LA SICUREZZA ALIMENTARE IN GRAVIDANZA

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1 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD ) BANDO REGIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD BURP ) LA SICUREZZA ALIMENTARE IN GRAVIDANZA Filone tematico Tema Destinatari Setting Alimentazione e attività fisica Alimentazione Donne in gravidanza, ostetriche e medici ginecologi, operatori dei consultori familiari, medici di base, farmacisti Settori sanitari dell Asl 8: corsi di preparazione al parto, consultori familiari Responsabile del progetto Sattanino Giuseppe ASL 8 Chieri - Servizio Veterinario Area B Via Cara de Canonica 6, Carignano (TO) Tel Fax areab.asl8chieri@libero.it ProSa on-line: P0249 VALUTAZIONE PROGETTO: 19/22 FINANZIAMENTO CONCESSO: Abstract Il progetto dal carattere multidisciplinare è nato come continuazione ed approfondimento del lavoro svolto a partire dal 2000 presso l ASL 8 sulla comunicazione del rischio legato agli alimenti; è stato condiviso con altre tre istituzioni: l Istituto Zooprofilattico Sperimentale sede di Torino, il Dipartimento di Psicologia di Torino e l ARESS Piemonte. Dopo un accurata e vasta ricognizione bibliografica, sono state effettuate indagini, mediante la tecnica dei focus group, sulla percezione del rischio legata agli alimenti in donne in gravidanza frequentanti i corsi di preparazione al parto. I risultati hanno evidenziato importanti carenze caratterizzate da una diffusa consapevolezza, tra le donne partecipanti ai gruppi, dei rischi legati alla Toxoplasmosi ma con differenti e talvolta contrastanti indicazioni rispetto agli alimenti da evitare, e da una totale assenza di informazioni in relazione ai possibili rischi da Listeria monocytogenes. Un sondaggio presso il dipartimento materno infantile contribuiva a confermare l assenza di protocolli di informazione standardizzati e le conseguenti difficoltà da parte dei ginecologi e delle ostetriche nel fornire indicazioni omogenee e basate su evidenze scientifiche. E quindi stato progettato un intervento finalizzato a creare un riferimento scientifico aggiornato destinato ad integrare ed uniformare le informazioni fornite alla donne in gravidanza. La metodologia ha previsto la formazione di un gruppo di progetto qualificato comprendente il responsabile di progetto, due giovani veterinari consulenti, una psicologa del Dipartimento di Psicologia della Salute dell Università di Torino, borsista presso l ARESS ed una veterinaria borsista operante presso il Controllo Alimenti dell IZS di Torino. Il gruppo ha coinvolto altri operatori sanitari dell ASL 8, ginecologi, ostetriche pediatri di base e successivamente, mediante il Metodo Delphi, esperti nazionali selezionati provenienti da diverse specializzazioni (ginecologi, esperti in sicurezza alimentare, psicologi, nutrizionisti). Il materiale cospicuo prodotto da gruppo di progetto è stato raccolto ed utilizzato per la stesura di una bozza informativa sotto forma di linea guida per operatori sanitari e di opuscolo per le donne. Le attività realizzate sono state le seguenti: Raccolta dati bibliografici Incontro con pediatri, ostetrici e ginecologi Elaborazione di un questionario e focus groups con gestanti Analisi statistica dei dati raccolti Sondaggio con tecnica delphi presso esperti selezionati per l elaborazione di una linea guida Produzione di una bozza di linea guida per i destinatari intermedi (ginecologi, pediatri di base, ostetriche, personale dei consultori, farmacisti) ed un opuscolo informativo rivolto alle gestanti.

2 Il lavoro ha incontrato alcune difficoltà riguardo alla comunicazione interna al gruppo di lavoro (sedi di lavoro diversi, orari diversi), nei rapporti con professionalità diverse e a causa di un tasso di risposta al questionario delphi inferiore alle aspettative. Da parte istituzionale le modifiche all attuale modalità di comunicazione alle donne in gravidanza sono state considerate di prioritaria importanza ma i cambiamenti delle figure dirigenti di riferimento hanno allungato i tempi di riconoscimento ed applicazione sul campo del progetto. I risultati conseguiti hanno permesso una diffusione scientifica ad alto livello con presentazioni a congressi nazionali ed internazionali e pubblicazioni scientifiche mentre a livello locale il lavoro è stato apprezzato dalle donne partecipanti ai focus group e dagli operatori sanitari. Scopo dichiarato che verrà raggiunto con il proseguimento del progetto sarà di riuscire a raggiungere con un informazione mirata la fascia di popolazione più a rischio costituita dalle donne in gravidanza o intenzionate a diventarlo ed in particolare le donne straniere appartenenti alle comunità maggiormente rappresentate sul territorio. In seguito il materiale verrà proposto a livello regionale per una divulgazione più ampia del protocollo informativo. Inoltre, la stessa metodologia di lavoro sulla percezione del rischio e la comunicazione dei rischi trasmessi da alimenti potrà essere applicata ad altre categorie a rischio (anziani, bambini, soggetti immunodepressi od ospedalizzati etc..) al fine di evitare nel consumatore comportamenti a rischio o inutili ansie.

3 Programma d azione regionale (DD ) BANDO REGIONALE progetti di Promozione della Salute (DD BURP ) RELAZIONE FINALE Il contesto di partenza Da anni l ASL 8 si occupa di comunicazione e percezione del rischio legato al consumo degli alimenti con la produzione di materiale scientifico e di divulgazione culminato con la pubblicazione del volume Sicurezza Alimentare: Analisi e valutazione della percezione del rischio a cura di Ce.I.R.S.A. sotto l egida dell ARESS Piemonte e l IZS del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta. A partire da tale lavoro è stata eseguita una analisi su quali sono le fasce di popolazione più a rischio individuando nelle donne in gravidanza il target ideale per la sperimentazione di un percorso finalizzato alla riduzione dei rischi sanitari legati al consumo di alimenti. Il lungo lavoro caratterizzato da interventi programmati durante i corsi di preparazione al parto, con somministrazione di un questionario e l uso della tecnica del focus group ha permesso una precisa definizione dei determinanti comportamentali ed organizzativi alla base per sostenere un processo di cambiamento delle scelte alimentari. Il contatto con donne straniere ha messo in luce la presenza di abitudini alimentari particolari e la difficoltà per loro di conoscere le caratteristiche ed il livello di rischio degli alimenti più comuni. Il gruppo di lavoro si è quindi posto il problema di raggiungere con l informazione anche le comunità di straniere più rappresentative nel territorio Le alleanze preesistenti con l Istituto Zooprofilattico Sperimentale sede di Torino e l ARESS Piemonte si sono consolidate nel corso della realizzazione del progetto mentre si è rivelata fondamentale la collaborazione con la psicologa del Dipartimento di Psicologia di Torino che ha sviluppato l analisi dei questionari e i report dei focus group con le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. La condivisione con le ostetriche è stata piena e i positivi riscontri tra i gruppi di donne partecipanti ai corsi ha indotto il gruppo di lavoro ad ampliare il numero e i contenuti degli interventi. Una difficoltà, già sottolineata nei report intermedi, è stata quella dei rapporti con qualche Responsabile di Struttura Complessa che non ha permesso una ufficializzazione di tutti i passaggi di collaborazione, superata dalla volontà individuale di operatori disponibili a dare il loro contributo anche al di fuori di schemi ufficializzati. Gli interventi del gruppo di lavoro nei consultori dell ASL si sono limitati alla fase iniziale e sono stati ripresi nel momento di revisione della bozza informativa e nella ricerca del sistema più efficace per far giungere il messaggio alle comunità di straniere. La promozione del progetto è stata notevole con una discreta attenzione da parte della comunità scientifica ( il poster presentato al congresso nazionale di Roma è stato premiato come migliore poster su 40) mentre il sito ha ricevuto apprezzamenti per i contenuti sull argomento messi in rete. Anche a livello locale la sua promozione tramite la newsletter In Salute, ed un articolo sul quotidiano LA STAMPA ha creato aspettative intorno ai materiali informativi elaborati. Programma delle attività dataperiodo Giugno obiettivi attività risultati difficoltà opportunità Risk assessment Raccolta dati bibliografici. Recensione di circa 300 articoli scientifici sui rischi alimentari in gravidanza Produzione di due monografie su: Toxoplasma e Listeria Individuare opzioni oggettive di esclusione o inclusione nella dieta di certe tipologie di alimenti Buon dibattito scientifico con esperti sul territorio nazionale. Ottobre Febbraio 2007 Sondare le conoscenze sui temi di sicurezza alimentare e la percezione del rischio alimentare in gravidanza Sondare la percezione del rischio alimentare in gravidanza; Educazione sanitaria Focus group con pediatri, ostetrici e ginecologi Elaborazione di un questionario e focus groups con le gestanti Necessità di diffondere una corretta informazione Conferma della diagnosi educativa Necessario programmare altri incontri che non si sono realizzati Le donne partecipanti erano agli ultimi mesi di gravidanza. Valutazione di diversi canali informativi rivolti alle donne in gravidanza Trasmettere informazioni sulla sicurezza alimentare senza costi aggiuntivi. 1

4 Ottobre Maggio Aprile Maggio Settembre Ottobre Ottobre 2007 Valutare rischio percepito. il Validare le ipotesi formulate per la creazione della guida informativa Validare le ipotesi formulate per la creazione della guida informativa Creare un riferimento informativo per gestanti e operatori Costituzione di un gruppo di consultazione dell ASL 8 Analisi statistica dei dati raccolti Sondaggio tecnica presso selezionati con delphi esperti Analisi statistica dei dati raccolti Produzione di una bozza informativa rivolta alle gestanti Ricerca degli operatori sanitari disponibili a definire i contenuti della bozza informativa Conferma della diagnosi educativa Risoluzione di alcuni dubbi ed incertezze scientifiche Risoluzione di alcuni dubbi ed incertezze scientifiche Strumento informativo cui ragionare su Adesione al gruppo delle figure professionali più rappresentative Riduzione della significatività durante le analisi stratificate Basso tasso di risposta (33%) al sondaggio Bassa significatività per la dimensione del campione Sintetizzare le posizioni diverse. Stabilire quali informazioni dare. Individuare sede ed orari per le riunioni Conoscere abitudini alimentare di comunità straniere Messa in comune di opinioni e esperienze tra diversi esperti; stringere rapporti per collaborazioni future Stimolare discussione. Testare metodo. una un Raccogliere i frutti del lavoro multidisciplinare redatto a monte del messaggio informativo Valutazione di processo Obiettivi Punto Critico Indicatori di processo Risultati Risk assessment P) presenza di una bibliografia ampia ma non sufficientemente esaustiva. Recensione di circa 300 articoli scientifici sui rischi alimentari in I) n di articoli e pubblicazioni gravidanza recensite - Sondare la percezione del rischio alimentare in gravidanza. - Educazione sanitaria Raggiungere una collaborazione tra figure professionali diverse Utilizzo di tecniche nuove (per il gruppo di lavoro) per raggiungere opzioni oggettive di valutazione del rischio di alcuni alimenti Creazione di un riferimento informativo per gestanti e operatori P) Partecipazione attiva e superamento delle diffidenze nei focus group I) n di interventi verbali delle donne e loro pertinenza con il tema trattato I) n di interventi di educazione sanitaria P) poca abitudine al dialogo tra figure professionali diverse I) n di figure professionali coinvolte e n di contributi pervenuti P) Tasso di risposta al sondaggio Delphi I) % di congruenze nelle risposte tra le differenti fonti P) Carenza di opzioni oggettive sui rischi legati ad alcuni alimenti I) n di incontri per raggiungere la condivisione durante l elaborazione del testo informativo Sintesi degli interventi nei focus e report su 9 serie di questionari compilati. 18 interventi di educazione sanitaria all interno dei corsi di preparazione al parto per un totale di oltre 100 donne raggiunte Partecipazione e condivisione degli obiettivi con ginecologi, ostetriche, pediatri e operatori del consultorio. sintesi dei risultati del sondaggio Delphi comparati con le valutazioni delle donne in gravidanza, dei clinici e del gruppo di progetto Condivisione sui contenuti del messaggio da trasmettere 2

5 Valutazione di risultato Obiettivi(attesi di cambiamento) Indicatori Risultati Raggiungere da parte del gruppo di lavoro una buona competenza in materia di rischi per le donne in gravidanza legati agli alimenti Far dialogare le donne in gravidanza sulle loro conoscenze, credenze, abitudini alimentari Aumentare le conoscenze e indurre cambiamenti nelle scelte ed abitudini alimentari del consumatore Risoluzione di alcuni dubbi ed incertezze scientifiche Raggiungere una condivisione tra operatori sanitari sul messaggio informativo Miglioramento della comunicazione del rischio legato all alimentazione in gravidanza N di informazioni corrette ed utili da poter trasmettere alle donne. Partecipazione attiva nei focus group con n di interventi a conferma della diagnosi educativa N di conoscenze acquisite dalle donne al termine dell intervento educativo Numero di donne in gravidanza partecipanti ai corsi preparto N di concordanze di risposte sui quesiti posti con la Tecnica Delphi % di posizioni concordanti su quali informazioni dare e come presentarle Presenza di uno strumento adeguato e di canali di diffusione efficaci Elaborazione di due monografie su Toxoplasma e Listeria monocytogenes Conferma e rafforzamento della diagnosi educativa iniziale Gradimento e apprendimento di nuove conoscenze da parte delle oltre 100 donne partecipanti ai corsi. Definizione di risposte concordanti sulla valutazione del rischio legato ad alcuni alimenti. Stesura di una bozza di documento informativo ad uso degli operatori sanitari Stesura di un opuscolo destinato alle donne e coinvolgimento di tutte le parti interessate alla sua diffusione. Da completare. Risultati e conclusioni La realizzazione di questo progetto ha risposto ad una esigenza molto sentita, sia da parte degli operatori sanitari, sia da parte delle donne in gravidanza. La diagnosi educativa ha messo in evidenza la forte richiesta di chiarezza su quali alimenti sono da evitare, sono sconsigliati e quali si possono consumare tranquillamente. Inoltre lo stato di gravidanza si è dimostrato un momento in cui le donne sono particolarmente recettive alle informazioni inerenti la salute consentendo il passaggio di messaggi su cambiamenti di stili di vita in grado di mantenersi anche successivamente. La portata del messaggio, se proviene da un lavoro multidisciplinare, viene condiviso dai destinatari intermedi, è semplice, in grado di rimuovere le ansie ingiustificate ed ha una veste istituzionale, può innescare un interesse a cascata sui temi della sicurezza alimentare e su altre comunicazioni provenienti dal SSN, aumentando la credibilità e la visibilità stessa delle istituzioni. Va inoltre sottolineato il costo basso dell intervento in quanto la diffusione del messaggio potrà avvenire attraverso canali sanitari preformati che permettono il contatto diretto con i destinatari finali. La stessa metodologia di lavoro, partendo dalla percezione del rischio per giungere ad individuare le migliori modalità per la comunicazione del rischio, potrà essere applicata ad altre categorie quali gli anziani, i bambini, i soggetti immunodepressi od ospedalizzati al fine di evitare nel consumatore comportamenti alimentari scorretti o inutili ansie. Si può considerare punto di forza del progetto l essere partito dal basso, da un lavoro diretto sulla popolazione mentre la sua debolezza è stata quella di non averlo reso subito comprensibile e valorizzato da parte delle istituzioni e di aver innescato un dibattito che non ha avuto al momento sbocchi decisivi. Alla definitiva stesura del documento informativo sull alimentazione in gravidanza seguirà un percorso di sperimentazione a livello locale che, se verrà giudicato valido, potrà essere adottato dalle ASR/ASO Regionali. Gli ulteriori passi previsti sono: Validazione di un protocollo di informazione rivolto alle donne in gravidanza sui rischi trasmessi da alimenti Approvazione delle linee guida a livello locale al fine di modificare ed uniformare il protocollo informativo coinvolgendo anche le donne siero positive al toxotest ed inserendo informazioni su nuovi rischi, come ad es. Listeria monocytogenes Traduzione del materiale informativo nelle lingue delle donne straniere che al momento rappresentano la fascia di popolazione a maggior rischio Individuazione dei canali di comunicazione più efficaci per raggiungere tutte le donne con particolare riferimento alle fasce di popolazione a maggior rischio Applicazione delle linee guida e valutazione delle modificazioni delle conoscenze dei comportamenti. 3

6 Strumenti e documenti prodotti 1. monografia Valutazione del rischio Toxoplasmosi in gravidanza con particolare attenzione alla situazione in Piemonte. 2. monografia Valutazione del rischio Listeriosi in gravidanza con particolare attenzione alla situazione in Piemonte. 3. linea guida informativa Alimentazione in gravidanza. Bozza. 4. La comunicazione e l incertezza scientifica relazione presentata al Convegno SICURA. Modena Ottobre. 5. Poster Toxoplasmosis in Italian pregnant women- a risk communication approach presentato al Convegno Internazionale Toxo and Food. Palermo 8-10 Maggio. 6. Italian Approach to Food Safety Communication relazione presentata al Convegno Zoonoses and Risk Communication. Bristol 4 Novembre. 7. presentazione al Convegno Zoonoses and Risk Communication. Bristol 4 Novembre. 8. presentazione al Convegno SICURA. Modena Ottobre. Pubblicazioni 1. Sperimentazione di una valutazione del rischio toxoplasmosi in gravidanza:risultati preliminari. B. Griglio, G. Sattanino, L. Massari, C. Musella, P M. Ghiotti. Newsletter AIVEMP, anno 3 n 3 Luglio. 2. Toxoplasmosi, un crescente problema di salute pubblica. V. Marotta, L. Pezzoli. Notizie ed informazioni sulla Sicurezza Alimentare, supplemento al n 4 giugno del periodico In Salute. Giugno. 3. l analisi del rischio quale strumento per la progettazione di campagne di informazione sulla sicurezza alimentare per le donne in gravidanza. B. Griglio, P M. Ghiotti, V. Marotta, L. Massari, C. Musella, L. Pezzoli, G. Sattanino, A. Rossi. Argomenti SIVeMP n 1 Altri allegati 1. articolo pubblicato su LA STAMPA del 26/05/04 2. questionario somministrato alle donne in gravidanza partecipanti ai corsi di preparazione al parto 3. report e commenti ai focus group 4. Materiale inerente l applicazione della Tecnica Delphi: questionario sul rischio alimentare in gravidanza, lettera di invito, composizione del gruppo di lavoro, elaborazione finale dei risultati. Competenze acquisite L esperienza sul campo ha permesso al gruppo di lavoro di conoscere ed applicare tecniche di acquisizione di informazioni come i focus group, la somministrazione di questionari e la tecnica Delphi. Il lavoro multidisciplinare ha permesso al gruppo di affinare le capacità di sintesi e di pervenire a risultati concreti e condivisi. Inoltre la possibilità di confrontarsi e di portare all attenzione della comunità internazionale il lavoro svolto ha significato una crescita notevole ed un arricchimento del patrimonio intellettuale dei singoli protagonisti. Per alcuni è stata la prima volta nella comunicazione orale ad un pubblico qualificato. Rendicontazione economica Tipologia di spesa Voci analitiche di spesa Personale Consulenze esterne Operatori ASL Attrezzature Sussidi Spese di gestione e funzionamento Uso di PC, fotocopiatrice, telefono Autofinanziamento Finanziamento richiesto Spese sostenute per 1 consulenza dott. Pezzoli 1500 per 1 consulenza dott.ssa Marotta 1000 Spese di 1000 coordinamento Altro TOTALE Carignano, 23/07/2007 Il Responsabile del progetto Dr. Giuseppe Sattanino (f.to in originale) Il Referente Aziendale PES Dr.ssa Lucia Albano (f.to in originale) 4

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