cittadini rispetto ad alcuni determinanti di salute. E stata pertanto iniziata la progettazione dell incontro finalizzato ad una proposta di alleanza con i comuni dell ASL8 per la strutturazione di un sistema coordinato di comunicazione sui rischi per la salute e sulla loro prevenzione partendo dalla sicurezza alimentare. Con alcune amministrazioni comunali esistono già rapporti consolidati. In passato sono stati svolti interventi in collaborazione con la città di Nichelino e il Comune di Candiolo. Quest ultimo ha organizzato in collaborazione con l ASL due serate aperte al pubblico: 22 giugno 2006 Candiolo: la salute vien mangiando bene ; 24 novembre 2006 Candiolo: Il latte: occhio all etichetta. Ambito ASL. Una delle criticità individuate per la comunicazione del rischio è stata quella della comunicazione interna al sistema sanitario. Il cittadino ha infatti più riferimenti all interno del sistema (medico di famiglia, farmacista, pediatra, ginecologo, ecc..) che comunicano in modo scoordinato creando ansie e perdita di credibilità dell istituzione. Anche in questo caso si è ritenuto opportuno adottare un approccio multidisciplinare strutturando strategie di comunicazione basate su un portale internet e sulla periodica pubblicazione all interno della house-organ, di uno specifico inserto denominato Notizie ed informazioni sulla sicurezza alimentare. L inserto ha visto pubblicati i primi 3 numeri in allegato ai numeri di /2006 In Salute. Sempre all interno della ASL è stato individuato un gruppo di esperti di diverse discipline (Psicologia, pediatria, ginecologia, patologia clinica, medicina generale, ostetricia, esperti in sicurezza alimentare) al fine di valutare un percorso sperimentale di validazione delle linee guida sulla sicurezza alimentare con l obiettivo di modificare e rendere omogenee tra i vari soggetti le informazioni da fornire alle donne in gravidanza rispetto all alimentazione. STRUMENTI E DOCUMENTI PRODOTTI E stato prodotto il seguente materiale: Elenco scuole del territorio. Lettera indirizzata ai Dirigenti Scolastici contenente la proposta di progetto. Inserti Notizie ed informazioni sulla sicurezza alimentare del periodico interno dell ASL8 In Salute. Cd per la didattica nelle scuole (il materiale verrà integrato e variato nei prossimi mesi anche in base agli esiti della sua diretta sperimentazione nelle classi da parte delle insegnanti). VARIAZIONI AL PROGETTO INIZIALE I dati della survey del 2003, pubblicati a novembre 2006 per cause che esulano dalle competenze del gruppo di lavoro, vengono ora considerati come base per un approccio con i decisori locali sul tema della comunicazione del rischio alimentare. Era prevista una nuova indagine sul livello attuale delle conoscenze in tema di sicurezza alimentare tra i consumatori che al momento non è stata ancora programmata.in questa fase il gruppo sta procedendo all analisi dei dati raccolti tramite questionario nelle scuole secondarie di primo grado in 4 anni di lezioni di educazione sanitaria ( ) tenute dal Servizio Veterinario dell ASL8 che danno una indicazione sullo stato delle conoscenze e della percezione sulla sicurezza alimentare tra gli scolari di 12/13 anni e, di riflesso, anche nelle famiglie. La diffusione a tappeto del progetto nelle scuole del territorio è stata limitata alle scuole contattate in prima battuta in quanto l elevata adesione e la pressante richiesta di interventi ha consigliato al gruppo la realizzazione di una prima fase in un limitato gruppo di scuole per evidenziare le criticità e le opportunità di miglioramento. PROSEGUIMENTO DEL PROGETTO Il gruppo di progetto è impegnato nel proseguimento delle attività relative a tutti gli ambiti identificati dando iniziale priorità all ambito scuole. Il sito internet viene curato ed aggiornato settimanalmente. In

5 ambito ASL il gruppo sta lavorando per realizzare la sperimentazione delle linee guida sulla sicurezza alimentare in gravidanza. In ambito enti locali, oltre alla preparazione di interventi su richiesta dei Comuni, il lavoro è concentrato sulla realizzazione di un evento per la presentazione del progetto. RENDICONTAZIONE ECONOMICA Da quanto emerso dalle attività svolte fino ad ora, si è presentata l esigenza di effettuare una modifica della ripartizione dei fondi da parte del Responsabile privilegiando il lavoro di preparazione e di esecuzione degli interventi formativi/informativi coerenti con l obiettivo del miglioramento della qualità del progetto. Tipologia di spesa Voci analitiche di spesa previste con eventuali modifiche* Auto/co-finanziamento (sostenuto al ) Finanziamento richiesto Personale Attrezzature Sussidi Spese di gestione e funzionamento Spese di coordinamento Altro TOTALE Spese sostenute (al ) Allegati che verranno consegnati per posta: 1. CD lezioni di sicurezza alimentare: 1 filiera carne, 2 filiera latte, 3 filiera ittici, 4 filiera uova, 5 filiera miele, 6 consigli per il consumatore, 7 sicurezza alimentare. 2. proposta di progetto per le scuole inviata con lettera alle Direzioni Didattiche. 3. N 3 inserti Notizie ed informazioni sulla Sicurezza Alimentare allegati a In Salute n / Monografia Sicurezza alimentare : analisi e valutazione della percezione del rischio. Novembre 2006.

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